19 April, 2024
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Sarà inaugurata dal comune di Carbonia giovedì 19 maggio prossimo, alle ore 11.00, al Museo Archeologico Villa Sulcis l’iniziativa “Reperto del mese” che si articolerà in almeno dodici appuntamenti, lungo tutto il 2022 e parte del 2023.

«Si tratta di una mostra a rotazione, incentrata ogni volta su un diverso oggetto scelto tra i reperti più importanti e mai esposti al pubblico, per un totale di circa 50 reperti», ha sottolineato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, ringraziando l’ufficio cultura per il lavoro profuso per valorizzare e far conoscere il patrimonio museale e gli scavi più recenti del Nuraghe Sirai ed appena restaurati.

Si comincia con l’anfora tipo Nuraghe Sirai: un tipo di anfora sconosciuta prima degli scavi al Nuraghe ed emblema della commistione culturale fra nuragici e fenici nel territorio sulcitano. Gli scavi e le altre attività archeologiche verranno raccontate attraverso la biografia dei singoli oggetti.

«Il progetto si propone sia di incrementare l’offerta espositiva del museoha osservato l’assessora della Cultura Giorgia Melisia di divulgare informazioni corrette intorno agli scavi in ambito museale, ed in particolare il restauro, lo studio dei contesti e la documentazione dei reperti.»

Sono ormai numerosi gli anni di ricerca in concessione presso il Nuraghe Sirai, con la quale il Comune ha incrementato notevolmente il patrimonio Museale e lo stesso Sistema Museale cittadino con l’acquisizione di un sito di eccezionale valore, garantendone la conservazione con sistematici interventi di restauro.

Interverranno all’inaugurazione:

Pietro Morittu – sindaco di Carbonia

Giorgia Meli – assessore alla Cultura

Monica Stochino – soprintendente ABAP CA, OR, SU

Sabrina Cisci – funzionario, ABAP CA, OR, SU

Carla Perra – Direzione Sistema Museale di Carbonia

La Direzione del Sistema museale di Carbonia sta già lavorando nel dettaglio ai prossimi appuntamenti. L’iniziativa è promossa dal comune di Carbonia con il sostegno della soprintendenza ABAP di Cagliari e province di Oristano e Sud Sardegna.

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Nuovo appuntamento con gli incontri di archeologia alla Grotta di Acquacadda – Cinquant’anni di ricerche nel Sulcis Iglesiente, mercoledì 25 settembre, dalle ore 18.00. La serata verrà aperta da Sabrina Cisci, responsabile per il Sulcis Iglesiente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, con una relazione sul tema “Il Sulcis in età tardoantica”. Seguirà una relazione degli archeologi dell’Università di Cagliari Riccardo Cicilloni, Elisabetta Marini, Marco Cabras e Federico Porcedda, che presenteranno i primi risultati della campagna di scavi 2019 presso la Grotta di Acquacadda, nel sito Geo Speleo Archeologico di Sa Marchesa.

   

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Il 2 settembre, a Nuxis, presso la grotta di Acquacadda, prenderà avvio la prima campagna di scavo archeologico diretta dal professor Riccardo Cicilloni, docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con la Prof.ssa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente. Lo scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre.

Le attività di scavo e ricerca sono stare rese possibili grazie alla concessione di scavo da parte del MIBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e si svolgeranno con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del Comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’Associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e Sud Sardegna.

L’importante sito preistorico della grotta di Acquacadda (o Grotta de Su Montixeddu), frequentato a scopo funerario almeno dall’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di uno scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta Prof.ssa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari.

Da queste indagini si ricavò una delle prime datazioni radiocarboniche dell’archeologia sarda, che ha fatto sì che la grotta di Acquacadda sia stata citata in numerose pubblicazioni a carattere nazionale ed internazionale.

La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame e poi del Bronzo effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C. L’obiettivo principale delle indagini di scavo sarà quello di indagare il passaggio dalla cultura di Monte Claro (età del Rame) a quella di Bonnanaro (prima età del Bronzo), e capire quale ruolo quest’ultima abbia nella formazione della successiva civiltà nuragica.

«La possibilità di riprendere le indagini archeologiche nella Grotta di Acquacadda ha da subito entusiasmato me ed il mio team di collaboratori. L’unione di intenti tra noi, l’amministrazione e lo Speleo Club è stata da subito importante per impostare un lavoro scientifico all’avanguardia e soprattutto duraturo», afferma Riccardo Cicilloni, direttore scientifico dello scavo.

Alla ricerca archeologica sul campo si alterneranno una serie di attività di tipo divulgativo, a cui prenderanno parte studiosi provenienti da più parti d’Europa, tra cui: Annaluisa Pedrotti dell’Università di Trento (31 agosto), di Fernando Molina Gonzalez, Juan Antonio Cámara Serrano e Liliana Spanedda dell’Universidad de Granada (4 settembre), di Valentina Matta dell’Università di Aarhus in Danimarca (11 settembre), di Sabrina Cisci, funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano (17 settembre).

«La giornata del 31 testimonia un passaggio molto importante nel progetto di valorizzazione delle risorse del territorio in cui l’Amministrazione Comunale ripone molta fiducia. Un percorso ancora lungo, nel quale crediamo e che abbiamo fortemente voluto, convinti possa aggiungere un tassello importante per lo sviluppo futuro delle nostre comunità –afferma Piero Andrea Deias, sindaco di Nuxis – nutriamo molta fiducia e speranza nei risultati dello scavo, che sarà egregiamente coordinata e condotta dal Prof. Riccardo Cicilloni e dai suoi validissimi collaboratori e studenti, con l’indispensabile supporto logistico dello Speleo Club Nuxis”. “Chiedo ai cittadini e a tutte le Associazioni del nostro paese, in tanti lo hanno già fatto, di condividere, appoggiare e sostenere questo progetto, soprattutto in questa importantissima fase, che vorremmo diventasse, attraverso varie iniziative, un importante esperimento socioculturale per la comunità intera. Sono certo che saremo all’altezza – prosegue il primo cittadino di Nuxis -. Persone da più parti della Sardegna ma anche provenienti dal di fuori dell’isola risiederanno nella nostra comunità per un mese, e per noi anche questo aspetto sarà di fondamentale importanza

Alle attività in programma prenderà, infatti, parte un team di circa 30 studenti provenienti da diversi atenei europei e internazionali, oltre quello cagliaritano, le università di Bologna, Granada, Barcellona e Melbourne, coordinati sul campo dagli archeologi Marco Cabras e Federico Porcedda.

Tutto il progetto sarà caratterizzato dalla collaborazione interdisciplinare tra i dipartimenti di Lettere, Lingue e Beni Culturali e quello di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Cagliari, ma non solo. Sono in progetto una serie di analisi archeometriche finalizzate alla ricostruzione della vita delle comunità del tempo. L’obiettivo è quello di ricavare dati sul DNA e sulla dieta delle popolazioni dell’età del Rame sardo, sulle cause di morte degli individui sepolti nella grotta di Acquacadda. Tramite le analisi polliniche si proverà inoltre a ricostruire l’ambiente antico di questa zona del Sulcis. Sui reperti che verranno rinvenuti saranno immediatamente portate avanti una serie di attività laboratoriali: catalogazione, studio dei reperti ceramici, malacologici e metallici, ma anche dei resti osteologici.

Grande importanza verrà data alla comunicazione. Alle attività di studio e ricerca infatti ne saranno affiancate altre finalizzate alla divulgazione dei risultati e ad una maggiore conoscenza del dato scientifico attraverso una serie di iniziative online e offline: social network, scavo aperto al pubblico, seminari e attività con la comunità locale.

Tutto ciò rientra nella cosiddetta “Terza Missione” dell’Università di Cagliari, la quale si pone come obiettivi quelli di favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.

Per Roberto Curreli, presidente dell’Associazione Speleo Club Nuxis «lo scavo presso la grotta di Acquacadda consiste un quid in più nell’offerta di conoscenza che offre, già da anni, l’ex sito minerario di Sa Marchesa: un polo culturale che man mano si va perfezionando nella divulgazione degli aspetti geologici, speleologici e archeologici di quest’area del Sulcis».

Sabato 31 agosto, alle 10.30, si terranno la conferenza stampa ed inaugurazione delle attività, presso il sito geo speleo archeologico «Sa Marchesa».

Interventi:

Saluti delle autorità regionali e provinciali;

Piero Andrea Deias, sindaco di Nuxis;

Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna;

Sabrina Cisci, funzionario archeologo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano;

Riccardo Cicilloni, Università di Cagliari, direttore scientifico dello scavo archeologico presso la Grotta di Acquacadda;

Elisabetta Marini, Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente;

Salvatore Buschettu, presidente Federazione Speleologica Sarda;

Roberto Curreli, presidente Associazione Speleo-Club Nuxis;

Marco Cabras, archeologo;

Federico Porcedda, archeologo.

Ore 18.30.

Conferenza a tema archeologico

Annaluisa Pedrotti (Professore associato – Università degli Studi di Trento), Ötzi, l’uomo venuto dai ghiacci: le novità della ricerca scientifica.

La conferenza costituisce il primo evento del Ciclo di Conferenze «Incontri di archeologia alla Grotta di Acquacadda. Cinquant’anni di ricerche nel Sulcis Iglesiente» organizzato dall’associazione speleo club Nuxis.

A seguire intervento dal titolo: Archeologia e viticoltura, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier. Per finire degustazione di vini della Cantina di Santadi e dell’Agricola Punica.

Previsto intrattenimento per bambini nel giardino del sito di Sa Marchesa.

Immagini

  • Nuxis – Grotta di Acquacadda: Un’immagine di una delle aree che saranno interessate dallo scavo.
  • Nuxis – Grotta di Acquacadda: un suggestivo scorcio della grotta.
  • Nuxis – ex Miniera di Sa Marchesa: gli spazi dove si terrà l’inaugurazione degli scavi il 31 agosto.

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Il 2 settembre 2019, a Nuxis, presso la grotta di Acquacadda, prenderà avvio la prima campagna di scavo archeologico diretta dal professor Riccardo Cicilloni, Docente e Ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con la prof.ssa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente. Lo scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre.

Le attività di scavo e ricerca sono state rese possibili grazie alla concessione di scavo da parte del MIBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e si svolgeranno con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’Associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e Sud Sardegna.

L’inaugurazione delle attività si terrà sabato 31 agosto 2019, presso il sito geo speleo archeologico «Sa Marchesa».

Il programma della giornata.

10.30: conferenza stampa ed inaugurazione delle attività

Ex miniera Sa Marchesa – Acquacadda – Nuxis (SU) – incrocio: S.P. 78 km 0,2/S.S. 293 km 50,4

Interventi:

Saluti delle autorità regionali e provinciali;

Piero Andrea Deias, sindaco di Nuxis;

Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna;

Sabrina Cisci, funzionario archeologo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le province di Sud Sardegna e Oristano;

Riccardo Cicilloni, Università di Cagliari, direttore scientifico dello scavo archeologico presso la Grotta di Acquacadda;

Elisabetta Marini, Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente;

Salvatore Buschettu, presidente Federazione Speleologica Sarda;

Roberto Curreli, presidente Associazione Speleo-Club Nuxis;

Marco Cabras, archeologo;

Federico Porcedda, archeologo.

Ore 18.00 – Conferenza a tema archeologico

presso sito geo speleo archeologico «Sa Marchesa»

Annaluisa Pedrotti (Professore associato – Università degli Studi di Trento), Ötzi, l’uomo venuto dai ghiacci: le novità della ricerca scientifica.

La conferenza costituisce il primo evento del ciclo di conferenze «Incontri di archeologia alla Grotta di Acquacadda. Cinquant’anni di ricerche nel Sulcis-Iglesiente» organizzato dall’Associazione Speleo Club Nuxis.

A seguire intervento dal titolo: Archeologia e viticoltura, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier. Per finire degustazione di vini della Cantina di Santadi e dell’Agricola Punica.

Durante la giornata è previsto un intrattenimento per bambini, nel giardino del sito di Sa Marchesa.

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Venerdì 24 maggio, alle ore 18.00, presso la Grande Miniera di Serbariu di Carbonia (Sala Astarte), l’Amministrazione Comunale ed il Sistema Museo presenteranno il libro di Carla Perra “La fortezza sardo-fenicia del Nuraghe Sirai. Il Ferro II di Sardegna”.
Il volume è edito dal CNR – Istituto di studi sul Mediterraneo Antico, nell’ambito della collana di monografie “Collezione di Studi Fenici”. Il volume riveste una particolare importanza per la città di Carbonia, in quanto il concessionario degli scavi del Nuraghe Sirai è lo stesso comune di Carbonia, attraverso il Museo Archeologico Villa Sulcis, e l’autrice del libro, Carla Perra, è il direttore del settore archeologico del Si.Mu.C. (Sistema Museale di Carbonia) e degli scavi del Nuraghe Sirai.

Interverranno alla presentazione del libro: Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura; Maura Picciau, soprintendente SABAP; Sabrina Cisci, funzionaria SABAP; Massimo Botto, ISMA – CNR,; l’autrice Carla Perra con i co-autori.

A livello scientifico il libro rappresenta un primo punto fermo sulla documentazione e sull’interpretazione dell’ultima fase della civiltà nuragica (Ferro II: 730-550 a.C. ca.) e della sua integrazione con la comunità fenicia stanziata nel Sulcis. Proprio di questo particolare periodo, caratterizzato da una cultura materiale originale, la pubblicazione fornisce un vasto e dettagliato archivio. Il volume costituisce, infatti, una edizione completa degli scavi eseguiti in oltre 15 anni di lavoro presso la fortezza fondata alla fine del VII secolo a.C. su un preesistente villaggio dell’età del Bronzo e ai piedi del Nuraghe vero e proprio.

Oltre alla descrizione stratigrafica e alla interpretazione di tutti gli edifici e gli isolati scavati (l’area della porta, le fortificazioni e il magazzino, l’area sacra e l’officina del vetro, l’officina delle pelli ecc.), il volume propone l’edizione integrale della produzione ceramica (proveniente dagli strati di vita), per la quale viene proposto un nuovo modello di classificazione, ed inoltre un’analisi della tipologia insediativa, dell’architettura e del sistema territoriale nel quale l’insediamento si inserisce.

La monografia è arricchita dal contributo di altri studiosi: lo studio di Stefano Santocchini Gerg sui materiali ceramici importati, greci ed etruschi, lo studio di Valentina Ligas sugli strumenti litici rinvenuti nell’officina del vetro e in quella delle pelli e infine l’approfondimento sull’ambiente geologico di Mauro Villani, nel quale si individuano le aree di provenienza delle materie prime utilizzate nei cicli di produzione della fortezza.

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Tutte le domeniche del mese di aprile (7-14-21-28), nei giorni di Pasquetta (22 aprile) e dell’anniversario della Liberazione d’Italia (25 aprile) il Nuraghe Sirai di Carbonia sarà aperto al pubblico. L’evento mira a replicare il successo delle domeniche del mese di ottobre del 2018, quando oltre mille tra residenti e turisti poterono ammirare la fortezza sardo fenicia, visitando le fortificazioni, la porta pedonale, l’area sacra e la più antica officina del vetro.

L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Carbonia, dal ministero dei Beni culturali, dalla Cooperativa Sistema Museo, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e dalla soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

L’iniziativa delle “Domeniche al Nuraghe“ offrirà ai turisti e ai nostri concittadini la possibilità di accedere agli scavi finora condotti e anche a quelli in corso d’opera, grazie alla presenza di una squadra di lavoratori assunti per un anno dalla Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara e grazie alle visite guidate a cura della Cooperativa Sistema Museo.

Giovedì 4 aprile, alle ore 10.30, nella sala riunioni della Torre Civica, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione delle “Domeniche al Nuraghe”, in cui verranno svelati tutti i dettagli dell’evento.

Saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, il soprintendente dell’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Maura Picciau, il funzionario della soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Sabrina Cisci, la direttrice scientifica del settore archeologico del SiMuC Carla Perra ed il presidente della società Cooperativa Sistema Museo Gianluca Bellucci.

 

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Tutte le domeniche del mese di aprile (7-14-21-28), nei giorni di Pasquetta (22 aprile) e dell’anniversario della Liberazione d’Italia (25 aprile) il Nuraghe Sirai di Carbonia sarà aperto al pubblico. L’evento mira a replicare il successo delle domeniche del mese di ottobre del 2018, quando oltre mille tra residenti e turisti poterono ammirare la fortezza sardo fenicia, visitando le fortificazioni, la porta pedonale, l’area sacra e la più antica officina del vetro.

L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Carbonia, dal ministero dei Beni culturali, dalla Cooperativa Sistema Museo, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.

L’iniziativa delle “Domeniche al Nuraghe” offrirà ai turisti e ai nostri concittadini la possibilità di accedere agli scavi finora condotti e anche a quelli in corso d’opera, grazie alla presenza di una squadra di lavoratori assunti per un anno dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e grazie alle visite guidate a cura della Cooperativa Sistema Museo.

Giovedì 4 aprile, alle ore 10.30, nella sala riunioni della Torre Civica, si svolgerà una conferenza stampa di presentazione delle “Domeniche al Nuraghe”, in cui verranno svelati tutti i dettagli dell’evento.

Saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, il soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Maura Picciau, il funzionario della soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Sabrina Cisci, la direttrice scientifica del settore archeologico del SiMuC Carla Perra ed il presidente della società Cooperativa Sistema Museo Gianluca Bellucci.

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Sabato 22 e domenica 23 settembre il comune di Carbonia aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (GEP) 2018. Un evento organizzato dal ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna. 

Per l’Amministrazione comunale di Carbonia, la partecipazione alle Giornate Europee del Patrimonio si colloca nell’ambito dell’Anno europeo del Patrimonio culturale 2018 e delle celebrazioni per l’ottantesimo compleanno della città. L’iniziativa è stata preceduta dall’organizzazione della “Festa del Patrimonio”, svoltasi sabato 19 e domenica 20 maggio. 

Il programma è stato presentato ieri, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala riunioni della Torre Civica, alla quale hanno partecipato il sindaco Paola Massidda; gli assessori della Cultura e dell’Urbanistica Sabrina Sabiu e Luca Caschili; e tutti i soggetti che hanno concorso all’organizzazione dell’evento: Maura Picciau, soprintendente Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e del Sud Sardegna; Sabrina Cisci e Maria G. Messina, funzionarie della stessa soprintendenza, Giorgio Sanna, direttore del Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari; Giampiero Pinna, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara; Paola Ledda, presidente della Pro Loco di Carbonia; Benedetta Bucceri e Roberto Magnabosco, componenti del Corpo di ballo “Arabesque” di Cagliari.

Attraverso questa due giorni, sarà possibile apprezzare la ricchezza monumentale e storico-culturale di cui la nostra città è dotata. In particolare, il focus del progetto sarà incentrato sui principali siti d’interesse comunali: dal Museo del Carbone al PAS (Museo dei Paleoambienti Sulcitani E. Martel), dal Parco di Monte Sirai al Museo Archeologico di Villa Sulcis, fino al Parco archeologico di Cannas di Sotto-Medau Sa Grutta. Il programma può essere visualizzato sul sito Internet del Polo museale della Sardegna, del Ministero Beni Culturali, del Consiglio d’Europa e sul sito della rotta culturale Atrium.

Di seguito pubblichiamo il calendario delle iniziative previste nel weekend di sabato 22 e domenica 23 Settembre. Sono sei gli eventi su cui si incentrano le Giornate Europee del Patrimonio a Carbonia:

Volteggiando sulle Note della Storia – Musica nuova per Monte Sirai (Seconda edizione):
Carbonia, Teatro all’aperto del Sito archeologico di Monte Sirai

Ore 18.30: Premiazione progetto didattico con presentazione brochures dedicate al sito di Monte Sirai, realizzate dagli alunni del Convitto Nazionale di Cagliari nel corso di un progetto di alternanza scuola-lavoro della Soprintendenza. 

Prima dello spettacolo ci sarà un “AperiVino” curato dalla Cantina Bacu de Soli.

Ore 20.00: Concerto e danza con musiche originali composte ed ideate espressamente per l’area archeologica da giovani compositori del Conservatorio di Musica di Cagliari, eseguite dall’Ensemble Scisma dello stesso Conservatorio e interpretate da coreografie del corpo di ballo della scuola Arabesque di Benedetta Bucceri e Roberto Magnabosco con i costumi del Teatro Lirico di Cagliari.

• Una miniera da condividere: visite guidate e degustazione.

Carbonia, Museo del Carbone

Il Museo del Carbone aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (22 e 23 settembre) prolungando di 3 ore l’orario di apertura di sabato 22 settembre con visita tematica e degustazione di birre artigianali, oltre a due mostre ad ingresso gratuito che saranno visitabili anche domenica 23 Settembre.

Programma: sabato 22 settembre, ore 19.00:

Visita tematica guidata della lampisteria e degustazione di birre  artigianali

biglietto ridotto € 6,00

Sabato 22 e domenica 23 settembre

Mostre ad ingresso gratuito:

“LA VITA IN UNA VALIGIA”

Il viaggio dalle campagne delle regioni d’origine alla ricerca di una nuova vita a Carbonia

“LE CARTE DEL FONDO COSSU 1852-1958”

Mostra documentaria e cartografica a cura della Sezione di Storia Locale 

– Coop. Lilith

Visita guidata della galleria sotterranea: biglietto ridotto €6

Orari di apertura: Sabato 10.00-21.00, Domenica 10.00-18.00

Info e prenotazioni:

Tel. 0781 62727 – info@museodelcarbone.it .

Le iniziative sono state organizzate in collaborazione con: Coop. Lilith Sezione di Storia Locale, SBIS, Comune di Carbonia, Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

• Viviamo il Parco

Carbonia, Parco Archeologico di Cannas di Sotto.

L’Associazione Arca di Noè, in collaborazione con il Comune di Carbonia, ha organizzato, nella giornata di sabato 22 settembre, la passeggiata etnobotanica con l’esperto Gianpaolo Demartis. Alle ore 17.30 si svolgerà l’incontro con la scrittrice Claudia Zedda. Nella giornata di Domenica sarà possibile ammirare l’esposizione dimostrativa con artigiani del territorio (ceramisti, tessitori, realizzatori di cestini e maschere tradizionali).

• C’era una volta, 300 milioni di anni fa…Pangea

Carbonia, Museo del Carbone.

Convegno/Conferenza: Sabato 22 settembre. L’Associazione ASSIOTEA onlus, Geologische Museum Kamp Lintfort e il Comune di Carbonia, in collaborazione con il Museo Paleoambienti Sulcitani “Martel”, la Coop. Sistema Museo, il Gruppo Ricerche Speleologiche “E.A.Martel”, C.I.C.C., e SOTACARBO, organizzano una conferenza, alle ore 17.30, nella sala convegni del Museo del Carbone, che avrà due diversi interventi:

“Quando la Sardegna non era un’isola”: ricerche geologiche per ricostruire la sua storia alla fine del Paleozoico, relatore prof. Ausonio Ronchi, Università degli Studi di Pavia.

“La costa dei nostri sogni: la scoperta del grande rettile paleozoico di Torre del Porticciolo, Alghero”, relatore prof. Umberto Nicosia, Università La Sapienza di Roma.

Alla conferenza è associata la mostra di reperti fossili del periodo Permo-Carbonifero, provenienti dalla Germania e dalla Sardegna, nel Museo dei Paleo Ambienti Sulcitani E.A. Martel.

Visita al museo sabato 22 e domenica 23 settembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30.

• Ritorno al passato

Carbonia, Museo Archeologico di Villa Sulcis

Vista guidata domenica 23 settembre 2018. Orario: visita teatralizzata alle ore 11.00, 15.30 e 17.30. È richiesta prenotazione della visita (max 25 persone per turno). Per informazioni 0781 1867304.

L’iniziativa è organizzata dalla Società Cooperativa Sistema Museo e Sistema Museale di Carbonia con il patrocinio del comune di Carbonia.

• Escursione lungo il Cammino minerario di Santa Barbara

Carbonia

Visita guidata domenica 23 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 12.30, organizzata dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, in collaborazione con il comune di Carbonia. Partenza dalla Grande Miniera di Serbariu, tappa al Nuraghe Sirai ed arrivo nel sito archeologico di Monte Sirai.

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E’ stato riaperto questa mattina, dopo oltre un anno e mezzo, il cantiere archeologico del Nuraghe Sirai, grazie all’impiego di 8 lavoratori assunti per un anno dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, in esecuzione dell’accordo stipulato con il comune di Carbonia.

Il cantiere, sito all’interno del Parco archeologico di Monte Sirai-Nuraghe Sirai, era chiuso in seguito alla scadenza della convenzione tra Ati Ifras e Regione Sardegna. Le nuove assunzioni colmano quindi un vuoto, dal momento che i lavori di scavo e di indagine scientifica erano stati sospesi.

La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara ha consentito la riapertura del cantiere, fortemente voluta dal comune di Carbonia, titolare della concessione di ricerca, nonché socio della stessa fondazione. L’iniziativa si inserisce nel solco di un più ampio progetto teso alla manutenzione dei principali siti archeologici che insistono sul percorso di circa 400 km che caratterizza il Cammino Minerario di Santa Barbara. 

L’inaugurazione del cantiere, con il taglio del nastro, si è svolta nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna, la responsabile per il Sulcis Iglesiente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Sabrina Cisci e, infine, la direttrice del settore archeologico del Sistema Museale di Carbonia e degli scavi del Nuraghe Sirai, Carla Perra.

Vediamo il taglio del nastro e alcuni interventi.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216994885972286/

          

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Domani, venerdì 13 luglio, riaprirà il cantiere archeologico del Nuraghe Sirai. 8 lavoratori sono stati assunti per un anno dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara in esecuzione dell’accordo stipulato con il comune di Carbonia.

Il cantiere, sito all’interno del Parco archeologico di Monte Sirai-Nuraghe Sirai, era chiuso da circa un anno e mezzo, in seguito alla scadenza della convenzione tra Ati Ifras e Regione Sardegna.

Le nuove assunzioni colmano quindi un vuoto, dal momento che i lavori di scavo e di indagine scientifica erano stati sospesi.

La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara ha consentito la riapertura del cantiere, fortemente voluta dal comune di Carbonia, titolare della concessione di ricerca, nonché socio della stessa fondazione. L’iniziativa si inserisce nel solco di un più ampio progetto teso alla manutenzione dei principali siti archeologici che insistono sul percorso di circa 400 km che caratterizza il Cammino Minerario di Santa Barbara. «Grazie all’assunzione di 8 lavoratori il Nuraghe Sirai potrà essere valorizzato e riqualificato con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per preservare l’immenso patrimonio archeologico, culturale e naturalistico ivi contenuto», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.

Domani, venerdì 13 luglio, alle ore 9.00, presso il Nuraghe Sirai si terrà l’inaugurazione del cantiere ed una conferenza stampa in cui verranno presentati tutti i dettagli del progetto. Saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna, la responsabile per il Sulcis Iglesiente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna Sabrina Cisci e, infine, la direttrice del settore archeologico del Sistema Museale di Carbonia e degli scavi del Nuraghe Sirai, Carla Perra.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216987587669833/