22 December, 2025
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Dal diritto a giocare, negato tutt’oggi a tanti bambini nel mondo, al diritto ad essere ascoltati. La mattinata di ieri nella palestra Roberto Carlo Frongia a Villamassargia con la Garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Carla Puligheddu è trascorsa con una certa intensità per il pubblico composto da bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado. Molteplici i temi affrontati in base alla fascia d’età, se i più piccoli si sono scatenati sul campo con palloni e girotondo, con i preadolescenti Puligheddu ha parlato di amore, possesso, emarginazione, cyberbullismo, fatti di cronaca e delle tante insidie che aleggiano tra i più giovani durante un momento della crescita piuttosto delicato, laddove i genitori sono chiamati a esercitare un sano controllo ai fini della tutela del minore.
L’evento organizzato dal comune di Villamassargia è stato aperto dai saluti della sindaca Debora Porrà affiancata da Anna Gioi, responsabile dei Servizi sociali, e dalla vicesegretaria Laura Pasci che hanno rinnovato la forte attenzione dell’Ente verso le nuove generazioni.
«L’esperienza condotta in ambito regionale dalla dottoressa Puligheddu può essere riprodotta su scala locale e per questo motivoha annunciato la sindacaabbiamo già deliberato l’istituzione della figura di un Garante comunale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a Villamassargia, convinti che possa esercitare un ruolo di raccordo prezioso.»
Nel corso dell’incontro è stato presentato il libro “Chiara, una vita oltre la vita” che, dall’esistenza spezzata in circostanze tragiche della tredicenne oristanese Chiara Carta nel 2023, è diventato uno strumento per mettersi in ascolto dei ragazzi. La pubblicazione è stata fortemente voluta da Carla Puligheddu che ha invitato il padre di Chiara, Piero Carta, a prendere la parola davanti al pubblico visibilmente commosso quando ha raccontato con il cuore in mano della figlia uccisa dalla sua mamma che soffriva di disagio psichico. Proprio per onorarne la memoria, Piero Carta ha voluto trasformare il profondo dolore in servizio per gli altri, indirizzando ai presenti un messaggio fondato sull’ascolto e sul dialogo tra generazioni. «Chiara era matura, coraggiosa e non si risparmiava nel difendere chi era in difficoltà», è il suo ricordo che si trasforma immediatamente in un caldo invito ai coetanei della figlia: «Non abbiate paura di chiedere aiuto e di parlare se ne avete bisogno».
«Chiara è stata privata del diritto più importante: il diritto alla vita. Non dovete mai dare per scontati i vostri diritti e mai smettere di rivendicarli», è il monito rivolto agli studenti dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu.
Al termine dell’incontro, saluti e ringraziamenti sono stati accompagnati da un ultimo annuncio da parte della sindaca Debora Porrà: l’imminente inaugurazione di un nuovo parco per i giovani, «un luogo di ritrovo riqualificato presso la pineta le Aie con accesso diretto alle scuole medie». Anche queste azioni sono un modo per rafforzare il senso di appartenenza dei ragazzi e favorire la partecipazione.
 

Si è svolta stamane con toni sobri e contenuti, a causa della pandemia in atto, ma in un contesto di grande contentezza ed emozione, la cerimonia di inaugurazione della nuova Stazione Carabinieri di Vallermosa, avvenuta alla presenza del Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora”, Generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio, appositamente giunto da Roma, nonché delle autorità civili e militari e del vice sindaco di Vallermosa, signora Chiara Carta.

Sono trascorsi circa otto anni da quando, a causa degli importanti danni strutturali a suo tempo manifestatisi nella vecchia sede della Stazione CC di Vallermosa, il 13 maggio 2014 il reparto è dovuto ripiegare presso i locali della confinante Stazione di Siliqua.

In questo periodo di tempo i carabinieri non hanno mai fatto mancare regolari servizi di vigilanza su quel territorio e costanti rapporti con la popolazione residente, grazie anche all’istituzione di un posto ricezione denunce presso il comune di Vallermosa.

L’evento è stato, altresì, caratterizzato dal passaggio simbolico di una bandiera tricolore dal vice sindaco al comandante della Stazione, maresciallo Andrea Farci, cui hanno fatto seguito lo scoprimento di una targa, il successivo taglio del nastro tricolore e la benedizione dei locali da parte del cappellano militare. La rappresentante della comunità locale ha anch’ella espresso grande apprezzamento per l’opera svolta dai carabinieri che non hanno mai fatto mancare la loro presenza.

La riapertura della nuova sede della Stazione dei carabinieri a Vallermosa, in via Verdi al n. 5, è stata possibile grazie, soprattutto, alla disponibilità della famiglia Cagnacci, a capo dell’omonima Fondazione proprietaria dello stabile, che si è prodigata quotidianamente per il raggiungimento del risultato in tempi ristretti, consentendo così alla comunità vallermosese di ricostituire un importante presidio di legalità completamente ristrutturato e ammodernato.

Da oggi la nuova caserma dei carabinieri di Vallermosa, come avviene soprattutto nei piccoli Comuni, potrà di nuovo rappresentare fisicamente un essenziale presidio di riferimento per la cittadinanza, simbolo di legalità e della visibile presenza dello Stato, riprendendo finalmente il proprio naturale percorso storico, iniziato nell’aprile del 1978, quando fu istituita per servire un territorio che ancora oggi mantiene grande rilievo quale crocevia fra il Medio Campidano ed il Sulcis  Iglesiente.