29 April, 2024
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Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto con la palla in mano J.Flynn contrastato da Edgar Sosa :D.Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

La Dinamo Banco di Sardegna travolge la Dolomiti Trento ed ora “vede” la semifinale scudetto con Milano. Dopo aver riportato la sfida in parità violando il campo dei trentini, la squadra di Meo Sacchetti ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori nella sera più importante della stagione, “surclassando” la Dolomiti con una prestazione ed un punteggio che non lasciano spazi a dubbi e recriminazioni: 103 a 78, primo tempo 53 a 33, che ha entusiasmato lo straripante pubblico del PalaSerradimigni. La Dinamo ha menato la danza con autorità fin dalle prime battute, con una “bomba” da 3 punti di David Logan, un canestro da fuori di Kenneth Kadji (5 a 0) e un’altra “bomba” dello stesso Kadji (8 a 2), subendo poi una prima reazione avversaria (8 a 8). La Dolomiti, squadra che nella regular season aveva vinto entrambe le sfide con sicurezza, è riuscita a tenere il match in equilibrio fino al 8′ (16 a 16) ma la sua è stata solo un’illusione, perché Sassari è tornata avanti con decisione e con un finale del primo quarto in crescendo ha allungato nei due minuti successivi con un parziale di 12 a 2, con “bomba” da 3 punti di Brian Sacchetti e canestro da fuori di Jeff Brooks (28 a 18).

In avvio di secondo quarto la marcia della Dinamo è stata devastante, Tony Mitchell non è riuscito a scuotere i suoi e con uno show al tiro di Rakim Sanders, Edgar Sosa e Kenneth Kadji, il divario è cresciuto fino al +22 (50 a 28) al 16′, +24 al 19′ (55 a 31), per il +22 (55 a 33) dell’intervallo lungo.

Nel terzo quarto la Dolomiti ha tentato un’ultima reazione e, approfittando di una leggera flessione della Dinamo, e aggiustando la mira al tiro soprattutto con Jamarr Sanders, Filippo Baldi Rossi e Davide Pascolo, ha limato qualche punto del ritardo fin lì accumulato, facendo suo il parziale (18 a 26).

La Dinamo ha ripreso a martellare il canestro avversario da tutte le posizioni, soprattutto dalla lunga distanza, con Edgar Sosa e Kenneth Kadji d ha chiuso oltre quota 100, con il punteggio di 103 a 78 che porta la serie sul 2 a 1 e pone la Dinamo Banco di Sardegna nella condizione di poter chiudere i conti già domenica sera, nella seconda sfida in programma al PalaSerradimigni (inizio ore 20.30), per andare alla semifinale scudetto con Milano che per la terza volta in 6 giorni ha asfaltato Bologna, questa volta in trasferta, per 92 a 65, ed ha chiuso la serie con un facile quanto prevedibile 3 a 0.

La prestazione della Dinamo assume un significato ancora più profondo se si considera che Meo Sacchetti ha alternato tutti i suoi uomini migliori (chi ha giocato di più sono Edgar Sosa e Kenneth Kadji, con soli 23′). Eccezionale la prestazione di Edgas Sosa, miglior realizzatore dell’incontro con 23 punti in 23 minuti, 3 su 3 da 2 punti, 4 su 7 da 3 punti e 6 su 7 ai tiri liberi e Kenneth Kadji, 21 punti in 23 minuti, con un 5 su 5 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi. Ma è stata tutta la squadra a girare a mille, con il 75,8% nei tiri da 2 punti (25 su 33), il 33,3% nei tiri da 3 punti (11 su 33) e il 90,9% dalla lunetta (20 su 22), 9 rimbalzi offensivi e 23 difensivi. La Dolomiti s’è attestata al 59,5% nei tiri da 2 punti, al 22,6% nei tiri da 3 punti (7 su 31) e al 100% dalla lunetta (13 su 13).

Il Banco di Sardegna espugna Trento ed ora ha due sfide casalinghe per “prendersi” la semifinale scudetto. Archiviata la sconfitta della gara d’esordio dei quarti di finale e i brutti ricordi delle due sconfitte subite con lo stesso avversario nella regular season, la squadra di Meo Sacchetti ieri sera ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori, violando il campo della Dolomiti con grande autorità per 88 a 79.

Che sarebbe stata un’altra Dinamo rispetto a due giorni prima, la squadra di Maurizio Buscaglia lo ha capito subito, andando sotto 11 a 0 in meno di tre minuti, trascinata da Edgar Sosa, miglior realizzatore dell’incontro con 21 punti in 23 minuti (insieme al campione di casa Tony Mitchell, che però ha messo a segno 21 punti in 36 minuti), e da un grande Shane Laval. Immediata la reazione della Dolomiti che in altri tre minuti, con un parziale di 12 a 2, s’è portata a un solo punto (12 a 13) ed ha impattato al 7′ con due tiri liberi di Pascolo (15-15). Parità anche al termine del primo quarto: 21-21.

In avvio di secondo quarto, nuovo allungo sassarese, 29 a 24, con una “bomba” da tre punti di Laval, Trento accusa il colpo e in 90 secondi si ritrova sotto di 12 con una schiacciata e successivo tiro libero di Jeff Brooks: 24 a 36. Ma la “fuga” della Dinamo è stata parzialmente frenata da Trento che ha saputo tenere il ritardo entro i 7 punti ed è poi andata al riposo di metà gara sotto di 4: 40-44.

Nel terzo quarto la Dolomiti ha cercato di cambiare marcia, ribaltando il risultato a proprio favore, fino al +5 al 22′ (51-46), ma il punteggio è rimasto in equilibrio a lungo e la Dinamo ha rimesso la testa avanti prima dell’ultima pausa breve: 59-61.

In avvio del quarto conclusivo un canestro da due di Matteo Formenti ha lanciato la fuga decisiva della Dinamo che ha trovato in David Logan l’uomo in più (sue le “bombe” del +9, 59-68 e del +12, 59-71) e non ha più concesso repliche a Trento, al di là del riavvicinamento a -6  al 36′ (69-75 con “bomba” di Tony Mitchell), prontamente respinto con il +12 al 38′ (71-83 con “bomba” di Jerome Dyson).

Il finale non ha avuto più storia, con la Dinamo sempre avanti fino al +13 (73-86 al 39′) e al +9 finale, 79-88, che riporta la sfida in parità ed ora porta la squadra di Sacchetti in vantaggio col fattore campo, dovendo affrontare due sfide casalinghe al PalaSerradimigni venerdì sera alle 20.45 e domenica sera alle 20.30, che con due vittorie la porterebbero in semifinale.

Nell’altra sfida di quarti di finale giocata ieri sera, Milano ha travolto Bologna, 99 a 72 ed ora, sul 2 a 0, prepara la prima trasferta, in programma venerdì sera alle 20.45, per chiudere la sfida sul 3 a 0 al primo dei tre match a sua disposizione (i primi due in trasferta, il terzo, eventualmente, in casa).

Questa sera, alle 20.45, sono in programma le seconde sfide degli altri due quarti di finale, tra Reggio Emilia e Brindisi, Venezia e Cantù, con le squadre di casa avanti sull’1 a 0 dopo le partite di martedì.

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto con la palla in mano J.Flynn contrastato da Edgar Sosa :D.

La nuova #Dinamo Banco di Sardegna c’è. La squadra di Romeo Sacchetti, rivoluzionata dopo la grande stagione 2013/2014 culminata con la vittoria della Coppa Italia (finita la gloriosa era dei cugini Drake e Travis Diener, hanno lasciato Sassari anche il playmaker Marques Green, le ali Omar Thomas e Caleb Green, i pivot Drew Gordon e Ben Eze; il gran colpo dell’estate è stato l’ingaggio di David Logan, ma lasciano ben sperare anche gli innesti di Rakim Sanders, Jeff Brooks, Marco Cusin, Edgar Sosa, Jerome Dyson, Miroslav Todic, Olaseni “Shane” Lawal), ha vinto la Supercoppa, superando nel quadrangolare di Sassari prima l’Acea Roma (89 a 73), poi i campioni d’Italia dell’Emporio Armani Milano (96 a 88). E’ stata una vittoria netta e meritata, che avrebbe potuto assumere contorni ancora più netti dopo il prepotente avvio di partita, nella finale disputata ieri sera.

Contro l’Acea si è assistito ad una straordinaria prova di squadra, come emerge dal tabelloni finale, con dieci giocatori a punti (Jerome Dyson e Jeff Brooks i migliori realizzatori con 13 punti a testa) ed un punteggio mai in discussione (22-13; 45-31; 67-46; 89-73); contro l’Armani Jeans l’avvio della Dinamo è stato devastante: 29 a 14 il punteggio del primo quarto. Il vantaggio sassarese è arrivato fino al +21 al 12′: 35 a 14, ma Milano ha reagito da grande squadra e con un parziale perentorio di 15 a 0 in 4′ s’è riportata sotto fino al -3: 36 a 33.

La squadra di Sacchetti ha superato la fase no ed ha ripreso a macinare gioco e punti, riuscendo a chiudere il primo tempo avanti di 10 punti: 50 a 40.

L’avvio della ripresa è stato equilibrato, Milano è riuscita a riportarsi sotto fino al -1 del 31′ (72 a 71) ma la voglia di vincere di Sassari ieri sera sicuramente superiore e la Dinamo è riuscita a riprendere il largo fino al + 12 (86 a 74 al 36′) e a stare sempre avanti con un margine oscillante tra i 6 e i 13 punti (95 a 82 al 39′), finendo per chiudere sul 96 a 88.

La Supercoppa rappresenta un altro tassello importante del processo di crescita e maturazione della Dinamo Banco di Sardegna per arrivare al rango di grandissima squadra di livello internazionale e la proietta verso il campionato e la Eurolega (esordio il 17 ottobre, in Russia, contro il Nizhny Novgorod), con prospettive importanti.