28 March, 2024
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Sono 12 i monumenti che Sanluri proporrà ai visitatori, nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 maggio, in occasione di Monumenti Aperti.
Per il sindaco, Alberto Urpi, l’assessora alla Cultura, Antonella Pilloni e quello al Turismo, Fabrizio Collu: «Aderire alla manifestazione Monumenti aperti significa per noi raccontare con orgoglio l’eredità del nostro passato. Non esiste futuro senza il passato, conoscere la nostra storia, le proprie radici, i luoghi, i monumenti, le tradizioni significa avere la consapevolezza della propria identità. I volontari e gli studenti guideranno i visitatori, lungo il percorso, alla scoperta del nostro patrimonio artistico, il nostro Castello Giudicale, i nostri Musei, le nostre Chiese, documenti di pietra che non solo ci parlano del passato ma sono testimoni del tempo. Uno degli elementi identitari più forti della comunità di Sanluri è il pane Civraxu, con il Museo del Pane, si apre una finestra sulle tradizioni e la cultura del mondo contadino che profuma di terra e di antichi sapori. Aprire le porte dei nostri monumenti ai visitatori, significa far conoscere ciò che siamo e il senso di ciò che ci circonda, un luogo di incontro dove, attraverso un percorso di conoscenza, si può condividere la ricchezza che ogni persona porta con sé.»
Questi i 12 siti aperti: il Museo del Pane e della Panificazione del Civraxu che si trova a casa Villasanta, e la Chiesa di Sant’Antiogu becciu che si trova nell’Agro di Sanluri al confine con Villanovaforru, dove fu edificata nel 1610.
Sono visitabili poi altre 7 chiese: San Francesco, San Lorenzo, San Pietro, San Martino Vescovo, San Rocco, San Sebastiano, e la Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora delle Grazie.
Vengono poi confermate come nelle passate edizioni: il Castello, l’unico ancora abitabile dei tanti costruiti in Sardegna in età Giudicale, Sa porta de su Casteddu e l’Ex Montegranatico.
Antonio Caria

Il Consiglio comunale di Carbonia è stato convocato dal presidente Federico Fantinel per lunedì 30 maggio, alle 17.00.

Due i punti inseriti all’ordine del giorno: l’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni; l’esame del primo aggiornamento del “Programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2022/2023” e contestuale integrazione al Documento Unico di Programmazione – DUP 2022/2024.

Venerdì prossimo 27 maggio ricorrono i 31 anni dalla ratifica italiana della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, avvenuta con la legge n. 176 del 1991. Il Comune di Carbonia ha risposto all’appello di Anci e Unicef Italia, unendosi all’impegno di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

A questo proposito il sindaco Pietro Morittu farà visita insieme all’assessora Antonietta Melas domani, 26 maggio, alle due sezioni della scuola d’infanzia dell’istituto comprensivo Deledda-Pascoli per la consegna delle carte di identità dei bambini, a simbolo della loro appartenenza attiva alla città e a un contesto più ampio che è quello della Repubblica Italiana, in vista della ricorrenza del 2 giugno. A seguire ci sarà la visita a tutte le classi del plesso di via Roma.

L’adesione all’iniziativa “DirittiinComune” ha l’obiettivo di ricordare il ruolo fondamentale che le Amministrazioni sono chiamate a svolgere nella tutela dei più piccoli. «Condivido l’assunto che i Sindaci per primi siano i difensori ideali dei diritti dei bambini e delle bambine della loro comunità ha osservato il primo cittadino. Tra le varie azioni in essere c’è stata la candidatura della città a diversi bandi Pnrr per la realizzazione ex novo e il rafforzamento di alcune strutture per l’infanzia.»

Nell’elenco delle candidature ai bandi Pnrr presentate dal Comune ci sono infatti la realizzazione di un nuovo asilo nido in via Lombardia, l’ampliamento dell’asilo in via Manzoni e la costituzione di uno spazio cortilizio della scuola Ciusa in via Lombardia; la ristrutturazione della palestra scolastica dell’istituto comprensivo don Milani in via Dalmazia; la ristrutturazione dell’asilo nido in via Brigata Sassari per 60 posti; l’intervento straordinario di rifunzionalizzazione della scuola elementare di via Tacca a Cortoghiana.

«Gli strumenti da offrire ai concittadini più giovaniha sottolineato l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melaspassano imprescindibilmente per il percorso educativo e formativo e in questo senso con il contrasto alla dispersione scolastica fin dalla primissima infanzia.»

Necessario, secondo l’indirizzo politico-amministrativo del sindaco Morittu, fare rete: da qui la costituzione del Coordinamento pedagogico territoriale, e poi la disponibilità e la divulgazione dei bandi come il “Bonus Nidi” e la “Misura nidi gratis” per dare supporti adeguati e permettere la conciliazione vita-lavoro. Azioni ad ampio raggio tra le quali non manca la promozione della lingua sarda con l’iniziativa “Is Pindulas” patrocinata dal Comune e in programma il 6 giugno prossimo, perché «la cultura dei diritti e dell’appartenenza si coltivano dalle radici», ha ribadito il sindaco di Carbonia.

Sarà uno spareggio, tra Carbonia ed Insieme Formia, a stabilire chi affronterà l’Atletico Uri nel play out salvezza, nel girone G del campionato di serie D. Le due squadre si sono classificate a pari punti, 29, al termine delle partite dell’ultima giornata della stagione regolare che hanno visto il Carbonia superare il Gladiator 3 a 2 e l’Insieme Formia pareggiare 1 a 1 ad Ostiamare, con goal del pareggio arrivato al 92′, dopo che la squadra di casa era passata in vantaggio all’80’. 

La Federazione non ha ancora stabilito su quale campo verrà disputato lo spareggio, con ogni probabilità giovedì 2 giugno. Il regolamento prevede, infatti, il campo neutro ed eventuali tempi supplementari e calci di rigore.

Questo pomeriggio, il Real Monterotondo Scalo ha vinto 3 a 0 ad Artena ed ha conquistato la salvezza, così come il Cassino che con identico punteggio ha battuto e condannato alla retrocessione il Lanusei. E’ retrocesso direttamente anche il Sassari Calcio Latte Dolce che ha perso 3 a 2 ad Arzachena. L’Atletico Uri, sconfitto 1 a 0 a Sassari dalla Torres, disputerà il play out salvezza con la vincente dello spareggio tra Carbonia ed Insieme Formia.

Avendo giocato con due ore d’anticipo, il Carbonia dopo aver superato 3 a 2 il Gladiator, ha seguito lo svolgimento delle altre partite, avvolto in un mare di emozioni, soprattutto quando è arrivata la notizia del vantaggio dell’Ostiamare sull’Insieme Formia che avrebbe portato la squadra di David Suazo al play out con l’Atletico Uri, risultato cambiato in pieno recupero. E poi è iniziata l’interpretazione del regolamento dei play out, con gli ultimi dubbi sciolti poco fa. Ho consultato direttamente il presidente regionale della FIGC Gianni Cadoni, che mi ha confermato che ci sarà spareggio in campo neutro.

Per quel che riguarda la zona alta della classifica, fa notizia il tennistico 6 a 2 rifilato dal Cynthialbalonga alla capolista Giugliano, promossa con largo anticipo in Lega Pro, mentre hanno vinto le tre squadre che la seguono in classifica, oltre alle già citate Torres ed Arzachena, rispettivamente terza e quarta classificata, il Team Nuova Florida, seconda classificata, 4 a 0 sull’Afragolese, quinta e pure qualificata ai play off.

Il Muravera ha concluso la stagione pareggiando 3 a 3 in casa con l’Aprilia.

Giampaolo Cirronis

Sono 864 i nuovi casi positivi al Covid-19 in Sardegna su 5.912 tamponi eseguiti, 99 diagnosticati da molecolare, 765 da antigenico.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 11; sono 170 (-5) i pazienti ricoverati in area medica.

Sono 18.266 le persone in isolamento domiciliare (-1.530).

Si registrano 5 decessi: una donna di 88 anni e un uomo di 90, residenti nella provincia di Oristano; una donna di 86 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna; due uomini di 54 e 73 anni, residenti rispettivamente nella provincia di Sassari e in quella di Nuoro.

Il campionato di serie D, girone G, è giunto all’ultimo atto della stagione regolare. Il Carbonia di David Suazo deve vincere contro il Gladiator (fischio d’inizio ore 14.00, dirige Michele Maccorin di Pordenone) per sperare di agganciare il treno dei play out. In caso di vittoria, i biancoblù dovranno seguire con il cuore in goal le altre partite che, eccezion fatta per Muravera-Aprilia che inizia alle 14.30, sono in programma tutte alle 16.00.

I 20 convocati di David Suazo: Adam Idrissi, Edoardo Adamo, Tristan Ganzerli, Nicola Serra, Joaquín Suhs, Mauro Pitto, Alessandro Aloia, Mirco Carboni, Cristian Padurariu, Alessio Murgia, Niccolò Agostinelli, Valerio Bigotti, Federico Bellu, Andrea Porcheddu, Lorenzo Basciu, Gabriele Dore, Lorenzo Isaia, Fabio Porru, Ador Gjuci. Marco Russu.

Nella zona alta della classifica sono già decise sia la promozione diretta in Lega Pro del Giugliano, sia le quattro squadre che disputeranno i play off (Torres, Team Nuova Florida, Arzachena ed Afragolese) ma resta forte l’interesse per le prime tre, racchiuse in 2 punti (Torres e Team Nuova Florida appaiate a quota 63 punti, l’Arzachena a quota 61 punti), per la griglia dei play off.

Le due squadre sarde sono attese dai derby casalinghi con Atletico Uri e Sassari Calcio Latte Dolce, squadre impegnate nella lotta per la salvezza, alle quali, evidentemente, non potranno concedere niente, come è emerso anche domenica per l’Arzachena, impostasi 3 a 1 nel derby di Uri. Team Nuova Florida ed Afragolese chiuderanno con lo scontro diretto ad Ardea.

L’Atletico Uri, tra le quattro squadre sarde impegnate nella lotta per la salvezza, è l’unica che può ancora raggiungere l’obiettivo senza fare ricorso ai play out. Per riuscirvi dovrebbe terminare davanti al Real Monterotondo Scalo che ha un punto in più e gioca sul campo della Vis Artena, ed al Cassino, che ospita il Lanusei. Quest’ultima, deve assolutamente fare risultato per evitare una delle ultime due posizioni che condannano direttamente alla retrocessione e tenere sotto gli 8 punti il ritardo dalla 13ª o 14ª (alla vigilia sono 7 i punti di ritardo da Cassino ed Atletico Uri).

Lottano per lo stesso obiettivo del Lanusei il Sassari Calcio Latte Dolce Di Mauro Giorico ed il Carbonia di David Suazo, distanziate rispettivamente di 1 e 2 punti dalla squadra di Oberdan Biagioni. Il Sassari Calcio Latte Dolce domani gioca ad Arzachena, il Carbonia ospita il Gladiator. Per tutte si profilano 90 minuti di grande passione.

L’altra squadra in lotta per la salvezza, l’Insieme Formia, gioca ad Ostiamare.

Completano il programma dell’ultima giornata, le partite Muravera-Aprilia e Cynthialbalonga-Giugliano.

Nella giornata di ieri – 24 maggio – 91 studentesse e studenti dell’Istituto
Comprensivo Statale “F. Meloni” di Domusnovas, delle 6 classi della Scuola
Primaria di via Monti, hanno fatto visita all’Ufficio
Circondariale Marittimo di Portoscuso per un incontro didattico-formativo
inerente la “giornata del mare e della cultura marinara”.
Questa giornata, istituita nel 2017 attraverso una specifica integrazione del
Codice della nautica da diporto, vede la Guardia Costiera impegnata
nell’obiettivo di promuovere e sviluppare presso gli Istituti scolastici di ogni
ordine e grado la cultura del mare, intesa come risorsa di grande valore
culturale, scientifico, ricreativo ed economico. Di qui, la promozione di
iniziative formative e divulgative per diffonderne la conoscenza, al fianco
della scuola che accompagna i giovani nella loro crescita, educandoli al
rispetto, esteso, in questo caso, anche a quello del bene-mare.
Nel corso della mattinata le ragazze ed i ragazzi hanno avuto la possibilità
di vedere da vicino una motovedetta della Guardia Costiera, le dotazioni di
soccorso utilizzate per portare a termine i salvataggi ed una zattera di
salvataggio autogonfiabile completa di tutti gli equipaggiamenti di
sopravvivenza. Per meglio far comprendere alle alunne ed agli alunni il
lavoro quotidianamente svolto dagli 11mila militari del Corpo delle
Capitanerie di Porto – Guardia Costiera lungo gli oltre 8mila chilometri di
coste nazionali, è stato presentato un video relativo a tutte le attività
Istituzionali svolte: dalla ricerca e soccorso alla sicurezza della navigazione,
dal controllo delle attività di pesca all’attività amministrativa. Un focus
particolare è stato posto sulle competenze ambientali della Guardia
Costiera, sensibilizzando i “visitatori” sull’importanza della conservazione e
della valorizzazione del nostro bel mare.
In tale ambito è stato chiesto il supporto dei giovani per informare i loro
amici, parenti e conoscenti circa il grave impatto che taluni comportamenti
hanno sull’ambiente marino e costiero: NO ai furti di sabbia e conchiglie
come souvenir delle vacanze e NO all’abbandono dei rifiuti in spiaggia!
Non sono mancate le raccomandazioni, in considerazione dell’inizio della
stagione balneare, alla massima prudenza in acqua, per bagni sicuri tutta
l’estate.
La giornata si è conclusa con una foto ricordo, per “incorniciare” nella
memoria delle alunne e degli alunni questa bella esperienza vissuta con la
Guardia Costiera che, come ha detto la docente responsabile dell’attività
“resterà un bel ricordo, oltre ad essere stato un momento di apprendimento
di cui faranno tesoro”.

 

Continuano senza sosta gli sbarchi di migranti sulle coste della Sardegna sud occidentale. Ieri, a Pula sulla strada statale 195, all’altezza del km 40, in località Lungomare Santa Margherita, i carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto un natante in vetroresina della lunghezza di metri 6,5 con motore Evinrude da 25 cavalli, con a bordo 12 taniche di plastica da 20 litri vuote e 5 giubbotti salvagente. L’imbarcazione in oggetto è stata presumibilmente utilizzata da 12 cittadini tunisini in occasione dello sbarco avvenuto poco prima. Il natante è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziale al responsabile del Porto Cala Verde di Pula.

Un murale dedicato a Don Giovanni Diaz, nella piazza Santa Rita di Medadeddu, frazione di Carbonia. Così l’associazione Senso Comune di Carbonia, insieme agli artisti Ielmo Cara e Stefano Masili, ha voluto omaggiare una figura tra le più amate della città di Carbonia per il suo costante ed irreprensibile impegno verso gli altri.

Ricordiamo Don Giovanni Diaz, con l’articolo dell’indimenticabile Don Amilcare Gambella, ed il ricordo dell’Amministrazione comunale di Carbonia, pubblicati nel n° 222 de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”.

Don Diaz ci ha “lasciato”… una grande eredità

La notizia della morte di don Giovanni Diaz è arrivata improvvisa e con grande velocità!

Con il tam tam discreto ed efficace che risuona nel mondo della carità, si è diffusa, portando il dolore del vuoto in quei molti cuori che hanno sempre avuto da Lui sostegno e cura.

Le opere da Lui realizzate dal 1965, data del suo arrivo in città e nel territorio, sono sotto gli occhi di tutti e testimoniano la sua creatività, il suo coraggio, la sua caparbietà nella solitudine, sostenuta dalla Grazia di Dio che non fa vacillare la Speranza, che fa maturare e raggiungere gli obiettivi del cuore.

Sono anche testimonianza di come, dietro quel suo aspetto a prima vista “distaccatamente serio e quasi severo”, brillava una capacità abile e efficace nel coinvolgere le persone avvicinate, tanto da farle diventare protagoniste nei progetti che a macchia d’olio, in una benefica reazione a catena, producono quei frutti di bontà solidale, in quel mondo di povertà ed emarginazione che circonda, ma non riesce a interpellare il perbenismo di tanti.

Il compianto Paolo VI in più di un’occasione ha affermato che il mondo di oggi non ha bisogno di maestri, ma di testimoni, ebbene don Diaz ha saputo incarnare la duplice identità del maestro e del testimone, con quella discrezionalità, spesso silenziosa, ma efficacemente trainante, di chi si rimbocca le maniche, senza paura di contaminazione e di sporcarsi, in modo da essere e rimanere sacerdote oltre il velo del tempio.

Una bella Pastorale che non si apprende solo sui libri, ma si verifica sul campo d’azione, quella Pastorale dell’accoglienza incondizionata, che punta sulla condivisione, la sola capace di costruire la comunità.

«Non si può restare passivi e tanto meno impassibili di fronte alle sofferenze degli altri» (ag) affermano e ribadiscono a piena voce le iniziative da tutti conosciute, tanto da renderne superfluo, anche se doveroso un elenco, l’hanno visto promotore, nuovo “re Mida” nella carità locale, in quanto trasformava in oro il deserto che tutti rileviamo, riscattando i diseredati dall’abbruttimento in cui la vita talora spinge togliendo dignità.

Credo possa far piacere conoscere l’espressione di quel giovane padre che di fronte al sacerdote chiede al figlio “Lo sai chi è questo signore?” «è don Diaz!» dice subito il ragazzo felice di rispondere esattamente alla domanda…«No, Lui è mio babbo, perché devo tutto solo a lui!»

Portare qualcuno ad essere riconoscente indica di per sé l’intenso e profondo lavorio che si può fare in una persona. Non è forse riconoscenza spontanea ciò a cui abbiamo assistito durante il funerale e nelle lunghe ore seguenti in cui, giovani e adulti, hanno cantato, pregato, applaudito…? Può essere altro esempio illuminante quel giovane “maturo e tottu mali cumbinau” che, durante l’omelia del Vescovo, imperterrito e in maniera goffa davanti agli occhi di tutti, si è fatto il segno di croce dopo aver toccato e baciato teneramente la bara…

Amare per primo, amare i più poveri, amare i più deboli, amare i ragazzi… come in una gara di generosità, con uno stile povero e austero, per dare una risposta e un sostegno ai bisogni di tanti, con l’entusiasmo e un coraggio adolescenziale, accompagnato dalla prudenza della maturità.

Per questo non pochi lo sentono parte della loro vita, e riconoscendo la qualità di come abbia speso la sua esistenza, lo indicano non solo come testimone modello, ma anche modello di maestro, perché quelle “maniche di camicia” gli hanno permesso di agire senza paura di sporcarsi, dando lezioni di vita facilmente comprensibili a tutti.

Amilcare Gambella

 

L’Amministrazione comunale di Carbonia lo ricorda e lo ringrazia: «Ha speso la sua vita per aiutare tutte le persone in grave difficoltà»

Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Carbonia ricordano con grande riconoscenza Don Giovanni Diaz con una breve nota diffusa subito dopo la prematura scomparsa, nella quale è definito «uomo giusto che ha dedicato la sua vita al servizio delle persone bisognose».

La figura di Don Diaz è in particolar modo legata al Centro di Accoglienza don Vito Sguotti, istituito nel 1984 (i soci fondatori sono stati nove: Don Giovanni Diaz, Pina Deiana Lai, Antonio Cesare Gerini, Salvatore Marsala, Antonino Favrin, Rita Crisponi, Luigi Uselli, Chiarella Defraia e Rita Maria Grazia Sechi) e da allora orientato all’ospitalità temporanea, all’assistenza morale e materiale, all’aiuto domestico e alla consulenza medico generica e specialistica delle fasce deboli.

Lo spessore morale e umano di Don Diaz è stato apprezzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia, «in particolar modo, nel rapporto di collaborazione con la comunità alloggio di via Mazzini e con il Centro di pronto intervento di Medadeddu, che fanno capo al Centro di Accoglienza don Vito Sguotti».

Don Diaz è ricordato con affetto dagli studenti dei quali è stato docente, ha speso la sua vita per aiutare tutte le persone in difficoltà: madri nubili, donne in stato di necessità e i loro bambini, uomini e donne prive di sostentamento e di alloggio, che hanno sempre trovato una parola amica, un piatto caldo e un tetto per ripararsi.

«L’Amministrazioneconclude la notasaluta e ringrazia Don Diaz per il suo instancabile operato e per quanto ha fatto per la Città, che lo ricorda come esempio concreto di altruismo e impegno solidale.»

Alcuni anni fa, pur mantenendo tutti gli altri impegni, Don Diaz ha accettato l’invito a prendere il posto di Nico Grillo nella gestione e amministrazione di Casa Emmaus, a Iglesias.

Anche in questa nuova esperienza, si è fatto subito apprezzare per il suo apporto in una realtà tanto delicata ed importante per l’intero territorio e la sua presenza è sempre stata discreta e riservata, di grande rispetto per le figure educative che operano all’interno della comunità terapeutica.

Il suo è stato un sostegno vicino ed affettuoso.

 

Questo pomeriggio si sono tenute le elezioni per la RSU nell’azienda RENO. La FIOM-CGIL ha eletto due delegati, la FSM e la UILM uno ciascuno.

«Il lavoro da fare per dare certezze al territorio è tantissimoha commentato Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL -, in altri momenti, quanto ottenuto oggi ci avrebbe riempito di soddisfazione, invece oggi ci fa esprimere solamente, con la massima sobrietà, che c’è un grandissimo lavoro da fare. Subito!!!»