5 December, 2025
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La quarantesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì ha espresso i suoi verdetti: Angelo Carotenuto e Marco Corsi sono appena stati proclamati vincitori e premiati, durante la cerimonia tenuta a Villacidro, conclusasi alle 20,30.

Lo scrittore napoletano Angelo Carotenuto, in lizza con Laura Imai Messina e Luigi Manconi, ha ottenuto il riconoscimento per la sezione Narrativa con il romanzo Viva il lupo (Sellerio), e il poeta toscano Marco Corsi, giunto alla finale con Alessandro Canzian e Alessandra Corbetta, si è aggiudicato la palma per la sezione Poesia, con Nel dopo (Guanda).

Sono stati assegnati anche i due riconoscimenti annunciati: il Premio speciale della Giuria, che ogni anno rende omaggio all’impegno culturale di personaggi che si sono distinti nel panorama letterario e artistico, a Lella Costa, tra le figure più significative del teatro e della televisione italiana; mentre il Premio speciale della Fondazione di Sardegna, riservato a personalità che si sono distinte nel panorama artistico durante l’anno di riferimento, è andato a Marco Paolini, attore, regista e autore teatrale di lunga esperienza.

La serata, presentata da una vivace e spigliata Chiara Buratti, particolarmente a suo agio nel dialogare con i finalisti e gli ospiti sul palco, è stata inframezzata dagli interventi musicali del GnuQuartet che ha anche presentato in anteprima un brano dedicato allo scrittore di Paese d’ombre, intitolato “Dessì”, appositamente composto per l’occasione.

In Viva il lupo, Angelo Carotenuto racconta la crisi esistenziale di Gabriele Purotti, leader di una band rock e giudice di un talent show, che perde la voce dopo la tragica morte di Tete, una giovane concorrente da lui bocciata. Tra rimorsi e ricerca di redenzione, Puro indaga sul mondo spezzato di Tete e sulle conseguenze delle sue scelte, scoprendo fragilità e legami inaspettati. Un romanzo che esplora il disagio di una società divisa tra competizione e solitudine, dove adulti e adolescenti si specchiano nelle proprie fragilità.

Con la raccolta poetica Nel dopo, Marco Corsi esplora il dialogo tra passato e futuro, proiettando l’attualità in una dimensione visionaria e sospesa, dove il tempo si dilata e lo spazio diventa un unico ambiente instabile e onnicomprensivo. Con un lessico ricco e una scrittura autonoma dai modelli tradizionali, Corsi intreccia memoria, presente e presagi, riversando nella poesia la complessità di un’esistenza che abbraccia fossili ricordi e possibili futuri. Un’opera che conferma la sua maturità di autore, capace di costruire una narrazione globale e trascinante.

La scelta delle terne finaliste e l’individuazione dei vincitori sono il risultato del lavoro di una giuria di alto profilo, presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì, e composta da docenti universitari, critici letterari e scrittori: Duilio Caocci, Gino Ruozzi, Nicola Turi, Giuseppe Langella, Luigi Mascheroni, Francesca Serafini, Fabio Stassi e un rappresentante della Fondazione Dessì.

Presenti alla cerimonia tra i numerosi rappresentanti delle istituzioni, anche l’assessora regionale alla Cultura, Ilaria Portas, e i consiglieri regionali Emanuele Matta e Gigi Piano.

La presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, nel suo intervento introduttivo, ha ricordato come la quarantesima edizione del Premio sia anche un momento di bilancio, sottolineando che l’attività della Fondazione non è circoscritta solo al Premio letterario, ma costituisce un laboratorio permanente con oltre 40 incontri proposti durante l’intero corso dell’anno.

Il sindaco di Villacidro Federico Sollai, durante la premiazione, ha voluto proporre una riflessione che andasse oltre il contesto della serata, esprimendo vicinanza al popolo palestinese e ricordando che «la cultura e i libri hanno oggi più che mai un ruolo fondamentale: ci aiutano a crescere come comunità, ad abbattere i muri dell’odio e a costruire un futuro più giusto e più empatico».

Oggi, domenica 5 ottobre, chiude il sipario dell’edizione 2025 del Premio l’appuntamento conviviale Caffè con l’autore, a partire dalle 10,30, nel cortile di Casa Dessì: il pubblico avrà l’opportunità di incontrare i finalisti, i due premi speciali e i componenti della giuria del Premio Dessì 2025.

 

Saranno svelati sabato 4 ottobre i nomi dei vincitori della XL edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori e la consegna dei Premi speciali.

I finalisti. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Angelo Carotenuto, con “Viva il lupo” (Sellerio); Laura Imai Messina, con “Tutti gli indirizzi perduti” (Einaudi); Luigi Manconi, “La scomparsa dei colori” (Garzanti); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Alessandro Canzian, con “In absentia” (Interlinea); Alessandra Corbetta, con “L’età verde” (Samuele Editore); Marco Corsi, “Nel dopo” (Guanda). Ai vincitori vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuno degli altri finalisti) oltre all’onore di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

I premi speciali. Il Premio Speciale della Giuria, che ogni anno riconosce l’impegno culturale di personaggi che si sono distinti nel panorama letterario e artistico, è stato assegnato a Lella Costa e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, riservato a personalità che si sono distinte nel panorama artistico durante l’anno di riferimento, va a Marco Paolini.

Lella Costa, tra le attrici più rinomate del panorama teatrale italiano, ha costruito una carriera ricca di successi, spaziando dal monologo al teatro-cabaret, dalla radio alla televisione. Autrice e interprete di spettacoli indimenticabili come Adlib, Coincidenze, Stanca di guerra e Ferite a morte, ha affrontato temi di forte impatto sociale, tra cui la violenza di genere e le questioni femminili. La sua versatilità l’ha vista collaborare con artisti come Alessandro Baricco, Gabriele Vacis e Stefano Bollani, e impegnarsi in progetti televisivi come Mariangela! (Rai Cultura) e La tv delle ragazze. Nel 2019 è stata insignita dell’Ambrogino d’oro, massima onorificenza del comune di Milano.

Marco Paolini, attore, autore e regista, è una delle voci più originali del teatro italiano contemporaneo. Con i suoi “Album” e narrazioni di forte impatto civile – come Il racconto del Vajont, I-TIGI e Bhopal – ha saputo raccontare la storia e i mutamenti della società, unendo dialetti, poesia e paesaggio. Tra i suoi progetti più recenti, la trilogia #Madre Incerta e spettacoli come SANI! Teatro fra Parentesi e Antenati e altre storie. Fondatore di Jolefilm, ha prodotto spettacoli, documentari e dirette televisive seguite da un vasto pubblico.

La giuria. La selezione delle terne dei finalisti, dopo un’attenta valutazione delle delle numerosissime opere di alta qualità iscritte al concorso, è stata affidata a una giuria di alto profilo, presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì, e composta da docenti universitari, critici letterari e scrittori: Duilio Caocci, Gino Ruozzi, Nicola Turi, Giuseppe Langella, Luigi Mascheroni, Francesca Serafini, Fabio Stassi e un rappresentante della Fondazione Dessì.

La premiazione. La serata sarà guidata da Chiara Buratti, attrice, conduttrice e giornalista, che dialogherà con i finalisti e con i vincitori dei già annunciati premi speciali: Lella Costa e Marco Paolini. La cerimonia sarà impreziosita dagli interventi musicali del GnuQuartet, che presenterà anche un brano inedito dedicato a Giuseppe Dessì.

Il giorno dopo. Conclusa la cerimonia di premiazione, chiuderà la quarantesima edizione del Premio Dessì l’appuntamento conviviale Caffè con l’autore, che si terrà domenica 5 ottobre, a partire dalle 10,30, nel cortile di Casa Dessì, dove il pubblico avrà l’opportunità di incontrare i finalisti, i due premi speciali e i componenti della giuria del Premio Dessì 2025.

La quarantesima edizione del Premio letterario Giuseppe Dessì è promossa e organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì, con il contributo dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione e Beni Cult

 

Sabato 4 ottobre si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori del 40° “Premio letterario Giuseppe Dessì”. I finalisti sono: Angelo Carotenuto, Laura Imai Messina e Luigi Manconi per la Narrativa; Alessandra Corbetta, Alessandro Canzian e Marco Corsi per la Poesia. A Lella Costa il Premio speciale della Giuria; a Marco Paolini il Premio speciale della Fondazione di Sardegna.

La cerimonia di premiazione dei vincitori, condotta da Chiara Buratti, concluderà gli ultimi quattro fine settimana densi di appuntamenti culturali.

È l’edizione della maturità quella che celebra, a Villacidro, il quarantennale del Premio Letterario Giuseppe Dessì, che si concluderà il 4 ottobre con la premiazione dei vincitori, dopo un’intensa stagione di eventi culturali – spettacoli, concerti, presentazioni editoriali, incontri con gli autori e rappresentazioni teatrali – che proseguiranno fino alla cerimonia finale e anche nei giorni successivi.

Finalisti 2025

Sezione Narrativa: Angelo Carotenuto, con “Viva il lupo” (Sellerio); Laura Imai Messina, con “Tutti gli indirizzi perduti” (Einaudi);  Luigi Manconi, “La scomparsa dei colori” (Garzanti).

Sezione Poesia: Alessandra Corbetta, con “L’età verde” (Samuele Editore); Alessandro Canzian, con “In absentia” (Interlinea);  Marco Corsi, “Nel dopo” (Guanda).

I sei finalisti sono stati selezionati, tra gli autori delle numerosissime opere di alta qualità iscritte al concorso, dalla qualificata giuria presieduta dall’accademica Anna Dolfi, tra i maggiori studiosi dell’opera dessiana e composta dai docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. Agli stessi giurati spetterà il compito di eleggere, per la cerimonia finale del 4 ottobre, i due vincitori, che riceveranno anche il premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, per ciascuno degli altri finalisti).

Il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, è attribuito all’attrice, comica e doppiatrice Lella Costa, mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento, va all’attore, regista e autore teatrale Marco Paolini.

La presentazione della cerimonia di premiazione, in programma dalle 18.00, a Villacidro, in via Stazione, è affidata all’attrice e conduttrice Chiara Buratti, e impreziosita dagli interventi musicali degli Gnu Quartet.

Un variegato programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente) animerà le settimane precedenti alla cerimonia, completando così la proposta culturale che ruota attorno al Premio, aperta quest’anno fin dal 30 maggio.

Inizierà il 30 maggio la quarantesima edizione del Premio Dessì, che si concluderà il 4 ottobre con la proclamazione dei vincitori. In mezzo un nutrito programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti, che attraverserà l’intera estate culturale villacidrese. Ad aprire gli appuntamenti sarà la criminologa e opinionista Roberta Bruzzone.

Nel 2025 il Premio Letterario Giuseppe Dessì celebra il prestigioso traguardo dei quarant’anni di vita. Nato nel 1986 a Villacidro, luogo d’origine dell’autore di Paese d’ombre, il Premio ha saputo affermarsi come uno degli appuntamenti culturali più autorevoli del panorama italiano, valorizzando la narrativa e la poesia contemporanee nel nome dell’eredità letteraria di Dessì. In quattro decenni ha premiato voci tra le più significative della scena nazionale, da Alda Merini a Maurizio  Cucchi per la poesia, da Michela Murgia a Niccolò Ammaniti per la narrativa, solo per citarne alcune, oltre ad autorevoli figure del mondo culturale a tutto tondo, da Piero Angela a Piera Degli Esposti, entrambi i Premi Speciali della giuria, da Nicola Piovani a Dori  Ghezzi, tra i Premi Speciali della Fondazione Dessì. Nello stesso periodo hanno animato gli appuntamenti a corollario del premio una formidabile rappresentanza di ospiti vari, del mondo della letteratura, dello spettacolo, del teatro, della musica e del giornalismo, contribuendo a tracciare una mappa viva e in continua evoluzione della cultura e del costume nazionale.

Con l’attenzione costante alla qualità, alla pluralità espressiva e alla scoperta di nuovi talenti, il Premio Dessì si prepara a spegnere quaranta candeline guardando al futuro, senza dimenticare la forza delle storie che lo hanno accompagnato fin qui.

Il cartellone della XL edizione del premio Dessì si aprirà il 30 maggio con la criminologa e opinionista Roberta Bruzzone a Casa Dessì (Villacidro, alle 21,30) che interverrà sul tema “L’adolescenza difficile”, in un incontro condotto da Vito Biolchini. Proseguirà poi con un nutrito programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente), che attraverserà l’intera estate culturale villacidrese, fino ad approdare alla serata finale dedicata alla proclamazione dei vincitori , che si terrà sabato 4 ottobre. Alcune anticipazioni tra gli ospiti che animeranno il parterre del Premio: il geopolitico Lucio Caracciolo, il fisico Guido Tonelli, l’autrice Teresa  Porcella, gli attori Andrea Bosca e Simone Faraone. Date e dettagli dei loro interventi saranno via via svelati, assieme ad altri prestigiosi nomi che costituiranno altrettante gradite sorprese per questa edizione speciale del Premio.

Nel frattempo si è conclusa la fase di invio delle opere da parte degli autori e delle case editrici concorrenti e ha preso il via il lavoro di selezione e valutazione del materiale. Il vaglio delle opere è affidato alla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì (alla guida della giuria dal 2010) e composta dai docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

Alla giuria spetterà il compito di selezionare dapprima i sei finalisti, tre per ognuna delle due sezioni del concorso (Narrativa e Poesia), e successivamente di decretare i due vincitori assoluti, che saranno proclamati nel corso della cerimonia di premiazione.

 

Nel 2025 compie quarant’anni il Premio Letterario Giuseppe Dessì, il concorso letterario nazionale più longevo della Sardegna. La cerimonia finale di premiazione si terrà a inizio autunno a Villacidro, il paese del Sud Sardegna al centro della vita e dell’opera di Dessì, oggi sede della Fondazione a lui intitolata.

Il Premio Dessì si articola in due sezioni, Narrativa e Poesia, ed è riservato a opere edite in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2024. Le pubblicazioni devono essere inviate, in numero di 11 copie, entro il 10 maggio 2025, alla Segreteria Organizzativa della Fondazione Dessì, all’indirizzo: via Roma, 65, 09039, Villacidro.

Il vaglio delle opere è affidato a una giuria qualificata presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì (alla guida della giuria dal 2010) e composta dai docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

Alla giuria spetterà il compito di selezionare dapprima i sei finalisti, tre per ognuna delle due sezioni del concorso, e successivamente di decretare i due vincitori assoluti, che saranno proclamati nel corso della cerimonia di premiazione.

Ai vincitori delle due sezioni letterarie Narrativa e Poesia  sarà assegnato un premio del valore di 5.000 euro. Saranno premiati anche gli altri due finalisti, che riceveranno un premio di 1.500 euro.

Oltre ai premi letterari per la Narrativa e per la Poesia sarà assegnato il Premio Speciale della Giuria, del valore di 5.000 euro, riconoscimento tributato dalla commissione giudicatrice a un autore o a un’opera letteraria. Non è previsto per questo premio l’invio di volumi da parte di autori e case editrici.

A completare i riconoscimenti, anche il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, del valore di 5.000 euro, attribuito a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento.

 

 

Saranno svelati sabato 5 ottobre i nomi delle vincitrici della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione delle vincitrici e la consegna dei Premi speciali.

Un’edizione tutta al femminile quella di quest’anno, che vede sei finaliste donne, come mai si era verificato prima nella storia del Premio. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).
Alle vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuna delle altre finaliste) oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

Le due terne delle finaliste sono state individuate, tra le 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia), dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

La cerimonia di premiazione sarà guidata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che dialogherà con le finaliste e con Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi, i due vincitori dei già annunciati premi speciali, anch’essi consegnati durante la serata. A inframezzare la serata culturale ci saranno interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Premio speciale della Giuria è stato attribuito ad Alessandro Bergonzoni dalla giuria che ha così «[…]voluto mettere in risalto il lavoro da lui condotto sul linguaggio, segnalandolo così ai giovani e ai meno giovani come un prezioso maestro di libertà, inventività e intelligenza», mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, è stato tributato a Dori Ghezzi per «[…]ribadire e consolidare il legame con la Sardegna con orgoglio e con la gratitudine che si deve a chi ha saputo andare oltre gli “incidenti della felicità” per riconoscere in questa terra “un ritaglio di paradiso”.

Sei donne finaliste della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì, che si concluderà il 6 ottobre dopo avere offerto per quattro fine settimana, a partire dal 12 settembre, spettacoli, concerti, presentazioni editoriali, incontri con gli autori e rappresentazioni teatrali, a corollario della Cerimonia finale. Tutti gli appuntamenti si terranno a Villacidro, cittadina del Sud Sardegna, dove ha sede la Fondazione che porta il nome di Giuseppe Dessì (1909-1977).

Finaliste 2024

Sezione Narrativa: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio).

Sezione Poesia: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).

Le sei finaliste sono state selezionate fra gli autori delle 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia) dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. Agli stessi giurati spetterà il compito di eleggere, durante la cerimonia finale del 5 ottobre, le due vincitrici, alle quali andrà il premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuno degli altri finalisti).

Premi Speciali 2024

Il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, quest’anno  è attribuito ad Alessandro Bergonzoni.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento quest’anno è attribuito a Dori Ghezzi.

La conduzione della cerimonia di premiazione, in programma dalle 18.00, a Villacidro, in via Stazione, è affidata al giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, con interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de “La buona novella”, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Un variegato programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente) accompagnerà Villacidro nelle settimane precedenti.

Il Programma degli eventi

Giovedì 12 settembre – alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì – con Luca Barbarossa, cantautore e conduttore radiotelevisivo, in “Parole e Musica” che presenta il suo libro “Cento storie per cento canzoni” (La nave di Teseo) , in dialogo con Giacomo Casti.

Giovedì 19 settembre, doppio appuntamento: alle 18.00 al Mulino Cadoni, “Ricordando Gigi Riva”, con la partecipazione di Nicola Riva e la conduzione di Gianluca Scroccu, con ospiti del Cagliari Calcio di ieri e di oggi; alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà, alle 18.00, al Mulino Cadoni, “Un raro esemplare” (Condaghes) in dialogo con Valentina Frau; alle 21,30, a Casa Dessì, spazio alla musica, con il concerto della cantautrice sassarese Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat, finalisti, assieme, all’ultima edizione del Musicultura Festival.

Giovedì 26 settembre, alle 18.00, Benedetta Tobagi che presenta “Le stragi sono tutte un mistero” (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini. Alle 21,30, “Omeophonie”, spettacolo di e con Arianna Porcelli Safonov.

Venerdì 27 settembre al Mulino Cadoni, alle 18.00, si terrà “A&C Anima e Cuore”, con Is Mascareddas, uno spettacolo pensato per i più piccoli e adatto a tutte le età. Alle 21,30, a Casa Dessì, musica, con “Faccio di tutto tour” di e con Francesco Tricarico (voce e flauto traverso) e Michele Fazio (pianoforte).

Sabato 28 settembre, al Mulino Cadoni alle 18.00, Giovanni Succi presenta “Amaro Succi” (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, successivamente, alle 21,30, a Casa Dessì, l’autore porterà in scena il suo “Leopardi Dark Ambient”, spettacolo poetico-musicale.

Giovedì 3 ottobre da “Presto saprò chi sono”, reading di e con Nicola Lagioia, alle 21,30, a Casa Dessì.

Sabato 5 ottobre, alle 18.00, via Stazione, Cerimonia Finale.

Domenica 6 ottobre, alle 10.00, a Casa Dessì, si terrà il consueto incontro con gli autori finalisti e vincitori del Premio Dessì 2024.

Previsti anche gli abituali appuntamenti dedicati alle scuole: 25 novembre, “Le 60 avventure da vivere nella natura” (Piemme), Marco Priori e Alice Centioni incontrano gli alunni della scuola primaria; 26-27 novembre “Scintilla” (Mondadori), Nadia Terranova incontra gli studenti della scuola secondaria di primo grado.

 

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Con la pubblicazione del Bando 2024 prende avvio il percorso della trentanovesima edizione del premio letterario “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario nazionale più longevo della Sardegna, le cui premiazioni si terranno a Villacidro, il centro del Sud Sardegna di fondamentale importanza per la vita e l’opera di Giuseppe Dessì, e sede della Fondazione a lui intitolata.

Il Premio Dessì si articola in due sezioni, Narrativa e Poesia, riservato a opere in lingua italiana che siano state pubblicate dopo il 31 gennaio 2023. Le pubblicazioni devono essere inviate (in numero di 11 copie), alla segreteria della Fondazione Dessì, via Roma, 65, 09039, Villacidro (SU), entro il 7 giugno 2024.

Il vaglio delle pubblicazioni candidate (alla scorsa edizione ne parteciparono 267: 78 per la poesia e 189 per la narrativa) è affidato a una qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Giuseppe Dessì (alla guida della giuria dal 2010) e composta dai docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, da un rappresentante della Fondazione Dessì e dai due nuovi giurati: la linguista e scrittrice Francesca Serafini e dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi.

Alla giuria spetterà il compito di selezionare dapprima i sei finalisti, tre per ognuna delle due sezioni del concorso, e successivamente di eleggere i due vincitori assoluti.

Oltre ai premi letterari per la Narrativa e per la Poesia sarà assegnato anche il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato dalla commissione giudicatrice a un autore o a un’opera letteraria, (non è previsto per questo premio l’invio di volumi da parte di autori e case editrici).
Ai vincitori delle due sezioni letterarie Narrativa e Poesia e del Premio Speciale della Giuria sarà assegnato un premio del valore di 5.000 euro mentre ai finalisti delle sezioni narrativa e poesia un premio di 1.500 euro.

A completare i riconoscimenti, anche il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, attribuito a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento.

 

Il trentottesimo premio “Giuseppe Dessì ha espresso i suoi verdetti: Ermanno Cavazzoni con il romanzo Il gran bugiardo (La nave di Teseo) è il vincitore della sezione Narrativa, mentre a Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi) va l’alloro per la sezione Poesia. I vincitori delle due categorie del premio letterario intitolato allo scrittore di “Paese d’ombre” sono stati proclamati e premiati questa sera (sabato 25 novembre) a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna dove Giuseppe Dessì aveva le sue radici.
Insieme a loro hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, condotta da Neri Marcorè, gli altri finalisti del premio letterario: Paolo Febbraro (in lizza con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022, Elliot Edizioni) e Umberto Fiori (con Autoritratto automatico, Garzanti) per la sezione Poesia, Silvia Ballestra (con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza) e Gennaro Serio (con Ludmilla e il corvo, L’orma editore), per la Narrativa.
Nella serata, aperta da un breve video in ricordo della scrittrice Michela Murgia, vincitrice del Premio Dessì nel 2009, e scandita dagli intermezzi musicali del chitarrista Marino De Rosas, è stato conferito anche il Premio Speciale della Giuria a Elena Cattaneo, tra i più noti farmacologi e biologi italiani, e Senatrice a vita dal 2013. La direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative del dipartimento di bioscienze dell’Università Statale di Milano, nota per per le sue ricerche sulle cellule staminali e i suoi studi sulla malattia di Huntington, ha voluto devolvere i cinquemila euro del riconoscimento alla Factor-h, un’organizzazione no-profit dedicata alla cura e assistenza delle persone dell’America Latina affette da questa patologia genetica neurodegenerativa.
È invece intervenuto alla cerimonia in collegamento video il giornalista Lucio Caracciolo, cui è andato quest’anno il Premio speciale della Fondazione di Sardegna, mentre è stata consegnata a Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna, la targa per la menzione speciale della Fondazione “Giuseppe Dessì” al libro “Un giorno all’improvviso: I racconti delle donne al tempo del Covid”.
I due “super vincitori” del premio letterario, Ermanno Cavazzoni e Enrico Testa, e gli altri quattro finalisti – Silvia Ballestra, Paolo Febbraro, Umberto Fiori e Gennaro Serio – sono stati selezionati fra gli autori delle 168 opere iscritte quest’ann0 (118 per la Narrativa e 50 per la Poesia) dalla giuria presieduta da Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì: una qualificata commissione composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e un rappresentante della Fondazione Dessì, che organizza il premio con il contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della RAI Sardegna, del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.
Ermanno Cavazzoni ed Enrico Testa si aggiudicano ciascuno un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, agli altri finalisti), insieme al prestigioso riconoscimento di veder iscritto il proprio nome nell’albo d’oro’del concorso letterario accanto a quelli dei vincitori delle trentasei edizioni precedenti: un lungo e importante elenco in cui figurano, tra gli altri, scrittori come Salvatore Mannuzzu, Maria Corti, Nico Orengo, Laura Pariani, Marcello Fois, Sandro Onofri, Andrea Vitali, Giulio Angioni, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Sandra Petrignani, Marco Belpoliti e Fabio Stassi, e poeti come Silvio Ramat, Maria Luisa Spaziani, Elio Pecora, Alda Merini, Giancarlo Pontiggia, Patrizia Cavalli, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Maria Grazia Calandrone, Patrizia Valduga, Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli.
Calato il sipario sulla cerimonia delle premiazioni, l’appuntamento che suggella la trentottesima edizione del Premio Dessì è, come da tradizione, per l’indomani mattina (domenica 26 novembre) con i finalisti e i vincitori: Silvia Ballestra, Ermanno Cavazzoni, Paolo Febbraro, Umberto Fiori, Gennaro Serio ed Enrico Testa incontreranno il pubblico a partire dalle 10 al Mulino Cadoni.

Arriva il momento dei verdetti, a Villacidro, per il trentottesimo premio “Giuseppe Dessì”: sabato (25 novembre) la tradizionale cerimonia di proclamazione e premiazione, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra in via Stazione, svelerà e incoronerà i vincitori del concorso letterario intitolato allo scrittore di “Paese d’ombre” (1909-1977), che in questa cittadina del Sud Sardegna aveva le sue radici.

A contendersi gli allori saranno, come sempre e come da regolamento, i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio, selezionati fra gli autori delle 168 opere iscritte quest’ann0 (118 per la Narrativa e 50 per la Poesia) dalla giuria presieduta da Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì: una qualificata commissione composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e un rappresentante della Fondazione Dessì, che organizza il premio con il contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della RAI Sardegna, del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.

Sabato spetterà agli stessi giurati il compito di eleggere i vincitori delle due sezioni del concorso letterario: come già reso noto, sono in lizza per la Poesia Paolo Febbraro con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022 (Elliot Edizioni), Umberto Fiori con Autoritratto automatico (Garzanti) ed Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi); Silvia Ballestra con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), Ermanno Cavazzoni con Il gran bugiardo (La nave di Teseo) e Gennaro Serio con Ludmilla e il corvo (L’orma editore), i finalisti, invece, nella sezione Narrativa.

Nel corso della cerimonia verrà conferito anche il Premio speciale della Giuria che, come già annunciato, quest’anno va a Elena Cattaneo, tra i più noti farmacologi e biologi italiani, e Senatrice a vita dal 2013; “una scienziata, che – si legge nella motivazione – con grande rigore e generosità si è impegnata nel campo della scienza e della ricerca riuscendo a farne delle forze attive anche sul piano politico e sociale”. Nota per le ricerche sulle cellule staminali e per gli studi sulla malattia di Huntington, sulla quale lavora da anni in stretto contatto con le popolazioni colpite, Elena Cattaneo devolverà il premio (dell’ammontare di cinquemila euro) a un’organizzazione no-profit dedicata alla cura e assistenza delle persone dell’America Latina affette da questa patologia genetica neurodegenerativa.