19 February, 2025
HomePosts Tagged "Mirko Meloni"

Sabato 4 gennaio a Carbonia, l’artista Boro Boro, all’anagrafe Federico Orecchia, ha “infiammato” la piazza Roma con il suo hip-hop underground. In molti conoscevano le sue canzoni e non hanno perso l’occasione di cantarle con lui.

Grazie alle sue doti da freestyle inizia a collaborare con artisti come Shade e Oliver Green, ad oggi l’artista torinese classe 1996 può raccontare di dovere la sua popolarità al brano “Drop The Money”, seguito da “Lento”. Boro Boro colleziona diversi record per milioni di stream e visualizzazioni su YouTube. Fra i suoi successi “Trasparente”, “Come stai bro?”, “Nena”. A luglio del 2020 pubblica il suo primo progetto discografico “Caldo” insieme a Mamblosco. Si tratta di un album composto da undici tracce ideate e registrate a Barcellona, un cocktail di mondi e stili musicali differenti che si fondono per dar vita ad un qualcosa di molto originale. Tanti successi come con “Cadillac” che ha avuto quaranta milioni di visualizzazioni. Nel 2023 vede la luce il suo primo e attesissimo album “Bendicion” che vanta collaborazioni con Goelier, Fred de Palma, Mamblosco, Elettra Lamborghini, Oriana, Villabanks e Artie5ive. Dopo questo album l’artista abbandona il nome Boro Boro per essere solo Boro. Ed è proprio lui il solo e unico Boro che il pubblico presente acclama sin dalle prime note.

Molti conoscono le sue canzoni, molti le cantano, molti conoscono il personaggio, ma conoscono veramente chi è Federico Orecchia?

Dietro le quinte, dopo il concerto, Boro lascia sul palco le sue canzoni “piccanti”… e lì che incontro un ragazzo senza occhiali da sole, dagli occhi azzurri come il cielo un sorriso dolcissimo ed una gentilezza disarmante.

Ragazzi che contrasto!

Parliamo, mi racconta un po’ di sé: è strafelice del successo appena riscosso a Carbonia… ma è dispiaciuto di non potersi trattenere a fare foto con i suoi fan, di lì a poco, infatti, deve prendere l’unico volo disponibile. Intorno a lui uno staff di giovani garbati, gentili…. Ma il tempo vola e con rammarico scappa via.

Di lui restano tantissime foto, tantissimi video, e una piazza piena di gente che ancora parla di Boro.

Nadia Pische

Mirko Meloni

 

 

Nella notte del 29 dicembre, la piazza Sant’Andrea, ad Assemini, ha accolto sul palco lo showcase di un grande artista in auge nel panorama musicale italiano di questi ultimi tempi: Tananai. L’evento, organizzato dal comune di Assemini, con in testa il primo cittadino Mario Puddu, in collaborazione con l’assessorato regionale del Turismo, è stato un vero successo.

La serata è iniziata con dj set, artisti emergenti del territorio, per poi proseguire dopo la performance di Tananai, con lo stratosferico dj set Sandro Murru. Le note delle canzoni, colonne sonore degli anni ’90/2000, sono riecheggiate nell’aria sino alle prime ore del giorno successivo, facendo ballare e cantare giovani e meno giovani, accorsi da tutta l’isola per partecipare ad una notte musicale dai toni unici!!!

Tananai, all’anagrafe Alberto Cotta Ramusino e in arte cantante e produttore discografico, è un 29enne, inizialmente conosciuto come Not For Us. Milanese cresciuto a Cologno Monzese, appassionato di musica sin da adolescente, ha al suo attivo diversi successi come Volersi male a Calcutta del gennaio 2020 Ichnusa e Maleducazione, pubblicati successivamente, tutti pezzi inseriti nel suo primo EP intitolato Piccoli Boati. A dicembre 2021 arriva Esagerata che non riscuote grande successo, così come accade nel 2022 a Sanremo con Sesso Occasionale, dove si pclassifica ultimo. Un pezzo che si imporrà in seguito, portandolo alla ribalta fino ad ottenere un grande successo di pubblico.

Il nomignolo Tananai è il nome con cui lo chiamava il nonno bresciano, nome simpatico ma poco lusinghiero dato che in dialetto indica una persona sciocca ed ingenua. Nel 2023 si ripresenta a Sanremo con il suo inedito Tango che parla di relazioni a distanza vissute lontani l’uno dall’altro, sia mentalmente sia fisicamente, e contro tutte le previsioni arriva ad un passo dal podio, dopo Marco Mengoni, Lazza, Mr Rain e Ultimo quasi come una rivincita per se stesso. Un artista che nella notte del 29 dicembre ad Assemini, nonostante il freddo pungente e l’umido incalzante, è riuscito ad infiammare il cuore di migliaia di persone desiderose di vederlo e di poter cantare con lui a voce talmente alta da arrivare quasi a coprire l’artista. Un anticipo del capodanno ricco di emozioni che Tananai con i suoi testi e le sue musiche ha regalato a chi sa amare.

Nadia Pische

Mirko Meloni

Serata molto divertente al chiosco “Da Melo” di Villa Sulcis, a Carbonia, con Alverio Cau ed il suo spettacolo “Shõcau strano ma Alverio”. Famiglie e gruppi di amici si sono riuniti, alla ricerca di una serata diversa, all’insegna della risata.
Le aspettative del pubblico non sono andate deluse. Alverio Cau è stato molto autoironico e anche molto giocherellone col pubblico, facendo provare a tutti due balli di gruppo, dopo la sua dimostrazione. Finito lo spettacolo, la serata è proseguita con il karaoke fino a tarda notte e gli ospiti del chiosco si sono sfogati, cantando le canzoni da loro richieste. È stata una serata unica e piena di leggerezza e frivolezza.
Alverio Cau prossimamente sarà nuovamente ospite nel Sulcis, con dei nuovi brani che diventeranno sicuramente dei successi.
Mirko Meloni

[bing_translator]

Il “Teatro del Segno”, nei giorni dal primo al cinque agosto, ha presentato la decima edizione di un progetto culturale che cerca di avvicinare lo spettatore  ad un modo diverso di “percorrere i tempi”. Per questo ha scelto come location il paese di Santu Lussurgiu creando appuntamenti che mirano con particolare attenzione al teatro sociale, alla didattica teatrale ed alla formazione di attori, autori, scenografi, macchinisti, light designer e registi che, in una piazza o in cima ad una torre, rendono possibile “il teatro”. Un festival “Percorsi teatrali” che ha regalato cinque giornate ricche di iniziative: seminari e stage di mattina e spettacoli di sera. Dal 2009, anno in cui è stato fondato, Il “Teatro del Segno”, ha prodotto e promosso, oltre a seminari, numerosi laboratori di propedeutica e perfezionamento con docenti di un certo spessore, attività di animazione alla lettura in scuole, comuni e biblioteche di tutta la Sardegna, completano il quadro delle offerte mirate alla diffusione della cultura teatrale. Progetti di spicco “Rovinarsi è un gioco” nel 2014-2015 e “Summer School in Teatro” nel 2013. Particolarità del festival di quest’anno, la serata del 2 agosto, quando nel centro storico di Santu Lussurgiu, si è svolta la sesta edizione di “Teatro da balcone”. Performance di artisti che, dal balcone, hanno regalato emozioni attraverso la loro passione per il teatro e per la musica. Circa un centinaio di persone, intorno alle 22.30, si è radunato nella piazza antistante la chiesa Santa Maria degli Angeli, dai lussurgesi chiamata “Cresia ‘e cunventu”.

Una volta formato il gruppo, il direttore artistico Stefano Ledda ha presentato gli artisti ed il pezzo in cui si sarebbero esibiti e poi ha invitato il pubblico a seguirlo sotto il primo balcone del magico percorso musicale che si sarebbe poi snodato per le vie strette e ciottolose dove il passato regala ancora la sua forte presenza.

A catturare il primo scroscio di applausi, la bella Giulia Sanna che, con un estratto teatrale e musicale, regala ai presenti un viaggio in Brasile, recita e canta con una naturalezza tale da apparire reale, con “Garota de Ipanema” narra di una sinuosa figura femminile ed attraverso brani e racconti dal sapore carioca catapulta tutti in un paese lontano, dai contorni sfocati e malinconici e solo a tratti festosi.

Lascia il balcone e scende continuando a cantare, mentre accompagna il suo pubblico alla seconda postazione dove i bravissimi Santina Raschiotti e Paolo Vanacore ci fanno assistere ad un simpaticissimo provino teatrale da parte di un’improbabile aspirante attrice, dove tutto si trasforma in un continuo malinteso… risate a non finire che lasciano spazio ad una performance dove un passato musicale lontano, quello di Fred Buscaglione con “Piccola”, abbraccia un presente dai tratti moderni come quello portato a Sanremo da Francesco Gabbani “Occidentalis Karma”. Il giovanissimo interprete Mirko Meloni si diverte nel mettere a confronto realtà così diverse e capaci ora di portare indietro nel tempo e subito dopo invitare ad una riflessione sulla linea sociale che segue il presente.

Giulia, Santina, Paolo e Mirko, raccolti gli applausi, riaprono il “cammino musicale” e raggiungono Tea Salis e Marco Lai che con “Memorie e Analogie” presentano una voce femminile che narra pezzi inediti su magiche storie della Sardegna nuragica, accompagnata alla chitarra dalle composizioni di Marco. A concludere la passeggiata tutti gli artisti portano la scia degli spettatori all’ultima postazione animata da Roberto Magnabosco e Giorgia Damasco, protagonisti di una coreografia narrativa di danza sulle note di un brano cantato dal soprano Elide Uccheddu. Una toccante performance che riunisce, alla sua conclusione, tutti gli artisti che, con la loro abilità a catturare lo spettatore per trasportarlo nello spettacolare mondo del teatro, hanno acchiappato il loro tempo per farglielo «percorrere in modo diverso».

Appuntamento all’anno prossimo!!!

Nadia Pische