20 April, 2024
HomePosts Tagged "Rita Deidda"

L’artista di Carbonia Rita Deidda, in arte DeRita, ha donato al presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco, un’opera della sua collezione: un acrilico su tela 100×70 realizzato in occasione dell’evento Chentu Colores de Casteddu, Bistiri de Femina, ospitato proprio a Palazzo Bacaredda, l’8 maggio scorso.
“Un omaggio alla tradizione che continua a proiettarsi verso il futuro”, ha detto il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco.
Antonio Caria

[bing_translator]

L’Associazione Ottovolante Sulcis, nell’ambito del progetto “A Sant’Antioco per Antichi Sentieri”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, dal 19 al 29 settembre ospiterà in residenza artistica presso la Home Gallery di Sant’Antioco tre artisti sardi selezionati con specifico bando. La residenza artistica, a cura dell’architetto ed artista antiochense Claudio Rosa, intende promuovere percorsi di arricchimento culturale e di crescita artistico-professionale degli artisti emergenti attivi in Sardegna. Il progetto “Antichi sentieri” parte da una mappatura, realizzata con la partecipazione di esperti e appassionati di percorsi e mappe antiche, e si arricchisce di esperienze artistiche, musicali e visive, strettamente connesse al patrimonio naturale e umano di Sant’Antioco.

Le opere prodotte durante la residenza artistica comporranno un documento espressivo dei sentieri e dei luoghi dell’isola, interpretati secondo la sensibilità degli artisti visivi partecipanti al progetto. Gli artisti selezionati sono: Mattia Barbata (Iglesias, 1984) Diplomato all’Università di Sassari nella Facoltà di Scienze dei Beni Culturali, si avvicina alla fotografia, con un approccio all’antropologia visuale dopo studi svolti in Bolivia. Dal profondo legame con la sua terra d’origine scaturisce un forte interesse verso la rivalutazione, per mezzo del reportage fotografico, di siti in decadenza presenti sul territorio.

Rita Deidda (Cagliari, 1990) Durante il liceo scopre la fotografia e da allora prosegue il suo percorso alla scoperta della tecnica e della poesia di questo medium che le dà la possibilità di esplorare e con cui comunica. Ad essa ha unito nel tempo altre arti, tra le quali il collage, la legatoria, la scrittura, gli origami e il cucito.

Alessandra Sarritzu (Cagliari, 1991): La sua ricerca si concentra sul tema dell’identità, del senso di appartenenza, della memoria e dello scorrere del tempo e si sviluppa attraverso vari linguaggi come la fotografia, il suono e le installazioni. Fa parte del collettivo artistico Transhumanza che aspira a creare una connessione tra la ricerca artistica contemporanea e le zone rurali della Sardegna.

Inoltre, per favorire la conoscenza e l’interscambio tra artisti, dall’Associazione Ottovolante di Bologna sono stati invitati a partecipare:

James Beghelli  (nome d’arte di Andrea Baraldi) (Bologna, 1989) Diplomato al corso di Decorazione dell’Ambiente all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Assimila competenze in differenti ambiti, unendo illustrazione, stampa, fotografia e videomaking al fine di creare una figura poliedrica e funzionale. Il suo stile è trasversale alle discipline che padroneggia presenti nei suoi lavori.

Giampaolo Parrilla (Bologna, 1994) Dopo aver frequentato i corsi di Fumetto e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha collaborato a diversi progetti di integrazione di rifugiati politici attraverso la pittura ed il fumetto. Il suo interesse è rivolto a disegnare spettacoli dal vivo attraverso la musica ed il teatro.

Sofia Cordoba (Montevideo, 1986) Regista e artista, incorpora differenti linguaggi al fine di comunicare più incisivamente. È interessata soprattutto alla regia cinematografica, alla fotografia e allo sviluppo creativo multimediale. Negli ultimi anni ha diretto numerosi documentari, video musicali, videoarte, video istituzionali e commerciali, focalizzandosi sullo sviluppo concettuale e visuale. A conclusione dell’esperienza di residenza artistica nei giorni 28 e 29 settembre il presidente dell’Associazione Ottovolante Sulcis, Paolo Balia, presenterà le opere prodotte in una esposizione, a cura di Claudio Rosa, aperta a tutta la comunità. 

[bing_translator]

La sala nel Circolo Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, si è riempita sabato sera per la presentazione del libro di Elisabeth Wibel (all’anagrafe Elisabetta Lebiu) “La Pasta fresca artigianale – New Style – Tradizione e Innovazione”, GIA Editore, opera dedicata alla lavorazione della pasta fresca. Nata nella città mineraria 54 anni fa, diplomata all’Istituto Magistrale, dopo aver lavorato per vent’anni da educatore in una cooperativa sociale, 11 anni fa Elisabetta Lebiu decise di cambiare vita, rassegnò le dimissioni e scelse una strada lontana dalla sua terra. La passione per la cucina, ereditata dalla nonna Letizia, l’ha indirizzata verso un mondo nuovo, nel quale ha trovato ben presto grande soddisfazione. Da Sorrento a Berlino, Malta, Duinvegan, Niederbronn-les-bains, Strasburgo, Parigi, Waterloo, Bruxelles, Lugano… Un’esperienza dopo l’altra, sempre più appaganti…

In Svizzera ha trovato finalmente il “suo” lavoro, che le ha consentito di studiare e sperimentare, arrivando a creare uno stile personale nel quale riversare tutto l’amore e la passione per il lavoro che ha scelto. Ha dato vita ad un blog dedicato alla nonna Letizia, nel quale chi vuole può apprendere l’arte della pasta fresca artigianale New Style. E, disposta a trasmettere le sue esperienze, non disdegna di apprenderne nuove!

Elisabetta Lebiu ha insegnato a Carbonia, presso Tortamania; a Roma, presso la scuola One Day Chef; a Crispiano, in Puglia, presso la Pizzeria Ristorante One Day Chef; presso la Fattoria Belvedere di Igea Marina, in Emilia Romagna; a Latina, presso la scuola in Noi Chef Accademia Arte Culinaria. Ma il suo percorso non si ferma ed il suo programma è molto fitto.

Alla presentazione, moderata da Claudio Moica, alla presenza dell’autrice, dell’editore Giorgio Ariu e dell’artista Rita Deidda (in arte DeRita) che ha realizzato il dipinto che ritrae nonna Letizia, presentato in anteprima, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e la presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras.

Vi proponiamo ora l’intervista realizzata con l’editore, Giorgio Ariu.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220244554611971/

                                         

 

[bing_translator]

La splendida Villa Salazar, a Piscinas, riaperta al pubblico lo scorso 2 giugno ed ora visitabile gratuitamente ogni fine settimana, dal venerdì alla domenica, sotto la direzione della Pro Loco, ha ospitato dal 4 al 6 agosto cinque mostre di altrettanti artisti sulcitani.

Ad esporre le loro opere sono stati il pittore di Villaperuccio Angelo Littarru; la pittrice e ceramista di Carbonia Rita Deidda (DeRita); il giovane fumettista di Piscinas Edoardo Atzori, 18 anni, diplomato al Liceo artistico; Lucia Mancosu di Piscinas, pittrice e disegnatrice; Virginia Salis di Piscinas, anche lei pittrice e disegnatrice.

La villa Salazar s’è dimostrata una location ideale per ospitare mostre d’arte, occasioni importanti sia per la valorizzazione delle opere degli artisti sia per la valorizzazione della villa. In tutti e tre i giorni, nonostante il caldo intenso di questa estate sulcitana, i visitatori sono stati numerosi, con grande soddisfazione dei cinque artisti.

Alleghiamo l’album fotografico delle opere degli artisti.

                       

 

 

[bing_translator]

Dal 4 al 6 agosto la splendida Villa Salazar di Piscinas ospiterà una mostra di pittura e ceramica dell’artista Rita Deidda, in arte “DeRita”, organizzata con la collaborazione del comune di Piscinas e della Pro Loco di Piscinas.

“DeRita”, ha iniziato a dipingere nel 1975, mettendo a frutto le doti innate. Nel 1989 le prime estemporanee in vari centri della Sardegna, una scuola cielo aperto, nella quale ha acquisito conoscenza, confronto e condivisione. Murales, mostre collettive e personali inaugurate da personaggi di cultura e di spettacolo, ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, in Svizzera, Brasile, Inghilterra, Indonesia ed Australia.

Nel 2000 l’esperienza decennale con la ceramica artistica, alla quale si è dedicata pienamente. Sperimentando, crea e lavora per chiese, alberghi e privati, acquisendo nuove tecniche che le permetteranno di realizzare, assemblando alla ceramica materiali vari: resine, vetro, legno, pietra, malto e altro. Da diversi anni realizza opere polimateriche e presepi da collezione che crea con materiali vari, di riciclo.

  

IMG_5582

DeRita 4Derita

E’ stata inaugurata sabato 20 settembre, presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, la dodicesima ed ultima mostra della rassegna “12×12”, a cura dell’artista Rita Deidda, dal titolo “La Vita, La Storia, Noi…”.

La mostra, organizzata dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini, sarà visitabile sino al giorno 26 settembre 2014, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

Rita Deidda, in arte “DeRita”, ha iniziato a dipingere nel 1975, ricercatrice della memoria isolana ama dipingere paesaggi, scorci, ritratti e murales. Negli anni ha allestito diverse mostre personali, partecipato ad esposizioni collettive e a numerosi concorsi, anche di pittura estemporanea, conseguendo premi e riconoscimenti.

L’artista sperimenta varie tecniche che la portano a partecipare a numerose estemporanee e mostre personali in Italia e all’estero. Oltre alla pittura e alla ceramica, realizza opere polimateriche e presepi da collezione che sono esposte nel bookshop del museo del carbone di Serbariu, a Carbonia. Esprime, attraverso segni e simboli, “sintesi arcaiciste”, una sua linea personale.

Tra le opere esposte, un pannello che ripercorre alcune delle tappe più significative delle lotte operaie del territorio del Sulcis Iglesiente, con in primo piano la visita fatta da Enrico Berlinguer nel Sulcis nei primi anni ‘80. Il tutto è inserito in uno splendido panorama del Golfo del Leone, con sullo sfondo il Pan di Zucchero di Masua, uno stretto legame tra un’economia storicamente legata alle miniere e alle industrie, e quella del futuro che si spera possa avere un tessuto diversificato, con un occhio di particolare riguardo alla valorizzazione del territorio a fini turistici ed al patrimonio culturale.

IMG_5553 IMG_5557 IMG_5569 IMG_5572 IMG_5574 IMG_5575 IMG_5576 IMG_5577 IMG_5578 IMG_5580 IMG_5581  IMG_5584 IMG_5585 IMG_5587 IMG_5596 IMG_5598