24 April, 2024
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Per il Teatro Lirico di Cagliari non c’è pace. Chi sperava che la nomina del nuovo soprintendente Angela Spocci potesse portare ad una schiarita, è rimasto evidentemente deluso. La soprintendente a distanza di poche settimane dal suo insediamento, è stata contestata dalle organizzazioni sindacali, il nuovo direttore amministrativo Giovanni Battista Ena si è dimesso pochi giorni dopo la sua nomina, la delicata situazione economica mette a rischio il pagamento degli stipendi ai dipendenti.

Il consigliere comunale Enrico Lobina, del gruppo “Sardegna Sovrana”, stamane ha diffuso una nota, nella quale afferma che «la crisi che sta investendo il Teatro Lirico di Cagliari è ormai insostenibile. Occorre che, una volta per tutte, chi di dovere renda nota la reale situazione relativa alla situazione economica e alle eventuali responsabilità di chi ha gestito la Fondazione negli ultimi anni».

«Senza questa chiarezza – aggiunge Lobina – è impossibile programmare alcuna attività e mettere fine alle polemiche strumentali e ai tentativi di parte di risolvere (senza in realtà risolvere nulla) una crisi che, con il passare dei mesi, sembra purtroppo aggravarsi. I rischio maggiore è che il Teatro Lirico venga declassato e perda il suo status di Fondazione, con un conseguente gravissimo danno per la città, per la Sardegna e per i lavoratori.»

«Insieme ad una “operazione verità” sui conti serve un reale e immediato cambio di passo gestionale, con una maggiore apertura alla qualità e ai mercati internazionali, un maggior rapporto con il territorio ed un maggior utilizzo dei servizi che il Teatro Lirico può offrire. I lavoratori hanno già fatto sacrifici e, per una prospettiva seria, sono disposti a farne altri -. conclude Enrico Lobina -, ma non li si può lasciare senza stipendio.»

Teatro lirico di Cagliari 2 copia

«Il provvedimento governativo noto come “Sblocca Italia” si profila come input per il rilancio di “grandi opere” costose e dannose, come liberalizzazione delle norme sull’incenerimento dei rifiuti, come stimolo alle trivellazioni, come deterrente alle bonifiche e alla messa in sicurezza dei siti contaminati e come grande incentivo alla svendita del patrimonio pubblico. E’ un attacco all’integrità del nostro territorio, del nostro paesaggio e alla preservazione del complesso dei nostri centri storici.»

La denuncia arriva da Enrico Lobina, consigliere comunale di Cagliari del gruppo Federazione della Sinistra – Rossomori.

«E’ una legge con probabili profili di incostituzionalità – aggiunge Lobina – contro il quale sono stati già presentati diversi ricorsi in giudizio da parte delle associazioni ambientaliste. Oltre che sotto piano giuridico esso sta venendo contestato sotto il profilo sociale con manifestazioni di piazza diffuse in tutto il territorio italiano. Dobbiamo schierarci con loro.»

«Il decreto “Sblocca Italia” va contro le linee programmatiche sulla tutela del territorio della nostra amministrazione comunale. Per questo, sulla scia di iniziative simili svoltesi in numerosi altri comuni italiani e sardi, ho scritto una lettera al sindaco Massimo Zedda per chiedergli di prendere ufficialmente una posizione di netta contrarietà al documento, a cui subito si sono aggiunti Giovanni Dore e Ferdinando Secchi. In Sardegna – conclude Enrico Lobina – la campagna è stata lanciata dalla sezione sarda dell’ISDE (International Society of doctors for environment).»

Municipio di Cagliari 1 copia

Prosegue l’attività dell’associazione culturale S’Ischiglia, che ha ufficializzato il programma degli eventi del mese di dicembre.

Carlo Paolini – Scultore.
“Insegnamento delle arti applicate all’arredamento nell’edilizia, nell’architettura, nel recupero dei giovani a rischio.”

3 dicembre • Elisabetta Salis – Storica dell’arte – “I retabli:una finestra aperta sul passato.”

5 dicembre • Myriam Quaquero – Musicologa, insegnante di storia ed estetica della musica moderna e contemporanea al Conservatorio Pierluigi Da Palestrina.

 “L’Orchestra del Reich. I Berliner Philharmoniker e il Nazionalsocialismo.”

10 dicembre • Filippo Gianfriddo, primo percussionista dell’orchestra del  Teatro Lirico di Cagliari.

Lezione-Concerto. “Gli strumenti a percussione, da sempre legati all’istintualità dell’uomo, lo hanno accompagnato in varie forme durante il suo processo evolutivo differenziandosi a seconda dei popoli e delle culture e prestandosi a svolgere le più disparate funzioni sociali. Rimangono tuttora uno dei mezzi di comunicazione più  facilmente reperibili a livello universale.”

12 dicembre • Gianni Mascia, insegnante elementare e poeta, scrittore, traduttore ed esperto di lingue e culture poetiche. Dirige la rivista di culture poetiche Coloris de Limbas.

Presentazione del libro “Tzacca stradoni”. Moderatore Enrico Lobina.

15 dicembre • Marina Figus, diploma di flauto traverso presso Conservatorio Statale di Musica “Pierluigi Da  Palestrina” di Cagliari e laurea in etnomusicologia.

“Elvio Usala arrepichèndi is campànas de cresia”.

17 dicembre • Antonella Sanna, funzionario architetto presso la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Cagliari e Oristano.

“Attività di tutela, valorizzazione e restauro ad opera della Sopritendnenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cagliari e Oristano.”

29 dicembre • CONCERTO DI NATALE SEVEN MUSIC BAR – ore 17.00, con la partecipazione dell’Ensemble padovano “EL MELOPEO”

PROGRAMMA

GEORG PHILIPP TELEMANN

Les Goûts réunis (I gusti riuniti), ovvero la fusione musicale che in età tardo barocca si realizzò tra gli stili nazionali: in primis quello italiano e quello francese, i principali poli della musica del tempo.

“TRIOSONATE e CONCERTI DA CAMERA”

– Concerto in la minore TWV 52: a2 per due flauti, archi e basso continuo (Gravement, Vistement, Largement, Vivement)

– Triosonata in mi minore TWV 42:a4 per fluato dolce, violino e basso continuo (Largo, Vivace, Affettuoso, Allegro)

– Triosonata in Sol Maggiore TWV 42: g12 per flauto traverso, violino e basso continuo (Affettuoso, Vivace, Grave, Vivace)

– Concerto in mi minore TWV 52:e1 per flauto dolce, flauto traverso, archi e basso continuo (Largo, Allegro, Largo, Presto)

Carolina Putica, flauto dolce

Enrica Sirigu, flauto traversiere

Lucia Dalla Libera, violino

Elisabeth Lochmann, violino

Martina Baratella, viola da gamba

Roberta Tagarelli, clavicembalo

Tutte le conferenze si svolgeranno nella Sala Audiovisivi del Liceo Scientifico Paritario Pirandello, in via Umbria 20, a Carbonia, dalle 17.15 alle 18.30.

Municipio di Cagliari 890 copia

Enrico Lobina

Nel Consiglio comunale di Cagliari è stata costituita la componente “Sardegna Sovrana”.

«Anche in una situazione normale – spiega in una nota il consigliere Enrico Lobina, eletto nella lista della Federazione della Sinistra -, la politica avrebbe il compito di andare ben oltre la buona amministrazione. In una situazione straordinaria, come quella che viviamo, il compito si traduce in obbligo e in urgenza e, per quanto mi riguarda, in dovere morale irrinunciabile. Questo non sta accadendo in Consiglio regionale, e non sta accadendo in Sardegna in generale. Sulle servitù militari, sulle entrate, sul modello di sviluppo, sul lavoro, il giudizio è negativo.»

«L’isola, in questi mesi, sta regredendo economicamente e socialmente, di almeno quarant’anni. E Cagliari insieme a lei: lavoro che scompare, dispersione scolastica, aumento della povertà. Abbiamo ristudiato, in questi giorni, il programma elettorale e le dichiarazioni programmatiche presentate nel 2011. Quel programma, arricchito di temi emersi in questi anni, era e rimane il patto sul quale ci siamo uniti. Chiediamo a tutti di rispettarlo. Proprio per queste ragioni – aggiunge Enrico Lobina – dichiaro di assumere, rispetto alla maggioranza, una posizione autonoma e distinta. Questo significa che valuterò, volta per volta, gli atti che arriveranno in commissione ed in consiglio.»

«Non è uno sganciamento dalla maggioranza consiliare. Al contrario – conclude Enrico Lobina -, è l’invito ad uno scatto in avanti, a realizzare, in questi 15 mesi che ci dividono dalle elezioni, tutto quello che abbiamo scritto e non abbiamo realizzato. Ed anche qualcosa in più.»

 

Palazzo Regio Cagliari 1

E’ stato costituito lo scorso 7 luglio, a Cagliari, l’#Osservatorio Sardo Riforme Istituzionali.

Alla costituzione dell’organismo si è pervenuti a seguito dell’iniziativa delle associazioni culturali #Fondazione Sardinia, #Carta di Zuri e #Sardegna Soprattutto, che hanno promosso a Cagliari, palazzo viceregio, il recente seminario-convegno “Est ora, move(m)us”, nelle due giornate del 9 e del 23 giugno u.s.

All’Osservatorio aderiscono liberamente singoli cittadini, tra i quali parlamentari sardi, consiglieri regionali, operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi.

L’Osservatorio si propone di monitorare costantemente quanto accade nel Parlamento italiano in materia di riforme istituzionali, paventando e contrastando il pericolo della perdita della nostra specialità sarda e dello svuotamento del nostro statuto autonomistico.

I partecipanti opereranno informandosi e informando su quanto sta avvenendo, valutando le possibili conseguenze e decidendo le eventuali iniziative di contrasto.

Il lavoro dell’Osservatorio, senza preclusioni di sorta, giacché riguarda tutti i sardi, corrisponde e dà seguito all’urgenza segnalata dalla commissione regionale Autonomia nel documento del 26 giugno 2014 e intende fornire uno strumento utile alle finalità da esso proposte.

Già nella prima riunione costitutiva sono state segnalate alcune iniziative possibili:

• riunione solenne dei parlamentari sardi tra loro e con il Consiglio regionale;

• riunione solenne dei parlamentari e consiglieri sardi coi parlamentari e coi consiglieri delle altre regioni a statuto speciale;

•creazione di una rete tra tutti i soggetti interessati, compresi i canali informatici;

• diffusione dell’informazione in materia sia attraverso la stampa e i media locali, come avviene in altre regioni a statuto speciale, e attraverso internet;

• riunioni periodiche dell’Osservatorio e promozione di incontri pubblici.

All’Osservatorio hanno aderito al momento i parlamentari Roberto Cotti, Michele Piras e Pierpaolo Vargiu, i consiglieri regionali Gavino Sale e Paolo Zedda, i sindaci Piersandro Scano (Villamar) e Guido Tendas (Oristano), insieme a operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi come Gianluca Argiolas, Bachisio Bandinu, Vito Biolchini, don Pietro Borrotzu, Mario Carboni, Nello Cardenia, Salvatore Cubeddu, Bustianu Cumpostu, Federico Francioni, Enrico Lobina, Piero Marcialis, Pierluigi Marotto, Piero Marras, Monica Mascia, Valerio Medda, Mario Medde, Franco Meloni, Giacomo Meloni, Vincenzo Migaleddu, Nicolò Migheli, Luigi Mossa, Giancarlo Nonnis, Fabrizio Palazzari, Lorenzo Palermo, Oreste Pili, Vindice Ribichesu, Michele Schirru, Carlo Serra.

Palazzo della Regione 1 copia

Mercoledì 4 giugno dalle ore 10.30 gli abitanti di Piazza Granatieri di Sardegna, a Cagliari, terranno un sit-in di fronte al palazzo della Regione in Viale Trento. Il sit-in serve a chiedere che vengano sbloccati i fondi, già stanziati, per riqualificare gli alloggi della Piazza. Ne dà comunicazione il consigliere comunale Enrico Lobina, presidente del gruppo Federazione della Sinistra – Rossomori che parteciperà alla manifestazione.

Piazza Granatieri di Sardegna è una delle aree di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) più antiche di Cagliari. L’azione di riqualificazione di cui hanno bisogno i suoi palazzi è molto consistente.
Per questa ragione il Comune di Cagliari ha partecipato ad un bando della Regione per la sua riqualificazione. Il bando è stato vinto, ma, nonostante siano già passati due anni, la Regione non ha ancora erogato l’anticipazione.

«Il diritto alla casa è un diritto primario – spiega Enrico Lobina -. Esso ricomprende il fatto che le persone debbano avere un’abitazione e la debbano avere dignitosa. La manifestazione di mercoledì, dunque, oltre a chiedere alla Regione perché ancora non sia stata erogata l’anticipazione di questi soldi cercherà di aprire un ragionamento più generale sulle politiche abitative regionali e in particolare sull’emergenza sfratti che, nonostante l’annunciato blocco, stanno continuando ad essere effettuati senza l’intervento di una adeguata mediazione politica.»

«Data l’impostazione generale del sit-in, mercoledì, oltre agli abitanti di Piazza Granatieri – conclude Enrico Lobina -, parteciperanno militanti politici sensibili al tema della casa e persone residenti in altri quartieri colpiti da emergenze abitative.»

Municipio Cagliari 1

Mercoledì 23 aprile, alle ore 10.30, presso la sala ex Giunta del comune di Cagliari, sarà presentata la proposta di deliberazione “Indirizzi relativi alla definizione di un piano del Comune di Cagliari per la tutela e la rigenerazione della lingua sarda”. Si tratta di un altro passo per il bilinguismo in città.

Saranno presenti i proponenti, i consiglieri Enrico Lobina (Federazione della Sinistra – Rossomori) e Marco Murgia (Partito Democratico).

Nel novembre 2011 è stato firmato a Cagliari, dalla Direzione Territoriale del Lavoro, INPS, Provincia di Cagliari e del Medio Campidano, Confcooperative, Legacoop, CGIL e CISL un “Protocollo d’intesa in materia di appalti pubblici”.

Il comune di Cagliari, con deliberazione del settembre 2012, ha recepito i contenuti del protocollo. Il Comune pretende che i diritti dei lavoratori vengano rispettati. Il protocollo prevede l’impegno:

– ad utilizzare appaltatori che applichino quanto previsto dagli accordi di settore, verificando costantemente la regolarità contributiva e retributiva nei confronti del personale impiegato;

– alla sottoscrizione di clausole di rescissione contrattuale in caso di violazione degli obblighi normativi e contrattuali in materia di regolarità e sicurezza delle condizioni di lavoro;

– a privilegiare il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e a contenere il peso ponderale dell’elemento prezzo nei limiti del 50%;

– ad una definizione dei requisiti di capacità tecnica ed economica di accesso alla gara, volti a dimostrare la presenza di adeguate capacità tecnico-professionali nelle imprese offerenti;

– a verificare la congruità economica dell’importo a base d’asta e dell’offerta di gara;

– ad assumere come riferimento, per la determinazione della soglia di anomalia, specifici elementi di valutazione, quali: il costo del lavoro in rapporto al personale impiegato, le spese per la sicurezza sul lavoro, per le attrezzature, una percentuale di spese generali e un utile di impresa non irrisorio;

Risulta che in diverse situazioni questi aspetti non vengano rispettati. In particolare:

Risulta l’apertura d’una procedura per l’affidamento di servizi educativi negli asili nido

incongruente, con una base economica che non copre neanche i costi di personale;

Risulta che un procedimento simile sia stato strutturato per l’affidamento di alcuni servizi presso la casa di riposo di Terramaini, con una presa di posizione da parte di Legacoop;

Risulta che il capitolato speciale d’appalto per la gestione dei servizi di archivio storico e sistema bibliotecario comunale non contenga alcun riferimento esplicito alla necessità di applicare il contratto di settore;

Risulta che un caso similare di perdita di salario derivante dall’utilizzo di un diverso contratto abbia avuto luogo nell’ultimo cantiere sugli Infopoint.

Una particolare importanza, in questo settore, riveste il tema dei controlli. Sono molti i soggetti istituzionali responsabili dei controlli. Pur non avendo un ruolo preciso, la polizia municipale potrebbe segnalare le situazioni dubbie.

Al fine di avere risposte precise su questi temi ho presentato una interrogazione consiliare, a risposta scritta e orale.

Enrico Lobina

Presidente del Gruppo Federazione della Sinistra – Rossomori al Consiglio comunale di Cagliari

Enrico Lobina.

Enrico Lobina.

La Giunta del comune di Cagliari ha approvato una deliberazione che consente di celebrare i matrimoni civili, presso il comune di Cagliari, in sardo. Chi vorrà potrà sposarsi in sardo.

Si compie un altro passo verso il bilinguismo. Il Comune di Cagliari sta facendo la propria parte. Ora lo facciano le scuole, gli organi di informazione, l’università, la Regione.

Il testo della cerimonia è stato tradotto grazie alla collaborazione di Ivo Murgia, operatore dello sportello linguistico della provincia di Cagliari, “Portalitu de sa lìngua Sarda”, al quale vanno i più sentiti ringraziamenti.

Il testo della cerimonia è il seguente:

“S’àutu de fai coja tzivili

A su sposu:/ 1) Sangunau e nòmini/ 2) Dii e logu aundi est nàsciu/ 3) Aundi est bivendi

A sa sposa:/ 1) Sangunau e nòmini/ 2) Dii e logu aundi est nàsciu/ 3) Aundi est bivendi

Issus ant presentau is àutus de fai tzirimònia de coja tzivili, comenti iant giai cuncordau faendi sa domanda.

A is testimòngius:/ 1) Sangunau e nòmini/ 2) Dii e logu aundi est nàsciu/ 3) Aundi est bivendi./

Is sposus tenint abisòngiu de duus testimòngius a custu àutu de coja tzivli.

Si lìgiu is artìculus 143-144-147 de su còdixi tzivili italianu.

143 – Cun sa coja, maridu e mulleri ndi arricint is pròpius diritus e ndi pigant is pròpius doveris. De sa coja ndi benit s’òbrigu a s’essi fidelis apari, a s’agiudu morali e materiali, a traballai impari po s’interessu de sa famìllia e a bivi impari. Maridu e mulleri depint, cunforma a sa sienda insoru e a su traballu insoru, in domu e aforas de domu, arrespundi a is abisòngius de sa famìllia.

144 – Maridu e mulleri detzidint impari aundi depint andai a bivi, cunforma a is abisòngius de totu e is duus e a is apretus de sa famìllia. Totu e is duus tenint su poderi de fai su chi ant detzìdiu impari.

147 – Sa coja obrigat a maridu e mulleri a ndi pesai, a studiai e a curregi a is fillus faendi contu de is capassidadis, de su naturali e de is disìgius de is fillus etotu.

A su sposu: Fustei duncas bolit a mulleri a…

A sa sposa: Fustei duncas bolit a maridu a…

E duncas in nòmini de sa lei si decraru unius apari cun sa coja”.

Il 1 settembre del 1998 è entrata in vigore la “Carta europea delle lingue regionali e minoritarie”, che sancisce il diritto alla tutela e alla promozione delle lingue minoritarie sul territorio europeo.

Il 15 ottobre 1997 il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato la LR 26 “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”, in cui si dichiara “di assumere come bene fondamentale da valorizzare la lingua sarda; di riconoscerne la pari dignità rispetto alla lingua italiana”, definendo i compiti della Regione ed indicando gli strumenti operativi da utilizzarsi per perseguire finalità e obiettivi della legge.

In diciassette anni sono stati compiuti molti sforzi affinché la lingua sarda potesse essere considerata la lingua della Sardegna al pari di quella italiana. Nonostante ciò, eccetto rare e sporadiche manifestazioni, permane una situazione che nel lungo periodo potrebbe portare al progressivo abbandono del sardo.

Tale situazione comprende la città di Cagliari, che ancora non ha un ufficio della lingua sarda. Nel capoluogo, infatti, sono ancora radicati ignoranza, pregiudizi e sterotipi legati all’uso della lingua sarda. Sono cliché negativi che non solo impediscono la diffusione del sardo come lingua d’uso comune, ma che si convertono in  vere e proprie prassi, che mettono a rischio la sopravvivenza del sardo.

Per queste ragioni, il comune di Cagliari, conscio dello stato in cui versa la lingua sarda nel suo territorio, ha il dovere di prendere atto della situazione e di adottare dei provvedimenti idonei con l’intento di arrestare il declino del sardo, di invertire il trend negativo che si è venuto a creare, e di porre le basi per la realizzazione di un bilinguismo perfetto.

L’atto della Giunta è un ulteriore passo in questa direzione.

Enrico Lobina

Municipio Cagliari 1

Aeroporto di Elmas - Partenze.

Aeroporto di Elmas – Partenze.

Enrico Lobina.

Il consigliere comunale di Cagliari della Federazione della Sinistra Enrico Lobina.

Massimo Zedda.

Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda.

Il consigliere comunale di Cagliari Enrico Lobina, capogruppo della Federazione della Sinistra, ha inviato una lettera al sindaco, Massimo Zedda, nella quale solleva il problema all’ampliamento dell’aeroporto di Cagliari, per il quale  l’ENAC (Ente nazionale aviazione civile) ha informato il comune di Elmas che sono cominciate le procedure di esproprio delle aree private.

«La popolazione di Elmas è contraria – scrive Lobina -. Il consiglio comunale di Elmas è contrario. Perché si deve ampliare l’aeroporto di Elmas?»

«L’ENAC – aggiunge LObina – sostiene che l’ampliamento sarebbe utile per espandere le attività dell’aeroporto. Non è così. Se le attività dell’aeroporto si devono espandere, perché non si usano le estese aree dell’aeroporto ex militare di Elmas, contiguo a quello passeggeri, che sono recentemente passate all’ENAC? Si tratta di aree già infrastrutturate, per le quali c’è già stato un elevato consumo del suolo.

Se le attività dell’aeroporto civile si devono espandere, oltre le aree dell’ex aeroporto militare, c’è anche un’altra soluzione: portare tutte le attività non civili a Decimomannu.

A Decimomannu c’è una vasto aeroporto, che viene utilizzato per esercitazioni militari di morte e talvolta per spedizioni di guerra in Medio Oriente. In un’ottica di riduzione delle servitù, perché non riconvertire una parte di quell’aeroporto ad altri usi?

La politica si deve esprimere. Ho chiesto che il Comune di Cagliari prenda posizione. Tutte le forze politiche dicano da che parte vogliano stare. Nessuno si nasconda dietro frasi come “tecnicamente è difficile” o “ci sono temi sui quali non ci possiamo esprimere”. Se c’è la volontà, le cose si fanno. Altrimenti si inganna la gente.»