19 April, 2024
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«Riteniamo inopportuno che una Società pubblica partecipi e intervenga al dibattito politico dei candidati alla Presidenza della Regione Sardegna per le prossime elezioni, come avvenuto nei giorni scorsi a Carbonia.
Nonostante i temi portati siano di estremo interesse per la riconversione del sito minerario e delle sue maestranze, ci sembra evidente che si stia cercando di distogliere l’attenzione da chi, in questi anni, aveva la possibilità di modificare la situazione odierna ma ha deciso di non fare.»

Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, segretario della Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale, e Gian Matteo Sabiu, Mauro Manca, Davide Vacca, componenti della RSU Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale.

«È chiaro che la situazione che si è venuta a creare non sia da attribuire al destino ma ad uno scarso, per non dire nullo, interesse da parte dell’assessorato dell’Industria, nonché socio unico, nel portare avanti l’opportunità di un processo di risanamento della Carbosulcis SpAaggiungono i rappresentanti sindacali -. Nel mentre si illustrano quelli che dovrebbero essere i progetti che possono dare una nuova vita alla Società e al sito, per garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, e non solo, ci si dimentica di dire che si rischia di veder sfumare l’opportunità di ricevere i fondi del Just Transition Fund per la mancata risoluzione della vertenza con la Corte dei Conti a causa della non predisposizione del piano di risanamento.
Sono chiare le responsabilità politiche del non fare da parte dell’assessorato dell’Industria ma anche quelle di scarsa incisività politica dell’Amministratore Unico della Società nel portare avanti le istanze di riconversione.»
«Siamo arrivati a fine 2023; nonostante gli impegni presi nell’ultima riunione del 13 dicembre scorso da parte dell’assessora Anita Pili nulla è cambiato e anche nell’ultima seduta di Giunta regionale non c’è traccia di una delibera per Carbosulcis concludono il segretario Filctem Cgil e i rappresentanti RSU Filctem Cgil -. Quello che si pretende è di non continuare a tergiversare, come fatto per tutta la legislatura, e demandare alla prossima Giunta regionale la risoluzione della vertenza Carbosulcis ma di fornire un’opportunità alle lavoratrici ed ai lavoratori per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo del Sulcis.»

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La quiete in seno al gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle che guida dal 19 giugno 2016 il comune di Carbonia, è durata 216 giorni. Il 29 ottobre 2019 si dimise Eleonora Cera, eletta il 5 giugno 2016 con 240 preferenze, passata all’opposizione. Questa mattina ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio comunale, Elio Loi, eletto quattro anni fa con 84 preferenze. Al suo posto entrerà in Consiglio comunale Carla Cannas, 20ª nella lista del M5S il 5 giugno 2016, con 60 preferenze. Elio Loi è il quarto consigliere eletto nel 2016 che abbandona il gruppo che vinse le elezioni, il secondo che lo fa lasciando anche il Consiglio comunale. La prima a lasciare il gruppo ed il Consiglio fu Sabrina Soru (eletta con 75 preferenze), il 13 giugno 2017, sostituita da Marco Craig (68 preferenze); il secondo Maurizio Soddu (eletto con 134 preferenze), dimessosi dal gruppo il 5 gennaio 2019 e passato all’opposizione.

Tra consiglieri eletti in prima battuta, 15, subentrati agli eletti entrati nella prima Giunta (il Testo unico degli Enti locali prevede l’incompatibilità tra i due incarichi), 3 (Adolfo Lebiu, 77 preferenze, per Carla Mario, 359 preferenze; Sabrina Soru, 75 preferenze, per Gian Luca Lai, 217 preferenze; Mauro Careddu, 69 preferenze, per Paola Argiolas, 185 preferenze), e subentrati ai dimissionari dal Consiglio, 2 (Marco Craig per Sabrina Soru e Carla Cannas per Elio Loi), sono rimasti solo 4 i candidati nella lista del M5S a non essere ancora entrati in Consiglio comunale: Luciano Deias, 57 preferenze; Guendalina Fronteddu,  55 preferenze; Giuliana Pisu, 34 preferenze; Patrizia Mascia, 22 preferenze).

Le dimissioni di Elio Loi che verrà sostituito da Carla Cannas, non modificano gli equilibri tra maggioranza e minoranza: 13 a 11.

Le quattro defezioni fin qui maturate in seno al gruppo consiliare, “impallidiscono” al cospetto della quasi completa “rivoluzione” maturata in seno alla prima Giunta presentata dal sindaco eletto Paola Massidda, il 5 luglio 2016, in occasione della riunione di insediamento del Consiglio comunale.

Ben 6 assessori su 7 hanno lasciato i rispettivi incarichi per dimissioni volontarie.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni in un primo momento rientrarono ma poi vennero ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, e venne sostituita da Sabrina Sabiu. Il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, la più votata il 5 giugno 2016 nella lista del M5S, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria.

Il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza (82 preferenze) s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti pensarono fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu (ipotesi poi smentita), dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso. Al suo posto è stata eletta Daniela Marras (168 preferenze).

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con 6 assessori).

Il 20 giugno 2019 la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, e l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, poche ore dopo, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Il  7 luglio 2019 Paola Massidda ha affidato la delega vacante al tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri.

I movimenti interni…al Movimento, sono proseguiti, con l’avvicendamento alla presidenza del gruppo consiliare, il 29 luglio 2019, tra Manolo Cossu (352 preferenze) e Giorgio Santoru (94 preferenze).

Che l’esperienza amministrativa del Movimento 5 Stelle sarebbe stata complicata, vista la totale inesperienza di sindaco, assessori e consiglieri, era prevedibile ma certamente pochi avrebbero potuto prevedere…tanti cambiamenti in corsa. Quando ormai manca poco meno di un anno alla conclusione della consiliatura, i fermenti sono in crescita esponenziale e non sono da escludere altre novità nei prossimi mesi. Il panorama politico è in evoluzione, forze politiche, movimenti e gruppi vari sono attivi già da diversi mesi e sembrano essere saltati molti dei vecchi schemi dei vari schieramenti, altri appaiono destinati a saltare…

Giampaolo Cirronis

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40 giorni fa, il 21 giugno 2019, le dimissioni dell’assessore del Bilancio Mauro Manca, sostituito da Antonio Guerrieri; 2 giorni fa, il 29 luglio 2019, l’avvicendamento alla presidenza del gruppo del Movimento 5 Stelle, tra Manolo Cossu e Giorgio Santoru. L’evoluzione del Movimento 5 Stelle, a poco più di tre anni dall’inizio della storica consiliatura che l’ha portato alla guida del comune di Carbonia, continua.

Il cambio alla guida del gruppo di maggioranza è stato annunciato dalla presidente del Consiglio comunale, Daniela Marras, in apertura di seduta, lunedì sera, con la lettura di uno scarno comunicato. Nessun riferimento, alle motivazioni che hanno portato a questa scelta, come se si trattasse di un normale avvicendamento, poco oltre metà consiliatura.

Che non si tratti di un semplice avvicendamento appare evidente, perché nel corso della consiliatura, nel Movimento 5 Stelle, nessuno ha mai parlato di staffette in corso d’opera, come accade in molti Comuni, per soddisfare le legittime ambizioni di tutti (o quasi) i componenti dei gruppi consiliari di maggioranza) le staffette vengono sempre annunciate in avvio di consiliatura).

Ma che non si tratti di un semplice avvicendamento, appare ancora più evidente, se si ricostruiscono le ultime “tormentate” fasi del percorso politico-amministrativo del Movimento 5 Stelle al comune di Carbonia.

Lo scorso 21 giugno, la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia. L’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, prese atto della situazione, considerando quella votazione un vero e proprio atto di sfiducia, promosso in particolare dal capogruppo Manolo Cossu, e rassegnò le sue irrevocabili dimissioni.

Dopo le dimissioni di Mauro Manca, Paola Massidda ha ammesso l’esistenza di problemi interni al gruppo, problemi che evidentemente non sono stati ancora superati, se a distanza di 38 giorni si è arrivati all’avvicendamento alla guida del gruppo consiliare, tra Manolo Cossu, il secondo consigliere più votato con 352 preferenze il 5 giugno 2016 (la più votata, Carla Mario, con 359 preferenze, lasciò subito il Consiglio per occupare l’incarico di assessore della Pubblica istruzione, e successivamente, il 10 giugno 2017, meno di un anno dopo l’inizio della consiliatura, rassegnò le dimissioni anche da assessore), e Giorgio Santoru, il 13° consigliere più votato, con 94 preferenze. Manolo Cossu ha annunciato la conferma del proprio impegno all’interno del gruppo consiliare, così come fece Massimiliano Zonza, quando venne sostituito alla presidenza del Consiglio da Daniela Marras (nel corso della consiliatura, viceversa, Sabrina Soru si è dimessa dal Consiglio comunale e Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo, passando sui banchi dell’opposizione).

Dopo tutto ciò che è accaduto in questi primi tre anni di consiliatura, il sindaco Paola Massidda auspica di riuscire a trovare finalmente, un po’ di serenità negli ultimi 22 mesi del mandato e di poter preparare al meglio l’appuntamento elettorale della primavera 2021, ma non appare azzardato prevedere che l’evoluzione del Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, possa riservare ulteriori colpi di scena.

Giampaolo Cirronis

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Il tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri è il 12° ma non sarà sicuramente l’ultimo assessore della Giunta del comune di Carbonia guidata da Paola Massidda. Questa sera, infatti, il sindaco ha annunciato in una breve intervista che vi proponiamo, la decisione di ritornare all’originaria composizione della Giunta a sette, con la nomina di un assessore donna con delega alle Attività produttive, fino al 21 giugno scorso occupata da Mauro Manca che con le sue dimissioni l’ha lasciata vacante unitamente a quelle del Bilancio, Programmazione e Tributi, oggi assegnate con apposito decreto ad Antonio Guerrieri. E verrà messo in atto anche un rimpasto.

Vediamo l’intervista a Paola Massidda.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219798820828905/

Questa mattina ha firmato il decreto di nomina ad assessore del Bilancio, Programmazione e Tributi, questa sera ha partecipato alla prima riunione della Giunta del comune di Carbonia guidata dal sindaco Paolo Massidda. Antonio Guerrieri, 50 anni, nato a Roma il 13 giugno 1969, residente da quasi vent’anni a Cagliari, è a tutti gli effetti un nuovo assessore della Giunta Massidda, il 12° dall’inizio della consiliatura, con tre delle deleghe lasciate vacanti dal dimissionario Mauro Manca.

Sposato e padre di un ragazzo di 14 anni, Antonio Guerrieri è laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università Tor Vergata di Roma, vanta un dottorato di Ricerca in “Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi” conseguito presso l’Università di Sassari. Abilitato all’esercizio della professione di dottore commercialista, è iscritto all’Albo nazionale dei Revisori legali.

E’ tenente colonnello della Guardia di Finanza e vanta una lunga esperienza in materia di verifiche contabili ed una solida preparazione in ambito giuridico maturata anche nelle università della regione Sardegna.

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Antonio Guerrieri, 50 anni, romano, residente da 20 anni a Cagliari, è il nuovo assessore del Bilancio, della Programmazione e Tributi del comune di Carbonia. Rileva il posto rimasto vacante il 21 giugno scorso, dopo le dimissioni di Mauro Manca.

Nato a Roma nel 1969, Antonio Guerrieri è residente da quasi vent’anni a Cagliari. Sposato e padre di un ragazzo di 14 anni, è laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università di Roma Tor Vergata, vanta un dottorato di Ricerca in “Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi” conseguito presso l’Università di Sassari. Abilitato all’esercizio della professione di dottore commercialista, è iscritto all’Albo nazionale dei Revisori legali.

Nel curriculum del nuovo assessore c’è un’esperienza come docente a contratto di legislazione fiscale presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Cagliari dal 2003 al 2007.

Antonio Guerrieri è un tenente colonnello della Guardia di Finanza, con lunga esperienza in materia di verifiche contabili e una solida preparazione in ambito giuridico maturata anche nelle università della regione Sardegna.

«Siamo lieti che abbia deciso di entrare a far parte della nostra squadra che, con questa nomina, risulta ancor più rafforzata e pronta per affrontare le sfide che ci accompagneranno nella seconda parte del nostro mandato amministrativo – ha commentato il sindaco, Paola Massidda -. Desidero formulare al nuovo assessore i migliori auguri di buon lavoro al servizio della nostra città.»

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5 luglio 2016: Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle, neoeletta sindaco di Carbonia con una schiacciante vittoria al ballottaggio sul sindaco uscente Giuseppe Casti, candidato PD della coalizione di centrosinistra, presenta la sua prima Giunta. Sono sette gli assessori, tutti esordienti, che affiancheranno la neoeletta nel difficile compito nel primo scorcio di consiliatura. Di lì a poco iniziano le rinunce dei neo assessori che, uno dopo l’altro, lasciano l’incarico, costringendo Paola Massidda alle loro sostituzioni. Dopo i continui avvicendamenti, la Giunta cambia quasi completamente, cinque lasciano, quattro arrivano per coprire i voti, la composizione della Giunta scende da sette a sei assessori, con redistribuzione delle deleghe.

Per la Giunta Massidda arriva un periodo di relativa calma, ma i tormenti della maggioranza monocolore a cinque stelle continuano in Consiglio e nelle Commissioni, fino a venerdì 21 giugno 2019, quando Mauro Manca, assessore “forte” della Giunta Massidda, con deleghe al Bilancio, Programmazione, Tributi, Innovazione tecnologica ed Attività Produttive, annuncia in un post pubblicato nel suo profilo facebook, le sue dimissioni dall’incarico, poche ore dopo una tormentata riunione consiliare, conclusa anzitempo per la mancanza del numero legale (determinanti tre assenze sui banchi della maggioranza, tra le quali quella del capogruppo Manolo Cossu), prima della votazione sul sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, contenente la sua proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia. Mauro Manca giudica le assenze che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio comunale un atto di sfiducia nei suoi confronti, ne prende atto e si dimette, con decisione che definisce “irrevocabile”.

Mauro Manca è il sesto assessore della prima Giunta Massidda che lascia volontariamente l’incarico, e la sua decisione costituisce indubbiamente il colpo più forte alla stabilità dell’Esecutivo e della maggioranza monocolore a cinque stelle, a due anni dalla conclusione della consiliatura.

Come reagiranno il sindaco Paola Massidda e la sua maggioranza a questo nuovo pesantissimo scossone? Lo abbiamo chiesto al primo cittadino, in una lunga intervista, della quale vi proponiamo ora la prima parte.

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La prima Giunta Massidda insediatasi il 5 luglio 2016. “Resistono” il sindaco Paola Massidda ed il suo vice Gian Luca Lai.

Mauro Manca è il sesto assessore, su sette, della prima Giunta Massidda, a lasciare l’incarico per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono in un primo momento rientrate ma poi sono state ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, sostituita da Sabrina Sabiu. Agli inizi del mese di novembre 2016, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione dopo la pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti hanno pensato fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi la scorsa settimana, in occasione della votazione sulla mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Ieri la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, ed oggi l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni.

E’ indubbio che le dimissioni di Mauro Manca siano un atto politico molto pesante, pesantissimo, perché si tratta sicuramente dell’assessorato più importante dell’Amministrazione, quello che, soprattutto in una fase particolarmente difficile per le ristrettezze del Bilancio, detta le linee d’azione all’intero Esecutivo. Sarà importante verificare quale sarà la reazione del sindaco Paola Massidda e della maggioranza monocolore del M5S che sostiene la Giunta, per capire se, quando si è appena arrivati al traguardo dei primi tre anni di amministrazione, il 60% del percorso, ci siano ancora le condizioni per andare avanti fino alla primavera del 2021, scadenza naturale della consiliatura.

Giampaolo Cirronis

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E’ durissimo il giudizio del segretario cittadino del Partito democratico, Fabio Desogus, su quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale, a Carbonia. L’ex assessore della Giunta Casti ha diffuso una nota, un paio d’ore prima che l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca ufficializzasse le sue dimissioni dalla Giunta Massidda.

«La Città di Carbonia è allo sbando più totale – scrive Fabio Desogus -. Come fosse il Titanic, mentre la nave affonda, l’orchestra continua a suonare e i piani alti a ballare. Allora prepariamoci ai selfie dei nostri amministratori per la manifestazione di sabato e domenica e ai comunicati stampa trionfali. Dietro le quinte però, volano gli stracci e si consumano vendette che portano la città a essere ingovernabile. Ormai è anche inutile ripetere alla Sindaco Massidda di dimettersi, se avesse coscienza di ciò che stanno facendo alla città, lo avrebbe già fatto; ci appelliamo ai Consiglieri Comunali di maggioranza e alla Consigliere Comunale di minoranza che col suo voto sta tenendo in piedi questa Amministrazione: staccate la spina. Proponete una mozione di sfiducia verso la Sindaco e votatela. Carbonia merita meglio di questo teatrino che ormai è diventato il Consiglio Comunale. Nel giro di 10 giorni il Consiglio Comunale, per la mancanza di numero legale che la maggioranza deve garantire, è stato sospeso e rimandato. Quindi danno perché non si mandano avanti questioni amministrative cittadine e soldi in più da sborsare per riconvocarlo e pagare il gettone ai Consiglieri, alla faccia di chi voleva (oltre le tante altre promesse mai mantenute) abbassare i costi della politica. Motivo di questi rinvii? I litigi in seno alla maggioranza monocolore 5 Stelle.»

«Una decina di giorni fa la minoranza presenta una mozione di sostegno alle lotte per la riapertura delle industrie di Portovesme – aggiunge Fabio Desogus -. Non viene approvata e tutti a parlare di 5 stelle contrari alle industrie: come se fosse un segreto che in merito l’opinione pentastellata è quanto meno schizofrenica; come se fosse un segreto che tanti di loro, dopo aver mangiato per anni nel piatto delle industrie adesso ci sputano sopra (e qualcuno continua anche mangiarci: le pensioni e gli stipendi da cui campano e con cui li mantengono i loro genitori, da quali redditi pensano che provengano?). Tutti a guardare il dito e non la luna. La luna è che quella mozione di minoranza era stata firmata da 4 Consiglieri Comunali di  maggioranza, tra cui il Capogruppo in Consiglio Comunale. La Sindaco ha chiesto che tale mozione non venisse votata, di fatto sconfessando totalmente il Capogruppo. In una situazione normale, un Capogruppo che non guida più il gruppo, un Capogruppo sconfessato totalmente dalla sua Sindaco, si sarebbe dovuto dimettere per salvare la faccia, ma nel mondo dei 5 Stelle non funziona così. La mozione viene fatta saltare (10 voti a favore, non ottiene la maggioranza) e il Consiglio salta per mancanza di numero legale. Tutto viene rinviato ad una prossima seduta del Consiglio, anche la vendetta.»

«Nel frattempo volano gli stracci in casa 5 stelle e un Consigliere dissidente, Elio Loi il quale, a differenza del Capogruppo, non si è inchinato agli ordini di scuderia, viene “punito” per non aver rispettato il dicktat della Sindaco circa la mozione di cui sopra e per dispetto o punizione, vedete voi, viene eliminato da una commissione consiliare, quella di garanzia e controllo, quella che fa più gola  perché è la più importante e si riunisce più volte di tutte (tradotto: è pagata di più). In casa 5 Stelle funziona così – sottolinea ancora il segretario cittadino del Partito democratico -. Arriviamo al Consiglio Comunale di ieri. La vendetta si serve fredda e allora ecco che chi doveva togliersi i sassolini dalla scarpa se li toglie facendo mancare il numero legale sull’adesione del Comune ad una associazione che pare stia molto a cuore ad un assessore. Lo scontro tra Giunta (o meglio qualche Assessore della Giunta) e parti dei Consiglieri a 5 stelle è sempre più evidente ed esplicito. Il Consiglio salta, la città può aspettare, sono più importanti le vendette e le guerre interne ad una maggioranza che ormai non esiste più.»

«Mentre loro litigano e mentre si consumano dispettucci e vendette, Carbonia è una città allo sbando: strade sporche come mai si era visto prima, interventi che vengono fatti solo se il cittadino si lamenta su Facebook, politica urbanistica inesistente (abbiamo un Assessore cagliaritano pagato per fare che? Non basta essere una “brava persona”, lo siamo tutti), investimenti nulli (mi dite quale strada hanno asfaltato, quale edificio costruito o ristrutturato, quale albero hanno piantato in questi 3 anni?). Carbonia è fuori da ogni discorso di pianificazione territoriale, non conta più nulla a livello regionale, non si interessa delle questioni dei lavoratori in crisi se non per propaganda (visto che li cita sempre, immagino che la Sindaco abbia risolto con selfie, sorrisini e comunicati stampa, la vergognosa questione dei lavoratori AIAS non pagati, giusto?). Carbonia esiste solo per fare fiere, sagre e selfie natalizi con allestimenti da decine di migliaia di euro in Piazza Roma – conclude Fabio Desogus -. Come dicevo prima: mentre la barca affonda, questi ballano e si fanno foto. Staccate la spina.»

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L’assessore del Bilancio e delle Attività produttive del comune di Carbonia, Mauro Manca, si è dimesso. Le dimissioni erano nell’aria da ieri sera, dopo lo scioglimento anticipato della seduta consiliare per mancanza del numero legale. La conferma è arrivata minuti fa in un post pubblicato da Mauro Manca su facebook.

Il testo integrale.

CIAO CARBONIA
Ho sempre pensato che fare politica voglia dire mettersi al servizio della città per risolvere i problemi dei cittadini e che quando un’idea o un progetto è buono lo si debba portare avanti senza se e senza ma.
Sulla base di queste convinzioni ho cercato di portare avanti il compito che la Sindaca, Paola Massidda, mi ha assegnato, mettendo a disposizione le mie capacità e la mia professionalità in modo totale e incondizionato e basando tutta la mia attività nel cercare di far rivivere il senso di comunità e di collaborazione che ritengo sia l’unico modo possibile per far uscire la città dalle sabbie mobili in cui è sprofondata.
Ieri in Consiglio Comunale queste mie certezze sono state spazzate via.
La mancata approvazione dell’atto per mancanza del numero legale, ha evidenziato una volta di più che spesso le persone vogliono contare di più delle azioni che fanno o dei risultati che raggiungono.
Ma a prescindere da tutto, è evidente che ieri la mia azione di assessore sia stata sfiduciata e pertanto di questo bisogna prendere atto e, responsabilmente, agire di conseguenza.
Pertanto, stamattina ho trasmesso le mie dimissioni irrevocabili da assessore del comune di Carbonia.
Sono persona di poche parole e quindi non vado oltre, ma permettetemi di ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato e sostenuto in questi 3 anni.
In primis la Sindaca, Paola Massidda, a cui va la mia più incondizionata stima e ammirazione. I miei colleghi della Giunta con cui ho lavorato quotidianamente in modo sereno e produttivo. I consiglieri di maggioranza, tutti nessuno escluso, nonostante ciò che è successo ieri. A loro auguro di riuscire a portare avanti quell’azione di rinnovamento e scossa delle coscienze che è stata convinzione condivisa.
Al Movimento 5 stelle che, grazie ai suoi valori e ai suoi ideali, mi ha convinto a scendere in campo per cercare di cambiare le cose. Non ci sono riuscito, ma sicuramente per demeriti miei.
Un ringraziamento agli uffici e in particolare alla Dirigente e i dipendenti del Terzo Servizio del Comune di Carbonia.
Ma soprattutto alle persone che ho incontrato. Persone che con le loro azioni e i loro progetti, mi hanno fatto capire che i cittadini di Carbonia hanno voglia di rialzarsi. La politica dovrebbe ascoltarli maggiormente e agire, invece di perdersi in interminabili discorsi autoreferenziali.
Buona fortuna a tutti

Mauro Manca