23 April, 2024
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In Nuoro il vescovo Antonello Mura ha nominato il parroco di Oliena, don Giuseppe Mattana, vicario generale, sostituirà mons. Ciriaco Vedele. E don Antonello Tuvone, missionario fidei donum in Argentina dal 2017, già rettore del seminario diocesano, sarà vicario episcopale per la pastorale.

Il vicario generale è una figura obbligatoria in ogni diocesi, prevista dal Codice di diritto, che al can 475, comma 1 recita: «In ogni diocesi il vescovo diocesano deve costituire il vicario generale affinché, con la potestà ordinaria di cui è munito a norma dei canoni seguenti, presti il suo aiuto al Vescovo stesso nel governo di tutta la diocesi».

Anche la figura del vicario episcopale è prevista dal Codice di diritto canonico nel suo Libro II intitolato Il popolo di Dio. Il Can. 476 recita: «Ogni qualvolta lo richieda il buon governo della diocesi, possono essere costituiti dal Vescovo diocesano anche uno o più vicari episcopali; essi hanno la stessa potestà ordinaria che, per diritto universale, a norma dei canoni seguenti, spetta al Vicario generale, o per una parte determinata della diocesi, o per un genere determinato di affari, o in rapporto ai fedeli di un determinato rito o di un ceto determinato di persone». È, pertanto, una figura facoltativa.

Don Giuseppe Mattana rimarrà in Oliena fino al prossimo mese di settembre. Don Antonello Tuvone, in settembre, al rientro dall’Argentina, unirà all’incarico di vicario episcopale anche quello di parroco. Lo stesso mons. Antonello Mura, ma nell’altra sua diocesi, quella di Lanusei, ha nominato don Piergiorgio Pisu, parroco della cattedrale di Santa Maria Maddalena in Lanusei, proviene dalla parrocchia Stella Maris in Arbatax; ad Arbatax arriva don Filippo Corrias che lascia la parrocchia Sant’Elena in Gairo. I due sacerdoti faranno l’ingresso nelle loro nuove rispettive parrocchie nel prossimo mese di settembre.

Guido Cadoni

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In merito alle dichiarazioni del presidente della Regione Autonoma della Sardegna, on. Christian Solinas, il presidente della Conferenza Episcopale Sarda, mons. Antonello Mura, afferma quanto segue: «I Vescovi sardi pur apprezzando l’attenzione che il Presidente Solinas ha rimarcato nella conferenza stampa di oggi verso l’apertura delle chiese alle ‘celebrazioni eucaristiche’ si riservano di leggere e valutare il testo dell’ordinanza regionale che verrà firmata, tenendo conto che non sono stati consultati precedentemente e che decisioni di questo tipo – precisa mons. Antonello Mura – competono unicamente all’Autorità ecclesiastica». 

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La Settimana Santa 2020 è caratterizzata da numerose novità liturgiche legate al contenimento del contagio da Covid-19. Così come stabilito della indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, tutti i riti si svolgeranno «senza concorso di popolo ed evitando concelebrazioni» ma in modo che anche in tempo di emergenza e di quarantena il «momento più importante dell’anno liturgico» sia vissuto nella maniera più intensa e partecipata.

I vescovi della Sardegna si sono adoperati per garantire la trasmissione in diretta delle celebrazioni, con il supporto dei mezzi di comunicazione e delle nuove piattaforme social. Ecco il calendario con gli orari delle varie celebrazioni.

Diocesi di Ales-Terralba e Oristano (calendario comune)

Mons. Roberto Carboni celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo con la comunità delle Suore Figlie di San Giuseppe nella Casa Generalizia di Oristano alle 17.00. Il venerdì santo presiederà l’Azione Liturgica con la comunità delle Monache Sacramentine di Oristano alle 16.30. L’arcivescovo presiederà la veglia con la Comunità delle Servidoras di Oristano alle 20.00. La domenica di Pasqua mons. Roberto Carboni, amministratore apostolico, celebrerà l’Eucaristia nella Cattedrale di Ales alle 11.00, mentre l’arcivescovo emerito di Sassari, padre Paolo Atzei, celebrerà nella Cattedrale di Oristano alle 10.00.

Tutte le celebrazioni da Oristano saranno trasmesse in diretta TV dell’emittente televisiva oristanese SuperTv (canale 605) e in diretta streaming sul sito chiesadioristano.it. Le celebrazioni da Ales potranno essere seguite in diretta streaming sul canale Youtube e sulla pagina Facebook della diocesi di Ales-Terralba.

Diocesi di Alghero-Bosa

Il vescovo Padre Mauro Maria Morfino presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale dell’Immacolata Concezione in Alghero. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 18.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore è in programma per le 16.00. Il giorno seguente, la veglia pasquale è prevista per le 21.00. La domenica di Pasqua, la celebrazione eucaristica sarà alle 10.00.

Le dirette streaming sono garantite sul sito della diocesi di Alghero-Bosa diocesialghero-bosa.it e su Youtube. Per quanto concerne le dirette televisive, sono confermate su Catalan TV (canale 18) e su Sardegna 1 (canale 19). La celebrazione eucaristica della Pasqua di Risurrezione sarà trasmessa in diretta su Catalan TV e su Sardegna 3 (canale 272).

Diocesi di Cagliari

L’arcivescovo, mons. Giuseppe Baturi, presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale di Cagliari. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 17.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore sempre alle 17.00. Il giorno seguente, la veglia pasquale avrà inizio alle 21.30. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica avrà inizio alle 10.00.

Tutte le celebrazioni saranno trasmesse su: Sardegna 1 (canale 19), EjaTv (canale 172) e sulla pagina Facebook della Diocesi.

Diocesi di Iglesias

Mons. Giovanni Paolo Zedda celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo nella Cattedrale di Santa Chiara, a Iglesias, alle 18.30. Il venerdì santo presiederà l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore sempre alle 18.30. Il giorno seguente il vescovo presiederà la veglia pasquale alle 21.30. La domenica di Pasqua mons. Giovanni Paolo Zedda presiederà l’Eucaristia nella Cattedrale alle 10.00.

Sarà possibile seguire le celebrazioni in streaming su Facebook sulla pagina della diocesi di Iglesias.

Diocesi di Lanusei e Nuoro (calendario comune)

Mons. Antonello Mura celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo nella Cattedrale di Nuoro alle 19.00. Il venerdì santo presiederà l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore dalla Cattedrale di Lanusei alle 17.00. Per il giorno seguente è in programma la veglia pasquale dalla Cattedrale di Nuoro alle 20.00. La domenica di Pasqua mons. Antonello Mura presiederà l’Eucaristia nella Cattedrale di Lanusei alle 10.00.

Sarà possibile seguire le celebrazioni in diretta su Telesardegna (canale 14) o sul sito dell’emittente. Le stesse celebrazioni potranno essere seguite in streaming anche da Facebook sulla pagina de L’Ortobene e di Ogliastra Web e sulla radio dalle frequenze di Radio Barbagia.

Diocesi di Ozieri

Mons. Corrado Melis celebrerà la Messa in Coena Domini del giovedì santo nella Cattedrale di Ozieri a partire dalle 18.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore è prevista sempre per le 18.00. Il giorno seguente, la Veglia pasquale avrà inizio alle 21.00. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica sarà alle 10.30.

Tutti gli appuntamenti potranno essere seguiti in diretta streaming attraverso la pagina Facebook della diocesi di Ozieri.

Diocesi di Sassari

L’Arcivescovo, mons. Gian Franco Saba, presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale di San Nicola a Sassari. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 16.30. Alle 19.30 dopo la visita delle “Sette Chiese”, l’Arcivescovo presiederà l’adorazione eucaristica dalla Cattedrale di San Nicola. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore avrà inizio alle 16.30. Il giorno seguente, la veglia pasquale è in programma alle 20.30. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica sarà alle 10.

Tutte le celebrazioni saranno trasmesse in diretta streaming sul canale Youtube della Diocesi, Canale 12 e IsolaTv (canale 214).

Diocesi di Tempio.Ampurias

Il vescovo mons. Sebastiano Sanguinetti presiederà le celebrazioni del Triduo pasquale e della Pasqua di Risurrezione nella Cattedrale di San Pietro a Tempio Pausania. Giovedì santo la Messa in Coena Domini avrà inizio alle 17.00. Venerdì santo l’Azione Liturgica della Passione e Morte del Signore è prevista per le 15.30. Il giorno seguente, la veglia pasquale avrà inizio alle  20.30. La domenica di Pasqua la celebrazione eucaristica sarà alle 10.00.

Sarà possibile seguire le celebrazioni su Gallura TV e  Radio Tele Gallura. Disponibile anche la diretta streaming dalla pagina Facebook del Vicariato urbano Tempio Pausania e dalla pagina di Gallura Live.

 

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Il Coronavirus ha fatto un’altra vittima in Sardegna, la settima dall’inizio dell’emergenza. E’ un sacerdote di Nuoro, 84 anni, ricoverato da alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Sassari. A darne notizia è stato mons. Antonello Mura, vescovo di Nuoro, con un articolo pubblicato nel sito internet della diocesi del capoluogo barcaricino.

 

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I vescovi sardi si sono dati appuntamento a Donigala Fenughedu per un’intensa “due giorni” di lavori. La prima giornata, il 4 febbraio, è stata dedicata ai lavori interni della Conferenza. La seconda, il 5 febbraio, è stata dedicata all’incontro con tutti i Consigli Presbiterali delle 10 diocesi sarde. Essendo quella del 4 la prima riunione ordinaria, dopo quella straordinaria del 14 gennaio in cui è stata eletta la nuova presidenza, il nuovo Presidente, monsignor Antonello Mura, ha tracciato alcune linee d’impegno per il prossimo futuro.

«La Conferenza – ha detto monsignor Mura – ha sempre svolto una notevole mole di lavoro sui diversi fronti della pastorale interna alla Chiesa e su temi di natura più generale e sociale. Tuttavia non sempre tale lavoro ha sufficiente risonanza sia a livello di mass-media, sia all’interno stesso della comunità ecclesiale. Quello della comunicazione – ha aggiunto – è un aspetto cruciale del nostro servizio episcopale.»

Strumento importante di tale comunicazione sarà sia la diffusione degli ordini del giorno della Conferenza, sia la predisposizione di un calendario annuale delle diverse attività sia unitarie, sia di settore. Sarà cura della CES, ancora, individuare e affrontare temi di particolare interesse e attualità, per suscitare dibattito e coinvolgimento anche sul piano sociale, quali il ruolo dei cattolici nella vita pubblica, la questione ecologica, lo spopolamento delle zone interne dell’Isola, i trasporti, l’insularità, ecc. Tuttavia – ed è la sottolineatura fatta da diversi altri interventi – la comunicazione non può essere solo quella che passa attraverso i mass-media. Occorre anche potenziare i canali di trasmissione interni alla comunità ecclesiale. Condizione preliminare per dare più efficacia al proprio servizio – hanno concordato i Vescovi – è potenziare le proprie occasioni di scambio, di studio e di progettazione tra Vescovi, anche riducendo il numero delle riunioni, ma prolungandone la durata e ottimizzandone le procedure. Non sfugge ai Vescovi anche il bisogno di intensificare la fraternità episcopale. Potrà rispondere a tale esigenza sia la modalità degli incontri ordinari, sia la pratica degli Esercizi spirituali fatti insieme.

Altro punto all’ordine del giorno della riunione, è stato quello relativo ai Padrini e Madrine nei sacramenti del Battesimo e della Cresima. Sul tema la CES nel 2016 emanò degli orientamenti, sulla base dei quali i singoli Vescovi dettarono le proprie linee. Essendo prerogativa di ogni vescovo offrire indicazioni per la propria diocesi, la Conferenza ritiene opportuno riavviare un’ampia consultazione nelle diocesi, coinvolgendo anche l’ufficio catechistico regionale, per verificare il livello di attuazione degli indirizzi emanati da ciascun vescovo sulla scorta degli orientamenti della CES ed individuare eventuali adattamenti e miglioramenti da adottare per il futuro.

La seconda giornata è stata dedicata all’assemblea con tutti i membri dei Consigli Presbiterali Diocesani, coinvolti da tempo in un’ampia consultazione sulle modalità attuative dell’Ottavo Capitolo dell’esortazione Apostolica Amoris Laetitia, riguardante l’attenzione pastorale alle persone in situazioni matrimoniali ferite, attraverso percorsi di accoglienza, accompagnamento, discernimento e integrazione, come indicato da Papa Francesco. Tema di grande attualità e altrettanta delicatezza per i molteplici risvolti che presenta. Un centinaio di sacerdoti sono convenuti da tutta la Sardegna per ascoltare una relazione introduttiva di don Enrico Trevisi, della diocesi di Cremona, che lavora su questo campo da diverso tempo e offrire il proprio contributo alla riflessione. Quanto detto da don Trevisi insieme all’apporto pervenuto dai Consigli Presbiterali, che a loro volta si sono fatti portavoce dei sacerdoti della propria diocesi, servirà ai Vescovi per predisporre una nota pastorale orientativa da diffondere in tutte le diocesi della Sardegna.

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«Esprimo anche a nome della Giunta regionale i migliori auguri di buon lavoro affinché la collaborazione della Regione con i vescovi sardi prosegua proficuamente nell’interesse della comunità. Con la Conferenza Episcopale Sarda abbiamo avviato un percorso virtuoso e positivo che attraverso il dialogo e l’ascolto sta portando buoni frutti che si traducono in servizi che sostengono il processo di crescita ed educazione di tantissimi sardi.»

Lo ha affermato il presidente della Regione Christian Solinas dopo aver appreso dell’elezione di monsignor Antonello Mura, vescovo di Nuoro ed amministratore apostolico di Lanusei, quale nuovo presidente della Conferenza Episcopale Sarda.
Il presidente della Regione ha altresì espresso «l’augurio di buon lavoro nell’impegno cristiano» anche al vice presidente della CES, Monsignor Giuseppe Baturi e ai nuovi componenti della Commissione per il Seminario Regionale Sardo: monsignor Mauro Maria Morfino, monsignor Roberto Carboni e monsignor Corrado Melis.

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Mons. Antonello Mura, vescovo di Nuoro, è il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Sarda. E’ stato eletto oggi, nel corso della riunione straordinaria della Conferenza Episcopale Sarda, tenutasi presso il Centro di spiritualità NS del Rimedio a Donigala Fenughedu, essendo scaduti per fine mandato il presidente monsignor Arrigo Miglio ed il vice presidente monsignor Ignazio Sanna, si è proceduto all’elezione dei loro successori. Monsignor Antonello Mura, vescovo di Nuoro e amministratore apostolico di Lanusei è stato eletto presidente. Monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, è stato eletto vice presidente.

Si è pure proceduto all’elezione della Commissione per il Seminario Regionale Sardo, che risulta così composta: monsignor Mauro Maria Morfino, monsignor Roberto Carboni, monsignor Corrado Melis.

È stata altresì eletta la Commissione per la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna nelle persone di monsignor Giuseppe Baturi, monsignor Gian Franco Saba, monsignor Antonello Mura.

Sebastiano Sanguinetti – segretario CES

S.E. Mons. Antonello Mura è nato a Bortigali (NU), diocesi di Alghero – Bosa, il 28 dicembre 1952; ordinato presbitero il 1° agosto 1979; eletto alla sede vescovile di Lanusei il 31 gennaio 2014; ordinato vescovo il 25 marzo 2014; trasferito a Nuoro il 2 luglio 2019.

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Venerdì 13 dicembre, nell’Auditorium “G. Lilliu” di Nuoro, si è svolta la serata di premiazione del concorso di poesia “Sardegna: Terra da abitare/Bellezza da custodire”. L’iniziativa, promossa dalla Conferenza Episcopale Sarda tramite il Coordinamento regionale per il Progetto Culturale, ha fatto segnare numeri importanti: in totale sono pervenuti 100 elaborati ripartiti nelle tre sezioni (poesia in lingua sarda e sue varianti, poesia in ottava rima, poesia in lingua italiana). La serata di premiazione ha visto la partecipazione di un pubblico attento e numeroso. Dopo i saluti istituzionali hanno preso la parola Salvatore Tola, presidente della giuria, don Lucio Casula, coordinatore regionale per il Progetto culturale e S.E. mons. Antonello Mura, vescovo delegato per il Progetto Culturale. Nei vari interventi è stata sottolineata la validità degli elaborati e la sensibilità di tutti i partecipanti nei confronti dei temi proposti. E’ stato anche rimarcato il grande lavoro svolto negli ultimi mesi da parte della giuria presieduta da Salvatore Tola e composta dai poeti Bruno Agus, Antonello Bazzu, Giovanni Piga, Anna Cristina Serra e Giuseppe Tirotto.

Di seguito i nomi dei poeti vincitori e segnalati.

Poesia in lingua sarda e sue varianti: Custa terra est bia di Franco Piga, Romana, 1° Premio; La nàccara di Gianfranco Garrucciu, Tempio, 2° Premio; E non at abbarrai di Rosanna Podda, Cagliari, 3° Premio; “Sa domo” no se tocca di Cinzia Paolucci, Alghero, Menzione; Terra di Vincenzo Pisanu, Assemini, Menzione; Peràula pro te di Maria Sale, Chiaramonti, Menzione; Terra mia di Giangavino Vasco, Bortigali, Menzione.

Poesia in ottava rima: Su connottu contra Su progressu di Ignazio Porcheddu e Giovanni Boccoli, 1° Premio; Su connottu contra Su progressu di Vittorio Sini e Luca Meledina, 2° Premio; 3° premio, non assegnato.

Poesia in lingua italiana: L’isola nell’isola di Roberto Demontis, Sassari, 1° Premio; Sardegna dipinta di Mirella De Cortes, Cagliari, 2° Premio; Testimoni d’accusa di Maria Giovanna Campanelli, Palmas Arborea, 3° Premio; Una terra, la mia di Marcella Doro, Sassari, Menzione; Rana ossidiana di Massimiliano Fois, Alghero, Menzione; D’estate di Carmela Salis, Cagliari, Menzione; Isola di Bingia Solinas, Ploaghe, Menzione.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana.

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E’ possibile raccontare il carcere? E’ possibile parlare, senza pregiudizi, delle condizioni di vita dei detenuti e dei familiari che li attendono fuori? A queste e ad altre domande tenteranno di dare qualche risposta due seminari formativi per i giornalisti dal titolo “Informare dentro e fuori il carcere: la centralità della persona nel racconto dei media”, organizzati dalla delegazione regionale Caritas Sardegna con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e con l’UCSI Sardegna.
Si svolgeranno lunedì 26 febbraio 2018 dalle ore 14.00 alle 17.00 a Lanusei, nella sede della Caritas diocesana, in viale Europa snc, e martedì 27 febbraio, dalle 14.00 alle 17.00 a Oristano, nella ex Chiesa di San Domenico, in via Lamarmora. Ognuno dei due seminari darà diritto a 5 crediti formativi.
La Costituzione italiana (art. 27) dice chiaramente che «le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato». Ma il carcere nel nostro Paese continua a far discutere e a dividere. E non tutti conoscono davvero le problematiche dei carcerati e dei loro familiari.

Lunedì 26 febbraio, alle 14.00, a Lanusei, dopo i saluti mons. Antonello Mura, vescovo di Lanusei, don Giorgio Cabras, direttore Caritas diocesana di Lanusei e Andrea Pala, presidente UCSI Sardegna e dopo l’introduzione di Francesco Birocchi, presidente ODG Sardegna, interverranno: Daniele Pulino, membro dell’Osservatorio dell’Associazione Antigone; Ornella Favero, presidente della Conferenza nazionale volontariato e giustizia (CNVG) e direttrice della rivista Ristretti Orizzonti; Bruno Monzoni, redattore della rivista Ristretti Orizzonti e Giuseppina Boeddu, direttrice UEPE Nuoro.

Martedì 27 febbraio, alle 14.00, a Oristano, dopo i saluti di mons. Ignazio Sanna, arcivescovo di Oristano; Giovanna Lai, direttrice Caritas diocesana di Oristano e Andrea Pala, presidente UCSI Sardegna e dopo l’introduzione di Francesco Birocchi, presidente ODG Sardegna, interverranno Daniele Pulino, membro dell’ Osservatorio dell’Associazione Antigone; Ornella Favero, presidente della (CNVG) Conferenza nazionale volontariato e giustizia e direttrice della rivista Ristretti Orizzonti; Bruno Monzoni, redattore della rivista Ristretti Orizzonti. Concluderà i lavori Pier Luigi Farci, direttore della Casa di reclusione Salvatore Soro, Massama (Oristano).

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Dal 7 al 9 settembre, a Luogosanto, si svolgerà la “Festa manna di Gaddura”: la ‘Civitas’ Mariana si prepara a rinnovare le celebrazioni religiose e la festa laica per la 789esima edizione. Sono passati, infatti, quasi 800 anni dall’istituzione di questo evento che fin dal Medioevo rappresenta un momento di riconoscimento e appartenenza della comunità gallurese. L’edizione 2017 organizzata dall’amministrazione comunale, dalla Pro Loco e dal Comitato Fidali 73 presieduto da Maddalena Masoni, prevede un cartellone estremamente ricco di appuntamenti, sia religiosi sia laici: l’8 settembre, il giorno più importante della festa, sarà celebrato con il massimo della solennità nel pomeriggio, con la “Missa manna” che sarà officiata dal vescovo di Tempio Ampurias, monsignor Sebastiano Sanguinetti; mentre la sera, a partire dalle 22.00, ci sarà il concerto di Alx Britti. Il cantautore e chitarrista romano salirà sul palco di Piazza Incoronazione per suonare un repertorio ormai ventennale che comprende alcune famose hit, entrate a far parte dei grandi classici della musica leggera italiana, come: “La vasca”, “Solo una volta (o tutta la vita)”, “Oggi sono io” e “7.000 caffè”.

«La “Festa manna di Gaddura” rappresenta il culmine del calendario estivo di eventi di Luogosanto, che comprende anche tantissime feste campestri legate alle numerose chiese situate nel nostro territorio – dice il sindaco, Agostino Pirredda -. È il giusto riconoscimento per celebrare il centro religioso più antico della Gallura: la nostra Basilica risale al 1200, è arricchita dal privilegio della Porta Santa e Luogosanto nel 1954 è stata incoronata “Regina di Gallura”. Tuttora il nostro paese rappresenta un luogo estremamente importante per l’identità del nord est della Sardegna». Nei secoli la festa veniva organizzata con la collaborazione delle confraternite dei centri urbani limitrofi: Bortigiadas, Aggius, Tempio, Olbia, Monti e Calangianus continuano a onorare la “Festa manna” organizzando il calendario degli eventi insieme agli abitanti di Luogosanto: «Questa è una bellissima tradizione che siamo riusciti a mantenere viva a distanza di ben 800 anni – spiega Pirredda – anche grazie al contributo fondamentale delle confraternite dei paesi galluresi che, oggi come in passato, usano trasferirsi a Luogosanto durante i giorni dedicati alle celebrazioni in onore della Madonna, Regina Incoronata di Gallura».

La “Festa manna di Gaddura” inizia il 30 agosto con la celebrazione dei primi riti religiosi: la Novena. Fino a giovedì 7 settembre nella Basilica di Luogosanto si svolgeranno delle messe solenni officiate dai parroci delle chiese galluresi. Il 7 settembre si svolgeranno le processioni con le bandiere dei Comuni che partecipano alla festa e, alle 18.00, è prevista la prima Santa messa solenne cantata, presieduta dal vescovo di Lanusei Antonello Mura. A seguire la processione pomeridiana e alle 22,30 in piazza si esibirà il trio comico “I Tressardi” preceduti da un concerto di musica folk. L’8 settembre alle 9,30 partirà la processione solenne per le vie della ‘Città Mariana’; alle 11.00, il vescovo di Tempio Ampurias monsignor Sebastiano Sanguinetti presiederà la Santa messa solenne e cantata “Missa manna” concelebrata dai parroci delle diocesi. Canterà il Coro polifonico “Regina di Gallura” di Luogosanto. Alle 18.00, in piazzetta Martino Cossu, si esibirà il gruppo folk “Civitas Mariana” e alle 22.00, in Piazza Incoronazione, l’evento clou con il concerto di  Alex Britti. Il 9 settembre, in onore di San Giuseppe, alle 18.00, si svolgerà la processione lungo le vie del paese con la banda musicale di Calangianus “Michele Columbano”; alle 19.00 la Santa Messa officiata dal parroco di Luogosanto don Sandro Serreri; alle 19,30 in piazza della Basilica concerto della banda musicale di Calangianus e infine, alle 22, in piazza Incoronazione il concerto del gruppo etnorock Istentales.

Un evento collaterale molto importante è la mostra del pittore Ernesto Severina, triestino di nascita ma luogosantese d’adozione. L’artista ha illustrato sei delle cinquanta fiabe de “Lo cunto de li cunti, ovvero lo trattenemiento de peccerille”, il “pentamerone” di Gianbattista Basile scritto in lingua napoletana e pubblicato nel 1635. L’inaugurazione della personale avverrà mercoledì 6 settembre alle 19, in collaborazione con la Biblioteca di Locusantu e la libreria Bardamù di Tempio. La mostra rimarrà in esposizione fino al 30 settembre.