24 April, 2024
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Il Presidente Giuseppe Bonanno

Dopo una lunga e sofferta valutazione della situazione in cui versa il Parco ecco le dichiarazioni e decisioni del sottoscritto per garantire una risoluzione definitiva delle problematiche che affliggono l’Ente Parco e il Consiglio direttivo.

Il presidente dell’Ente Parco dio La Maddalena presenta così una lettera aperta con la quale annuncia la sua decisione di autosospendersi dalla carica.

«Con la morte del compianto Bruno Paliaga e le dimissioni di Claudio Margottini vengono meno due supporti tecnici di straordinaria importanza nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale – scrive Giuseppe Bonanno -. A oggi, perciò, si registra lo spostamento dell’asse a favore della parte che è pura espressione politica senza alcuna competenza scientifica. Ho manifestato al Ministero e al Presidente della Comunità del Parco le perplessità relative alle difficoltà connesse alla gestione di un Consiglio ridottosi quasi esclusivamente ai soli membri “politici” con poca, o nessuna, esperienza amministrativa e/o ambientale o, come nel caso del consigliere Di Fraia, oggetto di contestazione di illecito ambientale per inosservanza delle norme di tutela del Parco.

Nel merito di quest’ultimo argomento, anche la vice Presidente della Commissione Ambiente della Camera, l’on. Pellegrino, è intervenuta con un’Interrogazione. Sul tema attenderò anche io una risposta che risolva la situazione e proceda a riequilibrare l’assetto, ed il rispetto delle regole, in Consiglio.

Nel contempo, il susseguirsi di voci su una manifesta incompatibilità personale da parte di una componente “maggioritaria” nei confronti del sottoscritto, frutto evidentemente di una mera contrapposizione politica, mi impongono l’adozione di accorgimenti che sgomberino il campo da ogni dubbio e diano la possibilità al Consiglio di dimostrare di lavorare a favore dell’Arcipelago.

Ecco perché mi Autosospendo per dare la possibilità, da una parte, agli Organi competenti di adoperarsi nel rimuovere lo squilibrio e l’imbarazzo costituito dall’attuale composizione del Consiglio e, dall’altra, nel supremo interesse dell’Ente, di dare l’ultima possibilità alla “maggioranza” di poter dimostrare, nei fatti, il proprio contributo per il territorio .

Quanto in mio potere e nelle mie attribuzioni, seppur tra innumerevoli difficoltà, è stato fatto, portando a casa un patrimonio per il Parco e per la Comunità, mi riferisco a Budelli che sempre la suddetta “maggioranza” ha osteggiato in tutti i modi, avviando un percorso di condivisione col Comune sul Piano per il Parco e  riportando in approvazione lo strumento di gestione dell’area protetta per come era stato pensato dal Consiglio direttivo appena un anno fa.

Nel frattempo ho adottato gli atti indifferibili e urgenti utili a superare le difficoltà di una stagione estiva per la quale nessun atto è stato predisposto dall’allora direttore dell’Ente, Ciro Pignatelli, e  che solo grazie al lavoro del direttore FF, Yuri Donno e di parte del personale, è stato possibile salvare garantendo anche le assunzioni estive, in un quadro di un ristabilito rispetto delle norme.

Questa “maggioranza”, viceversa, per ora si è distinta solo per l’assunzione di atti contraddittori – atti contro norma e da me sempre contestati e poi bocciati dal Ministero vigilante – o per la metodica azione di bloccare molte delle attività più qualificanti assunte negli ultimi anni, come il laboratorio degli oli essenziali – che ha trovato miglior accoglimento nel Parco dell’Asinara – la ricerca e gli studi sull’archeologia subacquea e, tra dubbi alimentati inutilmente, a determinare la serrata dei musei del Parco dopo quasi 20 anni di attività. Ringrazio le Associazioni che, solo col loro contributo volontario, hanno comunque garantito l’apertura, seppur ridotta, anche per la stagione estiva 2016.

È giunto il momento che questi Consiglieri dimostrino di essere in grado di adottare gli atti indispensabili e indifferibili per l’Ente, e in primis il Piano per il Parco, così come più volte sollecitato dal Ministero. In caso contrario, nell’estremo interesse del Parco e di questo territorio, provvederò io stesso a chiedere il commissariamento dell’Ente per manifesto immobilismo e incapacità del Consiglio direttivo.

Delegherò il collega e Vice presidente, Andrea Rotta, non solo per le funzioni ma per la competenza dimostrata, in questo passaggio chiarificatore, e col quale, tireremo (se vorrà) insieme le somme all’indomani dei consigli convocati il 24 e 25 ottobre.

Per le questioni di carattere etico e morale su esposte e per garantire che il Consiglio possa lavorare, senza distrazioni né alibi, sugli argomenti e non sulle persone – come invece spesso è accaduto – non parteciperò alle sedute. Ai miei colleghi voglio ricordare, e difficilmente potrò essere smentito, che negli anni di mia presidenza sono riuscito, per la prima e unica volta, ad approvare un Piano per il Parco e un Regolamento, a stabilizzare il personale e avviare nuove assunzioni a tempo indeterminato, a portare fondi straordinari per progetti e per le assunzioni a tempo determinato, a incrementare il patrimonio del Parco con l’acquisizione di un’Isola, il resto è boria e disfattismo becero come solo le logiche di miope contrapposizione politica riescono a fare.

Un ultimo passaggio è d’obbligo rispetto allo stato generale dei Parchi in Italia. Qualcosa non funziona nel meccanismo che determina la composizione dei Consigli direttivi, e più in generale nella gestione e coordinamento, e le notizie quotidiane provenienti da tutto il territorio nazionale su tensioni simili a quelle registrate nel Parco Nazionale di La Maddalena, confermano un malessere diffuso. Il combinato disposto che si genera, infatti, dalla persistenza di un anacronistico sistema di selezione dei direttori, affidato a un Albo che non dà garanzie, unita alla possibilità di nominare, in seno ai Consigli, persone che possono non avere una chiara competenza tecnico – scientifica, porta a perdere il senso profondo della mission dei Parchi: rispondere ad un mandato di carattere collettivo, un interesse diffuso e Nazionale, appunto, e non essere piegata alla riproposizione di mera geografia ed equilibrismo politico. Bisogna intervenire in questo senso con uno spirito diametralmente opposto a quanto si stia facendo oggi, costruendo quella Struttura Portante che faccia da garanzia e da collante a un Sistema delle aree protette che oggi Sistema non è e che rischia di esserlo sempre meno! Le esperienze consolidate in altri Paesi sono molteplici e di facile applicazione – conclude Giuseppe Bonanno -, bisogna solo esplicitare una volontà e una rivendicazione politica che, ahimè, ad oggi sembra essere sopita, sepolta nella paura di “disturbar il can che dorme” senza rendersi conto che il cane è ben desto ed è già entrato nel pollaio!»

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Nella giornata di ieri è mancato Francesco Nardini: un giornalista serio, garbato e gentile, sempre discreto e rispettoso del lavoro altrui, la comunità di La Maddalena perde un importante riferimento. Il presidente dell’Ente Parco di La Maddalena Giuseppe Bonanno, il direttore Yuri Donno, il personale dell’ufficio stampa che con lui hanno collaborato in questi anni e di lui conservano un bellissimo ricordo, hanno accolto la notizia della prematura ed improvvisa scomparsa con profondo dispiacere e sono vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore.

Il ricordo del presidente Bonanno: «La Maddalena perde un giornalista, un professionista, dai modi gentili contraddistinto da una serietà indiscussa. Ricorderò di lui la gentilezza, l’equidistanza, la capacità di tirarsi fuori dalle logiche della rissa di paese e la grande capacità di raccontare gli eventi, come solo un vero cronista sa fare».

Alla moglie Anna e ai figli Marco e Fabrizio giungano le più sentite condoglianze da parte di tutto il personale dell’Ente Parco.

La scomparsa del giornalista Francesco Nardini rappresenta un momento di profondo cordoglio per tutta la comunità maddalenina. Il vice presidente Andrea Rotta e il Consiglio direttivo esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia: alla moglie Anna e ai figli Fabrizio e Marco.

«Ho rilasciato la mia prima intervista a Francesco Nardini: le emozioni e la gratitudine provate quel giorno mi accompagnano ancora – ricorda il vice presidente Andrea Rotta -. Ero uno studente universitario che sognava di trasformare la ricerca sui delfini dell’Arcipelago in un percorso professionale. A bordo del motopeschereccio di Michele Aversano, Nardini si approcciò a me con il suo tipico atteggiamento rispettoso, interessato all’attività che facevo per mare. Quando si è giovani è difficile imporsi e farsi riconoscere dal mondo accademico e civile: percepire la sua attenzione mi fece sentire importante, mi diede forza e coraggio in un momento cruciale della mia vita. Domande discrete, curiosità e stima reciproca  sono stati un punto di forza nel nostro rapporto che si è poi sviluppato oltre l’aspetto giornalistico. Mi piaceva condividere con lui il gusto della scoperta che ha sempre caratterizzato le mie ricerche. Le sue domande non erano mai banali e scontate come capita solo ai grandi giornalisti. Alla famiglia dedico le mie condoglianze più sincere nella speranza che il suo stile di vita e la sua professionalità siano un esempio per tutti».

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«La situazione della gestione del Parco di La Maddalena è diventata insostenibile, il ministro dell’Ambiente valuti se non sia il caso di rimuovere l’attuale Presidente e procedere con urgenza alla nomina di un commissario straordinario.»

Lo chiedono in un’interrogazione inviata al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, 21 senatori del PD, primo firmatario Silvio Lai, che elencano tutta una serie di criticità, inadempienze e ritardi ascrivibili al presidente Giuseppe Bonanno.

Le critiche alla gestione partono da un bilancio dei dieci anni nei quali viene evidenziata una grave carenza di risultati e l’assenza di un indirizzo programmatico che non ha consentito di affrontare e risolvere i problemi di un parco nazionale tra i più conosciuti del nostro paese. In questi anni non si è registrato un miglioramento negli standard di tutela del territorio mentre è emerso un progressivo peggioramento dei rapporti istituzionali tra l’Ente Parco e le amministrazioni comunali che si sono succedute. Qualche esempio delle gravi carenze amministrative e gestionali: la questione della direzione dell’Ente. Nonostante dal mese di febbraio il Consiglio Direttivo avesse proposto di affrontare il problema la proposta non è stata inserita all’ordine del giorno del Consiglio Direttivo. Scaduto il termine per l’eventuale riconferma del direttore uscente il Presidente ha attribuito solo il ruolo di facente funzioni. Ad oggi, dunque, il problema della direzione persiste e non è affrontata negli organi preposti, ovvero il consiglio direttivo, e rappresenta una grave lesione della modalità corrette di gestione dell’ente.

Per quanto riguarda la vicenda dell’Isola di Budelli – secondo i senatori del PD – il presidente Bonanno non ha rispettato le volontà deliberate dal Consiglio Direttivo, ledendo in questo modo il principio di autonomia decisionale riconosciuto dalle norme.

Il Piano ed il Regolamento del Parco, modificati dallo stesso presidente che ne ha stravolto i contenuti, non vengono adottati dall’Ente nonostante i pressanti inviti da parte del ministero vigilante. Ultimamente, con solitaria decisione, il presidente ha proposto l’esclusione dell’Isola madre dal perimetro del parco in contrasto con quanto sancito dal DPR istitutivo.

E poi c’è la questione già segnalata della Caserma ex Batteria Zavagli, i ritardi nell’avvio del Parco marino delle Bocche di Bonifacio per il quale il Presidente ha annunciato la convocazione dell’organismo il 30 novembre, dunque oltre tre anni dopo la sua costituzione.

Ci sono infine ulteriori inadempienze e ritardi segnalate dal consigliere regionale Pier Franco Zanchetta e che riguardano i ritardi nell’attivazione del servizio di riscossione del ticket per l’accesso delle imbarcazioni nell’area marina del Parco. Il servizio sarebbe partito dal 16 agosto e, dunque, a stagione turistica abbondantemente inoltrata. Questo fatto ha comportato un grave danno economico all’Ente a causa degli ingenti mancati introiti. Nella stessa segnalazione è stato evidenziata anche come anche la vigilanza a mare, il monitoraggio degli arenili ed il posizionamento dei campi boa per l’attracco dei natanti sarebbero partiti sarebbero stati trascurati prima della data del 16 agosto. In entrambi i casi, le inadempienze sarebbero state originate dalla mancata assunzione per tempo del personale stagionale, a causa dei ritardi dell’Ente nell’approvazione del bilancio preventivo 2016.

«Al Ministro – spiega il senatore Silvio Lai – abbiamo chiesto di verificare tutte le criticità evidenziate e di intervenire con urgenza rimuovendo l’attuale presidente e nominando un commissario straordinario. Tutto questo per garantire il ripristino di condizioni di trasparenza e legalità indispensabili a restituire serenità nei rapporti con la comunità locale e regionale e la piena funzionalità dell’Ente.»

Arcipelago de La Maddalena

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Domani, giovedì 15 settembre, alle ore 15.00, presso il CEA – Centro di educazione del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera, è in programma un momento di accoglienza dei giovani studenti della Scuola media di Mosso promotori dell’iniziativa: “Non si s-Budelli l’Italia” campagna di crowdfunding attivata dai ragazzi a supporto dell’acquisizione al patrimonio pubblico dell’Isola di Budelli e a tutela del patrimonio ambientale dell’Arcipelago. Interverranno alla manifestazione di benvenuto il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena Giuseppe Bonanno, il sindaco di La Maddalena Luca Montella, il direttore FF Yuri Donno, il vice sindaco Fabio Lai.

Isola di Budelli 2

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«Erano anni che non assistevamo a questo terribile spettacolo. Ringraziamo i vigili del  Fuoco, i volontari della Protezione Civile, l’Ente Foreste, il Corpo forestale dello Stato, il Corpo forestale di vigilanza ambientale, la Capitaneria, il comune di La Maddalena, il personale del Parco, i barracelli e tutti coloro che sono intervenuti».

Queste le parole del presidente Giuseppe Bonanno in merito al gravissimo incendio – si suppone doloso – che si è sviluppato nella zona dell’Isuleddu, nei pressi della spiaggia di Capocchia du Purpu (Testa del Polpo) e che ha seminato il panico tra i bagnanti e tra i cittadini di La Maddalena per un’ora circa. Attimi concitati in cui si è temuto il peggio ma per fortuna la macchina dei soccorsi è intervenuta tempestivamente: a spegnere le fiamme, infatti, sono intervenuti due canadair e un elicottero dei vigili del fuoco che a più riprese sono riusciti a fermare l’incendio. Iniziate subito le bonifiche dell’area da parte dei volontari della Protezione civile e degli Enti preposti.»

«Ora  – aggiunge Bonanno – va subito chiarita la dinamica dell’accaduto e dato un segnale forte. Chiederò un incontro urgente con il CTA (Coordinamento Territoriale per l’Ambiente) per definire nuove strategie di sorveglianza del territorio. Non ci può essere impunità per chi brucia il futuro di noi tutti.»

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«Oggi, con l’annullamento da parte del ministero dell’Ambiente della delibera relativa alla non acquisizione al patrimonio pubblico dell’isola di Budelli, si chiude la vicenda incentrata sulla volontà, espressa a maggioranza dal consiglio direttivo del Parco che, con soli 4 voti, avrebbe voluto mettere in discussione la decisione del Parlamento andando contro ogni norma e previsione statutaria. L’11 aprile del 2016, in una seduta alla quale il sottoscritto non partecipò perché ritenuta illegittima – scrive il presidente Giuseppe Bonanno in una nota – la maggioranza del consiglio decise di esprimere parere contrario all’acquisto dell’Isola di Budelli, disponendo l’utilizzo delle somme stanziate in altre non meglio definite, attività di tutela ambientale. È il Ministero a mettere la parola fine dichiarando la suddetta delibera n. 6 illegittima e contro norma e per tali motivazioni annullata. Il Ministero era già intervenuto sull’argomento sospendendo, in un primo momento, la deliberazione in attesa di acquisire elementi dal tribunale di Tempio in merito alla procedura di assegnazione.»

«All’interno della nota ministeriale – aggiunge Giuseppe Bonanno – si chiariscono tutti gli aspetti relativi all’irregolarità della delibera adottata, confermando quanto già da qualche tempo, il sottoscritto, aveva evidenziato nel tentativo di mettere il Consiglio al riparo da un sicuro “insuccesso”. È stata anche offerta la possibilità di ritirare l’atto in autotutela nel corso dell’ultima adunanza del Consiglio a garanzia e a tutela del Parco e degli stessi componenti della maggioranza. In quell’occasione, però, la componente maggioritaria decise di non aderire al mio invito procedendo a non ritirare l’atto viziato.»

«Tutta la vicenda era già da tempo oggetto di osservazione da parte di enti e associazioni di categoria tanto da indurre una tra le più importanti di queste, il CODACONS, a scendere in campo impugnando suddetta delibera e chiedendone l’annullamento previa sospensiva al TAR Sardegna – sottolinea ancora Giuseppe Bonanno -. Insomma un gran pasticcio che i consiglieri firmatari di quell’atto assunto in solitudine, fuori dalle proprie competenze, sprovvisto di parere tecnico-amministrativo e soprattutto contro legge, potevano evitare se solo avessero dato ascolto alle mie parole. Atteggiamenti poco edificanti e mortificanti incentrati su una logica di lotta personalistica con accuse rivolte al sottoscritto di essere un despota e un dittatore. Oggi la convinzione di alcuni che si possa fare ciò che si vuole solo con la semplice forza dei numeri è stata demolita: la democrazia è sì esercizio di dialettica che trova nel voto la definizione e l’espressione di una volontà,  ma ciò deve avvenire sempre all’interno dei confini ben delineati delle norme di riferimento».

«Esprimo soddisfazione per essere riuscito ad evitare il peggio grazie alle azioni intraprese poiché, se si fosse dato seguito all’imposizione di quella parte del consiglio di impugnare l’atto del Giudice su presupposti illegittimi e contro legge, ciò avrebbe esposto  il Parco a rischi enormi anche relativi alla concreta possibilità di dover far fronte ad azioni risarcitorie. Voglio ringraziare le innumerevoli associazioni, liberi cittadini e professionisti e il CODACONS – ha concluso Giuseppe Bonanno – per l’azione di responsabilità e vigilanza esercitata sull’argomento.»

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La ricostituzione con nuovi iscritti e un nuovo direttivo dell’associazione “Amici dell’Arcipelago” rappresenta un’occasione anche per il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena per attivare un proficuo scambio e confronto con il mondo dell’associazionismo locale. Il presidente Giuseppe Bonanno rivolge il suo saluto al ricostituito sodalizio che nel corso degli anni ha rappresentato un attore significativo nello sviluppo della sensibilità ambientale dell’Arcipelago.

«Saluto con piacere la rinascita dell’associazione “Amici dell’Arcipelago”, un attore attivo che animò a livello locale l’ambientalismo sull’isola quando ancora adolescente muovevo i primi passi nel mondo dell’ecologismo – spiega il presidente Giuseppe Bonanno -. Sono anche molto contento per la nomina a presidente dell’associazione di Enza Plotino che conosco e che da sempre ha manifestato un approccio critico al sistema di accesso delle spiagge sulle isole minori. Un argomento complesso che merita una riflessione a partire proprio dalla spiaggia del Cavaliere molte volte presa ad esempio dalla neo Presidente come questione da risolvere con un cambio di rotta. È intenzione del sottoscritto avviare una riflessione sull’argomento anche alla luce dei monitoraggi fatti con l’ausilio del CNR. Il ruolo delle associazioni tutte, sarà utile ad allargare un dibattito informato per far comprendere le questioni della tutela e recepire indicazioni e suggerimenti.»

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Spiaggia Rosa

Si è conclusa con l’assegnazione al Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena la lunga querelle relativa alla proprietà dell’isola di Budelli. La decisione, assunta dal Giudice per le esecuzioni fallimentari del Tribunale di Tempio, ha assegnato l’isola all’Ente di gestione dell’area protetta e quindi al patrimonio pubblico nazionale.  Budelli, fino a questo momento proprietà privata e che nel corso degli anni è stata interessata da una lunga procedura fallimentare, diventa un bene comune a disposizione dell’intera comunità così come voluto da una decisione approvata in maniera trasversale dal Parlamento al momento della votazione della Legge di stabilità 2013. Il Decreto di assegnazione del giudice del Tribunale di Tempio conclude definitivamente una vicenda giuridicamente complessa e avvia una nuova fase per la gestione e la valorizzazione di Budelli con la certezza che il patrimonio ambientale in essa custodito rappresenta, compatibilmente con il suo equilibrio naturale che deve essere rispettato e gelosamente custodito, un bene a disposizione di tutti.

«Si conclude definitivamente e positivamente una vicenda che ha occupato le cronache dei quotidiani in questi anni – commenta il presidente Giuseppe Bonanno -. Una vicenda che ha coinvolto tante persone che hanno dichiaratamente espresso la volontà che Budelli divenisse patrimonio pubblico ed entrasse nella disponibilità del Parco. Non è stato un percorso semplice ma alla fine a prevalere è stata la volontà espressa dal Parlamento che nel 2013 votò in maniera trasversale affinché l’isola di Budelli divenisse patrimonio pubblico. A questa decisione politica, sono da aggiungere le 85mila firme di privati cittadini raccolte attraverso una petizione: una mobilitazione popolare senza precedenti che chiedeva inequivocabilmente che il gioiello dell’Arcipelago di La Maddalena venisse garantito integro dallo Stato alle generazioni future.»

A partire dalla comunicazione ufficiale da parte del Tribunale con l’invio del decreto di assegnazione, scatterà immediatamente una nuova stagione per l’Isola: «L’Ente Parco – sottolinea Bonanno – è chiamato a una responsabilità importante: superare rapidamente questa lunga vicenda giudiziaria per provare a costruire un futuro diverso per l’isola. Già in queste ore siamo impegnati a raccogliere la sfida lanciata dalla campagna di crowdfunding promossa dai bambini dell’Istituto di Mosso. Dobbiamo lavorare con loro e con il WWF per non disperdere quel potenziale di energia che hanno messo in campo, testimoniando una consapevolezza importante rispetto all’ambiente che li circonda e al loro stesso futuro. In queste ore – spiega il presidente Bonanno – mi hanno espresso il desiderio di incontrarci, dichiarando la piena disponibilità per convertire la raccolta di fondi per l’acquisizione, in una raccolta di fondi per la sua gestione, e trasformare così  Budelli nell’isola dei ragazzi. Stiamo verificando la possibilità di un incontro nei prossimi giorni esteso a tutto il Consiglio direttivo del Parco per dare corpo all’idea».

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Un primo risultato i ragazzi della Scuole media di Mosso in Provincia di Biella che nei giorni scorsi hanno promosso un’iniziativa di crowfunding per l’acquisto dell’Isola di Budelli lo hanno già ottenuto: nel corso della mattinata di oggi un piccolo sacchetto contenente sabbia proveniente dalla Spiaggia Rosa è stata recapitata per posta negli Uffici dell’Ente Parco di La Maddalena. Una lettera di accompagnamento spiega le ragioni della restituzione: il senso di colpa per quel furto che una giovane ragazza in visita nell’Arcipelago nel 1987 commise un po’ per ingenuità, un po’ per incoscienza.

«… poi ho letto su qualche giornale e ascoltato alla tv cosa è questa sabbia e come si è formata, cosa è un Parco naturale, ho capito quanto sia unica la Sardegna… – spiega Antonella, così si è firmata l’anonima – allora mi sono sentita in colpa e l’ho tenuta nascosta con l’idea sempre in testa di restituirla all’Isola. Poi stamani ho letto dell’iniziativa che la II B della scuola media di Mosso ha intrapreso per tutelare l’Isola di Budelli e finalmente ho deciso di chiamarvi per restituire la sabbia all’isola.»

Il piccolo sacchetto di sabbia è stato inviato via posta agli Uffici dell’Ente Parco che provvederà alla sua custodia. Una piccola vittoria per i bambini della scuola media di Mosso che con la loro mobilitazione hanno comunque riportato l’attenzione dell’opinione pubblica sugli equilibri di un sistema naturale particolarmente delicato.

«Ringraziamo Antonella per la scelta che ha fatto restituendo quella piccola porzione di Spiaggia Rosa al suo luogo naturale – spiega il presidente Giuseppe Bonanno -. Non è mai troppo tardi per capire l’importanza dei propri gesti per il mantenimento degli equilibri naturali di un territorio. Ringraziamo i bambini di Mosso perché con la loro mobilitazione hanno sensibilizzato alla cura di un bene naturale come l’Isola di Budelli anche i più grandi…»

Isola di Budelli 1Sabbia rosa di Budelli 2 Sabbia rosa di Budelli 1

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Conferenza stampa Bonanno Pignatelli

Si è svolta presso il Centro di educazione del Parco a Stagnali sull’isola di Caprera la conferenza stampa di fine anno della struttura dirigente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Alla presenza del presidente Giuseppe Bonanno e del direttore Ciro Pignatelli è stato tracciato un bilancio delle attività svolte durante il corso dell’anno e sono state definite le nuove linee di indirizzo per il 2016. Per tutto il 2015 la vicenda relativa all’acquisizione al patrimonio pubblico dell’isola di Budelli ha orientato le energie dell’Ente, catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica in un ampio e complesso dibattito tuttora in corso e sul quale sono attesi ulteriori sviluppi nei primi mesi del nuovo anno.

«La vicenda Budelli – ha spiegato il presidente Bonanno, ribadendo la sua posizione fortemente critica rispetto alle ultime evoluzioni dell’asta fallimentare – ha sicuramente occupato parte delle energie dell’Ente. Qualsiasi tentativo di speculazione sull’isola deve essere bloccato attraverso l’utilizzo di strumenti di pianificazione e tutela integrale che rendano Budelli un patrimonio da restituire intatto alle generazioni future. Budelli rappresenta la chiave di volta di un sistema complesso che coinvolge le isole a nord dell’Arcipelago. Le nostre isole, vera ricchezza devono rimanere intatte mentre quanti vogliano investire sul territorio lo devono fare dove esiste un tessuto economico e sociale senza depauperare le risorse del territorio e perciò sull’isola madre o per  valorizzare il patrimonio demaniale dismesso sulle isole maggiori.»

Il presidente Bonanno ha rilevato la diversità di posizioni all’interno del nuovo Consiglio Direttivo dell’Ente insediato lo scorso giugno: «Le posizioni divergenti rispetto al contesto Budelli in seno al Consiglio direttivo non rappresentano un problema, posta la buona fede da parte dell’assemblea di avere come obiettivo prioritario la tutela ambientale del nostro territorio – ha spiegato Bonanno –. Nel corso dei mesi abbiamo avviato un intenso confronto che riguarda la necessità di chiudere rapidamente il percorso di adozione degli strumenti di pianificazione necessari affinché si definiscano i perimetri di intervento legittimi su ciascuna area all’interno dei confini del Parco.»

L’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo ha impegnato l’Ente in un lungo lavoro di comunicazione, verifica, confronto e ratifica rispetto a tutti gli atti riguardanti l’attività pregressa. A questo, si è aggiunto il cambio della guardia all’interno dell’Amministrazione comunale di La Maddalena con l’elezione del nuovo sindaco Luca Montella e del nuovo Consiglio comunale «Abbiamo sicuramente assistito ad un cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione avviando un’interlocuzione attiva con il Sindaco e con il nuovo esecutivo, un’interlocuzione concreta – ha sottolineato il presidente – che ha determinato immediati risvolti operativi, tra tutti ricordiamo la sottoscrizione del protocollo di intesa per la manutenzione e l’allestimento del decoro urbano con un investimento di 40 mila euro da parte dell’Ente. Un impegno questo che speriamo di far crescere nei prossimi anni compatibilmente con gli obiettivi prioritari assegnati dalle finalità istitutive dell’Ente Parco: non siamo un bancomat ma siamo al servizio della comunità e delle sue esigenze nel rispetto del mandato che la legge ci assegna.»