28 April, 2024
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La situazione idrica nel Sulcis Iglesiente si aggrava ogni giorno di più.

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La diga di Bau Pressiu.

La situazione idrica nel Sulcis Iglesiente si aggrava ogni giorno di più. Com’era ampiamente prevedibile, il mese di giugno ha registrato un calo notevole delle riserve presenti negli invasi e per la fine dell’estate si profila una condizione assai critica, in attesa della prossima stagione delle piogge.

In un mese, la zona idrografica del Sulcis Iglesiente, comprendente quattro invasi (Monte Pranu, Bau Pressiu, Punta Gennarta e Medau Zirimilis), ha visto scendere il volume complessivo invasato da 31,75 milioni di metri cubi a 28,20 milioni di metri cubi, con un consumo di 3,55 milioni di metri cubi. Se verrà mantenuta questa media, al 30 settembre il volume complessivo invasato sarà di 17,55 milioni di metri cubi ma è assai improbabile che ottobre porti piogge abbondanti, per cui la situazione potrebbe precipitare ancora di più nei mesi autunnali successivi. E’ evidente che urge stringere i tempi per la realizzazione del progetto di interconnessione degli invasi del Sulcis Iglesiente con il sistema idrico regionale. Del progetto si parla da alcuni lustri ma, fino ad oggi, nonostante i ripetuti impegni di finanziamento, è rimasto sulla carta. Il 28 settembre 2016, l’Ente Acque della Sardegna ha depositato, presso il Servizio delle valutazioni ambientali (SVA) dell’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, l’istanza di scoping, corredata dalla relativa documentazione, per il progetto “Interconnessione sistemi idrici: collegamento Tirso-Flumendosa 4° lotto – collegamento Sulcis Iglesiente (delibera Giunta regionale n. 44/23 del 07.11 2014 – Convenzione RAS – ENAS del 22. 12.2014)”. La procedura di scoping (una prevalutazione di impatto ambientale) dello studio di fattibilità/progetto preliminare dell’interconnessione delle dighe di Monte Pranu e Punta Gennarta con il sistema idrico regionale, via diga del Cixerri, si è tenuta il 25 ottobre 2016. Allo scoping è seguita la convenzione fra l’assessorato dei Lavori pubblici e l’ente delle acque, soggetti attuatori dell’intervento per il trasferimento di 59 milioni di euro del nuovo patto per la Sardegna. La principale scadenza della convenzione è il 31 dicembre 2019, entro quella data tutte le autorizzazioni, valutazione impatto ambientale, etc., aggiudicazione dell’appalto devono essere completate pena la perdita delle risorse. Entro il 15 luglio è prevista una riunione di verifica con i sindaci.

Ritornando alla situazione dei volumi invasati diga per diga, i numeri al 30 giugno 2017 erano i seguenti:

Monte Pranu 20,99 milioni di metri cubi (42,58%), contro i 23,40 milioni di metri cubi (47,46%) del 31 maggio 2017;

Bau Pressiu 3,65 milioni di metri cubi (44,24%), contro i 4,15 milioni di metri cubi (50,30%) del 31 maggio 2017;

Punta Gennarta 1,74 milioni di metri cubi (14,38%), contro i 2,28 milioni di metri cubi (18,84%) del 31 maggio 2017;

Medau Zirimilis 1,82 milioni di metri cubi (29,35%), contro 1,92 milioni di metri cubi (30,97%) del 31 maggio 2017.

 

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