14 December, 2025
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Sabato 26 aprile la cooperativa sociale Casa Emmaus festeggerà il 37° anniversario dalla sua costituzione. Trentasette anni di attenzione e ascolto di circa diecimila persone con disagi economici, fisici e psichici, fragilità che avevano e hanno bisogno di un accompagnamento concreto e di competenze specifiche. Un lavoro incessante, nato per iniziativa del fondatore Nico Grillo, che coinvolge centinaia di operatori e volontari su tutto il territorio. Un percorso che continua a sfornare progetti a favore delle comunità locali, e che presto si arricchirà di una nuova, preziosa gemma.
Quest’anno viene fatta un’eccezione rispetto al passato: storicamente, Casa Emmaus ha sempre festeggiato la ricorrenza il 25 aprile, simbolica giornata della liberazione dell’Uomo oltre che dal nazifascismo. Su richiesta di alcune associazioni del Terzo settore, che per quella data avevano programmato una serie di eventi nel centro minerario, la cooperativa presieduta da Giovanna Grillo ha fatto slittare di ventiquattrore il suo ricco programma. «Casa Emmaus è stata promotrice e attuatrice, insieme all’Anpi, del programma del 25 aprile 2025 con l’intento di ridare a questo evento il vero valore di una festa, coinvolgendo la città e tutte le associazioni di Iglesias e lavorando su tutte le liberazioni che ancora ci sono da portare avanti nel nostro mondo», spiega la presidente Giovanna Grillo.
Sabato, alle 10.30, sarà celebrata una Messa nella chiesa di San Francesco, a Iglesias, dove si ritroveranno tutte le realtà di Casa Emmaus e i rappresentanti delle istituzioni locali. Successivamente, sarà il vicino Centro giovanile “Santa Barbara” a ospitare una serie di esibizioni che vedranno protagonisti i giovani delle comunità e del Centro “Lo Specchio Dan”. Alle 14.30 sarà un brano cantato da Giovanna, una ragazza, a dare il benvenuto ai cittadini che si ritroveranno nel teatro del Centro. Subito dopo, la proiezione di un video che in pochi minuti ripercorrerà le tappe salienti di questi 37 anni. Alle 15.00 il momento clou, con lo spettacolo “Volare si può” diretto da Maria Strova e Martinica Ferrara Strova, coreografe e direttrici della Scuola Omphalos di Roma. Sono state loro, insieme alla psichiatra Sara Coloccini, a condurre un progetto di danzaterapia con le ospiti dello Specchio di Domusnovas: un percorso di consapevolezza del proprio fisico e di abilità spesso sconosciute. La serata si concluderà con un piccolo concerto delle ragazze dello stesso Centro per i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, a cura del maestro Vittorio Orrù.
Le fotografie allegate si riferiscono ai festeggiamenti del 36° anniversario.

È un periodo di grande fermento per il Centro “Lo Specchio Dan” di Domusnovas. Dopo aver festeggiato il quinto anniversario dalla sua apertura, questa realtà di Casa Emmaus non si limita a curare le proprie “ferite” bensì si apre all’esterno. E lo fa proponendo una serata a favore degli ospiti della Comunità alloggio anziani di via Roma 24, nello stesso paese. Venerdì 26 luglio, dalle 17.00 alle 18.00, le pazienti dello Specchio che partecipano all’attività di canto sotto la guida del Maestro Vittorio Orrù, allieteranno la serata degli anziani, restituendo una piccola parte delle attenzioni che la comunità di Domusnovas ha dedicato loro in questi anni. Successivamente, le ragazze scriveranno un articolo con il quale racconteranno l’esperienza e che verrà pubblicato su un periodico della diocesi di Iglesias.
Non ci sarà tempo per le vacanze estive perché, durante il week end 27-28 luglio, partirà il progetto “Volare si può”, che prevede nove incontri (un fine settimana al mese) e si concluderà con uno spettacolo in coincidenza con la tradizionale festa annuale di Casa Emmaus, tra il 24 e il 26 aprile 2025. Il percorso prevede lo studio di cinque coreografie, con l’impiego di tecniche e strumenti differenti della danza orientale, accompagnato da un laboratorio artistico-narrativo volto a consolidare l’esperienza della danza. Tutti gli incontri si terranno allo Specchio.
Ogni weekend prevede due giornate, in cui si inseriscono: un seminario dedicato alla danza, all’uso del corpo e allo studio delle coreografie; un laboratorio con attività creative (scrittura, riflessioni, creazione di oggetti di scena). Inoltre, le pazienti che parteciperanno al seminario, saranno inserite nel gruppo guidato dalla psichiatra Sara Coloccini, “Il risveglio del corpo”: un’ora di movimento soft, preceduto da riscaldamento corporeo, con ripasso delle coreografie studiate. Il progetto, guidato e diretto da Maria Strova con la direzione artistica di Martinica Ferrara, vede la coreografia e la didattica affidate all’esperienza delle stesse Strova e Ferrara.