25 April, 2024
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Cantine di tutte le Province sarde il 24 e il 25 ottobre parteciperanno al Salone dei Vini – Wine and Sardinia.  L’evento è inserito negli appuntamenti delle Cortes apertas di Sorgono, interamente dedicati alla vendemmia e al vino. La seconda edizione di Wine and Sardinia vanta inoltre un padrino d’eccezione, il regista Salvatore Mereu.

Un padrino di eccezione per una manifestazione in crescita che ambisce a diventare un punto di riferimento nel settore vitivinicolo regionale. Il regista Salvatore Mereu sarà a Sorgono il 24 e 25 ottobre prossimi per il secondo Salone di Vini – Wine and Sardinia. La presenza dell’autore di capolavori del cinema sardo come Ballo a tre passi, Sonetàula e Bellas Mariposas conferisce ulteriore prestigio  a questa iniziativa  giovane, rivolta soprattutto alle aziende che vogliono guardare ai mercati globali con maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità.   

E la risposta delle cantine non si è fatta attendere. Sono 17 in tutto quelle che saranno presenti al Salone, provenienti da tutte le Province sarde, in rappresentanza delle peculiarità di territori ricchi di storia e tradizioni legate al vino. Ecco l’elenco: Cantina Su Entu, Vini Contini, Vitivinicola Emidio Oggianu, Cantina del Mandrolisai, Cantina Muscazega, Azienda agrivinicola Su Cuppoi, Cantina Sorres, Cantina Fradiles, Vini Mandrolisai, Cantina Gianluigi Deaddis, Società agricola Siddura, Cantina Castiadas, Cantina Trexenta, Cantina Valle di Accoro, Cantina Esu, Cantina Binzamanna, Tenuta Asinara.

Wine and Sardinia è promosso dalla Pro Loco con il comune di Sorgono e si avvale del patrocinio del ministero per le Politiche agricole, della Regione Sardegna, della Comunità montana Gennargentu Mandrolisai, oltre che del contributo della Fondazione Banco di Sardegna.

Wine Sardinia Wine

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Con un’ordinanza a firma del Presidente Giuseppe Bonanno sono state emanate disposizioni urgenti relative alla tutela dei fondali marini e delle praterie di posidonia oceanica all’interno dei confini del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena. Alla luce delle verifiche operate dal personale dell’Ufficio ambiente dell’Ente Parco sono stati evidenziati significativi danni alle praterie di posidonia causate in primis dalle attività di ancoraggio non controllato. La frequentazione turistica all’interno dell’area di “Porto Madonna” è stata particolarmente intensa quest’anno. 

Per queste ragioni, sulla scorta della positiva esperienza maturata all’interno della Riserva delle Bocche di Bonifacio, sono state individuate nel territorio specifiche aree di libero ancoraggio all’interno delle quali questa attività non comporta alcun impatto sugli habitat perché localizzate su fondali inerti. L’ordinanza ribadisce l’assoluto divieto all’interno del perimetro del Parco di ancorare in presenza di praterie di posidonia oceanica ma, per quanto riguarda Porto Madonna, si è voluto indicare una specifica area di massima tutela per dar possibilità alla posidonia di procedere a recuperare stabilità escludendo l’area dall’attività di ancoraggio (zona rossa).

È possibile prendere visione delle aree di libero ancoraggio individuate dall’Ente Parco all’interno dell’ordinanza pubblicata all’albo pretorio digitale: http://albo.lamaddalenapark.it/atti/docs/1441108133.pdf

«Ho fortemente voluto questa ordinanza – spiega il presidente Giuseppe Bonanno – ed ho chiesto di monitorare la situazione per darmi la misura della situazione e chiedendo alla struttura uno strumento di tutela che si fondasse su specifici e inoppugnabili dati tecnici. La stessa misura di tutela, invero, è già contenuta nella bozza del regolamento e del Piano del Parco che sono al momento in attesa di approvazione. Avevamo bisogno di dati oggettivi per emanare un provvedimento di questo tipo, dati che sono arrivati grazie ai rilevamenti portati avanti nel corso della stagione dal Dott. Donno e dall’Ufficio ambiente dell’Ente Parco. L’ordinanza – aggiunge il presidente – anticipa un nuovo sistema di gestione mutuato dalla Riserva delle Bocche di Bonifacio che servirà ad arginare preoccupanti fenomeni depauperativi determinati da una pressione antropica decisamente superiore ai limiti di sostenibilità sopportati dall’ecosistema dell’Arcipelago».

Arcipelago La Maddalena

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Si stanno concludendo in questi giorni le fasi di posizionamento dei quindici cartelli direzionali e gli otto cartelli informativi che guideranno i turisti in arrivo da Sassari e da Olbia verso il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, il suo territorio e la sua Città. La cartellonistica direzionale e quella informativa, attese da tanti anni potranno finalmente guidare gli automobilisti lungo la rete stradale che, dalle due principali città del nord Sardegna, ma soprattutto dai punti di accesso all’isola dal Continente, conducono all’Arcipelago.  

I quindici cartelli direzionali: quelli con sfondo di colore marrone caratterizzante la cartellonistica turistica, sono stati posizionati lungo la strada che da Olbia porta a Palau e da Sassari, passando per Porto Torres e la litoranea che porta sempre a Palau. La segnaletica direzionale è stata collocata presso i bivi e le rotonde oltre che in prossimità dei porti e dell’aeroporto di Olbia. 

Gli otto cartelli informativi saranno posizionati nel Porto di La Maddalena a dare il benvenuto a tutti i visitatori sbarcati dai traghetti, nel Porto di Palau, in prossimità del Porto di Olbia, e in prossimità del Porto di Porto Torres e a Santa Teresa. I cartelli, di grandi dimensioni: 250×150 cm, raccontano attraverso le immagini (realizzate dal fotografo Mirko Ugo) e appositi slogan, i valori storici, culturali e ambientali che rappresentano la bellezza dell’Arcipelago.

«Finalmente, dopo aver aggirato la selva di competenze, l’Ente Parco e La Maddalena hanno la giusta visibilità sui principali assi stradali del nord Sardegna. Una delle tante cose “banali” che in questo paese diventano quasi eccezionali – commenta con soddisfazione il presidente Giuseppe Bonanno -. La Maddalena soffriva da sempre di una sorta di Damnatio memoriae, ossia la condanna a non essere menzionata nella segnaletica stradale, il che la escludeva dalle località rintracciabili Lungo le direttrici di viabilità utilizzate dai turisti. Sono passati anni ma finalmente, grazie al lavoro degli Uffici dell’Ente, il Parco ed il suo territorio hanno la giusta visibilità con la segnaletica direzionale e le immagini promozionali volte a promuoverne il territorio, le sue ricchezze e le sue peculiarità.»

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È stato approvato l’accordo quadro tra l’Amministrazione comunale e il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, per la promozione e la valorizzazione dell’immagine del territorio del Parco. Scaturito da un’intesa maturata nel corso degli incontri svoltisi tra il presidente Giuseppe Bonanno e il sindaco Luca Montella, l’accordo è stato approvato nel corso dell’ultimo incontro del Consiglio direttivo e consentirà una più efficace collaborazione tra le due amministrazioni per la realizzazione di interventi mirati al miglioramento del decoro urbano e dell’immagine della città proposta ai visitatori. 

Obiettivi definiti all’interno dell’accordo: la promozione dell’immagine del territorio attraverso la realizzazione di “angoli mediterranei” ossia aiuole allestite con specie della macchia mediterranea da realizzarsi lungo la rete viaria di La Maddalena, nel centro storico e in corrispondenza delle aree di sbarco e  rotatorie da trasformarsi in vere e proprie aule didattiche rappresentative dei valori ambientali tipici dell’Arcipelago. All’interno dell’accordo è inoltre previsto il posizionamento di strutture tecnologiche che prevedano l’uso di energie alternative per la ricarica di tablet e smartphone, panchine, rastrelliere per le biciclette, pensiline e strutture per la mimetizzazione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti. L’accordo impegna le due amministrazioni per la promozione della cultura della “vivibilità” e della sostenibilità concependo gli spazi pubblici come “aule all’aperto” in grado di offrire una fruizione consapevole e adeguata e di trasmettere i principi fondanti del Parco anche all’interno del perimetro urbano di La Maddalena.

«Stiamo dando seguito con tutti gli atti amministrativi necessari agli intenti manifestati nel corso degli incontri avviati con l’amministrazione comunale e finalizzate alla predisposizione di azioni programmatiche congiunte – spiega il presidente Giuseppe Bonanno – l’approvazione da parte del Consiglio direttivo evidenzia una comune volontà delle parti per lavorare in un’ottica condivisa che offra possibilità e soluzioni concrete ai tanti problemi  che la comunità segnala alle istituzioni: Ente Parco e Amministrazione comunale.»

«Continuiamo nel percorso di avvicinamento tra i due enti – aggiunge il sindaco Luca Montella – con l’unico obiettivo di ottenere dal Parco azioni concrete anche in ambito urbano, ciascuno secondo le proprie competenze. La sincronia è l’unico modo per farsi percepire in termini positivi dall’utenza. L’Amministrazione comunale ha questa esigenza e la pone in termini prioritari».

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Arcipelago de La Maddalena

Per il settimo anno consecutivo parte la campagna “MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?” promosso dall’associazione ambientalista Marevivo. E per il terzo anno consecutivo anche il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena parteciperà all’iniziativa nazionale che prevede, nello stesso weekend, la distribuzione di 120.000 posacenere su oltre 450 spiagge italiane, comprese le Aree Marine Protette.

Il weekend dell’1 e del 2 agosto, infatti, lungo gli 8mila km di coste italiane mille volontari saranno impegnati nella distribuzione di 120 mila posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili. Un’iniziativa che permetterà di risparmiare al mare una fila di mozziconi che, percorrendo la dorsale adriatica, lega il Veneto all’Abruzzo, coprendo una distanza di oltre 550 km.

Come ogni anno, la campagna è promossa dall’associazione Marevivo in collaborazione con JTI (Japan Tobacco International), con il supporto del Sindacato Italiano Balneari, il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto e il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Testimonial dell’edizione 2015 è Federica Pellegrini, oro olimpico a Pechino 2008 e prima nuotatrice italiana a vincere la medaglia dal metallo più prezioso ai Giochi, che dopo aver dimostrato un feeling davvero speciale con il mondo dell’acqua ha deciso di sostenere la campagna, condividendo l’impegno di Marevivo a difesa del mare italiano.

Saranno 49 le località della Sardegna coinvolte nell’iniziativa. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena vedrà i volontari impegnati nelle spiagge libere Bassa Trinita, Due Mari e Relitto a Caprera, Cala Corsara a Spargi.

«L’iniziativa di oggi – spiega il presidente del Parco, Giuseppe Bonanno – si inserisce nell’ambito delle azioni volte a sensibilizzare i fumatori. L’Ente Parco quest’anno ha già avviato una distribuzione massiccia di posacenere da tasca che vengono distribuiti gratuitamente negli uffici del Parco, negli infopoint, dagli operatori economici sulle spiagge e dal personale dell’Ente a mare e in spiaggia. Quella con Marevivo è una partnership importante che ringraziamo per l’impegno.»

«Anche quest’anno l’Ente Parco partecipa con i suoi volontari all’iniziativa “Ma il mare non vale una cicca” – aggiunge il Direttore dell’Ente, Ciro Pignatelli -. Le guide del Parco presenti nelle spiagge distribuiranno ai turisti i posacenere da spiaggia, sensibilizzando gli utenti sulla gravità che un gesto simile causa all’ambiente. Quest’anno abbiamo deciso di aumentare il numero di spiagge e includere anche una delle isole minori: Spargi, in modo da coinvolgere il maggior numero di persone che fruiscono delle meraviglie del nostro Arcipelago. Le spiagge in cui potrete trovare i nostri volontari sono a La Maddalena Bassa Trinita, Due Mari e Relitto a Caprera, Cala Corsara a Spargi.»

«Basta con i mozziconi sulla spiaggia e in mare, una volta e per tutte impariamo a considerare la cicca di sigaretta per quella che è effettivamente: un rifiuto e, come tale, va gettato in maniera corretta. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima multa di 20 milioni di euro che l’Italia dovrà pagare per il mancato adeguamento alle regole Ue del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti. Nulla più di una semplice cicca di sigaretta dimostra quanto possiamo fare tutti, ogni giorno e con i gesti più semplici, per migliorare l’ambiente che ci circonda – ha commentato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – Anche quest’anno la nostra iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ mostra come, attraverso l’impegno di ciascuno e assumendo comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ecosistema marino, si possa difendere e tutelare le nostre spiagge e le nostre coste”.

Perché difendere il mare iniziando da una cicca? Basti pensare che il tempo necessario per smaltire un mozzicone di sigaretta va da 1 a 5 anni. Un problema solo apparentemente limitato, ma che se considerato non su base individuale ma a livello aggregato raggiunge dimensioni davvero importanti.

Considerando un consumo medio di 12 sigarette al giorno per fumatore (dati dell’Istituto Superiore di Sanità) è ragionevole affermare che per effetto delle sette edizioni, la distribuzione di oltre 600.000 posacenere ha consentito di evitare che quasi 20 milioni di cicche finissero nel mare e nelle spiagge. Un contributo non di poco conto per la tutela dell’ambiente marino, grazie all’informazione e sensibilizzazione di migliaia di bagnanti.

Numeri che spiegano l’importanza della campagna “Ma il Mare non vale una cicca?” e i risultati potenziali dell’iniziativa. Ogni posacenere può contenere fino a un massimo di sei mozziconi, e ipotizzando che venga riempito e svuotato due volte al giorno, si può calcolare che verranno risparmiati al mare 1.440.000 mozziconi al giorno (120.000 posacenere x 12 mozziconi), 2,8 milioni considerando soltanto i due giorni della campagna.

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Nel corso dell’ultima riunione è stata designata dai rappresentanti del Consiglio direttivo la nuova Giunta esecutiva che affiancherà il presidente Giuseppe Bonanno nella definizione delle politiche di gestione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Fanno parte della Giunta, oltre il presidente Bonanno, il vice presidente Andrea Rotta, eletto qualche settimana fa dallo stesso Consiglio e il consigliere Carlo Rotta.

Il vice presidente Andrea Rotta: ricercatore del Dipartimento di Biologia Animale della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, già Consulente ambientale e collaboratore dell’Ente Parco e il consigliere Carlo Rotta: dipendente del Comando Zona Fari della Sardegna in qualità di responsabile amministrativo dei materiali (Impianti fotovoltaici dei fari, boe, mede elastiche) dei segnalamenti di tutta la Sardegna, designato all’interno del Consiglio direttivo del ministero dell’Ambiente della tutela del mare, saranno chiamati ad affiancare Bonanno nella definizione degli indirizzi strategici che l’Ente Parco dovrà perseguire nel corso dei prossimi anni.

La Giunta così composta vede la presenza di soli maddalenini all’interno dell’organo istituzionale, segno di un’esplicita attenzione alle questioni e alle problematiche locali verso le quali il Parco, come già fatto in passato, vuole contribuire con grande attenzione, lavorando alla predisposizione di misure che, per quanto di competenza dell’Ente, apporteranno un valido contributo alla situazione dell’intero territorio dell’Arcipelago. La completa definizione degli organismi di gestione è un primo passo in questa direzione.

Il Presidente Giuseppe BonannoLa Maddalena 1 copiaArcipelago de La Maddalena

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Si è svolta presso la sala didattica del CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali Isola di Caprera la prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

Il Consiglio si insedia dopo due anni e mezzo dall’ultimo incontro che si svolse nel dicembre del 2012, ed è composto da: Bruno Paliaga, ex direttore dell’Ente Parco di La Maddalena e delle Aree marine protette di Capo Carbonara e della Penisola del Sinis Mal di Ventre; Luca Ronchi, guida ambientale escursionistica iscritta all’Albo regionale con un’esperienza decennale all’interno del Parco in qualità di responsabile della progettazione di attività di Educazione Ambientale ed escursionismo naturalistico; Andrea Rotta, ricercatore del Dipartimento di Biologia Animale della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, già Consulente ambientale e collaboratore dell’Ente Parco, e Vincenzo Di Fraia, docente dell’Istituto tecnico Navale D. Millelire, direttore dei Corsi P.S.S.R – (Certificazione di Sicurezza Personale e Responsabilità Sociali), tutti nominati dalla Regione Sardegna.  A questi si aggiungono: Lucia Spanu, nominata dalle associazioni ambientaliste, presidente della sezione locale di Italia Nostra, Agostino Bifulco: nominato dal ministero delle Politiche agricole, già consigliere nel precedente direttivo, Carlo Rotta, Dipendente del Comando Zona Fari della Sardegna in qualità di responsabile amministrativo  dei materiali (Impianti fotovoltaici dei fari, boe, mede elastiche) dei segnalamenti di tutta la Sardegna, designato del ministero dell’Ambiente della tutela del mare e Claudio Margottini, responsabile del Coordinamento e Sviluppo Attività Internazionali dell’ISPRA/Servizio Geologico d’Italia, docente del corso “geologia applicata per la conservazione dei beni culturali” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Consulente UNESCO.

Nel corso della due giorni di lavoro c’è stata la presentazione da parte dei tecnici e collaboratori dell’Ente degli studi e dei progetti portati avanti negli ultimi anni. Sono, infatti, molteplici i fronti che impegnano l’Ente nel campo del monitoraggio e della ricerca, nel recupero paesaggistico delle strutture demaniali e dell’innovazione, passando per la comunicazione e il rilascio permessi e autorizzazioni del Parco. Si è discusso inoltre delle delibere e degli atti assunti in assenza del Consiglio e assunti dal Presidente Bonanno per portare avanti il lavoro dell’Ente che la nuova assemblea dovrà rattificare. Eletto anche il vicepresidente del Parco, nella persona di Andrea Rotta, grande conoscitore dell’Arcipelago e dell’Ente, che si è detto interessato a collaborare attivamente per portare nuova linfa e nuove idee a sostegno del Parco: «C’è molto da lavorare e da programmare, per rendere gli interventi sostenibili a lungo termine. È importante che si prenda coscienza del Parco, per questo motivo propongo che il consiglio direttivo venga fatto nel Salone consiliare, con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale e della popolazione. Il Parco non deve essere visto solo come uno strumento di vincolo ma soprattutto di tutela del territorio, e di questo lavoro la popolazione ne va resa partecipe». D’accordo il Presidente sulla necessità di percorrere nuove strade per includere la popolazione, è pronto a valutare l’ipotesi dell’utilizzo del salone consiliare previo accordo col Comune.

Nel corso della prima giornata ha partecipato come ospite ad una parte dei lavori il Sindaco di La Maddalena, Luca Carlo Montella, il quale ha espresso chiaramente la volontà da parte dell’amministrazione comunale di collaborare insieme attivamente per il rilancio di La Maddalena. Con l’attuale amministrazione è già in corso dall’insediamento l’abitudine, che si vuole consolidare, di promuovere un incontro settimanale tra sindaco e presidente del Parco proprio per dare forza e sostanza a questa intenzione di collaborazione.

Presenti anche i partner dell’Office de l’Environnement de la Corse (Ufficio per l’Ambiente della Corsica: ente gestore della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio) con i quali si è parlato del GECT-PMIBB.

«L’importanza di avere un Consiglio Direttivo  – spiega il presidente Bonanno – è basilare per  la corretta gestione dell’Ente, e lo è ancor di più se i suoi membri sono grandi conoscitori del territorio e delle problematiche che esso vive. Abbiamo lavorato nell’ottica di miglioramento, i consiglieri sono stati molto attenti e interessati oltre che propositivi. Sono sicuro che intraprendendo questa strada si potranno realizzare dei buoni progetti per proteggere e valorizzare al meglio l’Arcipelago» Il Consiglio direttivo delibera in merito a tutte le questioni generali ed in particolare sui bilanci, sui regolamenti e sulla proposta di Piano per il Parco, esprime parere vincolante sul piano pluriennale economico e sociale, elabora lo statuto dell’Ente parco, che è adottato con decreto del Ministro dell’Ambiente, d’intesa con la Regione.

Si sono concluse oggi le operazioni di disinfestazione da zecche nei pressi di alcune spiagge dell’arcipelago di La Maddalena che non erano state oggetto di intervento nel corso delle precedenti operazioni.

Fin dalle prime ore della mattina il personale dell’Ente Parco ha accompagnato gli operai della ditta incaricata dal Comune in alcune località difficilmente raggiungibili via terra, sono state disinfestate Punta Fico, Cala Brigantina, Cala Coticcio, Candeo, Punta Crucitta. Nella giornata di ieri le zone interessate sono state Cala d’Inferno, Cala Napoletana, Cala Caprarese, Cala Serena, Cala Scaviccio/Arcaccio.

«Prosegue la collaborazione tra Comune e Parco – spiega il presidente Giuseppe Bonanno – e lo dico con grande soddisfazione. Piccoli gesti per tenere pulito e accessibile l’arcipelago faranno la differenza in questa stagione 2015. La disinfestazione è avvenuta senza intoppi e nei tempi previsti. Si concludono positivamente questa prima serie di iniziative alle quali seguiranno sicuramente nuove azioni per la salvaguardia del nostro territorio.»

«Questa – aggiunge il sindaco Luca Montella -, è stata la prima di una serie di collaborazione che auspichiamo lunghe e produttive nel solo interesse della comunità. Cancellare le inefficienze di anni in pochi giorni non sarà possibile, ma le premesse sono buone per essere davvero ottimisti.»

Arcipelago de La Maddalena

Arcipelago de La Maddalena

Gli studenti, i cittadini e i turisti saranno i veri protagonisti del progetto SCOPRI NATURA che CTS (Centro Turistico Studentesco e Giovanile) e Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, hanno pensato da qui a settembre per portare a conoscenza del grande pubblico l’importante patrimonio di biodiversità dell’Arcipelago attraverso  la citizen science ovvero attraverso la partecipazione attiva e volontaria dei cittadini nella ricerca e nello sviluppo di politiche ambientali a supporto dei decision maker. I cittadini manifestano oggi preoccupazione per l’impatto umano sugli ecosistemi, con conseguente perdita di biodiversità e peggioramento della qualità della vita. Un ricco calendario di attività ad iniziare da oggi con un incontro con circa 40 studenti delle quinte elementari dell’Istituto Comprensivo di Palau, guidati da due guide naturalistiche, con lo scopo di migliorare la conoscenza e la partecipazione degli studenti nella tutela delle risorse del Parco e al contempo di raccogliere dati utili a definire idonee misure di conservazione. L’incontro inizierà in aula dove si parlerà del sistema dunale e dell’ambiente marino costiero per proseguire con un bioblitz, di circa due ore, presso la spiaggia Abbatoggia.

Un bioblitz, primo strumento della citizen science, è un modo informale e divertente per registrare la varietà delle forme  di vita, tra piante spontanee e animali selvatici, che si possono trovare in natura. I ragazzi verranno divisi in gruppi di lavoro per svolgere attività di raccolta dati. Alcuni si dedicheranno al riconoscimento delle piante della duna e a censirne la superficie di coprimento, altri  saranno impegnati nel riconoscimento di resti di organismi marini come cnidari, molluschi, crostacei, echinodermi, alghe, piante piaggiati sottoforma di gusci o frammenti. I dati raccolti saranno utilizzati dagli esperti per caratterizzare la biodiversità del sito e individuarne le minacce.

«La citizen science è uno strumento potente per coinvolgere attivamente i cittadini nella tutela dell’ambiente e per modificare i loro comportamenti – afferma Stefano Di Marco vice presidente nazionale di CTS -. Il fatto di fare praticamente delle attività e capirne l’importanza accelera molto il cambio di atteggiamento, perché è risaputo che spesso solo ascoltando si dimentica, guardando si ricorda ma facendo si impara.»

«L’iniziativa è un modo positivo di raccogliere e coinvolgere i cittadini e gli studenti in particolare per una collaborazione attiva e propositiva nelle attività scientifiche del Parco – sottolinea il presidente Giuseppe Bonanno – in queste settimane sarà possibile raccogliere dati e monitorare specifici contesti eco sistemici rendendo i cittadini parte attiva nelle attività dell’Ente.»

Gli studenti si incontreranno con gli esperti anche il 9 e il 10 giugno. Gli appuntamenti continuano per i cittadini e i turisti fino a settembre lungo i sentieri in località Porto Palma di La Maddalena. Questa volta però l’obiettivo dei bioblitz è dedicato alla ‘ninfea del corbezzolo’ l’unico lepidottero rappresentante europeo del genere Charaxes. Tutti possono partecipare in modo attivo e gratuito ad un Bioblitz. L’unico requisito è la passione per l’aria aperta e l’amore per la natura.

Il Presidente Giuseppe Bonanno

A partire da venerdì 29 maggio, per tutta la settimana successiva fino al 4 giugno, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena vivrà da protagonista la vetrina internazionale dell’Expo 2015 in corso di svolgimento a Milano. Per volontà del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con Federparchi, il Parco Nazionale occuperà la vetrina messa a disposizione di tutti i Parchi italiani all’interno del “Padiglione BiodiversityPark” che ha come obiettivo la tutela della biodiversità e delle produzioni di qualità dei cibi italiani ed è rivolto a promuovere la produzione agricola e alimentare fonte delle tradizioni culturali e culinarie del paese. Un’importante occasione di promozione per l’Arcipelago che attraverso il Parco occuperà un presidio di valorizzazione del territorio esponendo alle migliaia di visitatori dell’Expo le valenze ambientali, storiche, culturali e paesaggistiche del territorio.

«L’appuntamento con l’Expo di Milano rappresenta un’occasione fondamentale di promozione per il Parco Nazionale e per tutto il territorio. Domani prende avvio la prima settimana operativa realizzata con la collaborazione di Federparchi e con la presenza di guide professionali all’interno del padiglione “Biodiversity Park” ad illustrare e promuovere le valenze ambientali del Parco – spiega il presidente Giuseppe Bonanno -. Altre occasioni di qualificata presenza del Parco ad Expo2015 si susseguiranno nei prossimi mesi. Il Parco di La Maddalena è impegnato in queste settimane a sviluppare una strategia complessiva di promozione che veda l’Arcipelago e le sue valenze: storiche, ambientali e culturali al centro della manifestazione e che ci veda protagonisti dell’appuntamento.»