23 April, 2024
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Abiti sontuosi, acconciature elaborate e un tripudio di colori per la parata della Malesia in occasione del National del Paese del Sud-est asiatico a Expo Milano 2015. Al consueto alzabandiera accompagnato dalle note degli inni nazionali, era presente una nutrita delegazione malese guidata dal primo ministro Mohd Najib Tun Abdul Razak, dal ministro del Commercio e Industria internazionale, Mustapa Mohamed e dal ministro del Turismo e della Cultura, Mohamed Nazri bin Sri Abdul Aziz. A rappresentare l’Italia il ministro dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il vicesindaco di Milano e assessore al Bilancio, Francesca Balzani e il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

«Il Padiglione della Malesia riflette il viaggio del nostro Paese verso la crescita. Puntiamo allo sviluppo sostenibile e favorevole all’ambiente – ha osservato il primo ministro malese -. La struttura è ispirata alle nostre foreste pluviali che racchiudono una vasta biodiversità.»

«Sono molto onorato di annunciare che abbiamo raggiunto 2,4 milioni di visitatori e siamo il quarto Padiglione più visitato – ha aggiunto il leader della Malesia -. Il nostro obiettivo è quello di dare, entro il 2020, migliori condizioni di vita a tutta la popolazione del Paese.»

«Il percorso del Padiglione malese ci ricorda come l’equilibrio tra crescita e sostenibilità sia delicato e necessita di continui aggiustamenti per garantire alla popolazione un’elevata qualità di vita – ha sottolineato Gian Luca Galletti -. Siamo convinti che i sei mesi di qualificata presenza della Malesia a Expo Milano 2015 possano risultare preziosi per consolidare i rapporti bilaterali e per sfruttare le occasioni di collaborazione commerciale e di investimento nate anche durante l’Esposizione Universale.»

Dopo la cerimonia, la delegazione ha fatto tappa al Padiglione della Malesia per poi spostarsi a Palazzo Italia per visita e pranzo ufficiale. I festeggiamenti sono continuati per tutta la giornata con spettacoli, performance culturali e la presentazione dei piatti tipici malesi.

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«La storia potrà dire che Milano nel 2015 ha ospitato una delle manifestazioni mondiali più belle». Con queste parole Mohamed Cherif Diallo, ambasciatore della Repubblica di Guinea, ha aperto il National Day del Paese a Expo Milano 2015. «La Guinea – ha aggiunto l’ambasciatore, accolto questa mattina davanti all’Expo Centre dal Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino – è orgogliosa di essere parte di questo evento mondiale e di presentare a tutti i visitatori la sua forte crescita in campo agro-alimentare e i prodotti nel suo Spazio all’interno del Cluster Frutta e Legumi.».

Nutrizione e sicurezza alimentare sono stati i due temi principali discussi dall’Ambasciatore nel suo intervento: «Lo sviluppo del settore agroalimentare è cresciuto del 6% negli ultimi cinque anni grazie al supporto della FAO. La Guinea ha a disposizione enormi potenzialità agricole ed energetiche non sfruttate – ha aggiunto -. Grazie ad accordi di partenariato con l’Italia, il nostro Paese, oggi, è in grado di contribuire all’avanzamento della sicurezza agro-alimentare internazionale.».

Dopo aver annunciato l’adesione alla Carta di Milano della Guinea, Mohamed Cherif Diallo, si è poi rivolto a possibili investitori. «Vorrei approfittare di questa prestigiosa platea per invitare rappresentanti del settore privato ad investire nella Guinea nel settore agricolo. La nostra delegazione – ha concluso – potrà garantire tutto il supporto necessario per la realizzazione di nuovi progetti».

«Lo sviluppo del settore agricolo è fondamentale per la lotta alla povertà e all’approvvigionamento alimentare – ha detto Bruno Pasquino, commissario generale di Expo Milano 2015 -. E l’Expo rappresenta una possibilità straordinaria per garantire un’alimentazione sicura ed evitare malattie anche in Paesi in via di sviluppo. L’ebola è una minaccia forte alla sicurezza mondiale. Una malattia che ha causato la morte di 24.000 persone nel mondo, di cui 12.000 in Guinea. Tutto il mio sostegno va al vostro Paese con la speranza di debellare presto e definitivamente il virus.»

Il commissario Pasquino ha ricordato che la lotta alla povertà è uno degli sforzi fissati dalle Nazioni Unite durante la General Assembly tenuta la settimana scorsa a New York: «E’ un progetto globale che spero vedrà la Guinea in prima fila».

La cerimonia è proseguita con una performance culturale da parte della Tamara Lampui Troupe. Il gruppo si è esibito in danze tradizionali lungo tutto il Decumano fino al padiglione della Guinea al Cluster Frutta e Cereali.

Al termine, la delegazione si è trasferita a Palazzo Italia, dove l’Ambasciatore Mohamed Cherif Diallo ha firmato la Carta di Milano.

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«Lo spazio del Cile a Expo Milano 2015 dimostra l’amore verso il nostro Paese, la nostra gente e i nostri meravigliosi paesaggi. È un progetto-Paese che ha portato il nostro Padiglione ad essere uno dei più visitati di tutta l’Esposizione». Con questo video messaggio la presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha dato il via alle celebrazioni per il National Day della nazione sudamericana.

Il tradizionale rito dell’alzabandiera è stato accompagnato dagli inni nazionali intonati dalle bande dei Carabinieri italiani e dei Carabineros cileni. «E’ molto bello che Expo Milano 2015 ci dia l’opportunità di vedere così tanti cadetti, tutti insieme, provenienti dai due Paesi. L’Italia e il Cile sono legati da una storica amicizia, testimoniata dalla perfetta integrazione di cui gode la comunità italiana nel Paese delle Ande – ha commentato Bruno Pasquino, Commissario Generale Expo Milano 2015 -. Quello che il Cile ha organizzato per questa giornata nazionale dimostra la grande importanza che il Paese attribuisce all’Esposizione Universale e l’attenzione verso il suo tema».

A guidare la delegazione cilena, Denise Pascal Allende, vice presidente della Camera dei Deputati, accompagnata da Andres Rebolledo, direttore generale delle Relazioni Economiche Internazionali del Cile, che ha dichiarato: «Il tema espositivo si presta benissimo a mostrare le eccellenze del nostro Paese al mondo intero. Il Cile è il sedicesimo esportatore mondiale di alimenti. Grazie alla estrema diversità di clima dovuta all’estensione del territorio, è in grado di produrre frutta e verdura tutto l’anno».

Dal deserto dell’Atacama alla Patagonia, dalle sue verdi vallate centrali alle isole orientali, l’estrema varietà geografica del Cile è la caratteristica principale mostrata dal Padiglione, il cui tema è “El amor de Chile”, ispirato ai versi del poeta Raùl Zurita: «Con oltre 800.000 visitatori abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ringraziamo l’Italia per la magnifica accoglienza», ha aggiunto Rebolledo.

Dopo il saluto del commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, alla delegazione cilena, la celebrazione ufficiale si è conclusa con una esibizione del Bombo Trio, gruppo di musica popolare cilena. La parata dei carabineros ha poi sfilato lungo il Decumano fino al padiglione del paese andino. I festeggiamenti culmineranno questa sera con l’attesissimo concerto degli Inti-Illimani Historico presso l’Open Air Theatre.

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Ritmi suggestivi della musica tradizionale accompagnati dalle voci potenti e ricche di inflessioni delle cantanti hanno caratterizzato le celebrazioni del National Day dell’Etiopia a Expo Milano 2015. Un evento particolarmente sentito, che ha visto la partecipazione di numerosi connazionali residenti in Italia, soprattutto donne etiopi con abiti e gioielli tipici.

A guidare la delegazione africana ecco il ministro degli Esteri, Tedros Adhanom; a rappresentare l’Italia il sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, e il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

“Etiopia la radice del caffè e molto altro”, è questo il tema scelto dal Paese africano per l’Esposizione universale. «L’Etiopia ha regalato al mondo la Coffea arabica, ossia la pianta del caffè, e quindi non c’è un Paese migliore per contribuire in modo significativo al Cluster del Caffè – ha sottolineato Tedros Adhanom -. La nostra è una delle poche nazioni in via di sviluppo che ha lavorato al programma Economia Verde – ha concluso il Ministro – puntando ad avere zero emissioni di anidride carbonica entro il 2025.»

«Quando trattiamo dei temi di Expo Milano 2015, vale a dire cibo e agricoltura sostenibile per tutti, dobbiamo riconoscere che l’Etiopia si trova in prima linea, grazie alla sua ‘visione’ e ad una serie di politiche specifiche su tali argomenti – ha dichiarato Paola De Micheli -.Il nostro obiettivo è moltiplicare e rafforzare la presenza economica delle imprese italiane in Etiopia, approfittando dei nostri legami storici e di relazioni consolidate negli anni.»

In seguito alla cerimonia, la delegazione etiope ha fatto tappa a Palazzo Italia per la visita e il pranzo ufficiale. I festeggiamenti sono proseguiti per tutta la giornata, con performance culturali e degustazioni tipiche del Paese.

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«Il nostro obiettivo è mostrare al mondo le ricchezze naturali del Paese, da sempre impegnato a trovare soluzioni per un mondo libero dalla fame, dalla malnutrizione e dalle pratiche non sostenibili di produzione del cibo». Con queste parole il Direttore Generale di “ProMexico”, Gonzàlez Diaz, ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day del Messico, in programma oggi a Expo Milano 2015.

Díaz ha inoltre sottolineato che «nel 2010 la nostra gastronomia è stata dichiarata patrimonio umanitario da parte di Unesco, un riconoscimento straordinario che ci rende ancora più felici di partecipare a questa manifestazione».

Il Direttore Generale di ProMéxico ha infine spiegato come «il Messico ed il suo padiglione sono uno lo specchio dell’altro, luoghi dove tradizione e avanguardia possono e devono coesistere, facendo onore al passato ed al futuro».

A fare gli onori di casa il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino: «La partecipazione messicana è davvero emozionante, il vostro è un contributo concreto al successo dell’Esposizione Universale. Chi è stato in Messico ha conosciuto un paese di una straordinaria bellezza naturale, di una ricchezza archeologica e culturale fuori dal comune e di una potenza industriale e tecnologica da lodare».

Al termine della cerimonia ufficiale, i festeggiamenti si sono spostati verso il Padiglione messicano dove la giornata è proseguita tra spettacoli di musica, danze ed esibizioni folkloristiche. In serata il Padiglione ospiterà un concerto di “Nortec”, un genere di musica nato a Tijuana e caratterizzata da elementi dance e tradizionali messicani.

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«Expo Milano 2015 è la prima Esposizione Universale che sarà ricordata non solo per le sue strutture e per i suoi edifici, ma anche per il contributo che ha saputo offrire al dibattito sull’alimentazione e sull’impiego di risorse sostenibili». Con queste parole Sigfrido Reyes, presidente dell’Organismo promotore delle esportazioni e degli Investimenti (PROESA) di El Salvador, ha inaugurato il National Day della Repubblica del Centro America, che ha coinciso con la data in cui in patria si festeggia l’indipendenza nazionale.

«L’Esposizione Universale di Milano – ha proseguito Reyes – è uno spazio di incontro aperto a tutti e offre opportunità uniche di interscambio culturale tra i Paesi a diversi livelli. Mi auguro che anche per El Salvador Expo Milano 2015 possa costituire un’occasione per implementare progetti, iniziative e per offrire sempre nuove soluzioni di fronte alle numerose sfide che attendono oggi le nostre società, come quelle della povertà e della malnutrizione.»

Il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino, ha ricordato che «Oggi è un giorno speciale per El Salvador», rivolgendo poi un sincero ringraziamento a tutta la comunità salvadoregna italiana. «Una comunità che è pienamente integrata e che offre un importante contributo al mondo del lavoro e a tutti gli aspetti della vita della nostra società».

I festeggiamenti per il National Day di El Salvador sono proseguiti con una parata lungo il Decumano, che è terminata di fronte al Padiglione, all’interno del Cluster del Caffè, dove è stata recitata l’Orazione alla Bandiera Salvadoregna e offerto il famoso caffè salvadoregno a tutti i visitatori.

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Musiche coinvolgenti, ballerini colorati e tanto “verde e oro” hanno caratterizzato il National Day del Brasile, in programma oggi a Expo Milano 2015. A rappresentare la nazione sudamericana una nutrita delegazione capeggiata dal ministro del Turismo, Henrique Eduardo Alves, mentre per l’Italia hanno presenziato il sottosegretario di Stato per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto, e il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

«La leadership del Brasile nella produzione di beni alimentari – ha sottolineato Henrique Eduardo Alves – è frutto di decenni di lavoro arduo basato su ricerche e sull’intelligenza commerciale. Esportiamo prodotti come i cereali, la soia, la canna da zucchero e il caffè, in tutti i continenti. Per conoscere meglio la notevole diversità agricola del Brasile che presentiamo nel Padiglione all’Esposizione Universale, vi invito a visitare il nostro Paese nel 2016, quando ospiteremo i Giochi Olimpici.»

«Fra i nostri due Paesi c’è una profonda e lunga amicizia – ha sottolineato il sottosegretario Scalfarotto -, frutto di un forte legame sentimentale fra i popoli e le culture. La vostra presenza a Expo Milano 2015, in un padiglione rivelatosi particolarmente attrattivo per i visitatori, è in questo senso un esempio felice». «Con il tema ‘Soluzioni per nutrire il mondo’ – ha concluso il sottosegretario – il Brasile mette in mostra la sua capacità di potenziare la produzione alimentare e di soddisfare la domanda mondiale avvalendosi in modo sostenibile di tecnologie avanzate.»

Dopo la cerimonia, la delegazione ha fatto tappa a Palazzo Italia per la visita e il pranzo ufficiale. Le celebrazioni sono proseguite nel pomeriggio con gli spettacoli di samba e la parata lungo il Decumano.

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«Il valore aggiunto dellEsposizione Universale è la presenza di Paesi che possono aprirsi al mondo in una prospettiva diversa, che dà fiducia a loro e alla comunità internazionale.»

Così Filippo Bubbico, viceministro degli Interni, ha dato il via alla giornata nazionale di Timor Est. Ad ascoltarlo una platea di visitatori e delegati tra cui, per parte ospitante, il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino, e il prefetto di Milano ,Francesco Paolo Tronca. La nazione del Sud Est asiatico era invece rappresentata dal presidente del Consiglio dei ministri Agio Pereira, dal ministro del Turismo, Arte e Cultura Francisco Kalbuadi Lay, dal ministro delle Finanze Santina Cardoso e dal vicepresidente del Parlamento Aderito Hugo da Costa.

Il National Day di Timor Est è iniziato con il suono trionfante dei tamburi, tra pennacchi di piume e cotte argentate dei costumi tradizionali.

Dopo la cerimonia dellalzabandiera accompagnata dagli inni nazionali, il viceministro degli Interni italiano ha ribadito limportanza dei rapporti reciproci: «LItalia si impegna nel sostegno sul piano bilaterale e multilaterale al processo di consolidamento nazionale e democratico del Pese», ha affermato Bubbico, aggiungendo che «il nostro Paese si è fatto promotore di tre conferenze Onu sulle piccole isole a Expo Milano 2015». «Dal 2006, grazie alla resilienza e alla determinazione del suo popolo, Timor Est ha compiuto passi da gigante: gli sfollati hanno trovato casa e la polizia ha preso controllo della sicurezza. I media e la società civile si rafforzano e la povertà è diminuita grazie a investimenti pubblici. Laspettativa di vita è cresciuta di due anni ed è stata condotta con successo una lotta contro lanalfabetism. Tutti progressi ribaditi dal presidente Pereira, che ha sottolineato come un modello di vita “sano”, promosso da Expo Milano 2015, faccia parte della costituzione timorese: «Il 30 agosto 1999 con una consultazione popolare Timor Est è entrato nella comunità internazionale come stato indipendente e sovrano. Oggi celebriamo il 16 anniversario di quel referendum. La nostra nazione ha tra gli obiettivi un modo di vivere sano e il rispetto reciproco». Per questo, il Paese asiatico ha sviluppato una coltivazione biologica e sostenibile del caffè, certificata non solo nel prodotto, ma anche nel metodo di produzione. «Siamo orgogliosi di far parte del Cluster del Caffè», ha aggiunto Pereira, ricordando come dopo la guerra e loccupazione giapponese lisola abbia sviluppato ad alti livelli questa attività in maniera controllata e naturale.

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Danzatrici con abiti esotici e balli folkloristici tradizionali hanno animato il National Day delle Maldive, che oggi ha vivacizzato Expo Milano 2015.

A celebrare degnamente l’evento, ecco il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino, e il Direttore dell’Ente per il marketing e le pubbliche relazioni dello Stato insulare nell’Oceano Indiano, Abdulla Ziyath.

«Il cambiamento climatico rende le Maldive un gioiello in grave pericolo – ha sottolineato Pasquino -: trovare un equilibrio con la natura è fondamentale per Paesi che hanno un’altezza minima sul livello del mare. Expo Milano 2015 offre una possibilità unica per sensibilizzare la comunità internazionale su tematiche di così elevata importanza.»

«L’oceano ha un ruolo fondamentale nella vita della nostra popolazione: le Maldive sono costituite per il 99% da acqua e per il resto da terra – ha esordito Abdulla Ziyath -. E’ per questo che il tema espositivo ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ è fondamentale per noi.»

Le Isole dell’Oceano Indiano partecipano a Expo Milano 2015 con un proprio Padiglione all’interno del Cluster Isole, mare e cibo con il tema “La pesca – linfa vitale delle Maldive”. Ed è proprio la pesca, infatti, «la colonna portante della nostra economia, in quanto contribuisce ad oltre un terzo del nostro Pil», ha aggiunto Ziyath.

In seguito alla cerimonia, la delegazione delle Maldive si è recata a Palazzo Italia per la visita e il pranzo ufficiale. Mentre i festeggiamenti sono proseguiti al Cluster delle Isole, con danze e performance culturali, e con assaggi di prodotti tipici dolci e salati, come stuzzichini al tonno e peperoncino o al cocco e zucchero, da accompagnare con un profumato succo d’ananas.

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La quinoa, prodotti tipici, musica e tanta allegria hanno caratterizzato il National Day della Bolivia, celebrato a Expo Milano 2015 oggi, nel giorno dell’Indipendenza del Paese. A dare il via ai festeggiamenti la cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dall’inno italiano e da quello boliviano, intonato in modo spontaneo dai presenti.

La delegazione boliviana – guidata dal ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca – è stata accolta dal Viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero e dal Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Pasquino. La Bolivia partecipa all’Esposizione Universale con un proprio spazio all’interno del Cluster Cereali e Tuberi, visitato lo scorso giugno anche dal presidente Evo Morales.

«Qui a Expo abbiamo condiviso la nostra quinoa con tutto il mondo – ha esordito il ministro David Choquehuanca -. La Bolivia ha molte ricchezze che vogliamo far conoscere a tutti e l’Esposizione Universale di Milano si sta rivelando una grande opportunità.»

«Expo Milano 2015 – ha spiegato il viceministro Andrea Olivero – è l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle tante contraddizioni del nostro mondo. La Bolivia contribuisce pienamente ad affrontare questa sfida attraverso la promozione di un prodotto alimentare dalle sorprendenti proprietà come la quinoa, che può rispondere al problema della fame nel mondo e della sicurezza alimentare: un dono delle popolazioni indigene provenienti dal passato per il presente e, soprattutto, per il nostro futuro.»

Dopo la cerimonia ufficiale, le celebrazioni sono proseguite con un’esibizione del duo musicale Negro y Blanco e con un cocktail per la Festa Nazionale della Bolivia. La delegazione ha fatto quindi visita a Palazzo Italia, dove il Ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca ha sottoscritto la Carta di Milano. Nel pomeriggio 300 tra musicisti e ballerini boliviani hanno sfilato lungo il Cardo e il Decumano, coinvolgendo i visitatori nei festeggiamenti.

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