15 December, 2025
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I sindaci di 14 comuni del Sulcis, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, hanno inviato una nota al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella quale scrivono che sono «legittimi portatori tutti di interesse, ma illegittimamente non sono stati individuati tra le amministrazioni interessate a partecipare alla Conferenza di servizi “PIANO SULCIS – S.S. 126 DIR Sud Occidentale Sarda – Realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’Isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco.”, nonostante siano i destinatari dei provvedimenti tutti inseriti nel Piano Sulcis».

Gianfranco Trullu, Ivo Melis, Antonello Pirosu, Marco Antonio Piras, Andrea Pisanu, Massimiliano Ventura, Andrea Deias, Danilo Serra, Elio Sundas, Elvira Usai, Paola Massidda, Maria Teresa Diana, Giorgio Alimonda e Mariano Cogotti «ritengono a pieno titolo che gli stessi debbano essere obbligatoriamente individuati tra i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale (approvazione del progetto di ponte e circonvallazione) è destinato a produrre effetti (ricaduta economica nel proprio territorio), così come previsto secondo l’art. 14, co.5, l. n. 241/1990 (articolo così sostituito dall’art. 1, comma 1, d.lgs. n. 127 del 2016) “l’indizione della conferenza è comunicata ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti e a quelli che per legge debbono intervenirvi nonché ai soggetti individuati o individuabili nei cui confronti possa prodursi un pregiudizio per effetto dell’assunzione del provvedimento (art. 7, l. 241 del 1990). I soggetti richiamati possono intervenire nel procedimento ai sensi dell’art. 9 della medesima legge”; è interesse, pertanto, di queste amministrazioni esprimere il parere in merito alla realizzazione di una infrastruttura che trova tutte le risorse economiche nel Piano, come quella proposta nel progetto in esame; risorse che rientrano tra quelle che questi enti avevano deciso di utilizzare e che erano destinate alla realizzazione delle strutture “parte”; in data 6.03.2018 – aggiungono i 14 sindaci, il comune di Sant’Antioco ha adottato la delibera n. 8, contenente una proposta di modifica del Piano Infrastrutturale di Sant’Antioco, previsto nel Piano Sulcis, relativo all’intervento proposto da ANAS S.p.A., alla Regione Autonoma della Sardegna (R.A.S.). Tale proposta pare finalizzata alla realizzazione di un intervento di “circonvallazione leggera e alterativa, più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico”. La modifica progettuale proposta, secondo il comune di Sant’Antioco, conserverebbe la funzione originaria delle infrastrutture di accesso al centro abitato e al Lungomare, consentendo di snellire il traffico in direzione Calasetta-Carloforte e preservando il potenziale economico di tali aree. Nello specifico, la proposta prevede una circonvallazione, in quota parte costruita da rete viaria esistente, quale la bretella che da Bega Trota conduce alla via Trilussa, con adeguamento della stessa che comporta il completamento del tratto mancante di collegamento, con il tratto terminale di via Calasetta. Tale soluzione, sempre secondo della delibera, consentirebbe di rispettare il fine di ridurre il consumo di suolo e riqualificare l’attuale infrastruttura a ponte, con intervento che possano potenziarne la funzionalità, estesa all’uso ciclo-pedonale, con punto di belvedere, e valorizzare il progetto architettonico della grande struttura; il 21 aprile 2020 via PEC è pervenuta copia per conoscenza dell’istanza presentata dal Comitato Porto Solky di Sant’Antioco alla quale sono allegate le osservazioni contro l’approvazione del progetto in oggetto; le osservazioni del Comitato Porto Solky sono a firma condivisa dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Sardegna, Grig-Gruppo di Intervento Giuridico e WWF Sardegna; in data 24 aprile 2020 il Comitato Porto Solky ha trasmesso via PEC per conoscenza il Parere Tecnico NEGATIVO del comune di Sant’Antioco in merito alla soluzione progettuale proposta da ANAS relativamente ai due interventi infrastrutturali di nuovo ponte e circonvallazione; il parere Tecnico del comune di Sant’Antioco esprime parere negativo su entrambi gli interventi funzionali di nuovo ponte e circonvallazione ed è complementare al parere negativo delle osservazioni del Comitato Porto Solky; nel suddetto parere del comune di Sant’Antioco viene altresì proposto il tracciato alternativo di circonvallazione per Calasetta così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco, e che tale percorso soddisfa le esigenze delle comunità di Calasetta e Carloforte di poter usufruire di un transito snello e veloce che bypassi il centro urbano di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky condividono altresì la proposta del comune di Sant’Antioco per una circonvallazione alternativa così come definito nella delibera n° 8 del 6.03.2018 del comune di Sant’Antioco; le osservazioni del Comitato Porto Solky auspicano la rimodulazione dei fondi a favore della messa in sicurezza/riqualificazione del porto di Sant’Antioco quale volano di sviluppo per tutto il territorio. In tal senso vi è un travisamento di fatti, di atti e dei provvedimenti fino ad oggi adottati.»
«I comuni di Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Giba, Domusnovas, Nuxis, Narcao, Santadi, San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Piscinas, in qualità di soggetti portatori di interesse, devono e vogliono, secondo le disposizioni in materia, esprimere il proprio parere in merito sia al progetto e relativo parere negativo, sia al riutilizzo delle risorse che di diritto devono riconfluire nella disponibilità del Piano Sulcis a favore di tutto il territorio ed in specie assi ed assetti viari dell’intero territorio concludono i 14 sindacie fanno espressa riserva di formulare il loro parere sul progetto definito “Ponte”; intendono e chiedono di esprimere, in ipotesi di bocciatura della soluzione progettuale “Ponte Sant’Antioco”, il loro legittimo parere in ordine alla rimodulazione dei finanziamenti così come previsti dal protocollo Piano Sulcis su tali risorse da utilizzarsi nell’interesse dello sviluppo territoriale ed economico dell’intero Sulcis – settore viabilità.»

 

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La commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale, ha iniziato questa mattina il sopralluogo programmato nei tre ospedali del Sulcis Iglesiente e nell’ospedale di San Gavino Monreale. Il “Viaggio” all’interno della Sanità del “Sud Ovest Sardo”, ha avuto come prima tappa, alle 10.30, all’ospedale Sirai di Carbonia, dove ad accogliere la Commissione guidata dal presidente Domenico Gallus e dal vicepresidente Daniele Secondo Cocco, c’erano il direttore della ASSL di Carbonia, Maria Maddalena Giua, ed alcuni sindaci, guidati dal sindaco di Paola Massidda, presidente della conferenza socio-sanitaria, ed i colleghi di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, di Villamassargia, Debora Porrà, e di Piscinas, Mariano Cogotti. Con loro alcuni dirigenti medici e funzionari della stessa ASSL di Carbonia. Presenti anche altri due consiglieri regionali del territorio, Michele Ennas e Carla Cuccu.

Nella saletta riunioni del Sirai si è svolto un breve incontro, coordinato prima dal presidente Domenico Gallus, poi dal consigliere regionale Fabio Usai, nel corso del quale sono intervenuti il direttore della ASSL Maria Maddalena Giua, il sindaco di Carbonia Paola Massidda, l’ex assessore regionale della Sanità Giorgio Oppi ed il primario del reparto di Anestesia e Rianimazione Tiziana Serci. E’ seguita una breve visita al reparto di Radiologia.

La commissione ha lasciato il Sirai intorno a mezzogiorno, per recarsi a Iglesias, per il sopralluogo al CTO e al Santa Barbara. Il sopralluogo si concluderà nel pomeriggio, all’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale.

Domani pubblicheremo gli interventi registrati al Sirai, dell’on. Fabio Usai, della dottoressa Maria Maddalena Giua, del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, dell’on. Giorgio Oppi e della dottoressa Tiziana Serci, primario del reparto di Anestesia e Rianimazione.

                                            

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In una bella giornata di primavera, piena di luce e di colori, circa 300 persone hanno camminato insieme ieri mattina lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, da Piscinas a Masainas, passando per il centro abitato del comune di Giba.

Prima della partenza, con la benedizione del parroco don Giancarlo e con la partecipazione di numerosi sindaci e del presidente dell’Unione dei comuni del Sulcis Ivo Melis, il sindaco di Piscinas Mariano Cogotti ed il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Giampiero Pinna, hanno scoperto il cippo che segna una pietra miliare per salutare il passaggio del Cammino Minerario di Santa Barbara nel centro abitato del comune di Piscinas.

Il prossimo appuntamento è previsto domenica 5 maggio 2019, per celebrare lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, la Giornata diocesana della famiglia, dalla miniera di Seruci alla chiesa di Santa Barbara di Bacu Abis.

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Il sindaco di Masainas, Ivo Melis, 55 anni lunedì 23 ottobre, è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis. E’ stato eletto dall’assemblea nella seduta del 16 ottobre 2017, nel corso della quale è stato rinnovato anche il Consiglio di Amministrazione. Ivo Melis succede al sindaco di Perdaxius, Gianfranco Trullu.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è così composto:

Presidente: Ivo Melis (sindaco del comune di Masainas)

Consigliere: Paola Massidda (sindaco del comune di Carbonia), Marco Antonio Piras (sindaco del comune di Tratalias), Andrea Pisanu (sindaco del comune di Giba), Elio Sundas (sindaco del comune di Santadi).

L’assemblea dell’Unione dei Comuni del Sulcis è composta dai sindaci di 12 Comuni: Ivo Melis (Masainas), Andrea Pisanu (Giba), Mariano Cogotti (Piscinas), Elvira Usai (San Giovanni Suergiu), Elio Sundas (Santadi), Paola Massidda (Carbonia), Pier Andrea Deias (Nuxis), Teresa Pintus (Sant’Anna Arresi), Marco Antonio Piras (Tratalias), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Gianfranco Trullu (Perdaxius), Giorgio Alimonda (Portoscuso).

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Il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Gianfranco Trullu (sindaco di Perdaxius) e i sindaci di altri 14 Comuni (Calasetta – Antonio Vigo, Carbonia – Paola Massidda, Giba – Andrea Pisanu, Masainas – Ivo Melis, Narcao – Danilo Serra, Nuxis – Pier Andrea Deias, Perdaxius – Gianfranco Trullu, Piscinas – Mariano Cogotti, Portoscuso – Giorgio Alimonda, San Giovanni Suergiu – Elvira Usai, Santadi – Elio Sundas, Sant’Anna Arresi – Teresa Pintus, Sant’Antioco – Ignazio Locci, Tratalias – Marco Antonio Piras, Villaperuccio – Antonello Pirosu), hanno inviato una lettera al prefetto di Cagliari, Tiziana Giovanna Costantino, sul «grave stato di dissesto e di pericolo delle strade provinciali e statali del Sulcis».

«Illustrissimo sig. Prefetto – esordisce la nota – siamo ad illustrarLe il gravissimo stato di dissesto in cui versano le strade provinciali 77, 78 e 80, nonché la Strada Statale 293, che comporta la loro quasi impercorribilità. Vista la riunione svoltasi ieri 5/10/2017, presso l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Autonoma della Sardegna, dove la provincia del Sud Sardegna, nonostante l’invito, non ha partecipato alla riunione; l’ANAS, attraverso i suoi funzionari non ha assolutamente dato alcuna risposta sugli assi viari indicati; si chiede, pertanto, il Vostro immediato ed urgente intervento affinché, tramite un incontro presso la prefettura con la provincia del Sud Sardegna, l’ANAS ed anche con il coordinatore del Piano Sulcis, si possa addivenire ad un’immediata e non più procrastinabile messa i sicurezza dei tratti di strada che oggi, si ripete, sono impraticabili.»

«In difetto, tutte le Amministrazioni comunali – concludono i Sindaci – saranno costrette ad adottare atti che incidono sull’utilizzo delle dette strade, onde evitare la messa in pericolo di tutti i cittadini che le percorrono.»

  

 

          

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La grave situazione in cui si trovano i lavoratori della Polar s.r.l. che lavorano la bentonite estratta dal Rio Palmas e dal Rio Bra nei territori di Piscinas e Giba, è stata esaminata nel corso di un’assemblea pubblica aperta indetta dal sindaco, Mariano Cogotti, svoltasi ieri sera, nella sala consiliare del comune di Piscinas, cui hanno partecipato ai lavori l’Unione dei Comuni del Sulcis, rappresentata dal suo presidente Gianfranco Trullu, il sindaco di Masainas Ivo Melis, i consiglieri regionali Gianluigi Rubiu e Luca Pizzuto, le associazioni sindacali territoriali, i lavoratori oggetto di provvedimento di licenziamento ed un folto pubblico di cittadini.

Dall’assemblea è scaturita una situazione abbastanza critica da parte della azienda Polar s.r.l. e la drammaticità che vede coinvolti tutta una serie di lavoratori che sono stati espulsi dal ciclo produttivo ed in parte trasferiti presso altro stabilimento in Liguria.

Considerata, inoltre, la situazione giudiziaria che vede coinvolti detti lavoratori e l’azienda che comporterebbe ripercussioni anche sulla stabilità finanziaria dell’azienda, è stata assunta una posizione unitaria sulle seguenti attività politiche e sindacali da attuarsi:

– Piena solidarietà ai lavoratori espulsi e trasferiti;

– Salvaguardia del livello occupazionale dell’azienda tramite verifica delle autorizzazioni minerarie regionali affinché le stesse possano e debbano essere utilizzate soltanto da chi è in grado di condurre l’azienda in un processo di sviluppo sia produttivo che occupazionale;

– Immediato incontro con l’assessore regionale dell’Industria, con le parti sindacali e politiche, già fissato per domani 16/02/2017;

– Interrogazione in Consiglio regionale dei consiglieri regionali Gianluigi Rubiu e Luca Pizzuto,

affinché la Regione Sardegna effettui un immediato intervento al fine di sbloccare la situazione creatasi sotto il profilo occupazionale e socio-territoriale, in quanto il Sulcis non può permettersi ulteriori chiusure di aziende che parrebbero avere la possibilità di espansione.

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Gianfranco Ganau Q

Domani, alle 11.00, nell’aula del Consiglio regionale si insedierà il Consiglio delle autonomie locali. Una volta insediato, si procederà con l’elezione del nuovo presidente.

Ricordiamo che i 28 componenti del Consiglio sono stati eletti un mese e mezzo fa. Tra gli eletti ci sono anche i presidenti degli enti locali sovra comunali di rilievo costituzionale, qualora in carica; il sindaco di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e alternativamente i primi cittadini dei comuni di Carbonia o Iglesias , Sanluri o Villacidro, Lanusei o Tortolì; Olbia o Tempio (così come da modifiche intervenute con la legge n. 15 del 29 giugno 2016).

Sono entrati a fare parte dell’organismo istituito con la legge n. 1 del 17 gennaio 2005, per garantire la partecipazione degli enti locali ai processi decisionali regionali di loro diretto interesse, quattro sindaci eletti nel collegio unico regionale per i comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti: Stefano Delunas (Quartu), Giuseppe Morghen (Sorso), Tomaso Locci (Monserrato) e Pietro Paolo Piras (Terralba) e 24 sindaci eletti nei rispettivi collegi di appartenenza.

Nel collegio di Sassari gli eletti per i comuni al di sotto dei tremila abitanti sono: Gianfranco Satta (Tergu) e Sabrina Sassu (Cossoine) mentre per i comuni con popolazione compresa tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Gianfranco Soletta (Thiesi).

Collegio Carbonia Iglesias: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Laura Cappelli (Buggerru) e Mariano Cogotti (Piscinas) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Giorgio Alimonda (Portoscuso).

Collegio di Nuoro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti Franco Saba (Ottana) e Gianluigi Littarru (Desulo) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Daniela Falconi (Fonni).

Collegio di Lanusei-Tortolì: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Roberto Uda (Loceri) e Franco Tegas (Talana) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Corrias (Baunei).

Collegio Sanluri-Villacidro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Francesco Cotza (Villasalto) e Fernando Cuccu (Villamar) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Roberto Montisci (Sardara).

Collegio di Oristano: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Anita Pili (Siamaggiore) e Lino Zedda (Baradili) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Manuela Pintus (Arborea).

Collegio Olbia-Tempio: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti Antonio Tirotto (Aglientu) e Antonio Satta (Padru) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Pietro Sircana (Oschiri).

Collegio di Cagliari: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti sono Stefano Soro (San Nicolò Gerrei) e Alessandra Corongiu (Villa San Pietro) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Mattana (Sarroch).

Il presidente uscente è l’ex sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, dimessosi contestualmente all’elezione del nuovo Consiglio.

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Gianfranco Ganau Q

Sono stati eletti i 28 componenti del Consiglio delle autonomie locali (Cal). Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, al termine delle operazioni di voto e di scrutinio, ha proclamato in Aula gli eletti in rappresentanza dei sindaci, tra i quali ci sono anche i presidenti degli enti locali sovra comunali di rilievo costituzionale, qualora in carica; il sindaco di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e alternativamente i primi cittadini dei comuni di Carbonia o Iglesias, Sanluri o Villacidro, Lanusei o Tortolì; Olbia o Tempio (così come da modifiche intervenute con la legge n. 15 del 29 giugno 2016).

Entrano a fare parte dell’organismo istituito con la legge n. 1 del 17 gennaio 2005, per garantire la partecipazione degli enti locali ai processi decisionali regionali di loro diretto interesse, quattro sindaci eletti nel collegio unico regionale per i comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti: Stefano Delunas (Quartu), Giuseppe Morghen (Sorso), Tomaso Locci (Monserrato) e Pietro Paolo Piras (Terralba) e 24 sindaci eletti nei rispettivi collegi di appartenenza.

Nel collegio di Sassari gli eletti per i comuni al di sotto dei tremila abitanti sono: Gianfranco Satta (Tergu) e Sabrina Sassu (Cossoine) mentre per i comuni con popolazione compresa tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Gianfranco Soletta (Thiesi).

Collegio Carbonia Iglesias: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Laura Cappelli (Buggerru) e Mariano Cogotti (Piscinas) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Giorgio Alimonda (Portoscuso).

Collegio di Nuoro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti Franco Saba (Ottana) e Gianluigi Littarru (Desulo) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Daniela Falconi (Fonni).

Collegio di Lanusei-Tortolì: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Roberto Uda (Loceri) e Franco Tegas (Talana) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Corrias (Baunei).

Collegio Sanluri-Villacidro: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Francesco Cotza (Villasalto) e Fernando Cuccu (Villamar) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Roberto Montisci (Sardara).

Collegio di Oristano: gli eletti per i comuni sotto i 3mila abitanti sono Anita Pili (Siamaggiore) e Lino Zedda (Baradili) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletta è Manuela Pintus (Arborea).

Collegio Olbia-Tempio: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti Antonio Tirotto (Aglientu) e Antonio Satta (Padru) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Pietro Sircana (Oschiri).

Collegio di Cagliari: gli eletti per i Comuni sotto i 3mila abitanti sono Stefano Soro (San Nicolò Gerrei) e Alessandra Corongiu (Villa San Pietro) mentre per i comuni tra i 3.001 e 10mila abitanti l’eletto è Salvatore Mattana (Sarroch).

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Il Consiglio comunale di Carbonia si è riunito in seduta straordinaria urgente davanti stamane all’ingresso dell’ospedale Sirai di Carbonia, per dire no al trasferimento del reparto di ostetricia e ginecologia al CTO di Iglesias, trasferimento che proprio stamane, alle 11.30, il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, annuncerà nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala riunioni del CTO e che verrà effettuato materialmente mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre.

Alla riunione, presenti assessori e consiglieri di maggioranza ed opposizione, hanno partecipato anche alcuni sindaci dei comuni del territorio e numerosi cittadini, tra i quali alcune donne che stanno per partorire e sono preoccupate per le condizioni in cui dovranno farlo.

Al termine dei lavori, è stato approvato all’unanimità un documento con il quale si chiede all’assessore regionale Luigi Arru, che ha convocato i sindaci per mercoledì pomeriggio, alle 17.00, in assessorato, a Cagliari, di sospendere la decisione di chiudere il reparto del Sirai e di rivedere il piano di riorganizzazione dei servizi, richiesta alla quale verrà allegata una petizione popolare avviata proprio stamane.

La protesta – è stato sottolineato in diversi interventi – è incentrata soprattutto sulla mancanza di una logica nel Piano di riorganizzazione dei servizi che prevede l’individuazione del punto nascite al CTO di Iglesias, dove non sono presenti i servizi di emergenza-urgenza, individuati invece dallo stesso Piano al Sirai di Carbonia.

Durante lo svolgimento dei lavori abbiamo intervistato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai; il sindaco di Piscinas, Mariano Cogotti; e, infine, l’ex sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

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La richiesta di un incontro urgente con il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, per affrontare le emergenze del sistema sanitario del Sulcis Iglesiente. E’ quanto ha deciso stamane l’assemblea dei sindaci dei comuni della Asl 7 (presenti 12 su 23), riunita nella saletta della Torre Civica di Carbonia, dopo lo strappo clamoroso verificatosi in occasione dell’ultima riunione della conferenza socio.sanitaria, conclusasi con le dimissioni del presidente dell’assemblea dei sindaci, Antonello Pirosu, sindaco di Villaperuccio, e del segretario Marco Antonio Piras, sindaco di Tratalias,

L’incontro odierno ha confermato il clima pesante che si vive nel territorio per i problemi del settore sanitario. Durissimi gli interventi dei sindaci presenti (non è mancata la sottolineatura dell’inadeguata partecipazione dei sindaci, considerato che ben 11 comuni non hanno inviato una loro rappresentanza, vista l’importanza dei temi all’ordine del giorno), ad iniziare da quello di Antonello Pirosu che ha motivato il suo gesto, le dimissioni dalla carica di presidente dell’assemblea, con la mancanza di risposte da parte della Regione e del commissario della Asl 7 alle legittime rivendicazioni avanzate negli ultimi mesi. E’ stata sottolineata, in particolare, la mancata risposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru alla richiesta di incontro avanzata dai 23 sindaci e la mancata corrispondenza tra gli impegni assunti e i fatti realizzati da parte del commissario Antonio Onnis.

Nel corso dell’incontro (al quale erano presenti i sindaci di Carbonia – Paola Massidda, Iglesias – Emilio Gariazzo, Fluminimaggiore – Ferdinando Pellegrini, Piscinas – Mariano Cogotti, Musei – Antonello Cocco, San Giovanni Suergiu – Elvira Usai, Buggerru – Laura Cappelli, Narcao – Danilo Serra, Perdaxius – Gianfranco Trullu, Villaperuccio – Antonello Pirosu, e due assessori di Domusnovas e Gonnesa, Angelo Deidda – vicesindaco e Federica Olla) sono emersi i problemi legati alla mobilità passiva, cresciuta ancora negli ultimi mesi, ai ritardi nella sistemazione dei servizi al CTO di Iglesias dopo il trasferimento dall’ospedale Santa Barbara, alla trascuratezza delle piccole strutture periferiche, ai tagli di numerosi servizi ed altro ancora. Nella richiesta di incontro al presidente Pigliaru sono stati evidenziati i 10 punti più critici del sistema sanitario nel territorio, quasi tutti già presenti nel cronoprogramma stilato tempo fa dal commissario Antonio Onnis che i sindaci denunciano in larga parte non ancora realizzato e in qualche caso completamente ignorato.

Assemblea dei sindaci Asl 7 2 copia Assemblea dei sindaci Asl 7 1 copia