13 December, 2025
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Insegnanti, educatori, pedagogisti, madri, padri, ma soprattutto una moltitudine di bambine e bambini hanno animato e colorato piazza XX settembre e le Case a Corte di Guspini per la XIII edizione del Festival Bimbi a Bordo. Con grande soddisfazione, l’associazione culturale InCoro annuncia il bilancio estremamente positivo dell’evento, che si è concluso dopo cinque giornate intense e ricche di attività. Il Festival, tenutosi dal 29 al 31 agosto, con due anteprime il 27 e 28, si è rivelato un successo di pubblico e partecipazione, superando ogni aspettativa e confermando il valore di un’iniziativa culturale dedicata all’infanzia e alla formazione.

Le cinque serate in cui si sono alteranti sul palco attori, musicisti, attivisti e poeti, hanno visto la partecipazione entusiasta di circa 1200 spettatori, mentre l’offerta formativa, curata con attenzione dai direttori scientifici Martino Negri e Francesco Cappa, ha coinvolto, nel fine settimana, un totale di 1.300 partecipanti certificati tra adulti e bambini. In particolare, sono stati realizzati 8 laboratori di formazione per adulti, frutto anche degli accordi di rete tra istituti scolastici e il Festival, e 76 laboratori dedicati ai più piccoli che spaziavano dall’illustrazione, alla narrazione, dalla musicoterapia, alla lettura fino all’arteterapia. L’impatto positivo dell’evento si riflette anche nei dati dell’ospitalità, con 60 posti letto occupati che hanno generato un indotto significativo per il territorio. Questo risultato sottolinea come gli investimenti nella cultura non solo elevino la qualità della persona e della società, ma generino anche un valore economico ormai evidente. Un ruolo fondamentale è stato giocato dagli oltre 100 volontari che hanno supportato l’organizzazione, tra cui, per la prima volta, 17 tra ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo e ospitati in Italia per il progetto di Intercultura Italia, che si sono messi a completa disposizione dell’organizzazione.

Soddisfazione per gli organizzatori dell’associazione InCoro: «Ciò che ha sempre contraddistinto la Festa BaB, come amiamo chiamarla, è la cura della relazione, per creare e restituire un senso di comunità. Quando un evento è capace di costruire ponti, di unire e avvicinare le persone di una comunità significa che si stanno superando i limiti del micro-evento per dar corpo a qualcosa di più importante. Come associazione siamo pronti a continuare a nutrire questo seme, per fare germogliare dei rapporti duraturi, per portare una cultura di bellezza e la bellezza della cultura a quante più persone possibile».

Il Festival della letteratura Bimbi a Bordo, organizzato dall’associazione di promozione culturale InCoro, torna a incantare Guspini, aprendo un nuovo capitolo dopo le due fortunate edizioni svolte a Montevecchio. Dal 27 al 31 agosto, il paese del medio campidano si trasformerà in un vivace palcoscenico per 88 iniziative con 40 ospiti che in 19 spazi daranno vita a narrazioni, laboratori, incontri, presentazioni di libri, proiezioni di film, spettacoli teatrali e lectio magistralis, tutti incentrati sul tema Alberi e foglie: l’immaginario della natura nel divenire della vita. «Ogni primavera la natura si risveglia e ci ricorda che la vita continua a sbocciare anche in mezzo alle difficoltà del mondo. Gli alberi e le loro foglie sono un simbolo potente di questa rinascitaspiegano i due direttori scientifici Martino Negri (docente all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, esperto di letteratura per l’infanzia e della didattica della letteratura) e Francesco Cappa (professore associato di Pedagogia Generale e Sociale, docente di metodologia della ricerca pedagogica all’Università degli Studi Milano – Bicocca) -. Le foglie, con le loro venature, ci mostrano come la vita scorre e cambia continuamente, un po’ come il nostro stesso cammino. Ci ricordano che tutto si trasforma, proprio come le stagioni che si susseguono. I bambini riescono a cogliere questa meraviglia della natura in modo spontaneo. Basta guardarli mentre si incantano davanti a una foglia, un sasso o un insetto. Questa loro capacità di stupirsi e di osservare i dettagli è proprio ciò che il festival vuole celebrare e stimolare.»

Un programma denso e variegato attende famiglie e bambini, promettendo un’esperienza indimenticabile di divertimento, apprendimento e riflessione. Il festival, in programma dal 29 al 31 agosto, avrà due anteprime il 27 e il 28 agosto.

Mercoledì 27 si alza il sipario in Piazza Sa Mitza di Santa Maria con una serata cinematografica sotto le stelle: alle 21.30, la proiezione di Lorax – Il guardiano della foresta film in 3D del 2012 diretto da Chris Renaud e Kyle Balda e prodotto da Illumination Entertainment, offrirà un inizio magico e a tema ambientale, perfetto per coinvolgere grandi e piccini.

La giornata di giovedì 28 in Piazza XX Settembre sarà dedicata a un importante momento di solidarietà e riflessione. Alle 21.30, l’evento Bimbi a Bordo per i bambini di Gaza presenterà Con due piedi, vergogna e speranza. Il mormorio dei poeti nel frastuono con Bruno Tognolini e GazaWeb gli Alberi della rete con Manolo Luppichini per ACS ong, in collaborazione con il festival Settembre dei Poeti. Un’occasione per unire l’intrattenimento a un messaggio di pace e consapevolezza.

Il festival entra nel vivo venerdì 29 agosto in Piazza XX Settembre, sempre alle 21.30. La serata inaugurale si aprirà con una vivace parata musicale in compagnia di Cambas Flowers e dei Royal Ostrica, seguita dallo spettacolo di narrazione Stardust, curato da Alessia Canducci con le musiche di Federico Squassabia.

Il weekend, sabato 30 e domenica 31 agosto, è il cuore pulsante del festival, con un’esplosione di attività distribuite in numerosi spazi tematici e per fasce d’età, disseminati tra le vie e le piazze di Guspini, come la Cantina Case Corte, il Giardino Ex Omni, Piazzetta via Torino, Piazza Sa Mitza, Boschetto Via Paolo Borsellino, Gazebo Via Caprera, Salone Case a Corte, Largo Montevideo, Cortile Via Caprera, Nuova Piazzetta Casa Fanari e Cortile Casa Fanari.

Sabato 30 agosto si apre con proposte per adulti e formazione, come la lectio magistralis Alberi e foglie con i due direttori scientifici Martino Negri e Francesco Cappa e l’incontro Eden: fare scuola con le piante con Beate Weyland e Monia Satta. Per le future mamme, L’albero della vita con Francesca Romana Motzo. I più piccoli avranno l’imbarazzo della scelta: Parole di foglie, canzoni d’alberi per i piccoli da 0 a 3 anni, Un bosco di fiabe per quelli che hanno dai 6 anni in su, La voce segreta delle foglie e degli alberi (3-5 anni) e C’era una forma con Ilaria Tontardini. Non mancheranno narrazioni come Storie tra gli alberi. Io sono foglia con Angelo Mozzillo e laboratori di illustrazione come Terra tra le mani e Foglie per volare. Particolarmente interessanti Diviso tre. L’atto d’accusa degli insetti Semi geniali a cura di Cruschiform. Il pomeriggio ripropone alcune attività e ne introduce di nuove, come Voci dal bosco stregatoIo sono albero laboratorio di scrittura per 11-16 anni con Gabriele Clima ed Erbario di ricordi selvatici. La giornata culminerà con lo spettacolo Il respiro del vento della compagnia cagliaritana Cada Die Teatro con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi.

Domenica 31 agosto replica alcune delle apprezzate attività del sabato, come L’albero della vita dedicato alla gravidanza e La voce segreta delle foglie e degli alberi (0-3 anni). Nuovi appuntamenti includono Gli albi illustrati come strumenti di esplorazione e osservazione della natura con Gioia Marchegiani, Filemone e Bauci laboratorio di scrittura e illustrazione e C’era una volta e ancora ci sarà con Johanna Schaible. Per i più grandi, Scultura mobile botanica e I sono albero, laboratorio di scrittura. Il pomeriggio prosegue con laboratori di scrittura e illustrazione, narrazioni musicali e incontri sulla natura, culminando con la Festa finale Bimbi a Bordo 2025 con la SeuinStreet Band che chiuderà in allegria questa edizione.

 

Il battito vitale, l’ascolto, il ritmo nella tana: a inaugurare la XII edizione del Festival Bimbi a Bordo sono – come sempre – tantissime attività laboratoriali, incontri, presentazioni di libri e narrazioni sonore, molte delle quali dedicate alla primissima infanzia: dalla gravidanza, alla fascia 0-6 anni che, quest’anno, è stata volutamente potenziata  per dare maggiore spazio alle attività delle famiglie con bimbe e bimbi piccini.  I suoni del bosco durante le camminate, l’orecchio teso a cogliere il ritmo della natura e la sinfonia dei suoni circostanti, la tana come dimensione circoscritta e accogliente come il grembo materno: gli spazi della Miniera di Montevecchio e della suo paesaggio circostante sono perfetti per l’esplorazione del tema scelto per questa edizione. Il Ritmo – durante la giornata odierna – sarà declinato in ben 80 incontri.

Questa mattina – per la formazione adulti – hanno aperto la giornata inaugurale i professori e direttori scientifici del Festival BAB Martino Negri e Francesco Cappa, che hanno spiegato la scelta del tema e dell’esplorazione di questo anno durante una lectio magistralis: «Ritmo, il cuore del narratore, il battito del lettore».

I due docenti della Bicocca hanno spiegato al pubblico presente alla lezione come il Ritmo sia la chiave e il cuore segreto di ogni narrazione. Il mondo di oggi – nel quale siamo immersi anche senza averne totalmente contezza – è costruito da una potentissima narrazione fatta di immagini che hanno anche una forza deformante della realtà ma soprattutto condizionante e vincolante.
La stessa forza che ritroviamo, per esempio, negli albi illustrati.

«Il ritmohanno spiegato Martino Negri e Francesco Cappa può essere percepito con svariati sensi, quindi per esempio con gli occhi e non solo con le orecchie. La stessa storia può essere narrata con differenti stili, e dunque diversi ritmi. Il ritmo comunque organizza il progetto della storia che si vuole raccontare e ci costringe ad ascoltare una voce o seguire il movimento di un segno, invitandoci a una sosta, a una riflessione. Ma, soprattutto, il ritmo ci conduce verso il senso di ciò che stiamo leggendo o ascoltando o guardando. Esiste, infatti, una relazione strettissima tra ritmo, immagine e narrazione, con il succedersi ordinato di parole, forme, luci, ombre, pieni e vuoti, suoni e silenzi, azioni e pause.»

La serata inaugurale del Festival Bimbi a Bordo di Guspini è attesa per venerdì 30 agosto, alle ore 21.00, in piazza XX settembre. Dopo l’anteprima dei giorni 28 e 29 agosto, si parte con la serata inaugurale di venerdì 30, condotta dai due direttori scientifici: il professor Martino Negri e il professor Francesco Cappa. A loro spettano l’onore e la responsabilità  di spiegare con chiarezza al pubblico il tema che sarà esplorato durante questa edizione, ovvero il ritmo. Dove parte il battito del narratore e dove arriva il cuore del lettore. Il nostro corpo ha un ritmo, la natura ha un ritmo, ogni narrazione ha un ritmo, un testo teatrale, una danza, una composizione musicale, un bosco. Un testo e la sua punteggiatura possono avere più ritmi grazie alle diverse storie narrate all’interno. Gli albi illustrati, ecc. Questo e molto altro sarà spiegato e analizzato nelle giornate dei Festival, durante i laboratori per adulti e bambini e durante le ore dedicate alla formazione.

Il cuore del narratore, il battito del lettore, il ritmo che governa il mondo, la natura, la narrazione, la colonna sonora del palpito dell’universo.  Il  “ritmo” è il tema scelto e il filo conduttore di tutta  la XII edizione del Festival della Letteratura Bimbi a Bordo.
La manifestazione, ormai appuntamento atteso e conosciuto in tutta Italia, torna per il secondo anno e a pieno “Ritmo”, è il caso di dirlo, nei locali del cantiere minerario di Montevecchio, dove si coniugano archeologia industriale e ambiente incontaminato. Il ricco programma del Festival si svolgerà dal 29 agosto al 1’ settembre a Montevecchio. Sono previsti concerti, dibattiti, presentazioni di libri, incontri con gli/le  autori/trici e gli/le ospiti, la formazione per gli adulti, i laboratori per grandi e piccini. Per questa edizione 2024 sono state potenziate le attività ludico-didattiche 0-6 anni. L’organizzazione auspica di riportare il Festival BaB a Guspini già dal prossimo anno, a conclusione dei lavori di messa in sicurezza delle Case a Corte.
«Il Festival Bab è arrivato alla sua XII edizione e in questi anni si è confermato come evento nel territorio – molto atteso e sentito in Sardegna – e si è anche distinto a livello nazionale come una perla rara – ha detto l’assessora della Pubblica Istruzione della Regione Sardegna Ilaria Portas -. Un festival letterario per bambini, che ospita narratori e illustratori nazionali e internazionali, aperto alla formazione di adulti e piccini, che offre occasioni di incontro e confronto e ancora di riflessione su temi di attualità. Credo che nelle altre regioni d’Italia non ci siano tante manifestazioni di questo tipo, che raccontano la letteratura anche alle fasce di bimbi da zero ai 6 anni. Ho sempre partecipato al Festival e ho portato le mie figlie ai laboratori sia da piccole che adesso che sono ragazze. Quest’anno sono orgogliosa di partecipare al BaB anche in veste di assessora regionale della Cultura: questo genere di manifestazioni rendono grande la nostra isola, dando un’altra immagine di noi – che non  sia solo quella patinata delle vacanze marittime – ed è per questo che dobbiamo aiutare il Festival a crescere e portare sempre più visitatori a conoscerlo.»
«Quest’anno abbiamo deciso di dare spazio a più piccoli, concentrandoci anche sul linguaggio non verbale affidandoci a professionisti capaci di lavorare coi bimbi dagli 0 ai 3 anniha spiegato Francesca Romana Motzo, musicista e musicoterapeutail FerstivalBab sarà un luogo molto accogliente, abbiamo creato la tana per i più piccoli nel transito tra un laboratorio e un altro.»
Grazie alla collaborazione e all’impegno attivo di tutto il territorio – Ente Parco geominerario e Comune di Guspini – quest’anno il Festival BaB si svolgerà in concomitanza con la sagra del miele: diversi laboratori saranno attivati nel bosco di Montevecchio, creando così una suggestiva interazione tra le diverse manifestazioni. Si rinnova inoltre la collaborazione, iniziata lo scorso anno, tra il BaB e Time in Jazz “Insulae Lab”.
La direzione scientifica del BaB 2024 raddoppia e sarà condotta a quattro mani.
Ad affiancare il professor Martino Negri, illustre docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ci sarà il collega Francesco Cappa, professore associato che si occupa di teatro e formazione, guidando da oltre vent’anni la compagnia teatrale del quartiere.
Quando lo scorso anno il Festival è approdato in miniera, la scelta del luogo ha ispirato il tema: Ombra e Luce (edizione 2023). Quest’anno si è deciso invece di spostare l’attenzione dalla percezione visiva alla percezione uditiva e di esplorare il tema del RITMO. (Il cuore del narratore, il battito del lettore).
Il Festival della letteratura Bimbi a Bordo andrà in scena in un territorio denso di storia e storie, ricco di bellezze naturali e di archeologia industriale, dove gli spazi consentiranno agli autori-ospiti di spaziare su tantissimi argomenti legati al RITMO. Il silenzio e i rumori di un luogo come la miniera hanno un loro ritmo, la natura circostante e il suo respiro, la voce che narra o che canta o decanta un testo: tutto ha un ritmo proprio e intimo. E se l’autore plasma con ingegno e capriccio il ritmo della narrazione, il battito del cuore del lettore segue quel movimento e danza fino alla fine del racconto. E, a volte, capita di continuare a danzare, nell’intino, anche dopo la fine della storia.
Il ritmo è il cuore pulsante di ogni narrazione, siano parole o figure, pagine a stampa o canti accompagnati dai suoni di strumenti musicali, siano narrazioni teatrali, intessute anche di gesti e di movimenti o danze spettacolari o minime che siano. Ogni narrazione ha un suo ritmo interno, e a volte anche più di uno.
Gli ospiti di questa edizione del Festival si dedicheranno all’analisi della molteplicità di forme che il ritmo può assumere nei racconti rivolti all’infanzia. Il ritmo – si ricollega anche al tema della luce e dell’ombra – perché fra pieni e vuoti, fra neri e bianchi, è ciò che all’inizio dell’avventurosa relazione con la lettura e con la scrittura dice qualcosa di tutti e tutte noi. Disvela tantissimo del modo in cui ognuno/a incontra il mondo, gli altri e la sua stessa persona.
«Alcuni studiosi e antropologi la chiamano “la danza della vita”ha spiegato Martino Negri – e questa danza è cadenzata dallo spirito e dal fuoco della narrazione: dai modi di ascoltare e narrare. Il ritmo del respiro, per esempio, così legato a molte delle nostre attività quotidiane, riflette le nostre emozioni. Il nostro corpo è portatore di un ritmo continuo che corrisponde al ritmo della nostra vita: quello del battito del cuore. Esiste, a proposito dei ritmi del corpo, una verità che tendiamo a dimenticare. Nonostante l’impatto delle tecnologie sull’uomo e sulle sue facoltà e, nonostante le nuove realtà digitali e le suggestioni cibernetiche, noi continuiamo ad avere un corpo che ancora si avvale di un sistema nervoso autonomo dal funzionamento involontario, interdipendente e dal ritmo lento, estremamente più lento e qualitativamente di altra natura rispetto al ritmo forsennato della società degli impulsi e del consumo.»