24 April, 2024
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«L’opposizione cittadina ha condiviso in Consiglio comunale gli emendamenti sulle modifiche da apportare alla prima bozza dell’atto aziendale ed abbiamo sempre riconosciuto di trovarci davanti ad una situazione disastrosa ed inaccettabile che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, poggia le sue basi sul disastro della precedente giunta Pigliaru-Arru. Tuttavia, le dichiarazioni del Sindaco, che rappresenta l’unico Comune che ha votato favorevolmente l’atto aziendale, appaiono quanto meno contraddittorie.»

Lo hanno scritto, in una nota, i consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Simone Saiu, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi.

«Se la situazione è drammatica, oltre che per le note ragioni, ciò è riconducibile anche all’isolamento della nostra città, le cui politiche, negli ultimi anni, sono state rivolte alla ricerca continua di consenso personale ed interno, piuttosto che ad un coinvolgimento dell’intero territorio e degli altri Sindaciaggiungono Simone Saiu, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi -. Non siamo interessati alle dinamiche che hanno portato al silenzio del Sindaco negli ultimi mesi ma chiediamo a gran voce che cessino le strumentalizzazioni e si collabori con gli altri territori per interventi condivisi e rivolti alla risoluzione di problemi strutturali, primo tra tutti la mancanza di personale medico. Perché solo in questo modoconcludono i sette consiglieri di minoranzasi può provare a reagire al disastro che stiamo vivendo e le cui spese ricadono soprattutto sui pazienti e le loro famiglie.»

I consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione al sindaco di Iglesias, Mauro Usai, sulla situazione di crisi alla Portovesme srl.

I consiglieri di minoranza (Simone Saiu, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Valentina Pistis ed Arianna Cortese), dopo aver ricostruito le tappe della crisi esplosa negli ultimi mesi e che «fino ad oggi le istituzioni cittadine non hanno dedicato adeguata attenzione alla grave problematica che coinvolge il futuro di circa 1.500 lavoratori, tra diretti ed appalti, con la mozione impegnano il Sindaco e la Giunta comunale, a farsi portavoce del dissenso popolare e politico della città di Iglesias circa l’ipotesi della fermata della linea piombo e, più in generale, della chiusura della Portovesme S.r.l., organizzando le adeguate ed indispensabili azioni di mobilitazione che la gravità della situazione richiede».

 

«Apprendiamo dai social dell’ennesima iniziativa, solitaria, personale, propagandistica e strumentale del Sindaco che ha occupato con una tenda canadese i locali del pre triage del CTO di Iglesias, per denunciare la sospensione dell’attività chirurgica. Il Sindaco, esponente del Pd, ovvero del partito responsabile dei tagli alla sanità di cui, purtroppo, oggi raccogliamo i frutti e che durante tutta la legislatura Pigliaru è rimasto chiuso nel suo assordante silenzio, ha riscoperto durante il suo mandato il vecchio sistema delle “occupazioni lampo” che per definizione durano poco ed hanno immediata risonanza mediatica.»

Gli otto consiglieri di minoranza Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi, Francesca Tronci, Valentina Pistis ed Arianna Cortese, commentano così la protesta messa in atto dal sindaco di Iglesias Mauro Usai, con l’attivazione di un presidio con una tenda all’ingresso del CTO, dopo la sospensione di tutte le sedute chirurgiche in elezione e dell’assistenza anestesiologica.

«Ribadiamo con forza quello che urlavamo ieri esattamente come oggi, ovvero che i servizi sanitari del nostro territorio non devono esser toccati ma respingiamo con altrettanto vigore metodi che appartengono alla vecchia politica e che portano benefici soltanto ai politici che li pongono in essereaggiungono gli otto consiglieri di minoranza -. Lo stesso comunicato del Sindaco, nel quale ringrazia l’assessore regionale per l’impegno profuso, rende ancor più confusa l’iniziativa ed il reale obiettivo. Lo stesso Assessore ha peraltro già dichiarato che non succederà nulla di quanto paventato, riconducibile esclusivamente a carenze di organico.»

«Come ribadito anche ieri in Consiglio comunale, l’opposizione è disponibile ad iniziative congiunte, serie e concreteconcludono Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi, Francesca Tronci, Valentina Pistis ed Arianna Cortese -. Il problema esiste, lo denunciamo dalla scorsa consiliatura regionale, e deve essere affrontato nelle opportune sedi istituzionali non con iniziative folkloristiche ed inutili.»

 

Martedì 29 giugno, il presidente del Consiglio comunale di Iglesias Daniele Reginali, in seguito alla ricostituzione delle Commissioni consiliari permanenti, come previsto dal Regolamento del Consiglio, ha convocato la riunione per l’elezione dei presidenti e dei vicepresidenti di Commissione.

Sono stati eletti:

1ª Commissione – Bilancio, Personale, Programmazione, Attività Produttive.
Presidente: Nicola Concas
Vicepresidente: Federico Garau

2ª Commissione – Cultura, Spettacolo, Turismo, Grandi Eventi, Pubblica Istruzione.
Presidente: Matteo Demartis
Vicepresidente: Luigi Biggio

3ª Commissione – Urbanistica, Piani di Sviluppo, Lavori Pubblici, Patrimonio.
Presidente: Diego Rosas
Vicepresidente: Valentina Pistis

4ª Commissione – Ambiente, Servizi Tecnologici, Polizia Municipale, Viabilità e Decentramento, Protezione Civile.
Presidente: Eleonora Deidda
Vicepresidente: Francesca Tronci

5ª Commissione – Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Sport, Politiche Abitative.
Presidente: Monica Marongiu
Vicepresidente: Alberto Cacciarru

Lo scioglimento anticipato della seduta del Consiglio comunale, per mancanza del numero legale, ieri non ha consentito l’approvazione dello studio Comunale di assetto idrogeologico, propedeutico all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale di Iglesias.
«Abbiamo contestato duramente la valutazione dei tecnici incaricati dal Comune che hanno qualificato come zone Hi4 una vasta area che attraversa ed interessa il cuore pulsante della città, tra cui la via Garibaldi e la via Valverde denunciano 8 consiglieri di minoranza, Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Francesca Tronci, Federico Garau e Bruna Moi -. Ciò significherebbe bloccare per anni la città posto che saranno consentiti soltanto piccoli interventi di manutenzione, il risanamento conservativo degli edifici, la demolizione e ricostruzione soltanto a condizione che si dimostri la riduzione della vulnerabilità ed il non aumento del carico antropico, senza aumento della superficie abitabile.»
«Rimane il dato politico: il presidente Daniele Reginali, che dovrebbe garantire imparzialità, ha invece cercato di ricondurre lo scioglimento della seduta al mancato accordo tra maggioranza e opposizione sul rinvio del puntoaggiungono gli 8 consiglieri di minoranza -. Il motivo chiaro (ammesso anche dal Sindaco al termine della seduta), sono state le numerose defezioni dei consiglieri di maggioranza posto che Ignazio Mocci, Nora Deidda e Carlo Murru hanno immediatamente abbandonato l’aula. Mancavano, per altre ragioni, altri 3 consiglieri di maggioranza. Altri ancora, hanno manifestato le loro perplessità fuori dall’aula.»

«Addossare alla minoranza le responsabilità di aver fatto mancare il numero legale è ridicolo!concludono Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Francesca Tronci, Federico Garau e Bruna Moi -. A ciò si aggiunga che il consiglio era stato fissato soltanto in prima convocazione con la conseguenza che dovrà esser riconvocato ex novo (e non rinviato come sostiene la maggioranza) e che la prossima volta potremmo trovarci nella medesima situazione posto che occorrerà nuovamente la maggioranza di oltre la metà dei presenti e non quella semplice prevista per la seconda convocazione.»

Otto consiglieri comunali di minoranza, Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi, «contestano fermamente le modalità e le tempistiche attraverso le quali il sindaco Mauro Usai ha deciso di chiudere gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado».

«Una decisionesostengonoingiustificata che ci riporta al clima di panico e terrore di un anno fa. Lo stesso Sindaco, che oggi ha diffuso un comunicato con il quale annuncia la riapertura graduale dimostra che si è trattato di una decisione sbagliata ed affrettata. In particolare, nello stesso comunicato si ammette che l’Amministrazione è in grado di procedere di concerto con i dirigenti scolastici al tracciamento autonomo di potenziali casi di positività.»
«Non siamo interessati al teatrino di accuse reciproche tra la stessa Amministrazione e l’Asl di Carbonia ma esclusivamente a garantire ai nostri ragazzi il diritto allo studio ed alla frequentazione delle lezioni in presenza, soprattutto in un momento in cui – fortunatamente – si registra un netto miglioramento dei dati e degli indici epidemiologiciconcludono gli otto consiglieri di minoranza del comune di Iglesias -. Chiediamo che il Sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica cittadina, proceda alla riapertura immediata di tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado, senza eccezioni.»

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«Da quanto segnalato, infatti, il presidio sanitario è sprovvisto del macchinario utilizzato per la sanificazione delle stanze ospedaliere, le stesse dove soggiornano i pazienti risultanti positivi al Covid-19, a differenza del Sirai di Carbonia, dove invece è possibile trovare un esemplare di tale macchinario. La presenza di questo strumento all’interno dei presidi è di fondamentale importanza, in primis perché permette di sanificare l’ambiente fino a poco prima frequentato da un paziente positivo, ma soprattutto permette di tenere alto il livello di igiene e sicurezza per tutti gli operatori sanitari che all’interno di quelle stanze continuano a lavorare anche dopo il trasferimento del paziente verso altre strutture (vedi Santissima Trinità di Cagliari). Fino ad oggi sono veramente tante le segnalazioni ricevute e alto risulta essere il tasso di preoccupazione da parte del personale ospedaliero, il quale ad oggi non sente per nulla tutelato il suo stato di salute. Una situazione, quella attuale, che continua a far capire come il CTO di Iglesias continui a lavorare in uno stato tale di disorganizzazione da non fornire ai propri operatori la sicurezza necessaria, la stessa che, soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria, dovrebbe essere garantita.»

La denuncia arriva da Federico Garau, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, all’opposizione nel Consiglio comunale di Iglesias.

«Questa situazione va ad aggiungersi a tutte quelle già segnalate in precedenza all’interno del Consiglio comunale e al sindaco di Iglesiasaggiunge Federico Garau -, purtroppo, la nostra città continua a patire la mala organizzazione sanitaria che ci viene impartita dalla Regione Sardegna, ma soprattutto mi chiedo come mai dal Comune nessuno abbia ad oggi impugnato lo scudo per la difesa dei nostri servizi sanitari e dei nostri operatori, che continuano a lavorare in condizioni al di sotto della sicurezza richiesta dagli standard nazionali. Inutile approvare finte mozioni di unità politica, se poi chi di dovere continua a tacere. Da parte del sindaco, responsabile della salute dei cittadini di Iglesias, mi sarei aspettato qualche azione a tutela del presidio ospedaliero e dei suoi lavoratori, la stessa che, così come già dichiarato più volte, avrebbe trovato l’appoggio di tutte le forze politiche presenti in aula, ma ad oggi, a parte qualche sterile chiacchierata, non è mai stato fatto nulla. Sono sempre più convinto che le proposte approvate in aula siano soltanto delle azioni di facciata utili ad illudere tutti coloro che, a queste parole, ancora ci credono.»

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«La stagione turistica Iglesiente è ormai iniziata da diverse settimane e come ogni anno, una delle mete più ambite è la costa di Nebida, meravigliosa frazione della città di Iglesias. Con i suoi incantevoli paesaggi e le sue attrazioni turistiche risulta come sempre una delle mete più frequentate e ricercate  dagli iglesienti e dai turisti. Quest’anno però la nota stonata è l’ormai sempre più evidente cedimento del manto stradale della Strada Provinciale 83, la più utilizzata per raggiungere la frazione di Nebida e la spiaggia di Masua.»

Lo scrive, in una nota, Federico Garau, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

Il tratto di strada, infatti, presenta degli evidenti cedimenti nel tratto che precede di qualche chilometro l’ingresso nel paese. Un cedimento importante che, visto il grande afflusso di veicoli durante questo periodo, non deve essere sottovalutato, ma anzi, deve essere monitorato quanto prima.
«Una situazione da non sottovalutareaggiunge Federico Garau -. Già qualche tempo fa quella strada ha subito degli interventi di manutenzione a qualche centinaio di metri di distanza, adesso il manto stradale ha subito un nuovo cedimento. È necessario che l’ente di competenza intervenga quanto prima. Segnaleremo il tutto in Consiglio comunale, al fine di far sì che il primo cittadino possa prendere carico della situazione e sollecitare a chi di dovere un rapido intervento. Non bisogna assolutamente trascurare il problema, la situazione va monitorata e risolta il prima possibile.»

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Federico Garau, consigliere comunale M5S di Iglesias e Michele Ciusa, consigliere regionale M5S, intervengono oggi sulla situazione di estremo disagio cui sono costretti i pazienti della sede AIAS di Iglesias nella fase post-Covid.

«Proseguono i disagi e le mal organizzazioni nel settore sanitario del territorio, a farne le spese questa volta
sono i pazienti AIAS della sede di Iglesias, i quali, a seguito delle disposizioni post Covid, si vedono tagliati
fuori dalla possibilità di usufruire del servizio di trasporto a domicilioscrivono in una nota Federico Garau e Michele Ciusa -. Quello che prima era un regolare servizio di trasporto dei pazienti – alcuni dei quali con delle malattie e delle disabilità importanti – dal domicilio alla struttura, adesso è diventato un calvario. Secondo le nuove
disposizioni infatti non è possibile far accedere più di due persone contemporaneamente sul mezzo di
trasporto (un pullmino trasportatore), diminuendo drasticamente il numero di passeggeri ed
obbligando molti di loro all’organizzazione autonoma. Disagio che, ovviamente, colpisce tutti quei pazienti muniti di esigenze particolari e che, anche in autonomia, non hanno le disponibilità che permettono il raggiungimento della struttura per la quotidiana riabilitazione.»
«Una situazione di grande disagio per molti pazienticommenta Federico Garau. A differenza di altre sedi, ad Iglesias AIAS offre solamente un mezzo di trasporto, facile dunque immaginare che i tagli dei passeggeri abbia compromesso per molti pazienti la possibilità di accedere quotidianamente alle cure di cui hanno bisogno. Per alcune patologie, anche solo un giorno in meno di riabilitazione può avere un effetto devastante sul paziente. È una situazione a cui va trovato un immediato rimedio e per la quale chiederemo l’intervento delle istituzioni cittadine.»
«Come gruppo M5S in Consiglio regionaleaggiunge Michele Ciusa -, monitoreremo da
vicino questa situazione che si somma alle tante problematiche legate alla retribuzione dei lavoratori
Aias di tutta la Sardegna che auspichiamo possano presto tornare al centro del dibattito in commissione
Sanità e in Consiglio. Non è ammissibile che a causa delle misure precauzionali necessarie ad arginare i
contagi, i disabili sardi e tutti gli utenti AIAS, vengano privati di servizi essenziali, pertanto chiederemo
alla Regione di fare da tramite e di mettersi al lavoro per garantire il servizio di trasporto a tutti coloro
che hanno difficoltà a raggiungere i centri di riferimento con mezzi propriconclude Michele Ciusa. Non abbiamo abbandonato i lavoratori e non abbandoneremo i pazienti.»

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«Prosegue la battaglia dei Sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente contro la privazione dei servizi alla sanità pubblica, protesta iniziata due settimane fa, con il primo incontro avvenuto nel comune di San Giovanni Suergiu per denunciare la chiusura degli ambulatori di diabetologia dell’adulto (territorio che possiede il primato di persone affette da Diabete di tipo 1) e proseguito nella giornata di sabato 4 luglio nel comune di Buggerru per la denuncia riguardante la chiusura dell’ambulatorio che al suo interno conteneva gli specialisti di cardiologia, traumatologia e pediatria. Entrambi da considerarsi servizi non solo utili, ma bensì necessari e fondamentali per il territorio. Le prime due riunioni della conferenza sanitaria dei Sindaci del Sulcis Iglesiente hanno una cosa in comune: l’assenza di Mauro Usai, sindaco di Iglesias.»

E’ dura, ancora una volta, la critica di sei consiglieri di minoranza, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, al sindaco di Iglesias.
«Una cosa sicuramente che non passa inosservata, Iglesias, infatti, continua ad essere il perno centrale della Sanità pubblica nel territorio della nostra provincia e non può, dunque, permettersi di ignorare le conferenze che vedono uniti tutti i sindaci nella medesima battaglia: la difesa dei servizi sanitari pubbliciaggiungono i sei consiglieri di minoranza -. Un’assenza che vale più di mille parole. La non rappresentanza del comune di Iglesias a queste due conferenze la dice lunga, Mauro Usai continua in maniera imperterrita a fregarsene del territorio, al contrario di ciò che sbandierò durante la campagna elettorale. Prosegue, passo dopo passo, il depotenziamento della sanità pubblica a vantaggio dei servizi dedicati alla sanità privata. In maniera palese il territorio del Sulcis Iglesiente sta perdendo in maniera progressiva diversi servizi di fondamentale importanza per la popolazione, l’assenza di Mauro Usai dimostra come tutte le parole spese durante la campagna elettorale erano solamente una presa in giro nei confronti dei cittadini iglesienti.»
«Con questo atteggiamento di menefreghismoconcludono i sei consiglieri di minoranzacontinua a dare conferma dell’inadeguatezza nel suo ruolo, una cosa è certa, la città di Iglesias merita un’amministrazione che difenda la città ed i suoi abitanti.»