19 April, 2024
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I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico hanno concluso, a Tavolara, le operazioni di recupero dell’ottantenne di Monza disperso giovedì.

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Sono state concluse le operazioni di recupero da parte dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna dell’escursionista ottantenne disperso giovedì scorso a Tavolara. L’uomo è stato ritrovato senza vita verso le 13.00 dai tecnici nelle creste dell’isola, in prossimità di Punta Cannone. Di fondamentale importanza è stato il supporto dato dal 10° Nucleo elicotteri dei Carabinieri di Olbia, per il trasporto in tempi brevi dei tecnici nelle creste particolarmente impervie, grazie al quale è stato possibile il ritrovamento. Date le caratteristiche particolarmente impervie del luogo di ritrovamento, l’intervento è stato svolto in collaborazione con l’Aeronautica Militare che ha coadiuvato alle operazioni imbarcando tecnici e materiali del CNSAS finalizzati al recupero.

L’elicottero, un HH212 dell’80° Centro Search and Rescue (Ricerca e Soccorso) di Decimomannu (Ca), è decollato dall’aeroporto militare di Decimomannu con a bordo i tecnici del CNSAS ed ha raggiunto la zona dove è stato individuato l’escursionista scomparso. L’equipaggio militare ha calato sulla zona d’operazioni, con l’ausilio del verricello, i tecnici del CNSAS, la barella ed il materiale tecnico/sanitario per il recupero dell’uomo che successivamente è stato trasferito dagli stessi tecnici presso il porto di Tavolara.

L’intervento dell’elicottero dell’Aeronautica Militare si è reso necessario, in quanto unico assetto aereo in grado di raggiungere la zona particolarmente impervia.

Non si conoscono ancora precisamente le dinamiche dell’incidente, ancora in fase di accertamento ad opera del medico legale. L’ottantenne originario di Monza, appassionato di attività outdoor e con un passato da arrampicatore ed escursionista, si trovava sull’isola in compagnia della moglie e di una coppia di amici. È stata proprio la moglie a lanciare l’allarme giovedì scorso contattando il 118, preoccupata del mancato rientro dell’uomo, allontanatosi nel sentiero di Punta Cannone per una passeggiata in solitaria.

Le operazioni di ricerca si sono protratte per 3 giorni e hanno coinvolto più di 40 tecnici provenienti dalle stazioni Alpina e Speleo di tutta la regione. Le operazioni svolte dai tecnici del Soccorso Alpino sono state pianificate e realizzate in coordinamento con tutte le altre forze in campo, ossia Aeronautica Militare, Guardia Costiera, Area Marina Protetta Tavolara, Carabinieri e Vigili del Fuoco.

Gli uomini del Soccorso Alpino e gli equipaggi dell’80° Centro SAR del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare hanno cooperato per questa specifica operazione in tre distinte operazioni di Ricerca e Soccorso, di cui una missione condotta di notte. La sinergia e l’integrazione di procedure comuni tra gli uomini dell’Aeronautica Militare e del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico viene continuamente addestrata con specifiche esercitazioni congiunte, mirate a raggiungere un elevato livello di standardizzazione di procedure comuni che permettono di cooperazione al meglio in eventi di soccorso come quello di questi giorni.

Proprio la scorsa settimana, gli equipaggi del Centro SAR di Decimomannu e gli uomini del CNSAS Sardegna si sono addestrati in un’esercitazione congiunta svolta nella zona di Dorgali.

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