28 March, 2024
HomePosts Tagged "Gavino Sanna"

[bing_translator]

Tutto è pronto, a Busachi, piccolo centro della regione storica del Barigadu, per una nuova edizione di “Busachi e i suoi colori” che, da venerdì 13 a domenica 15 settembre, animerà l’intero paese in provincia di Oristano.

Una tre giorni all’insegna di tradizione, folklore, musica ed enogastronomia che regalerà a turisti e visitatori uno spettacolo di colori, suoni e gusti unico nel suo genere.

Anche quest’anno alla manifestazione prenderà parte il noto pubblicitario e critico d’arte Gavino Sanna che, nel 2017, creò appositamente uno slogan grazie al quale Busachi è divenuto per tutti, abitanti e non, il paese dell’amore.

Nel pomeriggio di venerdì 13, alle 17.00, si terrà la premiazione del concorso regionale di poesia A sa moda ‘e Usacche nato con lo scopo di preservare la lingua sarda e la tradizione della poesia estemporanea in limba, che vanta ancora eccellenti rappresentanti a Busachi. Ventisette i poeti, tra professionisti e dilettanti, che hanno partecipato alla competizione. Tra loro verranno proclamati i vincitori, tre per ciascuna delle due categorie, a cui andranno in premio prodotti di artigianato locale.

Il filo conduttore della prima serata, “ça va sans dire”, sarà l’amore.

Alle 19.00, infatti, Gavino Sanna si confronterà sul tema con il musicista e compositore ploaghese Soleandro, durante un incontro-concerto che il pubblicitario portotorrese ha voluto offrire alla popolazione del piccolo borgo. Soleandro eseguirà diversi brani tra cui la celebre Savitri (cantico d’amore), traccia principale dell’omonimo cd e cover, in lingua sarda logudorese, del brano della pop star Ed Sheeran, Perfect.

La rassegna busachese proseguirà sabato 14 settembre con un calendario fitto di appuntamenti. Alle 9.30 si svolgerà il laboratorio di pittura per bambini, a cura del gruppo Die po die, intitolato a Filippo Figari, artista indissolubilmente legato al paese abbarbicato sulle colline del Barigadu. Fu, infatti, proprio il pittore cagliaritano, annoverato tra i padri dell’arte sarda del Novecento, a dipingere, nel 1911, il ciclo pittorico dal titolo “L’Amore in Sardegna” che impreziosisce la sala del comune di Cagliari. Per realizzare l’opera Figari decise di trasferirsi a vivere a Busachi e proprio qui, durante i tre anni di permanenza, l’artista trovò l’ispirazione per realizzare la grandiosa opera d’arte.

Alle 19.00, si terrà la XIV edizione di Antigas Armonias, rassegna di canti polifonici a cui prenderanno parte i cori polifonici “Santa Usanna” e “Su Nennere“di Busachi, il coro “Santa Cecilia” di Arborea ed il “Coro degli Alpini di Preganziol”, Treviso.

La serata si concluderà, alle 22.30, con la X edizione del Carnevale estivo che vedrà la sfilata di molte delle scenografiche maschere tradizionali della Sardegna. A seguire musica e balli in piazza con il cantante Emanuele Bazzoni, accompagnato dall’organetto di Roberto Fadda.

La giornata conclusiva di domenica 15 settembre si aprirà alle 10.45, con la XX Rassegna regionale del folklore, evento clou della manifestazione Busachi e i suoi colori. Donne, bambini e uomini, a piedi e a cavallo, sfileranno tra le vie del centro storico di Busachi per rinnovare un appuntamento che quest’anno coinvolgerà circa cinquecento partecipanti, provenienti da diverse parti dell’isola. Un corteo che, con i colori e l’oro degli splendidi abiti tradizionali sardi, darà vita a una manifestazione di folklore e musica che non ha eguali nell’intera provincia di Oristano.

Alle 13.15, suoni e colori lasceranno il posto a sapori e profumi della tradizione. Nella centrale piazza Italia, verrà infatti organizzata una degustazione dei piatti tipici del matrimonio busachese (“succu”, “angellottoso”, “bombasa e petza de ebreghe”) ma anche di specialità culinarie di altri paesi del Barigadu.

A seguire, alle 15.00, si esibiranno gruppi folk di diversi paesi della Sardegna, “tenores” ed il gruppo musicale composto da Peppino Bande, all’organetto, Roberto Tangianu, alle “launeddas”, e dalla voce di Carlo Crisponi.

L’evento “Busachi e i suoi colori” si concluderà, alle 21.00, con un suggestivo spettacolo pirotecnico.

«L’intento – spiega Lino Cordella vicesindaco di Busachi – è quello di organizzare una manifestazione che richiami visitatori e turisti da ogni parte dell’isola, come finora avvenuto, per fare conoscere non solo Busachi ma anche gli altri centri del Barigadu; ogni paese della zona ha una propria anima che va preservata e raccontata attraverso le nostre tradizioni e la nostra cultura enogastronomica.»

Un appuntamento al quale, per il terzo anno consecutivo, collaborano non solo la Pro Loco e l’Amministrazione comunale, ma tutte le associazioni presenti a Busachi, nessuna esclusa.

«Lo spirito di coesione e collaborazione alla base di Busachi e i suoi colori – conclude Lino Cordella – è per noi motivo di orgoglio e per questo intendo ringraziare chi si adopera per la buona riuscita di un evento che, al di là della manifestazione in sé, vuole essere una vetrina per Busachi e per l’intero territorio circostante. Noi continueremo su questa strada e stiamo già pensando alla prossima edizione, durante la quale ci auguriamo di potere ospitare una coppia di sposi per celebrare il tradizionale matrimonio busachese.»

Quello del turismo matrimoniale è un percorso che Busachi ha intrapreso nel 2017 ripristinando il rito tradizionale che non veniva celebrato, ormai, da oltre trent’anni. Una cerimonia che affonda le proprie radici in tempi antichi, riportata in vita con l’intento di preservare e tramandare le tradizioni busachesi ma anche con l’auspicio di fare entrare a pieno titolo il piccolo centro del Barigadu tra le suggestive mete del turismo matrimoniale in Sardegna.

[bing_translator]

«Da quando ho smesso di fare pubblicità mi sono interessato di più alla Sardegna, e ho avuto l’impressione di aprire un grande uovo di Pasqua che non è mai stato aperto sul serio». Con queste parole il guru dei pubblicitari italiani, Gavino Sanna, ha inaugurato sabato al museo Ortiz di Atzara una delle mostre più significative sul Novecento sardo: la collettiva d’arte “Cent’anni”, che ospita fino al 1 dicembre ben quarantatré opere di oltre trenta maestri.

«Se apriamo questo uovo di Pasqua – ha proseguito Gavino Sanna prima del taglio del nastro – troviamo delle cose stupende, l’arte la cultura, i balli e i canti sardi, le tradizioni e costumi straordinari, la storia e le emozioni. Ma non devono restare chiusi nelle case, bisogna fare in modo che tutti questi tesori siano visibili al pubblico.»

La collettiva di Atzara ha rappresentato in qualche modo l’apertura di quest’uovo immaginario, mostrando ad un pubblico numeroso meraviglie e capolavori ineguagliabili, presi in prestito per l’occasione da numerose collezioni private. A partire dal ritratto di fanciulla di Filippo Figari, pittore straordinario che all’Istituto D’Arte di Sassari è stato anche tra i maestri di Gavino Sanna, assieme a Stanis Dessy, Eugenio Tavolara, Salvatore Fara ed altri.

La mostra curata da Sabina Corriga ed Antonello Carboni è stata capace di togliere il respiro fin dall’ingresso principale, dove è collocato uno stupendo ritratto di due giovani donne in costume, realizzato dal pittore costumbrista spagnolo Antonio Ortiz, che ha dato il nome al museo.

Poco distanti anche opere di un altro costumbrista come Eduardo Chicarro, quindi i sardi Antonio Corriga, Giuseppe Biasi, Antonio Ballero, Pinuccio Sciola, Libero Meledina, Edina Altara, Maria Lai. E ancora un lungo elenco che porta fino alle sculture di Gavino Tilocca o addirittura a un’incredibile “anfora sardesca” di Federico Melis.

Alla fine della serata, Gavino Sanna ha firmato il libro degli ospiti con un singolare autoritratto eseguito dal vivo a penna per essere dedicato agli organizzatori. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Antonio Corriga con il patrocinio del comune di Atzara e numerosi sponsor pubblici e privati.

[bing_translator]

Un evento sportivo dal grande richiamo turistico, una macchina di promozione del territorio che ha in Mirtò il motore organizzativo per valorizzare le eccellenze della Gallura. Un meccanismo oliato che riproporrà un format ormai conosciuto a livello internazionale e che si svolgerà nel prossimo fine settimana, a Porto Cervo, da venerdì 19 a domenica 21 ottobre. Mirtò, il festival internazionale del mirto, ha messo insieme un padiglione di campioni del “made in Gallura” capace di perseguire l’obiettivo di creare valore aggiunto per il territorio anche fuori dalla classica stagione estiva. L’occasione sarà il “Primo Rally internazionale storico della Costa Smeralda”, nel quale Mirtò sarà partner dell’appuntamento, sempre all’interno della strategia di promozione del territorio, che in questa occasione sarà la Gallura, terra della Costa Smeralda, regina del turismo: attraverso la valorizzazione delle tradizioni dell’enogastronomia, dell’artigianato, della musica. Negli stand presenti nel Molo vecchio di Porto Cervo ci saranno anche i comuni che aderiscono al Consorzio delle Pro Loco della Gallura. Ogni territorio porterà un piatto tipico della tradizione culinaria, raccontando la sua storia e la preparazione. Golfo Aranci, Monti, Arzachena, Berchidda, Tempio, Sant’Antonio, Loiri Porto San Paolo e Telti: mezza Gallura sarà rappresentata negli stand di Mirtò. «L’obiettivo è sempre quello dell’allungamento della stagione, portare turisti dall’Italia e da altre parti della Sardegna con il richiamo dell’evento sportivo, proponendo loro i piatti tipici della nostra tradizione – spiega Gabriella Varchetta, presidente del Consorzio delle Pro Loco della Gallura -. Golfo Aranci porterà le seppie con patate, piatto che si adatta al periodo e racconta l’anima di un luogo legato alla pesca. Così tutti gli altri, secondo un programma di sapori e tradizioni della nostra terra.»

Verrà anche lanciato un progetto “in itinere”, per la costruzione di una ippovia in Gallura. «Stiamo studiando questo progetto insieme a Verona Fiera Cavalli, un campione assoluto in questo segmento turistico. L’idea è quella di lanciare questi percorsi legati alla cultura del cavallo, tracciati da fare in sella e alla riscoperta di tradizioni e itinerari enogastronomici», conferma la Varchetta.

Un protagonista a pieno titolo di questa strategia è certamente il Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura Docg, che sostiene la promozione del vino abbinata agli eventi sportivi come il rally. «Il format di Mirtò ci ha trovati da subito entusiasti, all’interno del programma che prevede la degustazione dei vini abbinata ai prodotti tipici del territorio – sottolinea la presidente, Daniela Pinna -. Voglio sottolineare ancora una volta l’importanza di eventi come questi, che veicolano la promozione delle eccellenze enologiche ed agroalimentari della Gallura, insieme alle materie prime e ai piatti della tradizione. Una logica che definirei “emozionale”, votata al valore intrinseco delle cose migliori della nostra terra». Concetti ribaditi anche da Attilia Medda, delegata dell’Ais, associazione italiana sommelier, per la Gallura: la “professoressa del vino”, insignita nel 2016 del prestigioso riconoscimento “Prix au Sommelier”. «Questi eventi sono capaci di attirare un grande pubblico e fasce diverse di consumatori – spiega Attilia Medda -. Si tratta, comunque, di un’opportunità per mettere in luce i prodotti enologici del territorio, con produzioni sarde genuine e di qualità che spesso non sono conosciute. Ricordiamo che il Vermentino di Gallura è l’unica Docg esistente per il vermentino in purezza, come associazione dei sommelier cerchiamo di farla conoscere il più possibile»

L’abbinamento del vino con il territorio spesso prescinde, però, dalle singole cantine. Il classico principio del “fare sistema”, rinunciando a un po’ di individualismo per perseguire un obiettivo comune. Il principio cardine della strategia di Mirtò, che mette la sua vetrina, conosciuta e riconosciuta a livello internazionale, a disposizione del territorio nel suo insieme, dalla Gallura a tutta la Sardegna. Una prospettiva sposata anche da “La strada del Vermentino di Gallura Docg”, che oltre alla valorizzazione del vino, intende promuovere le attrattive naturalistiche, culturali, storiche e archeologiche del territorio, cercando di favorire la crescita sociale equilibrata ed armoniosa del sistema territoriale della Gallura. Il nuovo cda, che intende portare avanti questa missione, si compone di un direttivo rinnovato: con il presidente Gavino Sanna, delegato del comune di Monti e le due vicepresidenti Antonella Usai e Roberta Tani. Nel cda ci sono anche Franco Pirastru, Claudio Bellu e Piero Canopoli. «Personalmente vorrei che l’obiettivo nostro sia diverso dal concetto commerciale delle singole cantine, ma sia teso alla valorizzazione di un percorso che punti sull’enogastronomia e la ricettività – sottolinea lo stesso Canopoli -. Credo che la Strada del Vermentino di Gallura debba avere una sua etichetta di rappresentanza, marchio riconoscibile, all’interno di una politica che vuole portare un incremento del turismo fuori dai classici mesi estivi. Siamo in tanti a ragionare sul concetto di destagionalizzazione, ma proprio per questo dobbiamo lavorare insieme, essere più coesi, collaborare mantenendo ognuno la propria identità».

Logiche che da sempre fanno parte del dna di Mirtò, brand internazionale che, dopo gli eventi di questa estate dedicati alla promozione della Sardegna, attraverso le tappe del festival del mirto a Ollolai, Porto Rotondo e Olbia, sceglie ancora una volta Porto Cervo, legando la sua immagine a un importante e storico evento sportivo, secondo la strategia di promozione del territorio oltre la stagione estiva, rilanciando l’immagine delle tradizioni galluresi e valorizzandone le eccellenze. In questo si completa il binomio con la macchina organizzativa del 1° Rally Internazionale Storico della Costa Smeralda, organizzato dall’Automobile Club Sassari, con la partnership della Regione Sardegna, di Aci Storico, dell’Automobile Club d’Italia, del Consorzio Costa Smeralda, della Marriott, del comune di Arzachena e degli altri che ospiteranno il percorso di gara: Palau, Luogosanto, Santa Teresa Gallura, Aglientu, Aggius e Tempio Pausania. Un evento fortemente voluto da Giulio Pes di San Vittorio, presidente dell’Aci Sassari, con il patrocinio della Regione, che ha trovato l’entusiasta adesione del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda e del direttore del Consorzio Costa Smeralda, Massimo Marcialis. Sarà presente anche il presidente nazionale dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. L’appuntamento vede anche la partnership di Marriott, che gestisce gli alberghi della Costa Smeralda per conto di Qatar Holding.

[bing_translator]

Questa mattina, a Roma, il Comitato Promotore per l’insularità ha tenuto una conferenza stampa per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare. Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.
«Grazie all’impegno generoso di decine e decine di volontari – si legge in una nota del Comitato promotore – è stato sfondato lo straordinario traguardo di centomila firme, oltre settantamila delle quali sono state raccolte in Sardegna. Un risultato quasi incredibile, ottenuto grazie a tutti i sardi, finalmente uniti sulla «madre di tutte le nostre battaglie» e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno sostenuto la proposta di legge.»
Le firme di sottoscrizione non sono state raccolte soltanto in Sardegna, ma in tutta Italia: con il sostegno della FASI e dell’ANCIM (associazione dei comuni delle isole minori), abbiamo voluto in questo modo sottolineare come la garanzia delle pari opportunità e dei pari diritti dei cittadini isolani sia un problema dell’intera comunità nazionale, la cui soluzione spetta a tutti gli italiani!

Questa mattina alla conferenza stampa, a Roma, hanno partecipato Pierpaolo Vargiu, Michele Cossa, Emilio Floris, Luciano Uras, Christian Solinas, Giannina Usai e Gemma Azuni in rappresentanza del Comitato promotore, mentre la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini che, da emiliana, ha fatto un appassionato intervento a sostegno delle ragioni della insularità, ha garantito, insieme ad altri senatori presenti, il massimo impegno per la rapida discussione della legge.
Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole, dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che spesso rende gli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Pierpaolo Vargiu ha ricordato che «nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute diventa un elemento di spesa maggiore, da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati dalle tendenze allo spopolamento. E’ per questo – ha concluso Pierpaolo Vargiu – che chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità e misurare gli svantaggi delle sue Isole e degli italiani che ci vivono».
«Gli isolani, ma anche tanti italiani del continente, hanno fatto sentire la loro voce, sottoscrivendo in modo travolgente la proposta – ha detto Michele Cossa – ora tocca all’intero Parlamento di fare la sua parte, modificando l’art. 119, comma 5 della Costituzione. Da parte nostra il Comitato continuerà a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensa gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità – ha concluso Michele Cossa -, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.»
Accanto al comitato promotore (presidente Roberto Frongia, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu, Alessandra Zedda, Emilio Floris, Luciano Uras, Piergiorgio Massidda, Roberto Deriu, Cecilia Cherchi, Piero Comandini, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni, il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il coordinatore dei giovani, Matteo Rocca, Pietro Pittalis, Antonello Peru, Franco Sabatini, Stefano Tunis, Giannina Usai segretaria generale dell’Ancim, Romina Mura, il sindaco di Buggerru Laura Cappelli), è nato un comitato scientifico, coordinato dalla prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, a cui hanno dato il loro contributo:

Il prof. Paolo Savona, il dr. Gavino Sanna, il prof. Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, la professoressa Maria Del Zompo, la prima donna ad essere eletta Rettore nella storia dell’Università di Cagliari, il prof. Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, il dr. Ettore Angioni, già procuratore generale della Repubblica, dr.ssa Simonetta Sotgiu, Giudice della Corte di Cassazione, il prof. Gianluigi Gessa, il Giudice dott. Federico Palomba, prof. Giovanni Lobrano, ordinario di Diritto romano presso l’università di Sassari, il prof. Francesco Sitzia, Dipartimento di Giurisprudenza di Cagliari, docente di Diritto Romano e diritti dell’Antichità (è stato preside della facoltà di giurisprudenza per 5 mandati – dal 1985 al 1994 e dal 2000 al 2006), prof. Gavino Faa (medico, università di Cagliari), il dr. Paolo Fadda, storico, l’editore Carlo Delfino, il giudice dr. Enrico Altieri, il prof. Mario Sanna fondatore e direttore del Gruppo Otologico, centro riconosciuto a livello mondiale per l’Otologia, l’Implantologia uditiva e la Chirurgia della Base Cranica, punto di riferimento nel suo campo, riconosciuto a livello internazionale, il dr. Francesco Manca, già direttore generale dell’Osservatorio industriale della Sardegna, il dr. Paolo Figus, già direttore de L’Unione Sarda, l’avv. Francesca Curreli, l’avv. Rita Dedola, già presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Cagliari, l’avv. Stefano Altea. 

[bing_translator]

Benvenuti a Busachi, il paese dell’amore è lo slogan, tanto romantico quanto originale, che il piccolo centro dell’Oristanese, affacciato verso la valle del Tirso e le colline del Montiferru, ha scelto dallo scorso anno per presentarsi a turisti e visitatori.

E, proprio per celebrare l’amore, il paese si vestirà a festa il 9 settembre e dal 12 al 15, in occasione di Busachi e i suoi colori, saperi e sapori della tradizione.

Un evento all’insegna di tradizione, folklore, enogastronomia, musica e danze. Una grande festa che, sotto la direzione artistica del famoso pubblicitario Gavino Sanna, coinvolgerà l’intero paese e offrirà a turisti e visitatori uno spattacolo unico nel suo genere.

Cinque giorni intensi che inizieranno domenica 9, giornata in cui si potrà assistere a su Presente. Un corteo di donne, in abito tradizionale, sfilerà tra le vie del paese per portare a casa degli sposi i regali della tradizione: oggetti artigianali, ricami, pane, dolci, e su Succu, pasta tipica di Busachi. Dopo la sfilata, alle 11.45, nella centrale piazza Italia, avrà luogo la simulazione dell’antico matrimonio busachese.

La grande festa riprendrà mercoledì 12 con il rinnovo delle promesse matrimoniali di una coppia di neo sposi olandesi. La cerimonia civile avrà luogo alle 18.00 nella suggestiva cornice dell’ex monastero di Collegiu e si svolgerà secondo la tradizione busachese, banchetto nuziale a base di piatti tipici compreso.

L’amore è il fil rouge che lega il paese, affacciato sul lago Omodeo, a Filippo Figari, considerato uno dei padri dell’arte sarda del Novecento. Nel novembre del 1911 al pittore fu affidato il lavoro di decorazione della sala dei Matrimoni del palazzo municipale di Cagliari. Per realizzare l’opera decise di vivere per tre anni a Busachi, dove trovò l’ispirazione per quello che sarebbe diventato il maestoso ciclo pittorico dal titolo l’amore in Sardegna che tuttoggi adorna la sala del Comune di Cagliari.

E sempre l’amore è l’ingrediente principale del matrimonio busachese, evento tradizionale che non veniva celebrato da oltre trent’anni e che, lo scorso anno, è tornato a vivere. Grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale, Pro Loco Cuvventu e cittadini, e sotto la magistrale regia di Gavino Sanna, il rito non solo è stato recuperato ma ha rappresentato l’anima di un evento che, lo scorso settembre, ha richiamato nel piccolo centro del Barigadu migliaia di turisti e spettatori accorsi per provare in prima persona l’emozione delle tradizioni del passato.

Amore e tradizione, dunque, ma anche buona cucina e sapori di una volta, che rivivono durante la Sagra de su Succu, pasta tipica busachese. Cucinata con un brodo di carni miste, condita con formaggio pecorino fresco e insaporita dallo zafferano, costituisce il piatto delle occasioni importanti come il matrimonio ma anche delle festività natalizie e pasquali. Le fasi di preparazione di questa specialità gastronomica, che il ministero per i Beni culturali ed ambientali ha riconosciuto meritevole di tutela e conservazione, verranno mostrate domenica 9 settembre alle 12.30 in piazza Italia e i visitatori avranno modo di degustare questa leccornia.

Sempre domenica 9, ma alle 16.00, si terrà la XIII edizione di Antigas Armonias, rassegna di canti polifonici

Sabato 15 settembre, alle 18.30, si svolgerà invece la XIX Rassegna regionale del folklore-I U.F.I. Festival regionale. I gruppi folk di diversi centri dell’isola, con amazzoni e cavalieri, sfileranno per le vie di Busachi impreziosendo il paese con i colori e i tessuti degli splendidi abiti della tradizione sarda. A seguire avrà luogo l’VIII edizione del Carnevale estivo, con la sfilata delle suggestive maschere isolane.

Sono molti altri gli eventi che animeranno Busachi nei cinque giorni di festa, per citarne solo alcuni l’inaugurazione di stand espositivi con prodotti agroalimentari e artigianali sardi, mostre fotografiche, intermezzi letterari e serate di musica sarda (per prendere visione del programma completo si rimanda alla brochure in allegato).

Busachi è il paese dell’amore che è amore per la tradizione e per la propria cultura ma anche per l’arte, la musica, il ballo e il buon cibo. Saperi e valori antichi che il piccolo centro punta a fare conoscere al maggior numero di visitatori.

Una cerimonia antica e un evento che, nell’idea degli amministratori e degli organizzatori, dovranno divenire un appuntamento fisso in grado di richiamare turisti e curiosi nel paese dell’amore. «Crediamo fortemente in questo progetto – ha detto il vice sindaco Lino Cordella – che punta a far diventare Busachi, a tutti gli effetti, meta di turismo matrimoniale, un settore in costante crescita che potrebbe rappresentare un ottimo volano per l’economia locale».

[bing_translator]

Nasce in Sardegna il “Comitato scientifico per l’insularità”. “Il Comitato scientifico”, apartitico ed indipendente, svolgerà una funzione tecnico-consultiva in merito al referendum sull’insularità anche attraverso un programma di iniziative di studio e di eventi che si terranno nei prossimi mesi. Il Comitato promotore per il referendum sull’insularità ha chiesto la partecipazione di uomini di chiara fama internazionale e nazionale, come il prof. Paolo Savona, il dr. Gavino Sanna, il prof. Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, il prof. Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, il dr. Ettore Angioni, già procuratore generale della Repubblica, dr.ssa Simonetta Sotgiu, Giudice della Corte di Cassazione, prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, archeologa, prof. Giovanni Lobrano, ordinario di Diritto romano presso l’università di Sassari, prof. Gavino Faa (medico, università di Cagliari), il dr. Paolo Fadda, storico, l’editore Carlo Delfino, il Giudice dr. Enrico Altieri, il Dr. Francesco Manca, già Direttore Generale dell’Osservatorio industriale della Sardegna, il dr. Paolo Figus, già direttore de L’Unione Sarda, avv. Francesca Curreli, l’avv. Rita Dedola, presidente Consiglio dell’Ordine Forense di Cagliari, Antonello Gregorini, presidente dell’associazione Nurnet, il prof. Stefano Altea, docente Università di Cagliari.

«Avere nel Comitato scientifico esperti rappresenta un’opportunità per poter dare un contributo scientifico non solo al referendum e alla comprensione degli svantaggi strutturali permanenti e i costi dell’insularità, pagati in termini di deficit infrastrutturale e deficit di sviluppo dalla Sardegna – dice l’avvocato Roberto Frongia, componente del comitato promotore per il referendum sull’insularità nella Costituzione italiana -, bensì anche alla creazione di una nuova coscienza culturale identitaria che assume una sempre più grande rilevanza in un tempo di grande cambiamento.»

[bing_translator]

È stato sottoscritto dai legali rappresentanti dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena il commissario straordinario Leonardo Deri e per la Fondazione Memoriale Garibaldi il presidente Aldo Accardo, un protocollo d’intesa per l’avvio di attività congiunte volte alla valorizzazione della figura di Giuseppe Garibaldi. La firma del protocollo è stata apposta questo pomeriggio presso l’aula didattica del CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera alla presenza dei giornalisti.

Oggetto del protocollo d’intesa: «La reciproca volontà di costituire un rapporto stabile, continuo e specifico di collaborazione e cooperazione finalizzato all’attivazione di una serie di iniziative volte a promuovere lo studio, la valorizzazione e la divulgazione della conoscenza, del valore e delle attività di Giuseppe Garibaldi». La figura dell’eroe risorgimentale sarà il centro delle attività di collaborazione congiunta tra le due istituzioni: la Fondazione e l’Ente Parco, impegnate a valorizzare in modo congiunto l’esperienza storica e umana di Giuseppe Garibaldi in un insieme coordinato di iniziative pubbliche convegni, incontri a tema, pubblicazioni, percorsi di educazione ambientale e di divulgazione culturale.

«La figura e le gesta di Giuseppe Garibaldi – spiega il commissario straordinario Leonardo Deri – segnano indelebilmente l’intera comunità nazionale e in maniera ancora più viva quella dell’Arcipelago di La Maddalena. Un’istituzione come l’Ente Parco non può prescindere da un riferimento costante e da una guida culturale come quella espressa dall’Eroe del Risorgimento. Per questo motivo, l’avvio di collaborazioni, partenariati e protocolli d’intesa come quello che abbiamo sottoscritto oggi con la Fondazione Memoriale Giuseppe Garibaldi rappresentano un impegno statutario che deve essere mantenuto e continuamente alimentato. Speriamo al più presto di portare a compimento iniziative concrete e importanti che discendano dalla sigla di questo importante accordo.»

«Nel campo della cultura, occorre sempre riuscire a lavorare insieme agli altri. La sottoscrizione di questo protocollo d’intesa con l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena – ha spiegato il presidente della Fondazione Memoriale Giuseppe Garibaldi Onlus il prof. Aldo Accardo – è l’espressione più chiara della nostra volontà di condivisione e di lavoro congiunto con tutti i soggetti che intendano mettere a disposizione competenze e volontà di azione comune.»

Il professor Accardo ha inoltre annunciato la volontà di voler condividere insieme al Parco un’opera che il pubblicitario Gavino Sanna ha voluto donare alla Fondazione.

Cantina Mesa copiaCattedrale Tratalias 180 copia

Rossana Casale ed i vini della #Cantina Mesa saranno protagonisti domani sera, sabato 30 agosto, alle ore 21.00, a Tratalias, della 4ª tappa del #Carignano Music Experience 2014.

Iniziata la carriera negli anni ‘70 come corista, dallo scorso febbraio Rossana Casale prosegue il tour dedicato al Teatro-Canzone del “Signor G”, tributo a Giorgio Gaber e alla sua visione controversa dell’amore, della coppia e del matrimonio. Ad affiancarla sul palco del borgo medievale, saranno il pianista Emiliano Begni, il sassofonista Francesco Consaga ed Ermanno Dodaro al contrabbasso, musicisti che si muovono tra jazz, musical e canzone d’autore, e che insieme contribuiscono allo straordinario successo di questo magnifico tributo gaberiano. Ne “Il Signor G e l’amore”, l’attrice-cantante rivisita Gaber in chiave jazz, attraverso i testi che dipingono il rapporto tra innamorati come intenso ed effimero. Sensazioni che tutti gli spettatori, al termine del concerto, potranno provare degustando il pregiato vino rosso Carignano prodotto dalla Cantina Mesa, protagonista ancora una volta insieme al piatto preparato dal noto chef Achille Pinna. Il costo del biglietto, inclusa la degustazione, è di 15 euro.

La rassegna Carignano Music Experience è organizzata e promossa dall’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, sotto la direzione artistica del maestro Fabio Furia.

Il quinto ed ultimo appuntamento di #Carignano Music Experience 2014 è in programma domenica 7 settembre, alle ore 21.00, alla Grande Miniera di Serbariu, con lo spettacolo “Tango Symphony” e la degustazione dei vini delle Cantine Calasetta, Santadi, Sardus Pater, Mesa. Il costo del biglietto, inclusa la degustazione, sarà di 20 euro.

 

Cattedrale Tratalias 180 copia

Rossana Casale ed i vini della #Cantina Mesa saranno protagonisti sabato 30 agosto, a Tratalias, della 4ª tappa del #Carignano Music Experience 2014.

Iniziata la carriera negli anni ‘70 come corista, dallo scorso febbraio Rossana Casale prosegue il tour dedicato al Teatro-Canzone del “Signor G”, tributo a Giorgio Gaber e alla sua visione controversa dell’amore, della coppia e del matrimonio. Ad affiancarla sul palco del borgo medievale, saranno il pianista Emiliano Begni, il sassofonista Francesco Consaga ed Ermanno Dodaro al contrabbasso, musicisti che si muovono tra jazz, musical e canzone d’autore, e che insieme contribuiscono allo straordinario successo di questo magnifico tributo gaberiano. Ne “Il Signor G e l’amore”, l’attrice-cantante rivisita Gaber in chiave jazz, attraverso i testi che dipingono il rapporto tra innamorati come intenso ed effimero. Sensazioni che tutti gli spettatori, al termine del concerto, potranno provare degustando il pregiato vino rosso Carignano prodotto dalla Cantina Mesa, protagonista ancora una volta insieme al piatto preparato dal noto chef Achille Pinna. Il costo del biglietto, inclusa la degustazione, è di 15 euro.

La rassegna Carignano Music Experience è organizzata e promossa dall’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcissotto la direzione artistica del maestro Fabio Furia.

Il quinto ed ultimo appuntamento di #Carignano Music Experience 2014 è in programma domenica 7 settembre, alle ore 21.00, alla Grande Miniera di Serbariu, con lo spettacolo “Tango Symphony” e la degustazione dei vini delle Cantine Calasetta, Santadi, Sardus Pater, Mesa. Il costo del biglietto, inclusa la degustazione, sarà di 20 euro.