Segreterie territoriali FIOM FSM UILM: «Primo maggio amarissimo per le lavoratrici e i lavoratori del polo industriale»
Primo maggio amarissimo per le lavoratrici e i lavoratori del polo industriale. Le lavoratrici e i lavoratori del polo industriale di Portovesme, sono oramai abituati a vivere in una situazione di crisi permanente, ma quella di quest’anno è di gran lunga la peggiore di tutte. A confermare questo gravissimo trend negativo, la conferma della cassa integrazione per lavoratrici e lavoratori SiderAlloys, GMS, SKV, GSMI e CQ Nol, questi ultimi passati dalla CIGS con 30 lavoratori al giorno, a 45 lavoratori giorno in cassa integrazione. A questa gravissima situazione si aggiunge la totale incertezza in cui si troveranno a brevissimo, le lavoratrici ed i lavoratori della mensa della Portovesme srl, ultime vittime della mancanza di lavoro imposta dalla Glencore. FIOM, FSM e UILM ritengono ancora più urgente sollecitare i governi nazionali e regionali a trovare soluzioni immediate per il futuro delle fabbriche del territorio, a partire dalla discontinuità più volte richiesta per la SiderAlloys, ritenuta oramai non più attendibile negli sviluppi di progetti di rilancio; così come allo stesso tempo occorre trovare soluzioni rapide per l’indotto di cui è in corso un approfondita discussione sperimentale nei tavoli ministeriali, con il coinvolgimento degli assessorati regionali. Il tempo per dare risposte a chi pur lavorando vive in povertà, è notevolmente peggiorato, in conseguenza del lavoro che non c‘è più. Motivo per cui si invitano le Istituzioni a tutti i livelli a stringere su soluzioni immediate. Intanto, le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici si apprestano a programmare imminenti assemblee per preparare nuove iniziative.
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