25 April, 2024
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Due anteprime del 37° Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” il 2 agosto a Carbonia e il 7 agosto a Piscinas

Si accendono i riflettori sul trentasettesimo festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, una delle rassegne di maggior rilievo nel panorama jazzistico nazionale, abitualmente di scena a fine estate, tra Sant’Anna Arresi, cuore della manifestazione, ed altri centri del Sud Sardegna, organizzata dall’Associazione Culturale Punta Giara.

Prima di vivere il suo momento centrale nella storica Piazza del Nuraghe (in date ancora da definirsi), il festival propone una prima tranche di concerti che si snoderanno durante i mesi di agosto e settembre, coinvolgendo il territorio circostante con la rassegna “Jazz Around”, una sorta di “festival nel festival”.

Sarà l’energia esplosiva e colorata della Maverick Orchestra, a dare il via alla musica martedì 2 agosto, a Carbonia, nella centrale Piazza Roma: capitanata da Enzo Favata (ai sax, clarinetto ed elettronica), la formazione riunisce alcune delle più forti personalità dell’attuale panorama del jazz italiano, musicisti totalmente indipendenti da allineamenti stilistici e capaci di sperimentare e passare agevolmente tra sonorità acustiche ed elettroniche, come Mirko Cisilino (tromba, trombone, synth, elettronica), Anais Drago (violini ed elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono e percussioni), Alfonso Santimone (tastiere, laptop), Danilo Gallo (basso e contrabbasso), e Marco Frattini (batteria, pads). Maverick è il termine che indica un “capo di bestiame non marchiato”, assimilabile a “persona indipendente, ribelle, tradizionalmente anticonformista”, non sottomesso a ad idee preconcette, in questo caso stilistiche: e sarà proprio questa la cifra fresca e libera del repertorio musicale, con influenze che spaziano dalla creola New Orleans, alla musica minimalista, dal Miles elettrico alle nuove sonorità del jazz multietnico ed elettronico inglese, o dall’Etiopia ad un Bela Bartok hip-hop.

Domenica 7 agosto la musica si sposta a Piscinas a Villa Salazar, per il secondo appuntamento, che vede protagonista il pianista Alberto Braida, classe 1966, da sempre dedito all’ improvvisazione musicale, alla testa del trio “Cats in The Kithen”, un giocoso incontro di sonorità che ha portato al suo fianco l’esperta ed eclettica contrabbassista e compositrice Silvia Bolognesi, ed il vulcanico batterista, percussionista e compositore Cristiano Calcagnile, per un concerto fatto da intrecci sonori apparentemente semplici ma ricco di dettagli, come un gomitolo che i tre “gatti” scompongono e aggrovigliano nel loro gioco.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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