15 December, 2025
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Si è tenuto questa mattina all’Istituto Minerario “G. Asproni” di Iglesias il convegno “Fabbisogno nazionale di materie prime: quali strategie a livello nazionale e regionale?”, dedicato al tema del recupero e della valorizzazione sostenibile dei siti minerari dismessi, in un’ottica di rigenerazione ambientale e di sviluppo territoriale.

Promosso dall’Associazione Mineraria Sarda insieme agli Ordini professionali degli Ingegneri, dei Geologi e dei Periti Industriali, in collaborazione con la Regione Sardegna, ISPRA, ARPAS, l’Università di Cagliari e IGEA S.p.A., l’incontro ha rappresentato un momento di confronto tecnico-scientifico sulle nuove strategie nazionali e regionali per il recupero delle materie prime critiche e sul ruolo della Sardegna nel quadro della transizione ecologica.

Nel suo intervento, l’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi ha evidenziato che «le bonifiche e il recupero di materie prime rappresentano non solo un obiettivo di politica industriale, ma anche un impegno ambientale e sociale, perché la rigenerazione dei territori minerari è una forma di giustizia ambientale e di restituzione alle comunità».

L’assessora Laconi ha illustrato lo stato di attuazione del Piano Regionale delle Bonifiche, parte integrante del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, che prevede 151 aree minerarie dismesse per oltre 12mila ettari di superficie complessiva. Il documento, aggiornato con deliberazione della Giunta regionale n. 21/22 del 17 aprile 2025, individua le priorità di intervento, le modalità di bonifica e gli strumenti per la gestione sostenibile dei materiali di risulta.

Particolare rilievo è stato dato alle esperienze in corso nei siti di Montevecchio, Iglesias, Buggerru, Villasalto e Guspini, dove l’azione regionale integra gli obiettivi di sicurezza ambientale con la possibilità di recuperare materiali di valore economico attraverso piani di estrazione dai rifiuti di origine mineraria, secondo quanto previsto dalle più recenti norme europee e nazionali.

Nel corso del suo intervento, l’assessora ha evidenziato anche la necessità di promuovere una nuova alleanza tra industria e ambiente, sottolineando che «si può fare industria rispettando l’ambiente, e anzi, è proprio questa la direzione verso cui deve orientarsi un modello di sviluppo moderno e sostenibile. In un territorio come quello del Sulcis, segnato da una lunga storia industriale e da forti identità sociali, la riconversione ambientale può diventare motore di rinascita economica e di coesione territoriale».

Rosanna Laconi ha inoltre ribadito l’importanza del coinvolgimento e della partecipazione degli enti locali e territoriali, osservando che «per vincere una sfida così complessa serve la condivisione più ampia possibile: solo lavorando insieme – istituzioni, enti di ricerca, imprese e comunità – si possono superare anche le sfide più difficili e trasformare le criticità in opportunità di crescita sostenibile».

Il contributo dell’Assessorato regionale dell’Ambiente si inserisce in un percorso condiviso con le istituzioni scientifiche e gli enti di controllo, volto a semplificare e velocizzare le procedure tecniche e amministrative per le aree minerarie a minor priorità d’intervento, valorizzando al tempo stesso il ruolo strategico della Sardegna nella transizione verso un’economia circolare delle risorse.

!Come Regione e come Assessorato dell’Industria, stiamo lavorando per creare una sinergia con il mondo della ricerca e quello dell’imprenditoria al fine di costruire una filiera delle materie prime che possa generare il maggiore indotto economico possibile nel territorio regionale. Con questo obiettivo abbiamo già delle interlocuzioni con importanti imprese del territorio interessate ad avviare questo tipo di attività», ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento in apertura del convegno.

Significativi gli interventi dell’amministratore unico di Igea Spa, Salvatore Mattana, e dei docenti dell’Università di Cagliari Battista Grosso e Giulio Sogos, che hanno illustrato la collaborazione avviata per la realizzazione di un progetto pilota per l’estrazione di metalli pesanti e materie prime critiche dai rifiuti estrattivi presenti nelle aree minerarie dismesse.

A dimostrazione del percorso avviato dall’Assessorato e della rilevanza del tema, il Servizio attività estrattive (SAERA) ha offerto un importante contributo sugli aspetti normativi e il quadro procedurale all’interno del quale questi nuovi progetti dovranno essere autorizzati.

La sala del Comando di Polizia locale, in via Iglesias 3, a Sant’Antioco, ha ospitato ieri sera il convegno su ambiente, bonifiche e sviluppo locale “Rilancio Sulcis Iglesiente – Obiettivo 2030”, organizzato dal Circolo del Partito Democratico e dal Partito Progressista di Sant’Antioco, primo appuntamento di un ciclo di incontri pensati per avviare un confronto costruttivo sul futuro del territorio.
Il dibattito, coordinato dal giornalista Stefano Garau, con il supporto di Mariano Gala, segretario del Circolo del Partito Democratico di Sant’Antioco, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore ambientale e protagonisti del mondo economico e sociale locale ed è stato incentrato sui ritardi delle bonifiche del territorio che si trascinando da oltre tre decenni, sulle azioni da compiere per riprendere e completare la loro realizzazione, base imprescindibile per la programmazione di investimenti produttivi nelle aree interessate, con i conseguenti riflessi occupazionali.
Sono intervenuti Francesca Ghirra, deputata, componente della X Commissione Attività Produttive; Emanuele Cani, assessore regionale dell’Industria; Rosanna Laconi, assessora regionale all’Ambiente; Salvatore Mattana, amministratore unico di IGEA; Rolando Marroccu, rappresentante del Comitato Tecnico per la Transizione Sostenibile; Graziano Bullegas, presidente regionale di Italia Nostra; Emanuele Madeddu, segretario generale della FILCTEM CGIL Sardegna Sud Occidentale; Fausto Durante, segretario generale della CGIL Sardegna. Hanno partecipato gli onorevoli Antonello Cabras (in videoconferenza) e Luciano Uras.

Nel corso dei lavori, abbiamo intervistato Rosanna Laconi, assessora regionale della Difesa dell’Ambiente.

 

Il Circolo del Partito Democratico e il Partito Progressista di Sant’Antioco hanno organizzato il convegno pubblico “Rilancio Sulcis Iglesiente – Obiettivo 2030”, dedicato ai temi dell’ambiente, delle bonifiche e dello sviluppo locale.
L’incontro si terrà venerdì 17 ottobre 2025, alle ore 17.30, presso la sala del Comando di Polizia locale, in via Iglesias 3 a Sant’Antioco.
L’iniziativa rappresenta il primo appuntamento di un ciclo di incontri pensati per avviare un confronto costruttivo sul futuro del territorio.
Obiettivo del convegno è promuovere il dialogo e la condivisione di idee per delineare strategie concrete di rilancio del Sulcis Iglesiente, grazie a proposte sostenibili e innovative di sviluppo territoriale.
Il dibattito sarà aperto al pubblico e vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore ambientale e protagonisti del mondo economico e sociale locale.
Interverranno:
• Francesca Ghirra – Deputata, X Commissione Attività Produttive
• Emanuele Cani – Assessore Regionale all’Industria
• Rosanna Laconi – Assessora Regionale all’Ambiente
• Salvatore Mattana – Amministratore Unico IGEA
• Fausto Durante – Segretario Generale CGIL Sardegna
• Rolando Marroccu – Comitato Tecnico per la Transizione Sostenibile
• Graziano Bullegas – Presidente Regionale Italia Nostra
• Emanuele Madeddu – Segretario Generale FILCTEM CGIL Sardegna Sud Occidentale

Parteciperanno:
• Mauro Esu – Segretario PD Sulcis Iglesiente
• gli onorevoli Antonello Cabras e Luciano Uras
• Amministratori e consiglieri regionali del territorio.

 

L’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e l’amministratore unico di Igea S.p.A. Salvatore Mattana hanno incontrato a Iglesias le organizzazioni sindacali per illustrare i risultati delle attività 2024 e del primo semestre 2025 della società preposta alla bonifica delle aree minerarie dismesse, e anticipare i contenuti del nuovo Piano Industriale 2025-2029.

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il profondo rinnovamento della governance societaria, con l’adozione di un modello di programmazione triennale orientato alla trasparenza, all’efficienza e alla sostenibilità.

«Un cambio di passo significativo, che ha consentito di riordinare i bilanci dal 2020 al 2023, approvare nei termini il bilancio 2024 e avviare un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali», sottolineano l’assessore Emanuele Cani e l’amministratore unico Salvatore Mattana.

Nel 2024 Igea ha consolidato la propria posizione come operatore strategico per la gestione dei siti minerari, chiudendo il bilancio con un utile di quasi 600mila euro, avviando la valorizzazione del patrimonio immobiliare (3.878 beni censiti) e dell’Archivio Minerario, e realizzando lavori per oltre 16 milioni di euro, tra cui attività di messa in sicurezza, manutenzione e bonifiche a Furtei, Olmedo Assemini e Masua. È stata inoltre completata la stabilizzazione di 24 lavoratori del sito di Olmedo, portando il personale a 216 dipendenti a tempo indeterminato.

«Il nuovo Piano Industriale punta a un cambio di paradigma spiegano Emanuele Cani e Salvatore Mattanatrasformando IGEA da semplice gestore di bonifiche dei siti minerari a impresa innovativa in grado di promuovere progetti di economia circolare, come il recupero di metalli e il riuso di materiali delle discariche minerarie, rafforzare la pianta organica e il sistema di governance e attivare collaborazioni con università e istituti di ricerca, con i quali IGEA punta a diventare un motore di sviluppo per la Sardegna.»

Nel corso dell’incontro, il dirigente sindacale dell’Ugl Simone Testoni ha chiesto esplicite rassicurazioni sul futuro del sito minerario di Olmedo. «In risposta, è stato garantito un piano di rilancio basato sull’innovazione, che prevede nuove assunzioni e opportunità di crescita professionale per i lavoratori, supportati da percorsi di formazione miratascrive in una nota Simone Testoni -. Particolare soddisfazione è stata espressa per i progetti di riqualificazione dei siti, successivi agli interventi di messa in sicurezza programmati su un arco triennale. Tali progetti, in un’ottica di economia circolare, prevedono lo sfruttamento delle aree per la produzione di energia rinnovabile e per il riciclo di scarti industriali in nuovi materiali.»
«L’Uglconclude il sindacalista Simone Testoni -, continuerà a vigilare affinché gli impegni assunti vengano mantenuti e il percorso avviato si traduca in benefici concreti per i lavoratori e per i territori coinvolti.»

 

L’Assemblea dei soci della IGEA SpA, società partecipata della Regione Sardegna preposta alla messa in sicurezza, ripristino ambientale e bonifica delle aree minerarie dismesse, ha approvato oggi il bilancio 2024, con il voto favorevole dell’assessore dell’Industria Emanuele Cani in rappresentanza del socio Regione Autonoma della Sardegna.

All’ordine del giorno anche la proposta di destinazione del risultato di esercizio e la presentazione della relazione sul governo societario.

Nel corso dell’Assemblea, presieduta dall’amministratore unico di IGEA Salvatore Mattana, l’assessore Emanuele Cani ha avanzato una proposta degli obiettivi generali per il triennio 2025-2027.

«Dopo anni di stallo, vogliamo definire un piano di lavoro strutturato e pluriennale per il rilancio di IGEA – ha spiegato Emanuele Cani -.Tra le priorità per il prossimo triennio auspichiamo innanzi tutto il rilancio industriale, mediante la predisposizione e l’attuazione di un nuovo piano industriale finalizzato a ridefinire e rafforzare la capacità produttiva dell’azienda, la riqualificazione della struttura, con particolare riferimento al personale, e la valorizzazione del patrimonio immobiliare.»

La proposta è stata accolta favorevolmente dall’Assemblea e sarà all’ordine del giorno in una prossima convocazione della stessa.

«Ringrazio l’assessore Emanuele Cani per il proficuo lavoro congiunto che la Regione sta portando avanti assieme alla società nella definizione degli obiettiviha sottolineato Salvatore Mattana -. Nella prossima assemblea approfondiremo anche gli specifici obiettivi definiti con il socio per l’anno 2025, in primis la presentazione delle linee guida al piano industriale, l’avvio di un piano di riqualificazione delle risorse umane funzionali al piano industriale e la prosecuzione delle attività di riconoscimento del patrimonio immobiliare, con il piano di dismissione dei beni immobili non strumentali all’attività aziendale.»

Questa mattina il sindaco di Iglesias Mauro Usai e l’amministratore unico di IGEA Spa, Salvatore Mattana, hanno sottoscritto due importanti contratti di comodato d’uso che rivestono una rilevanza strategica per la valorizzazione del sito minerario di Porto Flavia.

Grazie al primo accordo, il comune di Iglesias potrà utilizzare l’ex area camper di Masua, mentre il secondo consentirà di migliorare sensibilmente l’accessibilità alla spiaggia di Masua e al sito stesso di Porto Flavia. Sarà  realizzato, infatti, un percorso interno al cantiere IGEA, utilizzabile da bus turistici e mezzi di soccorso, contribuendo così a un’efficace gestione della viabilità locale.

«La Società è a disposizione degli Enti locali per contribuire a valorizzare il patrimonio minerario», ha detto Salvatore Mattana, amministratore unico di IGEA Spa.

«La firma di oggi ha un valore epocale perché permetterà di costruire un piano complessivo di accessibilità e fruibilità del sito di Porto Flavia, creando nuovi parcheggi e un’area di passaggio e di sosta per i bus, migliorando così la gestione dei flussi turistici», ha detto il sindaco Mauro Usai.

Soddisfazione anche per l’assessore della Programmazione Daniele Reginali, il quale ha sottolineato che «grazie a questo accordo, il Comune potrà partecipare al bando della Presidenza del Consiglio dei ministri per il finanziamento di Piani di Sviluppo in aree dismesse o in disuso».

Il consigliere regionale Alessandro Pilurzu ha espresso il suo plauso alla collaborazione tra istituzioni per lo sviluppo del territorio, affermando che «questo è un primo passo significativo».

 

Questa mattina, presso l’assessorato regionale dell’Industria, s’è tenuto un incontro con le organizzazioni sindacali sulle problematiche riguardanti IGEA, società partecipata della Regione.

Hanno partecipato l’assessore Emanuele Cani, l’amministratore unico di Igea Salvatore Mattana e le rappresentanze regionale e territoriali di CGIL, CISL e UIL.

La riunione è stata aperta dall’assessore Emanuele Cani che ha posto al centro il rilancio della missione della società e l’esigenza di superare ritardi e criticità accumulatesi in questi anni, innanzitutto il tema delle bonifiche con un rilancio nei diversi territori e con un chiaro e definito rapporto con i comuni. Si deve rafforzare il ruolo dell’Igea nel sistema regione con tutte le potenzialità che questa società può sviluppare. È inoltre fondamentale che l’Igea torni nel territorio anche con la sua presenza fisica e con la sua sede amministrativa e di lavoro quotidiano.

L’amministratore unico Salvatore Mattana illustrato un primo e concreto percorso di lavoro teso a risolvere diverse criticità e problemi. La società, che è sana e con grandi potenzialità, oggi è priva di un piano industriale e deve procedere in tempi brevi all’esame e alla approvazione di 4 bilanci non approvati dal 2020 al 2023. Su questi aspetti l’amministratore unico ha illustrato nel dettaglio date e tappe imminenti con cui andranno a risoluzione questi passaggi formali.

Il confronto con le rappresentanze sindacali si è quindi sviluppato in uno scambio di informazioni e proposte che hanno tracciato un percorso di proficua collaborazione fra l’assessorato, IGEA e sindacati. Al centro il rapporto con i comuni e con i territori, le bonifiche e la messa in sicurezza dei siti, il riuso e la riconversione degli immobili e dei siti dismessi. In questo contesto trova urgenza la definizione di un nuovo modello organizzativo e la ricostruzione di una pianta organica ridotta oggi a poche figure che con dedizione e professionalità svolgono il loro lavora, ma con una esigenza di nuove figure apicali e specializzate di cui la società ha bisogno. I sindacati hanno quindi posto l’accento su l’esigenza di accelerare i processi e realizzare, con un organico ridefinito e ampliato, non solo i progetti in ritardo, ma ridefinire con nuove idee e nuove risorse un programma di rilancio della Società. L’IGEA resta uno strumento fondamentale per gestire e realizzare la transizione ambientale legata alla riconversione del lavoro e di nuova manodopera verso specializzazioni e nuove professionalità.

L’avvocato Salvatore Mattana è il nuovo amministratore unico di Igea. Nato a Carbonia l’8 aprile 1961, è residente a Sarroch, comune nel quale è stato sindaco per ben 19 anni, prima dal 1997 al 2006, poi dal 2011 al 2021. Nel 2004 è stato eletto consigliere regionale nella lista dei Democratici di Sinistra e dal 2014 al 2021 è stato presidente del Consorzio Industriale provinciale di Cagliari per due mandati. E’ stato per molti anni giudice sportivo della Federazione Italiana Pallacanestro.

«Possiamo dire che oggi inizia un nuovo corso che guarda al futuro della Sardegna e dei territori e che vuole tenere conto delle numerose professionalità che sono all’interno. Da parte dell’assessorato dell’Industria – spiega l’assessore Emanuele Canici sarà il massimo supporto, perché attraverso una puntuale programmazione e interlocuzione con il management ci siano le condizioni per un vero e concreto rilancio di questa azienda che possiamo considerare strategica per lo sviluppo della Sardegna. Uno degli aspetti su cui si dovrà lavorare è quello delle bonifiche ambientali dei siti dismessi. Poi sarà necessario effettuare una ricognizione sul patrimonio e quindi decidere quali strategie adottare. Non meno importante il riutilizzo di gallerie e pozzi per nuove iniziative anche all’insegna dei big data. Non si può poiconclude Emanuele Cani – dimenticare la partita dei materiali critici dove la Sardegna deve essere protagonista partendo dallo studio e recupero di quanto presente nelle discariche minerarie. Settore in cui l’Igea dovrà essere protagonista.»

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«Una realtà territoriale strategica con una potenzialità notevole in grado di dare impulso al settore dei trasporti, della logistica e dei servizi. Per questo è necessario favorire il dialogo e l’interazione tra i diversi attori interessati allo sviluppo e fare sistema.»

Lo ha sottolineato Giancarlo Acciaro, presidente degli Agenti marittimi della Sardegna nell’intervento che ha aperto i lavori del convegno “Golfo degli Angeli… non dei fantasmi”, che stamattina a Cagliari ha messo insieme una qualificata platea di rappresentanti del settore marittimo e istituzionale.
«Il ruolo degli agenti marittimi è fondamentale per la capacità di ascolto dei bisogni del settore e per l’impulso alla soluzione dei problemi», ha sottolineato il presidente Giancarlo Acciaro. Che nel suo intervento non si è limitato a descrivere le criticità che limitano lo sviluppo del Golfo di Cagliari, ma soprattutto ha offerto «una prospettiva unitaria e sinergica di condivisione degli obiettivi.»
Non solo, Giancarlo Acciaro ha rilanciato la proposta di una «azione pressante per rilanciare il Golfo come hub del Mediterraneo per navi da crociera e destinazione privilegiata per mega yacht». Ma anche all’utilizzo produttivo dell’area retrostante il Porto canale di Cagliari.
Sulla stessa linea gli interventi di saluto dei sindaci di Cagliari e di Sarroch, Paolo Truzzu e Salvatore Mattana e dell’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa, che hanno posto l’accento sulla lotta alla burocrazia e sulla capacità di tradurre in azioni concrete i programmi. «Circa 55mila navi ogni anno transitano nello spazio marittimo prospiciente il Golfo, riuscire ad intercettarne anche una piccola percentuale assicurerebbe un notevole incremento a tutte le attività economiche che gravitano nel territorio», ha poi osservato il presidente Acciaro.
Di particolare interesse l’intervento del presidente della Regione Christian Solinas. «La Regione è pronta a discutere con l’Autorità di sistema per creare da subito condizioni di attrattività per lo scalo portuale», ha ribadito nel suo intervento al convegno in videoconferenza da Roma.
«Questi lavori rappresentano un importante momento di riflessione perché oggi è più che mai necessaria una forte azione di impulso per intercettare i flussi marittimi e convincere le compagnie a fare scalo nel Golfo di Cagliari», ha detto Solinas che ha aggiunto: «Abbiamo nel Golfo una risorsa unica rappresentata da un porto storico che ha il vantaggio di avere una città alle spalle, è quindi una opportunità incomparabile per i turisti. Ma abbiamo anche l’esigenza di riposizionare il traffico delle merci. E per questo apprezzo l’interesse manifestato in questa occasione da quegli operatori interessati al rilancio del Porto canale». Infine, l’indicazione: «Bacino di carenaggio, appiattimento dei vincoli e della burocrazia sono le priorità che servono al rilancio di tutti i servizi di cantieristica», ha concluso il presidente Christian Solinas.

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La sostenibilità del Golfo degli Angeli come hub del mediterraneo, il rilancio del Porto Canale, l’attuazione della Zona Franca e la trasformazione del porto storico di Cagliari in un hub mondiale per il turismo marittimo. Sono questi alcuni degli argomenti sui quali si discuterà nel corso dell’appuntamento organizzato dall’Associazione degli Agenti Marittimi della Sardegna in programma venerdì 25 ottobre, a Cagliari, nei locali del Convento di San Giuseppe, con inizio alle ore 9,30.

Significativo il tema dell’incontro: “Golfo degli Angeli…non dei fantasmi”, quasi una provocazione ma focalizzato per fare il punto sul futuro del Golfo che si affaccia su Cagliari e Sarroch, una importante risorsa del territorio che necessità tuttavia di significative azioni di rilancio.

A Giancarlo Acciaro, presidente degli Agenti Marittimi della Sardegna, sarà affidata l’introduzione dei lavori, che proseguiranno con gli interventi di alcuni degli esponenti nazionali più rappresentativi del settore marittimo e della logistica. In programma gli interventi di Alessandra Todde, sottosegretario dello Sviluppo economico, Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch, Giuseppe Minotauro, direttore marittimo Sud Sardegna, Giorgio Todde, assessore regionale dei Trasporti, Gianni Chessa, assessore regionale del Turismo, Massimo Deiana, presidente AdSP del Mare di Sardegna, Betty Schiavoni, vice presidente Fedespedi.

A testimoniare l’importanza dell’appuntamento, la presenza del Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, che concluderà i lavori.

«Desideriamo richiamare l’attenzione delle istituzioni e degli attori principali del territorio sui problemi che riguardano il golfo di Cagliari e la rada di Sarroch e che sono lo specchio della crisi economica e industriale dell’intera Sardegna. Ma vogliamo soprattutto provare a dare il nostro contributo per descrivere alcune delle opportunità uniche di rilancio che per la prima volta possono essere concretizzate», sottolinea Giancarlo Acciaro.