27 April, 2024
HomePosts Tagged "Giovanni Paolo Zedda" (Page 8)

[bing_translator]

Questa mattina, in occasione della Festa di Santa Barbara, patrona dei minatori, nella chiesa di Monteponi, il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda ha officiato la Messa, in presenza di una delegazione dei minatori e di una dei vigili del fuoco; dell’amministratore unico di Igea Michele Caria; del sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; del presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e dell’assessore delle Politiche Ambientali, Decentramento e Informatizzazione Francesco Melis; del coordinatore della consulta delle associazioni del Parco Geominerario Giampiero Pinna; e ancora di ex minatori, rappresentanti di varie associazioni e dipendenti Igea.

Al termine della celebrazione, presso l’Archivio Storico Minerario di Monteponi, sono stati premiati i dieci dipendenti che, nel corso del 2016, hanno maturato 35 anni di servizio nell’industria mineraria: Mirella Brioccia, Teresa Pinna, Giancarlo Piredda, Renato Madeddu, Lauretto Salis, Antonio Sedda, Giorgio Frau, Stefano Siddu, Salvatore Porcu e Giuseppe Saragat. Presenti, tra gli altri, anche i deputati Francesco Sanna ed Emanuele Cani.

Durante la cerimonia, l’amministratore unico Michele Caria ha parlato del lavoro svolto per il salvataggio ed il rilancio di Igea, dei progetti messi in campo e avviati per le bonifiche, e del lavoro che c’è ancora da fare per arrivare alla piena efficienza. Vi proponiamo la parte più significativa del suo intervento.

img_2649-2  img_2650-2 img_2650 img_2651-2   img_2653  img_2655  img_2657 img_2658 img_2659 img_2660 img_2661 img_2662  img_2664 img_2666  img_2669  img_2673 img_2675 img_2676 img_2677 img_2678    img_2682    img_2695 img_2696   img_2699   img_2703   img_2706        img_2717 img_2718 img_2757 img_2758    img_2762    img_2767     img_2773  img_2775  img_2777 img_2778    img_2782    img_2790  img_2792  img_2794    img_2798   img_2802     img_2807 img_2810 img_2812     img_2817

 

[bing_translator]

imm-pres-report-2016

E’ stato presentato stamane, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Villa Devoto, a Cagliari, il “Report Caritas su povertà ed esclusione sociale in Sardegna 2016“.
All’incontro con la stampa erano presenti mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda, mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo delegato della CES per il servizio della carità; don Marco Lai, direttore della Caritas di Cagliari e delegato regionale Caritas Sardegna; Raffaele Callia, direttore della Caritas di Iglesias e responsabile del Servizio Studi e Ricerche della Caritas regionale.
La povertà relativa delle famiglie è risultata in leggero calo nel 2015 sul 14,9%, rispetto al 15,1% del 2014 per un totale di 107.400 famiglie (dati Istat), ma la Caritas ha registrato un aumento delle richieste di aiuto o di un sostegno economico. Nel 2015 ben 7.867 persone si sono rivolte ai 50 centri di ascolto della Caritas in 32 comuni sardi, e nel 2016 questo numero ha continuato a crescere, tanto che si stima che a fine anno possa arrivare a sfiorare il tetto delle 10.000 persone.

A chiedere aiuto sono stati soprattutto cittadini italiani (70,4%) maschi (le donne sono state 3.918, il 49,8%) di età compresa tra i 45 e i 49 anni, mentre l’età media è di 47,4 anni (i quarantenni coprono un quarto del totale con il 26,1%). Tanti anche i cinquantenni: oltre mille persone. Si tratta di persone fragili che vivono in famiglie con disagio, ma aumenta anche la quota dei single (29,6% rispetto al 28,2% del 2014) e dei separati o divorziati (da 11,8% del 2014 a 12,3% del 2015).

Tutti i dati sono consultabili nel Report allegato.

«Siamo molto attenti al tema delle povertà, destinando risorse ma soprattutto badando a ottenere risultati – ha commentato il presidente Francesco Pigliaru -. Usciamo lentamente da una profonda crisi internazionale. Globalizzazione e tecnologia stanno cambiando lo scenario dell’occupazione, facendo perdere posti di lavoro o sostituendo le professioni attuali con altre. In questo cambiamento, che anche la Sardegna si trova ad affrontare, sappiamo di dover intervenire tenendo conto delle povertà presenti e di quelle future. Per questo non dimentichiamo i destini individuali, consapevoli che bisogna pensare per esempio a chi è stato sfortunato e non ha più un’età per reinventarsi. Va in questa direzione il Reddito di Inclusione Sociale, fortemente voluto dalla nostra maggioranza. Ma è necessario – ha concluso Francesco Pigliaru – tener conto della povertà del futuro e spezzare la catena che rischia di trasmettere la povertà dalle famiglie ai loro figli: vogliamo che l’ascensore sociale funzioni e per riuscirsi bisogna passare attraverso l’istruzione. In questo senso il progetto Iscol@ è un nostro grande investimento sulle povertà.» 

«La Regione è attivamente in campo per fronteggiare la povertà – ha detto l’assessora del Lavoro Virginia Mura -, tra le regioni del Mezzogiorno siamo di gran lunga quella che fornisce la maggiore quantità di risorse per favorire l’inclusione sociale. Confido che con i nuovi Centri per l’impiego che stiamo modellando in attuazione della Riforma, avremo presto delle strutture pienamente efficienti che svolgeranno un ruolo attivo nella presa in carico delle persone, soprattutto quelle maggiormente in difficoltà, per le quali saranno disegnati percorsi individuali e personalizzati, affinché quando possibile possano rimettersi in gioco e sfuggire a un destino di povertà. Non dimentichiamo – ha concluso l’assessore del Lavoro – che le nostre misure agiscono sul campo non solo del contrasto al fenomeno, ma anche della prevenzione. Il lavoro è certamente il migliore antidoto alla povertà, ed è anche per questo che tutto il nostro impegno è rivolto a favorire nuove occasioni di occupazione, sia per chi l’ha perduta che per chi non l’ha mai avuta.»

[bing_translator]

Il 3 dicembre, in occasione della Festa di Santa Barbara, patrona dei minatori, alle 10.00 nella chiesa di Monteponi, verrà celebrata la Messa, officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda.

Al termine della celebrazione, presso l’Archivio Storico Minerario di Monteponi, verranno premiati i dipendenti che, nel corso del 2016, hanno maturato 35 anni di servizio nell’industria mineraria.

festa-santa-barbara-2016

[bing_translator]

Lunedì sera, nella chiesa di Santa Maria Goretti, a Sant’Antioco, i carabinieri della Compagnia sei carabinieri di Carbonia e i soci delle associazioni dei carabinieri in congedo di Sant’Antioco e Calasetta intitolate alla medaglia d’oro al valor militare del tenente dei carabinieri Marco Pittoni, hanno festeggiato la patrona dell’Arma “La Virgo Fidelis”, con una Messa officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda e concelebrata dal parroco don Elio Tinti e dal cappellano militare per i carabinieri della Sardegna Padre Mariano Asunis. Erano presenti i genitori di Marco Pittoni.

Ha partecipato alla cerimonia che è stata accompagnata dai canti del coro della parrocchia che al termine ha cantato l’inno alla Virgo Fidelis, anche il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, a testimonianza della vicinanza dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ai carabinieri.

cerimonia-carabinieri-santantioco-22-novembre-2016

[bing_translator]

Piazza Marconi Santadi

Sarà inaugurato giovedì 24 novembre, alle ore 17.00, a Santadi, alla presenza del Vescovo, monsignor Giovanni Paolo Zedda e delle autorità locali. un nuovo Centro di ascolto interparrocchiale per il Sulcis. Il Centro di ascolto di Santadi si unisce a quelli già presenti e promossi dalla Caritas diocesana di Iglesias: il Centro di ascolto diocesano “Marta e Maria”, ad Iglesias, e gli interparrocchiali “Madonna del Buon consiglio” a Carbonia e “San Francesco e Santa Chiara” a Sant’Antioco. Il Centro di ascolto Caritas di Santadi, che verrà dedicato a Madre Teresa di Calcutta, proclamata santa il 4 settembre scorso, si propone di offrire un prezioso servizio di ascolto delle varie forme di disagio presenti in una zona pastorale, quella del Sulcis, lontana dai principali centri (Iglesias e Carbonia). Il che permetterà alle persone che vivono in quei comuni di evitare di dover percorrere dei chilometri per essere ascoltate. Il servizio, che sarà garantito dalla presenza di una decina di operatori volontari adeguatamente formati e che nasce grazie alla proficua collaborazione con la locale Parrocchia San Nicola di Bari, ha trovato accoglienza nella “Casa Miniati” in via Cuccaionis: una struttura, rinnovata recentemente, messa a disposizione dell’Amministrazione comunale di Santadi. Anche a Santadi e nei comuni limitrofi, così come nelle altre località in cui operano dei servizi caritativi della Diocesi, s’intende rafforzare la collaborazione con i Servizi esistenti (sia pubblici sia del volontariato sociale), con l’intento di offrire un sostegno non dispersivo a chi vive una qualche forma di disagio, fornendo un aiuto che, partendo dalle necessità momentanee, si proponga di trovare una soluzione al bisogno con la costruzione di un percorso che metta al centro la persona. Nei giorni seguenti all’inaugurazione, il Centro di ascolto “Madre Teresa di Calcutta” comunicherà i giorni e gli orari di servizio.

Il Centro di ascolto della Caritas è il luogo in cui s’intessono relazioni con le persone. È qui che si esprimono i bisogni e nasce il dialogo, in una reciproca relazione di aiuto. Gli operatori lavorano in équipe e una volta alla settimana si confrontano, riuniti in un Coordinamento, su una strategia che possa essere di supporto alle diverse necessità presentate. Questo permette di armonizzare i criteri di intervento e rendere omogeneo lo stile di lavoro.

COSA FA UN CENTRO DI ASCOLTO CARITAS. Accoglienza senza pregiudizi e ascolto attivo della persona sono il fulcro del servizio di un Centro di ascolto Caritas. Da questi principi scaturiscono le altre funzioni specifiche: 1) presa in carico delle storie di sofferenza e condivisione di un progetto di “liberazione” dal bisogno; 2) orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio; 3) accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili; 4) prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e del territorio

[bing_translator]

E’ stata inaugurata questo pomeriggio, a Nuxis, la nuova Comunità psichiatrica ad alta intensità di Codess Sociale, denominata “Sa Nuxi”. Si tratta di una residenza terapeutica riabilitativa per persone adulte in trattamento psichiatrico destinata ad accogliere pazienti per i quali il Centro di Salute Mentale valuta indispensabile l’inserimento residenziale, ed è articolata in due moduli da 8 posti letto ciascuno (per un totale di 16 posti letto residenziali). La comunità, già attiva, si trova a Nuxis in località Su Guventu, all’interno del complesso della già attiva RSA per anziani Sant’Elia; è stata autorizzata al funzionamento il 24 marzo 2014 con determina regionale n. 294 ed è inoltre accreditata dal 31 marzo scorso con determina regionale n. 266.

Alla cerimonia, con il presidente di Codess Alberto Ruggeri, il responsabile nazionale dell’Area Psichiatria di Codess, il direttore della nuova struttura Katiuscia Fadda, il direttore sanitario Cinzia Ninu e il direttore amministrativo della RSA Francesco Sanna, sono intervenuti tra gli altri, l’assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica Cristiano Erriu, il direttore sanitario della Asl 7 Silvio Maggetti; il sindaco di Nuxis, Roberto Lallai, il dottor Piergiorgio Testa e il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, che ha benedetto la struttura e tagliato il nastro inaugurale. Erano presenti alcuni sindaci dei comuni del territorio, consiglieri regionali e rappresentanti di numerose associazioni di volontariato.

Con alcune fotografie dell’inaugurazione, pubblichiamo l’intervista con il presidente di Codess Alberto Ruggeri, e gli interventi dell’assessore regionale Cristiano Erriu, del direttore sanitario della Asl 7 Silvio Maggetti, del sindaco di Nuxis Roberto Lallai, della responsabile nazionale dell’Area Psichiatria di Codess, del dottor Piergiorgio Testa e del direttore amministrativo della RSA Francesco Sanna, registrati nel corso dell’inaugurazione.

img_9730img_9738       img_9718  img_9716        img_9706  img_9703   img_9692

 

 

[bing_translator]

LOCANDINA 20160917

Già lo scorso anno 2015 Papa Francesco ha istituito la Giornata Mondiale per la Custodia del Creato, da celebrare il 1° settembre. In questa occasione, nel 1° settembre scorso, il Papa ha inviato a tutta la Chiesa un Messaggio per sottolineare l’importanza di questa iniziativa, in comunione ecumenica con tutte le Confessioni Cristiane, insistendo sulla necessità di una conversione ad un vero atteggiamento di “cura della casa comune” e di difesa e di custodia verso la “sorella Terra”.

I Vescovi italiani hanno invitato tutti a vivere questa Giornata, in questo Anno Giubilare, e a riflettere e pregare per le nostre gravi responsabilità verso la nostra Terra, proponendo come tema “La misericordia del Signore, per ogni essere vivente”.

Esorto tutte le comunità parrocchiali a tener presenti queste intenzioni e possibilmente a partecipare, in tutto o almeno in parte, alla Giornata Diocesana unita al Pellegrinaggio Giubilare che si celebrerà sabato 17 settembre secondo il programma previsto, da Tratalias a Sant’Antioco.

Anche nel nostro territorio dobbiamo crescere nella responsabilità di impegnarci per la difesa della sostenibilità ambientale e sociale e per una ecologia integrale, come siamo stati sollecitati a fare dalla Enciclica di Papa Francesco «Laudato si’». È compito di ogni uomo e, in modo specifico, di ogni cristiano.

Mons. Giovanni Paolo Zedda

Vescovo della diocesi di Iglesias

[bing_translator]

La Casa dell’anziano di via Mazzini, a Carbonia, potrà continuare ad assistere i suoi 22 ospiti almeno per i prossimi tre mesi. Tre mesi, infatti, è il tempo straordinario concesso dal prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per consentire ad Area, proprietaria dell’immobile e alla cooperativa CAM, che ha in gestione la struttura per il servizio di assistenza agli anziani, la realizzazione dei lavori necessari a superare le emergenze che avevano portato l’Amministrazione comunale a disporne la chiusura a partire da oggi, 3 agosto.

La svolta è maturata oggi nel corso di un incontro svoltosi in Prefettura; al quale hanno partecipato, con il prefetto Giuliana Perrotta, il comitato dei familiari della Casa dell’anziano, i rappresentanti della cooperativa CAM, di Area, della Regione Sardegna e il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

Il comitato dei familiari ha dichiarato di voler supportare la cooperativa CAM nell’attivita’ di adeguamento e di vigilare affinché vengano realizzate nei tempi necessari (tre mesi) le migliorie atte a rendere la struttura compatibile a norma di legge.

Nelle ultime settimane erano state numerose le sollecitazioni giunte perché si arrivasse a questa soluzione, prima da parte politica (in particolare dal consigliere regionale Luca Pizzuto che ha reso possibile l’incontro odierno, e dal presidente della Regione Francesco Pigliaru), poi da parte del vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, don Salvatore Benizzi, i consiglieri dell’opposizione, ed ora sia gli anziani (con i loro familiari) sia i dipendenti, tirano un sospiro di sollievo e ringraziano tutti.

Ieri, alla scadenza del termine ultimo concesso dal comune di Carbonia alla cooperativa CAM e ai familiari, per trovare una situazione logistica ai 22 anziani, sui muri all’ingresso della struttura erano stati esposti tre striscioni estremamente significativi che documentiamo nelle fotografie allegate.

20160803_130727IMG_9412Francesco Pigliaru 3248Monsignor Zedda 220160803_13085020160803_130740 20160803_130750 20160803_130807 20160803_130832 20160803_130909Giuliana Perrotta 9 copia

[bing_translator]

Sant'Antioco Martire 1 copia 

Il primo agosto Sant’Antioco celebrerà la festa estiva, giunta alla 657/ma edizione, in onore di Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna. Due le giornate di festa previste. Domenica 31 luglio si svolgerà la processione a mare. Il simulacro del Martire, alle 17.00, verrà portato al porto commerciale di Ponti da dove, alle 18,30, con un corteo di barche pavesate a festa, verrà trasportato nella banchina della “Marina“, per proseguire da lì fino alla Basilica. Alle 19,30 l’Amministrazione comunale, l’associazione culturale Arciere e il Museo del mare MuMA presenteranno l’opera del maestro Mauro Moroni “Il viaggio di Antioco”, alla presenza del sindaco Mario Corongiu e dell’assessore comunale della Cultura, Marco Massa. Interverranno Oliviero Diliberto e l’autore dell’opera, Oliviero Olivieri. La manifestazione sarà coordinata da Roberto Lai, presidente dell’associazione culturale Arciere.

Lunedì primo agosto si svolgerà la processione più attesa. Dopo la Messa solenne in Basilica, presieduta dal vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, il corteo partirà dal tempio del IV secolo alle 18,30 e si snoderà per le principali vie della città. Ad arricchire il corteo saranno la banda musicale, gruppi folk, traccas, cavalieri e suonatori di launeddas. A chiudere la festa sarà l’esibizione in piazza Umberto dei gruppi folk presenti in processione e i fuochi d’artificio sul lungomare.

Tito Siddi

[bing_translator]

Calasetta porticciolo 1

E’ in programma domenica 17 luglio, al porto turistico di Calasetta, l’evento “una giornata d’aMare” , organizzato dall’Associazione Diportisti Marina di Sant’Antioco, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Calasetta. Verrà portato a bordo delle imbarcazioni dell’associazione, il sorriso dei ragazzi diversamente abili che vedranno la costa e le spiagge di Calasetta dal mare. Saranno presenti diversi sindaci con i loro ragazzi, le forze dell’ordine con le motovedette ed il vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, entusiasta dell’iniziativa, che celebrerà la messa alle ore 9.30.