28 March, 2024
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«Il parere negativo del MIBACT sul progetto di ampliamento della vasca di deposito dei fanghi rischia di pregiudicare il futuro dello stabilimento Eurallumina.»

Lo scrive, in una nota, il senatore Silvio Lai che insieme ai colleghi senatori sardi del Partito Democratico, Ignazio Angioni e Giuseppe Luigi Salvatore Cucca, si rivolge direttamente al ministro Dario Franceschini dopo le notizie sullo stop al progetto arrivato dagli uffici del ministero dei Beni Culturali e reso pubblico dall’assessore Cristiano Erriu.

«Date le diverse funzioni dei ministeri, sviluppo economico e ambiente, ci può anche stare un parere discordante all’avvio di una discussione, ma in vicende così note, discusse e approfondite, non si può non pretendere che il Governo faccia sintesi e si presenti con una sola voce. Chiediamo che la situazione venga al più presto chiarita, evitando di perdere ulteriore e prezioso tempo nella definizione di una vertenza alla quale è legato il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori.»

«Quanto dichiarato oggi dall’assessore regionale all’urbanistica Cristiano Erriu merita attenzione massima e pieno sostegno – affermano Lai, Angioni e Cucca – il ministro Franceschini conosce bene la situazione occupazionale della Sardegna e del Sulcis. È in gioco la speranza di molte persone che vedono nella riapertura degli impianti Eurallumina la sola concreta prospettiva di uno lavoro vero e non di assistenza. Con loro ci sono altrettante famiglie che da ormai troppo tempo attendono una rapida chiusura della vertenza.

Quando sembra che il traguardo si avvicini arriva questo inspiegabile contrasto di pareri. Da una parte Regione e Mise che escludono nell’area la presenza di reperti, dall’altra il MIBACT che segnala la necessità di salvaguardare alcuni beni. L’8 febbraio è vicino, siamo certi che ci sarà una sintesi in seno al Governo che arriverà con una sola voce, utile ad evitare ritardi molto costosi per il sistema economico e sociale locale. Siamo certi – concludono i tre senatori del PD – che la tua sensibilità e attenzione verso queste problematiche porteranno a chiarire la situazione e consentire di non bloccare la riapertura degli impianti.»

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«Anche la Sardegna deve poter accedere ai fondi stanziati dalla finanziaria 2017 per il risanamento dei bilanci delle province. Si tratta di una vicenda che deve essere chiarita, evitando che sia un inutile elemento di conflitto tra la giunta regionale ed il governo.»

Lo scrivono in una lettera inviata al sottosegretario degli Affari regionali e delle autonomie, Gianclaudio Bressa, i senatori del PD Silvio Lai, Ignazio Angioni e Giuseppe Cucca.

«Mentre per alcune Regioni a statuto speciale la competenza sulla finanza locale è stata interamente trasferita dallo Stato alle regioni per altre, Sicilia e Sardegna, questo non è stato richiesto né è avvenuto ad oggi.»

«A conferma di ciò si può richiamare – precisa Silvio Lai, componente della commissione bilancio – il regolamento per le modalità di alimentazione e riparto del Fondo di solidarietà comunale (FSC) 2017 per i comuni delle regioni ordinarie e di Sardegna e Sicilia, di cui al comma 449 della legge 232/2016, appena emanato dal Mef pari a oltre 2,3 miliardi di euro. Di questi 1.884.902.234 euro sono per le regioni ordinarie e 464.832.131 sono per i comuni di Sardegna e Sicilia. Una dotazione totale ulteriormente incrementata di 3.832.190.376, per compensare i minori introiti IMU e TASI. Questo significa che i comuni sardi contribuisco al fondo alla solidarietà nazionale, e, se ne hanno diritto ne ricevono una quota parte. Lo stesso vale per le province sarde.»

«Per quanto ci riguarda – scrivono i tre senatori – siamo convinti che si tratti di un errore legato ad una diversa interpretazione degli accordi del 2015, accordi importanti che hanno chiuso una vertenza entrate della Sardegna, dopo anni di trascuratezza regionale e di indifferenza dei governi precedenti, che però da una attenta lettura non prevedono in maniera esplicita il trasferimento delle competenze sulla finanza locale dallo Stato alla Regione, con i relativi finanziamenti.
Anche per questo motivo anche la Sardegna dovrebbe accedere ai fondi stanziati con i commi 438 e 439 della legge di bilancio 2017.
Non si tratta solo di una questione di diritto ma di esigenze di bilancio degli enti locali per la copertura di servizi essenziali a cui la Regione non può fare ulteriormente fronte.»

«Ad oggi – afferma Silvio Lai – le Province esistono e soprattutto hanno in carico una serie di interventi per i quali è necessario avere a disposizione risorse economiche. Stiamo parlando della manutenzione di strade, di istituti scolastici e della tutela dell’ambiente. Si tratta di circa 70 milioni di euro che verrebbero a mancare alle province e alla città metropolitana, a fronte di servizi che devono essere garantiti quotidianamente. Nei mesi scorsi avevamo evidenziato come il contributo al risanamento della finanza pubblica richiesto alle province sarde fosse molto ingente, in relazione ai servizi e alle funzioni che ancora vengono svolte dalle province sarde. Ebbene, questo ulteriore sacrificio andrebbe a colpire ulteriormente non gli enti in questione ma i cittadini sardi che rischierebbero di non poter contare su interventi di fondamentale importanza.»

«Ci rendiamo conto che essendo già in corso le attribuzioni agli enti locali, l’inserimento di altri territori riduce gli stanziamenti, ma sul piano parlamentare siamo pronti a fare la nostra parte e a sostenere il Governo in una iniziativa correttiva che sarebbe sicuramente condivisa. La nostra opinione – concludono Lai Angioni e Cucca – è che il tema della finanza locale possa essere oggetto di discussione e trasferimento di competenze all’interno di una revisione dei rapporti, che vada oltre il dato economico stabilito nel patto del 2015, ma ad oggi restando come competenza ancora in capo allo Stato e pensiamo che non ci debbano essere differenze su questo tema con le regioni ordinarie. Se un ente locale partecipa al risanamento dello Stato è giusto che ne debba ricevere uguale trattamento. Dalle prime interlocuzioni con il Governo ne abbiamo tratto una condivisione delle ragioni, siamo certi che presto arriverà una conferma.»

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Dal 3 al 5 novembre sono in programma, a Cagliari, tavole rotonde, dibattiti, proiezioni e mostre, per celebrare i 130 anni di Legacoop. La Sardegna diventa protagonista con un programma ricco di iniziative in programma il 3, 4 e 5 novembre nella sede della Fondazione Sardegna, via San Salvatore da Horta. «Si tratta di un appuntamento molto importante per la cooperazione, la Sardegna e la cooperazione nell’isola – spiega Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop – e la nostra regione con le sue testimonianze, i suoi partecipanti e questa iniziativa, diventa protagonista di questa grande celebrazione». Ospiti di rilievo per tre giorni di discussioni e approfondimenti. Saranno presenti il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, il presidente nazionale di Unipol Pierluigi Stefanini, il presidente della Fondazione Sardegna Antonello Cabras, il presidente dell’Abi Sardegna Giuseppe Cuccurese, il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba, il magnifico rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru. 

Primo appuntamento giovedì 3, alle ore 11.00 inaugurazione mostre “130 anni di Legacoop” e “Le parole di Grazia”, omaggio di Legacoop a Grazia Deledda. Alle 15.00 apertura lavori con Roberto Negrini vice presidente Legacoop nazionale. Proiezione video celebrativi 130-Storia di un futuro possibile, Cooperare in Sardegna. Seguono i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e incontro dibattito su “Agroalimentare cooperativo tra innovazione e sostenibilità” modera Daniele Caddeo direttore Legacoop Sardegna, dialogo con Elisabetta Falchi assessore regionale Agricoltura. Interventi di Salvatore Palitta (Consorzio pecorino romano), Nino Siclari (Coop Santa Margherita terra e sole), Gabriele Chessa (responsabile regionale pesca Legacoop), Francesco Casula (3A Arborea), Renato Ilotto Coop Cao, Salvatore Pala (Coop Pastori Nurri), Roberto Spoletti (Granarolo).

Ore 17.00, Cooperare tra Welfare e cultura, avvia i lavori Giovanni Condorelli presidente Legacoop Sassari. Dialogo con Luigi Arru assessore regionale alla Sanità, Claudia Firino assessore regionale alla Cultura. Interventi di Enzo Porcu (responsabile Coopsociali), Jose Moica (Coop culturali), Susanna Naitza (Coop La memoria storica), Silvio Obinu, (Coop sociale Lariso). Ore 18.30 La cooperazione è unica. Dialogo con Claudio Atzori (presidente Legacoop Sardegna), Fabio Onnis (presidente Confcooperative Sardegna), Sergio Cardia (presidente Agci Sardegna).

Venerdì 4 novembre

– ore 10.00

130 anni cooperativi in Sardegna, Gianni Locci vice presidente Legacoop Sardegna dialoga con Aldo Accardo (Docente Unica), Maria Rosa Cardia (Docente Unica), Giorgio Caredda (Docente La Sapienza). Interventi di Carlo Salis (Mediacoop), Giampiero Meloni (Coop Lacesa), Marta Brasi (Coop allevatrici sarde), Gianni Usai (Cooperazione)

– Ore 11.30

La cooperazione nella nuova economia tra capitale umano e innovazione. Avvia i lavori Riccardo Barbieri (direttore generale Fidicoop), Claudio Atzori (presidente Legacoop), Mauro Lusetti (presidente nazionale Legacoop), Francesco Pigliaru (Presidente regione Sardegna), Maria Del Zompo (Rettore Unica), Antonello Cabras (Fondazione Sardegna), Emilio Floris (Senatore)

– Ore 15.00

Cooperare è dare credito all’Europa

Avvia i lavori Chicco Gregu, ad Efficienza 4.0. Dialoghi con Claudio Atzori (Legacoop), Luigi Bobba (Sottosegretario ministero del Lavoro), Renato Soru (Eurodeputato), Salvatore Cicu (Eurodeputato), Raffaele Paci (vice presidente della Regione Sardegna), Pierluigi Stefanini (Presidente Unipol), Alberto Scanu (Presidente Confindustria Sardegna), Giuseppe Cuccurese (Presidente Abi Sardegna), Giovanni Luppi presidente nazionale agroalimentare Legacoop.

– Ore 17.00

La cooperazione è lavoro giusto.

Avvia i lavori Totoni Sanna (Legacoop Nuoro), dialoghi con Ignazio Angioni (Senatore), Virginia Mura (Assessore regionale al Lavoro), Luigi Piano (Responsabile area lavoro Legacoop), Silvana Frau (Responsabile turismo Legacoop), Ignazio Ganga (segretario regionale Cisl ), Michele Orlandi (Conad), Tonino Tanda (Isolex).

Sabato 5 novembre

– Ore 10.00

Apprendimento cooperativo, avvia i lavori Daniela Schirru (Legacoop Cagliari). Partecipano Roberta Trovarelli (responsabile progetto Bellacopia), Francesco Feliziani (Direttore generale ufficio scolastico regionale), Luisa Zedda (Isforcoop), Stefano Curati (Cooperativa Infora), presidi scuole superiori Sardegna. 

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Buone pratiche, ulteriori margini d’intervento, criticità. Si è analizzato ciascuno di questi aspetti nel convegno “Lavoro e Giustizia minorile: percorsi di inclusione”, che si è tenuto oggi al Lazzaretto di Cagliari. L’iniziativa, organizzata dall’assessorato regionale del Lavoro in collaborazione con il Centro di Giustizia minorile di Cagliari, ha messo a confronto rappresentanti istituzionali, esperti e operatori che lavorano a contatto con i ragazzi presi in carico dal circuito della giustizia minorile, per fare il punto sugli interventi messi in campo sul territorio sardo con il contributo della Regione, prendendo spunto dal Protocollo d’intesa stipulato lo scorso 9 maggio a Cagliari proprio tra l’Assessorato e il Centro di Giustizia minorile.
«Da tempo l’assessorato collabora con il Tribunale dei minori e con il Dipartimento della giustizia minorile – ha detto l’assessore Virginia Mura -. Avvertiamo la comune necessità di dare risposte a ragazzi che non dobbiamo lasciare indietro nonostante abbiano un percorso difficile, anzi soprattutto per questo. Parliamo di giovanissimi – aggiunge l’assessore del Lavoro – che hanno incontrato l’ambito penale e la giustizia minorile. L’impegno delle istituzioni deve essere di operare insieme per dar loro una seconda possibilità, ma la giornata di oggi è stata importante anche perché ha iniziato a coinvolgere il mondo imprenditoriale. C’è bisogno di chi dà lavoro per offrire nuove chances a chi vuole riscattarsi. Vogliamo richiamare la responsabilità sociale del tessuto produttivo, in modo da poter offrire percorsi di inclusione a questi giovani.»

Nel corso della mattinata la dirigente del Centro di giustizia minorile per la Sardegna, Isabella Mastropasqua, ha presentato il libro-inchiesta di cui è coautrice “Lavori In-Giusti – Indagine sul lavoro minorile nel circuito della Giustizia penale”. Il volume, realizzato in collaborazione con Save the Children, individua una correlazione piuttosto precisa tra ‘lavoro precoce’, spesso vero e proprio sfruttamento, e devianza minorile. La ricerca dimostra come il 70% dei giovanissimi che finiscono nelle maglie della giustizia hanno incrociato il “lavoro precoce”, il 40% addirittura prima dei quattordici anni di età e l’11% entro gli undici anni. Il lavoro insomma, che è forse la massima forma di inclusione sociale, da questi ragazzi, provenienti da contesti familiari e sociali problematici, spesso viene invece associato a situazioni che hanno già incrociato e da cui sono stati respinti. Nel libro si dà anche conto della buona pratica avviata in Sardegna con la collaborazione tra istituzioni, sfociata nell’estensione del “Tirocinio atipico” e fatta propria, come buona pratica, dalla Conferenza Stato–Regioni.
Nel corso della mattinata sono intervenuti la Presidente del Tribunale per i minorenni di Cagliari Marinella Polo, il senatore Ignazio Angioni (componente della Commissione Lavoro) e Piergiorgio Pirisi, educatore del Centro di Giustizia minorile per la Sardegna. Il convegno ha anche ospitato le storie di realtà che si occupano del reinserimento lavorativo dei ragazzi presi in carico dal sistema della giustizia minorile penale (le cooperative Elan, Lariso ed Eugo Sardegna) e le testimonianze dirette, a tratti toccanti, di alcuni ragazzi che hanno avuto problemi con la giustizia e che ora stanno trovando riscatto attraverso la possibilità di imparare un mestiere.

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Venerdì 24 giugno, al Lazzaretto di Cagliari, è in programma il convegno “Lavoro e Giustizia minorile: percorsi di inclusione”. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato regionale del Lavoro, sarà l’occasione per illustrare i progetti di integrazione socio-lavorativa rivolti a minori e giovani adulti detenuti realizzati dal Centro di giustizia minorile per la Sardegna e gli interventi messi in campo sul territorio sardo con il contributo della Regione.

Tra gli argomenti che animeranno la mattinata di lavori, è in scaletta anche un focus dedicato agli strumenti che facilitano l’inserimento lavorativo dei soggetti sottoposti a misure penali, come ad esempio il “Tirocinio atipico“, rispetto al quale la Regione ha adottato apposite Linee guida, recependo l’Accordo siglato in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome.

Il programma dei lavori si aprirà alle 9.30, con i saluti dell’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del ministero della Giustizia Francesco Cascini. A seguire spazio agli interventi della dirigente del Centro di giustizia minorile per la Sardegna Isabella Mastropasqua (che presenta il libro “Lavori In-Giusti – Indagine sul lavoro minorile nel circuito della Giustizia penale”); della Presidente del Tribunale per i minorenni di Cagliari Marinella Polo, dei senatori Ignazio Angioni (componente della commissione Lavoro) e Giuseppe Luigi Cucca (componente della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica), e di Piergiorgio Pirisi, Educatore del Centro di Giustizia minorile per la Sardegna. Intorno alle 12 saranno inoltre presentate alcune testimonianze dirette dell’inserimento lavorativo di soggetti sottoposti a misure penali. Chiuderà i lavori l’assessore del Lavoro, Virginia Mura.
Sono invitati a partecipare i rappresentanti del terzo settore, gli operatori sociali, i soggetti istituzionali, le associazioni di categoria e gli imprenditori sensibili ai temi dell’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti.

Domani a Oristano verrà presentato il Social Bus, l’ufficio multimediale itinerante che fornisce ai cittadini informazioni sui progetti realizzati in materia di occupazione, formazione, istruzione e inclusione sociale inseriti nel Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo. Il Social Bus sosterà in Piazza Eleonora mentre nella sala del Consiglio comunale, dalle ore 10.00, si svolgerà un dibattito sull’inclusione sociale con la partecipazione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, del sindaco di Oristano, Guido Tendas, dell’Autorità di Gestione POR FSE Sardegna, Eugenio Annicchiarico, del consigliere regionale Mario Tendas e del senatore Ignazio Angioni.
L’incontro fa parte degli eventi territoriali promossi dalla Regione per far conoscere ai cittadini gli interventi realizzati attraverso i finanziamenti del Programma Operativo. Nel corso dell’incontro saranno discussi argomenti di stretta attualità legati ai bandi attivi, in particolare le Politiche attive in materia del lavoro, la flexicurity e la nuova Programmazione Regionale del FSE 2014/2020. Con il Piano Flexicurity/Sardegna 2015, l’assessorato del Lavoro interviene con soluzioni concrete di politiche attive per il lavoro, con l’obiettivo di reinserire i lavoratori espulsi dal sistema produttivo, attraverso incentivi alle imprese che operano nella nostra regione. I destinatari degli interventi sono i lavoratori disoccupati che nel corso del 2014 sono fuoriusciti dal bacino della mobilità in deroga.
La Sardegna, tra le prime in Italia ad aver ricevuto l’approvazione in via definitiva del Programma 2014-2020 da parte della Commissione Europea, si trova nelle condizioni di poter utilizzare in un arco di sette anni una somma pari a 444 milioni e 800mila euro. Particolare riguardo sarà dato all’accesso al lavoro per le persone inattive e in cerca di occupazione, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone ai margini del mercato del lavoro.
Social Bus copia

 

Gianni Cuperlo, Deputato PD ed ex presidente del Partito, sabato 28 febbraio sarà a Cagliari per incontrare i giornalisti e partecipare al convegno organizzato da “SinistraDem Sardegna”.

Alle 10.00 Cuperlo sarà in via Emilia 39, presso i locali della “Fondazione Berlinguer-Salone Renzo Laconi”, per incontrare i giornalisti e gli organi di informazione.

Successivamente, parteciperà al convegno organizzato da “Sinistra Dem Sardegna”, dal titolo “Un nuovo orizzonte per l’EuropaDalle politiche del rigore a quelle del lavoro e della giustizia sociale”.

All’incontro, introdotto da Yuri Marcialis, coordinatore SinistraDem Sardegna, e coordinato da Pietrina Canu, parteciperanno Renato Soru, segretario regionale PD, Ignazio Angioni, Senatore PD, Michele Carrus, segretario regionale CGIL, e Gianfranco Bottazzi, sociologo.

Previsti gli interventi di Claudio Atzori, Presidente Lega Coop Sardegna, Francesco Berria, Presidente Fondazione Enrico Berlinguer, Davide Burchi, Segretario PD Ogliastra, Salvatore Cherchi, presidente dell’Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo, Bruno Concas, Vicesegretario GD Sardegna, Ninni Depau, Presidente Consiglio Comunale di Cagliari, Giampaolo Diana, SinistraDem Sardegna, Carlo Dore jr, Libertà e Giustizia Cagliari, Salvatore Multinu, SinistraDem Sardegna, e Gianluca Scroccu, presidente della Fondazione Luca Raggio.

 

THotel Cagliari copia

Il prossimo 20 novembre Legacoop Sardegna celebra il suo 11° Congresso. L’appuntamento, in programma a Cagliari, presso il THotel, vedrà la partecipazione di 270 delegati provenienti da tutti i territori della Sardegna e, a partire dalle 9.30, durerà per l’intera giornata. Giunge a conclusione di sei assemblee territoriali che hanno visto confrontarsi e discutere nei diversi territori della Sardegna rappresentanti delle cooperative, delle istituzioni locali, della politica e delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali.

Parteciperanno ai lavori del congresso il Presidente Nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, il viceministro dell’Agricoltura Andrea Olivero, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, il parlamentare europeo Renato Soru, il senatore Ignazio Angioni, il Vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai, il prof. Roberto Malavasi, dell’Università di Cagliari, insieme ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali.

Al centro del dibattito congressuale ci saranno i temi della crisi, nelle sue diverse articolazioni ed espressioni, in particolare con i suoi effetti negativi sul lavoro, e delle opportunità di sviluppo, del ruolo fondamentale che la cooperazione sta svolgendo e vuole svolgere, insieme ad altri, per una nuova rinascita della Sardegna.

Lo slogan del Congresso, “all’orizzonte UNA Sardegna”, è la sintesi della forte volontà espressa da Legacoop in direzione di una ricomposizione del dibattito tra le classi dirigenti di tutte le componenti economiche, sociali e politiche della nostra regione, con l’obiettivo di unire le tante idee della Sardegna del futuro che oggi coesistono, spesso fortemente contrastanti l’una con l’altra, e comunque incapaci di costituire una impalcatura ideale attorno alla quale ricostituire il tessuto sociale, economico e produttivo di questa regione.

 

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La docente universitaria Giannarita Mele, ex segretaria della Cgil Scuola, è la nuova presidente del Partito Democratico della Sardegna. E’ stata eletta oggi dall’assemblea regionale scaturita dalle primarie che il 26 ottobre hanno portato all’elezione a segretario dell’europarlamentare Renato Soru, riunitasi per la prima volta al Teatro Parco degli Scolopi, a Sanluri, alla presenza del nuovo segretario.

L’elezione di Giannarita Mele, espressa dalla componente del senatore Ignazio Angioni, 47 anni, secondo classificato alle spalle di Soru alle primarie, è scaturita da un accordo che ha riportato unità nel partito anche con la componente del terzo candidato alle primarie, l’ingegner Thomas Castangia, 39 anni, che ha espresso una delle due vicepresidenti, Sara Marrocu, capolista nel Sulcis. L’altra è Micaela Morelli, espressa dalla maggioranza.

Renato Soru.

Renato Soru. Renato Soru.

L’europarlamentare Renato Soru, 57 anni, è stato eletto nuovo segretario regionale del PD con 19.895 voti (51,20%). Le primarie hanno espresso un risultato prevedibile, come prevedibile era il notevole calo di affluenza nei seggi allestiti nelle 8 province sarde.

Considerata la grande alleanza che sosteneva l’ex governatore, è da considerare rilevante il risultato raggiunto dal senatore Ignazio Angioni, 47 anni, con 14.266 voti (36,72%). Ha ottenuto 4.693 voti (12,08%), infine, l’ingegner Thomas Castangia, il candidato più giovane con i suoi 39 anni.

Con questi risultati, con Renato Soru sono stati eletti 83 delegati all’assemblea regionale, con Ignazio Angioni 58, con Thomas Castangia 19.

Nel Sulcis Iglesiente, la vittoria di Renato Soru è stata più ampia rispetto al dato regionale, con 1.314 voti su 2.201 votanti, per una percentuale del 59,7. Ignazio Angioni s’è attestato a 687 voti, il 31,21%; Thomas Castangia a 200 voti, il 9,09%. Il dato di Cagliari città, viceversa, è molto vicino a quello regionale. Renato Soru ha ottenuto 1.274 voti su 2.441 votanti, il 52,19%; Ignazio Angioni 890 voti, il 36,36%; Thomas Castangia 277 voti, l’11,35%.

Le operazioni di voto delle primarie del PD hanno fatto emergere ancora una volta la singolarità di un regolamento che, prevedendo la partecipazione al voto delle elettrici e degli elettori che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori, alla prova dei fatti registra la presenza nei seggi, accolti senza obiezione alcuna, di cittadini “chiaramente” appartenenti ad altre aree politiche ed “esplicitamente” ad altri partiti. Il caso più clamoroso è emerso a Olbia, dove in uno dei seggi allestiti per la scelta del nuovo segretario del PD, si è recato ed ha regolarmente votato il deputato Settimo Nizzi, ex sindaco ed oggi uno dei coordinatori regionali di Forza Italia.

Con l’elezione a segretario regionale del primo partito nazionale e regionale, Renato Soru ritorna un protagonista di primissimo piano della politica in Sardegna, ruolo che ricoprirà anche da europarlamentare, sulla falsariga di quanto avviene in campo nazionale, dove il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, è anche segretario nazionale del Partito Democratico.

Ora sarà interessante verificare quali riflessi avrà l’elezione alla segretaria regionale di Renato Soru sugli assetti della Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru. Da più parti, infatti, alla vigilia si sosteneva che un’eventuale vittoria di Renato Soru avrebbe determinato, a breve, un rimpasto in Giunta, con l’ingresso di alcuni uomini “vicini” al neo segretario. Come si ricorderà, Francesco Pigliaru iniziò la sua esperienza politica ed amministrativa nel 2004, come assessore della Programmazione della Giunta Soru, dalla quale si dimise in contrasto con l’allora governatore nell’ottobre del 2006.