19 April, 2024
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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, ha firmato oggi a Sassari con il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) della Sardegna, Giuseppe Cuccurese, un accordo che faciliterà l’accesso per le Piccole e Medie Imprese agli aiuti in conto interessi sui prestiti ad ammortamento quinquennale, a tasso agevolato, per le esigenze di esercizio dell’anno in corso e di quello successivo in cui si è verificato un evento calamitoso. Tali prestiti, così come previsto dal decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102 che disciplina le azioni del Fondo di solidarietà nazionale (FSN), hanno l’obiettivo di contribuire alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole colpite da calamità naturali.

L’aiuto in conto interessi è previsto per le aziende che abbiano subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile nel periodo che va da gennaio a settembre 2017. Fra gli eventi calamitosi sono ricomprese le nevicate del gennaio 2017, le gelate di aprile 2017 e la prolungata siccità delle stagioni primaverile ed estiva dello scorso anno. L’Assessore, come da delibera votata l’8 agosto e che ha dato avvio all’accordo di oggi, ha proposto che all’aiuto vengano destinate le risorse previste per la Sardegna nei prelevamenti dal FSN disposti dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo (MIPAAFT) per gli eventi declarati nel 2017 e per alcuni eventi pregressi per complessivi 3milioni 698mila e 464euro. Al momento sono già nelle disponibilità dell’Agenzia Argea Sardegna 1 milione 390mila e 115euro, mentre i restanti 2milioni 308mila e 349euro saranno liquidati con apposito atto appena trasferiti dal MIPAAFT a Cagliari.

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Sono WB Crew, Stefano Marongiu e Asem&Deka i vincitori della seconda edizione di gARTbage – Cassonetto d’artista, il progetto del Comune di Sassari Settore Ambiente e Verde pubblico con Ambiente Italia – CNS Consorzio Formula Ambiente e ideato da Inventiva per portare l’attenzione della cittadinanza sull’importanza del decoro urbano. Le tre opere vincitrici sono state proclamate domenica alla fiera Promo Autunno dal sindaco Nicola Sanna e dall’assessore delle Politiche agro-ambientali Fabio Pinna. A fianco ai primi tre classificati, grazie al verdetto della giuria popolare con il voto social sulla pagina Facebook, c’è stata anche l’opera distintasi per originalità e qualità creativa, secondo la giuria tecnica di esperti composta da Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna, dall’assessore Fabio Pinna e dall’assessora alle Politiche culturali Manuela Palitta, da Federico Soro, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari e dall’artista Pietruccia Bassu. A “L’apertura” dell’artista Maristellarte (Maristella Portas di Quartu Sant’Elena) è stato consegnato il Premio speciale Banco di Sardegna, del valore di 500 euro. 

«Si tratta di ottimi lavori tra i quali non è stato facile scegliere – ha commentato il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese -. I complimenti vanno anche a chi ha promosso questa idea che, oltre ad avere un significato educativo, valorizza la fantasia e la bravura dei nostri giovani che sono stati capaci di trasformare i mezzi per il trasporto della spazzatura in vere e proprie opere d’arte viaggianti. Il Banco di Sardegna è ben felice di promuovere queste iniziative sociali che rientrano appieno nella sua mission.»

Si è aggiudicata il primo premio di 1.000 € l’opera “La casa di carta” realizzata da WB Crew (Wallbreakers crew) – Giuseppe Zichi, Mattia Falchi.

Il secondo premio di 500 € è andato all’opera “Giochi da bagno” di Stefano Marongiu – Hadmar.

II terzo premio di 250 € è andato all’opera “Giochi cromatici” di Asem&Deka – Emilio Assanti, Carlotta Deriu.

A tutti gli artisti è stato consegnato un attestato di partecipazione e sono andati i ringraziamenti di Inventiva, del Comune di Sassari, di Ambiente Italia – CNS Consorzio Formula Ambiente e del Banco di Sardegna. Alla premiazione erano presenti anche il responsabile delle relazioni esterne del Banco di Sardegna Antonio Garrucciu, Federico Soro, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari e l’artista Pietruccia Bassu.

Dal 30 settembre, quando si è tenuta in piazza d’Italia la gara di live painting in cui 32 artisti si sono cimentati a trasformare spazzatrici e compattatori in opere d’arte itineranti, i mezzi impiegati quotidianamente per la raccolta dei rifiuti circolano per le strade e le piazze. Il concorso, visto il successo di pubblico e critica della scorsa edizione, ha ottenuto il patrocinio deI Banco di Sardegna. 

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Venerdì 28 settembre, dalle 9.30, alla Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, a Cagliari, si terrà il convegno “INVESTEU: Opportunità per le imprese e il territorio”.

I relatori tecnici, tutti altamente qualificati, comprendono esperti della Commissione Europea, della Bei, della Cassa Depositi e Prestiti, di Confindustria, Confcommercio e ABI Regione Sardegna. Sul versante politico interventi dell’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci e degli eurodeputati Renato Soru e Salvatore Cicu. 

L’incontro, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il Gruppo BEI e la Cassa Depositi e Prestiti, ha l’obiettivo di illustrare a piccole medie imprese, associazioni di categoria, banche e istituti di credito, università ed amministrazioni pubbliche le opportunità offerte dal Piano di Investimenti per l’Europa (il cosiddetto “Piano Juncker”) a sostegno degli investimenti e driver essenziale per innovazione, crescita e competitività. 

Programma

9.30 Registrazione partecipanti e welcome coffee

10.00 Saluti di apertura
Alessandro Cossa, dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo del comune di Cagliari
Antonello Chessa – Europe Direct Regione Sardegna

Raffaele Paci – Vice presidente Regione Sardegna con delega ai fondi strutturali “Politiche regionali sugli strumenti finanziari attivati in Sardegna”

10.30 LA CAPACITÀ DI ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO Stefano Prezioso – Svimez

11.00 – 12.00 LE ISTITUZIONI: IL PIANO D’INVESTIMENTI PER L’EUROPA, OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROSPETTIVE FUTURE Moderatore: Antonello Chessa

Daria Ciriaci – CE Commissione Europea “Il Piano d’investimenti per l’Europa: oggi e domani” 
Marco Santarelli – BEI Banca Europea degli Investimenti “I bracci operativi del piano: BEI E FEI”
Fabio Maisto – CDP Cassa depositi e prestiti “Il Piano Juncker: il ruolo di CDP come istituto nazionale di promozione”
 

12.00 – 13.00 IL PIANO JUNCKER IN ITALIA: LA PAROLA ALLE IMPRESE E AL SETTORE BANCARIO GLI INVESTIMENTI PER LO SVILUPPO DELLA SARDEGNA

Alberto Scanu – presidente Confindustria Sardegna
Federica Caria – Confcommercio Sardegna – L’esperienza in Sardegna: un modello da migliorare
Giuseppe Cuccurese – presidente Commissione ABI Regione Sardegna

IL SETTORE BANCARIO E IL PIANO JUNCKER NELLA REGIONE SARDEGNA

13.00 – 13.30 Tavola rotonda Moderatore: Fabrizio Spada – Parlamento europeo in Italia con la presenza degli onorevoli Salvatore Cicu e Renato Soru – Parlamento europeo

13.30 Sessione Q&A e chiusura evento

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Il Banco di Sardegna è risultato aggiudicatario della gara, indetta dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), per la gestione del Fondo dei Fondi creato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in attuazione del Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Innovazione 2014-2020. II Fondo, che ha una dotazione finanziaria di 62 milioni di euro, è finalizzato a stimolare e promuovere investimenti nella Ricerca e nell’Innovazione. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di contribuire a ridurre il divario esistente in materia di R&I tra il Sud d’Italia e il resto del Paese, secondo quanto stabilito dalla politica di coesione economica e sociale dell’Unione Europea. Le regioni coinvolte solo quelle in transizione (Sardegna, Abruzzo e Molise) e quelle meno sviluppate (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata).

A tal fine, è stata rinnovata la collaborazione di successo con l’Advisor Sinloc spa, già sperimentata con Jessica Sardegna.

Il Fondo sarà presentato in un incontro pubblico mercoledì 26 settembre, alle ore 12.00, a Cagliari, nella Sala Convegni all’ottavo piano delle sede del Banco di Sardegna, in viale Bonaria 33. Parteciperanno il vicepresidente della BEI Dario Scannapieco, il presidente e il direttore generale del Banco di Sardegna Antonello Arru e Giuseppe Cuccurese, l’amministratore delegato di Sinloc Antonio Rigon, il direttore delle Operazioni per Italia e Balcani di BEI Miguel Morgado. Le relazioni saranno illustrate dalla responsabile del Fondo di Investimento per il Banco di Sardegna, Paola Del Fabro, e dal Capo Unità Strumenti Finanziari di BEI, Andrea Bua.

Il Banco, attraverso l’Ufficio Finanza d’Impresa e Crediti Speciali, gestirà la valutazione di progetti di R&I svolti nel Sud d’Italia per la concessione delle risorse disponibili sotto forma di finanziamenti e investimenti in Equity, ossia nella partecipazione nel capitale di rischio dell’impresa, a cui potranno essere associate ulteriori risorse di co-finanziamento da parte del Banco o da soggetti da esso attivati.

I beneficiari potranno essere grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca, università e istituti pubblici e privati.

L’ambito d’investimento riguarda dodici settori: aerospaziale, agrifood, economia del mare, chimica verde, design, creatività e Made in Italy, energia, fabbriche intelligenti, mobilità sostenibile, salute, comunità intelligenti, sicure e inclusive, tecnologie ambientali, tecnologie legate al patrimonio culturale.

Il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti di essere i gestori di questo fondo e di poter, quindi, partecipare alla promozione di investimenti in ricerca e innovazione che consentiranno alla Sardegna e al Sud d’Italia di ridurre il divario esistente con il resto del Paese; l’esperienza già maturata con successo nel Fondo Jessica Sardegna per la riqualificazione delle aree urbane ci sarà molto utile potendo contare su un gruppo operativo e su un Comitato Investimenti del Fondo già sperimentati. Per gli aspetti tecnico/scientifici potremo contare sui protocolli d’intesa già sottoscritti o che verranno definiti ex novo con diverse Università e Centri di ricerca in Sardegna e sul territorio nazionale, sempre alla ricerca di eccellenze in tutti e dodici i campi di intervento. Tra i settori che riguarderanno più da vicino la Sardegna – ha concluso Cuccurese – potrebbero aprirsi interessanti spazi di intervento verso l’agrifood, la salute e le tecnologie legate al patrimonio culturale e all’ambiente, senza nulla togliere agli altri settori altrettanto stimolanti».

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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, presieduto da Antonello Arru, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno.

«Questa prima semestrale 2018 rappresenta per il Banco un vero punto di svolta, sia perché include la cessione conclusa nel mese di giugno di 900 milioni di euro di sofferenze lorde (il 59% del totale a bilancio) sia perché conferma diversi segnali positivi sul fronte della crescita commerciale che avevamo già colto nel passato esercizio – ha commentato Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna -. Da un lato, la cessione delle sofferenze ha consentito una drastica riduzione del 59% dello stock in essere, sceso ad un valore netto contabile di 292 milioni, migliorando significativamente il profilo di rischio, con un rapporto sofferenze/crediti netti, sceso al 4,2% dal 9,3% di fine 2017; per quanto riguarda gli UTP lo stock netto è sceso a 270 milioni, con un rapporto UTP/crediti netti in calo al 3,8% dal 5,4%. Lo stock complessivo di NPL netti è sceso a 586 milioni, mentre il rapporto NPL netti/crediti netti è sceso all’8,3% dal 14,8%. E’ salito al 48,5% il grado di copertura dei NPL, con le sofferenze al 53,9% e gli UTP al 43,3%.»

«Questa importante operazione di derisking, unitamente alla elevata solidità patrimoniale (che presenta indicatori superiori al 31%, largamente superiori ai requisiti normativi), alla robusta liquidità e alla crescente performance commerciale, sono elementi che consentono di rafforzare strutturalmente il bilancio e le potenzialità operative del Banco dando nuovo impulso a una crescita sostenibile, sia dal punto di vista dei volumi patrimoniali sia per quanto riguarda l’andamento economico – ha aggiunto Giuseppe Cuccurese -. Queste evidenze sono confermate anche dal forte miglioramento del Texas ratio, sceso a livelli di eccellenza al 79,4% dal 98,1% di fine 2017. E’ di ampia soddisfazione l’utile netto semestrale che, per il solo Banco, sale a 31,3 milioni – rispetto a 1 milione del giugno 2017 e a 8,8 milioni dell’intero 2017 – realizzato grazie sia alla consistente riduzione delle rettifiche di valore per rischio di credito (-39,1 milioni) sia alla positiva performance del primo margine, con gli interessi che crescono del 3,6% e le commissioni che crescono del 4,7%, mentre i costi operativi crescono di 1,5 milioni per effetto di oneri una tantum.»

«In buona tenuta l’andamento degli impieghi con clientela, con una leggera riduzione in linea con il sistema, mitigata da nuove erogazioni per 415 milioni che hanno in buona parte compensato 515 milioni di rimborsi rateali e scadenze; continua la buona crescita dei mutui casa e dei prestiti personali; la raccolta diretta da clientela conferma una sostanziale stabilità mentre crescono del 3,7% il risparmio gestito e la componente assicurativa – ha concluso Giuseppe Cuccurese -. In crescita anche la dinamica clienti, sia privati sia imprese, saliti complessivamente a oltre 623mila unità.»

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Il Gruppo BPER ha perfezionato nei giorni scorsi un nuovo intervento di finanziamento navale a favore di Grimaldi Euromed Spa, società del Gruppo Grimaldi.

L’operazione, di importo pari a 40 milioni di euro, è stata sottoscritta da BPER Banca (in qualità di banca organizzatrice e agente) in pool con il Banco di Sardegna ed è stata dedicata alla parziale copertura dell’investimento effettuato dal Gruppo Grimaldi per l’acquisto della Motonave Cruise Ausonia, costruita nel 2002 dal cantiere tedesco Flender Werft con una capacità di carico pari a 2.400 metri lineari e 1.800 passeggeri. La moderna ro/pax, attualmente impiegata sulla linea Civitavecchia-Olbia, è dotata di cabine esterne ed interne, tutte con servizi privati ed aria condizionata, sala poltrone, ristorante self service, ristorante à la carte, bar, negozi, piscina.

«Siamo assolutamente orgogliosi – ha dichiarato il vice direttore generale di BPER Banca e Chief Business Officer Pierpio Cerfogli – di avere contribuito in maniera determinante all’acquisto di un mezzo di tale portata da parte di un Gruppo leader nel campo della navigazione qual è Grimaldi. E’ importante sottolineare, inoltre, il decisivo supporto dei colleghi specialisti intervenuti per poter perfezionare al meglio l’operazione.»

«Il gruppo Grimaldi – ha dichiarato Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna – è un nostro cliente storico con il quale abbiamo un ottimo rapporto relazionale. Siamo, quindi, molto felici di aver partecipato a questo finanziamento.»

«Il Gruppo Grimaldi ha in corso un significativo programma di investimenti, del valore di oltre un miliardo di euro – ha dichiarato Diego Pacella, amministratore delegato e Chief Financial Officer del Gruppo Grimaldi – finalizzato al potenziamento della Flotta con unità sempre più efficienti ed ambientalmente sostenibili. Siamo molto soddisfatti di aver condiviso una parte importante di questo programma con BPER Banca e Banco di Sardegna, che ringraziamo per l’attenzione e la professionalità dimostrateci nella fase di studio e di perfezionamento del finanziamento.»

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Sarà il Banco di Sardegna a gestire il servizio di Tesoreria della Regione per il triennio 2018-2021, eventualmente rinnovabile per ulteriori tre anni. Il servizio partirà dal prossimo 9 luglio. Il Banco di Sardegna si è aggiudicato la gara gestita dalla Centrale regionale di committenza. Alla prima scadenza, a settembre 2017, il bando era andato deserto. Alla seconda, fissata a maggio del 2018, l’unica offerta presentata, e rispondente ai requisiti richiesti dalla normativa nazionale, è stata quella del Banco di Sardegna, che subentra così a UniCredit. La convenzione che darà avvio al servizio è stata firmata ieri dal direttore generale dei Servizi Finanziari della Regione, Marcella Marchioni, e dal direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese.

Il bando pubblicato dalla Regione prevede che la convenzione, su richiesta degli interessati, possa essere estesa anche agli enti regionali e agli enti locali che, senza indire una ulteriore gara, avranno l’opportunità di avvalersi del servizio di Tesoreria del Banco alle stesse condizioni garantite alla Regione. «Siamo molto contenti di essere riusciti ad aggiudicare la gara, mentre in altre regioni stanno incontrando grandi difficoltà – dice l’assessore del Bilancio Raffaele Paci -. E siamo particolarmente soddisfatti del fatto che il servizio sarà gestito da una banca con una forte identità regionale e così profondamente radicata nel territorio, caratteristica che potrà favorire l’estensione del servizio ai Comuni che lo richiederanno. Auguro, dunque, buon lavoro al Banco di Sardegna. Allo stesso tempo – conclude l’assessore Paci – voglio ringraziare UniCredit per il lavoro svolto in questi anni con la Regione».

In seguito alla aggiudicazione della gara per la gestione del servizio di tesoreria della RAS, il Direttore Generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese ha dichiarato: «Il servizio di tesoreria degli enti è storicamente un punto di grande specializzazione per il Banco e rappresenta una linea di business di importanza strategica, che valorizza il nostro radicamento territoriale e le relazioni molto strette con le istituzioni pubbliche dell’isola.

Le oltre mille convenzioni in essere, alle quali oggi si aggiunge, con nostra grande soddisfazione, la più rilevante per dimensione e importanza, sono di grande stimolo per il Banco e per le numerose risorse che lavorano in Sardegna su questo segmento, con l’obiettivo di realizzare economie di scala e di scopo sempre migliori, nell’interesse di tutte le parti coinvolte, per primi i cittadini, le istituzioni e la banca stessa», ha concluso Giuseppe Cuccurese.

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La commissione speciale «sulla grave situazione delle imprese attive nell’artigianato, nel commercio e sulle politiche commerciali della grande distribuzione», presieduta da Roberto Deiru (Pd), in seduta congiunta con la commissione Bilancio, guidata da Franco Sabatini (Pd), nell’ambito delle audizioni finalizzate alla predisposizione di una proposta di legge per fronteggiare la crisi dei due comparti, ha ascoltato in audizione i vertici del Banco di Sardegna (il direttore, Giuseppe Cuccurese ed il presidente, Antonello Arru); il direttore dell’Area imprese di Intesa – San Paolo (Marco Cannas); il direttore e il presidente della Sfirs (Gabor Pinna e Paolo Sestu); il direttore di Confidi, Alessandro Tronci; il responsabile regionale ed il responsabile delle agevolazioni alle imprese di Artigiancassa (Gianfranco Bua e Daniele Sciarrilli).

Al centro dell’incontro le problematiche di accesso al credito delle imprese artigiane e commerciali che, nonostante il generale miglioramento dei consumi hanno visto ridotto il numero degli operatori attivi e lamentano una diffusa situazione di crisi. «Mai come in questi tempi – ha però affermato il direttore del Banco, Giuseppe Cuccurese – sono in essere così numerose azioni di sostegno per le imprese artigiane e del commercio e non corrisponde al vero che, in Sardegna, il credito abbia costi superiori rispetto a quelli sostenuti nel resto dell’Italia, anzi in alcuni casi tassi e condizioni sono di importo inferiore rispetto ad altre aree del Paese». Giuseppe Cuccurese ha quindi evidenziato due misure straordinarie attualmente in vigore, in grado di offrire un consistente aiuto ad artigiani e commercianti: il programma nazionale “Resto al Sud” (35% a fondo perduto e il 65% senza interessi) e il piano regionale “Lavoras” (12mila euro di sgravi nel triennio per le assunzioni).

Di “merito del credito” ha poi parlato il presidente del Banco, Antonello Arru, per riaffermare il ruolo  e il compito dell’istituto di credito che su 14.500 aziende artigiane ne affida 3.800 per complessivi 310 milioni («la metà delle aziende affidate presenta un rischio molto basso») mentre su un totale di 20mila aziende del commercio le affidate sono 7.400 per complessivi 167 milioni di euro («anche in questo caso il rischio è basso per la metà degli affidati»).

La nota dolente, soprattutto con riferimento alle piccole e piccolissime imprese, è rappresentata dai 3 miliardi e 800 milioni di crediti in sofferenza del sistema bancario sardo che si aggiungono a un tasso di morosità delle imprese pari al 27%, superiore cioè di circa sette punti percentuali rispetto al resto dell’Italia. Il presidente del Banco di Sardegna sul punto è stato chiaro: «Chi è in sofferenza deve scordarsi altra finanza da parte del sistema creditizio ed è diseducativo il contributo a fondo perduto promosso dal sistema pubblico».

La Sfirs, che gestisce le pratiche dei bandi di agevolazione alle imprese (T1, T2, etc), con il direttore Gabor Pinna ed il presidente Paolo Sestu ha rassicurato il rafforzamento dell’organico con l’inserimento di professionisti al fine di snellire pratiche e procedure amministrative. Il direttore Gabor Pinna ha quindi sinteticamente esposto i dati relativi al fondo di garanzia per le piccole imprese (commercio: 700 imprese interessate per complessivi 70 milioni di investimenti e 24 milioni di garanzia; artigianato: linee di affidamento per 28 milioni con il ricorso a oltre 13 milioni di garanzia) e del microcredito (1.105 attività finanziate per un importo complessivo di 26 milioni) per il quale si propone l’innalzamento del tetto massimo concedibile da 25mila euro a 50mila euro («la misura che non prevede garanzie reali ha ben funzionato e si può aumentare il limite dell’importo»).

«Serve stimolare le aziende ad intercettare le opportunità offerte per l’accesso al credito – ha dichiarato Marco Cannas di Intesa San Paolo – anche attraverso le attività di formazione, soprattutto digitale, ed è necessario far crescere l’export, così da fare in modo che le aziende crescano per utilizzare al meglio le linee di credito di cui dispongono.»

Per Artingiancassa lo strumento efficace sono le misure contenute nella legge 949/52 finalizzata al sostegno e allo sviluppo delle imprese artigiane («bisognerebbe estendere tali benefici anche al comparto del commercio per avere effetti positivi sui due settori chiave della nostra economia»), mentre il direttore del Confidi, Alessandro Tronci, ha insistito sulla intersettorialità («bene ha fatto la Regione ad istituire il fondo unico di garanzia a disposizione dei consorzi fidi piuttosto che mantenere una pluralità di fondi») ed ha salutato con favore la riproposizione del “voucher garanzia”.

L’assessore della Programmazione ha sinteticamente elencato i principali stanziamenti destinati alle imprese artigiane e del commercio ed ha evidenziato la «molteplicità degli strumenti a disposizione degli operatori” rimarcando la necessità di una “informazione profonda nei confronti delle imprese per favorirne l’utilizzo».

A giudizio dell’assessore, in tale contesto, le difficoltà maggiori sono rappresentate dalle micro imprese che, in alcuni casi, contano sul singolo artigiano o sul singolo commerciante che impegna il suo tempo esclusivamente nel lavoro e trascura bandi e iniziative, a volte complessi e di difficile lettura, promossi dall’amministrazione pubblica.

Su una più efficace e corretta informazione alle imprese e su azioni mirate alla semplificazione delle procedure, ha posto l’accento il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, che, in conclusione del suo intervento, ha invitato il sistema creditizio sardo «a contribuire per far uscire le imprese che vi si trovano, dalla situazione di sofferenza”.

Al termine degli interventi e dei quesiti di chiarimento posti dai consiglieri Fabrizio Anedda (Misto), Luigi Crisponi (Riformatori), Raimondo Cacciotto (Pd), Piero Comandini (Pd), il presidente della commissione speciale Roberto Deriu (Pd) ha illustrato una proposta al vaglio del parlamentino dell’Artigianato e commercio e che riguarda l’istituzione di un fondo (gestito da un operatore bancario da individuare attraverso un bando) finalizzato a garantire la contribuzione previdenziale annua dell’imprenditore in cambio di una percentuale sull’imponibile, senza escludere uno stanziamento regionale ad hoc. «Tale intervento – ha spiegato Roberto Deriu -, aiuterebbe a superare il problema della interposizione tra le piccole imprese e il sistema del credito, della previdenza, del fisco, che rappresenta una delle criticità che compromettono l’intero sistema e il corretto operare delle aziende, spingendo piccoli artigiani e commercianti verso l’economia sommersa».     

 

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha aperto stamane, a Sassari, nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia, il secondo incontro di approfondimento su Resto al Sud, il programma del Governo per la creazione di nuove imprese nel Mezzogiorno. All’appuntamento, organizzato dalla Regione e da Invitalia che lo scorso 10 maggio avevano promosso un’iniziativa analoga a Cagliari, sono intervenuti Gianmarco Verachi, di Invitalia, responsabile nazionale del bando Resto al Sud, Giuseppe Cuccurese, presidente dell’ABI Sardegna e il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi che ha chiuso i lavori. In platea tanti ragazzi pronti a sfruttare l’opportunità offerta dal bando. 
«Dalla Sardegna sono partite quasi 200 domande per Resto al Sud. È già un buon risultato, ma vogliamo che questo numero cresca ancora, e di molto. Perciò stiamo sostenendo con impegno questi incontri, perché più forte e chiaro arriva il messaggio, più persone ne sono informate, tanto maggiori sono le possibilità di raggiungere il miglior risultato – ha detto il presidente della Regione -. Alle istituzioni spetta il compito di creare un contesto favorevole, come stiamo facendo noi, ma poi sono le imprese a creare lavoro e sviluppo e ce ne servono molte di più rispetto a quelle che abbiamo. Ci serve che ogni giovane di talento sappia che oggi esiste un’opportunità straordinaria, unica, per trasformare la propria idea in impresa reale. E neanche una goccia di questo talento deve andare sprecata, vogliamo che le potenzialità diventino successi concreti e che non debbano mai dissolversi nella rassegnazione o nell’emigrazione. Per questo stiamo girando la Sardegna – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru, che ha ricordato come il programma Resto al Sud si integri perfettamente con le politiche portate avanti dalla Regione, da LavoRas a Talent Up – perché è fondamentale far crescere il più possibile queste scommesse sulle imprese, che sono scommesse sullo sviluppo e quindi sul futuro della Sardegna.»
Alcuni giovani imprenditori hanno poi raccontato le loro esperienze positive, portate avanti grazie a programmi e incentivi regionali.
Di particolare interesse le testimonianze di due giovani imprenditori algheresi che hanno avviato un fast food di pasta fresca grazie al microcredito regionale così come quella di un’imprenditrice nel settore della moda e di altri giovani che hanno già inoltrato la domanda per gli incentivi della misura Resto al Sud. Durante i lavori gli operatori dell’Aspal hanno fornito informazioni specifiche e materiali sul bando. Proprio l’Aspal sta svolgendo un capillare lavoro di informazione e sensibilizzazione in tutto il territorio regionale.
«Per Resto al Sud l’Aspal – ha spiegato il direttore generale Massimo Temussi – ha messo in campo la sua ampia rete di Centri per l’impiego attraverso 110 seminari territoriali, che hanno coinvolto circa 800 giovani. Abbiamo voluto puntare su un’informazione diffusa per far conoscere il più possibile la misura e accompagnare gli aspiranti imprenditori verso lo sviluppo dell’idea d’impresa. L’Aspal fornisce un supporto tecnico per la realizzazione del business plan fino alla predisposizione della domanda. Un servizio che consente ai giovani di acquisire una maggiore consapevolezza e incoraggiarli a intraprendere la strada imprenditoriale. Crediamo – ha concluso Massimo Temussi – che questa sia una ricetta per la disoccupazione oltre al lavoro dipendente.» 
In Sardegna sono 190 le domande presentate finora a Invitalia per Resto al Sud con investimenti che ammontano a 9 milioni e 500mila euro. I posti di lavoro che le nuove idee potrebbero generare sono circa 600. Turismo, servizi, artigianato e manifatturiero i settori in cui i giovani vogliono operare.
Come ha illustrato nel suo intervento Gianmarco Verachi di Invitalia l’incentivo introdotto dal Governo sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani under 36, residenti in 8 regioni del Mezzogiorno tra le quali la Sardegna. Lo strumento prevede un finanziamento di 50 mila euro per ogni richiedente fino a un massimo di 200 mila e finanzia beni immobili, macchinari e attrezzature oppure programmi e servizi informatici. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e consistono in un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma e un finanziamento bancario per il restante 65%.

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Locandina Resto al Sud

Dopo la giornata dello scorso 10 maggio a Cagliari, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru interverrà a Sassari domani, 31 maggio, nel nuovo incontro di approfondimento sul bando Resto al Sud, che sostiene la nascita di nuove iniziative imprenditoriali in cinque Regioni del Mezzogiorno.

I lavori saranno aperti dai saluti del Presidente Pigliaru, alle 10.00, nella sala Angioy di Palazzo Sciuti, in piazza d’Italia. Seguiranno gli interventi di Gianmarco Verachi, di Invitalia, responsabile nazionale del bando Resto al Sud e di Giuseppe Cuccurese, presidente dell’ABI Sardegna. Le conclusioni saranno affidate al direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi.

Parteciperanno all’incontro anche quattro testimonial, due giovani imprenditori che hanno realizzato la loro idea e avviato la propria impresa con il supporto dell’Aspal e dei suoi Cpi e altri due giovani aspiranti futuri imprenditori, che hanno già inoltrato la domanda per gli incentivi della misura statale.

Durante i lavori, i tecnici e gli operatori dell’Aspal saranno a disposizione per dare informazioni specifiche e materiali sul bando.

Con una dotazione complessiva di 1.250 milioni di euro, Resto al Sud sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno (Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia) prevedendo agevolazioni per gli under 36. Ciascun imprenditore può ottenere 50 mila euro, fino a un massimo di 200mila euro nel caso di più imprenditori. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa e un finanziamento bancario pari al 65%, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

Gli incontri informativi sugli incentivi di Resto al Sud proseguiranno nelle prossime settimane nei principali centri della Sardegna.