27 April, 2024
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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Il CLab-Unica come innovativo motore di sviluppo che coniuga idee, talento e competenze degli studenti dell’Università di Cagliari. Centoventi giovani con percorsi formativi differenti, otto start up in finale, premi per 80mila euro da venti aziende, centri di ricerca ed enti. Un trampolino che ha lanciato Yenetics (test innovativo non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. Il mercato dei test prenatali non invasivi cresce del 19.8 per cento annuo), BXTAR (sistema integrato di luce posteriore smart pensata per sicurezza e stile del ciclista urbano) e BautifulBox (risolve il problema dei padroni che devono lasciare il cane in casa da solo. Console con webcam programmabile da smartphone). L’evento, finanziato dall’intervento Innova.Re, e con testimonial il campione di ciclismo Fabio Aru, ha ospitato anche riflessioni legate all’attuale contesto universitario.

Il tweet di Mattia Corbetta (Mise, ministero sviluppo economico) è lusinghiero: «Vi seguiamo con grande apprezzamento. State facendo vera impresa, congratulazioni al team». Anche da Lorenzo Micheli (Miur, ministero istruzione università e ricerca) parole pregiate: «Il CLab di Cagliari non è più sperimentazione ma un progetto identitario e strategico. Il ministero sosterrà i Contamination Lab perché le buone pratiche vanno diffuse». Per Augusto Coppola (Innovaction Lab) «il CLab di Cagliari è il top in Italia perché in ogni ruolo c’è la persona giusta».

«A dispetto degli indicatori penalizzanti, con il CLab si ha conferma che l’ateneo è vivo, produce ricerca di eccellenza e – segnala Maria Del Zompo, rettore dell’Università di Cagliari – sa farne occasione di innovazione tecnologica e sviluppo per il territorio. Con conseguenti ricadute occupazionali per i nostri giovani». Per Annalisa Bonfiglio, pro rettore Innovazione, «il ComunicationLab è una delle iniziative che mettiamo in campo per fare in modo che il patrimonio di ricerca e conoscenza sia utile per imprese e collettività». Maria Chiara di Guardo, direttore scientifico CLab: «ComunicationLab cresce perché tutti gli interpreti guardano nella stessa direzione».

«Il Sud senza Università non va da nessuna parte. Ma l’Italia non va da nessuna parte senza il Sud». Francesco Pigliaru taglia corto: «Sono sempre di più le ragazze e i ragazzi che vogliono scommettere sull’impresa innovativa e il nostro ruolo è creare un clima che favorisca e accompagni questa scommessa. CLAb-Unica è un successo, diamo continuità a ciò che funziona. L’Università? Ha un ruolo essenziale nello sviluppo».

Il presidente della Giunta regionale accelera: «Faccio i complimenti a chi ha creduto nell’iniziativa, diventata centrale nell’ecosistema generale innovativo della nostra regione. Sono fondi europei spesi benissimo. Una scelta che confermiamo per il 2014-2020, va definanziato ciò che non funziona e data continuità a ciò che funziona». A ruota il riferimento ai parametri del Miur per il calcolo dei finanziamenti,  una mazzata per gli Atenei del Mezzogiorno. «Sono un presidente di regione che si vanta di avere un rapporto di grande lealtà con questo governo nazionale, in cui abbiamo fiducia. Ma una politica di centro sinistra investe dove ci sono più problemi, per garantire pari opportunità a tutti, guardando non la bontà assoluta dei dati bensì la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Se qualche burocrate ministeriale ha inventato meccanismi sbagliati, poi non sufficientemente controllati – sottolinea Francesco Pigliaru – è giusto che alziamo prima la mano e poi la voce per dire che non va bene e chiedere di rimediare». E ancora. «Un ateneo va valutato non per la bontà assoluta dei dati bensì per la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Ciò a maggior ragione quando si fa riferimento a una regione come la nostra, con un tasso di dispersione scolastica altissimo e che si spinge sino all’Università. Si aggiunga il fattore geografico: le università insulari fanno maggior fatica ad attrarre studenti da altre regioni, rischiando per questo penalizzazioni». Sul tema, il Governatore ha ribadito una posizione ben delineata: «Si cresce tutti insieme e si garantisce parità di diritti solo se si investe dove ci sono più problemi. Così invece rischiamo che tutto venga concentrato sulle Università del nord Italia. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di aggredire lo svantaggio e superarlo. L’impressione è che, da un punto di vista politico, ci troviamo davanti a una non-scelta e che la macchina stia andando avanti senza un vero controllo. Questi parametri, per noi del tutto svantaggiosi, vanno infatti nella direzione contraria rispetto al lavoro che stiamo portando avanti con il governo e che riguarda il grande investimento sul Mezzogiorno. Questa è una zona d’ombra che dobbiamo dissipare facendoci sentire e portando ipotesi alternative».

Infine, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: «Il Clab mi piace: molte delle idee giunte in finale riguardano i problemi della vita quotidiana delle persone». Posizioni che hanno colto il pieno apprezzamento della comunità accademica con in prima fila la professoressa Maria Del Zompo.

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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Domani, venerdì 19 febbraio, dalle 15.00 alle 19.00, al Conservatorio di musica “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, è in programma la finale della terza edizione del Contamination Lab dell’Università di Cagliari che ha per testimonial il campione di ciclismo, Fabio Aru. Otto start up hanno superato le selezioni per approdare all’atto conclusivo dell’evento. Una giuria qualificata valuta le esposizioni delle idee imprenditoriali, dalla durata di pochi minuti, forgiate dai team. Conduce Luca De Biase (Il Sole24Ore). La partecipazione all’evento è gratuita. Sul sito  www.unaveraimpresa.it il form per assistere alla finale.

Gli 8 finalisti.

1) BautifulBox: risolve il problema dei padroni che devono lasciare il cane in casa da solo. La console sfrutta l’olfatto dell’animale, lo intrattiene con giochi, è dotata di webcam e programmabile da smartphone.

2) BXTAR: sistema integrato du luce posteriore smart pensata per le esigenze di sicurezza e stile del ciclista urbano.

3) EDUchair: prima sedia ergonomica intelligente pensata per i bambini in età scolare. Educa al mantenimento della postura corretta. Un sistema di sensori monitora lo sbilanciamento, un feedback sonoro rileva posizioni scorrette.

4) Hexacharge: sistema di basi per la ricarica wireless della batteria degli smartphone, pensata per luoghi pubblici di ristoro o coworking.

5) Jara Urban Farm: vaso automatizzato, tecnologia che soddisfa esigenze dell’ortaggio nella crescita (irrigazione, nutrimento, protezione da insetti). Ha un sistema di comunicazione led e app per smartphone.

6) Need for Nerd: community di esperti che trova in tempo reale la soluzione ai problemi di programmazione.

7) Phytoness: produce kit per analisi fogliare per agricoltori e agronomi. Trova scompensi nutrizionali nelle piante, con risultati immediati. Riduce gli sprechi.

8) Yenetics: innovativo test non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. I competitors ne testano 15. Il mercato dei test prenatali non invasivi cresce del 19.8 per cento annuo.

Nato nel 2013, su sollecitazione del MIUR e del MISE, il Contamination Lab è considerato ormai un appuntamento fisso che mette a confronto idee imprenditoriali innovative di studenti e neolaureati e le fa incontrare con investitori, imprenditori, esperti, ed operatori finanziari.

La partecipazione all’evento è gratuita, basterà registrarsi online attraverso il form presente sul sito  www.unaveraimpresa.it. All’evento, finanziato nell’ambito del progetto Innova.Re, viene presentato un video inedito del campione di ciclismo di Villacidro Fabio Aru.

Per l’ateneo di Cagliari, sono previsti interventi del rettore Maria Del Zompo, del pro rettore Innovazione, Annalisa Bonfiglio, e del direttore scientifico di CLab-Unica, Maria Chiara Di Guardo. All’evento prendono parte anche Augusto Coppola (Innovaction Lab) e Mario Mariani (The Net Value). In avvio dei lavori interviene Francesco Pigliaru, interverrà presidente della Giunta regionale. La serata si chiuderà con le premiazioni dei vincitori e un buffet di networking.

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Giovedì 5 e venerdì 6 novembre il Caesar’s Hotel di Cagliari ospiterà l’evento “Unica & Imprese: i ricercatori dell’Università di Cagliari si presentano agli imprenditori”. Nelle due giornate di networking, in programma dalle 9.30 alle 14.30, oltre cinquanta ricercatori dell’ateneo presenteranno le loro ricerche al mondo imprenditoriale locale.

L’obiettivo della due giorni, promossa dalla Direzione ricerca e dal pro rettore Annalisa Bonfiglio con le principali associazioni di categoria, è di avvicinare il mondo accademico a quello dell’impresa. L’evento avvia un percorso di conoscenza reciproca e fa conoscere, in particolare, le capacità maggiormente innovative che scaturiscono e si sviluppano grazie agli studi dei dipartimenti universitari.

Le imprese possono scoprire e cogliere gli aspetti più interessanti di una serie di attività di ricerca, distribuite fra nove ambiti specifici, fra i più immediatamente trasferibili al mondo produttivo: agrifood, biomedicina, comunicazione e marketing, economia e management, energia e ambiente, ICT, ingegneria e logistica, tecnologie per la salute e il benessere, turismo e beni culturali. Per ciascun ambito ogni gruppo di ricerca presenterà le proprie attività con un breve intervento. Le giornate – articolate in sessioni parallele e unitarie, organizzate per consentire la più ampia partecipazione delle imprese ai temi di proprio interesse – si concludono con un lunch di networking. Ovvero, un’utile occasione sia per i ricercatori e le imprese locali, sia per illustrare i servizi offerti dall’ateneo alle aziende con l’Industrial Liaison Office e le opportunità dell’apprendistato di alta formazione e ricerca, contratto che si attiva in convenzione con l’ateneo di Cagliari.

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Giovedì 5 e venerdì 6 novembre il Caesar’s Hotel di Cagliari ospita l’evento “Unica&Imprese: i ricercatori dell’Università di Cagliari si presentano agli imprenditori”, nel quale oltre cinquanta ricercatori dell’ateneo presenteranno le loro ricerche al mondo imprenditoriale locale.

L’obiettivo della due giorni – promossa dalla Direzione ricerca e dal pro rettore Annalisa Bonfiglio con le principali associazioni di categoria – è di avvicinare il mondo accademico a quello dell’impresa. L’evento avvia un percorso di conoscenza reciproca e fa conoscere, in particolare, le capacità maggiormente innovative che scaturiscono e si sviluppano grazie agli studi dei dipartimenti universitari.

Le imprese possono scoprire e cogliere gli aspetti più interessanti di una serie di attività di ricerca, distribuite fra nove ambiti specifici, fra i più immediatamente trasferibili al mondo produttivo: agrifood, biomedicina, comunicazione e marketing, economia e management, energia e ambiente, ICT, ingegneria e logistica, tecnologie per la salute e il benessere, turismo e beni culturali. Per ciascun ambito ogni gruppo di ricerca presenterà le proprie attività con un breve intervento. Le giornate – articolate in sessioni parallele e unitarie, organizzate per consentire la più ampia partecipazione delle imprese ai temi di proprio interesse – si concludono con un lunch di networking. Ovvero, un’utile occasione sia per i ricercatori e le imprese locali, sia per illustrare i servizi offerti dall’ateneo alle aziende con l’Industrial Liaison Office e le opportunità dell’apprendistato di alta formazione e ricerca, contratto che si attiva in convenzione con l’ateneo di Cagliari.

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Stamani, i laboratori di Ingegneria (Cittadella Universitaria di Monserrato) hanno ospitato il BBBUSDAY, evento finale del progetto B.B.Bu.S. – Box Bull Bus Simulator. Gli specialisti hanno presentato i risultati del progetto realizzato dal dipartimento di Ingegneria civile ambientale e architettura dell’Università di Cagliari in collaborazione con il CenTraLabs, l’Arst e Dedoni Turismo.

Il simulatore prevede un test costruito su un tracciato misto: venti chilometri sulla SS 554 e nel centro di Cagliari, venti tra Sarule e Gavoi (SS 128) e altrettanti tra Tempio e Luogosanto (SS 133).

«La ricerca compie passi da gigante anche per quanto riguarda la sicurezza dei conducenti e degli utenti: il simulatore permette di testare stress, fatica, vista, postura e anche il posizionamento degli apparati, dal volante alle leve. La sicurezza – ha detto Paolo Fadda, ordinario di progettazione dei sistemi di trasporti e amministratore unico dei laboratori Centralabs – è al centro della nostra mission».

Il simulatore è fondamentale anche per la formazione: «Abbiamo riprodotto una cabina uguale a quella del bus Mercedes Citaro 0530, usato anche dal Ctm a Cagliari, con piattaforma mobile, suoni e rumori in Dolby surround su schermi con visuali a 180 gradi. Inoltre, il lay out virtuale di simulazione rileva tutte le difficoltà che un autista incontra per strada. La situazione, dal punto di vista visivo, acustico, dei movimenti e delle vibrazioni – ha spiegato Gianfranco Fancello, responsabile scientifico del progetto e docente dell’ateneo di Cagliari – è per i conducenti reale e totalmente immersiva».

Il progetto, della durata di 14 mesi è costato 208mila euro ed ha avuto come obiettivo «la trasformazione del simulatore di ralla portuale Box Bull in un sistema di simulazione per la guida di autobus urbani ed extraurbani, finalizzato ad addestrare i conducenti professionisti e in grado di ridurre gli effetti da stress psicofisico», ha aggiunto il professor Fadda. «B.B.Bu.S. è uno strumento tecnologicamente innovativo al servizio della ricerca e della formazione, in grado – ha precisato Gianfranco Fancello di simulare totalmente le condizioni di guida di un autobus.»

Il B.B.Bu.S. è stato sviluppato nell’ambito di Box Bull Bus Simulator, progetto di sviluppo congiunto Università-Impresa finanziato dall’intervento Innovare.re (POR FESR 2007-2013) finanziato per sei anni dalla Regione Sardegna con 25 milioni di euro. «Siamo orgogliosi di poter presentare un progetto innovativo, ad alto valore aggiunto e immediatamente spendibile sui mercati del lavoro», ha scandito Annalisa Bonfiglio, prorettore per il territorio e l’innovazione dell’Università di Cagliari»ì.

I laboratori CentraLabs hanno ospitato interventi di Bruno Leban (dipartimento ingegneria meccanica), Francesco Congiu (Didaxa), Marco Naseddu (Centro programmazione regionale), Fabiola Nucifora (Centralabs) e Carlo Poledrini (Arst). In video le relazioni di Agostino Bruzzone e Francesco Galante (docenti degli atenei di Genova e Napoli-Federico II).

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Questa mattina, dalle 10.00 alle 13.00, nei laboratori di Ingegneria della Cittadella Universitaria di Monserrato si tiene il BBBUSDAY, evento finale del progetto B.B.Bu.S. – Box Bull Bus Simulator. Gli specialisti presentano i risultati del progetto realizzato dal dipartimento di Ingegneria civile ambientale e architettura dell’Università di Cagliari in collaborazione con il CenTraLabs, l’Arst e Dedoni Turismo.

Il progetto, della durata di 14 mesi, ha avuto come obiettivo «la trasformazione del simulatore di ralla portuale Box Bull in un sistema di simulazione per la guida di autobus urbani ed extraurbani, finalizzato ad addestrare i conducenti professionisti e in grado di ridurre gli effetti da stress psicofisico» dice Paolo Fadda, ordinario di progettazione dei sistemi di trasporti e amministratore unico dei laboratori Centralabs.

«B.B.Bu.S. è uno strumento tecnologicamente innovativo al servizio della ricerca e della formazione, in grado – spiega Gianfranco Fancello, responsabile scientifico del progetto e docente dell’ateneo di Cagliari – di simulare totalmente le condizioni di guida di un autobus, dal punto di vista visivo, acustico, della percezione dei movimenti e delle vibrazioni». Il B.B.Bu.S. è stato sviluppato nell’ambito di Box Bull Bus Simulator, progetto di sviluppo congiunto Università-Impresa finanziato dall’intervento Innova.re (POR FESR 2007-2013).

I lavori verranno aperti da Annalisa Bonfiglio, prorettore per il territorio e l’innovazione dell’Università di Cagliari. A seguire, interventi e relazione di Gianfranco Fancello, Paolo Fadda, Massimiliano Pau (dipartimento ingegneria meccanica), Francesco Congiu (Didaxa), Agostino Bruzzone e Francesco Galante (docenti degli atenei di Genova e Napoli-Federico II), Fabiola Nucifora (Centralabs), Carlo Poledrini (Arst) e Giulio Dedoni (Dedoni Trasporti).

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E’ in programma martedì 29 settembre, dalle 10.00, nei laboratori di Ingegneria della Cittadella universitaria di Monserrato, il BBBUSDAY, evento finale del progetto B.B.Bu.S. – Box Bull Bus Simulator. Nell’occasione verranno presentati i risultati del progetto realizzato dal dipartimento di Ingegneria civile ambientale e architettura (Dicaar) dell’Università di Cagliari in collaborazione con CenTraLabs, Arst e Dedoni Turismo. Docenti, ricercatori e addetti ai lavori sono a disposizione delle testate giornalistiche. Sono previste visite guidate al simulatore per la guida degli autobus.

Il progetto, della durata di 14 mesi, ha avuto come obiettivo «la trasformazione del simulatore di ralla portuale Box Bull in un sistema di simulazione per la guida di autobus urbani ed extraurbani, finalizzato ad addestrare i conducenti professionisti e in grado di ridurre gli effetti da stress psicofisico» dice Paolo Fadda, ordinario di progettazione dei sistemi di trasporti e amministratore unico dei laboratori Centralabs. «B.B.Bu.S. è uno strumento tecnologicamente innovativo al servizio della ricerca e della formazione, in grado – spiega Gianfranco Fancello, responsabile scientifico del progetto e docente dell’ateneo di Cagliari – di simulare totalmente le condizioni di guida di un autobus, dal punto di vista visivo, acustico, della percezione dei movimenti e delle vibrazioni». Il B.B.Bu.S. è stato sviluppato nell’ambito di Box Bull Bus Simulator, progetto di sviluppo congiunto Università-Impresa finanziato dall’intervento Innova.re (POR FESR 2007-2013).

I lavori vengono aperti da Annalisa Bonfiglio, prorettore per il territorio e l’innovazione dell’Università di Cagliari. A seguire, interventi e relazione di Gianfranco Fancello, Paolo Fadda, Massimiliano Pau (dipartimento ingegneria meccanica, Cagliari), Francesco Congiu (Didaxa), Agostino Bruzzone e Francesco Galante (docenti degli atenei di Genova e Napoli-Federico II), Fabiola Nucifora (Centralabs), Carlo Poledrini (Arst) e Giulio Dedoni (Dedoni Trasporti).

«Abbiate passione e perseveranza, qualsiasi cosa voi facciate. Concimate la vostra idea, non arrendetevi mai». Gaetano Ranieri – docente di Geofisica applicata, alla ribalta internazionale per le ricerche sui Giganti di Mont’e Prama – sferza affettuosamente i circa centoventi ragazzi iscritti alla terza edizione del ContaminationLab dell’ateneo di Cagliari. La giornata conclusiva di presentazione del CLab 2015 racconta di competenze e servizi del territorio. Interventi, relazioni e confronto serrato grazie a relatori di vaglia. I docenti dell’università di Cagliari – nell’aula magna di Medicina, Cittadella universitaria, Monserrato – spaziano su dinamiche, appeal, apertura internazionale e determinazione, anche passionale, indispensabile per alimentare le idee di talento che conducono alla nascita delle start up e all’esaltazione del territorio con percorsi tecnologici e innovativi.

«Con la contaminazione potete trovare idee vincenti. Ma chiedetevi sempre che società volete e in che modo la vostra idea può migliorare voi e il mondo che vi circonda» rimarca Paola Meloni (dipartimento Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali). «La chimica offre numerose applicazioni interdisciplinari. Ad esempio, il recupero dei metalli dai rifiuti incrementa vari spin off e permette di trarre spunti per la chimica verde» rilancia Angela Serpe (dipartimento Scienze chimiche e geologiche). Per Michele Saba (dipartimento di Fisica) il bersaglio è «una delle principali industrie al mondo: quella energetica. Adesso l’energia si produce con il ricorso ai combustibili fossili. Un’industria che andrà rovesciata per un approdo all’energia sostenibile: passaggio che offre enormi opportunità e permette di inserirsi in maniera intelligente e meditata sui mercati internazionali». Fernanda Velluzzi e Andrea Loviselli (dipartimento Scienze mediche) rimarcano un aspetto: «L’integrazione delle competenze è fondamentale per dare gambe e futuro a qualsiasi idea. Innovazione e ricerca vanno di pari passo, ciascun lavoro risponde a domande precise e ne suscita altre». Tassello vincente condiviso e rilanciato da Gianni Fenu (dipartimento Informatica): «La trasversalità della nostra disciplina permette di individuare percorsi fecondi. L’esperienza insegna che proprio la commistione disciplinare è foriera di idee vincenti. Sappiate trovarle». Alla mattinata conclusiva della presentazione di CLab interessanti intervenuti anche di Sebastiano Banni (dipartimento Scienze Biomediche), Carlo Luglié (dipartimento Storia, beni culturali e territorio), Rita Cannas e Maria Manconi (dipartimento Scienze della vita e dell’ambiente)

«In questi tre giorni si è percepita una modalità di trasmissione del sapere universitario più vivace e con maggiore appeal. I ragazzi devono cogliere appieno le opzioni insite nella contaminazione. Ma attenzione: contaminarsi non significa essere superficiali. Tutt’altro. L’idea di start up è indispensabile quanto il possedere competenze profonde, conoscenza e voglia di condividere i lavori e la ricerca. Mettere assieme questi fattori – spiega Annalisa Bonfiglio, pro rettore Territorio e innovazione – significa alimentare nel modo migliore processi e percorsi virtuosi». Anche dal direttore scientifico di ContaminationLab, Maria Chiara Di Guardo, input ad alto valore aggiunto: «In tre giorni CLab ha mostrato un’offerta ricca sia di opportunità, sia di conoscenze. Il percorso di eccellenza del nostro ateneo si amplia in un contesto che conferma la validità dei progetti, con i ragazzi che percepiscono le opzioni attuali e future. Un aspetto di cui possiamo essere soddisfatti? L’università di Cagliari parla sempre più la lingua dei suoi allievi».

Domani, mercoledì 15 luglio, dalle 10.00, nella sala congressi di Medicina – Cittadella Universitaria, Monserrato – si apre la tre giorni sul CLab-Cagliari. Il progetto di formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità è nato nel 2013 dall’Università di Cagliari (progetto INNOVA.RE – Innovazione in rete) con l’esperienza di InnovAction Lab e The Net Value. Giovedì 16 e venerdì 17 i lavori proseguiranno con relazioni e interventi sulla Rete di competenze e servizi del territorio.

La terza edizione del Contamination Lab Cagliari ha avuto oltre 270 iscritti. Tra questi, dopo il test motivazionale del 2 luglio, sono 120 tra studenti, laureati e dottorandi provenienti dalle sei facoltà dell’ateneo, quelli all’opera da settembre. Gli allievi, raggruppati in team interdisciplinari, svilupperanno progetti di start up, frequenteranno sessioni formative e training sul campo.

Il rettore Maria Del Zompo apre i lavori. A seguire, interventi di Annalisa Bonfiglio (prorettore Territorio e innovazione), Maria Chiara Di Guardo (direttore scientifico CLab). Partecipano, tra gli altri, Augusto Coppola (InnovAction Lab), Mario Mariani (The Net Value), Gianluca Cadeddu (Crp-Regione Sardegna), Luigi Minerba (Comune di Cagliari), Antonio Tilocca (Sfirs), Monica Scanu (Istituto Europeo Design), Alessandro Vagnozzi (Confindustria Sardegna), Luigi Filippini (Crs4), Sandra Ennas e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche), Alice Soru (Open Campus Tiscali).

«L’Università di Cagliarei offre ai “contaminati” le sue competenze: ricercatori appartenenti a diverse anime dell’ateneo presenteranno innovazioni e sfide emergenti legate a potenziali opportunità di business. Il CLab – spiega Annalisa Bonfiglio – crea un network operativo e relazionale che sostiene i ragazzi dall’idea imprenditoriale al suo consolidamento, fornendo gli strumenti professionali di formazione e conoscenza». E ancora. «La logica della “contaminazione” si è dimostrata vincente, favorendo la creazione di idee di impresa particolarmente innovative e promettenti (è stata depositata anche una domanda di brevetto). Il Clab – prosegue il pro rettore – ha già cambiato la vita a più di 200 ragazzi, sono state generate circa 15 iniziative imprenditoriali, alcune start-up hanno ricevuto riconoscimenti e premi nazionali e hanno attratto investimenti privati. Inoltre, una delle start-up create è a Chicago da Google-1871 in un percorso di accelerazione di eccellenza, altre stanno validando la loro idea in acceleratori di impresa in Europa. Intendime (start-up vincitrice della seconda edizione) volerà a New York per incontrare vari investitori privati, grazie alla sponsorizzazione dell’Ambasciata Americana». Maria Chiara Di Guardo aggiunge: «Vogliamo potenziare il ruolo di CLab nell’ecosistema regionale per la promozione della nuova imprenditoria. Da questa edizione sono state attivate importanti collaborazioni con attori istituzionali (esempio Sardegna Ricerche e Crs4) e privati (Istituto Europeo di Design e Confindustria): permetteranno ai ragazzi di far crescere velocemente il valore del loro progetto». Ma non è tutto: «Abbiamo attivato opportunità riservate alle start-up generate nelle precedenti edizioni con la finalità di sostenerle nel lungo periodo e dare continuità al progetto. Si apre una nuova stagione di politiche di apertura dell’ateneo al tessuto sociale ed economico sardo, in grado – rimarca il direttore scientifico Clab – di favorire imprenditorialità innovativa e trasferimento tecnologico. L’obiettivo? Confermare il ruolo di motore della promozione dello sviluppo sul territorio».

Cagliari 7

Da giovedì 2 a venerdì 3 luglio anche l’Università di Cagliari partecipa a SINNOVA 2015. Al Centro polifunzionale ex Terminal crociere, a Cagliari, lo stand di Unica espone una selezione delle attività innovative suscettibili di trasferimento tecnologico e di maggiore interesse per il mondo delle imprese sarde.

Durante la due giorni verrà presentato il video che racconta le peculiarità di quattro dei progetti pilota di sviluppo congiunto Università-imprese promossi nell’ambito del progetto INNOVA.RE. Il video è prodotto dal Celcam – Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi e della Multimedialità dell’Università di Cagliari. Lo stand di Unica distribuisce le brochure informative su alcuni dei brevetti dell’ateneo, mette a disposizione le schede descrittive di altri progetti suscettibili di trasferimento tecnologico, sviluppati in diversi ambiti disciplinari.

Lo staff di Unica fornisce informazioni alle imprese sulle opportunità dell’apprendistato di alta formazione e ricerca. Ad esempio, un contratto di lavoro a contenuto formativo rivolto ai giovani laureandi e laureati fino ai 30 anni. Inoltre, viene proposto materiale informativo sul  Contamination Lab Cagliari, il percorso di accompagnamento alla cultura d’impresa (presto al via con la sua terza edizione) che ha finora coinvolto oltre duecento tra studenti, laureati e ricercatori del nostro ateneo.

Il Salone dell’innovazione in Sardegna promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’assessorato regionale della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Partecipano a SINNOVA 2015 le imprese innovative della Sardegna, i due atenei dell’isola, i centri di ricerca e le istituzioni regionali che concorrono allo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione. Sono previsti eventi, workshop e dimostrazioni nell’area Fablab. In programma, nella mattinata di apertura, gli interventi del rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, e del prorettore per il Territorio e l’innovazione, Annalisa Bonfiglio.