15 December, 2025
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«Oggi in commissione Bilancio lavoreremo sulle segnalazioni delle problematiche principali da parte dei gruppi attraverso l’accantonamento degli emendamenti più importanti, con l’intenzione di concentrarci sulla loro risoluzione.»

Lo scrive in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai, relatore del del disegno di legge fiscale.

«Le audizioni dei rappresentanti delle imprese in particolare – spiega Silvio Lai – ci hanno segnalato numerose questioni, in parte presenti negli emendamenti presentati in parte no, che richiedono alcune modifiche sia all’articolo 1 che all’articolo 3 che sono giuste e vanno fatte. La direzione di marcia deve prevedere che a fronte dell’introduzione della fatturazione elettronica, che deve essere fatta con la dovuta attenzione e gradualità, devono diminuire altri adempimenti che diventano superflui e questo deve essere chiarito, anche sul piano normativo, sin da subito. Se la fatturazione elettronica tra privati è il principale strumento antievasione questo è quello che deve sostituire tutti gli altri che vanno, contemporaneamente accantonati. Il fisco deve essere uno strumento per aiutare le persone corrette e oneste a svolgere bene il proprio compito e noi intendiamo rafforzare questa volontà. Al contempo – conclude Silvio Lai – valuteremo con attenzione, ai fini di una loro risoluzione, le criticità fiscali che ci vengono segnalate dalle aree terremotate.»

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Venerdì 27 ottobre 2017, alle ore 16.00, presso l’Aula Magna “Vera Cao Pinna” della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, in Viale Fra Ignazio 74, a Cagliari, si terrà l’incontro dal titolo “La Riforma del Terzo Settore. Nuove opportunità, nuovo sviluppo” organizzato da Acli Sardegna, Arci, Confcooperative, Fish, UISP, Legacoop sociali Sardegna.

In vigore dal 3 agosto di quest’anno, il Codice del Terzo Settore riordina finalmente la legislazione riguardante l’attività delle organizzazioni del Terzo Settore. Quello della Riforma del Terzo Settore è un cammino iniziato già nel 2014, culminando nel 2016 con la legge delega al Governo che sarà completato con i decreti ministeriali che ne permetteranno una concreta attuazione. Tante le novità di questa riforma, fra le quali l’abrogazione di alcune normative e la nuova denominazione delle organizzazioni del Terzo Settore che si chiameranno ora Enti del Terzo Settore (Ets) e comprenderanno sette tipologie diverse di organizzazioni.

All’incontro di approfondimento sarà presente Luigi Bobba, sottosegretario al Welfare, che ha promosso ed accompagnato la riforma, insieme ad altri ospiti tra i quali Franco Marras (Acli Sardegna), Franco Uda (Arci Sardegna), Maria Pina Casula (UISP Sardegna), Silvio Lai (senatore della Repubblica), Francesco Sanna (Federsolidarietà Sardegna), Alfio Desogus (Fish Sardegna), Valter Piscedda (consigliere regionale RAS), Andrea Pianu (Legacoop Sociali Sardegna) e Carlo Mannoni (Fondazione di Sardegna).

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«Nei prossimi giorni dovrà essere completata la costituzione del comitato dell’autorità portuale della Sardegna, organismo previsto dalla riforma del sistema portuale, costituito da esperti nel settore della navigazione e che coadiuva il presidente nella attività amministrativa e di programmazione. Si tratta di un incarico non retribuito ma allo stesso tempo il compito che dovrà essere svolto è di elevata importanza per lo sviluppo e la crescita dei porti dell’isola. Mentre Cagliari e Olbia saranno rappresentati da esperti indicati dai rispettivi sindaci, Porto Torres, che non era sede di autorità portuale, potrà essere presente solo se il presidente della Regione indicherà un esperto che proviene dal territorio.» Così scrive in una lettera al presidente Francesco Pigliaru il senatore Pd Silvio Lai che riporta un’esigenza ed una giusta aspirazione del territorio.

«Il porto di Porto Torres non è un’infrastruttura qualunque per la Sardegna, rappresenta ancora la porta di entrata per l’isola per il nord Italia e il sud della Francia, presenta una complessità che ne fa una delle più delicate strutture in Italia per la compresenza del porto industriale, fatto che ne ha consentito il riconoscimento anche nella riforma portuale come sede di un ufficio tecnico dedicato. Sarebbe un segno di sensibilità politica – conclude Silvio Lai – individuare tra gli esperti dei sistemi portuali un rappresentante della regione che sia di Porto Torres, una città che alle scorse elezioni regionali ha tributato al presidente Pigliaru oltre il 52% dei consensi.»

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«La nota di aggiornamento al DEF conferma i dati graduali e costanti di ripresa del Paese e rappresenta le condizioni per un ulteriore miglioramento del quadro economico e finanziario quale risultato di una lunga stagione di cambiamento che ha consentito al Pil di tornare a crescere, di tenere sotto controllo il deficit pubblico che si avvia verso il pareggio di bilancio e al debito pubblico di scendere ad un ritmo crescente. Questi significativi riscontri consentono ora di gettare le basi per gli interventi da programmare nella legge di bilancio. Un impegno che dovrà essere rivolto principalmente a dare risposte a chi oggi è in difficoltà, agli ultimi, a chi fino ad ora non ha beneficiato della crescita, o ha pagato di più i costi della crisi.»

Lo afferma, in una nota, il senatore del Pd Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.

«Non sarà un compito facile ma la strada intrapresa è quella giusta, occorre affrontarla con le giuste aperture. Il giudizio, dunque, è positivo anche per il voto espresso dalla grande maggioranza dei senatori – conclude Silvio Lai – e si può già guardare con fiducia al lavoro e agli obiettivi da raggiungere con la prossima manovra.»

 

 

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«Più forza e più identità per il territorio. Uno straordinario volano di sviluppo per 5.564 comuni che consentirà di rafforzare il made in Italy nel mondo.»

Lo afferma Silvio Lai, senatore democratico dopo l’approvazione, a Palazzo Madama, della legge sui “piccoli comuni”.

«La legge permetterà di assicurare la difesa del ricchissimo tessuto di comunità locali e di salvaguardarne l’insediamento, premessa indispensabile per tante politiche collegate al buon governo del territorio, alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla promozione del turismo e delle produzioni di qualità. È questa la strada giusta per garantire maggiore coesione sociale e per guardare al futuro partendo dalle nostre radici – aggiunge Silvio Lai –. E’ prevista l’istituzione di un fondo strutturale. Si tratta di 100 milioni di euro, di cui 10 per il 2017 e 15 per ogni annualità dal 2018 al 2023 che potranno essere utilizzati nell’ambito di un piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Tra le novità introdotte la diffusione della banda larga, il sostegno per l’artigianato digitale e le produzioni agroalimentari di qualità, la messa in sicurezza di strade e scuole, interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico, ma anche la semplificazione delle norme per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento, anche con l’obiettivo di convertirli in alberghi diffusi.»

«I comuni italiani con meno di 5000 abitanti sono 5.564 stiamo parlando di circa 10 milioni di abitanti. In Sardegna su 377 comuni sono ben 314 quelli che potranno beneficiare della nuova legge. Sono, dunque, oltre l’83% i comuni sardi interessati che potranno attivare, a loro volta, misure concrete per mantenere in tante realtà rurali presenza ed erogazione di servizi essenziali – conclude Silvio Lai -, una bella pagina istituzionale per il nostro Paese.»

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«Quella di Ryanair è una crisi grave che mostra tutti i limiti di un’azienda cresciuta in breve tempo, ai confini delle regole e illudendo i cittadini che si potesse avere un viaggio aereo dovunque a 9,90 euro. Ora si vede che quella politica era possibile grazie a milioni di euro di fondi pubblici all’anno (150 in Italia, 20 nella sola Sardegna negli anni scorsi) e sfruttando ai limiti della dignità e della sicurezza i propri lavoratori.»

A sostenerlo è Silvio Lai, senatore del Partito democratico.

«Le autorità italiane e europee devono vigilare con attenzione su una vicenda che ha creato e sta creando evidenti disagi, causati da politiche e strategie imprenditoriali che destavano perplessità ancor prima dei fatti di questi giorni, perché si è di fronte ad un bivio – aggiunge Silvio Lai -. Le condizioni di lavoro e di sicurezza non possono essere portate ai limiti e ai lavoratori di Ryanair va data solidarietà e sostegno in una battaglia che non è risolvibile solo con più soldi. Inoltre i cittadini che si sono visti annullare i voli già programmati e pagati alla compagnia aerea Ryanair devono poter ottenere regolarmente il rimborso anche dei danni subiti per la cancellazione del loro volo.»

«La gravità di quanto sta accadendo in questi giorni è evidente e crediamo non basti solo affrontare il tema dei rimborsi – sottolinea ancora Silvio Lai -. La compagnia irlandese deve dire chiaramente e soprattutto dimostrare di essere in grado di poter garantire nel futuro i servizi del trasporto aereo, in caso contrario dovranno essere valutare tutte le possibili conseguenze e decisioni a tutela dei cittadini. In questo contesto non si può non tenere in considerazione quanto emerso nelle scorse settimane anche per le trattative che riguardano Alitalia. È chiaro – conclude Silvio Lai – che il suo futuro non può essere avvicinato a chi non si dimostra nelle condizioni di poter rappresentare un’idea di impresa che garantisce moralità per i propri dipendenti e mette a rischio la sicurezza di personale e passeggeri.»

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«Il 2017 è stato un anno terribile per le campagne sarde. La siccità, ma anche i danni causati dal maltempo, hanno provocato perdite ingenti in praticamente tutti i settori del comparto agricolo della regione. I numeri descrivono un quadro della situazione che richiede interventi straordinari. La dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte della Regione andava proprio in questa direzione. Al Governo chiediamo di dare alle imprese agricole dell’isola un sostegno immediato e concreto, prevedendo sgravi contributivi e l’anticipazione dei pagamenti dei premi PAC alle aziende colpite dalla siccità.»

Lo scrive in un comunicato il senatore del Partito democratico Silvio Lai che sull’argomento sollecita un intervento da parte del ministero dell’Agricoltura.

«Le avverse condizioni meteorologiche hanno messo praticamente in ginocchio uno dei settori trainanti della nostra economia. I dati diffusi da Coldiretti parlano di una perdita economica di oltre 200 milioni di euro. Segni negativi in tutte le culture, dalla produzione del grano ai pomodori, dagli olivicoltori ai viticoltori, oltre ovviamente agli allevatori rimasti praticamente senza pascoli. A fronte di questa situazione crediamo sia necessario dare un po’ di ossigeno alle nostre imprese attraverso un intervento per concedere uno sgravio contributivo di almeno due delle quattro rate INPS a carico degli imprenditori colpiti dalla siccità. Sarebbe sicuramente un aiuto importante oltre che un segnale di attenzione nei confronti di chi ha dovuto fare i conti con condizioni meteorologiche tra le peggiori degli ultimi anni. Un altro intervento potrebbe riguardare l’anticipo dei PAC, i premi comunitari, a tutte quelle regioni colpite dalla siccità. In questo caso – conclude Silvio Lai – si tratterebbe di somme dovute che ricevute entro la fine dell’anno garantirebbero di poter guardare con più serenità ed ottimismo alle prossime produzioni.»

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«Concordo convintamente con le affermazioni del Ministro Franceschini sui risultati delle politiche per il turismo nel nostro Paese. I numeri del 2017 mostrano un aumento delle presenze che premia il lavoro fatto in questi anni dal Governo, tutto concentrato sulla qualità dell’offerta, sul piano delle strutture ricettive come sulla promozione della cultura e del paesaggio. Aumentano le presenze in montagna e al mare e si sviluppano le strade innovative, dal turismo rurale a quello culturale.» Sono parole del senatore del Partito democratico Silvio Lai che commenta i numeri sulla stagione estiva 2017 e le dichiarazioni del ministro Dario Franceschini.

«Occorre proseguire sulla strada indicata oggi dal ministro a partire dallo stimolo agli investimenti privati nel campo turistico, anche per evitare di uscire dal mercato internazionale quando finisca la coincidenza di fattori straordinari che favoriscono nel Mediterraneo, il turismo nel nostro Paese. Il turismo – conclude il senatore del Pd – non è un patrimonio acquisito per sempre, ma l’Italia e le sue regioni sono in grado di promuovere politiche che confermino i numeri attuali e li facciano crescere, nel rispetto del patrimonio paesaggistico e culturale, che è certamente unico nel mondo.»

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«Ho letto con attenzione le affermazioni della sottosegretaria del ministero dei Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni e devo dire che pur condividendo le premesse non sono per niente d’accordo con le conclusioni. Che il Governo abbia inserito la tutela del paesaggio nell’agenda politica nazionale è un fatto sicuramente positivo, sul quale eravamo e siamo completamente in linea con quanto avviato dall’esecutivo e bene fa la sottosegretaria a rivendicare questa attenzione. Credo però che la legge approvata dal Consiglio regionale della Sardegna sulle manutenzioni, impugnata dal Governo, non rappresenti l’esempio di quello che l’esecutivo nazionale deve bloccare e bocciare per preservare il nostro paesaggio. È evidente, infatti, che le norme oggetto dell’impugnativa del governo non siano il viatico per deturpare il nostro paesaggio e, men che meno, per cementificare le nostre coste.» Lo scrive nelle pagine del suo blog il senatore del PD Silvio Lai.

«La sottosegretaria parla di norme che non ha letto e di cose che non sa, e forse sarebbe opportuno che si occupasse dell’organico del suo ministero e della denuncia del sovrintendente Martino sulla carenza di risorse umane – aggiunge Silvio Lai -. Ritornando allo specifico della norma, è stato spiegato credo già adeguatamente come gli interventi consentiti riguardino strutture stagionali amovibili e soprattutto al servizio delle attività della nautica e della balneazione. Ed anche sulla co pianificazione con il governo, per quanto riguarda la questione degli usi civici, l’atteggiamento della regione ritengo sia stato e sia tutt’ora di totale collaborazione, rispettando ognuno le proprie prerogative.»

«Quel che mi dispiace ulteriormente è leggere, da parte della sottosegretaria, un giudizio che accomuna per quanto riguarda le scelte urbanistiche in Sardegna, i governi del centro destra e del centro sinistra, come se non ci sia stata una discontinuità politica e differenze visibili sul tipo di approccio nella tutela del paesaggio. Credo che questo non corrisponda alla realtà dei fatti. È più che legittimo, ed anzi sempre auspicabile, che un governo assuma le proprie decisioni sulle leggi regionali da impugnare a prescindere dal fatto che le norme bocciate siano state approvate da istituzioni dello stesso colore politico. Ed è altrettanto legittimo che la giunta regionale della Sardegna proponga le sue contro deduzioni e decida di resistere o meno a quanto impugnato dal Governo. Quello che a mio parere in questo caso è inaccettabile – conclude Silvio Lai – sono i giudizi come quelli espressi oggi dalla sottosegretaria perché mettere sullo stesso piano due giunte e due modi di governare le questioni urbanistiche e della tutela del paesaggio totalmente diversi sia fuorviante ed ingiusto.»

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«Mi rendo conto che siamo spesso il paese dei rinvii, ma in questo caso se fosse necessario chiedo al Ministro di consentire un tempo definito per dare la possibilità alle scuole fuori standard di mettersi in regola.»

Così Silvio Lai, senatore del Partito democratico, interviene anticipando i contenuti di un’interrogazione dei senatori sardi sul “caso” delle scuole di specializzazione in medicina verificate dall’osservatorio nazionale della formazione medica specialistica.

«Dai dati diffusi da alcuni media l’osservatorio nazionale, forse per la prima volta, mette nero su bianco il fatto che su 1.433 scuole di specializzazione il 47% è in regola, il 43% da autorizzare con alcune osservazioni mentre per il 9%, (135 scuole per 1200 specialisti) distribuito equamente in tutto il territorio nazionale, si da indicazione per la sospensione dell’accreditamento – aggiunge Silvio Lai -. Il bilancio è più positivo che negativo, lo dicono i numeri e anche il fatto che i medici italiani sono molto apprezzati e ricercati all’estero. Il lavoro fatto dall’osservatorio è importante perché serve a consentire che il sistema, che ormai è nazionale e non più locale, garantisca standard adeguati di formazione medica in tutto il Paese e a garanzia di tutti i cittadini. Detto questo occorre verificare che i dati siano corrispondenti perché talvolta si sottovaluta l’importanza delle informazioni che si devono inviare a questi organismi e occorre, soprattutto, garantire anche una ulteriore opportunità alle scuole fuori standard di adeguarsi soprattutto se ci sono le condizioni e non ce ne sono altre in grado di sostituirle in tempi rapidi.»

«Per questo – aggiunge Silvio Lai – chiediamo al ministro di aprire alla possibilità che il prossimo anno l’attività si svolga regolarmente e si possa consentire alle scuole fuori standard di fare gli interventi necessari, anche finanziandoli appositamente e con urgenza. Il sistema sanitario nazionale è un delicato meccanismo che funziona in strettissimo raccordo con quello dell’alta formazione. In Sardegna  occorrerà verificare se effettivamente i dati sugli standard sono corretti e manifestare la volontà di adeguarsi, sul piano scientifico quanto su quello strutturale anche attraverso finanziamenti regionali dedicati.»

«Così come va avviata una collaborazione tra università e SSR per consentire che gli ospedalieri più preparati sul piano formativo possano acquisire abilitazione all’insegnamento e potenziare le specialità insegnate. Penso – conclude Silvio Lai che con i colleghi ha avviato un’interlocuzione sul tema con il Ministro – che sia importante che le due facoltà mantengano l’opportunità di ospitare le scuole di specializzazione già presenti, per preservare il profilo dell’alta formazione nel quadro nazionale.»