19 April, 2024
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E’ stata riaperta al pubblico questa mattina la Reggia nuragica di Seruci. L’obiettivo, inseguito da anni, è stato raggiunto grazie ad un lavoro sinergico tra l’Amministrazione comunale di Gonnesa e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

Alla cerimonia inaugurale, con il sindaco Hansal Cristian Cabiddu e la Giunta comunale di Gonnesa, erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena; il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus; il presidente del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna; Sabrina Cisci, responsabile per il Sulcis Iglesiente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna; Angela Scarpa, presidente del circolo Acli – Bene Comune di Iglesias.

Sono previste visite guidate tutti i giorni alle 9.30, 10.30, 11.30, 16.30, 17.30 e 18.30.

Prezzi: intero, 8.00 euro; ridotto ragazzi dai 6/12 anni e senior +65 anni, 5.00 euro; gruppi (almeno 20 adulti paganti), 5.00 euro; scuole, 5.00 euro.

I biglietti per la visita guidata del complesso nuragico di Seruci possono essere acquistati esclusivamente nella biglietteria del sito.

Per informazioni (dal 12 luglio): Ufficio del Turismo Piazza del Minatore, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00; mail: ufficiodelturismo@comune.gonnesa.ca.it +39345 9418362 Iniziativa di sviluppo turistico coprogettata dal comune di Gonnesa e dalle Acli.

Alleghiamo gli interventi dell’assessore regionale della Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, della responsabile per il Sulcis Iglesiente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, Sabrina Cisci; e della presidente del circolo Acli – Bene Comune di Iglesias, e le interviste con il sindaco di Gonnesa, Hansal Cristian Cabiddu e con il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus.

    

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Venerdì 25 maggio, alle ore 18.00, nella Biblioteca comunale di Carbonia, andrà in scena un nuovo appuntamento con l’archeologia e la storia nell’ambito di “Carbonia Studia”, edizione 2018. L’evento è organizzato dal Museo Archeologico e dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia.

L’archeologa Sabrina Cisci, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Cagliari, Oristano e Sud Sardegna), presenterà una relazione intitolata “Il Sulcis in età tardoantica e altomedievale attraverso le testimonianze archeologiche. Una ricerca in atto”.

La studiosa riprodurrà, attraverso l’analisi dei dati archeologici, la fisionomia assunta dal Sulcis in età tardoantica e altomedievale. Verrà esaminato il ruolo fondamentale della città di Sulci, importante fulcro politico ed economico della regione agricola e mineraria.

All’incontro interverrà l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu. Il coordinamento dell’iniziativa è a cura dell’archeologa Carla Perra, direttrice del Museo di Villa Sulcis e del Settore storico-archeologico del Sistema Museale del comune di Carbonia.

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Le Giornate Europee del Patrimonio fanno tappa anche a Carbonia, sabato 23 settembre, dalle 16.00 alle 20.00, nel Museo di Villa Sulcis. L’archeologa Sabrina Cisci guiderà visitatori e turisti alla conoscenza del ciclo di vita dei reperti: dopo lo scavo, infatti, la scoperta non si conclude, ma si perfeziona e continua nei depositi, prima di fare bella mostra di sé nelle vetrine di un museo o nelle pagine di un libro. Tutto ciò senza perdere di vista la stretta relazione che lega ciascun reperto al territorio.

Nel Museo di Villa Sulcis sono conservati numerosi reperti provenienti dal territorio di Carbonia e del Sulcis Iglesiente, nonché alcune raccolte, prima in possesso di privati, tra cui la Collezione Pispisa e la Collezione Doneddu.

A conclusione della serata si esibirà il complesso vocale “Carmina Vocum” di Villamassargia, diretto dalla maestra Marina Figus.

Le Giornate europee del Patrimonio sono promosse ogni anno dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Il tema principale dell’evento del 2017 è il rapporto tra cultura e natura.

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Dopo anni di assenza, al Museo archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco, fanno ritorno due dei reperti più pregiati dell’intera collezione fenicio-punica. Da ieri mattina, infatti, l’orlo di coppa ionica in argento con un’importantissima iscrizione (che ci informa delle cariche amministrative della Sulky punica del III secolo a.C.) e il celebre anello punico con rosetta centrale della Sulky del IV secolo a.C., tornano a fare bella mostra di sé nei nostri spazi museali.

«L’operazione – spiegano Rosalba Cossu, assessore dei Beni culturali, Cultura, Scuola, e Ignazio Locci, sindaco del comune di Sant’Antioco – è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Sardegna – le cui interlocuzioni si sono intensificate nelle ultime settimane – in particolare con il soprintendente Fausto Martino, e con la responsabile della zona del Sulcis Iglesiente Sabrina Cisci.»

«Un ritorno a casa che salutiamo con grande entusiasmo, considerato l’inestimabile valore dei due reperti. L’orlo di coppa ionica, estremamente raro e di straordinaria importanza per le informazioni scientifiche che fornisce, mancava dal MAB da ben sette anni: si trovava, infatti, in mostra a Cagliari dal 2010. L’anello, invece, era in esposizione dal 2016 in Germania, a Kalkriese, presso il Warusschlacht Museum. Questa notizia, che rappresenta per noi un vero e proprio evento – concludono Rosalba Cossu e Ignazio Locci – o -, si inserisce nel solco del nostro progetto di rivalorizzazione culturale dei beni che definiscono l’identità antiochense, a partire proprio dal nostro sconfinato patrimonio archeologico.»

 

Atteso appuntamento, questa mattina, a Sant’Antioco, in occasione delle #Giornate Europee del Patrimonio, verrà aperta in via straordinaria la #necropoli punica di Is Pirixeddus.

Dalle 10.00 alle 11.00, nell’Aula consiliare, si è svolto un incontro per la presentazione del sito e del percorso di visita, con una breve cerimonia che è stata aperta dai saluti del Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, e del sindaco, Mario Corongiu.

Sono intervenuti.

Piero Bartoloni, Paolo Bernardini e Carlo Tronchetti si sono intrattenuti sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus: storia degli scavi e delle scoperte”;

Sara Muscuso su “La necropoli di Is Pirixeddus e il Museo Ferruccio Barreca”;

e infine, Sabrina Cisci, particolarmente apprezzata, su “La necropoli di Is Pirixeddus: il progetto del percorso di visita”;

Poco dopo le 11.00 e fino alle 15.00, si sono svolte visite guidate presso la necropoli di #Is Pirixeddus.

Con questa importante giornata, Sant’Antioco prosegue il lavoro di valorizzazione del suo immenso patrimonio archeologico che pone l’Isola in primo piano a livello regionale e nazionale. L’obiettivo dichiarato degli amministratori è la sua valorizzazione legata a doppio filo con la promozione turistica della cittadina e del territorio.

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Sabato 20 settembre 2014, alle ore 10,00, in occasione delle #Giornate Europee del Patrimonio, verrà aperta in via straordinaria la necropoli punica di Sant’Antioco.

Alle 10.00, nell’Aula consiliare, si svolgerà la presentazione del sito e del percorso di visita, con una breve cerimonia che verrà aperta dai saluti del Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, e del sindaco, Mario Corongiu.

Sono previsti alcuni interventi.

Piero Bartoloni, Paolo Bernardini e Carlo Tronchetti si intratterranno sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus: storia degli scavi e delle scoperte”;

Sara Muscuso sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus e il Museo Ferruccio Barreca”;

Sabrina Cisci, infine, su “La necropoli di Is Pirixeddus: il progetto del percorso di visita”;

Dalle 11.00 alle 15.00 sono previste visite guidate presso la necropoli di Is Pirixeddus.