28 March, 2024
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Ancora un intreccio intrigante nei teatri di pietra del Nurarcheofestival, la rassegna organizzata dal Crogiuolo fra alcuni dei siti archeologici più affascinanti dell’Isola.

Sotto i riflettori “L’incoscienza”, titolo dello spettacolo che domani, domenica 1 settembre, alle 21, occuperà pacificamente il Museo dei Menhir di Laconi. E’ il primo studio di un testo di Sonia Antinori, scritto appositamente per il NAF e per le due attrici protagoniste: Iaia Forte, intensa interprete di teatro e cinema che non ha bisogno di presentazioni, amica di lunga data del festival, e la padrona di casa Rita Atzeri. Antinori, attrice, regista e autrice teatrale viareggina, premiata in più occasioni per la sua attività drammaturgica, ha lavorato con registi come Carlo Cecchi, Roberto Guicciardini, Valter Malosti, Giorgio Pressburger, Serena Sinigaglia. I suoi testi sono tradotti nelle maggiori lingue europee e lei stessa ha tradotto alcuni dei più interessanti autori teatrali contemporanei, come Werner Schwab (la sua versione italiana di “Sterminio” ha ottenuto il Premio Ubu come migliore novità straniera).

“L’incoscienza”, nuova produzione del Crogiuolo, narra l’incontro di due donne legate da una relazione sentimentale con lo stesso uomo, a cui una è stata unita per molti anni e ora vive con la seconda in Italia, mentre la prima è rimasta all’estero nella casa dove aveva abitato con il marito. Un rapporto che, nonostante la pretesa regola sociale di tolleranza, è teso, violento e viscerale. Il contrasto di queste due figure, che ricalcano altrettanti archetipi femminili, è contrappuntato dalle voci del mondo, che le circondano e le possiedono fino a far coincidere la loro piccola guerra personale con il conflitto totale permanente dell’attualità. In un clima di minaccia costante, sottolineato da una trama sonora di rumori che sono parte integrante del tessuto drammaturgico, una vicenda agghiacciante in cui la realtà contemporanea prende il passo della tragedia classica e l’assurdo affianca e sfonda il quotidiano.

Alle 20.00 è in programma la visita guidata al Menhir Museum.

E sempre il primo settembre, a Tuili, alle 19.00, nell’Oliveto in via Carros ancora in scena “Ventuno”, di e con Monica Porcedda. Alle 18.00, un laboratorio di ceramica a cura di Angela Zoccheddu.

 

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La Monteponi ha disputato ieri pomeriggio il primo test precampionato contro il Cagliari Primavera di Max Canzi. 5 a 1 il risultato finale per la squadra cagliaritana, 2 a 1 al termine del primo tempo. Al di là del risultato, che in questi casi conta poco, la squadra di Alessandro Cuccu nei primi 45′, quando ha giocato con l’11 potenzialmente titolare, non ha sfigurato, andando in goal con il nuovo acquisto Daniele Bratzu, dopo i due goal iniziali del Cagliari Primavera, Nella ripresa, hanno giocato tutti i giovani fuoriquota e la partita, inevitabilmente, ne ha risentito.

Al termine dell’incontro, abbiamo intervistato il presidente della Monteponi, Giorgio Ciccu, con il quale abbiamo fatto il punto sulla preparazione e, soprattutto, sulle prospettive della squadra per il prossimo campionato di Promozione regionale.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220235988277818/

 

  

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Appuntamento alle 20.30 in piazza Santa Caterina domani per la presentazione della formazione della Dinamo Banco di Sardegna edizione 2019-2020 ai tifosi. Sul palco a presentare uno per uno i nuovi giocatori la madrina della serata, la presentatrice e conduttrice radiofonica Geppi Cucciari, tifosa speciale ed amica del club sassarese, che per il quarto anno consecutivo farà gli onori di casa nella prima uscita pubblica della squadra davanti alla città.

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Il Sulcis Iglesiente rivendica la sua provincia. Nei prossimi giorni si terrà una riunione di tutta la maggioranza regionale dove chiederò che venga deciso il futuro dell’attuale provincia Sud Sardegna. L’assessore agli Enti Locali Quirico Sanna ha più volte dichiarato che i confini della provincia Sud Sardegna dovranno essere ridisegnati determinando un’area del Sud-Ovest della Sardegna che ingloberebbe il Sulcis, l’Iglesiente e parte del Medio Campidano. Tale provincia ridefinita avrà come centri di riferimento Carbonia e Iglesias. Abbiamo in mente una riforma degli enti locali che superi le aggregazioni dei comuni proposte dall’attuale legge regionale in vigore che non funzionano. Una riforma che dia alle province veri poteri gestionali, affinché siano capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini ed alle necessità del territorio.

Questo non è solo il mio parere, ma anche quello di tanti amministratori locali delle cittadine del Sulcis Iglesiente che sto incontrando in questi giorni. Chiederò all’assessore regionale Sanna ed al mio collega di partito Pierluigi Saiu, presidente della commissione degli Enti locali, di partecipare ad un incontro che promuoverò nel territorio sul tema provincia e sviluppo del territorio.

In tema di sanità, l’annuncio del presidente Christian Solinas sulla realizzazione di un nuovo ospedale del Sulcis Iglesiente è l’espressione della nostra volontà di progettare un sistema sanitario che sia funzionale ai bisogni del territorio e che guarda al futuro. Nel frattempo nel Sulcis Iglesiente continueremo a lavorare affinché siano garantiti tutti i servizi, senza nessun passo indietro. Saranno stabilite con precisione le funzioni di questo nuovo presidio ospedaliero ed il futuro ruolo delle strutture attualmente esistenti. Personalmente sono impegnato quotidianamente nel confronto sul tema della sanità con operatori, cittadini ed associazioni, unitamente all’assessore regionale Mario Nieddu, in una situazione che definire difficile è un eufemismo, determinata da una riforma scellerata che ha pensato solo ai conti e ha mandato in tilt il sistema sanitario specie nelle periferie.

Michele Ennas

Consigliere regionale Lega

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Sgombriamo il campo da equivoci: l’ipotesi di riforma dei servizi ospedalieri, paventata ieri in ambito regionale, di scorporare l’ATS in 5 strutture più piccole includendo in esse il territorio della Gallura ed escludendo il Sulcis Iglesiente, non mi trova assolutamente d’accordo.
Tanto più se al numero di aziende sanitarie locali, corrisponderà anche il numero di province che si vogliono confermare o re-istituire tramite la nuova riforma degli enti locali che presto verrà presentata in Consiglio regionale.
Come ho già avuto modo di chiarire nelle scorse settimane, sono assolutamente convinto che il nostro territorio abbia (allo stesso modo di altri come la Gallura di cui si parla molto in questi giorni), per omogeneità e specificità geografiche, economiche, sociali e culturali, pieno titolo per poter chiedere e ottenere il ripristino dell’ente intermedio ingiustamente abolito con il referendum del 2012.
Altresì il ripristino della provincia è necessario per restituire al territorio il potere istituzionale di rappresentarsi nei confronti della Regione e anche, in molti ambiti quali le vertenze del lavoro, verso lo Stato Centrale. Ma il suo ripristino è fondamentale anche per riconquistare e rafforzare i servizi territoriali; ad esempio quelli legati al mondo della sanità.
Avere un ente intermedio funzionante e coerente con le peculiarità territoriali (a differenza di ciò che attualmente rappresenta l’obbrobrio della provincia del Sud Sardegna, totalmente ingessata, squilibrata e incoerente con le esigenze dei territori di sua pertinenza) è fondamentale per lavorare al potenziamento delle infrastrutture e per attrarre investimenti pubblici e privati.

Ad oggi, è bene ricordarlo a chi sovente si lascia andare a polemiche chiassose e dal forte sapore strumentale, nessuna decisione definitiva è stata adottata su questi temi dalla maggioranza alla guida della Regione e ogni scelta che ricadrà sulla testa dei sardi dovrà essere effettuata rispettando le prerogative specifiche di ogni territorio.
Allo stesso modo è bene anche ricordare che l’attuale amministrazione regionale è in carica da pochi mesi e, dunque, non ha e non può in alcun modo avere la minima responsabilità per le scellerate quanto inique azioni politiche adottate dal centrosinistra nei precedenti 5 anni di governo sulle delicate materie della sanità pubblica e su tutto ciò che concerne gli enti locali.
L’attuale amministrazione regionale è chiamata, infatti, a rimediare a tutti gli errori compiuti nel recente passato e a trovare le soluzioni affinché i cittadini sardi possano avere un sistema sanitario e delle istituzioni degne di un Paese moderno, civile e progredito.

Già dal prossimo vertice di maggioranza, mi farò carico di rappresentare, su questo argomento, le istanze, le esigenze ed i bisogni dei cittadini e delle cittadine del Sulcis Iglesiente.
E contestualmente, dai prossimi giorni e durante le prossime settimane, avvierò con la variegata platea dei rappresentanti istituzionali, politici, imprenditoriali e sociali del territorio, desiderosi di perseguire i medesimi obbiettivi senza intenti strumentali, le dovute interlocuzioni affinché si possa costruire anche nel Sulcis Iglesiente una proposta autorevole, organica e articolata di riforma da sottoporre all’attenzione dell’Assessore competente, Quirico Sanna (al quale ho già sottoposto l’invito a venire nel territorio per confrontarsi) e in generale alla Giunta presieduta dal presidente Christian Solinas e, naturalmente, ai colleghi del Consiglio regionale della Sardegna.

Fabio Usai

Consigliere regionale PSd’Az

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Il 2 agosto il presidente della conferenza socio sanitaria, la collega Paola Massidda, ha inviato una richiesta di incontro all’assessore della sanità Mario Nieddu da parte dei sindaci del nostro territorio. Ad oggi tale richiesta è ancora inascoltata. Mi fa piacere apprendere che nel Sulcis Iglesiente si costruirà l’ospedale unico, moderno ed altamente specializzato. I miei cittadini però mi chiedono:
– esistono un progetto esecutivo ed un finanziamento?
– i soldi sono quelli del tesoretto del ministero della Salute di cui circolano indiscrezioni?
– i soldi in questione saranno incanalati solo sull’ospedale unico o abbiamo la speranza che siano anche utilizzati per rimodernare i nosocomi sulcitani esistenti?
– nel frattempo, perché ci vorranno almeno dieci anni per fare entrare il primo paziente nel nuovo ospedale, siamo destinati noi cittadini sulcitani ad avere ancora servizi sanitari precari, talvolta inesistenti e a continuare a spostarci a Cagliari per farci curare?
Perché, cari concittadini ed amici del territorio, io continuo ad avere forti timori che anche i servizi salvavita li stiano lentamente smantellando. Qualcuno può obiettare che l’ecografo in Cardiologia, promesso dalla precedente Giunta, non è operativo? È vero oppure no che nel reparto di Emodinamica mancano cardioline ed altri farmaci e pure i carrelli per le medicine? È vero o non è vero che i cardiopatici sono costretti a farsi 5 piani di scale perché gli ascensori del Sirai non funzionano?
Il mio pensiero ricorrente è che nel Sulcis, oltre che di fame, stiamo morendo anche di insufficiente assistenza sanitaria. E non credo di inventare nulla: tutti i giorni io parlo e sono a contatto con la disperazione dei miei concittadini.

Grazie per chi vorrà condividere questa battaglia di civiltà.

Elvira Usai

Sindaco di San Giovanni Suergiu

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Columbu, sardo orgoglioso e ambasciatore dell’Isola nel mondo.

L’ex campione di culturismo ed attore Franco Columbu, 78 anni, originario di Ollolai, ma da sempre residente a Los Angeles, negli Stati Uniti, è morto nel primo pomeriggio dopo aver accusato un malore mentre faceva il bagno nelle acque di San Teodoro, sulla costa nord orientale della Sardegna. Culturista di fama mondiale ed amico di Arnold Schwarzenegger, Columbu era in vacanza nell’Isola. La tragedia è avvenuta intorno alle 14. Subito soccorso, l’ex campione è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Olbia, dove però è morto appena giunto al Pronto Soccorso.

«Franco Columbu – afferma Christian Solinas – è stato un esempio per i nostri emigrati che hanno dovuto lottare in cerca di fortuna ed un fiero rappresentante dei valori e dell’identità della propria terra. Un legame profondo, mai venuto meno negli anni, dovunque abbia vissuto, dalla Germania agli Stati Uniti. Con la scomparsa di Franco Columbu, la Sardegna perde uno dei suoi figli più generosi e valorosi. Ai familiari vadano le più sentite condoglianze mie e di tutta la Giunta.»

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Carbonia-Nuorese aprirà il campionato di Eccellenza 2019/2020. Il calendario Calendario-ECCELLENZA_19-20, pubblicato oggi dal Comitato Regionale della FIGC, metterà subito di fronte, domenica 15 settembre, due delle squadre più attrezzate che puntano ad una stagione da protagoniste, le più blasonate del girone. La domenica successiva la squadra di Andrea Marongiu sarà di scena a Ghilarza, poi ancora in trasferta ad Ossi, quindi in casa con la San Marco Assemini ’80, la squadra che affronterà domenica, a Decimomannu, nella gara di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia.

Il campionato nel girone d’andata, che si concluderà domenica 22 dicembre, non prevede giornate di riposo. Il girone di ritorno scatterà domenica 5 gennaio e si fermerà solo il 9 febbraio (il l8 febbraio è in calendario la finalissima della Coppa Italia).

Andrea Marongiu.

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«Abbiamo avviato le pratiche per riaprire i termini di presentazione domande per la selezione del direttore della struttura complessa di Chirurgia Pediatrica, ormai datata 18 mesi. Nel frattempo, per consentire il prosieguo delle attività e degli interventi chirurgici, sarà dato un incarico temporaneo al direttore della clinica di Chirurgica, professor Alberto Porcu, che in questi anni ha sempre garantito alla stessa un importante supporto.»

A farlo sapere è la direzione strategica dell’Aou di Sassari che, già da tempo, cerca di sciogliere il nodo della selezione per il direttore della struttura, per la quale non è stato possibile avere la disponibilità dei commissari reperiti, se non in tempi troppo lunghi.

Nel frattempo, fa sapere la direzione, «procederemo in parallelo con una selezione di un dirigente medico, con contratto ex articolo 15 septies, per mantenere invariata la dotazione organica della struttura e garantire un’alta professionalità dello specialista selezionato».

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Una fondazione regionale per custodire un tesoro di 230mila campioni biologici e favorire la ricerca sul patrimonio genetico della popolazione ogliastrina. L’iniziativa, al vaglio della Regione, è stata presentata oggi a Perdasdefogu, nel corso di un incontro pubblico a cui hanno partecipato diversi assessori della giunta Solinas, Mario Nieddu titolare della Sanità, Giorgio Todde dei Trasporti, Quirico Sanna degli Enti locali, e il presidente dell’Associazione identità Ogliastrina, Flavio Cabizza.

«L’Ogliastra – dice Giorgio Todde – è una delle zone blu, cinque in tutto il mondo, aree dove la concentrazione dei centenari è di interesse per l’intera comunità scientifica internazionale. Ogni azione rivolta alla ricerca sul patrimonio genetico e alla sua tutela non può che trovare il nostro favore.»

Sullo sviluppo del progetto alcune possibili strade sono state anticipate dall’assessore Mario Nieddu: «Gli studi sul patrimonio genetico ogliastrino rappresentano un’occasione per tutta la Sardegna. Il tema, dato il rilievo internazionale, merita il massimo impegno. Cercheremo il coinvolgimento delle università dell’isola e degli enti di ricerca. Nel progetto potrebbero, ad esempio, essere impiegate parte delle risorse per la ricerca frutto dell’accordo con il Mater Olbia, che ammontano 10 milioni di euro l’anno».
Sull’iniziativa l’assessore Quirico Sanna precisa: «Oggi è una giornata d’orgoglio per un popolo e tutta la Sardegna. Quella a tutela del Dna è stata una battaglia lunga e meritoria. La Regione, con l’istituzione della fondazione, vuole lanciare un messaggio forte. Nessuno può appropriarsi di un patrimonio che appartiene ai sardi».