20 December, 2025
HomePosts Tagged "Pier Francesco Cherchi"

Due importanti competizioni internazionali – il concorso Kaira Looro e il concorso Museum of Emotions – hanno visto protagonisti le studentesse e gli studenti del corso di Laurea magistrale in Architettura. Un risultato che attesta l’impegno e premia la qualità della didattica e della ricerca progettuale condotta all’interno della Scuola di Architettura dell’Università di Cagliari.

Tre dei sei progetti sviluppati dalle studentesse e dagli studenti del corso di Progettazione architettonica sostenibile, guidati dai docenti Pier Francesco Cherchi e Maddalena Achenza, sono stati selezionati nel ristretto gruppo dei finalisti del concorso Kaira Looro per la progettazione di una scuola d’infanzia in Africa.

Nello specifico, il progetto di Michele Gianfico e Valerio Campus è stato premiato con una menzione speciale; il progetto del gruppo formato da Enrico Mathieu, Gaia Murgia e Lorenzo Guitto, e il progetto delle studentesse Francesca Mulas e Aylin Guclu, si sono distinti classificandosi tra i 35 finalisti, unici italiani, selezionati tra oltre 1000 candidature provenienti da tutto il mondo da una giuria composta da architetti di fama internazionale.

Kaira Looro è un’espressione in lingua Mandinga – un’etnia largamente diffusa in Senegal, Gambia, Guinea e Mali – che significa “costruire la pace” o “architettura per la pace”. Il concorso, bandito dall’organizzazione umanitaria Balouo Salo, è rivolto a studenti e giovani architetti ed ha come obiettivi scoprire nuovi talenti e adottare modelli di architettura sostenibile a fini umanitari, per migliorare le condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo.

L’altro importante riconoscimento, ottenuto dalla Scuola di Architettura al concorso Museum of Emotions, ha visto protagonista un gruppo di studenti del corso di Design dell’Aallestimento museale, guidati dal professor Paolo Sanjust con la collaborazione dell’architetto Olindo Merone. Il progetto selezionato tra i finalisti – intitolato Artemis. Hades. Reflections – è stato elaborato da Jessica Bulgarelli, Michele Setti e Marco Salis.

Museum of Emotions è una competizione che sfida architetti e designer a esplorare le dimensioni spaziali delle emozioni attraverso un concetto di museo silenzioso, suddiviso in due gallerie (una galleria che evoca emozioni negative, l’altra positiva) senza l’uso di testo. Anche in questo caso la selezione è stata effettuata da una giuria composta da architetti di fama internazionale.

 

[bing_translator]

Sabato 6 luglio, a partire dalle 10.00, la sala conferenze del Palazzo Bellavista, a Monteponi, ospiterà il V Laboratorio internazionale di architettura e paesaggio, organizzato in collaborazione fra AUSI Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente e DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura – Università di Cagliari, con partner, CESA Centro di Eccellenza per la Sostenibilità Ambientale.

In apertura è prevista la presentazione dei lavori e critiche finali, visiting critics: Gianmarco Chiri, Pier Francesco Cherchi, Marco Lecis, Carlo Moccia, Giancarlo Motta. Alle ore 13.00 ci sarà la consegna degli attestati di frequenza.

Tecniche, politiche e progetti per la riqualificazione del Sulcis Iglesiente: da Iglesias a Portoscuso fino a Buggerru, passando da Fluminimaggiore, Gonnesa e Carbonia. Sotto osservazione i luoghi del passato minerario e industriale. Si studiano luoghi come Porto Flavia Masua e la Laveria Lamarmora (di Iglesias), la galleria Henry (a Buggerru) o il bacino carbonifero fra Bacu Abis Cortoghiana e Carbonia. L’obiettivo? Progettare il futuro del territorio, provando a proporre idee di riqualificazione di strutture, paesaggi ed ex miniere.

I protagonisti sono 21 studenti, in arrivo dalle più importanti università italiane ed estere si incontrano e confrontano con autorevoli docenti di architettura per studiare i paesaggi minerari della Sardegna.

Dopo 5 giorni di dibattito e progettazione, domani la presentazione dei progetti nella sala conferenze della palazzina Bellavista di Monteponi a Iglesias, nonché sede dell’Ausi (consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente).

La quinta edizione del Laboratorio internazionale di architettura e paesaggio è coordinata da Giorgio Peghin (docente di architettura dell’Univeristà di Cagliari)

Scuole di Architettura

BEDS, School of Build Environment and Development Studies, Architectural Discipline, Durban, South Africa DIARC Dipartimento di architettura, Università Federico II di Napoli DAD Dipartimento di architettura e design, Politecnico di Torino DARC Dipartimento di architettura, Università di Palermo DADU Dipartimento di architettura, design e urbanistica, Università di Sassari ESA École Spéciale d’Architecture, Paris IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della Svizzera Italiana SDS Scuola di Architettura di Siracusa, Università di Catania Departamento de Arquitectura, Universidade de Évora Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, Politecnico di Bari

Direzione e coordinamento scientifico Giorgio Peghin.

Comitato direttivo e didattico

Antonio Angelillo (Milano), Boris Bastianelli (Parigi), Francesco Cacciatore (IUAV Venezia), Renato Capozzi (DIARC Napoli), Massimo Faiferri (DADU Sassari), João Gomes da Silva (Accademia di Mendrisio), João Nunes (Accademia di Mendrisio), Giorgio Massacci (DICAAR-CESA Cagliari), Vincenzo Melluso (DARC Palermo), Bruno Messina (SDS Siracusa), Marco Navarra (SDS Siracusa), Giorgio Peghin (DICAAR Cagliari), Riccardo Palma (DAD Torino), Carlo Ravagnati (DAD Torino), João Gabriel Soares (Évora), Federica Visconti (DIARC Napoli)

Docenti, relatori e visiting critics: Carlo Atzeni (DICAAR Cagliari), Samanta Bartocci (Sassari), Silvia Bodei (Durban, South Africa), Francesco Cacciatore (Venezia), Renato Capozzi (Napoli), Giovanni Battista Cocco (Cagliari), Gianmarco Chiri (Cagliari), Pier Francesco Cherchi (Cagliari), Giuseppe De Boni (Roma), Adriano Dessì (Cagliari), Marco Lecis (Cagliari), Massimo Faiferri (Sassari), João Gomes da Silva (Lisbon, Portugal), Pierpaolo Manca (Cagliari), Vincenzo Melluso (Palermo), Italo Meloni (Cagliari), Bruno Messina (Siracusa), Carlo Moccia (Bari), Giuseppina Monni (Cagliari), Giancarlo Motta (Milano), Marco Navarra (Siracusa), João Nunes (Lisbon, Portugal), Chiara Occelli (Torino), Giorgio Peghin (Cagliari), Riccardo Palma (Torino), Fausto Pani (Cagliari), Carlo Ravagnati (Torino), João Gabriel Soares (Évora), Federica Visconti (Napoli)

Tutor: Anna Corda, Roberta D’Angelo, Rosas da Silva Figueiredo Marques Teresa, Camilla De Boni, Gennaro Di Costanzo, Andrea Alberto Dutto, Marcello Galiotto, Giada Mazzone, Fabrizio Pusceddu, Gianmaria Santonicola, Andrea Scalas.

 

 

[bing_translator]

Gli studenti della Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari, accompagnati dai professori Pier Francesco Cherchi, Marco Lecis e dal direttore dei lavori, architetto Enrico Potenza, hanno visitato il cantiere di recupero dei padiglioni “ex deposito biciclette” ubicato nel compendio della Grande Miniera di Serbariu. Il gruppo, composto dai novanta studenti dei laboratori di progettazione architettonica del secondo anno del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura, ha compiuto un percorso di visita guidata nel quale sono state illustrate le linee del progetto e le tecniche costruttive adottate per l’esecuzione delle opere.
«Siamo particolarmente felici per la presenza degli studenti dell’Università di Cagliari in un’area ad alta vocazione turistico-culturale per la città di Carbonia. Il recupero dei padiglioni “ex deposito biciclette” come laboratori artigiani e showroom mira a rilanciare la struttura per trasformarla in un incubatore di nuove attività anche in ambito innovativo», ha affermato il Sindaco Paola Massidda.
«Si tratta di un progetto meritorio e di alto livello, che ha contribuito a far conoscere la città di Carbonia in occasione della mostra “Biennale Architettura 2018 di Venezia”, rassegna di caratura mondiale in corso di svolgimento dal 26 maggio al 25 novembre – ha precisato l’assessore all’Urbanistica Luca Caschili -. Il progetto, che ha visto la stretta collaborazione tra gli uffici e gli assessorati ai Lavori pubblici e Urbanistica, verrà completato nel corso del 2018 ed è finanziato con le risorse FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) – delibera Cipe n. 31/2015 – per l’attuazione del Piano Sulcis.»
Il progetto “Incubatore d’impresa. Recupero dei padiglioni deposito biciclette come laboratori artigiani e showroom” verrà esposto dettagliatamente nel mese di dicembre in occasione dell’80° compleanno della città di Carbonia.

[bing_translator]

Carbonia è protagonista alla Mostra Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, rassegna di caratura mondiale in corso di svolgimento dal 26 maggio fino al 25 novembre. Nella suggestiva località veneta, l’Amministrazione comunale di Carbonia ha presentato un progetto intitolato “Incubatore d’impresa. Recupero dei padiglioni deposito biciclette come laboratori artigiani e showroom”, relativo a un fabbricato ubicato nell’area della Grande Miniera di Serbariu. Il progettista e direttore dei lavori è l’arch. Enrico Potenza, responsabile del procedimento il geom. Roberta Orrù, il direttore operativo l’ing. Emanuele Tiddia. Lo studio e la ricerca scientifica sono stati svolti dal dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari coordinato dal prof. ing. Antonello Sanna, con gruppo di lavoro formato dai prof. arch. Pier Francesco Cherchi e Marco Lecis.

«Aver presentato il nostro progetto in una rassegna così importante è motivo di grande orgoglio per l’Amministrazione Comunale di Carbonia e per l’intera città. La soddisfazione è doppia, dal momento che il progetto riguardante la nostra città è stato esposto non soltanto alla Biennale di Architettura di Venezia, ma è stato anche oggetto di un articolo pubblicato su una rivista prestigiosa come Domus, vero e proprio punto di riferimento nel settore del design e dell’architettura», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

Il progetto di recupero dei padiglioni deposito biciclette come laboratori e showroom verrà completato nel corso del 2018 ed è finanziato con le risorse FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) – delibera Cipe n. 31/2015 – per l’attuazione del Piano Sulcis.

«L’area di intervento è quella relativa ai padiglioni deposito biciclette della Miniera di Serbariu e alle loro immediate adiacenze. Il recupero di questi locali è finalizzato al rilancio della struttura quale sede destinata ad incubatore di nuove attività artigianali», ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai. I nuovi volumi sono in calcestruzzo a vista nero e rievocano dal punto di vista cromatico il colore del carbone, mentre le proporzioni della struttura richiamano l’ingresso della miniera. 

Come riporta il periodico Domus, «lo showroom è minimale, ma è reso sofisticato da interventi tesi a generare alterazioni nella percezione dei materiali e degli spazi: l’acciaio specchiante sugli angoli e il grande soffitto monocromo rileggono esperienze di artisti come Robert Morris e Dan Graham».

Il progetto ha visto la stretta collaborazione tra gli uffici e gli assessorati ai Lavori pubblici e all’Urbanistica. «La presenza del nostro progetto a Venezia e nella rivista mensile Domus avvalora ancor di più la nostra idea di sviluppo della zona della Grande Miniera di Serbariu, un’area che intendiamo potenziare e riqualificare. Prova ne è la partecipazione dell’Amministrazione Comunale a un bando regionale del valore di circa 3 milioni e mezzo di euro con un programma integrato per il riordino urbano, denominato “Per una città del paesaggio”», ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Luca Caschili.

Il progetto “Incubatore d’impresa. Recupero dei padiglioni deposito biciclette come laboratori artigiani e showroom” verrà esposto dettagliatamente nel mese di dicembre, in occasione dell’80° compleanno della città di Carbonia.