5 December, 2025
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La quinta edizione del COLIFFE 2025 promette di essere un evento straordinario, con un red carpet scintillante, con numerose celebrità di fama nazionale ed internazionale.
Il COLiseum International Film FEstival, noto per celebrare opere provenienti da tutto il mondo ed avere un profondo respiro internazionale, è nato con l’obiettivo e l’esigenza di valorizzare il cinema indipendente e le opere prime.
Oltre alla sfilata delle star, il festival offre una vasta gamma di proiezioni cinematografiche, anteprime nazionali, convegni e tavole rotonde, incontri con i protagonisti del mondo del cinema, un’occasione per celebrare l’arte cinematografica in tutte le sue forme e per scoprire nuovi ed emozionanti progetti.
All’evento sono arrivate ben 2.131 richieste di ammissione di opere cinematografiche provenienti da 83 nazioni.
Dopo la settimana di proiezioni (dal 10 al 17 Novembre) delle oltre duemila opere su COLIFFE WEBTV ITALIA e COLIFFE WEBTV INTERNAZIONALE, l’Audience online e la giuria del Festival, presieduta dall’affermato produttore cinematografico Roberto Bessi, che annovera fra i componenti anche il Prof. Ugo di Tullio ed il celebre montatore, già assistente di Pasolini e Fellini, Ugo De Rossi, hanno selezionato ed ammesso 10 opere per categoria alla fase finale del Festival.
Alla fase finale che è suddivisa in 9 concorsi (CORTI, DOCUFILM e FILM NAZIONALI, VIDEOCLIP MUSICALI, CORTI ANIMATI, VIDEO SPORTIVI, CORTI, DOCU-FILM E FILM INTERNAZIONALI), sono arrivate 90 produzioni, 10 per ogni categoria, di cui 5 scelti dalla giuria del Festival e 5 dall’Audience online, composto da oltre 15.800 votanti.

Lcalità della Sardegna: dal 7 dicembre al 9 dicembre presso la sala Blu del Centro Culturale di Via Cattaneo ad Iglesias e dal 10 al 13 presso Sa Mesa di Via Amsicora 22 a Oristano; Il 14 dicembre presso la sala Maestrale si terrà la serata finale di premiazione dei 56 vincitori con gli awards “The Last Winner”. Gli ingressi a tutte gli eventi dl festival sono gratuiti.

Il festival si è aprirà il 7 dicembre: dalle ore 15.00 alle ore 20.00 saranno proietta le opere finaliste delle categorie  CORTI, VIDEOCLIP MUSICALI e CORTI DI ANIMAZIONE INTERNAZIONALI.  Alle ore 21.00 si terranno le proiezioni dei due docufilm sardi “Seu Innoi” e Donne di Miniera” dove interverrà anche la cantante di quest’ultimo Gabriella Cambarau.

Nel pomeriggio dell’8 dicembre vi sarà la proiezione delle opere finaliste della categoria DOCUFILM INTERNAZIONALI mentre alle ore 21.00 la proiezione del film sardo su Grazia Deledda “L’Amore e la gloria”, presentato dal regista Maria Grazia Perria.

Nell’ultima giornata ad Iglesias del 9 dicembre si terranno le proiezioni delle opere finaliste della categoria FILM INTERNAZIONALI dalle ore 14.00 alle ore 20.00. La sera, dalle ore 21:00 vi sarà una Master Class sui docufilm, per diffondere la conoscenza della teoria e della tecnica del documentario ed un percorso di avvicinamento al linguaggio audiovisivo e cinematografico, tenuta dai registi Tomaso Mannoni e Roberto Pili, moderata dall’affermata critica d’arte e cinematografica  Gaia Simionati.

Dal 10 dicembre il COLIFFE si trasferirà presso la sala di Sa Mesa in Via Amsicora 22 a Oristano: dalle ore 15.00 alle ore 20.00 e dalle ore 21.00 alle ore 23.30 verranno proiettate le opere finaliste della categoria di concorso VIDEO SPORTIVI INTERNAZIONALI. Le ultime 3 opere  “Franco Uncini”,  “Lucy – un destino da pioniera” e “Catch”, previste nel dopocena, saranno presentate dai registi.

Nel pomeriggio dell’11 dicembre, con inizio alle ore 14:00 e stop alle ore 20:00 saranno pubblicate  le restanti opere finaliste della categoria di concorso DOCUFILM NAZIONALI. La sera, dalle ore 21:00, vi sarà la presentazione e successiva proiezione, del film girato in Sardegna “Come Romeo e Giulietta” alla presenza del regista Giuseppe Alessio Nuzzo e dell’attrice protagonista Mariasole Pollio.

Nel pomeriggio del 12 dicembre, dalle ore 14:00 alle ore 20:00 saranno pubblicate le restanti opere finaliste delle categorie di concorso DOCUFILM e FILM NAZIONALI. La sera, dalle ore 21:00, vi sarà la presentazione e successiva proiezione, del film girato in Sardegna “Come Romeo e Giulietta” alla presenza del produttore Claudio Bucci e dell’attore protagonista Fabio Fulco.

Il 13 dicembre si aprirà con la proiezione degli ultimi 3 FILM NAZIONALI alle ore
15.00. Alle ore 21.00 verrà proiettato il film “La Terza Volta” alla presenza dell’attrice protagonista Elisabetta Pellini.

Il 14 dicembre il COLIFFE si sposterà presso la sala Maestrale dell’Hotel Mistral2 Via XX Settembre, 34 a Oristano: dalle ore 15:00 vi sarà la proiezione delle opere finaliste della categoria di concorso CORTI NAZIONALI.

Alle ore 21:00 il festival si chiuderà con la serata di premiazione dei 56 vincitori con gli awards “The Last Winner”.
Fra i presenti ed i premiati ci saranno personaggi famosi ed affermati, come Franco Nero, Elisabetta Pellini, Elisabetta Rocchetti, Mariasole Pollio, Stefania Casini, Corinna Coroneo, il regista ed effettista, già premio Oscar, Antony La Molinara ed attori e registi emergenti come Tomaso Mannoni, Mauro John Capece, Giuseppe Alessio Nuzzo, Roberto Pili, Bob Caprai, Cristiana Bini, senza tralasciare i premiati stranieri Yana Marinova, Ivelina Martinova, Mirela Oktrova, Edmond Topi, Bilyana Raeva e tanti altri.

Il Festival è organizzato e curato dall’APS PIANETA EMPATIA, sotto la Presidenza di Giuseppe Cuscusa e la Direzione Artistica della nota autrice, sceneggiatrice, regista e produttrice, che ha prodotto serie tv come Carabinieri e Al di là del lago, Micol Pallucca.

Grande successo per i parchi letterari sardi in terra norvegese. Si è svolto ieri, 5 febbraio 2025, a Oslo, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, un incontro di scambio e confronto fra le le realtà sarde e quelle norvegesi che hanno dato vita a Parchi letterari dedicati ai grandi autori delle rispettive letterature: Grazia Deledda e Giuseppe Dessì per la Sardegna e Henrik Ibsen, Johan Falkberget, Sigrid Undset e Pietro Querini per la Norvegia.

A rappresentare il Parco Letterario Giuseppe Dessì, la presidente della Fondazione a lui intitolata, Debora Aru, e il sindaco di Villacidro, Federico Sollai. Per il Parco Letterario Grazia Deledda, il sindaco di Galtellì, Franco Solinas, con l’assessora al Turismo e al Parco letterario, Marzia Gallus.

L’evento si è aperto con il benvenuto dei sindaci sardi, cui sono seguite le distinte presentazioni degli scrittori sardi e dei Parchi a loro intitolati. Presenti alcuni rappresentanti della cultura letteraria norvegese che con interesse ed entusiasmo hanno ascoltato le presentazioni delle realtà di Villacidro e Galtellì, trovando punti di contatto fra autori e autrici così distanti per origine, ma tanto vicini per tematiche e spirito narrativo.

Sorprende la comune storia di miniere, di minatori e di contadini a Villacidro e nella Parte d’Ispi come a Røros per Falkberget: entrambi gli autori raccontano i momenti difficili delle vite di quegli uomini e degli eventi che hanno segnato le loro esistenze. Analogamente, per le scrittrici Deledda e Undset, entrambe Premio Nobel per la letteratura, si trovano punti di contatto nella narrazione del paesaggio e nella loro formazione a Roma.

Per Villacidro la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, ha illustrato le attività per la valorizzazione dell’autore di Paese d’ombre e della sua opera. Per Galtellì Marzia Gallus ha descritto i luoghi della memoria e del narrato deleddiano, che ancora oggi si possono scoprire con una visita.

«Questo incontroha commentato Debora Aruè una testimonianza di come la letteratura sia un linguaggio universale, capace di costruire ponti tra terre lontane, ma legate da un amore comune per la natura e per il racconto.  Rappresenta l’inizio di una potente rete di connessioni culturali, un dialogo che arricchirà entrambi i nostri popoli, permettendoci di scoprire e condividere storie e tradizioni che ci legano in modo profondo.»

L’incontro, che ha fatto seguito alla visita a Villacidro, a Casa Dessì, dell’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois, nello scorso mese di maggio, è stato reso possibile grazie alle relazioni tra Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari di Italia e Torill Rambjør, coordinatrice dei Parchi Letterari di Norvegia.

«Siamo onoratiha affermato il sindaco di Villacidro, Federico Sollaidi aver preso parte a una tale evento, che si configura come il primo passo verso una continuità nel mutuo scambio di incontri tra la comunità letteraria e intellettuale norvegese e quella sarda. Gli stimati ospiti hanno apprezzato la narrazione dei luoghi e delle atmosfere sarde che auspicano di conoscere personalmente quanto prima. L’appuntamento ha gettato le basi per un nuovo legame culturale tra la Norvegia e i nostri territori, con l’obiettivo di sviluppare un turismo esperienziale che metta al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente.»

Nel pomeriggio è stata la volta di un gradito incontro e saluto con l’Ambasciatore italiano a Oslo, Stefano Nicoletti, che ha ricevuto presso la sua residenza la delegazione sarda: un’ ulteriore occasione in cui si è conversato di letteratura, paesaggi e future interazioni.

 

Grande successo per i parchi letterari sardi in terra norvegese. Si è svolto ieri, 5 febbraio 2025, a Oslo, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, un incontro di scambio e confronto fra le le realtà sarde e quelle norvegesi che hanno dato vita a Parchi letterari dedicati ai grandi autori delle rispettive letterature: Grazia Deledda e Giuseppe Dessì per la Sardegna e Henrik Ibsen, Johan Falkberget, Sigrid Undset e Pietro Querini per la Norvegia.

A rappresentare il Parco Letterario Giuseppe Dessì, la presidente della Fondazione a lui intitolata, Debora Aru, e il sindaco di Villacidro, Federico Sollai. Per il Parco Letterario Grazia Deledda, il sindaco di Galtellì, Franco Solinas, con l’assessora al Turismo e al Parco letterario, Marzia Gallus.

L’evento si è aperto con il benvenuto dei sindaci sardi, cui sono seguite le distinte presentazioni degli scrittori sardi e dei Parchi a loro intitolati. Presenti alcuni rappresentanti della cultura letteraria norvegese che con interesse ed entusiasmo hanno ascoltato le presentazioni delle realtà di Villacidro e Galtellì, trovando punti di contatto fra autori e autrici così distanti per origine, ma tanto vicini per tematiche e spirito narrativo.

Sorprende la comune storia di miniere, di minatori e di contadini a Villacidro e nella Parte d’Ispi come a Røros per Falkberget: entrambi gli autori raccontano i momenti difficili delle vite di quegli uomini e degli eventi che hanno segnato le loro esistenze. Analogamente, per le scrittrici Deledda e Undset, entrambe Premio Nobel per la letteratura, si trovano punti di contatto nella narrazione del paesaggio e nella loro formazione a Roma.

Per Villacidro la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, ha illustrato le attività per la valorizzazione dell’autore di Paese d’ombre e della sua opera. Per Galtellì Marzia Gallus ha descritto i luoghi della memoria e del narrato deleddiano, che ancora oggi si possono scoprire con una visita.

«Questo incontroha commentato Debora Aruè una testimonianza di come la letteratura sia un linguaggio universale, capace di costruire ponti tra terre lontane, ma legate da un amore comune per la natura e per il racconto. Rappresenta l’inizio di una potente rete di connessioni culturali, un dialogo che arricchirà entrambi i nostri popoli, permettendoci di scoprire e condividere storie e tradizioni che ci legano in modo profondo.»

L’incontro, che ha fatto seguito alla visita a Villacidro, a Casa Dessì, dell’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois,  nello scorso mese di maggio, è stato reso possibile grazie alle relazioni tra Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari di Italia e Torill Rambjør, coordinatrice dei Parchi Letterari di Norvegia.

«Siamo onorati ha affermato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai di aver preso parte a una tale evento, che si configura come il primo passo verso una continuità nel mutuo scambio di incontri tra la comunità letteraria e intellettuale norvegese e quella sarda. Gli stimati ospiti hanno apprezzato la narrazione dei luoghi e delle atmosfere sarde che auspicano di conoscere personalmente quanto prima. L’appuntamento ha gettato le basi per un nuovo legame culturale tra la Norvegia e i nostri territori, con l’obiettivo di sviluppare un turismo esperienziale che metta al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente».

Nel pomeriggio è stata la volta di un gradito incontro e saluto con l’ambasciatore italiano a Oslo, Stefano Nicoletti, che ha ricevuto presso la sua residenza la delegazione sarda: un’ ulteriore occasione in cui si è conversato di letteratura, paesaggi e future interazioni.

 

Anci Sardegna, su iniziativa del delegato per l’Industria Romeo Ghilleri, della presidente Anci Sardegna Daniela Falconi e del presidente del Consiglio Regionale Francesco Spiga, ha inviato una richiesta ufficiale all’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e, per conoscenza, alla presidente della Regione Alessandra Todde, al presidente del Consiglio regionale Giampietro Comandini e al presidente della V Commissione del Consiglio regionale Antonio Solinas, per un intervento immediato sulla crisi dell’Area Industriale di Portovesme: Portovesme S.R.L (Glencore), Eurallumina, Sideralloys, Centrale Enel Grazia Deledda.

«Anci Sardegna, attraverso la Presidenza dell’associazione, i suoi delegati all’industria ed a tutti gli amministratori del territorio, sta seguendo con crescente preoccupazione la situazione drammatica che si sta venendo a creare nel territorio dell’Area Industriale di Portovesmesi legge nella nota -. Situazione che se non risolta rischia seriamente di impoverire ulteriormente un territorio già fragilissimo. Siamo perfettamente consapevoli che il Polo Industriale di Portovesme, un tempo considerato motore dell’economia del Sulcis Iglesiente, stia attraversando un periodo di grande crisi del settore che crea grande incertezza sul futuro delle aziende del territorio e sul futuro di tutti i lavoratori del sito. Siamo però più che mai convinti che il Sulcis è un territorio di grande potenzialità che offre numerose risorse, ed essendo sito di produzioni strategiche a livello Nazionale è necessario avviare immediatamente politiche di incentivazione e supporto per nuovi investimenti, anche avviando un importante percorso di riqualificazione e innovazione.»

«L’Anci Sardegna, al fianco di tutti i lavoratori e delle loro famiglie, infine, chiede con urgenza all’Assessorato dell’Industria della Regione Sardegna, la programmazione di un piano di recupero, e l’immediato coinvolgimento a livello nazionale delle autorità competenti per poter salvare le industrie del Polo Industriale di Portovesme e di tutte le aziende presenti nel territorio», conclude la nota.

 

 

Proseguono le iniziative organizzate dal comune di Carbonia in collaborazione con il tessuto associazionistico locale, la Pro Loco, i Centri commerciali naturali, sodalizi e cittadini, nell’ambito di “Nataleinsieme”.

Domani, venerdì 3 gennaio 2025, alle ore 21.00, il Teatro Centrale ospiterà la rappresentazione teatrale e musicale intitolata “Il Dono di Natale di Grazia Deledda”, ispirata alla celebre novella dell’autrice nuorese, una delle più coinvolgenti della più grande scrittrice sarda. La festività del Natale, ancora oggi così sentita, soprattutto nell’interno dell’Isola, era molto cara all’autrice nuorese, come consacrazione dell’unione e dello scambio, sia dal punto di vista materiale, sia da quello simbolico. Festa familiare e occasione solenne per rinsaldarne i legami più antichi e autentici creandone sempre di nuovi. Grazia Deledda descrive le atmosfere natalizie attraverso un mix di visioni, profumi e sentimenti che celebrano lo spirito natalizio e il calore immenso che esso riesce a sprigionare.

L’evento avrà come voce narrante Sandro Dessì, la musica a cura della cantante nostra concittadina Carla Cocco, il chitarrista sarà Andrea De Luca.

Dopo gli appuntamenti di marzo e aprile si avvia alla conclusione la X edizione del Cagliari film festival, la rassegna di cinema di impegno civile organizzata dall’associazione culturale Tina Modotti, con la direzione artistica di Alessandra Piras.

Domenica 14 luglio, dalle 20.00, nel Bibi- Spazio Eventil di via dei Genovesi 111 A, la serata sarà dedicata alle ultime proiezioni, prima del brindisi finale organizzato per festeggiare i dieci anni della rassegna.

Si parte con la proiezione del documentario Ti dico di lei, firmato da Marco Alberto Desogus e dedicato alla figura di Grazia Deledda. A raccontare della scrittrice nuorese sarà un’altra scrittrice, Milena Agus. L’autrice, che ha appena pubblicato con Mondadori il nuovo romanzo Notte di vento che passa, dà corpo e voce a un racconto intimo sulla Deledda, che è occasione per riflettere sulla scrittura e sul mestiere di scrivere. In questa occasione, dopo la proiezine Milena Agus e Marco Desogus incontreranno il pubblico.

Dalle 21,15 la serata prosegue con la proiezione di S’Ozzastru, regia di Carolina Melis. Il film racconta, attraverso evocative immagini d’animazione, la storia di un albero millenario, l’olivastro del titolo, che osserva le vicende del mondo dalla sua silenziosa prospettiva. Un lavoro che vuole far riflettere sul dialogo possibile tra uomo e natura, grazie alla voce di un albero che si interroga sulle azioni umane, purtroppo spesso dannose per la natura stessa. L’opera è stata presentata al Festival del Cinema di Roma, nella sezione Alice nella Città, e ora è finalista ai Collision Awards. Saranno presenti all’evento la regista e i produttori Alessandra Usai e Nicola Mennuni.

Subito dopo sarà la volta del progetto di web- doc intitolato Anda, torra e ghorba. Tra Tunisia, Sardegna e altrovecurato dalla documentarista e fotografa Rosi Giua, dal geografo Raffaele Cattedra e dal regista Francesco Tomba. Verranno presentati dagli autori i tre estratti del lungo lavoro di ricerca dei tre autori, dedicato alla memoria degli italiani emigrati in Tunisia sin dalla metà dell’Ottocento e rientrati tra la metà degli anni degli anni ’50 e ’60 come profughi, in Italia e in Francia. Storie di emigrazione italiana che s’incrociano anche con le storie contemporanee di mobilità dall’Africa sub-sahariana verso la Tunisia.

Il progetto è prodotto dall’associazione culturale Tusitala di Cagliari, in collaborazione con l’Università di Cagliari, e cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna, dall’Institut de Recherche sur le Maghreb Contemporain di Tunisi, ed è sostenuto da tanti altri partner mediterranei. Saranno presenti gli autori.

A metà serata aperitivo per festeggiare il decimo compleanno del festival, un’avventura culturale cominciata nel 2014 nel Teatro Civico di Castello, che ha visto organizzare incontri, rassegne, masterclass e dibattiti con il pubblico, sempre con al centro il cinema di impegno civile e fuori dal circuito mainstream.

 

Venerdì 5 luglio, alle ore 21.30, nei giardini di casa Casula in Piazza Pilar a Villamassargia, è in programma la proiezione de “L’amore e la gloria. La giovane Deledda”.
Oltre a musica, balli e show cooking anche il cinema è parte integrante del cartellone degli eventi massargesi.
«Abbiamo voluto dare risalto a un film tutto sardo incentrato su una protagonista della nostra storia, unica italiana a vincere nel 1926 il premio Nobel per la letteratura – ha dichiarato l’assessora Sara Cambula e permettere ai nostri concittadini, e a chi vorrà vederlo, di approfondire la conoscenza di un personaggio poliedrico quale è la scrittrice Grazia Deledda, in una fase della sua vita di cui si sa poco.»
La pellicola, recentissima, uscita nelle sale solo a maggio scorso, è stata realizzata con il contributo della Regione, della Fondazione Sardegna, del ministero della Cultura ed è prodotta da Salvatore Cubeddu per la regia di Maria Grazia Perria.
«Ne consiglio vivamente la visione a chi se lo fosse perso ha suggerito la sindaca Debora Porràperché racconta la forza di una giovane donna che ha lottato per affermarsi e nella quale noi sarde spesso ci ritroviamo. Ci dimostra che con coraggio e determinazione ha potuto realizzare i suoi sogni.» 
L’eredità letteraria di Grazia Deledda, a 150 anni dalla sua nascita, continua ad essere di ispirazione e, con il suo talento e potenza narrativa, ha esportato e contribuito a far conoscere la cultura e le tradizioni sarde nel mondo.

Il complesso concetto di “valorizzazione del territorio” incontra consenso e successo quando la promozione rappresenta la realtà produttiva- economica e l’essenza patrimoniale di carattere culturale-identitario; vera sintesi e miscellanea strategica di marketing territoriale per avere, complessivamente nell’Isola, un turismo d’interezza e di ampia stagionalità.
Un professionismo di competenze è quello messo in campo nell’area del nuorese e nella Città di Nuoro, che riconosce e sviluppa, come fattore di attrattività, la trainante sinergica ed attiva cooperazione del sistema museale collegato all’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico).
Il conferimento del premio “I pionieri del turismo” (trofeo della scultrice Maria Grazia Dettori, conosciuta per le dee madri in terracotta) al presidente dell’ISRE Stefano Lavra è stata una importante occasione per qualificati interventi, tenuti alla Biblioteca Satta e con la sapiente e armoniosa moderazione del giornalista Antonio Rojch; significativa promozione di cultura per la “Città Turistica” di Nuoro, ottenuta con la richiesta operata nel lontano 1982, di grande vivificante visionarietà e futuro, dalla storica Pro Loco presieduta da Antonio Fancello.
L’attuale Pro Loco Aps nuorese, guidata da Lorenza Vacca, ha riconosciuto al gavoese Stefano Lavra il determinante impegno «per la promozione dei musei dell’ISRE, per il fondamentale lavoro svolto per la diffusione della cultura, delle tradizioni, dell’identità e dell’opera deleddiana, nella società nuorese, che sta assumendo sempre più i connotati di una città turistica».
Nelle precedenti edizioni il premio era stato assegnato a Pasqua Salis Palimodde, cofondatrice con il marito Peppeddu del noto e rinomato Su Gologone Experience Hotel, e ai fratelli Francesco e Piero Loi del Grupp ITI Hotels di Orosei.
L’intervento di Raffaele Sestu, presidente Comitato Regionale Sardegna UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), ha evidenziato significati e valenza del premio assegnato e il determinante ruolo sviluppato dall’ISRE nell’impegno di “portare il flusso turistico delle coste verso l’interno”.
Una rete e circuito museale che ribadisce l’identità storica e di richiamo culturale di Nuoro ad “Atene sarda”; i dati del 2023 segnano un consistente incremento di visite museali (Museo del costume, Museo casa natale di Grazia Deledda, Museo della ceramica) di +20%, rispetto all’anno precedente. Raffaele Sestu ha presentato sinteticamente il rilevante progetto “In nome del pane”, che porterebbe ad un qualificante riconoscimento Unesco del pane tradizionale, e all’attività avviata ed affidata alle Pro Loco dal ministero dei Beni Culturali di censire tutto il patrimonio culturale e immateriale d’Italia; a sostenere l’UNPLI sarda nell’impegnativa catalogazione tra i 377 comuni isolani saranno Maria Antonietta Mongiu, Bachisio Bandinu, Tonino Oppes, Piero Marras e l’ISRE con Stefano Lavra. Lo storico presidente delle Pro Loco sarde, con un trentennale ruolo ed esperienza, ha sottolineato anche l’eccezionale lavoro di promozione svolto dalla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) per “un turismo delle radici e del ritorno”.
Carlo Marcetti, economista dell’Università di Sassari, ha proposto una suggestiva analisi sulle concretezze che l’interno isolano può proporre e  come sviluppare la “capacità di attrazione” con molteplicità di offerte e in un contesto ambientale accompagnato e sostenuto da servizi; argomentazioni che richiederebbero un approfondimento e studio, per una reale inversione di rotta nelle azioni dell’economia turistica sarda.
A rendere omaggio a Stefano Lavra – che ha idealmente condiviso il riconoscimento, di carattere culturale ed identitario, con il mondo delle tradizioni, dell’artigianato e col personale e collaboratori tutti dell’ISRE – è intervenuto il sindaco di Gavoi Salvatore Lai, che felicitandosi per i successi del giovane compaesano, ne esprime “soddisfazione e orgoglio da cittadino” per un lavoro-servizio di utilità collettiva e creato “con professionalità, apertura, passione e competenza”.
Ad arricchire ulteriormente la serata di valori e significati, le diverse preziosità ed intermezzi corali e musicali: il Coro Su Nugoresu, diretto dal maestro Michele Turnu; l’esibizione dell’organettista Giampaolo Piredda, alla cui musica hanno dato saggio di genuina bravura e abilità nel ballo sardo i giovanissimi Eleonora Colomo e Simone Deriu, componenti del Gruppo Folk Saludos di Nuoro.

Cristoforo Puddu

Oggi pomeriggio, a Villacidro, nella sede della Fondazione Giuseppe Dessì, in via Roma, si è recato in visita l’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois, per prendere visione direttamente della realtà del Parco letterario Giuseppe Dessì, che raggruppa i territori di Villacidro, Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore, Guspini, San Gavino e Gonnosfanadiga.
L’incontro, proposto dal presidente dei Parchi Letterari Italiani, Stanislao De Marsanich, ha avuto lo scopo di fare conoscere le esperienze culturali della Sardegna che hanno aderito al progetto dei Parchi Letterari, di cui esiste un’analoga realtà anche in Norvegia. Lo scambio può essere considerato un primo passo ufficiale verso un gemellaggio culturale tra la nostra Isola e la terra dei fiordi, nel Nord Europa.
«Questa visita è l’occasione di valorizzare attraverso la letteratura la nostra terra e il nostro patrimonio culturaleha sottolineato la presidente della Fondazione Dessì, Debora Arued è anche l’opportunità di mettere le basi per una collaborazione internazionale tra Sardegna e Norvegia. Due terre estremamente diverse tra loro prima di tutto per clima e conformazione geografica, ma allo stesso tempo accomunate dalla millenarietà delle loro tradizioni e dalla ricchezza delle rispettive risorse ambientali».
Presenti all’incontro anche il Parco letterario Grazia Deledda, rappresentato dal sindaco di Galtellì, Franco Solinas, e il Parco Geominerario Storico e ambientale della Sardegna.
Oltre a riferirsi alle bellezze del paesaggio che tanto hanno ispirato le opere di Dessì quanto quelle di Grazia Deledda, l’ambasciatore di Norvegia, Johan Vibe, ha messo in evidenza un aspetto letterario che accomuna le produzioni dei due autori sardi a quelle dei loro colleghi norvegesi: «Ho notato che tanto Dessì quanto Deledda ricorrono spesso all’impiego della lingua sarda. Anche in Norvegia c’è una tradizione molto diffusa nell’uso dei dialetti, come espressione di valori fortemente identitari. In un mondo sempre più globalizzato è molto apprezzabile questo tipo di intervento per preservare le identità locali».

L’ambasciatore ha quindi ribadito l’importanza di costruire ponti tra culture diverse, e in quest’ottica ha evidenziato il ruolo che possono giocare gli scambi tra i diversi progetti dei Parchi Letterari.
Il sindaco di Villacidro, Federico Sollai, si è soffermato sull’importanza dei luoghi interni della Sardegna, come Villacidro e Galtellì: «Spesso sono meno celebrati delle bellezze costiere dell’isola, ma sono territori dove è possibile scoprire i risvolti di tradizioni e culture millenarie. Questa visita è un onore ma anche un’occasione straordinaria per avviare una collaborazione internazionale. Tanto più sapendo quanto i paesi del Nord Europa apprezzano le nostre terre e le nostre tradizioni, e amino scoprirle nella loro vera essenza. Il ruolo della Fondazione Dessì può favorire questo connubio, ponendo la cultura come elemento di unioni e coesione tra i popoli».
Il presidente dei Parchi Letterari Italiani, Stanislao De Marsanich, ha evidenziato altri punti di unione tra i parchi letterari sardi e quelli norvegesi, citando l’esempio del Parco letterario di Røros, intitolato a Johan Peter Falkberget, che ha legato la sua opera alla popolazione di un villaggio la cui economia ruota attorno alle miniere e alle campagne, come per le terre di Dessì e Deledda.

«Per quanto i contesti storico culturali e gli scenari siano diversi, i paesaggi, il lavoro e il contesto sociale sono temi che accomunano questi parchi, i cui luoghi condividono anche la sofferenza dello spopolamento, nonostante offrano tantissimo in termini culturali e di coinvolgimento», ha detto Stanislao De Marsanich.
Nel corso dell’incontro, è stato sottolineato dai presenti anche il doppio legame tra letteratura e tutela del paesaggio, come testimonia la collaborazione in essere dal 2017 tra l’associazione dei Parchi Letterari Italiani i e i Carabinieri Forestali, rappresentati per l’occasione dal capitano Michele Ravaglioli.
In chiusura, un annuncio in anteprima da parte di Stanislao De Marsanich: «A Oslo, a fine gennaio si terrà la riunione dei quattro parchi letterari di Norvegia, alla quale sono stati ufficialmente invitati a partecipare anche il Parco letterario Giuseppe Dessì e il Parco letterario Grazia Deledda».