29 April, 2024
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Prende il via martedì 5 dicembre, a Sant’Antioco, alle 17.30, la tredicesima edizione di Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei, il festival del cortometraggio mediterraneo organizzato dall’associazione culturale Circolo del Cinema “Immagini”, diretta da Luciano Cauli con la programmazione culturale di Dolores Calabrò e la direzione artistica di Ado Hasanović. Una finestra inedita sui paesi che si affacciano sul Mare Nostrum per scoprire e conoscere la bellezza di quei luoghi, la vita e le emozioni di chi li abita, con una attenzione particolare anche alle produzioni di cortometraggi di autori sardi. E a inaugurare la prima serata del festival sarà proprio un omaggio alla Sardegna, terra di origine del regista sassarese (bolognese di adozione) con l’opera di Mario Piredda “A Casa mia”, Italia, 2016, 19’, David di Donatello 2017 per il Miglior Cortometraggio. Un tributo alla sua terra e alla lingua sarda che racconta temi di grande attualità quali lo spopolamento e la perdita di autenticità del territorio e delle sue tradizioni, la solitudine degli anziani e il disagio delle nuove generazioni. Primo corto della sezione Intrecci Mediterranei (inizio ore 18.00), cuore pulsante del festival che vede registi e registe provenienti da diverse aree del Mediterraneo con le loro opere pluripremiate nei più prestigiosi festival nazionali e internazionali. A convincere la giuria che assegna gli Oscar del cinema italiano, per la premiazione del film di Piredda, «il severo rigore nelle scelte di regia e sceneggiatura. Una storia non banale che racconta della ricerca di felicità e di un sentimento di speranza destinato ad alimentarsi nel tempo, nonostante le circostanze avverse. Quasi una metafora delle ambizioni del miglior cinema italiano». 

Subito dopo dalla Spagna “Tarde de pesca” di Hugo De La Riva, 2017, 7′; Kötu Kiz (“Vilaine Fille”), Ayce Kartal, Turchia-Francia, 2016, 8’ che ha guadagnato numerosi premi nei più importanti festival di animazione del mondo, quali il Festival du cinéma méditerranéen de Montpellier (CINEMED), Grand Prix du court-métrage, France (2017), St Louis International Film Festival come Best International Short Award, USA (2017), Paris International Animation Film Festival, Jury Award, France (2017); “Mirrors“, Marta Massa e Emanuele Massa, Italia, 2017, 15′; Khallina Hakka Khir (On est bien comme ça), Mehdi M. Barsaoui, Tunisia, 2015, 19’, premi: FESPACO (Burkina Faso – Africa) 2017: Poulain de Bronze, Terzo Miglior Cortometraggio; Dubai International Film Festival: Best Mhur Short (Miglior Cortometraggio Muhr), 2016; “Sub Terrae”, Nayra Sanza Fuentes, Spagna, 2017, 7′; “Mon amour, mon ami“, Adriano Valerio, Italia, 2017, 15’, applaudito alla 74ª Rassegna Cinematografica di Venezia; “U plavetnilo (Into the blue)”, Antoneta Kusijanovic, Croazia, 2017, 21’, tra i tanti premi: Croatian Audiovisual Center support e Berlinale Short Film Festival; “Deux égarés sont morts”, Tommaso Usberti, Francia-Italia, 2017, 27’, terzo premio a Cinéfondation, Festival di Cannes 2017. Saranno presenti in sala, a disposizione del pubblico per rispondere alle domande o alle curiosità sulla realizzazione del film, i registi: Mario Piredda (A Casa mia), Marta Massa e Emanuele Massa (“Mirrors”, in collegamento via skype), e Nayra Sanz Fuentes (Sub Terrae).

Per tutta la durata del festival sarà inoltre visitabile la mostra della fotografa cagliaritana Daniela Zedda. Un percorso espositivo insolito che si snoderà per le vie del centro, tra le facciate delle case e del palazzo comunale, restituendo una diversa chiave interpretativa dell’ambiente circostante. Un affascinante  viaggio tra i suoi scatti fotografici al di là del mare, risultato di un’alchimia complessa in cui giocano, come nel consueto stile dell’artista, curiosità, rispetto, capacità e introspezione e possibili affinità esistenziali. I sardi che hanno scelto di vivere lontano dall’isola, ritratti dall’obbiettivo di Daniela Zedda durante due anni di lavoro in molte città italiane ed europee, sono scrittori, musicisti, attori, registi, scienziati, medici, artisti, architetti, sacerdoti, carabinieri, imprenditori, cuochi, operai, storici dell’arte e giornalisti.

 

Riprese a Gubbio del Film “Mon amour mon ami” (titolo provvisorio) di Adriano Valerio

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Il Circolo del cinema Immagini presenterà mercoledì 29 novembre 2017, alle ore 11,00, presso la Sala Convegni della Fondazione Siotto, a Cagliari, la tredicesima edizione del festival del cortometraggio mediterraneo Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei, che si terrà a Sant’Antioco dal 5 al 10 dicembre 2017.

Sei giornate intense di programmazione e una edizione ancora più ricca di contenuti, racchiusi in una sapiente formula dal Circolo Immagini di Sant’Antioco. Una straordinaria occasione per scoprire attraverso il codice universale del cinema le molte facce della cultura mediterranea: tradizione e modernità, paesaggi urbani e rurali, fantasia e cruda realtà, che rappresentano nonostante le mille contraddizioni, un intreccio di storie e linguaggi che aiutano a capire il mondo contemporaneo. Questa edizione vedrà come paese ospite il Marocco, un mondo da scoprire attraverso la sua lunga tradizione cinematografica. Uno spazio importante sarà dedicato al tema dei bambini migranti, protagonisti di un docufilm che verrà presentato da loro durante il festival. Per il secondo anno si rinnova inoltre l’appuntamento con la giornata dedicata alle webserie, uno dei generi più interessanti in questo momento. Al centro della programmazione quotidiana come sempre la proiezione dei cortometraggi della sezione “Intrecci mediterranei, il cuore del festival. E ancora: una mostra fotografica, musica dal vivo e molto altro in questa edizione imperdibile di Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei.

Nel corso della conferenza stampa, nella sede della Fondazione Siotto, verrà illustrato il programma dettagliato di questa edizione dal presidente del Circolo del Cinema “Immagini”, Luciano Cauli, e dal direttore artistico del festival Ado Hasanović, alla presenza di Dolores Calabrò, anima dell’organizzazione.

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Il viaggio e la migrazione verso un nuovo inizio, l’importanza dell’istruzione nei contesti di crisi e la sua funzione vitale per l’educazione delle giovani generazioni alla pace, il coraggio delle donne curde, la guerra e il prezzo imposto ai bambini e alle loro famiglie. Nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani il festival “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, da sempre sensibile ai problemi che affliggono i paesi devastati dal conflitto e dalla violenza, dedica oggi a queste problematiche la sezione Eventi. Dalla mattina alla sera una serie di incontri a favore della difesa dei diritti umani e alcuni momenti di riflessione e di dibattito intorno a questi temi, con incontri, proiezioni di corti, presentazioni di artwork, recital, mostre.

Si parte alle 10.30 con il corto “Migration” di Sylvaine Jenny e Philippe Vu, Francia, 2016, 13: l’attraversamento del deserto, i campi, il mare, la fuga dalla morte. Subito dopo la presentazione ai bambini della scuola primaria della graphic novel “Il viaggio”, opera prima di Francesca Sanna. Illustratrice cagliaritana emigrata in Svizzera, con questo libro si è aggiudicata l’Oscar della “Society of Illustrators di New York”.

Attraverso gli occhi di un bambino siriano, il libro racconta la fuga dalla guerra, il viaggio che cambia la vita per sempre. Nel pomeriggio, dalle 17.00 in poi, la proiezione di cinque cortometraggi con autori provenienti da Italia, Francia, Siria e Slovenia, i cui temi spaziano su diversi argomenti di grande attualità: dalla vita nei campi profughi alla fuga dai paesi in guerra, fino alla speranza di un approdo nelle coste europee e di una nuova vita. Il tema del confine e delle differenze invece apre la sequenza nel brevissimo “Border” di Paolo Zucca, Italia, 2016, 1’; la replica di “Migration” di Sylvaine Jenny e Philippe Vu, Francia; “Another

kind of girl” di Khaldiya Jibawi, Siria, 2015, 10’; “Borders” di Damjan Kozole, Slovenia, 2016, 10’; “Babbo Natale” Alessandro Valenti, Italia,2016, 15’.

Alle 18.00 Francesca Sanna presenterà il suo libro “Il viaggio” al pubblico adulto e introdurrà il suo lavoro di ricerca, portato avanti con lo scopo di indagare il significato intrinseco di “migrazione”, attraverso interviste ai rifugiati alloggiati nei centri di accoglienza in Svizzera e in Italia, provenienti dalla Siria, Eritrea, e Somalia. Alle 18.30 l’incontro speciale con una giovane ambasciatrice impegnata, in collaborazione con UNICEF_Italia, nella campagna di sensibilizzazione #EmergyLessons: la diciannovenne Jovana Kuzman. Nata in Serbia, vive a Roma. Non ha mai vissuto in un campo profughi, ma conosce la guerra e sa quale terribile prezzo imponga ai bambini e alle loro famiglie. Per questi motivi è stata scelta come Youth Ambassador dell’Unicef. La sua mission, quella di recarsi in Giordania per documentare l’impegno di Unicef e Unione Europea per l’istruzione nelle emergenze umanitarie, dove ha incontrato tanti giovani nel campo profughi di Za’atari che ospita 80.00 rifugiati siriani, e portare al mondo il messaggio chiaro di Malak, un suo coetaneo profugo: «La scuola è vita, a scuola si impara prima di tutto a vivere, e senza istruzione non c’è vita».

Alle 19.00 la slide show con le immagini “Figli del Medio Oriente” di Linda Dorigo, fotografa-giornalista specializzata sul Medio Oriente (Le Monde, L’Espresso, Die Zeit, Marie Clarie). Uno sguardo speciale sul mondodell’infanzia nella regione curda, in particolare della Siria, Iraq e Iran. Paesi che si trovano a vivere una guerra endemica da anni, il cui prezzo lo pagano il più delle volte i bambini, costretti a crescere in città sotto le bombe e sotto assedio, come Aleppo. Molti di loro diventano profughi e vivono in campi con scuole e case di fortuna. Linda è attualmente impegnata anche ad un progetto a lungo termine sul Grande Kurdistan e l’identità curda.

Non solo problemi legati ai diritti umani dei bambini, ma anche delle donne e del loro straordinario coraggio, come quelle di Kobane ed il loro ruolo nella guerra contro l’ISIS. Sarà presente anche la regista curda Leyla Toprak, che alle 21.30 affronterà il tema delle donne curde nel suo cortometraggio “Uzak Mi …”. Un film che ritrae le conseguenze di questa efferata guerra nella città, tra la sua gente e l’ambiente, così come la resistenza delle donne alle scritture antiche che impongono loro modelli prescritti di comportamento e di sottomissione.

Subito dopo in chiusura il recital cantato Azad/Libertà di Marco Rovelli, cantautore e scrittore (testi, chitarra e voce) e Serhat Akbal (saz baglama e voce). Uno spettacolo che riprende l’ultimo romanzo dello stesso Rovelli, “La guerriera dagli occhi verdi” (Giunti Editore), che racconta la storia di Avesta, una guerrigliera curda morta nella lotta contro Daesh. Una storia dedicata a tutta l’umanità e a chi cerca la libertà.

Il Festival “Passaggi d’autore: Intrecci Mediterranei” per tutta la sua durata, ospita i ragazzi del Centro Accoglienza di Narcao, gestito dall’Associazione DIOMIRA Onlus, Centri di Accoglienza, che in questo momento dà ospitalità a 120 migranti richiedenti asilo. Provenienti da diversi paesi, hanno potuto assistere in questi giorni alle proiezioni dei cortometraggi in lingua originale, scoprire nuovi mondi e arricchire il loro bagaglio culturale, così come da tanti anni accade a chi segue e apprezza il festival.

Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei è un progetto culturale importante che da dodici anni lavora per superare barriere e confini, oggi più che mai un esercizio necessario per non cadere nei facili dualismi e contrapposizioni mediatiche. Il festival è anche un’occasione per vedere film che raramente passano nei normali circuiti cinematografici, piccoli capolavori racchiusi in pochi minuti di lavoro appassionato.

L’ingresso a tutte le giornate del festival è gratuito e aperto a tutti.

La direzione artistica è affidata per il secondo anno consecutivo al regista bosniaco Ado Hasanović e a Dolores Calabrò, del “Circolo del Cinema – Immagini”, responsabile della programmazione, che cura la manifestazione fin dalla sua prima edizione.

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Prosegue il Festival “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, domani venerdì 9 dicembre, con la sezione dedicata alle Web Series, una nuova frontiera della fiction seriale. Un nuovo modo di raccontare storie che sperimenta generi, forme narrative, linguaggi e che ha il centro nel Web e nei media digitali. Un modello di fiction narrativa con una struttura seriale che viene fruita attraverso il computer, i cellulari e i tablet. Un nuovo formato mediale che richiama i modelli della serie tv ma integrandoli con le caratteristiche specifiche della Rete quali l’interattività, la possibilità di condividere e di rendere partecipi gli utenti, fino alla viralità, configurando un nuovo mercato dell’audiovisivo e della creatività. L’idea al centro di questa quarta serata del festival del Cortometraggio Mediterraneo è quella di ospitare alcuni autori e registi i cui prodotti esprimono diverse possibilità nel raccontare le storie attraverso le web series. Tra questi la scelta di portare alcuni tra i più interessanti le cui opere denotano la maestria, l’originalità ed il talento made in Italy e made in Sardinia in questo campo. In arrivo quindi nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, a partire dal pomeriggio, quattro web series (con registi al seguito).

Alle 16.30 il via con The Bomb” di Paolo Bernardelli, la prima serie online su scala internazionale realizzata in realtà virtuale, fruibile attraverso un visore (su prenotazione) da indossare sul viso. Un ampio campo visuale permette infatti allo spettatore di immergersi nella scena, con un movimento a 360°. Si tratta di una tecnologia ad alto valore innovativo, poiché mette insieme due sistemi di ripresa e montaggio a ora mai utilizzati insieme, soprattutto nella fiction. Partecipa a Passaggi d’Autore il regista e l’autore Roberto Venturini.

Alle 17.30 “Tutte le ragazze di una certa cultura” di Felice V. Bagnato che racconta, in otto episodi, la storia d’amore tra due casi disperati che si amano, si odiano, si amano e poi si odiano ancora, mettendo a nudo le nevrosi, le idiosincrasie di questo furioso e schizofrenico secondo decennio del 2000. Tra finti intellettuali, ragazze “Amelie” e fotografe, tra artiste commesse cerchiobottiste ed imprenditrici vegane, tra citazioni cinematografiche, letterarie e musicali, la generazione BimBumBam viene raccontata con ironia spietata e comicità dissacratoria. In sala saranno proiettati gli episodi 1, 2, 3, 4 e 7.

Alle 18.30 “Quella sporca sacca nera” di Mauro Aragoni, regista ogliastrino, nominato tra i dieci film western di Rolling Stone Magazine 2015. Uno Spaghetti Western crudo e spietato in cui il regista omaggia e riprende la vecchia scuola del grande Sergio Leone pur tenendo fede  al suo personale stile cupo e horror. La serie ha riscosso numerosi premi e nomination nei festival internazionali dedicati alla web series (Los Angeles Web fest 2015; Miami Web Fest 2015; Festival Internazionale Roma Web Fest, per citarne solo alcuni), un ottimo successo di critica in Italia e all’estero, e grandi complimenti da parte di alcuni importanti esponenti del genere cinematografico quali Giancarlo Santi ed Ennio Morricone. La trama: un freddo e spietato cacciatore di taglie è alla ricerca di due banditi, le tracce lo portano in terra di confine dove i problemi saranno i primi ad arrivare, il contenuto della sacca nera che porta con sé verrà scoperto dalle persone sbagliate che faranno di tutto per averlo …

Alle 21.30 la serata si chiude con la web series “Lost in Sardinia” diretta dal regista Davide Melis. Un progetto di comunicazione innovativo del territorio che ha fatto guadagnare alla Regione Sardegna, ente promotore dell’iniziativa, l’assegnazione del 2° premio per la comunicazione pubblica in Europa. La Serie web di 25 episodi e il cortometraggio (ideati e realizzati da Karel) raccontano il mondo rurale sardo attraverso un impianto di fiction in cui la giovane protagonista Sibylle, una ragazzina punk molto urbana, verrà mandata in giro per le campagne della Sardegna per raccontare in modo non convenzionale come è cambiato il mondo dell’agricoltura, evidenziandone e valorizzandone i nuovi aspetti tra sperimentazione, nuove tecnologie e rispetto delle tradizioni. Saranno proiettati per questa occasione i primi dieci episodi.

Durante la serata saranno presenti in sala tutti i registi delle opere in programma, a disposizione per eventuali domande e dialogare con il pubblico. La serata è coordinata e presentata da Mirko Lino, fondatore e caporedattore di EmergingSeries Journal.

Il Festival “Passaggi d’autore: Intrecci Mediterranei” per tutta la sua durata, ospita i ragazzi  del Centro Accoglienza di Narcao, gestito dall’Associazione DIOMIRA Onlus, Centri di Accoglienza, che in questo momento dà ospitalità a 120 migranti richiedenti asilo. Provenienti da diversi paesi, hanno potuto assistere in questi giorni alle proiezioni dei cortometraggi in lingua originale, scoprire nuovi mondi e arricchire il loro bagaglio culturale, così come da tanti anni accade a chi segue e apprezza il festival.

Un progetto culturale importante che da dodici anni lavora per superare barriere e confini, oggi più che mai un esercizio necessario per non cadere nei facili dualismi e contrapposizioni mediatiche. Il festival è anche un’occasione per vedere film che raramente passano nei normali circuiti cinematografici, piccoli capolavori racchiusi in pochi minuti di lavoro appassionato.

L’ingresso a tutte le giornate del festival è gratuito e aperto a tutti.

La direzione artistica è affidata per il secondo anno consecutivo al regista bosniaco Ado Hasanović affiancato da Dolores Calabrò, del “Circolo del Cinema – Immagini” (presidente Luciano Cauli), responsabile della programmazione, che cura la manifestazione fin dalla sua prima edizione.

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E’ stata presentata stamane, nella sala riunioni della Fondazione di Sardegna, la XII edizione del festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”.

Erano presenti Graziano Milia, responsabile della comunicazione della Fondazione di Sardegna; Marco Massa, vice sindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo del comune di Sant’Antioco; Marco Asunis, presidente della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Marco Asunis; Ado Hasanović, direttore artistico del festival; e, infine, Luciano Cauli, presidente dell’associazione organizzatrice “Circolo del Cinema Immagini” di Sant’Antioco,.

«Con la XII edizione siamo entrati nella fase adulta del festival, un importante bagaglio culturale che si porta dietro esperienze del passato che vanno ad arricchire una rassegna ormai fondamentale per il Sulcis e per il nostro territorio – ha detto Marco Massa, vice sindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo del comune di Sant’Antioco -. Dal Mediterraneo, culla di intrecci di tante culture, non può che nascere qualcosa di positivo.»

«Il festival “Passaggi d’Autore” è una esperienza culturale importante – ha sottolineato Graziano Milia, responsabile della Comunicazione della Fondazione di Sardegna -. Il Mediterraneo per secoli ha avuto un ruolo di prestigio e di guida, e oggi vive un momento di grandi difficoltà. Di fronte a queste difficoltà  scambiarsi esperienze di vita, di lavoro, e culturali, è necessario. La Fondazione porta avanti la sua mission nel sostenere iniziative come questa. L’augurio è che il festival abbia il successo che ha avuto negli anni passati e che quest’anno possa costituire un “passaggio” per migliorarsi sempre di più.»

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L’Associazione culturale “Circolo del Cinema Immagini” presenterà mercoledì 30 novembre, alle ore 10,30, nel corso di una conferenza stampa convocata nella Sala riunioni al primo piano della Fondazione di Sardegna, in via Salvatore da Horta, 2, la dodicesima edizione di “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo che si svolgerà a Sant’Antioco dal 6 all’11 dicembre 2016.

Nel cuore del Sulcis una importante finestra sempre aperta sui popoli e sulle culture che si affacciano sul Mar Mediterraneo attraverso piccoli capolavori premiati nei migliori festival cinematografici internazionali, ma che raramente passano nei circuiti ufficiali. Quest’anno il viaggio tra le cinematografie dei Paesi dell’ex Jugoslavia prosegue in Croazia, fucina di giovani registi di talento, in collaborazione con il Centro Audiovisivo Croato. La partecipazione alla giornata mondiale dei Diritti Umani, tanti ospiti, attività collaterali ed i cortometraggi, vetrina straordinaria delle diversità culturali tra i popoli del Mediterraneo: costumi, religione, società, integrazione, immigrazione, occasioni di sviluppo. Un intreccio di storie e linguaggi che aiutano a capire il mondo contemporaneo.

Nel corso della conferenza stampa verrà illustrato il programma dettagliato della manifestazione. Saranno presenti il sindaco del comune di Sant’Antioco Mario Corongiu; il vice sindaco, assessore del Turismo – Cultura – Spettacolo Marco Massa; il presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras;  il presidente della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Marco Asunis; il direttore artistico del festival Ado Hasanović; il presidente dell’associazione organizzatrice “Circolo del Cinema Immagini” di Sant’Antioco, Luciano Cauli.

 

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E’ in programma, a Sant’Antioco, dal 4 all’8 dicembre, la quarta edizione del Festival del Cortometraggio Mediterraneo “Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei”, cinque giorni in cui parleranno le mille lingue del Mediterraneo, storie e personaggi eccezionali o comuni mortali, luoghi lontani e periferie impossibili. I primi film dell’umanità e musiche contemporanee, guerre lontane ma non troppo, science fiction che raccontano l’anno zero dell’umanità, Giulietta e Romeo a Tunisi, storie di spiritualità e problemi terreni, l’inferno siriano e il ricordo dei Sonderkommando, l’ambiente da salvare raccontato ai ragazzi. Tutto questo e molto altro ancora all’undicesima edizione di Passaggi d’Autore: Intrecci mediterranei.

E’ prevista la programmazione di circa settanta film, eventi e attività collaterali che coinvolgono il territorio. Il festival si divide in quattro sezioni: Eventi, CortoAmbiente, Focus e la sezione Intrecci mediterranei, cuore di tutto il festival. Gli ospiti presenti in sala dialogano con il pubblico sui cortometraggi e sui loro paesi, contribuendo ad unire idealmente le due sponde e le tante culture del Mediterraneo, in modo particolare la Bosnia-Erzegovina, paese ospite di questa edizione, che ha rappresentato per secoli un microcosmo dove religioni e culture diverse vivevano in sintonia e rispetto.

Il Circolo del Cinema Immagini, fondatore e organizzatore del festival, persegue da sempre con successo obiettivi importanti: valorizzare il cortometraggio come forma espressiva e nel contempo valorizzare giovani talenti di tutto il Mediterraneo con una particolare attenzione ai registi sardi, far conoscere i paesi del Mediterraneo, coinvolgere il territorio del Sulcis attraverso le varie attività creando un’esperienza culturale ricca e complessa, capace di raccontare l’attualità che ci circonda. Un progetto culturale importante che da undici anni lavora per superare barriere e confini, oggi più che mai un esercizio necessario per non cadere nei facili dualismi e contrapposizioni mediatiche.

Ricchissimo il cartellone di Passaggi d’Autore 2015. Si parte il 4 dicembre, alle 17,00, con la sezione Eventi che ospita l’inaugurazione della mostra fotografica “Retrattos”, abiti e volti della tradizione sarda nelle fotografie di Alessandro Spiga.

Alle 18,30 si dà inizio all’undicesima edizione del festival con “Mediterraneo Ritrovato”, omaggio ai 120 anni della nascita del cinema, avvenuta il 28 dicembre 1895. Cortometraggi dei primordi (il più antico è del 1905), musicati dal vivo da Emanuele Contis, Andrea Granitzio e Guido Sodo. Il film muto parla attraverso le immagini di Napoli, Il Cairo, Marsiglia o Messina. Al cinema muto delle origini è dedicata anche la mattinée “Cinema a Trucchi” il 6 dicembre, alle 10,30.

La mattina del 5 dicembre sarà dedicata alle scuole con la sezione CortoAmbiente, film a difesa di un modello di vita ecosostenibile. La sezione CortoAmbiente è curata in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission che ha fornito alcuni film del progetto HEROES 20.20.20.

Le proiezioni saranno presentate dalla Cooperativa Gea Ambiente e Turismo che parleranno con gli studenti di sviluppo ecosostenibile, di risparmio energetico, ecc.. La visione dei cortometraggi e gli interventi critici degli esperti, permetteranno ai ragazzi uno sguardo al contempo globale e locale sulle tematiche ambientali.

Il pomeriggio di sabato 5 dicembre, alle 18.00, sarà dedicato alla sezione Focus. Ogni anno una giornata viene dedicata al cinema di un paese o una regione particolare (il 2014 al cinema dei Paesi Baschi), il 2015 sarà la Bosnia Erzegovina. Film che celebrano l’anniversario dei vent’anni dalla guerra dei Balcani, ancora oggi non completamente sopita.
Nonostante le enormi difficoltà quella parte d’Europa martoriata ha prodotto molti talenti, nati anche grazie all’esperienza incredibile del Sarajevo Film Festival, che creò uno spazio di libertà in mezzo alla disperazione della città sotto la pioggia continua dei bombardamenti. Registi premiati nei maggiori festival del mondo come Danis Tanovic con il suo film No man’s land, dopo Cannes e il Golden Globe, nel 2002 vince il primo Oscar della Bosnia-Erzegovina. Senza dimenticare il cinema di Emir Kusturica, che ha fatto scuola e ancora oggi fonte di ispirazione.

Saranno proiettati film che rappresentano la migliore produzione cinematografica balcanica, in particolare bosniaca, degli ultimi vent’anni. Registi apprezzati e premiati nei più importanti festival internazionali come Aida Begić che vinse con Snijeg il premio nella Semaine de la Critique a Cannes nel 2008, a Sant’Antioco vedremo il suo cortometraggio Prvo Smrtno Iskustvo (First Death Experience);
Saranno presenti in sala i registi Srđan Vuletić con il suo film Troskok (Hop, Skip & Jump), e Nermin Hamzagić con il film Kalo (Damaged Goods).

Il 6 dicembre sarà una giornata ricca di eventi. La mattina con Cinema a Trucchi, a conclusione dello speciale laboratorio dedicato ai bambini, oltre al cortometraggio realizzato nell’ambio di tale laboratorio, verranno proiettati alcuni cortometraggi dei primi del ‘900. I bambini potranno così immergersi nel mondo del primo cinema muto ricco di trucchi ed effetti speciali.

Alle 16,00, Memoria, convivenza e futuro in Bosnia-Erzegovina, film che raccontano l’attualità della regione balcanica.
Alle 17,00, l’incontro dal titolo Tra Oriente e Occidente: l’incontro e lo scontro delle culture nella Bosnia Erzegovina di oggi con Daniele Onori (Ufficio Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo) e i registi Srđan Vuletić, Nermin Hamzagić e Ado Hasanović, che dialogheranno con il pubblico sulla parte d’Europa che forse ha rappresentato di più il melting pot della cultura mediterranea.

Alle 18,00 si da inizio a Intrecci mediterranei, il cuore del festival che continuerà fino all’8 dicembre. Le migliori produzioni provenienti da Spagna, Francia, Grecia, Tunisia, Marocco, Egitto, Siria, Libano, Israele, Palestina, Croazia, Turchia e Italia naturalmente.
La sezione dove i protagonisti sono i giovani registi di diverse aree del Mediterraneo, che presentano cortometraggi premiati nei più importanti festival nazionali e internazionali. Ci sarà anche una selezione dei migliori lavori realizzati dagli studenti delle più importanti scuole di cinematografia dei Paesi del Mediterraneo quali La Fèmis (Ecole nationale supèrieure des métiers de l’image e du son de Paris), Académie Libanaise des Beaux-Arts (ALBA) di Beirut, il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

La serata del 6 dicembre ospiterà il giovane regista palestinese che presenta Ave Maria (unico film mediterraneo candidato alle nomination agli Oscar di Los Angeles, premiato ai Festival di Cannes, Sydney Film Festival e altri); Giovanni Aloi con il suo importante lavoro E.T.E.R.N.I.T. che racconta uno spaccato di integrazione in Italia (presentato nel 2015 alla 72° mostra del cinema di Venezia e in concorso all’European Film Awards); David Muñoz con il suo El juego del escondite (Miglior cortometraggio al Berlin International Film Festival 2015) e il regista sardo Pasquale Ruju con il suo Casting (in concorso al New York Indipendent Film Festival).

Il 7 dicembre, alle 18,00, si continua con gli Intrecci mediterranei. Film dall’Italia come Varicella, di Fulvio Risuleo (presentato alla Semaine de la Critique, del Festival di Cannes), Sonderkommando, di Nicola Ragone, (vincitore del Nastro d’Argento 2015 – Miglior Cortometraggio), Persefone di Grazia Tricarico (premiato nei festival più importanti come il Toronto Film Festival), la regista sarà presente in sala; la regista marocchina Ghizlane Assif, presente in sala, con il suo Murmures de Vénus, prima nazionale a Sant’Antioco (37ª edizione del Festival Cinema Mediterranéen Montpellier); El corredor, dello spagnolo José Luis Montesinos; Fils du loup, della francese Lola Quivoron; Piknik, della regista croata Jure Pavlović (gli ultimi tre candidati all’European Film Awards). Alle 21,30 spazio all’Israeli-Palestinian Cinematic Project, che presenta il progetto Sport. Sei cortometraggi di registi israeliani e palestinesi uniti nel nome dello sport, promosso dall’Università di Tel Aviv. Naturale prosecuzione del progetto Water (presente alla Settimana della critica al Festival Internazionale di Cinema di Venezia nel 2012), presentato a Sant’Antioco nelle scorse edizioni.

Sarà presente la direttrice del progetto Yael Perlov e il produttore Kobi Mizrahi, inoltre sarà presente il regista palestinese del film Jirs Boys, Matan Gur.

L’8 dicembre alle16:30 la proiezione del cortometraggio “Lisabetta da Messina” realizzato dagli studenti della classe IV, Liceo Scientifico di Sant’Antioco nell’ambito del laboratorio “How to make a short film”.

Alle 18,00, si chiude l’edizione 2015 con la sezione Intrecci mediterranei. Sarà presente in sala il regista di Santadi Roberto Carta, che presenta Sinuaria (antico nome dell’isola de l’Asinara), e proprio nell’ex carcere di massima sicurezza si snoda la storia del suo film (vincitore del concorso AViSa 2013); la regista israeliana Leeron Revah con il suo No free lunch (premiato all’Haifa International Film Festival, Clermont Ferrand Film Festival); il giovanissimo regista libanese Michel Zarazir, con il suo Sous les soutanes, prima nazionale a Sant’Antioco (premiato al festival Cinemed di Montpellier);

il regista spagnolo David Victori con il suo fantastico lavoro di science fiction Zero. Una serie prodotta per il web, vincitore di una competizione internazionale con oltre 15mila film, promossa da Youtube con la supervisione del regista Ridley Scott e Michael Fassbender. L’esempio plastico che il cortometraggio rappresenta il futuro del cinema.

E.T.E.R.N.I.T.Sinuaria Sous les soutanes ZERO  El_Juego_del_Escondite_FATOUM El_Juego_del_Escondite_MAHMOUD_CUENTA Murmures de Venus  Ave_Maria70x100