22 December, 2025
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Finale di Coppa Italia e campione d’inverno in Eccellenza, capolista nel campionato regionale allievi Under 17. Sono i numeri che, alla vigilia del Natale, timbrano il 2025 come l’anno d’oro del calcio iglesiente. I risultati sono il frutto del lavoro svolto e della grande passione del presidente Giorgio Ciccu che ormai da una decina d’anni guida in prima persona la società rossoblù. Il bilancio annuale è sicuramente superiore ad ogni aspettativa ma l’Iglesias Calcio non vuole fermarsi qui.

Il primo obiettivo, nel breve periodo, è costituito dalla finale della Coppa Italia, da disputare contro il Tempio. L’avversario è molto competitivo ma l’Iglesias, pur perdendo 3 a 2 il confronto diretto in campionato al “Nino Manconi”, proprio in quella partita, affrontata con una formazione d’emergenza, ha dimostrato di poter giocare alla pari. Con il rientro a tempo pieno di Fabricio Alvarenga e il completo inserimento dei volti nuovi arrivati recentemente, l’Iglesias punta con grande convinzione alla conquista della sua “prima storica” Coppa Italia.

Il secondo obiettivo, in ordine d’importanza sicuramente il primo, è costituito dal campionato. L’obiettivo iniziale era il miglioramento del quinto posto della passata stagione e l’ingresso nei playoff, ma sul campo, nel girone d’andata, nonostante i tanti problemi che hanno condizionato l’organico, ad iniziare da squalifiche e infortuni, la squadra s’è superata, girando alla boa di metà campionato in testa, in condominio con Nuorese e Ilvamaddalena. La concorrenza è molto agguerrita, ma l’Iglesias ora che è arrivata in vetta, vuole restarci e un pensierino a qualcosa di più di un posto nei playoff, inizia a farlo.

Il terzo obiettivo, anche questo fondamentale per il presente e, soprattutto, per il futuro, è costituito dai risultati del settore giovanile, completamente rilanciato nelle ultime stagioni, base imprescindibile per dare un futuro al calcio iglesiente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Lo scorso anno gli allievi hanno impreziosito la stagione con la conquista della Coppa Santa Barbara, quest’anno sono ai vertici del campionato regionale, il tutto raggiunto nonostante i tanti problemi legati agli impianti che hanno portato qualche mese fa il presidente Giorgio Ciccu ad una decisione clamorosa quale quella delle sue dimissioni, fortunatamente poi rientrata, in segno di protesta verso l’Amministrazione comunale. Ora il rapporto con l’istituzione è buono ma i problemi non sono stati ancora pienamente risolti, ma le squadre del settore giovanile, allievi in testa, continuano a vincere.

Tra quattro giorni sarà Natale, qualche giorno per festeggiare, poi il treno ripartirà e gli obiettivi sono chiari: l’Iglesias c’è su tutti i fronti, la prossima primavera la stagione 2025/2026 potrebbe andare agli archivi con traguardi storici per il calcio iglesiente.

Giampaolo Cirronis

L’Iglesias a Tortolì ha superato il primo esame di maturità, centrando la prima vittoria esterna. La squadra di Giampaolo Murru si è presentata al Comunale Fra’ Locci di Tortolì con un classifica importante, costruita quasi interamente al Monteponi con 13 punti in 5 partite giocate, assai meno fuori casa, dove in 3 partite aveva messo insieme 1 solo punto. Era evidente che per coltivare sogni di primato, fosse necessario e indispensabile cambiare marcia lontano dal Monteponi. Detto, fatto! A Tortolì un goal realizzato dal centravanti brasiliano Joel Salvi Costa, ha dato all’Iglesias una meritata quanto preziosa vittoria e 3 punti che lanciano la squadra al terzo posto in classifica, a due sole lunghezze dalla capolista Tempio e ad una dalla vicecapolista Nuorese.

La squadra sta dimostrando di poter reggere il confronto con tutte le avversarie, nonostante un organico ancora “corto” che il presidente Giorgio Ciccu è intenzionato a completare alla riapertura dei termini per i tesseramenti, con almeno un paio di innesti di primissima scelta. Dopo il cambio del portiere titolare fatto due settimane fa con il ritorno di Riccardo Daga al posto di Vincenzo Riccio e l’inserimento del difensore francese Romain Leroux-Batte, definito dopo la partenza di Lorenzo Mechetti, tra i nuovi obiettivi potrebbe esserci un attaccante di peso in grado di capitalizzare la grande mole di gioco creata dalla squadra.

Nell’immediato, domenica prossima, quando si giocheranno le partite della decima giornata, un terzo del cammino, il calendario propone all’Iglesias una grande occasione per confermare se non addirittura migliorare l’attuale già brillante posizione di classifica. Al Monteponi, infatti, arriverà la matricola Buddusò, mentre la capolista Tempio giocherà sul campo dell’Ilvamaddalena, diretta concorrente per il salto di categoria, “arrabbiata” per un avvio di stagione inferiore alle attese e, soprattutto, per la sconfitta subita ieri a Gavoi. Il Tempio finora ha costruito il suo primato al “Nino Manconi”, dove ha fatto bottino pieno (15 punti su 15), mentre in trasferta non ha ancora vinto, pareggiando tutte le quattro partite giocate. La Nuorese, inoltre, giocherà sul difficile campo del Lanusei, finora inviolato.

Prima della decima di campionato, intanto, l’Iglesias mercoledì sarà di scena a Villasimius, nella gara d’andata della semifinale della Coppa Italia, contro la squadra di Antonio Prastaro, battuta ieri 3 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Villasimius, contrariamente a quanto fin qui fatto in campionato da Tempio e Iglesias, pressoché insuperabili in casa, in campionato è la squadra che ha fatto meglio di tutte in trasferta, con 3 vittorie e 9 punti in 5 partite giocate, mentre in casa ha fin qui raccolto solo 4 punti in 4 partite giocate, con 1 vittoria, 1 pareggio e ben 2 sconfitte.

Giampaolo Cirronis

I giovani atleti dell’Iglesias calcio sono tornati ad allenarsi al campo ex Casmez. E’ stata superata l’emergenza denunciata domenica scorsa dal presidente Giorgio Ciccu al termine della vittoriosa partita della prima squadra nel derby con il Carbonia, con l’annuncio delle sue dimissioni in segno di protesta nei confronti dell’Amministrazione comunale per la chiusura della struttura e la conseguente impossibilità di svolgere l’attività agonistica.

Il dialogo avviato nei giorni scorsi tra la società G.S. Iglesias Calcio e l’Amministrazione comunale di Iglesias guidata dal sindaco Mauro Usai ha portato all’esito tanto auspicato e, a questo punto, è attesa la decisione del presidente Giorgio Ciccu di ritirare le sue dimissioni e di proseguire l’esperienza iniziata ben dieci anni fa, con risultati di assoluta eccellenza, sia con la prima squadra sia con il settore giovanile, che all’inizio della nuova stagione agonistica ha portato ben cinque ragazzi della categoria allievi, allenati dal tecnico Pietro Piras, ad affacciarsi al gruppo della prima squadra: Samuele Montisci, Francesco Tiddia, Thomas Corrias, Riccardo Sanna e Mattia Cani.

La prima squadra, intanto, questo pomeriggio rifinirà la preparazione in vista dell’esordio in campionato, in programma domenica pomeriggio, alle 16.00, allo stadio Monteponi, con il Calangianus, che sarà diretta dall’arbitro Nicola Mele di Sassari, coadiuvato dagli assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia.

 

 

La lunga attesa è terminata, alle 17.00 il derby di Coppa Italia Carbonia-Iglesias apre la nuova stagione di Eccellenza, al Comunale di Narcao. Dirige Gabriele Mulas di Oristano, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia. Le due squadre si presentano al primo appuntamento stagionale con grande fiducia per il raggiungimento dei rispettivi traguardi.

L’Iglesias, tornata al lavoro il 4 agosto, ha chiuso il campionato scorso al quinto posto ed è rimasta fuori dai playoff per l’eccessivo divario con la seconda classificata, il Monastir di Marcello Angheleddu, poi promosso attraverso i playoff nazionali. L’obiettivo è confermare la posizione, questa volta con l’accesso ai playoff. La società guidata dal presidente Giorgio Ciccu ha rinnovato l’organico, confermando l’intero staff tecnico guidato dall’allenatore Giampaolo Murru puntando sull’allargamento della base dei calciatori italiani, sull’abbassamento dell’età media e la valorizzazione dei migliori elementi del settore giovanile, anche per andare incontro alle esigenze imposte dal ritorno all’impiego obbligatorio di due fuoriquota. La rosa è stata costruita sulla base costituita dalla conferma di Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino e l’inserimento di tre nuovi stranieri, Vincent Di Stefano, Joel Salvi Costa e Fabio Slavica (2006), Fabrizio Frau, Tommaso Arzu e Nicolo Pio Murru reduci dalla promozione con il Monastir, e dei fuoriquota ex Carbonia Mauro Abbruzzi e Mirko Fidanza. Confermati Vincenzo Riccio, Stefano Crivellaro, Anthony Cancilieri, Lorenzo Mechetti, Alberto Piras ed Edoardo Piras.

La presenza del Carbonia al via della nuova stagione è già di per sé un primo grande risultato, perché al termine della stagione scorsa, dopo il raggiungimento della salvezza diretta all’ultima giornata, la critica situazione societaria e le dimissioni del presidente Stefano Canu, hanno messo in pericolo la stessa presenza della squadra al via della nuova stagione agonistica. La svolta societaria, maturata con l’elezione del nuovo presidente Andrea Meloni, ha portato rapidamente alla costruzione di un nuovo progetto, con il ritorno in panchina di Graziano Mannu e quelli in società del direttore sportivo Sebastian Puddu e del direttore generale Checco Fele. In una decina di giorni è stato costruito il nuovo organico, al lavoro per preparare Coppa Italia e campionato di Eccellenza dal 10 agosto scorso. Il primo obiettivo è costituito dall’assestamento della società e la salvezza. Confermati Costantino Chidichimo, Tomas Pavone, Fabio Mastino, Danilo Cocco e Giovanni Carboni, il diesse Sebastian Puddu ha riportato a Carbonia Andrea Porcheddu, Ayrton Hundt e Andrea Mastino, e ha definito gli arrivi di Maurizio Floris, Adama Coulibaly, Lorenzo Melis, Matteo Nannini, Fabricio Ponzo e dei fuoriquota Mario Artese e Rosario Gurzeni. L’organico è stato completato con l’inserimento di alcuni giovani.

I convocati delle due squadre.

Carbonia: Carrus, Floris, Chidichimo, Coulibaly, Gurzeni, Hundt, Mastino Fabio, Mastino Andrea, Melis, Nannini, Pavone, Porcheddu, Serra, Carboni, Cocco, Artese, Ponzo, Zonchello, Ollargiu, Saiu.

Iglesias: Murru, Slavica, Alvarenga, Arzu, Abbruzzi, Crivellaro, Cancilieri, Costa, Di Stefano, Fidanza, Frau, Mechetti, Piras Alberto, Piras Edoardo, Pintus, Mannini, Daga, Scanu, Pitzeri, Corrias.

Sugli altri campi si giocano: Ferrini-Sant’Elena, Lanusei-Villasimius, Tortolì-Nuorese, Taloro Gavoi-Buddusò, Atletico Uri-Ossese, Calangianus-Tempio. Ieri si è giocato l’anticipo Ilvamaddalena-Santa Teresa, che ha registrato la vittoria del Santa Teresa con un goal di Ortiz all’87’.

Risulteranno qualificate le squadre che al termine dei due incontri di andata e ritorno avranno ottenuto il maggior numero di reti. In caso di parità nelle reti segnate, l’arbitro procederà direttamente a far eseguire i calci di rigore al termine delle partite di ritorno.

I quarti di finale sono previsti il 15 e 29 ottobre, le semifinali il 12 e 26 novembre, la finalissima in giorno, orario e campo ancora da definire.

Archiviata con soddisfazione il campionato 2024/2025 con il quinto posto finale che non è valso la partecipazione ai playoff promozione solo per l’eccessivo divario con la seconda posizione occupata dal Monastir, poi promosso in serie D nei playoff nazionali, l’Iglesias ha deciso di ripartire da Giampaolo Murru in panchina e da due colonne della squadra, gli argentini Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino.

La società guidata dal presidente Giorgio Ciccu ha avviato da diverse settimane i contatti per l’acquisizione di nuovi calciatori, chiamati a sostituire i partenti, tra i quali ci sono il capitano delle ultime tre stagioni, Gianluigi Illario, accasatosi al Villasimius, Mattia Pitzalis, Santiago Brailly e Sasha Giorgetti. I nuovi già ufficializzati sono due, entrambi in arrivo dal neopromosso Monastir: il centrocampista Fabrizio Frau, classe 1995, e l’esterno sinistro difensivo Tomaso Arzu, classe 2003.

Tra i confermati, oltre a Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino (che dividerà il suo impegno da calciatore con quello di allenatore della squadra Under 19), ci sono i difensori Lorenzo Mechetti e Stefano Crivellaro, i centrocampisti Edoardo Piras e Alberto Piras, l’attaccante Antonny Cancilieri. Nei prossimi giorni il presidente Giorgio Ciccu dovrebbe annunciare altri nuovi arrivi. La linea scelta è quella di tesserare un maggior numero di calciatori italiani e, soprattutto, di abbassare l’età media, con diversi giovani, anche al di là del reinserimento della norma che prevede l’impiego obbligatorio in campo di almeno due fuoriquota, uno del 2006 e uno del 2007.

Giampaolo Cirronis

 

Archiviato due mesi fa il campionato con il quinto posto, l’Iglesias riparte nel segno della continuità. Il presidente Giorgio Ciccu ha annunciato oggi la conferma dello staff tecnico, guidato dall’allenatore Giampaolo Murru, con Maurizio Quaglieri suo vice, del direttore sportivo Andrea Marras e di quasi tutti i protagonisti dell’ultima stagione: il capitano Gianluigi Illario, Fabricio Alvarenga, Nicolas Capellino, Sasha Giorgetti, Santiago Brailly, Lorenzo Mechetti, Edoardo Piras, Alberto Piras, Stefano Crivellaro, Anthony Cancilieri. L’organico verrà integrato con una decina di giovani fuoriquota (nel campionato 2025/2026, dopo un solo anno, ritornerà l’obbligo dell’impiego di due fuoriquota, uno del 2006 e uno del 2007) e completato con alcuni innesti che verranno individuati e ufficializzati nelle prossime settimane.

L’obiettivo della società guidata dal presidente Giorgio Ciccu è quello di portare avanti il percorso di crescita con obiettivo i playoff. «Negli ultimi anni siamo cresciuti stagione dopo stagioneha detto il presidente Giorgio Ciccue già nel campionato appena concluso abbiamo chiuso al quinto posto, andando vicini ai playoff, mancati solo per l’eccessivo divario con la seconda posizione. Stiamo lavorando per fare un ulteriore passaggio di crescita, confrontandoci con le migliori squadre del girone, e centrare l’obiettivo playoff.»

Il prossimo campionato di Eccellenza, con la retrocessione dalla serie D di ben tre squadre sarde, Ilvamaddalena, Costa Orientale Sarda e Atletico Uri, e la presenza di squadre ambiziose che hanno concluso il campionato scorso nelle prime posizioni, come Tempio e Ossese, in attesa di conoscere l’esito del ritorno della finale playoff nazionale che vede protagonista il Monastir, non escludendo l’inserimento di possibili outsiders, si prospetta quasi come una piccola serie D. In questo contesto così competitivo, l’Iglesias vuole essere protagonista in prima fila.

Giampaolo Cirronis

50 punti, 22 nel girone d’andata e 28 nel girone di ritorno, 5° posto finale. Il playoff è sfumato per l’eccessivo divario dalla seconda posizione (17 i punti in meno rispetto al Monastir, a fronte del limite massimo di 9 previsto per dare luogo alla semifinale playoff) ma resta la soddisfazione per un campionato vissuto comunque da protagonista, alle spalle di quattro grandi squadre, annunciate alla vigilia e confermatesi sul campo: Budoni (promosso direttamente in serie D), Monastir (già in finale playoff), Tempio ed Ossese (vincitrice della Coppa Italia). All’Iglesias resta, probabilmente, solo il rammarico di  aver faticato nella fase di approccio al campionato, quando qualche scelta non proprio felice operata sul mercato estivo, non ha dato gli effetti sperati e ha portato il presidente Giorgio Ciccu ad apportare profonde modifiche all’organico in corso d’opera.

L’analisi della stagione rossoblù è tutta nei numeri, molto diversi tra girone d’andata e girone di ritorno. Nelle 15 partite del girone d’andata, l’Iglesias ha messo insieme 7 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte. 19 i goal realizzati, 15 quelli subiti: 4 vittorie e 3 sconfitte in casa; 3 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte in trasferta. Nelle 15 partite del girone di ritorno, l’Iglesias ha cambiato marcia, collezionando 8 vittorie, 4 pareggi e 3 sole sconfitte, con 20 goal realizzati e 12 subiti. 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte in casa; 4 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta in trasferta. Considerato che il divario rispetto alla quarta posizione dell’Ossese (57 punti) è risultato di 7 punti, inferiore al vantaggio sulla sesta classificata, il Villasimius, attestato 8 punti dietro a quota 42 punti, se avesse tenuto il passo del girone di ritorno che l’ha vista mettere insieme 28 punti, anche nel girone d’andata, l’Iglesias si sarebbe giocata l’accesso ai play off fino all’ultima giornata. E’ importante sottolineare, inoltre, che Giampaolo Murru spesso ha dovuto affrontare emergenze d’organico per squalifiche e infortuni e la squadra non ha mai mollato, Nella fase finale del campionato, pur sapendo di non poter accedere al playoff, dopo la sconfitta interna con la Nuorese, ha giocato con la massima concentrazione, vincendo le ultime tre partite, a Bari Sardo, in casa il derby con il Carbonia e a Ghilarza.

Il bilancio della stagione dell’Iglesias guidata dal tecnico Giampaolo Murru, come già sottolineato, resta positivo. La squadra ha dimostrato di poter competere al vertice di un campionato estremamente difficile, dove diverse società hanno fatto grandi investimenti per puntare al salto di categoria. Il presidente Giorgio Ciccu non ha nascosto la sua soddisfazione per i risultati raggiunti, ed è pronto a rilanciare la sfida per la prossima stagione.

Giampaolo Cirronis

Domenica 6 aprile 2025, stadio Monteponi di Iglesias. Va in scena il quarto derby del Sulcis Iglesiente del campionato di Eccellenza regionale tra Iglesias e Carbonia. Dirige Vincenzo Melis di Ozieri, assistenti di linea Mattia Capotosto di Oristano e Matteo Degortes di Olbia.

Giampaolo Murru per la prima volta nell’ultimo scorcio di stagione, ha a disposizione l’intero organico. Questi i 19 convocati: Idrissi, Riccio, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Restivo, Piras Alberto, Chessa, Mancini, Fenu, Marcon, Cancilieri, Alvarenga, Illario, Crivellaro, Piras Edoardo, Capellino, Mastropietro.

Questi i 20 convocati di Diego Mingioni: Galasso, Doneddu Davide, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Cocco Danilo.

E’ il quarto testa a testa stagionale tra le due squadre di vertice del territorio, sicuramente il più importante per la posta in palio: il Carbonia, decimo in classifica con due punti di vantaggio sulla quart’ultima posizione, si gioca la salvezza, a 180’ dalla fine della stagione regolare, con l’obiettivo di tagliare il traguardo senza dover fare ricorso, come avvenne con successo un anno fa, al playout; l’Iglesias, quinta in classifica con 3 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, pur non potendo accedere al playoff con la 2ª in classifica perché il divario è superiore ai 9 punti (promosso il Budoni, disputeranno sicuramente i playoff Monastir e Tempio, resta ancora da perfezionare la qualificazione dell’Ossese, chiamata a mantenere almeno entro gli attuali 9 punti il ritardo dalla terza posizione), vuole difendere questa posizione che valorizza un campionato che l’ha vista affacciarsi con tante incertezze, per poi crescere alla distanza, con una lunga serie positiva e prestazioni spesso convincenti. I primi tre derby hanno visto protagonista più il Carbonia che ha avuto la meglio nel primo turno della Coppa Italia, pareggiando 1 a 1 in casa e vincendo a Iglesias con una clamorosa rimonta dallo 0 a 2, con 3 goal al 75’, 78’ e 97’; il derby di campionato disputato al “Carlo Zoboli’, è terminato 2 a 2, con rimonta dell’Iglesias dal 2 a 1. Il Carbonia dopo il derby del girone d’andata ha cambiato marcia, con un bilancio di 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, passando dal penultimo posto con 11 punti al 10° con 32. è imbattuto da tre giornate, con due pareggi con San Teodoro Porto Rotondo (2 a 2 con tanti rimpianti per aver subito i due goal in una clamorosa rimonta della squadra gallurese maturati all’82’ e al 93’) e Alghero (1 a 1 con altrettanti rimpianti, per il goal del pareggio subito al 91’) e una vittoria interna sul Calangianus (4 a 2 con poker di goal di Nicolas Ricci in 35 minuti nel secondo tempo, neo capocannoniere del campionato con 14 reti, insieme a Sergio Nurchi del Monastir, maturato con una doppia rimonta, prima dallo 0 a 1 poi dall’1 a 2). Nessuno nella storia del Carbonia Calcio dal 1978 ad oggi, dall’Eccellenza alla serie C2, era riuscito a realizzare 4 goal in una partita. Anche l’Iglesias dopo il derby del girone d’andata è cresciuta tanto, mettendo insieme 7 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, passando dal 7° posto con 19 punti, al 5° con 44, con 25 punti, alla media di 1,64 punti a partita. Resta il rimpianto per l’incerto avvio di stagione, senza il quale, quasi certamente, i play-off sarebbero stati centrati. L’eccellente girone di ritorno ha fatto crescere la fiducia in tutto l’ambiente rossoblù, e il presidente Giorgio Ciccu è pronto a rilanciare la sfida alle grandi del girone nella prossima stagione che potrebbe presentare difficoltà ancora maggiori, qualora dovessero arrivare squadre impegnate nella lotta per la salvezza nel girone G del campionato di serie D. La salvezza del Carbonia, matematica con una vittoria nel derby, manterrebbe viva la rivalità tra le due maggiori realtà calcistiche del Sud Ovest della Sardegna, importantissimi punti di riferimento per l’intero movimento. Per la squadra biancoblù il mantenimento della categoria è fondamentale anche nell’ottica di un potenziamento dell’assetto societario, necessario e indispensabile per superare le incertezze delle ultime due stagioni.

Giampaolo Cirronis

Il comune di Iglesias ha affidato i lavori di riqualificazione dello storico stadio Monteponi. Lo ha annunciato il sindaco Mauro Usai.

«Finalmente, dopo anni di inagibilità, le tribune scoperte e l’intera struttura verranno adeguati alla normativa vigente garantendo la completa fruizione dello stadioha spiegato Mauro Usai -. Grazie a questo appalto di quasi un milione di euro lo stadio Monteponi potrà accogliere tifosi e spettatori al massimo della sua capienza.»

Lo stadio Monteponi è “la casa” del GS Iglesias, società guidata dal presidente Giorgio Ciccu, protagonista del campionato di Eccellenza regionale e di un’intensa attività nel settore giovanile. Il mese scorso la squadra allievi ha conquistato la prestigiosa 61ª Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni. La prima squadra occupa il quinto posto in classifica, ultimo utile per la partecipazione ai playoff promozione, con una partita da recuperare, quella non disputata domenica scorsa per l’impraticabilità del terreno di gioco, allagato per la pioggia caduta incessantemente prima della partita per oltre 24 ore. Lo stadio Monteponi, inoltre, negli ultimi anni ha ospitato alcuni grandi concerti organizzati dal comune di Iglesias.

Nelle foto sotto, le tribune e la gradinata dello stadio Monteponi piene in occasione dell’amichevole con il Cagliari di Zednek Zeman disputata il 14 novembre 2014 per l’inaugurazione dell’impianto dopo i lavori di ristrutturazione.

Iglesias, finalmente! Dopo tre finali perse nelle ultime tre edizioni, la squadra rossoblù trionfa nella finalissima della Coppa Santa Barbara – Trofeo Aldo Carboni, giunto quest’anno alla 61ª edizione, con un risultato, 4 a 0, riscontro fedele della differenza di valori emersa sul terreno di gioco dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, scelto per l’indisponibilità dello storico campo Santa Barbara di via G.M. Angioy, organizzata dalla delegazione di Carbonia Iglesias della Lega Nazionale Dilettanti, con la collaborazione del Carbonia Calcio. L’Iglesias, sconfitta proprio dalla Fermassenti un anno fa nella finalissima della fase regionale 4 a 3 ai tempi supplementari (3 a 3 al termine dei tempi regolamentari), è tornata così ad imporsi nella storica manifestazione riservata alla categoria allievi, dopo ben 18 anni (edizione provinciale 2005/2006, A.S.D. 2000 Monteponi-U.S. Sporting Gonnesa/Bindua 1 a 0; tre anni prima si era imposta nella finale della fase regionale, 2 a 1 sull’A.C. San Giovanni).

Iglesias e Fermassenti si erano qualificate per la finalissima, superando in semifinale sul terreno di gioco di Cortoghiana, rispettivamente l’Isola di Sant’Antioco (3 a 2) e il Carbonia (1 a 0).

E’ stata la Fermassenti ad andare per prima vicina al goal del vantaggio, con uno perentorio stacco di testa di Matteo Pillittu, al quale s’è opposto il portiere Christian Zucca, poi aiutato dai compagni della difesa in un’azione molto confusa, e l’equilibrio del risultato tra le due squadre è durato una dozzina di minuti.

 

L’Iglesias ha cambiato marcia e in soli 13′ è andata a segno ben tre volte, approfittando delle indecisioni della difesa della Fermassenti e chiudendo praticamente i conti. Al 12′ è stato Francesco Tiddia a sbloccare il risultato, al 17′ ha raddoppiato il capitano Yari Pitzeri, al 25′ ha triplicato Thomas Corrias.

La Fermassenti è stata scossa dai tre goal subiti ed il suo tecnico Piero Fele ha chiesto ai suoi ragazzi di reagire con orgoglio, per tentare una complicatissima rimonta e, comunque, evitare un passivo ancora più severo. La reazione c’è stata, la squadra ha creato anche qualche problema alla difesa dell’Iglesias, ma il passivo pesante è risultato inevitabilmente un ostacolo insormontabile, sia nella parte finale del primo tempo, sia in quella iniziale del secondo tempo.

A metà ripresa l’Iglesias è rimasta in dieci per l’espulsione diretta di Thomas Corrias, punito dall’arbitro Annamaria Sabiu per una reazione verbale ad un fallo commesso da Andrea Guidotti, punito “solo” con il cartellino giallo.

L’Iglesias non ha accusato in modo particolare l’inferiorità numerica, riuscendo ad arrotondare il risultato con il goal di Amine Bahlaouan (fratello gemello di Aymane, alla fine premiato come migliore in campo), al 65′. Sul 4 a 0 la partita non ha avuto più storia e al triplice fischio finale è esplosa la gioia dell’Iglesias per aver raggiunto il traguardo a lungo inseguito.

Al termine, sono state effettuate le premiazioni, alla presenza del sindaco di Carbonia Pietro Morittu, degli assessori dello Sport del comune di Carbonia Giorgia Meli e dell’Urbanistica del comune di Iglesias Giorgia Cherchi.

Il premio in memoria di “Tino Biccheddu” per il miglior portiere della finalissima è andato a Patryk Soddu della Fermassenti; il premio in memoria di “Giancarlo Boi” per il miglior calciatore della finale ad Amine Bahlaouan dell’Iglesias. Una targa è stata consegnata alla terna arbitrale e ai familiari di Tino Biccheddu (ex portiere del Carbonia) e di Giancarlo Boi (uno dei tecnici più apprezzati del calcio giovanile del Sulcis Iglesiente per oltre mezzo secolo). Le premiazioni si sono concluse con la consegna delle coppe alle squadre seconda e prima classificata, dopo l’intervento del presidente dell’Iglesias, Giorgio Ciccu.

   

All’arbitro, ai due assistenti e alle due squadre, infine, è stata consegnata una copia del libro sulla storia della Coppa Santa Barbara, di Franco Reina, pubblicato nel 2008 e donato nell’occasione da Giampaolo Cirronis Editore.

Fermassenti: Soddu, Fele (Bertone), Frongia, Guidotti (Fiori), Cani, Mereu, Desogus (Laudicina Francesco), Loi (Etzi), Colasanto (Basciu), Melis, Pillittu (Perseo). A disposizione: Laudicina Federico, Pippia. All. Piero Fele.

Iglesias: Zucca, Dentis, Cerniglia (Cera), Bahlaouan Aymane (Spanu), Daga, Corrias, Tiddia, Pitzeri, Scarpa (Zuddas), Bahlaouan Amine, Sanna. A disposizione: Floris, Pintore, Callia, Pintus, Porru, Trudu A.. Pietro Piras.

Arbitro: Annamaria Sabiu di Carbonia.

Assistenti di linea: Giovanni Ortu e Samuele Congiu di Carbonia.

Marcatori: 12′ Tiddia (I), 17′ Pitzeri (I), 25′ Corrias (I), 65′ Bahlaouan Amine (I).