5 December, 2025
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Il derby è dell’Iglesias grazie ad una doppietta del centravanti brasiliano Joel Salvi Costa ma il Carbonia è uscito dal campo a testa alta, dopo aver rimontato un goal e sperato anche di poterlo vincere nel finale di partita.

Le due squadre si sono presentate al confronto diretto distanziate di tre soli punti e con formazioni ampiamente rimaneggiate. Giampaolo Murru ha dovuto fare a meno dello squalificato Vincent Di Stefano e degli infortunati Fabrizio Frau e Fabricio Alvarenga (quest’ultimo in panchina ma praticamente inutilizzabile); Graziano Mannu, non in panchina perché squalificato, da parte sua non ha potuto disporre di Hérnen Zazas squalificato e di Matteo Nannini che ha lasciato la squadra con una risoluzione del contratto originata da problemi familiari (non ancora sostituito nell’organico).

Sulle tribune circa 450 spettatori, con ampia rappresentanza della tifoseria del Carbonia.

L’avvio di partita ha visto il Carbonia subito ad un passo dal goal del vantaggio dopo una manciata di secondi: lanciato in verticale il 19enne attaccante Leonardo Boi è sfuggito alla marcatura di Stefano Crivellaro e, giunto davanti a Riccardo Daga I, ha calciato a botta sicura facendo gridare al goal i suoi tifosi ma il pallone calciato con l’interno del piede sinistro ha cambiato traiettoria e si è spento a pochi centimetri dal palo sinistro della porta rossoblù.

Tirato un sospiro di sollievo, l’Iglesias ha preso in mano le redini del gioco, senza creare problemi alla difesa del Carbonia che a metà tempo è andato nuovamente vicinissimo al goal del vantaggio, ancora con Leonardo Boi che, liberatosi questa volta sulla fascia destra ha calciato in diagonale trovando sulla sua strada Riccardo Daga I che è riuscito a evitare la capitolazione della sua squadra.

La partita ha vissuto una fase priva di emozioni, fino al 41′, quando Antony Cancilieri è andato a terra in uno scontro con l’ex Ayrton Hundt e il direttore di gara ha assegnato un calcio di rigore all’Iglesias. Sul dischetto s’è portato Joel Salvi Costa, Maurizio Floris ha intuito la direzione del pallone alla sua destra ma non è arrivato a fermarne la corsa e l’Iglesias s’è portata in vantaggio: 1 a 0 al riposo.

L’avvio della ripresa ha visto l’Iglesias cercare il goal della tranquillità più volte, soprattutto con Joel Salvi Costa, il Carbonia una reazione per riagganciare la parità, raggiunta al 77′ con una grandissima prodezza di un altro ex, Tomas Pavone. Il centravanti argentino ha ricevuto il pallone in area, lo ha controllato benissimo, si è allargato sulla sinistra e ha calciato un diagonale “chirurgico” che non ha lasciato scampo a Riccardo Daga I.

A 13 minuti dalla fine l’inerzia della partita è sembrata invertita, il Carbonia ha pensato di poterla addirittura vincere ma ha commesso un errore fatale, perché è stata l’Iglesias ad approfittare dell’euforia avversaria, punendola con il secondo goal di Joel Salvi Costa, bravo a schiacciare di testa in rete un delizioso lancio di Nicolas Capellino.

L’Iglesias ha terminato la partita in 10 uomini per l’espulsione diretta di Antony Cancilieri e nel finale, nonostante una reazione d’orgoglio del Carbonia, non è successo più niente.

Con i tre punti l’Iglesias sale a quota 21 punti, al quinto posto insieme al Lanusei, a un solo punto dalle tre seconde (Ilvamaddalena, Nuorese e Atletico Uri), a quattro dalla capolista Tempio; il Carbonia resta fermo a quota 15 punti, all’ottavo posto, insieme al Tortolì.

Iglesias: Riccardo Daga I, Crivellaro, Arzu, Leroux-Batte, Fidanza, Abbruzzi, A. Piras, E. Piras, Cancilieri, Salvi Costa, Capellino. A disposizione: Slavica, Mancini, Pintus, Corrias, Riccardo Daga II, Tiddia, Alvarenga. Allenatore Giampaolo Murru.

Carbonia: Floris, Melis, Gurzeni (89′ Serra), Chidichimo (64′ Zonchello, 73′ Artese), Hundt, Andrea Mastino, Fabio Mastino (58′ Coulibaly), Ponzo, Pavone, Porcheddu, Boi. A disposizione: Saiu, Tatti, Massoni, Ollargiu, Carboni. Allenatore: Graziano Mannu (squalificato, in panchina Fabrizio Manca).

Arbitro: Riccardo Mattu di Oristano.

Assistenti di linea: Nicola Mascia e Francesco Meloni di Cagliari.

Marcatori: 41′ Joel Salvi Costa (I) su calcio di rigore, 77′ Tomas Pavone, 86′ Joel Salvi Costa (I).

Ammoniti: Alberto Piras (I), Nicolas Capellino (I), Ayrton Hundt (C), Leonardo Boi (C).

Spettatori: 450.

Giampaolo Cirronis

Iglesias, stadio Monteponi, ore 15.00: è l’ora del derby, Iglesias-Carbonia, valido per la dodicesima giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale. Dirige Riccardo Mattu di Oristano, assistenti di linea Nicola Mascia e Francesco Meloni di Cagliari.

L’Iglesias si presenta all’importante appuntamento, uno dei più attesi della stagione su entrambe le sponde, in piena emergenza. Alle già note assenze dello squalificato Vincent Di Stefano e dell’infortunato Fabrizio Frau, in settimana si è aggiunto anche l’infortunio a Fabricio Alvarenga, tre colonne portanti dell’organico a disposizione di Giampaolo Murru che porta in panchina 6 giovanissimi tra i 17 convocati: Riccardo Daga I, Fidanza, Crivellaro, Arzu, Leroux-Batte, Piras Alberto, Piras Edoardo, Abbruzzi, Cancilieri, Capellino, Salvi Costa, Mancini, Pintus, Slavica, Daga Riccardo II, Tiddia, Corrias.

Anche Graziano Mannu, in tribuna perché squalificato per una giornata dopo l’espulsione rimediata nel finale della partita di otto giorni fa con l’Ossese, ha qualche problema di formazione. Alla partenza di Matteo Nannini che in settimana ha risolto il contratto che lo legava al Carbonia dalla scorsa estate per sopraggiunti problemi familiari, vanno aggiunte l’assenza dello squalificato Hérnan Zazas e le condizioni fisiche non ottimali del fuoriquota Rosario Gurzeni. Questi i 20 convocati: Floris, Saiu, Coulibaly, Artese, Serra, Pavone, Boi, Mastino Andrea, Zonchello, Gurzeni, Mastino Fabio, Porcheddu, Ponzo, Massoni, Chidichimo, Carboni, Melis, Hundt, Elia, Ollargiu.

Sugli altri campi, spicca la trasferta del Tempio a Gavoi con il Taloro. Si giocano inoltre Ilvamaddalena-Santa Teresa, Calangianus-Lanusei, Ferrini-Villasimius e, infine, Tortolì-Sant’Elena.

Negli anticipi di ieri, l’Atletico Uri ha superato 1 a 0 il Buddusò e ha agganciato in vetta alla classifica a quota 22 punti la Nuorese, sconfitta 1 a 0 a Ossi, e il Tempio che oggi ha la possibilità di issarsi solitaria in testa.

Giampaolo Cirronis

L’Iglesias a Tortolì ha superato il primo esame di maturità, centrando la prima vittoria esterna. La squadra di Giampaolo Murru si è presentata al Comunale Fra’ Locci di Tortolì con un classifica importante, costruita quasi interamente al Monteponi con 13 punti in 5 partite giocate, assai meno fuori casa, dove in 3 partite aveva messo insieme 1 solo punto. Era evidente che per coltivare sogni di primato, fosse necessario e indispensabile cambiare marcia lontano dal Monteponi. Detto, fatto! A Tortolì un goal realizzato dal centravanti brasiliano Joel Salvi Costa, ha dato all’Iglesias una meritata quanto preziosa vittoria e 3 punti che lanciano la squadra al terzo posto in classifica, a due sole lunghezze dalla capolista Tempio e ad una dalla vicecapolista Nuorese.

La squadra sta dimostrando di poter reggere il confronto con tutte le avversarie, nonostante un organico ancora “corto” che il presidente Giorgio Ciccu è intenzionato a completare alla riapertura dei termini per i tesseramenti, con almeno un paio di innesti di primissima scelta. Dopo il cambio del portiere titolare fatto due settimane fa con il ritorno di Riccardo Daga al posto di Vincenzo Riccio e l’inserimento del difensore francese Romain Leroux-Batte, definito dopo la partenza di Lorenzo Mechetti, tra i nuovi obiettivi potrebbe esserci un attaccante di peso in grado di capitalizzare la grande mole di gioco creata dalla squadra.

Nell’immediato, domenica prossima, quando si giocheranno le partite della decima giornata, un terzo del cammino, il calendario propone all’Iglesias una grande occasione per confermare se non addirittura migliorare l’attuale già brillante posizione di classifica. Al Monteponi, infatti, arriverà la matricola Buddusò, mentre la capolista Tempio giocherà sul campo dell’Ilvamaddalena, diretta concorrente per il salto di categoria, “arrabbiata” per un avvio di stagione inferiore alle attese e, soprattutto, per la sconfitta subita ieri a Gavoi. Il Tempio finora ha costruito il suo primato al “Nino Manconi”, dove ha fatto bottino pieno (15 punti su 15), mentre in trasferta non ha ancora vinto, pareggiando tutte le quattro partite giocate. La Nuorese, inoltre, giocherà sul difficile campo del Lanusei, finora inviolato.

Prima della decima di campionato, intanto, l’Iglesias mercoledì sarà di scena a Villasimius, nella gara d’andata della semifinale della Coppa Italia, contro la squadra di Antonio Prastaro, battuta ieri 3 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Villasimius, contrariamente a quanto fin qui fatto in campionato da Tempio e Iglesias, pressoché insuperabili in casa, in campionato è la squadra che ha fatto meglio di tutte in trasferta, con 3 vittorie e 9 punti in 5 partite giocate, mentre in casa ha fin qui raccolto solo 4 punti in 4 partite giocate, con 1 vittoria, 1 pareggio e ben 2 sconfitte.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia ha festeggiato il ritorno al “Carlo Zoboli” con una larga e convincente vittoria sul Villasimius per 3 a 0. La squadra biancoblù è tornata a giocare sul prato verde di casa, oggi splendente come non lo si ricorda da decenni, a distanza di 209 giorni da quel 14 aprile che con la larga e convincente vittoria per 3 a 0 sulla Ferrini, valse la salvezza diretta al termine dello scorso campionato. Stesso risultato, stessa festa, per una partita e un’altra giornata da ricordare.

Carbonia e Villasimius si sono presentate in campo con formazioni fortemente rimaneggiate per le assenze. Graziano Mannu ha dovuto fare a meno di Ayrton Hundt e Fabio Mastino, e ha tenuto prudenzialmente in panchina Matteo Nannini. In difesa, con Hérnan Zazas, Costantino Chidichimo e Andrea Mastino, ha inserito Rosario Gurzeni. A centrocampo Fabricio Ponzo e Lorenzo Melis, Andrea Porcheddu dietro il tridente formato da Leonardo Boi, Tomas Pavone e Adama Coulibaly. Nel Villasimius, capitanato da Mauro Ragatzu (43 anni lo scorso 7 novembre), gli ex Lorenzo Isaia e Daniele Cannas, non in perfette condizioni fisiche, inizialmente sono state tenuti in panchina dal tecnico Antonio Prastaro.

Sulla tribuna una bella cornice di pubblico (circa 350 spettatori), il clima – non solo meteorologico – è apparso subito quello di una giornata di festa da ricordare per il ritorno a casa della squadra di Graziano Mannu, dopo il forzato esilio a Calasetta e Narcao, dove è stata ospitata con grande disponibilità da entrambe le amministrazioni comunali. Presente il sindaco Pietro Morittu con la Giunta comunale quasi al completo, ringraziata dalla società guidata dal presidente Andrea Meloni per gli interventi che hanno portato alla ristrutturazione degli spogliatoi e all’impianto del nuovo, bellissimo manto erboso.

L’avvio di partita, con il Villasimius schierato a favore del maestrale, è stato sostanzialmente equilibrato, ma nella prima mezz’ora è stata la squadra ospite, arrivata in gran forma dopo le due vittorie sulla Nuorese tra campionato (2 a 0 in casa) e Coppa Italia (2 a 1 a Nuoro, mercoledì affronterà nella prima semifinale, in casa, l’Iglesias di Giampaolo Murru), a mostrare un eccellente controllo del gioco, anche se una sola volta s’è resa pericolosa dalle parti di Maurizio Floris, con una conclusione di Sandro Scioni. Il Carbonia ha ribattuto colpo su colpo con una manovra avvolgente dalle fasce e al 39′ ha sbloccato il risultato: l’onnipresente Fabricio Ponzo s’è liberato sulla trequarti di sinistra, ha messo al centro dell’area un pallone invitante sul quale ha il centrale difensivo Hérnan Zazas – in licenza offensiva – senza neppure saltare, ha colpito di testa con una torsione, imprimendo al pallone una traiettoria non forte ma beffarda in pallonetto che ha scavalcato Matteo Forzati, infilandosi a fil di traversa alle sua spalle. 1 a 0 e tripudio in campo e in tribuna.

Le due squadre si sono recate negli spogliatoi per il riposo con il Carbonia avanti 1 a 0 e al ritorno in campo la partita ha cambiato volto. Ci si aspettava una reazione del Villasimius, alla ricerca del pareggio, ma i tentativi sono stati assai timidi, ed è stato il Carbonia a prendere in mano le redini del gioco e a cercare insistentemente i goal della sicurezza.

Il raddoppio è arrivato all’ora di gioco. L’azione è partita da una palla recuperata dal solito Fabricio Ponzo che ha servito Lorenzo Melis, lancio filtrante a sinistra per Tomas Pavone che al volo ha calciato di sinistro, superando imparabilmente Matteo Forzati: 2 a 0! Il secondo goal ha spento le ultime energie, fisiche e mentali, della squadra di Antonio Prastaro e il Carbonia ha continuato a imperversare nella metà campo avversari.

Al 69′, inevitabile, è arrivato il terzo goal del Carbonia: Andrea Porcheddu, instancabile, s’è liberato al tiro dalla media distanza, Matteo Forzati s’è opposto ma il pallone s’è impennato, finendo sulla faccia superiore della traversa e al ritorno in campo, a due passi dalla linea di porta, s’è avventato ancora Andrea Porcheddu che ha depositato il pallone nella porta incustodita il quinto goal personale in campionato, sesto con quello realizzato in Coppa Italia, una media addirittura superiore a quella che tre anni fa lo vide mettere a segno 17 goal (14 in campionato e 3 in Coppa Italia).

Nel finale girandola di cambi in entrambe le squadre, con il Villasimius rassegnato e il Carbonia vicino anche anche al quarto goal più volte, soprattutto con Leonardo Boi e Lorenzo Melis (tra i migliori). Il Carbonia sale a quota 14 punti, scavalcando il Villasimius, al sesto posto, a un solo punto dai play off. Per una squadra che ha iniziato la nuova stagione con la salvezza come obiettivo, è un bilancio superiore ad ogni aspettativa ma ampiamente meritato. Il Villasimius resta fermo a quota 13 punti e si interroga su un’evidente mancanza di continuità, pronto a tuffarsi nella Coppa Italia che come un anno fa lo vede protagonista in semifinale (nella scorsa stagione superò ai calcio di rigore il Carbonia e perse la finale con l’Ossese).

Giampaolo Cirronis

Primo allenamento al “Carlo Zoboli” per il Carbonia, questo pomeriggio, a quattro giorni dalla partita con il Villasimius, valida per la nona giornata del campionato di Eccellenza regionale. Sul terreno di gioco sono ancora in corso i lavori per l’ottimizzazione del nuovo manto erboso, ormai pronto al “battesimo” della partita, e il tecnico Graziano Mannu ha guidato il gruppo sul terreno di gioco di dimensioni ridotte che si trova dietro una porta, dove pure è stato realizzato il manto erboso. I calciatori, i tecnici e il direttore sportivo Sebastian Puddu non hanno nascosto la gioia per “il rientro a casa” e sperano di poter “bagnare” la “prima” con il pubblico delle grandi occasioni, come ci ha detto Sebastian Puddu che abbiamo intervistato, nel giorno del suo 51° compleanno.

Giampaolo Cirronis

Ora è ufficiale: il Carbonia Calcio ritorna a casa, domenica 9 novembre 2025, nel rinnovato “Carlo Zoboli”, per la partita con il Villasimius, valida per la nona giornata del campionato di Eccellenza regionale. La decisione definitiva che pone fine ad una lunga attesa, è arrivata ieri mattina, al termine del sopralluogo effettuato dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale e della società calcistica, che ha consentito di constatare il completamento della prima parte dei lavori di ristrutturazione degli spogliatoi e del rifacimento del terreno di gioco che ora presenta un manto erboso che rasenta la perfezione, come non si ricorda dagli anni della serie C2 (1982-1988).

La disponibilità del “Carlo Zoboli” pone fine ai viaggi per gli ospitali impianti di gioco del Sulcis, prima Calasetta poi Narcao, che hanno consentito alla squadra di iniziare il campionato di Eccellenza, con risultati probabilmente anche superiori alle attese. A Calasetta la squadra di Graziano Mannu ha svolto la prima parte della preparazione, a Narcao l’ha completata e ha disputato quattro partite ufficiali, quella degli ottavi di finale di Coppa Italia con l’Iglesias e le prime tre di campionato, rimanendo imbattuta con tre pareggi e una vittoria.

Il ritorno al “Carlo Zoboli”, reso possibile dall’impegno profuso dall’Amministrazione comunale, costituisce un importantissimo valore aggiunto nel progetto messo in piedi dalla società guidata dal presidente Andrea Meloni la scorsa estate, per salvare lo straordinario patrimonio, non solo sportivo, costituito dalla squadra di calcio, una delle maggiori espressioni del calcio sardo dal 1939, anno della sua fondazione, ad oggi. Ora, per valorizzare l’atteso evento, sarebbe auspicabile il ritorno sulla tribuna del “Carlo Zoboli” del pubblico delle grandi occasioni, sia per la partita con il Villasimius, sia per le altre undici in programma nel campionato di Eccellenza 2025/2026.

Giampaolo Cirronis

Si avvicina il ritorno del Carbonia Calcio al Comunale “Carlo Zoboli”. I lavori per la ristrutturazione degli spogliatoi sono quasi terminati, anche la sistemazione del manto erboso è a buon punto e, salvo imprevisti, tutto dovrebbe essere pronto per la prossima partita casalinga in programma domenica 9 novembre, contro il Villasimius, per la nona giornata del girone d’andata.

I lavori sul terreno di gioco sono stati affidati dall’Amministrazione comunale ad una ditta specializzata e le fotografie allegate mostrano un manto erboso rigoglioso come non si ricorda da tanto tempo (forse, come non lo è mai stato dagli anni della serie C2). La squadra di Graziano Mannu in questo avvio di stagione ha affrontato grandi sacrifici, viaggiando prima a Calasetta per la prima parte della preparazione precampionato, poi al Comunale di Narcao per gli allenamenti e le partite ufficiali di Coppa Italia e campionato. Nonostante tutto, i risultati non sono mancati, il Carbonia ha disputato in casa tre partite, con una vittoria (con il Buddusò) e due pareggi (con il Taloro Gavoi e la capolista Nuorese).

Domenica, intanto, il Carbonia sarà impegnato per la quinta volta in trasferta, a Lanusei, dove cercherà di confermare quanto di buono fatto a Santa Teresa Gallura, dove ha centrato la seconda vittoria esterna in quattro partite disputate (dopo quella sul campo del Sant’Elena, a Settimo San Pietro). Per la prima volta Graziano Mannu dovrebbe avere tutti a disposizione, con il rientro di Andrea Porcheddu che a Santa Teresa Gallura non ha giocato perché squalificato, e il pieno recupero dei centrali difensivi Ayrton Hundt e Hérnan Zazas.

Giampaolo Cirronis

 

Sono stati eseguiti, al cimitero di Carbonia, i lavori per il taglio di un pino di grandi dimensioni che stava crollando su una cappella lungo il viale principale che conduce alla chiesa. Gli operatori di una ditta esterna incaricata dall’assessorato delle Manutenzioni guidato dall’assessore Giuseppe Casti, una volta ottenuta l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna – SABAP-CA , con relazione di un agronomo, sono intervenuti questa mattina. L’intervento ha risolto un’emergenza che rischiava di provocare danni sia alla cappella su cui si era adagiato il pino sia a quelle che si trovano a fianco e minacciava anche la sicurezza dei visitatori. Ieri mattina il crollo di alcuni rami provocato dal forte vento di maestrale, aveva richiesto l’intervento dei vigli del fuoco.

Giampaolo Cirronis

La chiesa della parrocchia del Cuore Immacolato s’è riempita questo pomeriggio, a Iglesias, per la cerimonia funebre di Nino Falchi, icona del calcio iglesiente dalla seconda metà degli anni ’50, scomparso ieri all’età di 86 anni. Tanti ex calciatori, soprattutto suoi allievi nelle diverse squadre guidate (Iglesias, Cortoghiana, Fersulcis, Assemini, Decimoputzu e Villacidrese), ma anche tanti altri addetti ai lavori nel panorama calcistico provinciale e regionale, non sono voluti mancare all’ultimo appuntamento, per il passo d’addio, al fianco dei figli e degli altri familiari, ad uno sportivo che ha trasferito il suo talento sui campi prima da calciatore e poi da allenatore, ma anche fuori dai campi per la formazione dei giovani.

L’atleta, l’allenatore, il maestro di sport e di vita Nino Falchi, è stato raccontato nella sua omelia da don Salvatore Benizzi, suo grande amico ed estimatore, che ha voluto celebrare la messa nonostante quella del Cuore Immacolato non sia la sua parrocchia.

«Con profondo dolore la Città di Iglesias apprende della scomparsa di Nino Falchi, protagonista del calcio isolano e simbolo dello sport iglesiente, che con passione e dedizione ha onorato il campo prima come giocatore e poi come allenatore, diventando punto di riferimento per intere generazionisi legge nella pagina Facebook del comune di Iglesias -. Il Sindaco Mauro Usai e l’intera Amministrazione comunale esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. Le tracce che ha lasciato nello sport e nella memoria della città resteranno vive nel cuore di tutti. Riposa in pace, Nino.»
«Nino Falchi è stato un mito, un iglesiente illustre che nessuno mai potrà dimenticare ha aggiunto oggi Mauro Usai -. Grazie di tutto.»

Per ricordare Nino Falchi, dopo il racconto del suo percorso calcistico pubblicato ieri, pubblichiamo il link dell’articolo pubblicato il 15 dicembre del 2018 in occasione dei festeggiamenti per il suo 80° compleanno e della presentazione del suo libro “Nino Falchi… Una vita per il calcio” tenutasi il giorno prima. e una breve intervista realizzata l’8 dicembre 2017 allo stadio Monteponi.

Giampaolo Cirronis

 

S’è spento oggi, all’età di 86 anni, Nino Falchi, bandiera del calcio iglesiente prima da calciatore poi da allenatore. Lascia la moglie Anna, i figli Roberto, Roberta con Paolo, Riccardo con Manuela, Giancarlo con Sabrina. La cerimonia funebre si terrà lunedì 27 ottobre, alle 15.30, nella chiesa della parrocchia del Cuore Immacolato, a Iglesias.

«Nino Falchi, una delle icone del calcio rossoblu dell’Iglesias e sardo per quasi mezzo secolo. Iniziò a giocare nella Monteponi ragazzi di Angelino Salis. Dopo la trafila nelle giovanili fece l’esordio in prima squadra nel campionato di IV serie 1957/1958 con l’allenatore Norberto Piccione. Con lo scioglimento della Monteponi passò al Cagliari di Stefano Perati per il campionato di B 1959/1960, dove bagnò il suo esordio con il Verona. Si dice che alla fine della stagione 1958/1959, prima del suo passaggio al Cagliari, il mitico Fulvio Bernardini allenatore della Lazio, lo avesse adocchiato per le sue qualità, ma la fine non si fece nulla.

Ala di ruolo, dotato di buona tecnica, dribbling e buona corsa, la sua caratteristica migliore era quella di involarsi sulla fascia puntando e superando il suo avversario al fine di pennellare palloni invitanti dal fondo per i suoi compagni in area di rigore. Dopo le tre stagioni di Cagliari, due delle quali in serie C, Nino varcò il mare per giocare prima con il Grosseto e poi con la Narnese, disputando con quelle squadre campionati di serie C e D. Alla fine dell’esperienza continentale, rientrò definitivamente in città per disputare con la squadra rossoblù dell’Iglesias il campionato dilettanti 1967/1968. Con i minerari di Iglesias disputò 6 campionati consecutivi, 2 dei quali in serie D, i quali sommati ai 2 precedenti giocati con la Monteponi, sono 8 in totale, per 176 presenze e 62 reti.

Alla fine del campionato di serie D 1972/1973, continuò a giocare come giocatore-allenatore, prima nel Domusnovas, poi nel San Giovanni Suergiu. Una volta appese le scarpette al fatidico chiodo, incominciò ad allenare nella stagione 1969/70, subentrando a Puppo Gorini alla guida dell’Iglesias, guidando l’Iglesias per 7 campionati non consecutivi e poi Cortoghiana, Fersulcis, Assemini, Decimoputzu e Villacidrese, vincendo tra l’altro molti campionati.

Nel 1998/1999, Nino Falchi lasciò definitivamente anche la panchina e da allora vive alla periferia di Iglesias da pensionato. Recentemente ha pubblicato il libro della sua storia ed ha festeggiato i suoi primi 80 anni.»

Brano tratto dal libro “80 anni di calcio rossoblù Monteponi Iglesias 1925 -2005”, di Franco Reina, Giampaolo Cirronis Editore.