5 December, 2025
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L’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna (EGAS) ha approvato il Piano d’Ambito 2026-2055, lo strumento di programmazione che guiderà la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) nell’isola per i prossimi trent’anni. Con un investimento complessivo pari a circa 5 miliardi di euro, il Piano – licenziato dal Comitato istituzionale d’ambito con la delibera n. 16 del 4.08.25 – rappresenta il più grande programma mai avviato in Sardegna per garantire a cittadini e imprese acqua sicura, infrastrutture moderne e servizi efficienti.

Gli investimenti previsti nel rispetto della regolazione tecnica e contrattuale dell’Arera.

Il Piano prevede una spesa media di circa 166 milioni di euro l’anno, distribuita su tutte le componenti del sistema idrico. Tra quelle di maggior rilievo:

  • € 2,7 miliardi per Acquedotti

    • € 879 milioni per condotte di adduzione

    • € 1,322 miliardi per condotte di distribuzione

    • € 560 milioni per nuovi potabilizzatori e ammodernamenti

    • € 180 milioni per la realizzazione e il rinnovo dei serbatoi

    • € 6 milioni per opere idrauliche e dighe

    • € 144 milioni per la sostituzione progressiva di 800.000 contatori smart

  • € 1,1 miliardi per Fognature

    • € 639 milioni per il rifacimento e la manutenzione straordinaria delle reti urbane

    • € 250 milioni per collettori extraurbani

    • € 215 milioni per impianti di sollevamento

  • € 713 milioni per la Depurazione

    • € 706 milioni per l’adeguamento degli impianti di trattamento secondario

    • € 7 milioni per trattamenti avanzati e riuso delle acque reflue

Il Piano d’Ambito 2026-2055 è una vera e propria visione strategica per il futuro dell’acqua in Sardegna.

Nei prossimi trent’anni l’obiettivo principale sarà ridurre in modo significativo le perdite idriche (oggi superano il 50%) che, unitamente alla riqualificazione dei grandi acquedotti regionali, oggi rappresentano le maggiori criticità del sistema regionale. Verranno inoltre completati gli schemi di adduzione nei territori oggi sprovvisti di un razionale sistema di trasporto e  potenziate le interconnessioni per assicurare a tutti i centri abitati una fornitura continua e sicura, anche nei periodi di siccità.

La qualità dell’acqua potabile sarà al centro degli interventi, grazie alla costruzione di nuovi impianti di potabilizzazione e all’adeguamento di quelli esistenti con introduzione di sistemi di monitoraggio e di telecontrollo che permetteranno di monitorare in tempo reale l’intera rete. Parallelamente, verranno realizzati impianti di depurazione più moderni ed efficienti, per garantire il rispetto delle normative europee e nazionali, ma anche il riuso sostenibile delle acque reflue per l’agricoltura e l’ambiente.

Il Piano punta anche a migliorare l’efficienza energetica del sistema idrico, riducendo i consumi e le emissioni, e a garantire tariffe eque e sostenibili, grazie a una pianificazione attenta ed equilibrata.

Il Piano economico finanziario nella sua visione prospettica prevede un piano tariffario senza aumenti per gli utenti sino al 2030 e, al momento, con moderati e sostenibili aumenti nel periodo successivo, comunque rivedibili alla luce di una sopravvenuta disponibilità di nuovi investimenti pubblici.

«Con il Piano d’Ambito 2026-2055 l’EGASdichiara il presidente Fabio Albierimette in campo un documento strategico e fondamentale per un servizio idrico più efficiente, sicuro e sostenibile, a beneficio dei cittadini e delle cittadine e dello sviluppo economico dell’Isola.»

Dopo una fase di sospensione, riprende nella ASL Sulcis Iglesiente il programma di screening mammografico per la prevenzione del tumore al seno, rivolto alle donne residenti nel territorio aziendale.
A partire dal mese di agosto, il Centro Screening ha avviato l’invio delle lettere di invito alla popolazione target, che potrà sottoporsi gratuitamente agli esami di I livello. Il calendario delle prestazioni è stato organizzato in collaborazione con la Struttura Complessa di Diagnostica per immagini dei presidi ospedalieri Sirai di Carbonia e CTO di Iglesias.
Modalità di comunicazione degli esiti:
• In caso di esito negativo, la comunicazione sarà inviata per
posta. La persona sarà poi reinvitata al successivo round di screening
dopo due anni.
• In caso di esito positivo, sospetto o da approfondire, le donne saranno contattate telefonicamente dal personale del Centro Screening per avviare ulteriori accertamenti diagnostici.
«La ripresa dello screening rappresenta un risultato importante frutto di un grande impegno organizzativo da parte di tutta l’Aziendaha dichiarato il commissario della ASL Sulcis Iglesiente Andrea Marras -. Garantire l’accesso a programmi di prevenzione efficaci è per noi una priorità, perché significa prendersi cura della salute delle nostre comunità in modo concreto e tempestivo.»
«Siamo molto soddisfatti di poter riprendere un’attività così strategica per la prevenzione oncologicasottolinea la responsabile del Centro Screening, Tiziana Serra -. Invitiamo tutte le donne coinvolte a partecipare con fiducia: l’adesione è fondamentale per garantire l’efficacia del programma e incidere significativamente sulla riduzione della mortalità legata al tumore al seno, offrendo alle donne maggiori possibilità di cura e di una migliore qualità di vita».
Il programma è rivolto alla fascia d’età più colpita dal tumore alla mammella (50-69 anni). Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), la partecipazione a screening organizzati con invito attivo può ridurre la mortalità per tumore al seno fino al 40%.
La ASL Sulcis Iglesiente invita tutte le donne a non rinunciare alla prevenzione, ricordando che lo screening rappresenta uno degli strumenti più efficaci per diagnosticare precocemente il tumore e aumentare significativamente le possibilità di cura.
Non rientrano nello screening (ma sarà loro consigliato un percorso alternativo):
• le donne con patologie invalidanti che impediscono di raggiungere l’ospedale;
• le donne che hanno subito una mastectomia totale o subtotale;
• le donne che si trovano nel periodo di follow-up (5 anni) dopo un intervento alla mammella;
• le donne che portano protesi mammarie.

La rassegna “Sun d’Aixia 2025” si conferma punto di riferimento per la musica dal vivo sull’Isola di San Pietro. Con due appuntamenti da tutto esaurito e più di 300 spettatori complessivi, Sun d’Aixia 2025 conferma il suo successo. La rassegna, organizzata da Botti du Scoggiu e ospitata presso la Residenza A Cova in località Lucaise, a Carloforte, si afferma come uno degli eventi culturali estivi più seguiti e riconoscibili dell’Isola di San Pietro. Un pubblico fedele, che ogni anno cresce. E che quest’estate ha superato ogni aspettativa. Un segnale forte, che dice quanto sia viva la voglia di cultura, di ascolto, di bellezza condivisa. Perché l’estate a Carloforte accoglie una comunità ampia e composita, fatta di curiosità diverse, gusti plurali, desideri che chiedono proposte all’altezza. Sun d’Aixia nasce per questo: per accogliere, unire, offrire musica d’autore in un contesto che invita alla sospensione e all’incontro.

Il debutto della rassegna, il 16 luglio, ha visto sul palco il collettivo I THE CLOWNS, in un omaggio poetico e visionario a Charles Mingus: jazz, teatralità, improvvisazione, scrittura collettiva. Il 29 luglio è stato il turno dell’arpista svizzero Joel Von Lerber, che ha letteralmente incantato il pubblico con un recital per arpa sola, attraversando Debussy, Renié, Fauré e de Falla, e restituendo allo strumento tutta la sua ricchezza timbrica e spirituale.

Il terzo e ultimo appuntamento è in programma venerdì 9 agosto alle ore 19.15, sempre nello spazio A Cova: Sharon Tadmor & Maria José Palla. Voce e pianoforte al tramonto. Sul palco due giovani interpreti di grande talento: il soprano Sharon Tadmor, israelo-francese, attiva nei principali teatri europei e israeliani e la pianista cagliaritana Maria José Palla, vincitrice di concorsi internazionali e oggi perfezionata all’Accademia di Santa Cecilia. In programma un concerto di musica vocale da camera, con brani di Malipiero, Ravel e altri autori del primo Novecento, in un’atmosfera raccolta e suggestiva. Ingresso: 10 euro Prenotazioni: www.bottidushcoggiu.com oppure infopoint in loco Posti limitati, si consiglia la prenotazione.

La rassegna si concluderà il 9 agosto, ma il calendario di Botti du Scoggiu prosegue con nuovi appuntamenti: a fine mese, riflettori accesi su Marballu’s, il festival musicale di fine estate, dal 25 al 30 agosto.

Venerdì 8 agosto, in piazza martiri della libertà a Mogoro, si terrà la seconda edizione di #ISTADI – Mogoro Summer Fest, festival musicale dedicato alle nuove sonorità isolane.
A partire dalle 22.15, sul palco antistante la Fiera dell’Artigianato, si susseguiranno le esibizioni di Balentia, Basaltic Plateau e Ugly Sounds.
Ad aprire le danze proprio i padroni di casa Balentia: il duo rap formato da Su Maistu e Lepa, e accompagnato dallo storico Dj Zep in consolle, proporrà brani storici tra cui Gentixedda, Centeunu, Su Rei e Fadeus Rimas alternati a canzoni più recenti come Nieddu, Cali Sensu, Un bambino che cammina e L’occasione. Non mancherà il freestyle, che da sempre contraddistingue le esibizioni del gruppo.
A seguire la band Basaltic Plateau, “power trio post apocalittico” come loro stessi amano definirsi. Sonorità anni ’70, noise, fascinazioni psichedeliche e il groove dello stoner sono un invito al viaggio tra il deserto e il mare. Basalti Plateau è un esperimento sonoro di Maurizio Cau, Roberto Loscerbo e Marco Serra.
A chiudere la serata il trio Ugly Sounds. I Rippers hanno tirato fuori per anni polvere e cenere garage-punk dalle caverne sarde. Ora, dalle ceneri loro, gli Ugly Sounds proseguono il lavoro lasciato incompiuto: suono ultraprimitivo, febbrile e criminale, un animale marino che si dimena con l’amo ficcato nel palato, costretto a boccate di ossigeno che, invece di saziarlo, lo portano all’agonia.
L’ingresso a #ISTADI – Mogoro Summer Fest è libero e gratuito. La manifestazione è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Mogoro – Assessorato alla Cultura e Spettacolo con la Direzione Artistica dell’Associazione Culturale Roots.
 

Giovedì 7 agosto, alle ore 10.30, a Casa Fenu, in via Santa Maria 4, a Villamassargia, si terrà la conferenza stampa di presentazione del “Primo trofeo Madonna della Neve IV Memorial Ignazio Pili”, organizzata dalla Polisportiva Villamassargia e dal comune di Villamassargia.

Prenderanno parte alla presentazione, durante la quale saranno illustrati tutti i dettagli della competizione sportiva, che si terrà domenica 10 agosto, a partire dalle ore 17.00, in piazza Pilar, la sindaca Debora Porrà, gli assessori Marco Mandis, Sara Cambula e Stefano Osanna, Antonello Canè presidente della ASD Polisportiva Villamassargia, Carlo Selis presidente dell’ASD atletica Iglesias, Daniela Marongiu consigliera provinciale del comitato provinciale Fidal Sulcis Iglesiente-Medio Campidano, Roberto Lecca fiduciario provinciale Gruppo Giudici Gare Fidal Cagliari e delegato tecnico della manifestazione, Qualid Abdelkader mezzofondista del Cagliari Marathon Club che parteciperà alla gara così come Giulia Innocenti, giornalista dell’Unione Sarda e Videolina, eccellente mezzofondista del Cus Cagliari.

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, escursioni – anche in barca – e attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux –Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La mostra “Terra di Maree”

Per celebrare il decennale del Big Blue Festival, è stata realizzata un’installazione nello spazio a cura di Gabriella Locci di Casa Falconieri, con la partecipazione di Daniela e Francesca Manca. Si tratta di un viaggio sensoriale tra arte, mare e memoria, di un’esperienza immersiva che trasforma le antiche architetture della Sala Corpus – il cuore cinquecentesco dell’Antica Tonnara – in arte contemporanea, ad evocare la potenza e la bellezza del nostro essere “Terra di Maree”. Casa Falconieri di Gabriella Locci e Dario Piludu è un centro di ricerca artistica con sede a Dolianova, in Sardegna, attivo dal 1992. Specializzata in tecniche di incisione e grafica d’arte contemporanea, l’associazione promuove progetti internazionali, mostre, workshop e residenze per artisti. Il laboratorio si distingue per l’attenzione al libro d’artista e all’incontro tra pratiche tradizionali e linguaggi visivi contemporanei. Negli anni, Casa Falconieri è diventata un punto di riferimento nel panorama della grafica d’arte a livello europeo.

La vita segreta della foca monaca

Alle 21.30, il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo (Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscanospiega Marco Colombo perché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton,  microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficie – sostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18:30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21:15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21.45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Dallo scorso 26 luglio e sino al 7 settembre, è operativa una postazione di salvamento nella spiaggia di Buggerru nella fascia oraria compresa tra le ore 10.00 e le ore 19.00.

L’aggiudicazione del servizio arriva dopo una prima gara andata deserta, la quale prevedeva il servizio di salvamento sia nella spiaggia di Buggerru che nella spiaggia San Nicolò.

Per la spiaggia di San Nicolò è prevista l’implementazione della cartellonistica informativa.

«Nel nostro territorio si registra una forte carenza di bagnini, una figura fondamentale per garantire la sicurezza sulle nostre spiaggedice il sindaco Laura Cappelli -. Il servizio di salvamento a mare è essenziale, soprattutto in una zona a vocazione turistica come la nostra. Per questo motivo, riteniamo urgente un intervento della Regione la quale investendo nella formazione professionale di questi operatori e promuovendo percorsi formativi potrebbe colmare questa grave mancanza.»

Questa sera, mercoledì 6 agosto, alle ore 21.30, il suggestivo scenario del Nuraghe Seruci, a Gonnesa, ospita un evento dedicato agli amanti del giallo e del noir: protagonisti ben cinque autori dell’antologia “Isole Niure”, edita da Algra, un progetto che unisce storie nere e atmosfere mediterranee dalle tre isole maggiori: Sicilia, Elba e Sardegna.

Un vero e proprio mosaico di voci, generi e ambientazioni, che attraversa il Mediterraneo per restituirci le sue ombre, le sue contraddizioni e il suo fascino profondo. A rappresentare la Sardegna, e non solo, saranno cinque autori molto amati dal pubblico:
Claudia Aloisi, autrice di Flavia’s End (Condaghes)
Ciro Auriemma, autore de La lama e l’inchiostro (Piemme)
Antonio Boggio, autore di Assassinio all’Isola di San Pietro (Giallo Mondadori)
Eleonora Carta, autrice de I giorni del Corvo (Ischire)
Erika Carta, autrice di racconti e soggetti televisivi e vincitrice di riconoscimenti e premi letterari.
L’evento si inserisce nel programma di Connessioni – Festival delle Idee 2025, promosso dal comune di Gonnesa e curato da 011solution in collaborazione con l’associazione culturale Argonautilus.

Un’occasione unica per incontrare da vicino gli autori, scoprire come nascono le storie nere, e lasciarsi coinvolgere dalle trame che uniscono paesaggi, mistero e identità

Il comune di Buggerru si è aggiudicato un finanziamento pari a 527.900 euro per la riqualificazione del Teatro Perrier, uno degli edifici storici più rappresentativi della memoria mineraria e culturale del paese.

L’importante contributo è stato assegnato grazie alla partecipazione del Comune al bando promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato agli Enti Locali nel 2024, finalizzato alla riqualificazione urbana e alla valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico.

Il Teatro Perrier, immobile di proprietà comunale realizzato alla fine dell’Ottocento e intitolato a George Perrier, figura di spicco legata alla direzione della compagnia mineraria francese, nacque come luogo riservato esclusivamente all’élite dirigente della società. Da oltre dieci anni lo stabile è interdetto all’uso a causa dell’inagibilità derivante da decenni di mancate manutenzioni. Nel 2019, infatti, era stato portato avanti un intervento di manutenzione della sola facciata esterna e della copertura, ma gli interni non subirono interventi per carenza di risorse.

Con l’intervento programmato, l’Amministrazione intende restituire dignità e funzione a uno spazio simbolico e strategico per la comunità, ponendo le basi per un suo riutilizzo pubblico. I lavori, infatti, consentiranno non solo il recupero architettonico e strutturale dell’edificio, ma anche il completo adeguamento alle più recenti normative impiantistiche e di accessibilità, rendendolo fruibile a tutti.

Oltre alla valorizzazione del teatro in sé, l’intervento avrà importanti ricadute sull’ambito urbano circostante, oggi in stato di degrado, trasformandolo in un polo attrattivo e multifunzionale, capace di ospitare eventi culturali, attività sociali e servizi alla cittadinanza. Il progetto si inserisce perfettamente nelle politiche di inclusione sociale e nelle strategie comunali e regionali di contrasto allo spopolamento, offrendo nuovi spazi di aggregazione e opportunità per residenti e visitatori.

«Esprimo grande soddisfazione per questo risultato, che rappresenta un traguardo importante per la nostra comunitàha detto il sindaco Laura Cappelli –. Con questo intervento completiamo il percorso di riqualificazione del patrimonio minerario dismesso, che negli anni abbiamo saputo riconvertire a fini turistici e culturali. Il Teatro Perrier tornerà ad essere un luogo vivo, restituito alla collettività, simbolo della memoria storica e al tempo stesso leva per un futuro di sviluppo sostenibile.»