29 March, 2024
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Una bottiglia in faccia, la ferita ad un occhio e sette giorni di infortunio. E’ successo ieri ad un infermiere della clinica psichiatrica dell’Ospedale Sirai di Carbonia, aggredito da un paziente, accompagnato dalle forze dell’ordine al nosocomio, durante un TSO.

«Una situazione ormai insostenibile per noiha detto Marco Zurru, dirigente del NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche, e rappresentante RSU e RSL -. Abbiamo più volte segnalato la realtà nella quale siamo costretti a lavorare: siamo un numero insufficiente di professionisti e siamo impauriti, senza tutele, ripetutamente aggrediti dai pazienti. Abbiamo chiesto più volte che ci venisse assegnata almeno una guardia giurata: niente è stato fatto. Siamo inascoltati. Ieri è avvenuta l’ennesima aggressione ai danni di un infermiere, colpito – durante un TSO – con un violento colpo di bottiglia in faccia, con conseguente trauma al viso e all’occhio e la rottura degli occhiali. Tutto questo è gravissimo, e poteva andare molto peggio.»

Gli infermieri, attraverso il rappresentante del NurSind, si dichiarano sotto pressione e tensione psicologica per la situazione al limite della tolleranza. «Siamo soli, isolati, e trattiamo pazienti aggressiviha concluso Marco Zurru siamo anche in piena emergenza Covid ed aggiungo che molto personale è andato in pensione, non sostituito. Altri si sono licenziati ed altri ancora avevano contratti a tempo determinato. Mi chiedo, dopo tutto questo e tutte le nostre lettere, cosa stia aspettando la dirigenza ad intervenire». 

Modelli innovativi per la gestione dei beni culturali, impresa di comunità e REIS. Sarà questo il tema trattato durante il seminario al THotel di Cagliari, domani, venerdì 20 settembre. Una giornata di formazione dedicata soprattutto agli amministratori degli enti locali. Si parlerà delle esperienze e delle pratiche delle imprese di comunità ancora poco diffuse in Italia come modello di auto organizzazione e organizzazione dal basso, che insieme al REIS offrono la possibilità alle comunità locali di adottare modelli innovativi per la gestione dei beni culturali. Durante il seminario saranno resi noti i dati delle ricerche sul campo e forniti agli operatori degli enti locali gli strumenti per poter operare e promuovere le attività all’interno delle comunità. I relatori saranno il professor Marco Zurru (Università di Cagliari) e il dottor Jacopo Sforzi (Università di Trento). L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo in collaborazione con Università di Cagliari, Federculture, InEuropa Srl,Scuola di Fundraising di Roma, nell’ambito dei progetti di formazione sostenuti dalla Fondazione di Sardegna (Sviluppo Locale). Questo è il quarto e ultimo appuntamento del ciclo di seminari di formazione per gli Amministratori e il personale degli Enti Locali: “Comunità, territori e innovazione culturale”.

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Sono undici le donne che questa mattina hanno ricevuto dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’attestato che riconosce il percorso di inclusione attiva fatto grazie al progetto di alta cucina del Plus di Ales Terralba. Le donne, di diversi Comuni dell’Oristanese, sono state individuate dai Servizi sociali e supportate da psicologhe nell’inserimento nel gruppo di lavoro, guidato dallo chef Gianni Picci.
L’assessore Arru, dopo aver ringraziato i sindaci del Plus (32 le Amministrazioni coinvolte) ed il coordinatore del progetto, Marco Zurru, ha sottolineato come quello di Ales Terralba rappresenti un esempio concreto di ciò che il Reis deve essere.
«Con questa iniziativa – ha detto l’assessore della Sanità – tocchiamo con mano la logica del Reddito di inclusione sociale. C’è la volontà di fare gruppo, di mettere insieme amministrazioni diverse che fanno comunità, persone che stanno insieme e mettono a disposizione le proprie capacità ed esperienze, che recuperano la propria autonomia in un’ottica di riscatto. Questo è il Reis e a breve avremo la nuove linee guida, elaborate in collaborazione con l’Anci Sardegna.»
In pochi mesi, le partecipanti si sono cimentate con oltre trecento piatti di alta cucina, seguite dallo chef Picci e, al termine del percorso, hanno acquisito una professionalità spendibile sul mercato del lavoro (una di loro ha già trovato impiego come cuoca).

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Sono 9 i buyer che da Polonia, Croazia ed Ungheria domani, lunedì 17 luglio, arriveranno in Sardegna per conoscere e comprare i prodotti agroalimentari di 20 imprese sarde produttrici di pane, pasta, riso, formaggio, salumi, olio, bottarga, vino, birra, distillati, dolci e snack, durante 10 ore di incontri e 94 contrattazioni business-to-business.

L’incoming con gli importatori, distributori, titolari di supermercati e ristoratori dell’est Europa, che si svolgerà a Cagliari, con inizio alle 9.20, presso il Caesar’s Hotel, è organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, in collaborazione con l’ICE-Istituto per il commercio estero. Il tutto verrà supportato dagli interpreti, seguito dai funzionari dell’ICE ed esaminato da un giornalista croato, specializzato in recensioni di prodotti e territori di qualità, che visiterà anche Cagliari.

All’apertura dei lavori, alle 9.00, parteciperà l’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu ed il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi. Atteso anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.

La Polonia è il sesto partner commerciale dell’Italia; la quota export del nostro Pese è cresciuta del 12,2% negli ultimi 12 mesi, chiudendo il 2016 con oltre 11 miliardi di euro. Dati ugualmente positivi, ma più contenuti, anche per Ungheria e Croazia. Con la prima abbiamo chiuso con più di 4 miliardi mentre con la seconda a circa 1.

Martedì 18, compratori esteri, giornalisti e responsabili dell’ICE, si trasferiranno in Ogliastra per la visita del territorio e di alcune imprese produttrici di snack e pane, formaggio e birra.

«Abbiamo organizzato gli incontri business-to-business e le visite sul territorio, per consentire alle imprese di avere un confronto diretto con i buyer e, quindi, con i mercati esteri – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi – in pratica mettiamo le aziende nelle condizioni di attestare l’appetibilità delle proprie produzioni, per indirizzarle verso quei mercati ritenuti più adatti a intraprendere dei rapporti commercialiL’agroalimentare è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – aggiunge Antonio Matzutzi – in cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteriPer gli imprenditori, è fondamentale sfruttare queste occasioni d’internazionalizzazione offerte da iniziative come gli Incoming, che possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati

Queste le imprese che il 17 luglio incontreranno i buyer polacchi, ungheresi e croati a Cagliari: Azienda Agricola Marco Zurru di Gonnosfanadiga, P.A.C. Luca Pisano di San Gavino, Caseificio Silvio Boi di Cardedu, Rovajo di Desulo, Mie.li.ca. Aresu di Donori, Azienda Falchi di Oristano, Il Giglio Dolci di Sardegna di Sennori, Birrificio Brumare di Bauladu, Birrificio Lara di Tertenia, Panificio Forno Carasau di Oliena, Azienda Agricola Tresmontes di Sorso, Agricola Soi di Nuragus, Pastificio Gianfranco Porta di Gonnosfanadiga, S.F. Sard.A.Pan. Ferreli di Lanusei, Antica Apicoltura Gallurese di Berchiddeddu, Blue Marlin di Mogoro, Sardinia Caseus di Macomer, Antica Fabbrica del Dolce Nuorese di Nuoro, Start 2002 di Villaspeciosa e quelle rappresentate dal Consorzio Sardinia Eat di Galtellì.

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Sono 9 i buyer che da Polonia, Croazia e Ungheria arriveranno in Sardegna per conoscere e comprare i prodotti agroalimentari di 20 imprese sarde produttrici di pane, pasta, riso, formaggio, salumi, olio, bottarga, vino, birra, distillati, dolci e snack, durante 10 ore di incontri e 94 contrattazioni business-to-business,

L’incoming con gli importatori, distributori, titolari di supermercati e ristoratori dell’est Europa, che si svolgerà lunedì 17 luglio a Cagliari, con inizio alle 9.20, presso il Caesar’s Hotel, è organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, in collaborazione con l’ICE-Istituto per il Commercio estero. Il tutto verrà supportato dagli interpreti, seguito dai funzionari dell’ICE ed esaminato da un giornalista croato, specializzato in recensioni di prodotti e territori di qualità, che visiterà anche Cagliari.

All’apertura dei lavori, alle 9.00, parteciperà l’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu ed il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi. Atteso anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.

La Polonia è il sesto partner commerciale dell’Italia; la quota export del nostro Pese è cresciuta del 12,2% negli ultimi 12 mesi, chiudendo il 2016 con oltre 11 miliardi di euro. Dati ugualmente positivi, ma più contenuti, anche per Ungheria e Croazia. Con la prima abbiamo chiuso con più di 4 miliardi  mentre con la seconda a circa 1.

Martedì 18, compratori esteri, giornalisti e responsabili dell’ICE, si trasferiranno in Ogliastra per la visita del territorio e di alcune imprese produttrici di snack e pane, formaggio e birra.

«Abbiamo organizzato gli incontri business-to-business e le visite sul territorio, per consentire alle imprese di avere un confronto diretto con i buyer e, quindi, con i mercati esteri – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi – in pratica mettiamo le aziende nelle condizioni di attestare l’appetibilità delle proprie produzioni, per indirizzarle verso quei mercati ritenuti più adatti a intraprendere dei rapporti commerciali. L’agroalimentare è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – aggiunge Antonio Matzutzi – in cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteriPer gli imprenditori – sottolinea il presidente – è fondamentale sfruttare queste occasioni d’internazionalizzazione offerte da iniziative come gli Incoming, che possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati

Queste le imprese che il 17 luglio incontreranno i buyer polacchi, ungheresi e croati a Cagliari: Azienda Agricola Marco Zurru di Gonnosfanadiga, P.A.C. Luca Pisano di San Gavino, Caseificio Silvio Boi di Cardedu, Rovajo di Desulo, Mie.li.ca. Aresu di Donori, Azienda Falchi di Oristano, Il Giglio Dolci di Sardegna di Sennori, Birrificio Brumare di Bauladu, Birrificio Lara di Tertenia, Panificio Forno Carasau di Oliena, Azienda Agricola Tresmontes di Sorso, Agricola Soi di Nuragus, Pastificio Gianfranco Porta di Gonnosfanadiga, S.F. Sard.A.Pan. Ferreli di Lanusei, Antica Apicoltura Gallurese di Berchiddeddu, Blue Marlin di Mogoro, Sardinia Caseus di Macomer, Antica Fabbrica del Dolce Nuorese di Nuoro, Start 2002 di Villaspeciosa e quelle rappresentate dal Consorzio Sardinia Eat di Galtellì.

«Nella nostra regione le imprese artigiane attive nel settore agroalimentare, produttori di pasta, pane, dolci, formaggi, carne, frutta, pesce e bevande, sono più di 3.600 in rappresentanza del 10% dell’intero comparto artigiano – dichiara il segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli – tutte lavorazioni molto apprezzate anche all’estero grazie ai 191 milioni di euro di export. Ed è proprio sulle esportazioni che dobbiamo puntare – aggiunge Stefano Mameli – considerato che, tra il 2015 e 2016, queste sono cresciute del 6,7%.»

Il segretario ricorda anche i principali Paesi partner per l’agroalimentare sardo: «Gli Stati Uniti comprano 115milioni di euro di prodotti, la Germania 18 milioni, la Francia 10 milioni mentre in Cina va un controvalore di 4,6 milioni di euro di prodotti».

Interessante la crescita dell’export italiano in Polonia: questo è cresciuto del 12,2% degli ultimi 12 mesi. Dati ugualmente positivi, ma più contenuti, anche per Croazia e Ungheria.

Per Confartigianato Sardegna, continuare a portare nel mondo l’eccellenza sarda, è uno degli obiettivi principali dei prossimi anni; l’associazione proseguirà ad aiutare le proprie imprese nei processi di internazionalizzazione, affiancandole in tutte le varie fasi e offrendo loro concrete opportunità di crescita.

Martedì 18, la delegazione si trasferirà in Ogliastra per le visite aziendali attraverso le quali gli operatori esteri potranno conoscere, fisicamente, le aziende e i territori dove nascono le produzioni di eccellenza.

La partenza da Cagliari è prevista per le 8.30, con arrivo alle 10.00 al Birrificio Lara di Tertenia, prima tappa di conoscenza delle imprese. Alle 11.00 partenza per Lanusei, dove è prevista la visita alla Sard.A.Pan, impresa produttrice di pane e snack. Nell’intervallo, è prevista la visita alla città di Lanusei e al Bosco Selene. Nel primo pomeriggio, dalle 15.00, visita al Caseificio Boi di Cardedu. Durante la permanenza, buyer, giornalisti e accompagnatori, potranno conoscere bellezze naturalistiche delle costa orientale della Sardegna.

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I numeri delle imprese sarde a Mosca nella missione di “StoreSardinia” per la promozione dell’agroalimentare. 200 incontri con i buyer, 400 punti vendita raggiunti e oltre 1.000 richieste di informazioni. E ci sono le prime richieste di prodotti e di contratti da sottoscrivere.

12 imprese agroalimentari coinvolte provenienti da tutte le province sarde, 51 prodotti presentati (33 alimentari e 18 vini), 80 operatori specializzati dell’agroalimentare incontrati nelle cene-degustazione in rappresentanza di oltre 400 punti vendita, ristoranti e catene di distribuzione di tutta la Russia, 200 incontri diretti con i buyer in fiera e un migliaio contatti per richieste di informazioni sui prodotti sardi all’interno dello spazio “StoreSardinia”, oltre 200 persone servite durante gli showcooking/degustazioni dei prodotti isolani presso il padiglione Italia, il tutto in un contesto, quello di “ProdeExpo-Mosca 2017”, la più importante manifestazione euroasiatica per i prodotti dell’agroalimentare, che in 4 giorni ha contato 200mila visitatori, coinvolgendo 2mila espositori provenienti da oltre 26 Paesi di tutto il Mondo.

E’ questo il risultato della missione delle imprese sarde dell’agroalimentare che, dal 3 al 9 febbraio, a Mosca, nell’ambito del progetto “StoreSardinia” promosso da Confartigianato Imprese Sardegna, hanno fatto conoscere le creme alimentari spalmabili, il pane carasau con le numerose varianti snack, i malloreddus e la frégula, le panadas, gli oli di oliva e lentischio, le olive in salamoia, i vini bianchi e rossi, i liquorosi da dessert e gli amaretti integrali a importatori, responsabili delle catene di supermercati e gourmet, ristoratori, albergatori e giornalisti specializzati russi.

La missione in Russia è stata impreziosita anche dalla visita dello stand della Sardegna, unica regione italiana rappresentata alla fiera insieme all’Emilia Romagna, da parte dell’Ambasciatore italiano a Mosca, Cesare Maria Ragaglini, che ha potuto così apprezzare la varietà della produzione agroalimentare sarda.

«L’interesse per i prodotti sardi è molto forte – commenta Stefano Mameli, coordinatore del progetto “StoreSardinia” a riprova di questo le imprese, attraverso i “faccia a faccia” con i compratori russi, hanno immediatamente potuto ragionare di produzioni, prezzi, packaging e spedizioni ma anche dei gusti più adatti al mercato russo e delle varie forme di promozione da attuare nei supermercati e nei ristoranti. Nulla è stato lasciato al caso e i primi risultati stanno arrivando, infatti, le aziende hanno avuto richieste di prodotti da testare sul mercato e alcune di queste si apprestano, in questi giorni, a sottoscrivere i primi contratti.»

«Anche l’attenzione per la Sardegna è alta – continua Stefano Mameli – perché in Russia si comincia a conoscere la nostra qualità della vita, e la longevità della popolazione, il tutto legato all’alimentazione e quindi alle piccole ma eccellenti produzioni agroalimentari e vitivinicole. Insomma, la Sardegna è vista come una terra quasi “magica”. Ciò ci ha stupito in modo positivo, segno evidente che cominciamo a essere conosciuti non solo per le vacanze.»

«L’esperienza russa è stata importante tanto che può rappresentare una solida base di collaborazione tra le imprese – riprende il coordinatore di StoreSardinia – dove conoscenze, produzioni, quantità e qualità non vanno in contrasto e concorrenza tra loro ma si uniscono per affrontare meglio i mercati internazionali e richieste di compratori sempre più interessati alla qualità del prodotto rispetto a produzioni standardizzate o prezzi inopportunamente bassi. Il marchio StoreSardinia è nato proprio con l’obiettivo di selezionare le eccellenze, di raggrupparle sotto un unico marchio promozionale e supportarle nell’export dei propri prodotti.»

«E’ stata una esperienza concreta e operativa, come le nostre imprese ci chiedono. Infatti, dagli incontri sono stati, ad esempio,volutamente esclusi quelli politici e istituzionali che non avrebbero portato alcun risultato concreto ma, al contrario, si è puntato sugli incontri diretti con gli operatori commerciali. In ogni caso – conclude il coordinatore del progetto – l’impegno della Regione sull’internazionalizzazione sta iniziando a dare i primi frutti, visti anche i risultati dei vari bandi, e le iniziative sul tema export.»

L’attesa ora è per le prossime trasferte che le imprese affronteranno e per l’arrivo in Sardegna dei buyer e giornalisti specializzati. Nel primo caso, a breve, le aziende saranno impegnate in Kazakistan (ad Almaty) e in uno degli altri Paesi euroasiatici per far conoscere le proprie produzioni anche a quelle latitudini. All’inizio dell’autunno, invece, è previsto l’arrivo in Sardegna dei compratori e della stampa di settore specializzata proveniente dalle nazioni coinvolte nel progetto. Questi incontreranno le nostre aziende con il compito di far conoscere le produzioni a un mercato che conta oltre 400milioniabitanti e che si estende dall’Europa Occidentale fino all’Estremo Oriente.

La missione nella Capitale russa, è rientrata negli eventi organizzati dal progetto di promozione internazionale dei prodotti agroalimentari “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps. Questo consente a 12 aziende (il pastificio Sa Panada di Oschiri, i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Mula Graziano “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di Sorso, Arvisionadu di Benetutti, l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga (VS) e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di promuovere le proprie produzioni, con i territori di provenienza, nei mercati euroasiatici come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan, anche attraverso il sito www.storesardinia.com, appositamente realizzato in italiano e russo e in inglese. Il progetto è finanziato dall’assessorato dell’Industria-POR FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

Il progetto “StoreSardinia” è finanziato dall’assessorato dell’Industria-POR FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

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Anche nella seconda giornata del Prodexpo di Mosca, i prodotti dell’agroalimentare della Sardegna hanno attirato l’interesse degli importatori, ristoratori e giornalisti specializzati e conquistato il palato dei 50mila visitatori. 

Vini e prodotti alimentari tipici sardi sono stati presentati e illustrati a decine di professionisti del settore durante le varie degustazioni che si sono susseguite durante tutta la giornata. 

L’apprezzamento è stato unanime per la fregula, l’olio e le olive, la crema di formaggio, il pane e i dolci. 

«La Sardegna è molto conosciuta qui a Mosca – ha commentato il coordinatore di StoreSardinia, Stefano Mameli – e abbiamo avuoto la conferma di come ci sia anche un grande apprezzamento dei nostri prodotti.»

La Sardegna, infatti, è conosciuta in Russia come la terra delle produzioni incontaminate e dei centenari.  

«Anche oggi le nostre imprese hanno dimostrato di poter essere presenti sul mercato russo – ha aggiunto Mameli – grazie a prodotti unici, sani e, soprattutto, ricchi di tradizione.»

La missione nella Capitale russa, rientra negli eventi organizzati dal progetto di promozione internazionale dei prodotti agroalimentari “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps. Questo consente a 12 aziende (il pastificio Sa Panada di Oschiri, i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Graziano Mula “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di SorsoArvisionadu di Benetutti, l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di promuovere le proprie produzioni, con i territori di provenienza, nei mercati euroasiatici come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan, anche attraverso il sito www.storesardinia.com , appositamente realizzato in italiano e russo e a breve anche in inglese. Il progetto è finanziato dall’assessorato dell’Industria-Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

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Stanno conquistando il palato dei russi le 12 imprese sarde dell’agroalimentare che da venerdi sera, a Mosca, incontrano importatori, venditori e giornalisti interessati a proporre i prodotti sardi in Russia.

La missione delle aziende, selezionate da Confartigianato Imprese Sardegna nel progetto StoreSardinia, è iniziata la sera di venerdì 3 con l’incontro di 50 buyer che hanno degustato pane carasau, pistoccu, pane fresa, malloreddus, panadas, vini, formaggi e dolci, richiesto informazioni alle aziende  e potuto conoscere meglio le produzioni sarde. Sugli schermi del locale dove si è svolto l’evento sono passate ininterrottamente le immagini delle aziende, delle produzioni e dei territori.

Sabato mattina, la delegazione ha iniziato la visita alle più importanti organizzazioni della distribuzione dei prodotti italiani in Russia.

Il primo appuntamento è stato presso la rinomatissima catena “Globus Gourmet” con 7 “boutique del gusto” a Mosca, specializzato nella vendita di prodotti italiani d’eccellenza e con l’importatore Donato Parisi, titolare di “Alta Gamma”.

Il secondo appuntamento con la catena “Bahetlé”, 27 punti vendita in Russia e con il suo manager Andrej Zhuralev.

Terzo appuntamento all’interno del prestigiosissimo “Gum”, situato sulla famosa Piazza Rossa.

La missione nella Capitale russa, rientra negli eventi organizzati dal progetto di promozione internazionale dei prodotti agroalimentari “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps. Questo consente a 12 aziende (il pastificio Sa Panada di Oschiri, i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Graziano Mula “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di Sorso, Arvisionadu di Benetutti (SS), l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di promuovere le proprie produzioni, con i territori di provenienza, nei mercati euroasiatici come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan, anche attraverso il sito www.storesardinia.com, appositamente realizzato in italiano e russo e a breve anche in inglese.

Il progetto è finanziato dall’assessorato dell’Industria-Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

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12 imprese agroalimentari della Sardegna vanno alla conquista del mercato russo. Da ieri al prossimo 9 febbraio, a Mosca, pane, pasta, dolci, vino, formaggi, olive, olio e panadas, saranno presentati e proposti a buyer, ristoratori e catene di distribuzione e fatti conoscere e degustare ai partecipanti del “ProdExpo”, la più importante fiera russa dell’agroalimentare.

La missione nella Capitale russa, rientra negli eventi organizzati dal progetto “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps.

L’associazione artigiana, infatti, si è aggiudicata un bando regionale per la valorizzazione e promozione internazionale dei prodotti agroalimentari sardi che consentirà alle 12 aziende partecipanti (i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Sa Panada di Oschiri, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Mula Graziano “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di Sorso, Arvisionadu di Benetutti, l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di presentarsi agli importanti acquirenti del mercato euroasiatico in Paesi come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan.

Tra le attività del progetto la partecipazione a fiere, l’attività di educational tour in Sardegna per buyer e giornalisti specializzati e la promozione dei propri prodotti e dei territori sul sito www.storesardinia.com, appositamente realizzato in italiano e russo e a breve anche in inglese. All’interno del portale, già on line, le imprese potranno presentare on line e vendere i propri prodotti corredati di descrizione e listini bilingue.

Il programma a Mosca prevede 2 giorni di incontri presso le grandi catene di distribuzione organizzata e nei gourmet, dove le imprese sarde presenteranno i propri prodotti. Successivamente, da lunedì 6, i produttori sardi parteciperanno, all’interno del “Padiglione Italia”, al “ProdExpo”, la più importante manifestazione internazionale russa dedicata ai produttori di alimentari, bevande e altri prodotti dell’agroalimentare. Giunta alla 24esima edizione, la Fiera è visitata da 50mila persone al giorno, occupa una superficie di 90mila metri quadri e ospita più di 2mila espositori provenienti da 26 nazioni di tutto il mondo. Nella Capitale, sono previsti anche 2 eventi di degustazione, presso alcuni ristoranti italiani, destinati agli operatori esteri, per far conoscere i prodotti alimentari e vini.

Il progetto continuerà, in primavera, con la partecipazione delle aziende ad una mostra dedicata in Kazakistan. Nel prossimo autunno, invece, l’arrivo in Sardegna di buyer russi e giornalisti specializzati nel settore dell’alimentazione che visiteranno aziende partecipanti e territori.

Il marchio StoreSardinia nasce come progetto di Confartigianato Imprese Sardegna, con l’obiettivo di selezionare le eccellenze, di raggrupparle sotto un unico marchio promozionale e supportarle nell’export dei propri prodotti.

«Il progetto nasce dalla necessità non solo di proporre all’estero le nostre specialità – afferma Stefano Mameli, coordinatore del progetto “StoreSardinia”, e segretario regionale di Confartigianato – ma soprattutto di creare un “marchio ombrello” che possa consentire ai produttori di essere guidati, supportati e tutelati nei rapporti con gli altri mercati». «Per questo – aggiunge il coordinatore – la missione a Mosca arriva dopo alcuni mesi di lavoro nei quali abbiamo analizzato le possibilità di commercio nei Paesi euroasiatici, le imprese partecipanti, i loro prodotti e i loro territori. Uno dei punti qualificanti del progetto è l’affiancamento che stiamo fornendo direttamente alle imprese, con la collaborazione dell’Assessorato dell’Industria.»

Importante anche la partecipazione al progetto di imprenditori giovanissimi. E’ il caso del “Panificio Porta 1918” di Gonnosfanadiga e del “Panificio Sa Panada di Oschiri”, due realtà emergenti nel panorama dell’agroalimentare sardo. Nella prima azienda, infatti, un ruolo primario, da qualche anno e con importanti esperienze, lo ricopre il 27enne Riccardo Porta, mentre nella seconda ricoprono un ruolo strategico le due sorelle Meloni, Valentina 27 anni e Martina 22, tutti giovani che andranno a interfacciarsi con il mercato russo. «Due realtà che hanno l’obiettivo di affermarsi oltre i confini italiani – continua il coordinatore del progetto – determinate a imporsi su mercati spesso non raggiungibili attraverso iniziative singole e non coordinate».

Confartigianato Imprese Sardegna, sempre sulla valorizzazione dell’export, pensa già a nuovi obiettivi e a nuovi mercati. «Stiamo già lavorando a un progetto per le imprese che vogliano essere presenti sul mercato dell’Europa occidentale – conclude Mameli – potenziando la presenza delle nostre rinomate specialità in mercati più vicini e inserendo anche nuovi prodotti, come per esempio le birre artigianali».

Il progetto “StoreSardinia” è finanziato dall’assessorato dell’Industria-Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

Azienda

Comune

Provincia

Settore

Prodotto principale  per export

Porta 1918

Gonnosfanadiga

Medio Campidano

Panificio

Amaretto integrale

Filia Uda

Illorai

Sassari

Panificio

Pane fresa o carasau

Sa Panada

Oschiri

Sassari

Panificio

Panadas

Ferreli

Lanusei

Ogliastra

Panificio

Pane guttiau con rosmarino e origano

Panificio Teti di Deiana

Teti

Nuoro

Panificio

Pane guttiau con cipolla, peperoncino e paprika

Mula Graziano “Panificio Carasau”

Oliena

Nuoro

Panificio

Pane guttiau

Colle Nivera

Lula

Nuoro

Cantina

Colle Nivera Cannonau di Sardegna DOC

Agricola Soi

Nuragus

Cagliari

Cantina

SOI – Cannonau di Sardegna DOC

Nuraghe Crabioni

Sorso

Sassari

Cantina

Sussinku Romangia IGT

Arvisionadu

Benetutti

Sassari

Cantina

G’Oceano Isola dei Nuraghi IGP

Azienda Agricola Marco Zurru

Gonnosfanadiga

Medio Campidano

Olearia

Olio EVO

Su Grabiolu

Siamanna

Oristano

Caseificio

Pecorino con caglio vegetale

Si conclude domani, 19 giugno, a Cagliari, presso la Sala conferenze del #Piccolo Auditorium comunale, in piazza Dettori 8, a Cagliari, il progetto #ICoD – Insieme contro ogni discriminazione.

Il progetto, co-finanziato dal Fondo europeo per integrazione di cittadini di Paesi terzi (FEI) nell’ambito dell’azione “Rete Nazionale Antidiscriminazioni”, è stato realizzato dalla Presidenza della Regione Sardegna in partenariato con la provincia di Cagliari, il comune di Oristano, l’Asl 8 di Cagliari, l’organizzazione non governativa Soleterre-strategie di pace Onlus, l’Unicef, la Fondazione Caritas San Saturnino Onlus, l’Università degli studi di Milano – Bicocca e l’Osservatorio sui media Cares di Pavia.

L’incontro, che vedrà la partecipazione degli assessori regionali alla Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino, e al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, Virginia Mura, del direttore dell’Area Advocacy nazionale e internazionale Unicef Italia, Ferruccio Cortesi, e di Marco Zurru, docente di Sociologia economica della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, oltre che la presenza di tutti i partner sardi e nazionali coinvolti, costituisce un momento pubblico di presentazione dei risultati raggiunti e l’occasione per una riflessione condivisa con le istituzioni e gli attori che operano con gli stranieri sul territorio.

Alla presentazione del progetto, di cui sarà distribuito ai presenti una breve pubblicazione del rapporto di sintesi, seguirà poi alle ore 12.00 una tavola rotonda dal titolo “Le nuove sfide del territorio contro discriminazione e xenofobia”, moderata dal giornalista dell’unione Sarda Giuseppe Deiana.