29 March, 2024
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Archiviata l’amara sconfitta con la Lazio che ha interrotto la straordinaria serie positiva di 13 partite consecutive, il Cagliari chiude questo pomeriggio alla Dacia Arena di Udine un 2019 indimenticabile (calcio d’inizio alle ore 15.00, dirige Marco Piccinini di Forlì, assistenti di linea Mauro Galetto di Rovigo e Emanuele Prenna di Molfetta, quarto ufficiale Marco Serra di Torino, addetti al VAR Luigi Nasca di Bari e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia.

Aldilà della sconfitta, maturata nei rocamboleschi minuti di recupero, tra le polemiche per il lungo recupero concesso dal direttore di gara, contro la Lazio il Cagliari ha confermato tutto ciò che di buono ha fatto negli ultimi tre mesi, soprattutto in uno straordinario primo tempo. Questo pomeriggio, a Udine, cercherà di riprendersi quanto immeritatamente ha lasciato per strada domenica scorsa…

Rolando Maran, purtroppo, deve fronteggiare una situazione d’emergenza per l’indisponibilità di diversi titolari: oltre agli infortunati di lungo corso Leonardo Pavoletti ed Alessio Cragno e agli squalificati, il tecnico rossoblù dovrà fare a meno degli squalificati Robin Olsen e Nahitan Nandez e degli infortunati Valter Birsa, Luca Ceppitelli e Fabrizio Cacciatore. Non si fascia. comunque, la testa, anche perché ha a disposizione una rosa in grado di sopperire anche a tante assenze. A fronte di tante assenze, Rolando Maran saluta il rientro di Marko Rog.

L’Udinese non è avversario da sottovalutare, nonostante la precaria posizione in classifica che la vede poco sopra la quota salvezza, con 15 punti, due in più del Brescia terz’ultimo. In casa la squadra friulana ha collezionato il maggior numero di punti, 11, con bilancio in perfetto equilibrio: 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte (in trasferta, con soli 4 punti, frutto di 1 vittoria, 1 pareggio e ben 6 sconfitte, ha fatto meglio solo della Spal, che fin qui ha raccolto 1 solo punto).

L’ultima vittoria del Cagliari a Udine risale al 2017, con goal di Joao Pedro.

 

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Il Cagliari scende in campo alle 15.00 al Tardini di Parma, per la terza giornata di andata del campionato di serie A. Rolando Maran, oltre ad Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti, fermati da seri infortuni, oggi deve fare a meno anche di Radja Nainggolan, bloccato da un problema ad un polpaccio, e di Paolo Faragò, ma la classifica, ancora a secco dopo le due sconfitte interne subite ad opere di Brescia ed Inter, non consente di piangersi addosso, perché bisogna assolutamente fare punti.

Il Parma è avversario competitivo, reduce dalla vittoria di Udine, con la quale ha riscattato la sconfitta di misura subita all’esordio casalingo con la Juventus. L’uomo più temibile è Gervinho, capace di accelerazioni irresistibili e spesso decisivo anche in zona goal.

Rolando Maran dovrebbe schierare inizialmente la seguente formazione, con un modulo 3-5-2: Olsen, Pisacane, Cappitelli, Cacciatore, Nandez, Rog, Cigarini, Castro, Pellegrini, Joao Pedro, Simeone.

Dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli, assistenti di linea Alessandro Giallatini di Roma 2 e Marco Scatragli di Arezzo, quarto ufficiale Marco Serra di Torino, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma1 e Stefano Del Giovane di Albano Laziale.

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Joao Pedro.

Sono punti pesanti quelli in palio questo pomeriggio (inizio ore 15.00) allo stadio “Stirpe” di Frosinone, tra la squadra di casa ed il Cagliari di Rolando Maran, valida per la 14ª giornata di andata del campionato di serie A. La squadra ciociara ha iniziato il campionato balbettando ma s’è poi ripresa ed ora gioca a testa alta con le dirette concorrenti nella lotta per la salvezza. l Cagliari ne è cosciente ma intende sfruttare il suo periodo positivo, per incamerare punti importantissimi per rafforzare la sua già buona posizione di classifica, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di un confronto diretto, nel quale i punti “valgono doppio”.

«Non dobbiamo avere timori se non quello di non portare sul campo il nostro calcio – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Lunedì scorso, per vari motivi, in alcuni frangenti non ci siamo riusciti. Vogliamo metterci nelle condizioni di sviluppare il nostro gioco, fatto di coraggio, esuberanza e sana sfacciataggine. Mi aspetto una partita di personalità, con la giusta cognizione di chi siamo e cosa stiamo facendo, seguendo la nostra traccia e non subire il tipo di partita che intendono fare i nostri avversari. Abbiamo dalla nostra un patrimonio di entusiasmo che dobbiamo sfruttare sino in fondo. Giochiamo contro una squadra reduce da una sconfitta a Milano, ma prima aveva inanellato una serie positiva di quattro partite. Sono compatti e chiudono bene gli spazi. Dovremo fare attenzione a non concedere spazi quando vorremo fare qualcosa di più in fase offensiva.»

Rolando Maran deve rinunciare ancora a Lucas Castro ma recupera al meglio Leonardo Pavoletti e conta sulla sua presenza in attacco per tornare in Sardegna con un risultato positivo.

La partita sarà diretta da Marco Serra di Torino, coadiuvato dagli assistenti di linea Pasquale De Meo di Foggia e Gianluca Vuoto di Livorno; quarto ufficiale Aleandro Di Paolo di Avezzano, addetti al VAR Luca Banti di Livorno e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia.

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E sono sette punti. Lo stesso numero delle cornici del Purgatorio. Eh sì perché se è vero che il Serramanna contro l’Atletico Lotzorai porta a casa la partita con un 2 a 0 realizzato nel primo tempo, è altrettanto vero che per la squadra di Carracoi c’è ancora tanto da “scontare” per arrivare alla promozione agognata dalla Prima categoria. A decidere è la doppietta di Alessio Meloni, ma le occasioni sciupate sono tante. Le parole del mister subentrato a Putzolu sono dure: «Soddisfazioni? Nessuna. Solo il risultato va bene. Il resto è da migliorare».

Dal 4-4-2 al 4-3-1-2, Carracoi opta per un cambio di modulo che permetta l’inserimento di Felipe Soares. Fuori dunque Yakouba e dentro dal primo minuto, dietro le punte, l’asso brasiliano. Per il numero cinque qualche spunto intelligente e un calcio di punizione, sul finale del primo tempo, finito a lato. Nel complesso una prova sufficiente, ma è ancora un “rinvio a giudizio”.

Nel primo tempo, nei primi minuti, più Lotzorai che Serramanna ed è un paradosso vista la posizione in classifica dei locali. Ma l’attacco dimostra tutte le sue inefficienze e gli unici pericoli arrivano da Marco Serra che prova con caparbietà a sfondare e sulle fasce e costruire qualcosa. Ma lo spirito di iniziativa a volte nel calcio non basta ed ecco che il Serramanna che si porta in vantaggio, dopo appena cinque minuti. Si ringrazia il duo Amorati-Meloni: il primo vola sulla sinistra, il secondo timbra il cartellino con l’aiuto del palo.

Il Lotzorai prova a vendere cara la pelle, ma i veri grattacapi per i campidanesi nascono solamente da alcuni  cross sulla destra e da calci piazzati. La conclusione di Mascia però non impegna Concas che respinge con i pugni.

A dir la verità, sembra quasi che gli ospiti aspettino la fortuna, quella che aiuta gli audaci. Sami, lanciato da Aretino, la cerca con una rasoiata da posizione centrale; Meloni invece la trova intorno al ventesimo minuto sulla destra: tiro non irresistibile e deviazione decisiva di Mascia che beffa il suo portiere. Fortuna che non aiuta gli ogliastrini: azione simile ma Atzeni non trova la stessa deviazione vincente.

Nel secondo tempo la gara non decolla, eppure le occasioni per chiuderla non mancano al Serramanna. Carracoi fa salire Soares e i ritmi sembrano alzarsi. Intorno a metà ripresa il brasiliano emula Cristiano Ronaldo, ma il suo calcio di punizione trova la respinta del portiere.

Il Lotzorai prova a giocare la carta dei cambi ma gli sterili lanci lunghi non impegnano Secchi. Eppure di fronte a una squadra provata dal due a zero il Serramanna non riesce ad affondare il colpo decisivo, con la partita che diventa sempre più “maschia”. Soares serve Amorati ma l’attaccante classe ’95 spedisce sopra la traversa quello che avrebbe potuto essere il volo del tre a zero. E poco ci manca che, sull’asse Vincis-Pischedda, Prasciolu non trovi la rete che riapre il match. Ma il numero 18 spara alto.

Nel finale inizia una girandola di cambi anche per il Serramanna, nel tentativo di chiudere definitivamente il match, ma anche Coccodi, subentrato a Meloni, non riesce in contropiede a infliggere il colpo del 3 a 0.

Per i biancazzurri, comunque, una vittoria importante che fa classifica e morale. Per gli uomini di Carracoi c’è da migliorare la concretezza in fase offensiva, in preparazione di gare contro avversarie ben più equipaggiati. Ma per il patron Pilato non ci sono dubbi: «Questa è una squadra costruita per vincere».

Riassunto: il Serramanna batte l’Atletico Lotzorai per due reti a zero e vola in classifica a sette punti. Decisiva la doppietta di Alessio Meloni.

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E’ un Cagliari sereno e fiducioso quello che questa sera scenderà in campo all'”Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, contro l’Atalanta di Giampiero Gasperini, per la terza giornata d’andata del campionato. Il bilancio delle prime due giornate è stato modesto in termini di punti, ma la prestazione fornita la scorsa settimana alla Sardegna Arena contro il Sassuolo, non coronata dai primi 3 punti stagionali solo per un calci di rigore maturato al 7° minuto di recupero, ha mostrato una squadra in buona salute. E in casa rossoblu al clima di fiducia si è aggiunta la soddisfazione per la doppia convocazione in Nazionale di Nicolò Barella ed Alessio Cragno, ufficializzata ieri dal CT Roberto Mancini.

Anche l’Atalanta arriva all’impegno odierno in buone condizioni di forma, come è emerso nelle prime due giornate, con la netta vittoria sul Frosinone (4 a 0) e il pareggio di Roma (3 a 3), ma ha un grande desiderio di riscatto dopo l’amara esclusione dalla fase a gironi dell’Europa League, maturata giovedì sera a Copenaghen ai calci di rigore, dopo due pareggi senza goal.

La tradizione recente è favorevole al Cagliari che nelle ultime quattro partite di campionato giocate contro la squadra di Giampiero Gasperini ne ha vinto tre. Per uscire imbattuto dal confronto odierno, il Cagliari dovrà ripetere la partita dell’anno scorso, vinta con pieno merito.

Rolando Maran ha due soli indisponibili, Joao Pedro e Luca Ceppitelli e, conseguentemente, potrà scegliere in una rosa ampia.

Dirigerà l’incontro Fabio Maresca di Napoli, assistenti di linea Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Tarcisio Villa di Rimini, IV ufficiale Marco Serra di Torino, V.A.R. Federico La Penna di Roma 1, A.V.A.R. Alberto Tegoni di Milano.

 

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Giovedì 14 dicembre si terrà a Cagliari il seminario dal titolo “Comunicare la spesa pubblica: un ponte tra amministrazioni e cittadini“, organizzatoidallo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche e si svolgerà presso la Sala Biblioteca della Regione sarda, in viale Trieste 137.

L’obiettivo del seminario è accrescere la consapevolezza degli operatori circa l’importanza di far conoscere e condividere le politiche sugli appalti affinché i risultati siano l’esito di un percorso strategico basato sulla condivisione delle scelte chiave. Una comunicazione efficace, infatti, crea le condizioni affinché i programmi e le azioni per rendere la spesa pubblica più efficiente siano condivisi all’interno degli Enti, tra gli uffici coinvolti nelle azioni, e tra i cittadini destinatari finali delle politiche pubbliche.

I relatori sono Riccardo Colangelo, vicedirettore del Master MAAP,  Riccardo Porcu, dirigente della Regione Sardegna e  Marco Serra, sociologo esperto di comunicazione. Saranno trattati, fra gli altri, i seguenti argomenti: 

– Le criticità percepite dal cittadino: sprechi, illeciti, corruzione
– Trasparenza e comunicazione: dalla norma all’opportunità
– Processi di acquisto e accessibilità all’informazione
– Differenti esigenze di accesso all’informazione per differenti soggetti
– Comunicare obiettivi e risultati: il rapporto con il cittadino.

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Dal 30 novembre al 2 dicembre, per tre giorni Iglesias sarà animata dalla seconda edizione del FestivalScienza: mostre, laboratori, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, per parlare di scienza e tecnologia al grande pubblico. Il FestivalScienza di Iglesias, che nasce dalla decennale esperienza di quello di Cagliari, punterà anche quest’anno a coinvolgere gli studenti delle scuole ma anche il pubblico di curiosi. Tutte le attività del programma sono gratuite.

L’evento, il cui tema è “Scienza Futura”, nasce da una collaudata collaborazione tra l’Associazione ScienzaSocietàScienza di Cagliari, l’Associazione Agorà di Iglesias, l’IIS “Asproni” ed il Consorzio AUSI.

«Per il secondo anno consecutivo proponiamo al pubblico iglesiente una manifestazione che punti a mostrare la bellezza della scienza e del fare scienza – spiegano gli organizzatori dell’evento -. Sulla scia del successo della rassegna cagliaritana, il pubblico incontrerà ricercatori e studenti che racconteranno la scienza in modo accessibile a tutti ma senza rinunciare a essere rigorosa – spiegano gli organizzatori dell’evento -. Considerata la millenaria tradizione mineraria di questo territorio e la conseguente centralità della cultura tecnico-scientifica per la formazione di generazioni di ingegneri e tecnici, abbiamo deciso di porre grande attenzione al tema delle materie prime. Oltre ad avere un passato importante come ben sappiamo nel Sulcis, le materie prime rappresentano un grande volano dell’economia del futuro ed è importante far capire ai giovani quanto siano strategiche anche dal punto di vista professionale.»

Nell’ultima giornata del Festival, il 2 dicembre si terrà il Raw Materials Day, organizzato in collaborazione con l’Associazione Mineraria Sarda, l’associazione Science is Cool di Roma e l’European Institute of Innovation & Technology Raw Materials (EIT): si tratta di un’intera giornata dedicata alle problematiche e alle prospettive delle materie prime, con particolare approfondimento alle risorse presenti nel Sulcis Iglesiente. Pier Luigi Franceschini (EIT Raw Materials) racconterà l’esperienza della Knowledge Innovation Community, la più grande rete mondiale nel settore delle materie prime che mette insieme oltre 120 tra industrie, centri di ricerca e università per favorire l’introduzione di prodotti, processi e servizi innovativi a basso impatto per l’ambiente. Interverrà anche Cristiano Galbiati della Princeton University (Stati Uniti) che coordina il progetto ARIA: all’interno della vecchia miniera di Seruci sarà prodotto un tipo particolare di argon destinato ai laboratori del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per le ricerche sulla materia oscura. Il pubblico potrà anche divertirsi a visitare l’antico Istituto Minerario “G. Asproni” ed estrarre i metalli pesanti dall’acqua nei laboratori organizzati dagli studenti dell’Istituto e del Liceo “Alberti” di Cagliari, in collaborazione con l’Istituto di Struttura della Materia del CNR di Roma.

La biomimetica è un innovativo approccio di ricerca che punta a ispirare il design delle tecnologie alle soluzioni sviluppate dalla Natura in quasi 4 miliardi di anni di evoluzione. Negli spazi della Scuola Media “Eleonora D’Arborea” si terrà una mostra per raccontare il progetto BIOM_NaturLab1.0 (vincitore del bando MIUR 2015 per la diffusione della cultura scientifica), che ha riunito centinaia di studenti e docenti del Sud Sardegna attorno alle teorie e ai metodi di ricerca della biomimetica. Il progetto è stato realizzato da Massimo Lumini, architetto, designer e docente di Arte e Disegno che al FestivalScienza presenterà al pubblico dei microscopi elettronici che permettono di vedere le meraviglie dell’infinitamente piccolo.

Al FestivalScienza si scopriranno anche le meraviglie delle nanotecnologie con Cristiano Albonetti dell’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del CNR di Roma, i fablabs e le tecnologie basate sulla luce con Fabio Chiarello, fisico dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR di Roma, e lo studio dei metalli antichi nell’archeologia con l’archeologo iglesiente Marco Serra dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Spazio anche ai più piccoli con i laboratori per gli studenti delle scuole elementari La mela di Newton (fisica), ChemicalChef: chimici in cucina (chimica) e Divertiamoci con la geometria (matematica). E ancora laboratori per elementari e medie come “Dall’astro al nano: chi è più grande?”, a cura di Marìa Salvador Fernàndez (Università di Oviedo, Spagna) e quelli tenuti dal Consorzio AUSI (Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente) nella Palazzina Bellavista.

A completare il programma, la mostra WUNDERKAMMER 2. Nelle stanze della mente di un ricercatore, a cura dell’Associazione ArgoNautilus, e gli appuntamenti “A cena con uno scienziato”, alla Birroteca Fermentazioni Spontanee, per condividere un momento conviviale con i ricercatori e gli scienziati ospiti della manifestazione.

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Lunedì 13 novembre, alle ore 17,30, è in programma l’inaugurazione del Centro studi di pianificazione e governo del territorio (Urban Center) del comune di Iglesias nei prestigiosi locali di Villa Boldetti (ingresso via Cattaneo), completamente riqualificati.

L’Urban Center nasce con l’obiettivo di supportare il processo partecipativo e di comunicazione pubblica durante il percorso di formazione del nuovo Piano urbanistico comunale.

«Il Centro studi di pianificazione – spiega il sindaco Emilio Gariazzo – è il luogo in cui cittadini, associazioni e rappresentanti del mondo sociale ed economico, ordini professionali, associazioni di categoria, istituzioni potranno incontrarsi, confrontarsi e contribuire a delineare il futuro della città. Un vero e proprio laboratorio di partecipazione civica in cui ragionare di pianificazione urbana e del territorio.»

Dopo il taglio del nastro, è previsto un convegno inaugurale sugli “Assetti del Piano urbanistico comunale”. Vi prenderanno parte il sindaco di Iglesias, dott. Emilio Gariazzo, il geologo Fausto Alessandro Pani, l’archeologo Marco Serra, la dottoressa Lucetta Milani del Cres, il dott. Giuseppe Fara. Le conclusioni sono affidate al prof. ing. Enrico Alfonso Corti, coordinatore degli studi propedeutici al Puc.

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Il Cagliari torna in campo questa sera al Giuseppe Mezza di Milano (fischio di inizio ore 20.45, arbitro Luca Pairetto di Nichelino, assistenti di linea Fabiano Preti di Mantova e Stefano Liberti di Pisa, quarto uomo Marco Serra di Torino, assistenti al VAR Davide Massa di Imperia e Davide Ghersini di Genova), contro il nuovo Milan di Vincenzo Montella, per la seconda giornata del campionato di serie A 2017/2018. Dopo la sconfitta all’esordio con la Juventus, per la quale le proporzioni del punteggio sono andate al di là di quanto emerso sul campo che ha visto i rossoblu sciupare un calcio di rigore con Diego Farias sullo 0 a 1, Massimo Rastelli chiede ai suoi una pronta reazione e, alla vigilia del match, non si sente assolutamente vittima sacrificale contro una delle squadre più ambiziose della nuova stagione.

Contro il Milan Massimo Rastelli esordì in serie A da calciatore 20 anni fa, esattamente iIl 31 agosto 1997, con la maglia del Piacenza (la partita si concluse in parità, 1 a 1, allo stadio Garilli).

«Siamo ripartiti con entusiasmo da quel primo tempo dove abbiamo tenuto testa alla Juventus, creato le nostre occasioni e con un pizzico di buona sorte in più avremmo potuto anche andare al riposo in parità – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu –. C’è disponibilità da parte del gruppo, mi stanno mettendo in difficoltà ed è questo ciò che voglio. Vedo quella determinazione e quella voglia di migliorare che fa la differenza. Domani a Milano andiamo a giocarcela, consapevoli di affrontare una grande squadra.»
«I rossoneri sono propositivi e rispetto alla Juventus sono più rodati, hanno due settimane di lavoro in più e quattro partite ufficiali – ha aggiunto Massimo Rastelli -. Il tasso qualitativo è elevato. Ti costringono a difenderti e sono bravi a pressarti, a riconquistare il pallone e ripartire. Noi vogliamo essere bravi nelle due fasi, non rinunciatari ma restando compatti dietro e gestendo la palla sotto pressione in modo da creare situazioni pericolose. Abbiamo la nostra identità con qualche piccolo accorgimento in base all’avversario, ma solo così puoi fare buone prestazioni e di solito se fai buone prestazioni arriva il risultato.
Se Marco Sau è in grado di fare la prima punta? Lui può fare tutto! È un giocatore fondamentale per noi – ha concluso Massimo Rastelli -, quest’anno non è ancora partito titolare ma avrà il tempo nell’arco della stagione per rifarsi e dare il suo contributo alla squadra
Questa sera nella formazione anti-Milan non ci sarà l’ultimo acquisto, il difensore olandese Gregory van der Wiel, alle prese con una leggera distorsione rimediata negli ultimi giorni di allenamento con la squadra turca del Fenerbahçe, dalla quale in settimana lo ha prelevato il Cagliari.

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Il jazz cede il passo per una sera ad altre sonorità nel concerto in programma domani (venerdì 25) a Nuoro per la rassegna che accompagna la ventinovesima edizione dei Seminari Jazz in pieno svolgimento nel capoluogo barbaricino: sul palco allestito nei cortili del Museo del Costume, tengono infatti banco, a partire dalle 21.00, i Tenores di Bitti “Mialinu Pira”, formazione di primo piano nel campo di quella tradizione arcaica che è iI canto a tenore del centro della Sardegna: uno stile vocale di grande fascino, che riesce a suonare immediatamente primitivo e forte, tra gli esempi più straordinari di polifonia del Mediterraneo per complessità, ricchezza timbrica e forza espressiva. Il canto è realizzato da quattro voci maschili: ‘oche, mesu ‘oche, bassu e contra, con le ultime due che caratterizzano fortemente l’impasto vocale con il loro suono gutturale dal sapore ancestrale.

Composto da Omar Bandinu (bassu), Bachisio Pira (oche e mesu oche), Arcangelo Pittudu (oche e mesu oche) e Marco Serra (contra) il gruppo vocale intitolato allo scrittore e intellettuale Michelangelo Pira ha all’attivo concerti in tutto il mondo e in prestigiose manifestazioni, oltre ad apparizioni in trasmissioni televisive nazionali come “Affari tuoi”, in onda su RaiUno, che ne hanno allargato la popolarità oltre l’ambito specialistico. Memorabili la partecipazione nel 2001 al IX Concerto di Natale in Vaticano, dove i Tenores di Bitti “Mialinu Pira” hanno avuto l’opportunità di essere ricevuti in udienza privata dal Papa Giovanni Paolo II e di cantare per lui alcuni canti sacri della tradizione di Bitti, e le esibizioni nel 2009 nella stagione del Royal Concertgebouw di Amsterdam e a Betlemme nella Basilica della Natività. Nonostante la matrice tradizionale, il quartetto conta anche esperienze innovative e “trasversali” con collaborazioni con musicisti di varia estrazione, come il suonatore di cornamusa asturiana Hevia, Tom Zè e l’Orchestra Mediterranea di San Paolo del Brasile, la cantante serba Bilja Krstić e la cantante e violinista ceca Iva Bittová, tra gli altri.

i Tenores di Bitti “Mialinu Pira” si presenteranno al concerto serale nei cortili del Museo del Costume dopo aver tenuto in mattinata, alle 11.00, all’Auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, la masterclass che ogni edizione dei Seminari jazz di Nuoro dedica alle diverse forme della musica tradizionale sarda e che quest’anno verte appunto intorno al canto a tenore, inserito nel 2005 tra i patrimoni immateriali dell’umanità dell’UNESCO.

Sempre in mattinata, ma alle 9.00, secondo appuntamento con le “colazioni in jazz”: dopo il Cafè “I Grani”, è il turno del Grand Bazaar Cafè in via Satta, dove si esibisce un quartetto formato dal trombettista turco Tolga Bilgin, Pierluigi Manca al contrabbasso e Vito Cauli alla batteria, con Salvatore Spano al posto del previsto Can Yapicioglu (altro musicista turco) al pianoforte.

Alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, dove invece proseguono per tutta la giornata (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00) le attività didattiche del seminario jazz, è in programma alle 15.30 il secondo incontro della serie “Quattro passi nel jazz” con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin: nell’appuntamento di domani (venerdì 25), come sempre aperto al pubblico, si parlerà dell’ospite d’onore di questa edizione dei seminari, il pianista Kenny Barron, atteso a Nuoro da lunedì 28 per la sua masterclass e poi in concerto mercoledì sera (30 agosto, ore 21.00) al Teatro Eliseo.