28 March, 2024
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Venerdì 29 maggio, alle ore 16.00, presso il sentiero “La Conigliera” – Isola di Caprera, si terrà la cerimonia d’inaugurazione dell’opera “Carla Panicali’s Bag” di Maria Dompè vincitrice della prima edizione della Biennale “Arte e Natura” del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

L’opera proposta dall’artista Maria Dompè intitolata “Carla Panicali’s Bag” consiste in una borsa in fibra di cotone, da intendersi come contenitore di idee e progetti che racchiude al suo interno un albero rappresentativo della vegetazione del Parco Nazionale. Il progetto vuole essere un omaggio alla memoria della collezionista Carla Panicali moglie del pittore Carlo Battaglia che a La Maddalena ebbe i suoi natali. La giuria ha premiato l’opera “per aver saputo trasporre con originalità la memoria e i simboli di un luogo nell’accoglimento del ricordo di Carla Panicali e nella proiezione rappresentativa della sua lezione”.

Il concorso “Biennale Arte e Natura” ideato dal Parco intende esaltare il connubio tra contemplazione del “bello” che genera l’osservazione della natura e l’ispirazione artistica che da essa scaturisce, con la creazione di opere che raccontino la natura, i suoi elementi e il rapporto che, nelle varie forme, la lega all’uomo, alla storia e alle tradizioni.

«La presentazione dell’opera di Maria Dompè – spiega il presidente Giuseppe Bonanno – chiude questa prima edizione della “Biennale Arte e Natura”. Con estrema soddisfazione possiamo affermare di avere avviato un percorso nuovo per l’Ente Parco, provando a misurarci con il mondo dell’arte. La partecipazione di artisti di indiscussa qualità nazionale e internazionale, ci dice che il sentiero che abbiamo intrapreso ha una validità e un interesse che può aiutarci a dare visibilità di contenuti in ambiti fino a questo momento non perseguiti. Un altro tassello – ribadisce Bonanno – di un mosaico di iniziative che il Parco Nazionale sta costruendo per valorizzare il territorio dell’Arcipelago: un affascinante museo a cielo aperto all’interno del quale: ambiente e cultura, storia, natura e paesaggio recitano un ruolo determinante anche in funzione di attrattori turistici.»

Arcipelago de La Maddalena

Vedrà presto la luce il progetto “Garibaldi Agricoltore – La Via degli Orti” che l’Ente Parco aveva elaborato negli anni scorsi e che, pur entrando nel programma degli interventi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non era stato finanziato per carenza di fondi: adesso, però, per l’iniziativa di recupero della memoria storica collegata alle attività agricole di Giuseppe Garibaldi nell’isola di Caprera, non solo sono già state stanziate le somme necessarie per avviare i lavori, ma sono anche stati risolti i problemi di carattere burocratico che ne impedivano una gestione diretta.

Il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Bonanno, non ha infatti mai smesso di credere nelle opportunità offerte dalla collaborazione tra amministrazioni pubbliche: grazie agli esiti positivi di numerosi incontri istituzionali che si sono svolti negli scorsi mesi e che hanno coinvolto gli uffici nazionali e regionali dell’Agenzia del Demanio e il Ministero dei beni culturali – Polo museale della Sardegna, questa mattina a Sassari è stato sottoscritto un fondamentale accordo che porterà l’Ente Parco a gestire in accordo con il polo museale della Sardegna i cosiddetti “Orti di Garibaldi” di Caprera. 

Il progetto elaborato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, quindi, non solo entra a far parte dell’importante programma dedicato alla valorizzazione del patrimonio pubblico italiano che ha valenza storico-artistica e paesaggistica “Valore Paese – DIMORE”, ma consentirà, come previsto dalla convenzione sottoscritta, di introdurre di creare percorsi di visita con l’obiettivo finale di creare un biglietto integrato per la fruizione degli attrattori culturali dell’intera isola. Non solo un progetto avente un forte valore di valorizzazione ma anche con risvolti economici per il nostro territorio 

Un ulteriore tassello, indispensabile per la piena valorizzazione culturale e paesaggistica di Caprera, è la comunicazione dei giorni scorsi, da parte della Struttura tecnica di missione per gli anniversari di interesse nazionale istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, relativa alla registrazione, da parte della Corte dei conti, dei provvedimenti per lo stanziamento, da parte di ARCUS S.p.A., dei fondi necessari per il completamento dei lavori per la riqualificazione della “ex cava” dismessa in località Stagnali, che sarà destinata ad area di sosta a verde e parcheggio; questo adempimento amministrativo rappresenta il via libero definitivo al progetto e permetterà alla Struttura tecnica di missione di avviare quanto prima i lavori.

«In questi giorni l’Ente Parco ha raggiunto due obiettivi concreti e indispensabili per la valorizzazione culturale e paesaggistica dell’isola, che daranno l’opportunità di vedere pienamente realizzati i propri piani per l’isola di Caprera – spiega il presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Bonanno – e questo anche grazie all’investimento complessivo di circa due milioni di euro che non sono somme “promesse”, ma già disponibili per essere utilizzate. Devo ringraziare il Demanio dello Stato che dall’organizzazione di vertice fino agli uffici regionali, hanno aiutato e supportato l’Ente parco.  I programmi dell’Ente Parco per Caprera prevedono di candidare l’isola per l’inserimento nel Mumex, ossia il Progetto pilota strategico per i Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, il cui obiettivo è quello di potenziare l’offerta di parte del patrimonio culturale e museale del Mezzogiorno e contribuire alla crescita economica e sociale, e al quale aderiscono già realtà di spicco nazionale e internazionale come Pompei.

La soddisfazione per gli accordi sottoscritti è massima, visto che si parla di “portare a casa” un percorso di lavoro che dura da circa cinque anni; per questo non posso non ringraziare il Demanio dello Stato e il Ministero dei beni culturali, e tutte le relative strutture a livello nazionale e regionale, per la sensibilità dimostrata con l’accoglimento del progetto e la possibilità concessa all’Ente Parco di realizzarlo nei prossimi mesi e anni. La collaborazione tra enti – conclude Bonanno – offre  opportunità uniche e può portare a risultati tangibili anche quando sarebbe impensabile: con gli ultimi passaggi di questi giorni, non possiamo che dimostrarlo ancora una volta e continuare a crederci anche per il futuro. Dopo dieci anni di incompatibilità unilaterale da parte dell’amministrazione comunale rilanciamo  l’esigenza di creare una sinergia concreta e duratura con l’amministrazione comunale che vada aldilà delle dichiarazione di intenti ma che crei strutture di raccordo non solo politico ma anche tecnico. Sono sicuro che una nuova stagione potrà  partire con col rinnovamento del consiglio comunale.»

Il presidente Giuseppe Bonanno.

Il presidente Giuseppe Bonanno

Tripadvisor x Parco La Maddalena

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha ottenuto il riconoscimento da TripAdvisor con il Certificato di eccellenza 2015, #COE15 grazie alle recensioni positive pubblicate sul portale di viaggi più famoso al mondo.

Questo risultato premia la natura incontaminata dell’Arcipelago, un sito di grande bellezza e unicità agli occhi degli utenti.  526 recensioni “eccellenti”, un totale di 619 con le quali i viaggiatori hanno espresso il loro parere più che positivo nei confronti del Parco Nazionale. Sono aumentati i post da parte dei turisti stranieri che, ammaliati dai colori e profumi dell’Arcipelago, descrivono con entusiasmo i paesaggi delle isole paragonandole alle spiagge caraibiche, consigliandole come tappa obbligatoria del nord Sardegna.

«Soltanto due anni fa il Parco, ad un anno dalla sua iscrizione, aveva ottenuto il primo posto per  migliore attrazione turistica della Sardegna – ha dichiarato il presidente Giuseppe Bonanno -. Questo certificato da valore all’Arcipelago, alle sue particolarità, alla sua natura incontaminata che l’Ente Parco ogni giorno cerca di preservare e di promuovere con piccole iniziative come questa.»

L’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre hanno recuperato gli pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati a terra e a mare a La Maddalena, nell’ambito della seconda edizione di ‘PFU Zero nelle Isole Minori’ con la collaborazione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, di Federparchi-Europarc Italia e il Corpo Forestale dello Stato e in collaborazione con l’ANCIM-Associazione Nazionale Comuni Isole Minori e la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera.

L’evento di raccolta straordinaria gratuita a La Maddalena è uno degli appuntamenti della campagna europea Let’s Clean Up Europe contro il littering (l’abbandono di rifiuti nell’ambiente). Hanno partecipato: Fabio Canu, vice sindaco e assessore dell’Ambiente di La Maddalena; Giuseppe Bonanno, presidente del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena; Ciro Pignatelli, direttore dell’Ente Parco; Alessandro Petri, comandante della Capitaneria di porto di La Maddalena; Claudio Confalonieri, comandante della Scuola Sottufficiali M.M. La Maddalena; Carmen Di Penta, direttore generale di Marevivo; e, infine, Enrico Ambrogio, presidente di EcoTyre.

Grazie al prezioso lavoro della divisione sub di Marevivo e del Nucleo SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare, sono stati individuati e raccolti gli pneumatici che giacevano in fondo al mare nella zona del porto dell’isola sarda. Nel frattempo, sulla banchina, Gummy, la mascotte di EcoTyre, ha spiegato agli alunni dell’Istituto Comprensivo de La Maddalena e Palau l’importanza di una corretta gestione degli PFU e quanto il recupero di questi rifiuti sia necessario per la salvaguardia dell’ambiente e in particolare del mare e dei suoi abitanti.

Marevivo

La Maddalena 1 copia

Parte da La Maddalena domani 14 maggio la II edizione di “PFU Zero nelle Isole Minori” di Marevivo ed EcoTyre. Il Consorzio che si occupa del ritiro e del recupero degli PFU e la storica Associazione Ambientalista a difesa del mare e delle sue creature hanno scelto l’isola sarda per lanciare la campagna che ha l’obiettivo di rimuovere, a terra e in mare, gli Pneumatici Fuori Uso abbandonati illegalmente. Seguiranno interventi su altre isole minori italiane coinvolte nel progetto.

L’iniziativa Clean Up Day La Maddalena, che rientra in Let’s Clean Up Europe, la campagna europea contro l’abbandono di rifiuti nell’ambiente, prevede la raccolta gratuita di PFU realizzata dalla divisione sub di Marevivo, insieme al Nucleo SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare. L’isola potrà quindi liberarsi a costo zero degli Pneumatici Fuori Uso che verranno correttamente recuperati.

Parteciperanno: Angelo Comiti, Sindaco di La Maddalena; Giuseppe Bonanno, Presidente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena; Alessandro Petri, Comandante Capitaneria di Porto di La Maddalena; Claudio Confalonieri, Comandante Scuola Sottufficiali M.M. La Maddalena; Carmen Di Penta, Direttore Generale di Marevivo; Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre.

Numerosi gli eventi collaterali di sensibilizzazione degli abitanti dell’isola e non solo, tra cui l’attività di animazione e la lezione sulla corretta gestione degli PFU animata dalla mascotte Gummy per gli alunni dell’Istituto Comprensivo de La Maddalena e Palau.

Due giornate di confronto e coordinamento delle iniziative tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e l’Office de l’Environnement de la Corse (Ufficio per l’Ambiente della Corsica: ente gestore della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio) nell’ambito del GECT-PMIBB (Gruppo europeo di cooperazione Transfrontaliere – Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio): strumento di gestione congiunta del tratto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica creato con l’obiettivo di implementare le attività comuni e accelerare il processo di scambio e condivisione delle informazioni per accrescere e favorire la tutela ambientale all’interno dell’area di riferimento.

Gli incontri si sono svolti presso il CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera, alla presenza di Pierre Ghionga: presidente dell’Oec, del sindaco di Bonifacio : Segretario particolare dell’Assessore regionale all’ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano. L’occasione è stata utile per definire i prossimi passi e l’evoluzione dello strumento di gestione GECT-PMIBB: in particolare sono state calendarizzate le tempistiche per la definizione degli strumenti operativi di gestione del GECT, è stato fatto un bilancio delle iniziative comuni svolte fino a questo punto  e gettate le basi per dare forma concreta ad un partenariato che operi concretamente nell’evoluzione delle politiche di gestione delle Bocche di Bonifacio.

Presenti all’incontro i delegati per parte corsa e per parte italiana dei membri dell’Assemblea che sarà l’organo deliberante del GECT-PMIBB e Francois Frisoni responsabile “Progetto UNESCO per le Bocche di Bonifacio”. All’ordine del giorno della sessione di incontri anche il riconoscimento delle Stretto come patrimonio dell’Umanità. Il delegato ha illustrato ai partner internazionali le modalità di costruzione e i criteri di elaborazione del dossier per arrivare ad ottenere l’importante riconoscimento per l’intero Stretto delle Bocche di Bonifacio.

«Un incontro operativo che è servito per fare una ricognizione generale delle attività che fino a questo punto abbiamo portato avanti con il GECT-PMIBB – commenta il presidente Giuseppe Bonanno. – Nei prossimi mesi avvieremo la costruzione dell’architettura istituzionale dell’organismo di gestione congiunta, definendo così una struttura in grado di rappresentare una risorsa importante per le politiche di tutela delle Bocche.»

Un momento culturale appassionato e appassionante è stato l’intervento di Tonino Conti, designato a far parte del Comitato scientifico del GECT per gli aspetti culturali il quale, leggendo una poesia in dialetto maddalenino ha lanciato quello che potrebbe essere il manifesto del GECT. Conti, esortando le due amministrazioni ha auspicato «Che con l’avvio di questa organizzazione si possa cambiare la locuzione geografica che, nel descrivere le sue isole, afferma che Sardegna e Corsica sono separate dalle bocche di Bonifacio, da domani – continua Conti – questa dovrà essere sostituita, invece, dalla riformulazione che dice “Sardegna e Corsica sono unite dalle bocche di Bonifacio”». Quel collante, l’auspicio di tutti, è il GECT.

Portoferraio 1 copia

Arcipelago de La Maddalena

Giuseppe Bonanno, presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, ha preso posizione sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del dr Harte, avverso la sentenza del TAR Sardegna, e di fatto ha riconosciuto, in primo grado, la legittimità degli atti posti in essere per garantire l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’Isola di Budelli.

«Nella mia qualità di Rappresentante legale del Parco – dice Bonanno -, ho appreso con sconforto gli esiti della vicenda, in quanto l’autorevolezza della sentenza emessa dai giudici amministrativi di primo grado confortava l’operato dell’Ente, nell’ambito di un procedimento particolarmente complesso che ha coinvolto, ritengo, le migliori risorse e professionalità che hanno creduto nell’obiettivo di rendere “Budelli” un patrimonio pubblico. Con ciò non si intendeva certamente ostacolare l’acquisto dell’isola da parte di privati e nessuna discriminazione era mai stata neanche pensata sulle origini degli acquirenti. Veniva unicamente condivisa un’aspirazione che avrebbe ricondotto uno dei beni ambientali più preziosi non solo per la Sardegna, nel suo alveo naturale di bene pubblico. Infatti, così come sarebbe folle pensare che il Colosseo possa diventare una proprietà privata, da studioso e appassionato ambientalista mi troverò sempre dalla parte di coloro che considerano le bellezze naturali patrimonio dell’umanità e bene “pubblico”, senza che ciò significhi avversione verso il privato.»

«Nel rispetto di tutti coloro che hanno lavorato e condiviso questa linea il Parco, esaminata la sentenza – aggiunge Bonanno -, valuterà pertanto l’ammissibilità di un ricorso per Cassazione avverso la sentenza di 2° grado, anche nel rispetto dell’autorevole giudizio del Tribunale Amministrativo che aveva riconosciuto la correttezza dell’operato dell’ Ente. Vorrei sottolineare ancora una volta, a coloro che oggi mettono in discussione gli esiti della vicenda, che il TAR, i cui giudici ritengo non siano meno “giudici” di altri, hanno confermato la legittimità delle azioni adottate dall’Ente ed è per tale motivo che ricorreremo ad ogni organo competente rivolgendoci, se necessario, anche alla Giustizia Europea.»

«La Presidenza dell’Ente ha adottato il Piano del Parco in solitudine e nella totale assenza di un Consiglio direttivo che dura da oltre 2 anni. Lo ha fatto prendendosi una grande responsabilità, al limite delle sue possibilità, sfruttando il lasso di tempo indicato da una norma della Legge grazie alla quale il Presidente del Parco può assumere, seppure solo temporaneamente, anche il ruolo del Consiglio. In tutto questo tempo, oltre due anni, voglio ricordare che “la politica” non è riuscita a nominare i membri del Consiglio direttivo dell’Ente. Le lungaggini di adozione dovuti a rapporti contrattuali con gruppi di lavoro, tempi di confronto e dibattito e relazioni tra i vari enti coinvolti esulano dalle possibilità di azione del singolo Presidente e forse, sempre la “politica” – conclude il presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena -, dovrebbe interrogarsi sull’attualità di una norma così farraginosa e porre rimedio.»

Arcipelago de La Maddalena

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena vivrà da protagonista la vetrina internazionale dell’Expo 2015 che si svolgerà a Milano a partire dal prossimo 1 maggio fino al 31 ottobre che ha per titolo: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Nel corso di un incontro svolto ieri a Roma presso il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare sono stati definiti i termini della partecipazione e dell’impegno che l’Ente Parco dovrà mettere in campo per utilizzare al meglio l’occasione rappresentata dall’evento. Il Parco di La Maddalena sarà presente con una settimana nel mese di giugno all’interno del “Padiglione BiodiversityPark” e sarà impegnato con tutto il sistema regionale dei Parchi e delle Aree marine protette della Sardegna nel corso di tutte le manifestazioni collettive. La Regione Sardegna e in particolare l’assessore del Turismo Francesco Morandi sta promuovendo un’azione di marketing territoriale che avrà come appuntamento clou la presenza dell’isola con un proprio spazio nel mese di settembre 2015.

Nel corso della giornata di ieri sono stati inoltre definiti i dettagli della realizzazione del documentario a cura della struttura “Rai Expo” che per la Maddalena focalizzerà l’attenzione su Caprera, la figura di Giuseppe Garibaldi e la sua attività di agricoltore. Le riprese inizieranno il prossimo 4 Maggio. Il Parco Nazionale sarà inoltre protagonista del Padiglione Italia dell’Expo 2015, attraverso la produzione audiovisiva “La Potenza della bellezza” realizzata dalla Bedeschi Film S.r.l nell’ambito delle attività legate alla promozione delle “Identità italiane”. L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, le riprese, realizzate nelle scorse settimane, saranno in altissima definizione e sono state realizzate con l’assistenza logistica e organizzativa della fondazione “Sardegna Film Commission”.

«L’appuntamento con l’Expo di Milano rappresenta un’occasione fondamentale di promozione per il Parco Nazionale e per tutto il territorio – spiega il presidente Giuseppe Bonanno – già a partire dal tema della manifestazione “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è possibile individuare un’affinità con i temi della sostenibilità promossi dalla rete dei Parchi. Il Parco di La Maddalena è impegnato in queste settimane a sviluppare una strategia complessiva di promozione che veda l’Arcipelago e le sue valenze: storiche, ambientali e culturali al centro della manifestazione e che ci veda protagonisti dell’appuntamento.»

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Venerdì 27 marzo, alle ore 10.30, nel porto di Cala Gavetta, a La Maddalena, verrà inaugurata l’opera “Monolito sardo” di Fiorenzo Zaffina, vincitore della prima edizione della Biennale “Arte e Natura” del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. L’opera dell’artista Fiorenzo Zaffina sarà donata alla comunità maddalenina nel corso della cerimonia che si svolgerà alla presenza del presidente del Parco, Giuseppe Bonanno, del direttore, Ciro Pignatelli, e delle autorità del comune di La Maddalena. Parteciperanno alla manifestazione gli alunni dell’Istituto comprensivo di Via Carducci e l’Istituto San Vincenzo.

L’artista ha presentato un blocco di marmo scolpito con l’obiettivo di rimandare a una simbologia antica, quella del monolite, arricchendo la stessa con i tratti della storia circostante. La giuria ha riconosciuto il valore dell’opera «per la raffinata rielaborazione di un materiale come la pietra intagliata con pennellate cromatiche di sorprendente armonia con il contesto naturale».

Il concorso “Biennale Arte e Natura” ideato dal Parco intende esaltare il connubio tra contemplazione del “bello” che genera l’osservazione della natura e l’ispirazione artistica che da essa scaturisce, con la creazione di opere che raccontino la natura, i suoi elementi ed il rapporto che, nelle varie forme, la lega all’uomo, alla storia e alle tradizioni.

 «L’opera di Zaffina raccoglie pienamente la sfida e la provocazione che abbiamo provato a lanciare con la “Biennale Arte e Natura” – spiega il presidente Giuseppe Bonanno -. Un dono  che abbiamo deciso di fare all’Amministrazione comunale e all’intera comunità di La Maddalena. Un altro tassello di un mosaico di iniziative che il Parco Nazionale sta costruendo per valorizzare il territorio dell’Arcipelago: un affascinante museo a cielo aperto all’interno del quale: ambiente e cultura, storia, natura e paesaggio recitano un ruolo determinante anche in funzione di attrattori turistici. Proviamo in questo modo ad andare oltre il mare e al di là dei limiti imposti dalla stagione estiva per promuovere le valenze e le specificità del territorio utilizzando diversi generi di forme espressive. In questo senso abbiamo ritenuto che l’espressione artistica sia un valido strumento per veicolare le valenze culturali dell’Arcipelago.»

E’ stato depositato presso l’Ufficio marchi e brevetti della Camera di commercio di Sassari, alla presenza del presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, il marchio “Garibaldi Agricoltore – Isola di Caprera”. Si tratta di un ulteriore passaggio nel percorso di valorizzazione dell’area “Orti di Garibaldi” che trova espresso nel logo appena registrato la sintesi di tutte le potenzialità di valorizzazione a fini economici della storia e della cultura racchiusa nelle attività collegate alla presenza di Giuseppe Garibaldi nell’Isola di Caprera. L’utilizzo del marchio sarà regolamentato con l’Istituto studi Giuseppe Garibaldi per garantire la coerenza nel suo utilizzo e nel pieno rispetto della figura dell’eroe risorgimentale.

Con il progetto “Garibaldi Agricoltore (Orti di Garibaldi)”, attualmente in fase di attuazione, l’Ente Parco intende valorizzare un insieme di risorse presenti  all’interno dell’isola di Caprera e al suo insediamento storico legato alla vita di uno dei più significativi personaggi della nostra storia: Giuseppe Garibaldi. La funzione del marchio appena registrato, di proprietà dell’Ente Parco è quella di garantire tutela e riconoscibilità specifica rispetto a tutte le attività che l’Ente intende realizzare collegate al progetto di valorizzazione dell’area degli “Orti di Garibaldi”.

«Sono dieci le classi di tutela individuate sulla base della classificazione di Nizza che, attraverso la registrazione del marchio l’Ente Parco ha inteso garantire – spiega il presidente Giuseppe Bonanno -. Si va dai saponi, ai profumi e agli oli essenziali sui quali siamo già operativi con il “GaribaldiLab” (laboratorio degli oli essenziali) passando attraverso gli ortaggi, le marmellate e le composte. Abbiamo voluto inoltre tutelare e rendere riconoscibili le attività che vorremmo realizzare collegate al recupero di una dimensione didattica produttiva all’interno dell’area e di conseguenza abbiamo voluto estendere il marchio anche alle produzioni agricole e all’educazione ambientale. Il marchio di proprietà dell’Ente Parco e per il quale verranno elaborati dei disciplinari di utilizzo – conclude Bonanno – vuole essere una garanzia rispetto a tutte le occasioni di sviluppo legate al suo utilizzo.»

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