4 May, 2024
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I Rossomori hanno presentato un’interrogazione sulla soppressione del servizio ferroviario nella stazione di Giave.

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I consiglieri regionali dei Rossomori Paolo Zedda ed Emilio Usula hanno presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, e al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla soppressione del servizio ferroviario nella stazione di Giave.

Stazione chiusa, servizi interrotti. Dopo 138 anni di attività, lo scorso mese di marzo Rfi e Trenitalia hanno soppresso la fermata di Giave, uno degli snodi più importanti della rete ferroviaria sarda. Tutto questo nonostante gli appelli dei sindaci del Meilogu. Da allora, chi vuole viaggiare in treno deve rassegnarsi a recarsi a Bonorva o a Macomer.

«La Regione finora non ha risposto alle richieste di chiarimento presentate dai rappresentanti delle comunità locali – scrivono Zedda e Usula – mentre le due aziende del Gruppo Ferrovie Italiane hanno scaricato sulla stessa Regione la decisione di sopprimere la fermata di Giave. Chiediamo di conoscere le ragioni che impediscono alla Giunta di rispondere a una legittima richiesta dei cittadini.»

Secondo i due consiglieri regionali dei Rossomori, la decisione di chiudere la stazione di Giave va contro gli interessi della popolazione del Meilogu. «Non si è tenuto conto delle esigenze di un bacino d’utenza di circa 25mila persone – sottolineano Zedda e Usula – i sindaci avevano chiesto di mantenere almeno quattro fermate giornaliere ma la richiesta non è stata accolta. Il risultato è che un intero territorio è completamente tagliato fuori dai trasporti ferroviari.»

Paolo Zedda ed Emilio Usula chiedono un intervento urgente della Regione nei confronti di Trenitalia: «Il diritto alla mobilità dei sardi è palesemente violato, la scelta di chiudere Giave va nella direzione opposta rispetto alle scelte strategiche sui trasporti indicate nel Piano di sviluppo regionale 2014-2019 che suggerisce il recupero della centralità del trasporto ferroviario e mostra attenzione per gli interventi finalizzati a una copertura dei servizi nelle zone svantaggiate. La Regione batta un colpo».

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