15 December, 2025
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E’ stato inaugurato in via Europa, a Rio Murtas, il terzo murale realizzato dall’artista Stefano Pani, nell’ambito di un progetto culturale di valorizzazione del territorio avviato dall’Amministrazione comunale, rappresentata questa mattina dal sindaco Antonello Cani, il vicesindaco Maurizio Portas e gli assessori Gianni Lai e Carolina Piliu. Hanno partecipato alla cerimonia: il parroco di Rio Murtas, don Diego Cerniglia; l’artista Stefano Pani; il dirigente dell’Istituto Comprensivo Santadi Narcao, dott. Paolo Meloni; i giovani scolari della scuola dell’infanzia di Rio Murtas con le loro insegnanti; Lillino Pisci, 86 anni, uno degli ultimi tre minatori rimasti testimoni della cultura mineraria di Narcao e Rio Murtas, fedelmente rappresentata dal murale che ritrae un minatore che spinge un vagoncino carico del minerale estratto in sottosuolo. Il significato dell’opera è stato concentrato dall’artista anche nella poesia in lingua sarda “Su minadori” riportata nella stessa parete (messa generosamente a disposizione del comune di Narcao da una famiglia privata), sotto il murale: «Una vida as passau, cun picu e pàlia trumentendi, e sa saludi as ispaciau, cun onori traballendi. Zincu e prumu as cicau, càrrigas de esprosivus intendendi, su tempus as passau, su soli nostu abetendi. Cun sudori una vida a istentu, arregordai oi su minadori unu monumentu».

 

E’ in programma martedì 11 novembre, alle 11.30, a Rio Murtas, la cerimonia d’inaugurazione del terzo murale realizzato dall’artista Stefano Pani, nell’ambito di un progetto culturale di valorizzazione del territorio che l’Amministrazione comunale di Narcao sta portando avanti dall’inizio della consiliatura.

«L’opera, realizzata in via Europa, fianco chiesadice il sindaco, Antonello Cani -, richiama la tradizione mineraria di Narcao e il duro lavoro del minatore.»

All’inaugurazione sono stati invitati il parroco di Rio Murtas, il dirigente dell’Istituto Comprensivo Santadi Narcao, la direzione della scuola dell’infanzia di Rio Murtas e due vecchi minatori, Lillino Pisci e Mario Sedda. Le altre due opere sono state realizzate dallo stesso artista Stefano Pani, a Terraseo e a Narcao.

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Nella sala conferenze della Grande miniera di Serbariu, il coordinatore nazionale Roberto Speranza ha aperto oggi la campagna elettorale di Liberi e Uguali per le Politiche del 4 marzo. Con lui c’erano alcuni candidati dei collegi di Camera e Senato: il consigliere regionale Luca Pizzuto, candidato nel collegio uninominale di Carbonia e al terzo posto nel collegio plurinominale Cagliari-Carbonia della Camera dei deputati; Yuri Marcialis, assessore dello Sport, Istruzione e Politiche giovanili del comune di Cagliari, candidato nel collegio uninominale di Cagliari e al primo posto nel collegio plurinominale del Senato della Repubblica; Elisa Macrì, candidata al secondo posto nel collegio plurinominale Cagliari-Carbonia della Camera del deputati; e, infine, Antonia Angela Puggioni, candidata al 4° posto nel collegio plurinominale del Senato della Repubblica.

I lavori sono stati aperti da Ignazio Cuccu, ex consigliere regionale e, nella scorsa consiliatura, presidente del Consiglio comunale di Carbonia, che ha fatto un’introduzione sui valori della sinistra e sulla necessità, in questa delicata fase della stagione politica italiana, di respingere i tentativi di riproporre pagine tanto amare della nostra storia, quali sono state quelle vissute nel periodo fascista. E’ stato dato quindi spazio ai quattro candidati locali che hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati ad entrare a far parte di questo nuovo soggetto politico della sinistra.

Luca Pizzuto, in particolare, ha spiegato che non s’è candidato per essere eletto parlamentare, essendo ben cosciente di quanto la strada per arrivare a questo obiettivo sia difficile, avendo peraltro già il privilegio di rappresentare questo territorio da consigliere regionale, ma per dare un contributo nel processo di ricostruzione di un mondo con i valori della sinistra che in Italia sta rischiando di andare perduto. «Mi sono messo a disposizione – ha detto Luca Pizzuto – perché in gioco non c’è la mia elezione a deputato, bensì il senso di una civiltà, di un’umanità, per difendere le persone senza fare differenze né di razza né di genere, per costruire, in buona sostanza, un partito che oggi non c’è e di cui l’Italia ha un grande bisogno».

Questi concetti sono stati ribaditi, nell’intervento conclusivo, dopo tre brevi interventi di Graziano Lebiu, presidente del Collegio Ipasvi di Carbonia Iglesias, Lillino Pisci, ex amministratore del comune di Narcao e Luisa Poggi, ex assessore del comune di Carbonia, dal coordinatore nazionale Roberto Speranza.

«Con Liberi e Uguali abbiamo costruito quel che in Italia mancava – ha sottolineato Roberto Speranza, che prima dell’incontro ha visitato la Grande miniera, rimanendone conquistato, tanto da annunciare un suo ritorno con la famiglia – per difendere un sistema di valori universali che stavano rischiando di non essere più rappresentati: la lotta alle disuguaglianze, il diritto al lavoro, i diritti, l’inclusione sociale, i servizi pubblici primari quali la scuola e la sanità, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Liberi e Uguali è il movimento del lavoro»

Roberto Speranza nella parte finale del suo intervento è ritornato sulle ragioni che lo hanno portato a lasciare il Partito democratico e ad aderire alla nuova formazione politica Liberi e Uguali.

Concludiamo questo servizio proprio con le parole di Roberto Speranza.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215728481232959/

                       

Giampaolo Cirronis