6 December, 2024
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Venerdì 30 agosto 2024, a Gonnesa, in Piazza del Minatore, si è tenuto il concerto della OMA BIG BAND. L’orchestra diretta dal maestro Paolo De Liso ha suonato brani senza tempo, pezzi di successo che hanno fatto la storia della musica. L’ingresso era libero in quanto lo spettacolo è stato offerto dal comune di Gonnesa.
Cosa ci sarà da dire su un’orchestra che suona senza sosta, per due ore, brani dei Pink Floyd, Police, Eagles, Tracy Chapman, The Cranberries, Tina Turner, PFM, Michael Jackson, Radiohead, Beatles, Lucio Battisti, Pink, Survivor, Led Zeppelin, Sting, Deep Purple, Nirvana?
Che cosa ci sarà da dire se 75 persone, di cui 25 batteristi, 25 chitarristi, 13 tastieristi, 4 bassisti, 2 percussionisti, 2 sassofonisti, 4 cantanti, 1 direttore d’orchestra, di età comprese tra i 6 e gli 80 anni, che nella vita fanno gli impiegati, i contadini, i liberi professionisti, gli operai, gli studenti…che cosa c’è da dire se 75 persone, che nella vita fanno tutt’altro, suonano e cantano?
La caratteristica della OMA BIG BAND è proprio questa: musicisti non professionisti suonano e cantano e lo fanno bene. Con la OMA BIG BAND assisti a uno spettacolo in cui la musica e la solidarietà umana si compenetrano, perché ogni musicista non suona per sé stesso ma suona affinché gli altri possano fare la propria parte; ciò è tangibile negli assolo della chitarra elettrica che ci coinvolgono come può capire solo chi ama brani come “Another brick in the wall” dei Pink Floyd e “Hotel California” degli Eagles.
Quello di Gonnesa, per la OMA BIG BAND, è stato l’unico spettacolo dell’estate 2024.

Simona Pirosu

Il 4 settembre 1904, al culmine di una giornata di tensioni legate allo sciopero sull’orario di lavoro che coinvolgeva circa duemila lavoratori della miniera di Buggerru, i soldati del Regio esercito chiamati dalla direzione della Société anonyme des mines de Malfidano aprirono il fuoco sui manifestanti. Lasciarono a terra tre minatori e una decina di feriti (uno dei quali morirà pochi giorni dopo). Fu il tragico punto di svolta di un lungo periodo di conflitti sociali legati alle lotte dei lavoratori per maggiori diritti tra la fine del XIX secolo e l’inizio del Novecento: pochi giorni dopo, su iniziativa della Camera del lavoro di Milano e contestualmente con altre proteste represse nel sangue in altre regioni, venne proclamato il primo sciopero generale nazionale della storia d’Italia.

A 120 anni di distanza, dal 1° al 10 settembre Buggerru e la sua comunità commemorano l’Eccidio, episodio cruciale della storia sarda e italiana con un ricco programma di incontri, presentazioni, iniziative e spettacoli teatrali e musicali, organizzato dal comune di Buggerru con il contributo dell’assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione, della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Cammino di santa Barbara.

Per la sindaca di Buggerru Laura Cappelli, il tragico epilogo dello sciopero dei minatori ha ancora un significato di grande attualità: «Sono trascorsi 120 anni da quel 4 settembre del 1904dice Laura Cappelli -, quando la nostra comunità salì alla ribalta delle cronache nazionali per quello che oggi ricordiamo come l’Eccidio di Buggerru. Dopo più di un secolo, il mondo del lavoro è cambiato, ma nel 2024 vediamo come la dignità, la qualità e la sicurezza sia del lavoro che del posto dove si lavora non vengono garantite a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori. Per questo, commemorare l’Eccidio non è solo un dovere nei confronti di chi ha dato la vita e combattuto per i diritti più elementari dei lavoratori affinché il loro sacrificio non venga dimenticato, ma soprattutto deve essere l’occasione per mantenere viva l’attenzione in modo serio e costruttivo sull’essere lavoratore oggi e sul valore del tempo e del luogo di lavoro».

Queste le iniziative in programma.

Si inizia domenica 1° settembre, in piazza Santarelli alle ore 22.00, con il monologo “Eva e Petra” della compagnia teatrale “I Girasogni”: scritto da Gianni Loy, ex docente di Diritto del lavoro all’Università di Cagliari, vede in scena Fabrizio Passerotti e la regia di Giulia D’Agostini. Lo spettacolo affronta la vicenda del primo sciopero generale nazionale da un punto di vista inedito, è rivolto ad adulti e bambini e incrocia spunti più diretti come la lotta di classe e quella per i diritti dei lavoratori a grandi temi come l’amicizia e il perdono.

Due gli appuntamenti in programma per lunedì 2 settembre. Alle ore 10.00, nell’aula consiliare del Comune in via Roma 40, si farà il punto sulla Candidatura del patrimonio minerario del territorio del Sulcis-Iglesiente e Guspinese all’inserimento nelle liste del patrimonio mondiale dell’UNESCO, in qualità di paesaggio culturale, che vede il comune di Buggerru capofila dell’iniziativa. Interverranno sul tema, la coordinatrice del progetto di candidatura Irma Visalli, i rappresentanti dei Comuni del territorio, degli enti e delle istituzioni partner.

Alle 21.30, invece, in piazza Santarelli, verrà proiettato il documentario “Uomini in marcia”, una riflessione sul diritto al lavoro che prende spunto dalle lotte che, tra il1992 e il 1993, coinvolsero lavoratori, rappresentanti istituzionali e cittadini di ventisette comuni del Sulcis Iglesiente. Alla serata parteciperanno il regista Peter Marcias e la voce narrante del documentario Gianni Loy, ex docente di Diritto del lavoro all’Università di Cagliari.

Martedì 3 settembre, con inizio alle ore 10.00, ancora nell’aula consiliare di via Roma 40, si terrà il convegno “L’Eccidio di Buggerru del 4 settembre 1904. L’importanza e l’incidenza dell’evento nell’ambito storico, sociale e giuridico”. I lavori, introdotti e coordinati dal giornalista Anthony Muroni, vedranno la partecipazione di Gianni Loy, Duilio Caocci (professore di Letteratura italiana dell’Università di Cagliari), Iride Peis Concas, (scrittrice), Riccardo Massole, figlio del “professore minatore” Manlio Massole). Sono previste anche le testimonianze di alcuni minatori e, in chiusura, l’attore Luigi Pusceddu reciterà un monologo sull’Eccidio.

Alle ore 21.00, in piazza Santarelli, toccherà alla musica dello spettacolo #sessantaminutidi…: presentato dall’associazione culturale Opus Music & Art, sul palco saliranno Juri Deidda (sassofono tenore ed elettronica), Paolo De Liso (batteria preparata e percussioni), Paolo Assiero Brà (contrabbasso, basso elettrico ed elettronica) e Mauro Pes (tastiere ed elettronica).

Il giorno dell’Eccidio, mercoledì 4 settembre, momento centrale delle commemorazioni, verrà aperto alle ore 9.00 dalla Santa Messa di Commemorazione, in piazza Eccidio. Alla funzione seguiranno la deposizione della corona di fiori e gli interventi delle autorità. Dopo i saluti della sindaca di Buggerru Laura Cappelli, interverranno il segretario confederale nazionale della Cisl Ignazio Ganga, il segretario organizzativo nazionale della Uil Emanuele Ronzoni, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi, il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. Concluderà la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.

Chiuderà la giornata, in piazza Santarelli, alle ore 21.00, il concerto di Enzo Favata acoustic trio, con Enzo Favata ai sassofoni, Marcello Peghin alla chitarra acustica e Salvatore Maltana al contrabbasso.

Il calendario degli appuntamenti di quest’anno prevede due ulteriori iniziative.

Sabato 7 settembre, alle ore 21.00, al Museo del Minatore in via Marina, lo scrittore Raffaele Murru presenta il suo libro “Malfidano”, dedicato alla libertà negata alle donne e agli uomini nelle miniere Malfidano e alla loro ribellione che ha posto le basi per la costruzione di un mondo del lavoro diverso.

Martedì 10 settembre, alle ore 21.00, nello spazio dei Forni di calcificazione, passaggio di testimone tra le celebrazioni del 1904 e l’inizio del Santa Barbara international music festival: i pianisti Junhee kim e Honggi Kim proporranno una loro originale rilettura delle musiche di Bach, Busoni e Chopin intitolata “Blowin’ in the Bach”.

Il programma completo degli eventi è disponibile in formato PDF qui: https://shorturl.at/d107v

Martedì 3 settembre, alle ore 21.00, nell’ambito delle numerose iniziative di commemorazione della ricorrenza del 120° anniversario dell’eccidio di Buggerru, in collaborazione con l’Associazione OMA_Opus Music & Art l’Associazione Palazzo d’Inverno e l’Amministrazione comunale, in Piazza Santarelli, a Buggerru, si terrà il concerto “II me (Secondo me) Fabrizio De André in musica”.

Nato da un’idea e dagli arrangiamenti di Juri Deidda e con Juri Deidda al sax tenore e pedalboard, Paolo Assiero Brà al contrabbasso, basso elettrico e pedalboard, Paolo De Liso alla batteria preparata, percussioni e ninnoli e Mauro Pes alle tastiere e sintetizzatori, il concerto è un viaggio in 5 tappe, corrispondenti a 5 suite strumentali, nelle diverse tematiche ricorrenti nella vasta di produzione di brani del cantautore genovese: La Libertà, La Fede, I Vinti, L’acqua del mare, la Fede.

«A 17 anni ho imparato a sonicchiare la chitarra per cantare Fabrizio De Andrè dice Juri Deidda -. Ero affascinato dalle pennellate che utilizzava per descrivere personaggi e situazioni, dai suoi testi, dalle tematiche che narrava: tutto mi ha preso per mano e tutto mi ha accompagnato nel mio personale periodo di formazione contribuendo a farmi diventare un uomo. Poi la vita, le scelte, i dolori e gli anni, lo studio della musica e l’immersione nel Jazz. De Andrè, i suoi testi, i suoi personaggi, sono sbiaditi, ma sono rimasti sullo sfondo della mia vita. Fino a quando, in uno dei miei tanti vagare per la Sardegna, sono capitato all’Agnata e lì, nel Suo studio, ho visto il panorama che Lui vedeva: in quel momento ho sentito che dovevo rientrare in quel mondo, ritrovare quei personaggi, portandoci quello che ero diventato; interpretandolo a mio modo secondo le esperienze che ho avuto, secondo la musica che ho studiato, secondo quello suonato, secondo quello che ho ascoltato: secondo me.»

 

Io della OMA Big Band non sapevo niente. Quando il 2 luglio vado a vedere lo spettacolo di Nuxis, il concerto è già iniziato. Inizio a pensare: «Bello questo spettacolo. Quest’anno festa alla grande. Chissà quanto hanno speso per portare tutti questi musicisti, chissà da dove vengono, minimo da Cagliari, ma anche a Cagliari, un’orchestra con tutte queste batterie… chissà da dove vengono». E, intanto, i brani mi rapiscono soprattutto quando la musica esplode. Poi il concerto finisce, accendono le luci e inizio a vedere persone della zona che conosco, bambini; saluto Tizio e Caio e inizio a pensare: «Questo Paolo De Liso (il direttore d’orchestra) è un genio. Da persone qualunque ha tirato su un’orchestra».
Inizio ad aspettare i concerti successivi, perché ho voglia di essere ancora immersa nella musica come mi è accaduto il 2 luglio e penso che diventeranno famosi in tutta la Sardegna. Poi vado a Iglesias, dove secondo me c’è poca gente rispetto al pubblico che meriterebbero. Vado a Carbonia e mi aspetto ci sia una televisione sarda a riprendere lo spettacolo e invece tutto tace. Ma il concerto è strepitoso, Emanuele Ledda e Silvia Loi aggiungono un tocco di magia e di favola; il palco e le luci sono da grande spettacolo; le foto del palco, dell’anfiteatro, di Piazza Roma e del campanile illuminato sono meravigliose, da grandi attrazioni turistiche.
Ma cosa stiamo aspettando? Io non sono mai andata fuori dalla Sardegna a seguire un concerto. Ho partecipato a pochi concerti, alla fiera e all’anfiteatro di Cagliari. Bellissimi. Ma l’essere coinvolta dalla musica della OMA Big Band è tutta un’altra esperienza. Ai concerti di Cagliari sono andata per la voce del cantante. La OMA Big Band ti rapisce per la musica (senza nulla togliere alla bravura dei tre cantanti).
Simona Pirosu
 

Serata musicale da ricordare, sabato 26 agosto, a Portoscuso, con l’esibizione della OMA Big Band diretta dal maestro Paolo De Liso. Dopo i concerti tenuti a Iglesias e Carbonia, nelle centralissime piazza Sella e piazza Marmilla, la band ha concluso la sua stagione estiva davanti ad un pubblico numeroso e letteralmente entusiasta.

Il progetto musicale della OMA Big Band è nato nel 2014, quando Paolo De Liso, laureato al Conservatorio di Cagliari, musicista e ricercatore musicale, cofondatore dell’Associazione OMA, nonché suo direttore artistico e musicale, decise di riunire tutti i suoi allievi e farli suonare insieme in una grande formazione, la OMA Big Band, dal nome dell’Associazione Opus Music & Art (OMA). L’ambizioso progetto, assolutamente innovativo, si proponeva di trasformare i componenti della band da ascoltatori passivi ad esecutori attivi e di farli arrivare, attraverso la cultura ad un importante un riscatto sociale, con un grande lavoro di inclusione ed educazione.

Il progetto sta crescendo a vista d’occhio, sapientemente curato dal suo ideatore, Paolo De Liso, che è stato capace di mettere insieme un centinaio di allievi (chitarristi, bassisti, tastieristi, batteristi, percussionisti, fiati e voci) di tutte le età, dagli 8 anni agli oltre 70 anni, provenienti da oltre 20 Comuni della provincia del Sud Sardegna.

Tra i componenti della OMA Big Band ci sono appassionati di musica con alle spalle qualche precedente esperienza a livello amatoriale, altri alle primissime esperienze, messi insieme in un mix straordinario che ha creato una grande famiglia, coccolata da Paolo De Liso con l’amore di un padre. Fanno parte della OMA Big Band molti ragazzi con diverse problematiche (autismo, spasticità, sindrome di Down, ipovisione, ADHD, sindrome di Asperger, etc.) che hanno trovato un contesto in cui sono stati accolti, hanno costruito rapporti di amicizia e possono confrontarsi con chi condivide la loro stessa passione. Tra loro c’è chi ha scoperto una grande passione per la musica e hanno deciso di intraprendere la carriera musicale.

Dopo aver concluso il tour estivo nel Sulcis Iglesiente, la Oma Big Band è pronta per varcare i confini nazionali, per il grande appuntamento di Brema, la città dei 4 musicanti dei fratelli Grimm, al Convegno Internazionale EHPS.

Giampaolo Cirronis

Allegati un ricco album di foto scattate al concerto di Portoscuso e alcuni video.

 

Grande spettacolo venerdì 18 agosto, all’anfiteatro di Piazza Marmilla, a Carbonia, con la Oma Big Band, evento inserito nel cartellone di “Estiamoinsieme 2023”. Alle 21.30, l’anfiteatro era già gremito dagli amanti della buona musica che hanno dispensato applausi per l’intera serata, concludendo con una standing ovation pienamente meritata.

Sotto la sapiente direzione artistica e musicale del maestro Paolo De Liso, un centinaio di musicisti, di ben tre generazioni, provenienti da diversi paesi del Sulcis, si sono esibiti in un ampio repertorio, accompagnati dalle splendide voci dei coristi. Il maestro, docente e ricercatore musicale, escogita per i suoi allievi un sistema di insegnamento basato sulla reciprocità pedagogica del dialogo e sullo sviluppo delle capacità naturali delle singole persone, ognuna con la propria diversità. Oltre agli strumenti musicali tradizionali, si è aggiunta l’opera innovativa di Sergio Meloni, attraverso le “disinneddas”, uno strumento ideato e realizzato per riuscire a percepire i suoni prodotti quando si disegna e permettere di utilizzare questi suoni amplificati per disegnare e “far suonare” le tracce del disegno, descrivendo con suoni e colori originali ogni brano musicale. L’effetto che si ottiene è una vera e propria serie di fotogrammi unici, sui quali rimane l’impronta delle emozioni suscitate nel corso del concerto.

La Oma Community Music opera nel Sulcis da circa un decennio: inizialmente come scuola di musica presso la propria sede, poi nelle scuole primarie e secondarie con laboratori di musica e riciclo materiali e, successivamente, in modalità itinerante nei paesi di tutta la provincia. Partecipa alla campagna di sensibilizzazione, informazione e formazione del progetto “Salute Unica e cittadinanza scientifica” (One Health Citizen Science), promosso dal ministero della Salute e condotto dal Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Cagliari. La Comunità culturale Opus Music & Art, rappresenta un modello, un esempio virtuoso, una realtà identitaria di coesione sociale, di sviluppo sostenibile, applicato alla realtà in continuo cambiamento, secondo la prospettiva del raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

A rendere lo spettacolo ancora più avvincente sono state le perfomance dei maestri di ballo Emanuele Ledda e Silvia Loi della Elle Dance che hanno ballato una rumba sulle note di “Impressioni di settembre” e un cha cha cha sulle di note di “Oje como va”. Eleganza e leggerezza che fanno di loro una coppia al servizio della musica.

Prossimo appuntamento a Portoscuso. il 26 agosto. e subito dopo a Brema, la città dei 4 musicanti dei fratelli Grimm, al Convegno Internazionale EHPS.

Nadia Pische

                                

 

Venerdì 18 agosto, alle ore 21.30, nella suggestiva cornice dell’anfiteatro di Piazza Marmilla, una serata all’insegna della grande musica con il concerto della OMA BIG BAND. Uno spettacolo dedicato alla recente inaugurazione della Posada, struttura ricettiva sita in piazza Repubblica a Carbonia, che dallo scorso 21 aprile ospita i pellegrini che percorrono il Cammino Minerario di Santa Barbara.
La OMA BIG BAND, diretta dal maestro Paolo De Liso, è un ensemble composto da circa un centinaio di musicisti di tutte le età, dai 4 agli 80 anni, provenienti da diversi centri del Sulcis Iglesiente.
L’orchestra eseguirà una performance caratterizzata da un vasto repertorio: dai classici del pop e del rock, fino al latin e ai grandi successi della musica italiana.
L’evento rientra nel cartellone di eventi “Estiamoinsieme”, organizzato con il patrocinio del comune di Carbonia, in collaborazione e con il contributo della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

Nella foto allegata la Posada di piazza Repubblica, a Carbonia

Martedì 1 agosto nella splendida cornice dell’anfiteatro di Carbonia, si terrà lo spettacolo di danza sportiva della scuola Elledance diretta dai maestri Emanuele Ledda e Silvia Loi. Saranno due ore di danza, magia, musica e colori, con tutti gli allievi della scuola.

Ospiti della serata saranno i componenti della OMA Ensamble diretta dal maestro Paolo De Liso.

Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il comune di Carbonia, Radio Carbonia e la Pro Loco di Carbonia. L’inizio è previsto alle 21.30.

Nadia Pische

Giovedì 25 agosto, l’anfiteatro di Piazza Marmilla, a Carbonia, ospiterà il concerto della OMA Big Band, organizzato dalla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara in collaborazione con il comune di Carbonia, evento che completa l’inaugurazione del ponte sovrappasso della Grande Miniera di Serbariu sulla SS 126. Prima del concerto verrà proiettati un documentario sull’inaugurazione, avvenuta lo scorso 15 luglio.

OMA Big Band

Nel 2014, il maestro Paolo De Liso, maestro che sostiene chi per passione o per curiosità vuol fare musica, la debba vivere in maniera attiva, decide di riunire tutti i suoi allievi e farli suonare insieme in una grande formazione, la OMA Big Band, dal nome dell’Associazione Opus Music & Art (OMA), della quale rappresenta il progetto punta e che la segue e la gestisce in tutti gli aspetti. In questo modo tutti i partecipanti hanno l’opportunità di cambiare prospettiva rispetto alla musica e da ascoltatori passivi diventano esecutori attivi. Tale esperienza insegna e fornisce i mezzi per ascoltare e vivere la musica da un altro punto di vista. La OMA BigBand è una grande sfida in cui il maestro De Liso crede: ripartire dalla cultura per operare un riscatto sociale.
Con questa grande orchestra ha creato un piccolo spaccato della società che vede riuniti bambini dagli 8 anni e adulti fino agli over 70, passando per tutte le fasce d’età, fa convivere vari mestieri e contesti sociali, e riunisce più di 20 paesi della provincia del Sud Sardegna. Le differenze di età e lo status sociale spariscono, il vecchio campanilismo abbattuto dalla musica che ha trasformato un gruppo di perfetti sconosciuti in una “grande famiglia” come ora si definiscono. Nella OMA Big Band ogni componente è un pezzetto di un puzzle, nessuno è indispensabile ma neanche superfluo, ognuno partecipa secondo le sue conoscenze e le sue capacità; la musica è per tutti, talentuosi o meno. Questo è un modo per creare cultura, educare le persone alla musica e creare un vivaio di musicisti. C’è, infatti, chi grazie alla OMA Big Band ha scoperto una grande passione e ha così deciso di intraprendere la carriera musicale.
La OMA Big Band opera un grande lavoro di inclusione ed educazione. Molti ragazzi con diverse problematiche (autismo, spasticità, sindrome di Down, ipovisione, ADHD, sindrome di Asperger, etc.) hanno trovato un contesto in cui sono stati accolti, hanno costruito dei rapporti di amicizia e possono confrontarsi con chi condivide la loro stessa passione. Dall’altra parte si impara ad accettare e ad apprezzare le diversità, di qualsiasi tipo esse siano, e si scopre che tutti siamo unici speciali e abbiamo qualcosa da insegnare e qualcosa da imparare.
Per queste persone, ma in generale per tutti coloro che seguono le attività della OMA, studiare musica e poter suonare in un così grande ed eterogeneo gruppo di persone, offre la possibilità di prendere spazio all’interno di una società sempre meno attenta ai bisogni delle persone, in un territorio che fornisce poche alternative per dedicarsi ad attività ludiche e culturali.
La OMA Big Band conta ad oggi ottanta elementi tra chitarristi, bassisti, tastieristi, batteristi, percussionisti, fiati e voci. Durante le attività didattiche studia e prepara il repertorio musicale, composto da famosi brani pop e rock italiani e internazionali, per poi proporre un tour musicale.

La OMA Big Band è diretta dal maestro Paolo De Liso.
Il maestro De Liso è laureato al Conservatorio di Cagliari, musicista, didatta e ricercatore musicale, è cofondatore dell’Associazione OMA, nonché suo direttore artistico e musicale. Gestisce la OMA big band curandone tutti gli aspetti, dagli arrangiamenti musicali alla direzione.

Dopo l’anteprima del 24 luglio con il concerto di Carlos Piñana, il 18 agosto riparte la tredicesima edizione di ArtAngo & Jazz Festival, rassegna concertistica organizzata dall’associazione Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furìa, bandoneonista e compositore.

Sarà un viaggio profondo nel mondo del tango, accompagnato dal bandoneon che vedrà sul palco ad Iglesias, presso la Miniera di San Giovanni, nel piazzale Grotta Santa Barbara, il 18 agosto alle 21.30 I Virtuosi dei Berliner Philharmoniker.

Si tratta di un evento unico e straordinario dove un quintetto dei solisti della più nota orchestra di successo in tutto il mondo, la Berliner Philharmoniker, terrà un concerto dal titolo “Symphonic Tango”. I Virtuosi dei Berliner Philharmoniker sarà composto da Laurentius Dinca (I violino), Mereine Ito (II violino), Mathew Hunter (viola), Beata Antikainen, (violoncello), Stanislaw Pajak (contrabbasso), con Fabio Furia solista (bandoneon), Marco Schirru (pianoforte), Paolo De Liso (percussioni).

Lunedì 22 agosto invece, alle ore 22.00, il suggestivo scenario della Tonnara Su Pranu di Portoscuso, ospiterà i Novafonic Quartet per un concerto dal titolo “Contemporary Tango” (Fabio Furia, bandoneon; Gianmaria Melis, violino; Marco Schirru, pianoforte; Giovanni Chiaramonte; contrabbasso).