19 December, 2025
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Il comune di Sant’Antioco informa che venerdì 19 dicembre verrà presentato il Progetto INCLUDIS 2024 – Rotte di Inclusione: Arcipelago di Nuove Opportunità, co-progettato dall’Ambito Plus Arcipelago delle Isole con la Cooperativa Sociale Le Api e la Cooperativa Sociale Millepiedi.

L’evento si terrà in una cornice unica: a bordo del traghetto Anna Mur della compagnia Delcomar, in navigazione sulla rotta che collega Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte: un momento simbolico di condivisione su rotte di nuove opportunità. Nel corso della navigazione si terrà la proiezione in anteprima del cortometraggio “Provini: Rotte di Inclusione Arcipelago di nuove opportunità”, un’opera che intende sensibilizzare sul valore dell’inclusione e sulle sfide ancora da affrontare, anche attraverso l’ascolto di chi con la disabilità vive e convive quotidianamente.

L’evento, che si svolgerà interamente a bordo del traghetto Anna Mur durante la tratta Calasetta-Carloforte e ritorno, vedrà la partecipazione di Gabriele Cossu, attore, cabarettista e regista.

Programma della giornata:

  • Ore 10.20: Partenza del traghetto verso Carloforte – Inizio lavori a bordo.
    • Saluti istituzionali: Presidente dell’Unione dei Comuni Arcipelago del Sulcis e Sindaco del comune Sant’Antioco Ignazio Locci.
    • Presentazione del progetto e proiezione del cortometraggio “Provini: Rotte di Inclusione Arcipelago di nuove opportunità”.
    • Interventi dei referenti Progetto Includis/Responsabile Plus Arcipelago del Sulcis
    • Intervento della dott.ssa Marika Batzella, Direzione generale delle Politiche Sociali – Servizio interventi integrati alla persona Regione Autonoma della Sardegna.
    • Intervento del sindaco di Carloforte Stefano Rombi
    • Intervento del sindaco di Calasetta Antonello Puggioni
    • Dialoghi e scambi con i protagonisti del cortometraggio e le loro famiglie, con la partecipazione di Gabriele Cossu.
  • Ore 12.40: Rientro e sbarco a Calasetta.

«Restando prioritaria l’approvazione della manovra finanziaria entro il 31 dicembre, al fine di evitare un dannoso esercizio provvisorio e garantire certezza di programmazione, la nostra critica è indirizzata ai trasferimenti insufficienti agli enti locali, alla necessità di rafforzare Province e Città Metropolitane con risorse certe (almeno 50 milioni all’anno per il triennio), agli investimenti strutturali in digitalizzazione, interoperabilità e formazione, all’esigenza di una governance unitaria e condivisa delle politiche pubbliche.»
Lo ha detto Ignazio Locci, presidente del Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna, dopo l’approvazione all’unanimità di un documento con il parere del CAL sulla Finanziaria 2026, che contiene anche la disponibilità «a rinviare il passaggio formale della seduta congiunta prevista dalla sessione di approvazione del bilancio, qualora ciò possa agevolare e accelerare l’iter di approvazione della manovra regionale».

.«La disponibilità di nuove risorse non produrrà effetti senza un pieno coinvolgimento del sistema degli enti locali nelle scelte programmatiche e nell’attuazione delle politiche, a partire dalla ‘Vertenza Entrate’ che dipenderà anche dalla capacità della Regione di impiegare le risorse secondo un modello di governance partecipata, in cui le Autonomie locali possano contribuire alla definizione delle priorità e, soprattutto, attuare efficacemente gli interventi programmati – ha aggiunto Ignazio Locci -. Perciò, il CAL ritiene necessario avviare un percorso di coinvolgimento istituzionale delle Autonomie locali nella programmazione dell’utilizzo delle risorse aggiuntive derivanti dalla ‘Vertenza Entrate’ con l’obiettivo di dar vita ad un ‘Piano di Rinascita della Sardegna’ e l’apertura di un tavolo permanente Regione-Enti locali dedicato alla definizione dei rapporti finanziari interni. Una nuova vertenza interna Regione-Autonomie locali deve avere come obiettivo la costruzione di un sistema finanziario coerente, trasparente e sostenibile.»

«Il CAL propone anche una riforma della finanza locale che includa un percorso graduale di compartecipazione diretta delle autonomie locali alle entrate regionali, l’avvio di un vero e proprio federalismo fiscale regionale, una revisione strutturale del Fondo Unico. E chiede alla Regione supporto e assistenza nell’apertura di una vertenza con lo Stato sulle numerose diseguaglianze subite dagli enti sardi rispetto alle altre regioni. Infine, abbiamo segnalato la necessità di almeno 40 milioni di euro destinati agli Enti locali per la promozione di progetti e cantieri comunali (cosiddetti ‘Cantieri Lavoras’)», ha concluso il presidente Ignazio Locci.

Ampia partecipazione questa mattina (giovedì 11/12) di bimbe e bimbi della Scuola Primaria dell’Istituto Globale di Sant’Antioco alla manifestazione “Piantiamo il futuro”, Festa dell’albero promossa dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Sant’Antioco e realizzata grazie al contributo della squadra tecnica del Comune di Sant’Antioco, della Protezione Civile e dell’Istituto Globale, che ha garantito la presenza delle classi terze, quarte e quinte dei plessi “Maria Cristina Piras” di via Bologna e di via Manno.

Oltre cinquanta alberi, tra lecci, corbezzoli, lentisco e mirto, piante appartenenti alla macchia mediterranea, sono stati messi a dimora in un’area verde di via Matteotti, già oggetto in passato di rimboschimento. Grande partecipazione anche delle famiglie, che hanno assistito a questa bellissima iniziativa all’aria aperta all’insegna della natura e del futuro, con la fortuna di una bella giornata di sole e temperature gradevoli.

A tutti i piccoli studenti sono stati donati una sacchetta con all’interno un grembiule, guanti e paletta, utili per la piantumazione a cui hanno preso parte attivamente. All’evento hanno presenziato il sindaco Ignazio Locci, il vicesindaco Francesco Garau e l’assessore della Pubblica Istruzione Luca Mereu: «Sono grato all’Associazione Nazionale Carabinieri per avere proposto e organizzato la Festa dell’Albero – ha commentato il sindaco e ringrazio tutti coloro che vi hanno preso parte, dall’istituzione scolastica alla Protezione Civile, al Comando di Polizia Locale, oltre ai genitori e ai nonni. Coinvolgere i bambini in queste attività è un’esperienza altamente formativa che l’Amministrazione Comunale sostiene in tutte le forme possibili».

Collaborazione tra istituzioni e operatori, condivisione di buone pratiche, analisi delle criticità e dialogo continuo tra coloro che, a vario titolo, operano nella tutela e nella valorizzazione dell’archeologia del territorio, creando le basi per una rete tra Comuni del Sulcis Iglesiente capace di attrarre risorse e visitatori, favorendo lo sviluppo del patrimonio archeologico di questa porzione di Sardegna. Nasce così il “Festival di Archeologia Sulcitana”, promosso dal Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco con un finanziamento della Regione Sardegna: «Un programma di appuntamenti che, dal mese di dicembre 2025 alla primavera del 2026, coinvolgerà enti di ricerca, amministrazioni e professionisti del patrimonio, con l’obiettivo di costruire un confronto tra tutti gli attori che operano nella salvaguardia e nella più ampia fruizione dell’archeologia del territorio commenta la direttrice del Parco Storico Archeologico del Comune di Sant’Antioco, Sara Muscuso -. Il Festival prevede incontri dedicati alla ricerca archeologica nel Sulcis-Iglesiente, al ruolo dei musei, alle strategie di comunicazione e partecipazione e culminerà con una giornata consacrata ad un fam trip internazionale».

La prima fase del Festival, rivolta agli enti e alle cooperative che gestiscono siti e musei archeologici del Sulcis Iglesiente, intende essere un punto di partenza per un confronto diretto sul presente e sul futuro dell’archeologia, affrontando insieme criticità, buone pratiche e prospettive di collaborazione tra istituzioni e operatori. «Con l’obiettivo di fare rete spiega il sindaco del comune di Sant’Antioco, Ignazio Locci- il primo appuntamento consiste in due tavoli di confronto dal tema “Archeologia e sviluppo locale. Strategie di gestione e promozione nel Sulcis Iglesiente”: uno politico e uno gestionale, che si terranno rispettivamente nelle giornate del 12 e del 13 dicembre 2025 nella sede del Museo archeologico di Sant’Antioco e vedranno la partecipazione dei Sindaci nei cui Comuni insistono siti di interesse archeologico aperti alla fruizione, la Provincia, la Soprintendenza, l’assessorato regionale della Cultura, nonché enti e soggetti che operano nell’ambito dei beni archeologici.»

Venerdì 12 dicembre alle 10.00 si aprirà con “Il ruolo dell’archeologia nei processi di valorizzazione del Sulcis Iglesiente” – Incontro con i Sindaci dei Comuni interessati dalla presenza di beni archeologici aperti al pubblico e rappresentanti della Provincia del Sulcis Iglesiente.

Sabato 13 dicembre, alle 10.00, si proseguirà con il tavolo “Strategie di gestione e promozione nel Sulcis-Iglesiente” – Incontro con direttori dei Musei e soggetti gestori dei beni archeologici nel territorio del Sulcis-Iglesiente.

Il cartellone degli eventi si snoderà fino alla primavera del 2026 con una serie di appuntamenti di varia natura. Nel mese di febbraio il focus sarà incentrato su “Ricerche archeologiche nel Sulcis-iglesiente: territori, contesti e prospettive”, un convegno con direttori scientifici degli scavi archeologici nel territorio del Sulcis Iglesiente. Nel mese di marzo i momenti di condivisione saranno due: “Musei archeologici 4.0: Sfide e Innovazioni per il Futuro dell’Archeologia”, incontro con direttori dei musei archeologici della Sardegna; e “Radici della storia: Esperienze di Archeologia Sperimentale e Digitale”: presentazioni, dibattiti e dimostrazioni pratiche di archeologia sperimentale e di archeologia digitale. Infine, chiuderà questa prima edizione del Festival un Fam Trip internazionale: “Familiarization Trip” dedicato al turismo archeologico e culturale nel territorio del Sulcis Iglesiente.

 «Il Festival di archeologia commenta l’assessore della Cultura, Luca Mereurappresenta un’importante occasione di valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’isola. Un appuntamento di rilievo, pensato per promuovere la conoscenza, favorire il dialogo tra istituzioni, studiosi, appassionati e visitatori e celebrare il ruolo centrale di Sant’Antioco nella storia del Mediterraneo.»

«La Finanziaria regionale non risponde alle istanze delle Autonomie locali e non chiarisce su poteri e risorse. In particolare sul Fondo unico, finanziato con 80 milioni di euro in meno rispetto al 2023 e 2024. Certamente un passo indietro rispetto alle aspettative. Siamo in un periodo di forte crisi, che si acuisce nel momento della chiusura dei bilanci e preoccupa fortemente gli amministratori locali alle prese con il diminuire costante delle risorse disponibili. Serve un segnale forte e tempestivo, anche perché manca la certezza dell’approvazione della Finanziaria in Consiglio regionale entro fine anno. Sarebbe anche opportuno che nella ‘vertenza entrate’ con lo Stato ci fosse spazio per inserire un riferimento al trasferimento delle risorse agli enti locali. Perché, pur non disconoscendo le ragioni della Regione, c’è il pericolo che le Autonomie locali restino schiacciate da un accordo che non le vede protagoniste».
Ignazio Locci, presidente del Cal, si è espresso così al termine della riunione del Consiglio delle autonomie locali, che si è svolta questa mattina.

«A nome delle Autonomie locali voglio esprimere la mia vicinanza ai lavoratori dell’Eurallumina. Siamo consapevoli che si tratta di una vertenza importante con una buona prospettiva di chiusura positiva, perciò ci auguriamo che il Governo nazionale riesca a restituire serenità ai lavoratori, costruendo un percorso duraturo per favorire la ripresa. Un ringraziamento anche al ministro Calderone per la sensibilità dimostrata con questa visita a Portovesme.»
Lo ha detto Ignazio Locci, presidente del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali), commentando la presenza in fabbrica del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone.

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha organizzato un evento pubblico per lunedì 1 dicembre presso la sala consiliare, a partire dalle 17.30, dal titolo “Prendersi cura del bene comune, nuove opportunità per la città”.

Il sindaco Ignazio Locci e l’assessore dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici Francesco Garau, affiancati dal responsabile dell’Ufficio Lavori pubblici e Appalti, ing. Claudio Ledda, illustreranno tutti i programmi di investimento che collocano al centro il “bene comune”, per la cui realizzazione sono previsti finanziamenti per oltre 23 milioni di euro. L’obiettivo è informare compiutamente i cittadini, e non soltanto, facendo un focus su programmazione, finanziamenti e progettazione.

L’incontro sarà inoltre trasmesso in diretta streaming sulle piattaforme YouTube e Facebook del comune di Sant’Antioco.

 

«Al netto della scontata preoccupazione e dell’appello ai cittadini per una ‘raccolta differenziata con rigore’, nella comunicazione dell’assessore Laconi è mancata la proposta. Neanche un accenno ad una soluzione fattibile per l’intero sistema regionale, lasciando nell’incertezza Comuni e cittadini.»

Ignazio Locci, presidente del Cal (Consiglio delle Autonomie locali) ha commentato così le parole dell’assessore della Difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, sulle difficoltà nello smaltimento della plastica.

«I cittadini non potranno tenersi a casa la plastica, parte più voluminosa dei rifiuti solidi urbani, per troppo tempo, perciò aumenta il rischio di un conferimento illecitoha aggiunto Ignazio Locci -. L’altro rischio che si prefigura è che la plastica venga considerata rifiuto secco indifferenziato, determinando un incremento dei costi a carico dei cittadini e degli enti locali. È opportuno che la Regione dia immediate indicazioni ad amministratori e cittadini per uscire da questo difficile momento di incertezza.»

L’Unione dei Comuni Arcipelago del Sulcis si è aggiudicata 800mila euro per la realizzazione della struttura “Hub” del Centro per la famiglia attivo nell’ambito del Plus, Piano Locale Unitario Dei Servizi alla Persona, che sorgerà nel Comune di Sant’Antioco grazie alla riqualificazione dei locali ex mensa della scuola primaria di via Bologna. Un passo importante che contribuisce al rafforzamento dei servizi che stanno prendendo forma nel Plus dell’Arcipelago, istituito recentemente e all’interno  del quale rientrano i comuni di Sant’Antioco, Carloforte e Calasetta, quali “Home Care premium” o “Includis”.

«Oltre al finanziamento per l’infrastruttura commenta il presidente dell’Unione dei Comuni, Ignazio Locci, sindaco del comune di Sant’Antioco sono in corso i lavori di coprogettazione con gli Enti del terzo Settore del territorio, per promuovere un sistema coordinato di servizi di contrasto alla povertà e di supporto alle famiglie ed ai servizi socio educativi territoriali delle tre comunità protagoniste del Plus Arcipelago del Sulcis, per un finanziamento complessivo di 450mila euro. Servizi e opportunità che verranno distribuiti nei tre Centri, con il comune denominatore di migliorare il benessere dei propri cittadini.»

Il Centro per la Famiglia, in coerenza con il modello nazionale siglato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, costantemente monitorato dalla Direzione delle Politiche Sociali della Regione Sardegna, è immaginato come uno strumento volto a rafforzare il sistema dei Centri quali punti di riferimento per le famiglie. In particolare si tratta di uno strumento altamente flessibile per adattarsi ai diversi bisogni territoriali ma, nel contempo, in grado di fornire indicazioni comuni a livello nazionale per favorire il necessario raccordo fra i diversi territori, aumentare la coerenza e la sistematicità delle azioni da porre in essere, anche in una logica sinergica.

«Come Cal abbiamo apprezzato la volontà di coinvolgere le autonomie locali in questo processo che punta ad aggiornare la forma di governo della Sardegna. Constatiamo un ritardo almeno ventennale e siamo convinti che rappresenti un’ottima occasione per approvare un testo unico degli enti locali, una riforma organica che definisca i rapporti con la Regione, ma anche tra i Comuni e le Province, ridefinendo il ruolo del Cal. È necessario ristabilire un equilibrio reale tra Regione ed enti locali territoriali, secondo il principio costituzionale di equiordinazione. L’attuale struttura regionale è datata e rigida, perciò poco reattiva rispetto alle sfide odierne. Bisogna impostare una separazione chiara tra funzioni di governo e funzioni amministrative con un sistema più dinamico e moderno. La riforma statutaria deve diventare l’occasione per ridare centralità ai territori e costruire un sistema istituzionale più equilibrato e moderno, capace di dare risposte reali ai cittadini. Il Cal ha un ruolo costituzionalmente riconosciuto e vuole incidere realmente nelle politiche regionali.»

Ignazio Locci, presidente del Consiglio delle Autonomie locali, lo ha detto al termine dell’audizione davanti alla Commissione speciale per la riscrittura della Legge Statutaria, presieduta dal presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini.

Il presidente Ignazio Locci ha anche preannunciato che nelle prossime settimane il Cal consegnerà alla Commissione un pacchetto di proposte, che comprenderà anche strumenti finanziari adeguati e una revisione della legge elettorale con garantisca la rappresentanza territoriale.