28 April, 2024
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Il Cagliari affronta il derby delle Isole, allo stadio Barbera (inizio ore 15.00, dirige Paolo Valeri di Roma), contro il Palermo degli ex Diego Lopez (dal 1998 al 2010 colonna della squadra rossoblu, nella quale ha collezionato 314 presenze e 7 reti ed ha iniziato la carriera di allenatore nelle Giovanili, arrivando fino alla prima squadra) e Nicola Salerno (direttore sportivo).

La squadra di Massimo Rastelli non ha particolari problemi di classifica, avendo già raggiunto da tempo la tranquillità, se non l’ambizione di migliorare una stagione sicuramente positiva, considerato che l’ha affrontata da matricola. Nonostante qualche delusione di troppo per la pesantezza numerica di alcune sconfitte, soprattutto quelle maturate in casa, non è mai stata impelagata nella zona calda della classifica e questo aspetto conterà tanto quando a fine stagione verrà fatto il bilancio del lavoro svolto dal tecnico e dai calciatori.

Sarà diverso lo spirito con il quale scenderà in campo la squadra rosanero che, a questa partita, lega le ultime speranze di rientrare in corsa per la salvezza, ancora vive, nonostante un bilancio fin qui disastroso (nessuno avrebbe potuto prevedere che dopo 29 giornate il Palermo avrebbe avuto solo 15 punti, frutto di 3 vittorie, 6 pareggi e ben 20 sconfitte), per la modestia assoluta di altre due squadre neopromosse, Crotone e Pescara, e la frenata registrata nel girone di ritorno dall’Empoli che conserva sette punti di vantaggio sul Palermo ma è reduce da ben 7 sconfitte consecutive ed ha conquistato solo 4 punti nelle 11 partite disputate nel girone di ritorno.

Anche oggi Massimo Rastelli deve fare i conti con assenze importanti. Prima della sosta ha perso Nicolò Barella e il capitano Daniele Dessena e in settimana s’è fermato nuovamente Diego Farias. Rientra Marco Capuano.

«Giochiamo contro una squadra affamata di punti che si gioca le ultime chance per sperare nella salvezza. Dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare le insidie tecniche e psicologiche – ha detto alla vigilia Massimo Rastelli -. Ci saranno alcuni momenti dove tu fai la partita, in altri magari avranno loro il pallino del gioco. Le transizioni faranno la differenza. Quel che importa è metterci la giusta carica e determinazione, capire che tipo di partita andiamo ad affrontare. Palermo è una piazza calda, la squadra ha preso il carattere del suo allenatore. Secondo me hanno ancora buone possibilità di salvarsi.»

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Un bel Cagliari ha fermato la corsa della Lazio al Sant’Elia sullo 0-0 in una partita che ha confermato la crescita della squadra di Massimo Rastelli. Contro una squadra in forma smagliante come la Lazio, per il Cagliari, sceso in campo con una formazione largamente rimaneggiata per le assenze forzate di diversi giocatori, tra i quali Marco Borriello, era fondamentale giocare una partita attenta, priva di smagliature in tutte le zone del campo, dall’inizio alla fine, e sul campo Joao Pedro e compagni non hanno deluso le attese.

Il trio delle meraviglie dell’attacco biancoceleste formato da Felipe Anderson, Ciro Immobile e Keita è stato contenuto bene, il fulcro del gioco avversario a centrocampo è stato oscurato con un pressing alto e il portiere rossoblu Rafael nell’arco dei ’90 ha dovuto effettuare un solo intervento veramente impegnativo, sul quale si è disimpegnato bene, su una conclusione di Felipe Anderson. E il Cagliari, dopo un primo tempo prudente, quasi timoroso in avanti, nel finale, con l’inserimento di Diego Farias, coinciso con un evidente calo fisico della Lazio, è venuto fuori, fallendo in un paio di occasioni, in particolare con Simone Padoin (all’81’) l’opportunità di andare a segno e conquistare conseguentemente l’intera posta in palio.

Alla fine è maturato un pareggio giusto per quanto le due squadre hanno saputo fare nell’arco dei ’90. Per il Cagliari si tratta del primo 0 a 0 dall’inizio della stagione.

Soddisfatto, a fine partita, il tecnico rossoblu Massimo Rastelli.

«Sono tante le note positive – ha commentato Massimo Rastelli -. È stata una gara simile a quella di domenica scorsa, potevi vincere come potevi perderla. Il primo tempo è stato equilibrato, bloccato per merito nostro, con pochissime occasioni da gol e disturbata dal vento. Nel secondo tempo la Lazio si è allungata, voleva vincerla a tutti i costi: noi volevamo vincerla senza rischiare di perderla. Abbiamo forse prodotto le occasioni più nitide, in particolare quella capitata a Padoin. È un punto fondamentale, che chiude un trittico terribile, dove avremmo meritato di più, ma che dà morale e continuità al lavoro dei ragazzi; consideriamo anche le tante assenze e il valore dell’avversario. La classifica poi è buona.»

 

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E’ un Cagliari molto motivato, deciso a far valere la sua buona affidabilità casalinga, quello che alle 15.00 affronterà la Lazio di Simone Inzaghi, la quarta forza del campionato di serie A 2016/2017, giunto alla decima giornata del girone di ritorno.

La squadra biancoceleste arriva a questa partita reduce da un filotto di vittorie consecutive e dalla vittoria per 2 a 0 nel derby di andata della semifinale di Coppa Italia con la Roma, trascinata dallo straordinario trio d’attacco formato da Ciro Immobile, Felipe Anderson e Keita. Recupera inoltre due pilastri di centrocampo e difesa come come Lucas Biglia e Stefan De Vrij.

Massimo Rastelli, viceversa, è ancora una volta alle prese con importanti problemi di organico. Dopo i forfait scontati di Luca Ceppitelli, Marco Capuano e Alessandro Deiola, il tecnico rossoblu ha dovuto incassare anche quelli di Marco Borriello e Nicolò Barella. Il Cagliari dovrà fare tesoro degli errori commessi all’andata, quando dopo un’ottima prima parte di gara, lasciò campo libero ai velocisti della Lazio, finendo con il perdere pesantemente per 4 a 1.

La prestazione di Firenze, non premiata con un più che meritato pareggio solo per la prodezza di Nikola Kalinić in piena Zona Cesarini, induce alla fiducia, soprattutto se il trio d’attacco rossoblu, formato da Marco Sau, Diego Farias e Joao Pedro, riuscirà a tenere testa a quello biancoceleste.

Fischio d’inizio alle 15.00, dirigerà Marco Guida di Torre Annunziata, assistenti di linea Vivenzi e Liberti, quarto Di Vuolo, addizionali Massa e Serra.

Joao Pedro. Foto di Fabio Murru.

Joao Pedro. Foto di Fabio Murru.

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Arriva l’Inter, il Cagliari cerca l’impresa al Sant’Elia per bissare quella compiuta nel girone d’andata a San Siro. I rossoblu hanno il morale alto, per i due risultati positivi centrati nelle ultime due trasferte consecutive, 4 punti tra Genova con la Sampdoria e Crotone e, soprattutto, per il 12° posto e i 31 punti in classifica che rappresentano la certezza ormai quasi matematica della salvezza, quando alla conclusione del campionato, con quella odierna, mancano ancora 12 partite..

Quella odierna con la squadra di Stefano Pioli è la prima di un trittico di partite particolarmente impegnative che evoca ricordi contrastanti. A Milano, infatti, come già sottolineato, il Cagliari si impose sull’Inter per 2 a 1 ma andò poi incontro a due pesanti sconfitte, prima in casa con la Fiorentina, 3 a 5, poi a Roma con la Lazio, 1 a 4.

Quella compiuta il 16 ottobre a Milano sull’Inter allora allenata da Frank De Boer fu la prima vittoria esterna (la seconda risale a domenica scorsa a Crotone). Rispetto alla gara d’andata, con l’arrivo in panchina di Stefano Pioli, l’Inter è profondamente cambiata ed ha letteralmente svoltato, risalendo prepotentemente la classifica. Oggi il tecnico nerazzurro non potrà disporre di Marcelo Brozović e João Mário, entrambi infortunati.

Massimo Rastelli ritrova Diego Farias, destinato a comporre con Marco Borriello, Marco Sau e Victor Ibarbo un quartetto d’eccezione che non sfigurerebbe in nessuna compagine di serie A. Rientra anche Panagiotis Tachtsidis, reduce da una squalifica e Simone Padoin ha ritrovato la piena efficienza fisica. Sono ancora indisponibili solo Luca Ceppitelli, Paolo Faragò e Federico Melchiorri, sono al palo.

Fischio d’inizio alle ore 15.00, dirige Marco Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Giallatini e Peretti, quarto uomo Tasso, addizionale 1 Mazzoleni, addizionale 2 Mariani.

Bruno Eduardo Regufe Alves.

 

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Joao Pedro.

Joao Pedro.

La bella e sfortunata prova con la Juventus è ormai alle spalle e il Cagliari si rituffa in campionato, atteso da un ciclo di partite assai impegnative, con tre trasferte in un mese, contro avversari di valore.

Il campionato entra nel vivo e la squadra di Massimiliano Rastelli, ormai ad un passo dalla salvezza, deve capire quale sarà il suo ruolo nel finale di stagione. questi impegni ravvicinati possono indirizzare in maniera definitiva la stagione del Cagliari, ad iniziare dalle due trasferte consecutive di Genova e Crotone. Il campionato rossoblu è stato fin qui caratterizzato dal cosiddetto “mal di trasferta”, considerato che ben 23 dei 27 punti fin qui accumulati, sono stati ottenuti al Sant’Elia, davanti ai propri tifosi. In trasferta sono arrivati solo i 3 punti di Milano con l’Inter e quello di Pescara, a fronte di ben dieci sconfitte.

La Sampdoria allenata dall’ex tecnico rossoblù Marco Giampaolo è una delle squadre più in forma ma il Cagliari l’affronta senza paura. Vanno prestate grandi attenzioni gli attaccanti Muriel e Quagliarella, ma merita assoluto rispetto anche il giovane Shick, risultato spesso decisivo a partita iniziata e già nel mirino di numerose grandi squadre.

Massimiliano Rastelli recupera finalmente Joao Pedro, reduce da tre giornate di squalifica, mentre dovrà ancora fare a meno dell’altro brasiliano Diego Farias. A centrocampo non ci sarà Nicolò Barella, squalificato, ma rientra Simone Padoin e Artur Ionita sta meglio, con una settimana in più di allenamento sulle gambe. Indisponibile, purtroppo, anche Luca Ceppitelli, alle prese con un problema al ginocchio.

Migliora, infine, lo stato di forma di Victor Ibarbo, alternativa alla coppia Borriello-Sau, che potrebbe tornare molto utile nel corso dell’incontro.

Sampdoria – Cagliari avrò inizio alle 15.00 e sarà diretta da Davide Massa, assistenti di linea Ranghetti e Del Giovane, IV arbitro Liberti, addizionale 1 Pairetto, addizionale 2 Di Martino.

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Cagliari si prepara a vivere una grande serata di calcio, allo stadio Sant’Elia, dove la squadra di Massimiliano Rastelli alle 20.45 ospiterà la Juventus, indiscussa solitaria capolista del campionato. Il tecnico rossoblu ritrova il bomber Marco Borriello ma, purtroppo, dovrà fare a meno ancora di Diego Farias. Ritorna anche Simone Padoin e, per la prima volta, tra i convocati c’è Victor Ibarbo, ritornato a Cagliari due anni dopo la sua partenza per Roma.

«Abbiamo voluto concedere a Diego una settimana in più di riposo per evitargli possibili problemi futuri e averlo a disposizione domenica prossima contro la Sampdoria – ha detto alla vigilia Massimiliano Rastelli -. Marco si è allenato con una certa regolarità, è convocato, vedremo domani. Ibarbo ha lavorato per una settimana con i compagni, è a disposizione Affrontiamo una squadra stratosferica, con possibilità infinite di cambiare tattica di gioco: variano senza problemi dai lanci lunghi al gioco corto, con scambi rapidi e tagli. Non danno mai punti di riferimento. Ci vorrà il miglior Cagliari per portare a casa un risultato positivo.»

Massimiliano Rastelli ritiene che il Cagliari non sia battuto in partenza. «Non partiamo sconfitti ancora prima di cominciare. Giochiamo in casa, il nostro stadio ci dà una grossa carica, qui riusciamo a farci rispettare. Dovremo essere concentrati dal primo secondo sino al fischio finale per evitare cali di tensione, avere grande convinzione, spirito agonistico e qualità. Molto dipenderà dalle prestazioni individuali».

Sarà una serata speciale anche per la presenza allo stadio di Gigi Riva, che verrà premiato dal presidente del CONI, Giovanni Malagò, con il “Collare d’Oro”.

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Il Cagliari si è già messo alle spalle il ko di Bergamo e pensa alla grande sfida con la Juventus. Oggi la squadra rossoblu ha ripreso gli allenamenti ad Asseminello. Graditissima la presenza in gruppo di Victor Ibarbo è in gruppo: il colombiano ha lavorato regolarmente con i compagni. Hanno svolto un lavoro differenziato Marco Sau (sovraccarico adduttore gamba sinistra), Marco Borriello (trauma contusivo ginocchio destro), Simone Padoin e Diego Farias per i rispettivi fastidi muscolari.

Per la grande sfida con la capolista Juventus in programma domenica, il Sant’Elia è già tutto esaurito. I 2.500 biglietti rimasti a disposizione dei tifosi sono terminati nella prima giornata aperta alla vendita libera, dopo la settimana dedicata alla prelazione per gli abbonati. Sarà il secondo sold-out stagionale, dopo quello riscontrato il 23 ottobre scorso in occasione della partita contro la Fiorentina, mentre si era sfiorato il tutto esaurito per Cagliari-Roma del 28 agosto e Cagliari-Napoli dell’11 dicembre. Spalti al completo anche per Cagliari-Bologna, giocata due settimane fa, ma senza il tifo della Nord.

Contro i bianconeri dell’ex Massimiliano Allegri, al di là del risultato, sarà sicuramente un grande successo di pubblico.

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Il Cagliari di Massimo Rastelli va a caccia dei punti della definitiva tranquillità, questo pomeriggio, allo stadio Sant’Elia, nella sfida con il Bologna dell’ex Roberto Donadoni.

La squadra rossoblu, reduce dalla sfortunata trasferta sul campo della Roma, scenderà in campo priva di numerosi titolari. Tre assenze pesanti a centrocampo, reparto nel quale sono indisponibili Simone Padoin, Nicolò Barella e il nuovo arrivato Paolo Faragò. Massimo Rastelli recupera invece Davide Di Gennaro, uomo preziosissimo per illuminare il gioco. Mancano inoltre il trequartista titolare, Joao Pedro, e il suo naturale sostituto Diego Farias. Nonostante tutte queste assenze, il Cagliari affronta il Bologna, avversario con il quale condivide la posizione di metà classifica a quota 26 punti (anche se il Bologna deve recuperare una partita casalinga con il Milan), con grande carica e ottimismo, deciso a far valere la legge del Sant’Elia che finora ha fruttato la bellezza di 22 dei 26 punti complessivi, frutto di 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte (nel rendimento casalingo il Cagliari occupa la settima posizione, dietro tutte le grandi: Juventus, Roma, Inter, Napoli, Lazio e Milan).

Nel Bologna Roberto Donadoni è orfano dello svizzero Dzemaili, l’uomo più in forma, reduce dalla doppietta decisiva realizzata al Torino, squalificato; ma ci saranno Destro, bomber col gol sempre in canna, e sulla fascia sinistra Krejci, all’andata una vera spina nel fianco della difesa cagliaritana.

Prima della partita verrà consegnato al capitano del Bologna un oggetto artistico opera del ceramista di Assemini Andrea Farci.

Chiusa la Curva Nord per squalifica, il resto dello stadio presenterà il tutto esaurito, anche grazie alla scelta fatta della società di praticare un prezzo unico di 10 euro in tutti i settori. La risposta dei tifosi è stata eccezionale e tutti sanno quanto conti la loro spinta, al Sant’Elia, per la squadra di Massimo Rastelli.

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La travolgente vittoria sul Genoa (4 a 1, con 2 goal di Marco Borriello e uno a testa di Joao Pedro e Diego Farias) ha lanciato il Cagliari al decimo posto in classifica e, all’inizio del girone di ritorno, ha di fatto chiuso il discorso salvezza (l’obiettivo prioritario chiesto al tecnico Massimiliano Rastelli la scorsa estate dal presidente Tommaso Giulini). I 26 punti fin qui conquistati in 20 partite disputate e, soprattutto, i 16 di vantaggio sul Palermo, terz’ultimo in classifica, pone i rossoblu al riparo da sorprese, a meno di un crollo verticale quasi impossibile. La squadra ieri ha giocato forse la miglior partita della stagione, un’autentica lezione di calcio ad un avversario che nel girone d’andata è stato capace di battere a Marassi prima il Milan poi alla Juventus ma che da qualche settimana attraversa una fase involutiva che l’ha fatta scivolare in una posizione anonima della classifica, tre punti dietro il Cagliari.

Il campionato del Cagliari ha avuto fino ad oggi due volti distinti: uno, bellissimo, esibito al Sant’Elia, dove Borriello e compagni hanno vinto ben 7 delle 10 partite disputate, 22 punti, settimo posto in classifica, con ben 24 reti segnate e 20 subite. I goal subiti sono tanti per le due pesantissime sconfitte interne subite (le uniche, oltre al pareggio in rimonta con la Roma) con la Fiorentina e il Napoli (con 5 goal a partita al passivo); uno anonimo, quello esterno, che pone il Cagliari al penultimo posto, con una sola vittoria (a Milano con l’Inter), un pareggio e ben 8 sconfitte, con soli 4 punti. Il bilancio complessivo parla di 8 vittorie, due pareggi e 10 sconfitte, con 31 goal segnati (l’ottavo attacco del campionato) e 44 subite (la peggiore difesa del campionato).

Gli ultimi risultati restituiscono serenità a tutto l’ambiente, ad iniziare dall’allenatore, messo in discussione non per la posizione di classifica che è sempre stata rassicurante, ma per alcune pesanti sconfitte subite, in particolare per le proporzioni di quelle interne con Fiorentina e Napoli. E consentono alla squadra di affrontare la prossima trasferta, sul campo della vicecapolista Roma, nella condizione di non avere niente da perdere. E se riuscisse a ripetere la prestazione fornita a Milano, nonostante il rendimento interno della Roma sia senza macchia (9 vittorie su 9 partite disputate, praticamente pari a quello della capolista Juventus che ha vinto tutte le 10 partite disputate) il risultato potrebbe anche non essere scontato.

Joao Pedro.

Joao Pedro.

 

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Il Cagliari reagisce con grande orgoglio al periodo di crisi e alle critiche ricevute nelle ultime settimane, supera la temuta Udinese con i goal di Diego Farias e Marco Sau e compie un nuovo balzo in avanti nel percorso che porta al traguardo finale della salvezza. Ora, con 19 punti, la squadra di Massimo Rastelli ha portato a 12 i punti di vantaggio sul Pescara, terz’ultimo, che questa sera gioca sul campo della Roma, e a 13 quelli sulla coppia Crotone-Palermo che occupa l’ultima posizione.

Dopo una prima mezz’ora sostanzialmente equilibrata, priva di grandi squilli, il Cagliari ha sbloccato la partita al 37′. L’azione del goal è nata con uno scambio Farias-Borriello, il brasiliano si è incuneato in area per calciare a rete ed è stato travolto dal portiere friuliano Karnezis uscitogli incontro a valanga. Rigore netto ed ammonizione per l’estremo difensore ospite. Diego Farias ha trasformato il rigore con un rasoterra angolatissimo. Il gol ha dato la scossa al Cagliari che dopo qualche minuto avrebbe potuto raddoppiare con lo stesso Farias che, una volta entrato in area dalla fascia sinistra, ha calciato sull’esterno della rete.

All’inizio del secondo tempo il Cagliari ha avuto una terza palla goal clamorosa, scaturita da un grave errore del difensore friulano di Wague che, con un passaggio all’indietro assai azzardato, ha regalato la sfera a Marco Borriello che ha messo Farias solo davanti al portiere con un colpo di tacco, ma l’esterno rossoblu ha messo a lato di poco.

Gli errori commessi in attacco, sono stati inevitabilmente puniti dall’Udinese che al 51′ ha riacciuffato il pareggio. Su un cross dalla sinistra, Matos ha fatto sponda per Thereau, il tiro è stato rimpallato e Fofana è stato molto abile a liberarsi di Barella con una finta e a superare Marco Storari.

Il pari è durato solo due minuti: un lancio di Barella viene raccolto da Isla che mette in mezzo all’area per Sau, bravo a superare Karnezis con uno splendido colpo di tacco: 2 a 1.

Il Cagliari controlla il risultato, i due tecnici effettuano diversi cambi, l’Udinese forza i tempi alla ricerca del goal del pareggio ma rischia di subire il terzo goal con Borriello, fermato da Karnezis a 10′ dalla fine. I rossoblu soffrono ma resistono agli assalti finali dell’Udinese che a 2′ dal 90′ non hanno fortuna, quando sono fermati da  un palo su conclusione di Penaranda.

Il Cagliari festeggia, il campionato è ancora molto lungo ma, classifica alla mano, la salvezza è indubbiamente più vicina.

Il calendario propone ora ai rossoblu di Rastelli due impegni alla loro portata, mercoledì in Coppa Italia con la Sampdoria e domenica in campionato, la trasferta di Pescara.

 

Diego Farias.

Diego Farias.