26 April, 2024
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È partita lo scorso 16 gennaio la rassegna seminariale “Colonizzazioni interne e migrazioni, dal medioevo al contemporaneo” che, fino a giugno, offrirà qualificati momenti di riflessione trans-disciplinare sui processi di mobilità umana e trasformazione delle reti insediative nel quadro euro-mediterraneo e nel tempo lungo.

Gli incontri saranno animati da storici dell’età moderna e contemporanea, archivisti, archeologi, geografi, urbanisti, storici dell’architettura ed antropologi, provenienti dalle Università di Cagliari, Sassari, Barcellona, Valencia, Leeds, Estremadura, Genova, Padova, dall’Istituto per la Storia del Mediterraneo del CNR e del Centro studi sulle residenze reali sabaude, si terranno in alcuni luoghi simbolo della Cagliari culturale: dal Museo Archeologico Nazionale, alla Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria, dalla Pinacoteca Nazionale, alla Facoltà di Architettura, passando per la sala eventi della Mediateca del Mediterraneo e le diverse sedi del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari, promotore dell’iniziativa.

La rassegna è coordinata da Giampaolo Salice, docente di Storia della Sardegna moderna e Storia moderna e nelle facoltà di Studi Umanistici e di Architettura, responsabile scientifico del programma di ricerca biennale Migrazioni straniere e colonizzazione interna nel Mediterraneo d’età moderna, finanziato col bando “Capitale Umano ad Alta Qualificazione” L.R. 7 agosto 2007.

Al centro degli appuntamenti, diretti a studenti, dottoranti e post-doc, ma liberi ed aperti al pubblico si discuterà di villaggi abbandonati, ripopolamenti e le forme di possesso della terra, di città e borghi di nuova fondazione, dell’intreccio tra colonizzazioni interne, diaspore e migrazioni mediterranee. L’ottica transdisciplinare consente di mettere in luce i diversi approcci metodologici alla storia dei luoghi e della mobilità umana, temi che sono oggi al centro del dibattito pubblico.

Il prossimo appuntamento è previsto per le ore 16.00 del 25 gennaio, sarà ospitato al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e vedrà protagonisti le grandi diaspore mediterranee con le relazioni di Rossana Martorelli, Cecilia Tasca e Massimo Aresu. Modera Marco Cadinu.

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Giovedì pomeriggio, nella sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale di Iglesias, si terrà la 2ª Festa del Breve di Villa di Chiesa.

Il Breve di Villa di Chiesa è il documento più importante custodito dall’Archivio Storico Comunale di Iglesias. E’ un prezioso esempio di statuto cittadino, nel quale ben si colgono:  la storia medievale di tutto un territorio, la figura del conte pisano Ugolino della Gherardesca, fondatore della città mineraria e suo dominatore nel periodo più antico della sua esistenza come città medievale, le basi del governo aragonese della città.

Nel 1327 il Codice venne approvato e corretto da Alfonso d’ Aragona che dominò la città dopo i pisani.

L’Amministrazione comunale di Iglesias intende festeggiare anche quest’anno la ricorrenza dell’8 giugno 1327, data in cui l’Infante Alfonso d’Aragona, dopo la conquista di Villa di Chiesa, ratificò il Breve.

Per l’occasione, anche quest’anno, il 690° da quella data, sarà organizzato un convegno dal titolo: “Studi sul Breve tra passato e futuro” nel quale si cominceranno a cogliere i frutti del convegno dello scorso anno a proposito del rilancio degli studi sul prezioso codice di leggi cittadino.

Grazie al prezioso lavoro di studio del Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Cagliari, infatti, potremo apprezzare e gustare qualche novità sul Breve di Villa di Chiesa.

Interverranno, oltre all’Amministrazione comunale, nella persona del vicesindaco Simone Franceschi, con importanti novità circa la promozione del patrimonio archivistico cittadino:

– la dott.ssa Sabrina Mingarelli, soprintendente archivistico per la Sardegna, con una riflessione sugli archivi comunali;

– la prof.ssa Cecilia Tasca, vice direttrice del Dipartimento di Storia Beni culturali e territorio, con una relazione dal titolo: “150 anni di studi sul Breve di Villa di Chiesa: dal Baudi di Vesme ai giorni nostri”;

– la prof.ssa Bianca Fadda, docente di Paleografia e Diplomatica, ed il dott. Roberto Poletti, dottore di ricerca in Fonti scritte della civiltà del mediterraneo, dell’Università degli Studi di Cagliari, con la relazione intitolata “Nuovi studi sul Breve di Villa di Chiesa: aspetti codicologici e paleografici”;

– Prof.ssa Betty Medde, vicepreside dell’ Istituto Ipia Galileo – Ferraris.

L’iniziativa è coordinata dalla dott.ssa Daniela Aretino e dalla dott.ssa Giorgia Marcia.

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Breve Villa di chiesa 0

Giovedì 8 giugno 2017, dalle ore 17.30, la Sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale di Iglesias, ospiterà il convegno “Studi sul Breve tra passato e futuro”, organizzato dall’assessorato della Cultura del comune di Iglesias, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università degli studi di Cagliari e l’Istituto IPIA G. Ferraris di Iglesias. 

Interverranno il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo; l’assessore della Cultura del comune di Iglesias, Simone Franceschi; il soprintendente archivistico per la Sardegna Cecilia Tasca su “150 anni di studi sul Breve di Villa di Chiesa: dal Baudi di Vesme ai giorni nostri”; la prof.ssa Bianca Fadda e il dottor Roberto Poletti (Università degli Studi di Cagliari) su “Nuovi studi sul Breve di Villa di Chiesa: aspetti codicologici e paleografici”; l’Istituto IPIA “Galileo Ferraris”.

I lavori saranno coordinati dalla dott.ssa Daniela Aretino e dalla dott.ssa Giorgia Marcia.

Il Breve di Villa di Chiesa è il documento più importante custodito dall’Archivio Storico Comunale di Iglesias.

E’ un prezioso esempio di statuto cittadino, nel quale ben si colgono: la storia medievale di tutto un territorio, la figura del conte pisano Ugolino della Gherardesca, fondatore della città mineraria e suo dominatore nel periodo più antico della sua esistenza come città medievale, le basi del governo aragonese della città.

Nel 1327 il Codice venne approvato e corretto da Alfonso d’ Aragona che dominò la città dopo i pisani.
L’Amministrazione comunale, in occasione del 690° da quella data, intende festeggiare anche quest’anno la ricorrenza dell’8 giugno 1327, data in cui l’Infante Alfonso d’Aragona, dopo la conquista di Villa di Chiesa, ratificò il Breve, per iniziare a cogliere i frutti del convegno dello scorso anno a proposito del rilancio degli studi sul prezioso codice di leggi cittadino.

Grazie al prezioso lavoro di studio del Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Cagliari, infatti, sarà possibile apprezzare e gustare qualche novità sul Breve di Villa di Chiesa.

A fine convegno, nella suggestiva piazza Municipio, si terrà la fedele ricostruzione di un banchetto medievale, con piccola degustazione, sempre a cura dell’IPIA – Percorso di Istruzione di II livello per Adulti – Indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, coordinato dalla responsabile prof.ssa Claudia Schirru e dal prof. Angelo Ferraro, docente del Laboratorio di servizi eno-gastronomici/cucina.

 

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Martedì 29 novembre, a Modena, è stato presentato il portale bilingue della prima Rete dei musei universitari italiani. Il portale, descritto ai media da Angelo O. Andrisano (rettore Università Modena-Reggio Emilia) e da Elena Corradini (coordinatrice nazionale Rete dei musei universitari, docente di Museologia) – mette in rete per la prima volta in Italia musei, centri e sistemi museali universitari. Per l’ateneo di Cagliari hanno perso parte alla presentazione le professoresse Micaela Morelli e Anna Maria Deiana, pro rettore per la Ricerca e responsabile del team che ha curato localmente l’iniziativa.

Nella prima fase del progetto è stata catalogata una piccola parte del patrimonio cagliaritano, pari a 1.442 i reperti. I percorsi tematici riguardano, tra gli altri, gli scienziati Eva Mameli Calvino, Patrizio Gennari, Gennaro Gorga, Domenico Lovisato e Clemente Susini. «Il portale consente a pubblici diversi di apprezzare la varietà dei patrimoni dei musei universitari, migliora la comprensione di significati di oggetti con l’utilizzo delle tecnologie informatiche. La sezione dedicata alle storie degli atenei contribuisce alla costruzione dei valori identitari delle nostre Università con percorsi dedicati ad alcuni dei più importanti docenti che hanno contribuito alla conoscenza scientifica» dice la professoressa Morelli. «La visita virtuale ci racconta le vicende degli uomini che hanno fatto la storia della scienza e ci mostra gli ambienti e gli strumenti con cui hanno operato. Inoltre, si offre orientamento a studenti e giovani laureati, si può produrre occupazione qualificata, si supporta la formazione e si apre un confronto proficuo con la società civile» spiega la professoressa Deiana. L’Università di Cagliari ha preso parte al progetto con il Centro interdipartimentale musei, collezioni e archivio storico. Le Collezioni archeologiche e l’Archivio storico (dipartimento beni culturali e territorio – referenti i professori Carlo Lugliè e Cecilia Tasca), Museo di fisica (dipartimento di fisica, Francesco Casula), il Museo sardo di antropologia ed etnografia, il Museo di zoologia e il Museo herbarium (dipartimento scienze della vita e dell’ambiente – Emanuele Sanna, Anna Maria Deiana e Annalena Cogoni), il Museo sardo di geologia e paleontologia “Domenico Lovisato” e il Museo di mineralogia “Leonardo De Prunner” (dipartimento scienze chimiche e geologiche – Gian Luigi Pillola) e la Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini (dipartimento scienze biomediche, Francesco Loy ed Alessandro Riva) tra le strutture coinvolte.

Il portale fa capo al progetto di accordo avviato nel 2013, finanziato dal Miur (ministero istruzione, università e ricerca – legge per la diffusione della cultura scientifica), segue la costituzione nel 2012 di una Rete, che ha messo assieme i musei delle Università di Bari, Cagliari, Chieti-Pescara, Ferrara, Firenze, Modena-Reggio Emilia, Parma, Perugia, Roma “La Sapienza”, Salento, Siena, Tuscia, coordinate da Modena e Reggio Emilia. Sessantaquattro musei, 38 collezioni, nove Orti botanici/erbari, 28mila esemplari, reperti, oggetti e strumenti catalogati riferibili a sette macro-aree disciplinari declinabili in diciassette aree: questi i numeri della Rete dei musei universitari. Il progetto – basato su tecnologie informatiche, networking e valorizzazione del patrimonio culturale scientifico – ha per obiettivo, oltre al rendere operativa con il portale la rete tra le dodici università, il monitoraggio del patrimonio, l’ideazione e lo sviluppo di percorsi tematici e itinerari culturali sul territorio.

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Giovedì 28 e venerdì 29 aprile, l’aula magna Motzo – facoltà di Studi umanistici, via Is Mirrionis 1 – ospita il convegno internazionale Digital Humanities. Scienza, Memoria, Storia e Cultura”.  I lavori, curati dal professor Giancarlo Nonnoi e da Sardoa d-library, promossi dal dipartimento di Storia, beni culturali e territorio, si sviluppano  dalle 10 alle 19 e dalle 9 alle 13.30. Il convegno si apre con i saluti del pro rettore alla ricerca, Micaela Morelli.

Nel corso delle due giornate di studio saranno presentate e discusse molteplici esperienze di valorizzazione e tutela digitale del patrimonio culturale librario, archivistico e museale, con il contributo di esperti di vari atenei a livello regionale, nazionale e internazionale e degli istituti di tutela dei beni librari e archivistici della Sardegna.

Il convegno è realizzato nell’ambito dei progetti “Le mappe del sapere”, “Un archivio digitale per la Sardegna del Risorgimento” (responsabili scientifici i professori Francesco Atzeni e Gianfranco Tore) entrambi cofinanziati dalla Regione Sardegna- legge 7/2007 e “Officina per le buone pratiche nelle Digital Humanities”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna. Di quest’ultimo e del primo progetto, il responsabile scientifico è Giancarlo Nonnoi. I lavori costituiscono attività di formazione e aggiornamento per il personale docente e non docente delle scuola.

Al convegno intervengono, tra gli altri, gli specialisti dell’Università di Cagliari, Silvia Conti, Duilio Caocci, Gian Luigi Pillola, Cecilia Tasca, Eleonora Todde e Paolo Sanjust. Il pro rettore per la didattica, Ignazio Putzu, coordina la tavola rotonda su “Le agenzie di tutela, conservazione e promozione dei beni librari e archivistici della Sardegna e le digital humanities”. Previste relazioni da esperti provenienti dagli atenei di Roma-La Sapienza, Bologna, Leeds, Sassari, Halle.

Si concludono oggi, a Buggerru, le celebrazioni per ricordare le vicende e le vittime del primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la cooperativa “Piccola Parigi”, ed il patrocinio della #Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias.

Ieri sera, nella sala convegni dell’ex centrale elettrica, si è svolto un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Giacomo Mameli, direttore della rivista #SardiNews, con gli interventi dei docenti dell’#Università di Cagliari Francesco Atzeni e Gianfranco Bottazzi, del segretario regionale della CGIL Michele Carrus e del segretario nazionale della CGIL, Susanna Camusso, al quale si riferisce l’ampia documentazione fotografica. Alle 19.00, nei locali dell’ex centrale elettrica, si si è svolto lo spettacolo teatrale “La Cantata, 4 settembre 1904”, diretto da Gianluca Medas; alle 21.30, in piazza Morti di Buggerru, il concerto del gruppo “Gli Intreccio”.

Oggi, nei locali dell’ex centrale elettrica, a partire dalle 16.00, si svolgerà il dibattito “L’economia della cultura-Sviluppo integrato del territorio”, coordinato da Vito Fiori, giornalista dell’Unione Sarda, al quale parteciperanno: Silvano Farris, sindaco di Buggerru; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai, il #Fondo Ambiente Italiano; Giampiero Pinna, coordinatore della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario; Salvatore Cherchi, referente regionale per l’attuazione del del #Piano Sulcis; Cecilia Tasca, docente alla facoltà di studi umanistici dell’Università di Cagliari; Ilenia Cilloco, assessore della Cultura del comune di Villanovaforru; Guido Ferilli, direttore del #DEC-LAB, laboratorio di economia della cultura. Alle 21.30, sulla terrazza exBa, è previsto uno spettacolo teatrale della compagnia “L’effimero Meraviglioso”, intitolato “La piccola Parigi”, di Nino Nonnis, per la regia di Maria Assunta Calvisi.

Le celebrazioni del 4-5 settembre 2014 sono dedicate alla memoria dell’eccidio di Buggerru e alla comprensione dei fatti che, 110 anni fa, portarono alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia. Durante lo svolgimento delle manifestazioni si avrà modo di discutere delle dure condizioni di lavoro del mondo operaio nel periodo storico in cui si svolsero i fatti e ieri è stato presentato il concorso artistico letterario intitolato“Storie di Miniera”, patrocinato dalla CGIL-Sardegna e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo.
Il gruppo locale “Progetto drammaturgia condivisa” proporrà una ricostruzione scenica del tragico episodio in collaborazione col gruppo di animazione diretto dal professor Gianni Persico.
Nella giornata conclusiva, infine, verrà approfondito il tema dell’unione fra la cultura e l’economia del territorio, definendo le peculiarità che rappresentano un patrimonio di inclusione sociale e nuove opportunità produttive.
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Giovedì 4 e venerdì 5 settembre sono in programma a Buggerru due giornate organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Silvano Farris, e la cooperativa “Piccola Parigi”, ed il patrocinio della #Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesiasper ricordare le vicende legate al primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, nel quale vennero uccisi tre minatori.

La prima giornata prevede, alle 9.00, la celebrazione della Messa in Piazza Morti di Buggerru 1904; alle 10.00 il raduno dei partecipanti e l’intervento musicale del gruppo “Gli Intreccio”; la commemorazione dell’eccidio, in Piazza delle Cernitrici, con il saluto dei rappresentanti sindacali regionali e nazionali e le conclusioni di Susanna Camusso, segretario generale della CGIL. Alle 16.00, nella sala convegni della ex centrale elettrica, si svolgerà un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Giacomo Mameli, direttore della rivista SardiNews, con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru; dei docenti dell’#Università di Cagliari Francesco Atzeni e Gianfranco Bottazzi, e della stessa Susanna Camusso.

Alle 19.00, nei locali dell’ex centrale elettrica, si svolgerà lo spettacolo teatrale “La Cantata, 4 settembre 1904”, diretto da Gianluca Medas; alle 21.30, in piazza Morti di Buggerru, il concerto del gruppo “Gli Intreccio”.
Venerdì 5, nei locali dell’ex centrale elettrica, a partire dalle 16.00, si svolgerà il dibattito “L’economia della cultura – Sviluppo integrato del territorio”, coordinato da Vito Fiori, giornalista dell’Unione Sarda, al quale parteciperanno: Silvano Farris, sindaco di Buggerru; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai, il #Fondo Ambiente Italiano; Giampiero Pinna, coordinatore della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario; Salvatore Cherchi, referente regionale per l’attuazione del del #Piano Sulcis; Cecilia Tasca, docente alla facoltà di studi umanistici dell’Università di Cagliari; Ilenia Cilloco, assessore della Cultura del comune di Villanovaforru; Guido Ferilli, direttore del #DEC-LAB, laboratorio di economia della cultura. Alle 21.30, sulla terrazza exBa, è previsto uno spettacolo teatrale della compagnia “L’effimero Meraviglioso”, intitolato “La piccola Parigi”, di Nino Nonnis, per la regia di Maria Assunta Calvisi.
Le celebrazioni del 4-5 settembre 2014 sono dedicate alla memoria dell’eccidio di Buggerru e alla comprensione dei fatti che, 110 anni fa, portarono alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia. Durante lo svolgimento delle manifestazioni si avrà modo di discutere delle dure condizioni di lavoro del mondo operaio nel periodo storico in cui si svolsero i fatti e verrà presentato il concorso artistico letterario intitolato “Storie di Miniera” patrocinato dalla CGIL-Sardegna e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo.
Il gruppo locale “Progetto drammaturgia condivisa” proporrà una ricostruzione scenica del tragico episodio in collaborazione col gruppo di animazione diretto dal professor Gianni Persico.
Nella giornata conclusiva, infine, verrà approfondito il tema dell’unione fra la cultura e l’economia del territorio, definendo le peculiarità che rappresentano un patrimonio di inclusione sociale e nuove opportunità produttive.