28 March, 2024
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Sabato 25 marzo è stata inaugurata la sezione elettorale di Fratelli d’Italia di Iglesias, nei nuovi locali di via Corsica. E’ stata occasione utile anche per presentare alla città il candidato sindaco del partito della presidente Giorgia Meloni, il consigliere uscente Luigi Biggio, già assessore nella Giunta Perseu.

«Fratelli d’Italiasi legge in una notaaveva cominciato un percorso di negoziazione con la coalizione che sosterrà la candidatura di Giuseppe Pes, saltato nel momento in cui il cardiologo ha deciso di presentarsi con una coalizione civica priva di simboli di partito.»

Erano presenti all’incontro il coordinatore provinciale Gigi Rubiu, la segretaria regionale senatrice Antonella Zedda, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, il deputato Salvatore Deidda, l’assessore regionale dell’Ambiente Marco Porcu e il candidato sindaco Luigi Biggio.

Luigi Biggio, nel suo intervento, ha sottolineato come sia onorato di rappresentare il partito in questa difficile ma entusiasmante avventura, invitando le altre forze partitiche del centro destra ad unirsi in questo percorso, al fine di proporre un vera alternativa politica all’attuale sindaco Mauro Usai.

Il direttore generale Giuliana Campus ha nominato con delibera n° 298 del 2 novembre 2022, il dottor Giuseppe Piras nuovo direttore sanitario della Asl n. 7 Sulcis. L’incarico avrà durata quinquennale e decorrerà dalla data di sottoscrizione del relativo contratto di diritto privato stipulato secondo lo schema previsto dalla normativa vigente.

Il dottor Giuseppe Piras è attualmente dirigente medico, referente responsabile della Struttura complessa Direzione Medica Presidio Ospedaliero “A. Cao” – ASL n. 8 Cagliari. L’incarico di direttore sanitario della Asl n. 7 Sulcis, dopo le dimissioni del dottor Giuseppe Pes, è ricoperto dallo scorso 7 settembre, da facente funzioni, dal dottor Andrea Solinas, Direttore della Struttura complessa di Urologia del Presidio Ospedaliero Sirai.

Con delibera n° 299 del 2 novembre 2022, la dottoressa Giuliana Campus ha nominato la dott.ssa Maria Milena Pau, quale Direttore Amministrativo della ASL n° 7 Sulcis, incarico già ricoperto nella veste di facente funzioni dal 1° gennaio 2022. Il suddetto incarico avrà durata quinquennale e decorrerà dalla data di sottoscrizione del relativo contratto di diritto privato stipulato secondo lo schema previsto dalla normativa vigente.

Giampaolo Cirronis

«Le dimissioni odierne del Direttore Sanitario della Asl Sulcis dr. Giuseppe Pes non sono una buona notizia. Me ne dispiace perché il momento è complicato di suo, perché seguirà un effetto domino dagli effetti indecifrabili, perché non abbiamo mai avuto occasione ufficiale, ufficiosa pubblica, privata di interloquire direttamente. Non ha potuto apprezzare quindi l’autorevolezza e la competenza dell’Ordine sui temi che impattavano ovviamente la sua Direzione Sanitaria. Un’occasione persa per la Asl e per tutti. Mi domando, e spero sia campata per aria, se siano i primi effetti dell’assenza del punto di riferimento e di riequilibrio che poteva rappresentare e certamente rappresentava politicamente nel territorio chi oggi non è più.»

Lo ha annunciato questa sera, in una breve nota, Graziano Lebiu, presidente dell’OPI Carbonia Iglesias.

Il dottor Giuseppe Pes, già direttore della Struttura Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea di Carbonia, nominato dall’allora commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Massimo Temussi, con delibera n. 549 del 9 luglio 2021, faceva parte della terna dirigenziale della Asl Sulcis, con il direttore generale Giuliana Campus ed il direttore amministrativo Maria Milena Pau. Le sue dimissioni arrivano in un momento assai difficile per la sanità del Sulcis Iglesiente, alle prese con un dimagrimento progressivo dei servizi ed emergenze continue determinate dalla gravissima carenza di medici che ha messo in crisi sia l’ospedale Sirai di Carbonia sia l’ospedale CTO di Iglesias, oltre alla sanità territoriale e a quella di base, con diverse migliaia di cittadini privi dei medici di famiglia.

Giampaolo Cirronis

 

«Nella conferenza Socio-sanitaria convocata ieri presso la Asl n. 7 a Carbonia e a cui hanno preso parte l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e i sindaci del territorio non si è giunti a particolari soluzioni se non a quella di lavorare con urgenza a norme emergenziali, attraverso la dichiarazione dello stato di crisi a livello nazionale.»

Lo ha sottolineato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu che è intervenuto alla conferenza con l’assessore delle Politiche sociali, Roberto Gibillini. «Un’opzione dalla quale non pare ci siano altre vie d’uscita ha aggiunto Pietro Morittuconsiderata anche la recrudescenza della pandemia che tutt’ora sta imperversando e da cui non è esente il personale medico-sanitario, costringendo alla chiusura diversi reparti come quello di Neurologia del Sirai dove tre medici sono risultati positivi al Covid.»
Stamane il sindaco ha interloquito con il consigliere regionale Fabio Usai. Dal colloquio è emerso ancora una volta la necessità di attivare tutti i percorsi di confronto e dialogo che possano aiutare a risolvere e a programmare l’attività della sanità del Sulcis Iglesiente. Lo stesso Fabio Usai ha ribadito il suo impegno finalizzato ad attuare la riforma dei servizi ospedalieri e territoriali. Un fronte unitario teso a difendere il diritto alla salute e a proporre a più livelli, una diversa modalità di organizzazione sanitaria che non pare più rinviabile.
Emerge, infine, in tutta la sua drammaticità, la situazione della medicina territoriale. «Su cui si continua a chiedere contoha assicurato il sindaco Pietro Morittu -. Uno stato di criticità aggravato dalla quiescenza dei medici di famiglia che non saranno sostituiti e che lasceranno molti pazienti senza un medico di base e quindi senza cure. A questo propositoha concluso il sindaco di Carboniaabbiamo convenuto con il direttore sanitario Giuseppe Pes che ci possa essere un confronto tra Azienda sanitaria, comune di Carbonia e medici di Medicina generale per trovare una soluzione tampone in attesa di modifiche normative adeguate».

 

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha partecipato ieri alla riunione della conferenza socio sanitaria dei sindaci dei 23 comuni del territorio della Asl Sulcis, tutti presenti, nel corso della quale sono stati affrontati i temi al centro della grave emergenza presente nel sistema sanitario pubblico, per la mancanza di medici, sfociata la scorsa settimana nella chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Cto di Iglesias e nel pesantissimo carico di lavoro riversatosi sul Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia.

Ai lavori hanno partecipato anche il direttore generale Giuliana Campus ed il direttore sanitario Giuseppe Pes.

Prima della riunione, l’assessore della Sanità si è recato sia al Cto sia al Sirai, per un rapido confronto con gli operatori in servizio.

Al termine della riunione della conferenza socio sanitaria, abbiamo intervistato l’assessore Mario Nieddu.

 

E’ iniziato il ripristino della piena funzionalità del reparto di Medicina dell’ospedale Sirai di Carbonia, dopo la temporanea sospensione disposta all’inizio dello scorso mese di gennaio per fare posto al reparto Covid-19, in piena emergenza pandemica, con l’allestimento di 16 posti letto che a breve cresceranno fino a 32.

Lo ha comunicato questa mattina la dottoressa Giuliana Campus, direttore generale della Asl del Sulcis, al consigliere regionale sardista Fabio Usai, ed al coordinatore del gruppo politico “Carbonia Avanti” Manolo Mureddu, che due giorni fa in una nota aveva chiesto ragioni alla stessa Giuliana Campus ed al direttore sanitario Giuseppe Pes, della mancata riattivazione del reparto, come previsto, in considerazione della marcata diminuzione dei ricoveri per Covid-19 sia in terapia intensiva sia in area medica.

La dottoressa Giuliana Campus ha rassicurato i due rappresentanti politici anche sul futuro del Laboratori di Analisi dello stesso ospedale Sirai, sottolineando che sono assolutamente prive di fondamento le ricorrenti voci su un’interruzione del Servizio.

«Sul finire dello scorso mese di gennaio il reparto di medicina dell’ospedale Sirai di Carbonia venne trasferito al CTO di Iglesias per lasciar posto a uno spazio interamente dedicato ai pazienti risultati positivi al Covid-19. Tale scelta fu giustificata col fatto che i nuovi contagi, complice la variante Omicron, imperversavano in tutti gli ospedali dell’isola e dello stesso nostro territorio e le strutture regionali fin lì dedicate alla cura e al contenimento della patologia provocata dal virus, soprattutto nella città metropolitana di Cagliari, non erano più in grado di far fronte al progressivo afflusso di ricoverati. Oggi, grazie agli interventi di contrasto della curva epidemica e all’arrivo della stagione calda, il numero dei ricoverati ordinari e in terapia intensiva è, per fortuna, in continua diminuzione in tutta la Sardegna. Per quale motivo, dunque, le funzionalità del reparto di medicina non sono state ancora totalmente ripristinate all’ospedale Sirai di Carbonia?»

A dirlo è Manolo Mureddu, coordinatore del gruppo politico “Carbonia Avanti”.

«Arrivati a questo punto, con l’ultima ondata epidemica oramai incanalata verso l’esaurimento, il mancato ripristino dell’unità di medicina appare sempre più ingiustificato aggiunge Manolo Mureddu -. Non vorremmo pensare, visti i precedenti degli anni passati della razionalizzazione dei servizi ospedalieri, che ci sia una qualche volontà di depotenziare il fondamentale servizio, indispensabile per i cittadini del Sulcis vista la baricentricità dell’ospedale Sirai, nonché per l’importante platea di utenti servita e il suo status di “dipartimento d’emergenza e accettazione” di I livello che non può prescindere da questo genere di servizi.
Ad integrazione dei sopracitati concetti, oggetto di continua discussione nei mesi scorsi dal nostro gruppo nei diversi confronti avuti con le lavoratrici e i lavoratori del sistema sanitario, è bene ricordare che in occasione del Consiglio comunale del 24 gennaio 2022 nella città di Carbonia, i Direttori, generale e sanitario della asl territoriale, Giuliana Campus e Giuseppe Pes, avevano affermato che tale scelta avrebbe avuto carattere temporaneo. Pertanto, viste le mutate esigenze legate all’emergenzialità pandemica, sollecitiamo i due dirigenti a far fronte agli impegni precedentemente presi per il ripristino del servizio e la riapertura del reparto di medicina all’ospedale Sirai.»
«Se non si addiverrà ad una soluzione positiva in tempi ragionevoli, il nostro gruppo consiliare, già costantemente in prima linea sui temi della sanitàconclude Manolo Mureddu -, metterà in campo, assieme alle attiviste e agli attivisti, qualsiasi iniziativa atta a far rispettare le prerogative e i bisogni della nostra comunità su questo specifico versante.»

Venerdì 6 maggio si terrà, nella sede della Direzione generale della Asl Sulcis, in via Dalmazia n. 83 a Carbonia, alle ore 10.00, la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Mamme in salute” organizzato dalla Asl Sulcis. In occasione della ricorrenza della Festa della Mamma la Direzione generale ed i Distretti sociosanitari della Asl Sulcis, in collaborazione con il Dipartimento di Salute mentale e dipendenze ed il Dipartimento di Prevenzione della zona Sud Sardegna e con i Comuni guidati dai Sindaci donna del Sulcis, organizzano per l’8 maggio una giornata di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute.

L’iniziativa ha la finalità di promuovere una mattina di ascolto, informazione, promozione e prevenzione della salute dedicata alle madri e le donne, di tutte le età, residenti o domiciliate nel territorio della Asl Sulcis, attraverso l’offerta gratuita di una serie di prestazioni sanitarie volte a promuovere la cultura della salute.

L’evento sarà presentato nel corso della conferenza stampa di venerdì 6 maggio dalla Direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus, dal Direttore sanitario Giuseppe Pes e dalla Direttrice amministrativa Maria Milena Pau.

 

E’ ufficiale l’apertura del reparto Covid al quarto piano dell’ospedale Sirai di Carbonia. Lo ha comunicato oggi la dottoressa Giovanna Gregu, direttore del POU ASL Sulcis, ai direttori delle UU.OO. dei PP.OO. ASL Sulcis e, per conoscenza, al direttore generale dottoressa Giuliana Campus e al direttore sanitario dottor Giuseppe Pes.

«Si comunica alle SS.LL. che dal 25/01/2022, è stato aperto il reparto Covid, su disposizione della Direzione Generale, situato al 4° piano del P.O. Sirai, per far fronte ai numerosi ricoveri dei pazienti positivi che giungono presso il ns. nosocomio.

Il reparto è costituito da 16 posti letto, peraltro già occupati. Attualmente si sta provvedendo al completamento di alcuni aspetti organizzativi.

Si evidenzia che il personale in dotazione è sufficiente a garantire la presenza di un medico per turno in zona Covid, pertanto si confida nella più ampia collaborazione di tutto il personale del presidio.»

Il reparto Covid che in un primo momento, ad inizio pandemia, la Giunta regionale programmò di realizzare al CTO di Iglesias, trovando la ferma opposizione del sindaco di Iglesias e dell’intera classe politica iglesiente che portò all’individuazione del Centro Covid all’ospedale Santa Barbara, mai nato, è stato dunque creato all’ospedale Sirai di Carbonia, per «far fronte all’emergenza dei numerosi ricoveri dei pazienti positivi». L’emergenza, come è ben noto, dura ormai da quasi due anni.

Ricostruiamo i passaggi che si sono susseguiti dai primi giorni di marzo 2020.

L’11 marzo 2020 la Giunta regionale approvò il “Piano strategico per l’attivazione progressiva di strutture di area critica” predisposto dal Governatore, Christian Solinas, in risposta all’emergenza Covid-19. Per far fronte alle necessità che avrebbero potuto presentarsi, il Piano prevedeva una progressiva riorganizzazione dei presidi sanitari dell’Isola, individuando le strutture ospedaliere, comprese quelle private, dedicate alla cura dei pazienti contagiati da Covid-19 e le strutture dove sarebbe stata garantita l’assistenza a tutti gli altri pazienti.

Il Piano prevedeva la realizzazione di 33 posti letto Covid al Cto di Iglesias e individuava l’ospedale Sirai di Carbonia tra le strutture di supporto per la cura ai pazienti non affetti dal Coronavirus. La scelta del Cto venne contestata dalla comunità locale e la sede del Centro venne spostata all’ospedale Santa Barbara.

Il 6 giugno 2020 la Giunta regionale approvò in via preliminare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, così come previsto dal decreto legge licenziato dal Governo il 19 maggio 2020.

Per l’incremento delle terapie intensive e subintensive, il piano individuava diverse strutture su tutto il territorio e, in via prioritaria, i presidi ospedalieri dell’Isola già predisposti nell’emergenza alla gestione dei casi Covid-19 (Santissima Trinità di Cagliari, San Francesco di Nuoro e cliniche San Pietro dell’Aou di Sassari), venivano integrati con gli ospedali San Martino di Oristano e Santa Barbara di Iglesias.

«In caso di emergenza – spiegò l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento al caso specifico del Santa Barbara la struttura consentirebbe la gestione dei pazienti affetti da Coronavirus mantenendo libero il vicino Cto e potrebbe, se necessario, fornire supporto al Santissima Trinità.»

Al Santa Barbara nulla è mai stato fatto e, in piena emergenza Covid-19, i pazienti positivi sono stati parcheggiati a più riprese nei Pronto Soccorso del Sirai e del Cto, in attesa della disponibilità di posti letto al Santissima Trinità di Cagliari. 

Ora, a distanza di oltre un anno e mezzo, il reparto Covid della ASL Sulcis vede la luce non, come previsto, all’ospedale Santa Barbara di Iglesias, ma al quarto piano dell’ospedale Sirai di Carbonia.

Giampaolo Cirronis

Il Consiglio comunale di Carbonia ha affrontato ieri le gravi emergenze del servizio sanitario pubblico in città e nel territorio, acuitesi ulteriormente da quando è esplosa la pandemia da Coronavirus, ormai nella lontana primavera di due anni fa. La riunione, svoltasi in modalità mista, in presenza e in videoconferenza, ha visto la partecipazione del neo direttore generale della ASSL Giuliana Campus, del neo direttore sanitario Giuseppe Pes e dei consiglieri regionali Fabio Usai e Michele Ennas.

I lavori si sono aperti con un’ampia e dettagliata relazione del sindaco, Pietro Morittu, sulle numerose emergenze, con la richiesta di ripristino dei servizi, secondo quanto prevede un ospedale DEA di primo livello qual è il Sirai di Carbonia e con un riferimento più ampio all’intera gamma dei servizi sanitari territoriali.

Sono seguiti gli interventi dei consiglieri, uno per gruppo, come concordato preventivamente, dai quali sono emerse le varie problematiche e le richieste ai vertici della ASSL e alla Regione Sardegna.

La dottoressa Giuliana Campus, da alcune settimane ai vertici della ASSL, ha spiegato, tra l’altro, che la decisione di allestire il Centro Covid al quarto piano dell’ospedale Sirai è stata determinata da una situazione di emergenza. Anche il dottor Giuseppe Pes ha ribadito che la decisione che tanto preoccupa di destinare il reparto di Medicina alla gestione dei pazienti Covid è assolutamente temporanea ed obbligata dalla presenza di un cluster di pazienti Covid con ben 14 positivi su 30 pazienti ricoverati, che non ha consentito di valutare soluzioni alternative, quale potrebbe essere il Centro nato per la cura degli infettivi negli anni ‘90 – valutazione che ha sorpreso non poco, considerato che l’emergenza Covid, purtroppo, è presente da quasi due anni -, ed ha rassicurato sul futuro del reparto di Medicina del Sirai, che non è assolutamente in discussione.

Sono poi intervenuti i consiglieri regionali Fabio Usai e Michele Ennas. che da parte loro hanno assicurato il massimo impegno per dare risposte alle forti e legittime richieste che arrivano dalla città di Carbonia e dal territorio del Sulcis Iglesiente.

Giampaolo Cirronis