21 December, 2025
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“Cumpartia” di Daniele Gaglianone, scritto dal regista insieme a Chicco Angius, che firma anche il soggetto del film, sarà presentato in anteprima mondiale a Firenze venerdì 7 novembre, alle 21.00, al Cinema Astra nell’ambito della 66ª edizione del Festival Dei Popoli.

Dopo l’anteprima a Firenze, a partire da metà novembre, il film verrà distribuito da UCCA all’interno del catalogo della rassegna itinerante di cinema del reale “L’Italia che non si vede”, con una circuitazione in tutti i circoli e le sale Arci-Ucca su tutto il territorio nazionale.

“Cumpartia” è prodotto dal CSC Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), Coop progetto S.C.I.L.A., UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci), Circolo ARCI Il Calderone APS. Il film-documentario è stato realizzato da Daniele Gaglianone nell’ambito della residenza per giovani filmmakers Carbonia Cinema Giovani Filming Lab del 2024, finanziata dalla Regione Sardegna attraverso fondi per lo sviluppo di attività di carattere cineportuale (LR 48/2018) nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Il corso residenziale ha coinvolto sei giovani filmmaker – Alfonso Blasina, Federico Franzi, Giuseppe Gaviano, Marco Mancini, Sara Spitale e Olga Torrico – selezionati tramite una call pubblica, che hanno preso parte alla realizzazione del film utilizzando le attrezzature messe a disposizione dalla Fabbrica del Cinema di Carbonia.

«Filiming Lab – commenta il direttore del CSC Carbonia della Società UmanitariaMoreno Pilloni – non è solo una residenza formativa ma anche un’occasione di promozione del territorio, raccontato attraverso il cinema documentario e indagato attraverso lo sguardo di un autore come Daniele Gaglianone che, oltre a firmare la regia del film esito della residenza, ha anche diretto e progettato i contenuti formativi del corso, insieme allo sceneggiatore e filmmaker Chicco Angius. Creare nuova memoria significa leggere il presente con uno sguardo nuovo che sappia valorizzare il portato culturale di una comunità, utilizzando lo strumento dell’indagine e dell’osservazione, fuori da ogni logica folkloristica.»

 

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«Oggi disponiamo di un buon progetto definitivo che risponde a criteri di efficienza e economicità e che può essere facilmente trasformato in progetto esecutivo per poi avviare la fase dell’appalto. Siamo a un punto fondamentale per assicurare la sicurezza idrogeologica della città di Olbia con un piano che rispetta gli equilibri del tessuto urbano e mette in campo opere in grado di far fronte alle emergenze più gravi. Attendiamo l’esito della procedura di impatto ambientale ma se, entro la fine dell’anno, si dovesse concludere positivamente, c’è la concreta possibilità di aprire i primi cantieri nel primo semestre del 2019.»
Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, in qualità di soggetto attuatore del Commissario di Governo per la realizzazione degli interventi anti alluvione, nel corso della giornata inaugurale della due giorni dedicata alla presentazione a tutti i portatori di interesse del progetto sviluppato sulla base del cosiddetto Piano Mancini. Anche oggi al progetto viene data evidenza pubblica alla presenza dei cittadini e di tutte le istituzioni coinvolte a partire dal Comune di Olbia, rappresentato dal sindaco Settimo Nizzi, che ha aperto l’incontro. Così è previsto nella procedura di valutazione di impatto ambientale: ci deve essere un momento in cui il progetto viene illustrato e di recepimento delle istanze e, eventualmente, delle critiche per consentire, nel caso fosse necessario, adeguamenti progettuali e l’analisi di soluzioni alternative. Alla riunione, che si è svolta nella Stazione marittima, ha preso parte anche Marco Mancini, docente di Costruzioni Idrauliche al Politecnico di Milano, redattore dello studio idrologico di base. I dettagli del piano sono stati poi illustrati dai tecnici dell’assessorato dei Lavori Pubblici che hanno evidenziato vantaggi e punti di forza.

Il percorso del progetto presentato a VIA. A seguito del ciclone Cleopatra (18 novembre 2013) e alla conseguente proclamazione dello stato di emergenza da parte del Governo, il Comune di Olbia ha avviato la procedura per la programmazione degli interventi necessari per la mitigazione del rischio idraulico. Il 6 novembre del 2014 il Consiglio comunale ha dato il via libera al Quadro di misure e interventi e delle relative priorità, predisposto dal professor Marco Mancini, poi approvato, in via definitiva, dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino della Regione.
Il 2 maggio del 2015 il Consiglio comunale di Olbia ha deliberato di avviare l’attività di progettazione delle opere e dato il via libera, l’8 marzo dell’anno successivo, ai progetti degli interventi di mitigazione. Il 4 novembre del 2015 Regione e ministero dell’Ambiente hanno sottoscritto l’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento degli interventi urgenti e prioritari. Lo scorso 2 luglio è stato depositato il progetto definitivo e ripresa la procedura di valutazione d’impatto ambientale. Le osservazioni, a seguito della presentazione al pubblico dell’intervento, devono essere inoltrate entro il prossimo 15 settembre. Il progetto, inizialmente sviluppato dal Comune e completato dal commissario delegato sulla base dello studio elaborato dal professor Marco Mancini, prevede un investimento, tra finanziamenti regionali e statali, di 150 milioni di euro con lavori la cui conclusione è prevista nell’arco di tre anni.

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LA NOTIZIA

Questa sera, alle ore 19.00, la sede dell’Associazione culturale OMA (Opus Music & Art) in via Sanzio, 89 a Carbonia, ospiterà la Band “Chiodi Blu” che presenterà “7”.

“7” è il primo disco della band CHIODI BLU. Loro sono: Monica Mureddu, voce; Alessandro Murgia, chitarra; Marco Mancini, chitarra; Diego Soddu, basso; Paolo De Liso, drum-set; per l’evento di Carbonia suonerà il basso Maurizio Bonetti.

Il disco, con già 3 videoclip e 3 teaser pubblicati su youtube, è in concorso per il miglior Videoclip italiano autoprodotto su “Videoclip Italia contest” ed è stato già notato da alcune etichette discografiche della penisola.

«Il disco evoca sonorità appartenenti alla galassia dell’alternative rock e alla musica d’autore. Il ritorno all’arte come sperimentazione, improvvisazione e condivisione per una forma canzone-strumento di narrazione della realtà contemporanea ispirata a sonorità metropolitane e contaminata da altri linguaggi espressivi come il fumetto, il teatro e la cinematografia.»

La copertina è firmata dal punk artist internazionale, Graziano Origa.

Il disco è prodotto dall’associazione di Carbonia OMA (Opus Music & Art).