19 April, 2024
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«Allo stato sembra essere un periodo finestra che si apre e non una vera riforma, peraltro costituisce una delle ipotesi di accesso al pensionamento anticipato oltre quelle che già esistono dal 2012, non sostituisce quelle che già esistono, peraltro su base volontaria per chi abbia maturato i requisiti.» 

Simone Testoni, segretario generale dell’Ugl di Nuoro, interviene sulla questione “Quota 100 Superamento della Legge Fornero prospettive occupazionali” e prova a fare un po’ di chiarezza su uno dei temi caldi del momento.

«Presuppone un requisito contributivo abbastanza cospicuo – spiega il sindacalista dell’UGL – perché 38 anni di contributi sono quelli che hanno messo da parte i nati negli anni ’50. Più avanti si va e più la contribuzione si riduce, per la frammentarietà, per la disoccupazione, la così detta precarietà. La vedo come una ipotesi aggiuntiva, anche se ho la sensazione che sarà più appetibile per le imprese che devono sfoltire i ranghi mandando a casa i lavoratori anziani e non dai lavoratori anziani stessi. Dai dati che abbiamo – evidenzia Simone Testoni – si potrebbe creare oltre 50mila nuovi posti di lavoro; come organizzazione sindacale spingiamo tantissimo per questa riforma, o periodo finestra, perché riteniamo che sia il punto di partenza per ricreare occupazione. Basta vedere i dati sconcertanti, qui in Sardegna abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile che supera il 50%.»

«Non è possibile mandare in pensione la gente a 67 anni – punta il dito Sandro Pilleri, segretario generale dell’Ugl Sardegna – alle scorse elezioni tutto il centrodestra ha presentato un programma per la destrutturazione della legge Fornero, la Lega lo ha fatto suo e lo ha messo nel programma. Non è un provvedimento che si può risolvere in un anno o in tre anni, però è un primo risultato, che potrebbe portare a un lento, ma inesorabile, cambiamento di indirizzo.»

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Simone Testoni è il nuovo segretario Ugl/Utl di Nuoro- E’ stato eletto dau delegati al terzo Congresso che si è celebrato il 9 e 10 luglio nella sede Ugl sita, in via Nino di Gallura 29, a Nuoro, presidente del congresso il segretario generale Ugl Sardegna Sandro Pilleri, presidente della commissione elettorale Davide Secchi, coadiuvato dai componenti Mario Condemi e Paolo Angelo Medde.

Ha aperto i lavori Sandro Pilleri, portando i saluti del segretario generale Paolo Capone e di tutta l’Ugl. Hanno partecipato la dottoressa Valeria Pintori, relazionando sulle necessità di intervento su lavoro nero e morti bianche.

Il neo eletto segretario Simone Testoni, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come quello di Nuoro sia un territorio complicato e in profonda crisi economica, politica e sociale, con un Pil crollato con la fine del sogno industriale.

«Oggi – ha detto il sindacalista – serve guardare al futuro con una visione moderna e proiettata a nuovi traguardi. La scommessa passa dalla tutela dell’ambiente, dalle infrastrutture e dalla capacità di saper offrire in un unico paniere le eccellenze della terra e del mare, la tradizione enogastronomica Sarda e Nuorese, il tutto raccontato nella cornice unica delle aree archeologiche, delle aree e riserve protette, accompagnato dal vino, prodotto unico e di grande valore simbolico

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Mentre la data prevista per l’apertura del Mater Olbia con i primi ambulatori, metà giugno, almeno secondo le garanzie fornite dall’ambasciatore del Qatar, crescono le preoccupazioni per i ritardi che si registrano nel rilascio delle autorizzazioni. 

«Il problema sembrerebbe legato ad una questione nazionale ma la Regione non può restare indifferente.» È quanto hanno dichiarato il segretario regionale confederale dell’UGL Sandro Pilleri, e la segretaria territoriale di Sassari Ugl Sanità Antonella Tedde, incontrando i Lavoratori.

«L’avvio dell’importante struttura sanitaria, atteso dal 2015, avrebbe ripercussioni importanti non solo per la Gallura ma anche per tutta la Sardegna – hanno sottolineato Sandro Pilleri ed Antonella Tedde – I posti di lavoro diretti nel campo sanitario, circa 1.000 dipendenti fra medici, infermieri, tecnici, ricercatori, esperti in biotecnologie e informatici a quelli dell’indotto che arriverebbero con la costruzione dell’albergo per l’accoglienza dei pazienti e dei loro familiari e dalle altre infrastrutture, rappresentano un importante traguardo che non può essere più rimandato.»

«Chiediamo che la Regione Sardegna intervenga per accelerare le pratiche di avvio per dare il via libera ad un struttura che per l’alta professionalità degli operatori e con un supporto fondamentale per i piccoli ospedali isolani – concludono Sandro Pilleri ed Antonella Tedde – consenta di ridurre notevolmente i viaggi della speranza dei pazienti Sardi e benefici in termini occupazionali.»

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«Il caso Hydrocontrol e Sigma Invest è solo l’ultima tra le numerose scivolate della Giunta Pigliaru.»

Lo scrive, in una nota, Sandro Pilleri, segretario regionale dell’UGL.

«Il primo atto è quello del TAR della Sardegna che ha annullato il concorso bandito lo scorso 29 settembre in Regione per venti dirigenti, per intenderci quello che escludeva disoccupati e precari, ed è dunque tutto da rifare negli uffici di viale Trieste 190, a Cagliari, sede dell’assessorato del Personale e degli Affari Generali – si legge nella nota -. Il secondo atto lo ha sancito sempre il TAR della Sardegna che, pronunciandosi definitivamente in merito al ricorso degli ex dipendenti dell’Ente Sardo Acquedotti e Fognature (ESAF) passati alle dipendenze di Abbanoa SpA in forza dell’articolo 2 della legge regionale n. 10/2005, che hanno visto preclusa la loro partecipazione procedura di mobilità per far fronte alle carenze di organico del “sistema regione” avviata nel novembre 2015, nonostante l’articolo 14 della legge regionale 24/2014 – che ha sostituito dall’articolo 39 della legge regionale n. 31/1998 – ha espressamente previsto in favore degli ex ESAF la facoltà di partecipare alle procedure di mobilità del “sistema regione”, sgomberando il campo da interpretazioni confusionarie e forse pretestuose di taluni che mal interpretano la citata legge regionale 10/2005 che consentì il transito pienamente legittimo di lavoratori ex ESAF dalla società in house Abbanoa SpA che ha in gestione il servizio idrico integrato in Sardegna, all’ARPAS, all’Ente Foreste della Sardegna, nei ruoli ordinari dell’Amministrazione o degli Enti regionali. Il terzo, lo ha decretato la Corte Costituzionale, intervenuta con la recente sentenza con cui ha ravvisato l’illegittimità costituzionale dell’art. 6, comma 8, della legge della Regione autonoma Sardegna 29 maggio 2007, n. 2, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2007)», come modificato dall’art. 3, comma 22, della legge della Regione autonoma Sardegna 5 marzo 2008, n. 3, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2008)», e dall’art. 3 della legge della Regione autonoma Sardegna 4 agosto 2011, n. 16 (Norme in materia di organizzazione e personale). In altre parole, il personale Hydrocontrol e Sigma Invest non sarebbe potuto transitare nei ranghi della Regione senza sostenere un concorso pubblico.»

«Trionfalismi a parte, in quanto su quest’ultima vicenda lascia comunque a terra 37 famiglie – ha dichiarato Sandro Pilleri – rimane la questione di fondo sull’operato di questa amministrazione che in questioni così delicate poco ci azzecca con le questioni di diritto e di legge.»

«Le aspettative da parte di disoccupati a poter accedere ad un concorso pubblico – ha aggiunto Sandro Pilleri – oppure le mancate risposte a dei lavoratori che vincitori di un pubblico concorso si son visti trasferiti ad una società privata mentre lavoratori di società private transitavano nella pubblica amministrazione senza un concorso pubblico, rappresentano una inadeguatezza nelle procedure amministrative che la Giunta Pigliaru deve prima o poi prendere in considerazione.»

«La politica deve cercare soluzioni percorribili e ci auguriamo utili per tutti i soggetti coinvolti, senza creare disparità di trattamento e privilegi per nessuno – ha concluso il segretario UGL Sandro Pilleri -. Il rispetto di norme e leggi, ma anche delle sentenze emesse dovrà porre fine sul nascere ai malesseri ed alle diatribe che si stanno creando intorno a queste incresciose vicende. Ci auguriamo ed auspichiamo che l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, riesca quanto prima a convocare i Sindacati attorno ad un tavolo per trovare insieme una soluzione condivisa dalle parti per tutelari i lavoratori coinvolti.»

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Ieri pomeriggio il segretario regionale dell’Ugl Sardegna (Unione Generale del Lavoro) Sandro Pilleri ha incontrato sindacalisti, iscritti e simpatizzanti di Nuoro alla presenza del neo eletto segretario Simone Testoni. 

L’iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sul sindacato sia a livello locale che regionale e per le strategie future.

Il segretario della Unione Territoriale di Nuoro, neo eletto dalla segreteria confederale Simone Testoni, proveniente dalla Ugl chimici di Sassari, ha sottolineato: «L’obiettivo primario, porre in campo tutte le iniziative relative a potenziare i servizi messi a disposizione del sindacato, attraverso le proprie strutture di Patronato e Caf Ugl, mediante apertura di nuove delegazioni Comunali; con l’intendimento di dare adeguate risposte ai più bisognosi e ai più deboli, mettendo al centro la persona, per consentire a quest’ultimi l’accesso agli strumenti di inclusione sociale e di contrasto alla povertà. In ultimo rilanciare il ruolo del sindacato attraverso la formazione continua dei dirigenti sindacali di tutte le federazioni, porre al centro dell’attenzione le politiche giovanili potenziando la UGL scuola, promuovendo la sottoscrizione di protocollo d’intesa sulla relazioni sindacali con i comuni della provincia di Nuoro, e indire conferenze programmatiche i cui temi saranno rivolti alle politiche sociali». 

Il segretario Sandro Pilleri ha pubblicamente assunto l’impegno che «nella sede in via Nino di Gallura 29 da gennaio 2018 verranno attivati i servizi di assistenza fiscale e legale, di patronato e di consulenza in materia di lavoro».

Soddisfazione per la decisione è stata espressa dal segretario provinciale della Funzione pubblica, da quello dei chimici Davide Sechi e della funzione pubblica, per un rilancio rivoluzionario del sindacalismo a Nuoro e provincia. 

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«Una manovra insoddisfacente e le politiche del lavoro, senza un cambio di strategia che superi l’impostazione della flexicurity, continueranno ad essere fallimentari». Sono le parole con le quali il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus, ha “bollato” la Manovra 2018 e che rappresentano, nella sostanza, il giudizio formulato anche dal segretario della Cisl, Francesco Piras, da quello della Ugl, Sandro Pilleri e dal componente la segreteria Uil, Andrea Lai, sulla legge di Stabilità, illustrata questa mattina in commissione Bilancio dall’assessore, Raffaele Paci.

I quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nei loro rispettivi interventi e seppur con differenti argomentazioni, hanno infatti concordato sulla sostanziale insoddisfazione per le misure e gli stanziamenti destinati alle politiche per il lavoro. «Gli indicatori statistici – ha spiegato Michele Carrus – quand’anche certificano un leggero aumento dell’occupazione ci dicono anche che tali incrementi sono del tutto slegati dalle politiche del lavoro messe in campo dalla Regione in questi ultimi tre anni». La priorità, a giudizio di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, resta quella di realizzare un piano di lavoro con risorse adeguate ad affrontare quella che resta un’emergenza per la Sardegna.

Le sigle sindacali hanno salutato invece con favore i tempi con quali si procede nella discussione della Manovra che, per la prima volta da quando è incominciata la Legislatura, dovrebbe essere approvata prima della fine dell’anno.

Cisl, Uil e Ugl hanno dichiarato contrarietà alla proposta della Cgil per un innalzamento delle aliquote Irap e Irpef (nella legge di Stabilità approvata in Giunta restano invariate rispetto allo scorso anno) mentre hanno concordato sulla necessità di misure utili per accelerare la spesa, nonché sull’utilizzo dei fondi Ue in funzione aggiuntiva non sostitutiva rispetto agli stanziamenti regionali e statali.

Il segretario della Cgil ha inoltre svolto un approfondimento su una serie di aspetti legati al diritto allo studio ed ha auspicato il rifinanziamento delle borse di studio, del contributo per gli alloggi ed anche delle agevolazioni per gli studenti fuori sede che utilizzano i trasporti pubblici.

Nel corso dell’audizione che ha aperto in Consiglio la sessione di Bilancio, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha, al contrario, evidenziato una serie di indicatori positivi ad incominciare da un leggero incremento del Pil sardo («il prodotto interno lordo ha un segno più dopo sette anni in diminuzione e vogliamo sostenere e accompagnare questa prima ripresa in atto») ed anche delle entrate da tributi propri e compartecipati, pari a 6 miliardi e 276 milioni di euro (nel 2017 erano 6.150.000.000). Per ciò che attiene la generale situazione del bilancio regionale, l’assessore ha sottolineato il perdurare del “peso” della sanità ma ha affermato che «con l’approvazione della nuova rete ospedaliera e la riduzione dei costi dell’inefficienza, nel 2019 la sanità sarda sarà riportata ad un livello di spesa accettabile che ricomprenderà tutti i livelli essenziali di assistenza ed i costi prodotti dalle scelte strategiche (extra Lea) del Consiglio regionale».

Resta centrale il tema degli accantonamenti, la cui vertenza in atto con lo Stato centrale dovrà concludersi prima della discussione in Aula della Manovra da 9 miliardi e 235 milioni di euro. A questo proposito l’assessore, anche in risposta ad alcune sollecitazioni dei consiglieri Daniele Cocco (Art. 1 – Mdp) e Gianfranco Congiu (PdS), ha confermato la richiesta per una riduzione degli accantonamenti (684 milioni di euro) e la contrarietà alla sigla dell’“intesa con lo Stato” che porterebbe ulteriori 165 milioni di accantonamenti per il 2018, così come a suo tempo stabilito nella legge finanziaria nazionale del 2015.

Raffaele Paci ha inoltre confermato i livelli minimi delle aliquote di Irap (2.93) ed Irpef (1.23) («un innalzamento ai livelli delle altre Regioni produrrebbe un incremento nelle entrate di circa 230 milioni ma preferiamo lasciare tali risorse nelle disponibilità di imprese e cittadini») ed ha approfondito i capitoli riguardanti gli interventi per le imprese e quelli riferiti alle programmazione territoriale. «Gli interventi a sostegno del sistema delle imprese – ha spiegato l’assessore – sono pari a 255 milioni di euro, mentre i bandi già esitati ammontano a 142 milioni e contano circa 1.800 domande per un totale di investimenti che supera il mezzo miliardo di euro». 

Sono invece 300 i milioni di euro destinati alla programmazione territoriale, i cui progetti interessano oltre il 90% dei Comuni dell’Isola, mentre per ciò che attiene il fondo unico per gli Enti Locali (circa 600 milioni di stanziamento) l’assessore ha auspicato una revisione dei criteri di ripartizione delle risorse («il 40% è ripartito in misura uguale per i 377 Comuni dell’Isola»).

In bilancio, ma senza una specifica destinazione ed all’interno del Fnol, ci sono inoltre 40 milioni di euro: è questa la posta “libera” la cui destinazione è proposta in completa autonomia alla commissione ed al Consiglio. Paci ha inoltre invitato i commissari del parlamentino presieduto da Franco Sabatini (Pd) a considerare la Manovra «come un documento dinamico, così come dimostrano le tre variazioni di bilancio approvate nell’anno in corso».

In conclusione del suo intervento l’assessore ha quindi informato i consiglieri della nuova variazione di bilancio che sarà approvata in Giunta nella seduta di domani e che riguarda le province.

Il presidente della commissione Franco Sabatini (Pd), nel suo intervento conclusivo ha sottolineato il generale miglioramento delle condizioni finanziarie della Regione ed ha espresso un giudizio positivo sugli effetti del cosiddetto bilancio armonizzato («è più veritiero e ci aiuta a ridurre i residui passivi e a migliorare la spesa»). L’esponente della maggioranza ha quindi rimarcato il mantenimento dei livelli minimi delle aliquote di Irap e Irpef e l’assenza del ticket in sanità: «È una manovra equilibrata ma resta prioritario affrontare il fenomeno delle povertà ed è per questo non abbasseremo la guardia sul fronte delle politiche sociali».  

Le audizioni della commissione proseguono martedì 7 novembre a partire dalle 10 con Confindustria, Confapi, Confartigianato e Cna. Alle 12.00: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Oilos, Lega coop, Confcoop, Unicoop, Agci e Unci. Alle 16.00: Confesercenti e Confcommercio. Alle 17.30: Anci e Asel.

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Il segretario confederale Ugl Sardegna Sandro Pilleri, si è recato oggi in miniera ad Olmedo, per dare sostegno concreto ai minatori e per confermare e rilanciare l’impegno della confederazione sulla vertenza. 

«È in atto una speculazione internazionale che si protrae dal 14 aprile 2015 che danneggia i lavoratori e questo sito produttivo, il Governo e la Regione devono intervenire con urgenza», denuncia della confederazione Ugl Sardegna, ad intervenire per i 28 operai rimasti della miniera di bauxite di Olmedo.

Il 27 febbraio 2015 la S&B è stata acquisita dalla multinazionale Imerys e solo dopo tre mesi la miniera, unica a produrre bauxite in Italia, ha venduto circa 60mila tonnellate di minerale, confermando la propria redditività. 

«Questa è una realtà produttiva importantissima per tutta la Sardegna e nel mercato internazionale, non possiamo consentire che si chiuda per un’operazione di cartello decisa dalle multinazionali che operano nel settore, a danno di chi lavora e di tutto il territorio», spiega Sandro Pilleri, che nella mattinata tramite il sinsacalista Ugl chimici Simone Testoni ha incontrato i minatori che da 13 notti occupano il sotterraneo e gli uffici. I sindacalisti puntano il dito anche contro la Regione. 

«Domani sarà aperta la busta con l’offerta – aggiungono Sandro Pilleri e Simone Testoni – la Giunta regionale sarda con a capo il presidente Pigliaru non può continuare a latitare, ma deve farsi carico della necessità di usare ogni mezzo per far rispettare il diritto al lavoro, ad oggi l’obbligo contrattuale nei confronti della RAS non è stato rispettato neppure dalla Elmin, che non ha provveduto a intestarsi neppure l’utenza energetica che è attualmente in capo alla RAS tramite la sua società in house IGEA, che non ha provveduto a pagare l’energia consumata e ad oggi il sito minerario si trova in (salvaguardia).»

Anche la multinazionale Elmin bauxite, intanto, è stata acquisita dalla Imerys, la multinazionale francese che detiene il monopolio internazionale del minerale. domani si aprirà la tanto attesa busta con l’offerta ed i minatori trepidano in attesa di risposte, non arretreremo di un passo, fanno sapere i minatori tramite la sigla sindacale, continueremo a stare sotto terra, è il nostro posto di lavoro, la nostra vita.

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«Sono anni che si fa finta di parlare di chimica verde e di bonifiche in Sardegna. Si costruiscono ad oras pirotecnici proclami, facili illusioni della serie ‘diremo, vedremo, faremo’, mega delusioni dove alla fine c’è il solito scaricabarile non comprendendo di chi sia la responsabilità.  Anche l’ex Presidente della repubblica Giorgio Napolitano ci promise la chimica in Sardegna, a tutti i livelli dal 2011 firmammo i vari protocolli d’intesa al MISE, in Regione e in Provincia il patto per la chimica verde. Risultato? Chiacchiere.»

La denuncia – si legge in una nota – giunge dai vertici dell’Ugl Sardegna con i segretari, Sandro Pilleri generale URL e, Simone Testoni dell’Ugl Chimici che non esitano ad invitare la politica regionale a smetterla di prendere in giro i Sardi creando sudditi di multinazionali senza scrupoli verso il popolo e l’ambiente.

Per i sindacalisti dell’Ugl «il tema della chimica in Sardegna è fondamentale, volano di sviluppo e cultura».

«L’assessore regionale all’industria Maria Grazia Piras, e il Presidente Pigliaru, se lo vorranno, ci convochi – concludono Pilleri e Testoni -, siamo  pronti ad un dialogo costruttivo per il bene di tutto il territorio che rappresentiamo.»

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In provincia di Nuoro sono 776.014 le ore di cassa integrazione in deroga autorizzate nel 2013 nell’artigianato (201mila) e nell’edilizia (575mila).

Sono questi i dati da cui si è partiti nel seminario “Tutela dell’occupazione nelle crisi d’impresa”, organizzato questa mattina a Nuoro da Confartigianato Imprese Sardegna, UGL-Unione Generale del Lavoro e Cassa artigiana dell’Edilizia della Sardegna.

Imprese, esperti, consulenti e sindacati, si sono confrontati sull’ampia normativa attuabile in caso di esuberi di personale, temporanei o strutturali; soprattutto la luce è stata puntata sia sugli strumenti che tutelano imprese e occupati nelle crisi aziendali, sia sulle le azioni e le modalità d’accesso alle prestazioni. Per questo sono stati offerti chiarimenti sull’AsPi, la Cassa integrazione guadagni, la mobilità e i contratti di solidarietà così come gli strumenti specifici del settore edile.

«Tutti si devono ricordare che il lavoro lo creano le imprese, le quali stanno facendo la loro parte in questa crisi – ha sottolineato Pietro Paolo Spada, coordinatore della Cassa artigiana dell’edilizia della Sardegna nella sua introduzione – gli ammortizzatori sociali sono assolutamente importanti e necessari, a patto che vengano utilizzati con responsabilità: il loro uso illecito, infatti, è spesso causa del lavoro nero

Dalla rielaborazione dell’Ufficio studi nazionale di Confartigianato (su dati Istat e UnionCamere), emerge come le imprese di costruzioni in provincia di Nuoro, al 31 dicembre 2013, fossero 3.231: di queste 2.439 erano inquadrate come artigiane (il 75,5%), con ben 2.753 ditte individuali (l’85,2% del totale delle imprese di costruzioni).

Sempre alla fine del 2013, gli occupati edili nel nuorese erano 3.440, di cui 1.442 dipendenti e 1.998 indipendenti.

«A ogni Finanziaria – ha aggiunto Spada – lo Stato scarica, con tagli pesantissimi, il costo della previdenza sui cittadini e, soprattutto, sulle associazioni e sui patronati, che sono sempre in prima linea nel fornire servizi in questa situazione gravissima.»

Nella prosecuzione dell’incontro, Enrico Maria Mastinu, professore associato di Diritto del Lavoro dell’Università di Cagliari, ha fatto una panoramica su tutti gli strumenti a disposizione delle imprese per continuare a vivere e non privarsi del personale.

Per questo ha parlato di come affrontare le varie situazioni come gli esuberi temporanei e strutturali del personale, della  sospensione del rapporto di lavoro, della cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, dei contratti di solidarietà, della riqualificazione del personale, dell’uso dei fondi paritetici interprofessionali, dell’indennità di licenziamento e di quella per la mobilità oraria e in deroga, del trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia e dei prepensionamenti.

«Ora più che mai associazioni, imprese, sindacati e istituzioni – ha detto Sandro Pilleri, segretario regionale dell’UGL-Unione Generale del Lavoro – devono lavorare insieme per dare risposte concrete al sistema imprenditoriale ma soprattutto ai lavoratori

L’incontro si è concluso con l’intervento del presidente provinciale dei consulenti del lavoro di Oristano, che ha apprezzato il momento di approfondimento della normativa, e con e le domande dei consulenti del lavoro sui casi concreti che si verificano ogni giorno.

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Quali sono gli strumenti che tutelano imprese e occupati nelle crisi aziendali? Quali sono le azioni e le modalità d’accesso alle prestazioni?

Mercoledì 4 giugno, a Nuoro, con inizio alle ore 9.30, presso l’Euro Hotel, in Via Trieste 62, ne discuteranno aziende, esperti e consulenti del lavoro in un seminario dal titolo “Tutela dell’occupazione nelle crisi d’impresa”, che servirà a far luce su AsPi, Cassa Integrazione Guadagni, Mobilità e Contratti di Solidarietà, così come sugli strumenti specifici del settore edile.

Organizzato dalla #Confartigianato Imprese Sardegna, #UGL-Unione Generale del Lavoro e #Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna, l’incontro offrirà un quadro chiarificatore della normativa attuabile in caso di esuberi di personale, siano essi temporanei o strutturali a fronte a leggi sempre più stratificata e meno fruibile. Ampio spazio verrà dato agli strumenti destinati al settore edile.

Agli interventi di Luca Murgianu, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, e di Sandro Pilleri, segretario regionale dell’UGL-Unione Generale del Lavoro, seguiranno le relazioni di Enrico Maria Mastinu, professore associato di Diritto del Lavoro dell’Università di Cagliari, e di Antonio Floris, dirigente regionale dell’INPS.

E’ possibile iscriversi al seminario attraverso il sito http://www.caesardegna.it/