12 December, 2025
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Le classi III A e IIIB del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’Ipia “Ferraris” di Iglesias, accompagnati dalle docenti Simona Deidda e Barbara Pisano hanno vinto il primo premio del Eco-Digithon, una maratona educativa per lo sviluppo di soluzioni innovative, digitali e/o tecnologiche per il raggiungimento non solo degli obiettivi dell’Agenda 2030 ma anche per rispondere alle istanze della propria comunità locale. Dal 7 al 9 maggio nella città di Foligno, si è tenuta l’ultima fase del Eco-Digithon ovvero la competizione tra Istituti Tecnici professionali e licei italiani che hanno preso parte al Eco-Digithon realizzato grazie al progetto ENNEPlus co-finanziato dalla Commissione europea.
«In un mondo dove la scarsità di risorse è un’evidenza sempre più pressante, scosso dalle retoriche della guerra e della prevaricazione, voi proponete un’alternativa concreta alle dinamiche predatorie e una volontà profonda di essere protagonisti del cambiamento», si legge nella motivazione della giuria.

L’Ipia Ferraris, una Scuola tra le più periferiche d’Italia, ha ancora una volta dimostrato di avere in sé la creatività per contribuire al cambiamento, tipica delle periferie, che possono venire alla ribalta, a partire dalle proprie fragilità, passando per il protagonismo dei ragazzi. Al Ferraris il riciclo e il recupero sono diventati una moda, un’abitudine che via via si consolida, entra nella didattica, educa e alimenta la quotidianità. Così una bottiglia di “ammorbidente” è diventata un lampeggiante, il motore dell’alzacristalli di una vecchia 126 e altri materiali vari sono diventati un prototipo di un cancello automatico utilizzato prima per scopi didattici e poi come servizio alla comunità; la proposta che haconvinto la Giuria, anche perché verrà utilizzata a servizio della comunità.

«Il comune di Siliqua ha sposato il concept e gli studenti incontreranno gli operai del Comune per spiegare come applicare le best pratices», ha detto la sindaca Francesca Atzori, che ha accompagnato i ragazzi a Foligno.

«Aver utilizzato come coperchio dell’alimentatore del cancello, un pannello di plexiglass utilizzato come barriera durante il Covid ha detto Mattia Gambula, uno degli studenti presenti ha rappresentato il senso della nostra esperienza: da un periodo negativo come quello della Pandemia, è nata un’occasione di recupero che ci ha spalancato le porte per quest’avventura.»

Lorenzo Carboni, Nicola Poletti, Giuseppe Pitzalis, a nome di tutti gli altri compagni che hanno collaborato alla realizzazione del prototipo, esprimono l’orgoglio per aver vinto e la gioia di un’esperienza che li ha messi in contatto con ragazzi provenienti dalla Sicilia, dalla Campania, dall’Umbria.

«Abbiamo sentito il peso di rappresentare la nostra isola, con le sue fragilità e le potenzialità. Sono felice di aver trasmesso la mia passione per il riutilizzo a tanti ragazzi: i grandi obiettivi dell’Agenda 2030 possono rimanere lettera morta, se non arrivano poi alla portata di tutti», ha detto la prof.ssa Simona Deidda.

Le fa eco la prof.ssa Barbara Pisano: «Le piccole cose che ciascuno può realizzare con le sue forze formano, educano, avvicinano le grandi tematiche alla porta di casa tua, dentro la tua scuola, nella tua vita e danno la speranza del cambiamento».

«Ringraziamo la nostra Dirigente, per averci supportato nel progetto e creduto in noi, inoltre un sentito grazie a Servizi Ecologici SRLS per aver investito nel nostro progetto», ha concluso la prof.ssa Simona Deidda.

Adesso nuove avventure aspettano gli studenti: l’incontro con gli operai di Siliqua, la partecipazione social Hackathon Umbria un Hackathon in versione Europea, dove i nostri ragazzi saranno i rappresentanti per l’Italia e incontreranno i vincitori di Spagna, Portogallo, Austria, nella bellissima cittadina di Spello dal 3 al 6 luglio.

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Alle 20.00 sono scaduti i termini per la presentazione delle liste per le elezioni Regionali del 24 febbraio. La lista di Campo Progressista, schierata a sostegno della candidatura alla carica di governatore del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, nella circoscrizione di Carbonia Iglesias ha presentato questi quattro candidati: Simone Pinna, Simona Deidda, Enrica Mereu e Riccardo Diana.

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A sorpresa c’è una 5ª candidata a sindaco di Iglesias, è Asmaa Oug, 46 anni, originaria di Casablanca, operatrice legale, mediatrice linguistica e culturale presso Casa Emmaus, sostenuta dalla lista “Sinistra Sarda”, nata dall’alleanza tra il Partito Comunista Italiano (inizialmente schierato a sostegno di Valentina Pistis ma poi uscito dalla coalizione dopo l’ingresso di Forza Italia e Fratelli d’Italia) e Rifondazione.

I candidati alla carica di consigliere comunale sono 23:

Giuseppe Atzeni (1947)

Rosaria Congiu (1950)

Simona Deidda (1983)

Veronica Farris (1993)

Giovanni Floris (1951)

Stefano Fonnesu (1980)

Antonio Frongia (1967)

Manuela Giuliani (1976)

Rabia Lassili (1971)

Antonella Maria Licheri (1963)

Sara Mandis (1988)

Roberto Marongiu (1963)

Michael Marras (1994)

Cecilia Melis (1978)

Alessio Pillitu (1987)

Antonello Pinna (1973)

Luca Putzu (1993)

Antonio Saddi (1987)

Denise Sanna (1983)

Paola Sanna (1956)

Lorenzo Solinas (1992)

Nicola Unali (1999)

Paolo Garu (1955).

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Pino Cabras.

Pino Cabras, candidato del Movimento 5 Stelle, ha stravinto nel collegio uninominale della Camera dei deputati di Carbonia. Nelle 332 sezioni, Pino Cabras ha ottenuto 80.510 voti, il 45,78%, 15,19 punti avanti a Viviana Lantini, candidata della coalizione di centrodestra, che ha ottenuto 53.803 voti, il 30,59%. Distanziatissima Romina Mura, candidata della coalizione di centrosinistra, che nelle 206 sezioni ha ottenuto 26.653 voti, il 15,15%.

Nella tabella del ministero dell’Interno, i dati lista per lista, candidato per candidato.

Sezioni: 332/332 (Tutte)
Candidati uninominali e liste Voti %
PINO CABRAS ELETTO 80.510 45,78
MOVIMENTO 5 STELLE MOVIMENTO 5 STELLE 80.510 45,78
VIVIANA LANTINI 53.803 30,59
FORZA ITALIA FORZA ITALIA 24.273 13,80
LEGA LEGA 19.537 11,11
FRATELLI D'ITALIA CON GIORGIA MELONI FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI 6.485 3,68
NOI CON L'ITALIA - UDC NOI CON L’ITALIA – UDC 3.508 1,99
ROMINA MURA 26.653 15,15
PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO 22.343 12,70
+EUROPA +EUROPA 3.027 1,72
CIVICA POPOLARE LORENZIN CIVICA POPOLARE LORENZIN 642 0,36
ITALIA EUROPA INSIEME ITALIA EUROPA INSIEME 641 0,36
LUCA PIZZUTO 6.054 3,44
LIBERI E UGUALI LIBERI E UGUALI 6.054 3,44
FABRIZIO PALAZZARI 2.790 1,58
AUTODETERMINATZIONE AUTODETERMINATZIONE 2.790 1,58
SIMONA DEIDDA 1.670 0,94
POTERE AL POPOLO! POTERE AL POPOLO! 1.670 0,94
SARA ELENA SAIU 1.569 0,89
CASAPOUND ITALIA CASAPOUND ITALIA 1.569 0,89
GIANNETTO SOI 1.106 0,62
PARTITO COMUNISTA PARTITO COMUNISTA 1.106 0,62
MARIA ELISABETTA GOVERNATORI 1.042 0,59
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA IL POPOLO DELLA FAMIGLIA 1.042 0,59
ANNALISA MACCIONI 643 0,36
PARTITO VALORE UMANO PARTITO VALORE UMANO 643 0,36
TOTALE Uninominale 175.840 100,00
Proporzionale 175.840
Elettori: 273.604 | Votanti: 181.083 (66,18%) Schede non valide: 5.119 ( di cui bianche: 1.573 ) Schede contestate:124 | Dato aggiornato al 05/03/2018 – 15:30

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L’on. Paolo Ferrero, vicepresidente della Sinistra Europea, già segretario nazionale del partito della Rifondazione Comunista, sarà in Sardegna martedì 27 e mercoledì 28 febbraio, per un mini tour elettorale a sostegno della lista “Potere al Popolo”. Martedì 27, a partire dalle ore 17.30, parteciperà ad un’assemblea pubblica organizzata nel Centro Culturale di via Roberto Cattaneo 82, alla quale interverranno anche i candidati Pierina Chessa, Sergio Diliberto, Simona Deidda e Mariangela Pedditzi. Mercoledì 28, dalle ore 10.30, terrà una conferenza stampa a Cagliari, in via San Domenico 10. Sempre mercoledì, dalle 16.30 incontrerà i lavoratori a Ottana, in via Emilio Lussu, con Amedeo Spagnuolo, Anna Cacciatori ed Enzo Gamba; dalle ore 19.00 sarà alla festa di “Potere al Popolo” a Sassari, in piazza Mercato Civico, con Sabina Sechi, Andrea Lai, Angelo Marras e Silvia Pittalis.

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Simona Deidda (di Domusnovas) e Stefania Mocci (di Quartucciu) si sono unite civilmente il 1 ottobre a Domusnovas. A celebrare il rito, leggendo alla coppia i commi dell’articolo 1 della Cirinnà (la legge 76 del 2016), è stato il sindaco Massimo Ventura.

La trasmissione Stato Civile di Rai3 ha dedicato loro parte della prima puntata, ritrasmessa il 26 dicembre. Da quel giorno la coppia sarda è stata vittima di cyberbullismo con pesanti minacce ed insulti omofobi e di attacchi mediatici, perché la figlia di Stefania, Desireè di 12 anni, avuta da un precedente matrimonio, vive con le due donne in quella che orgogliosamente la coppia chiama “famiglia arcobaleno”. Hanno dovuto anche bloccare il profilo twitter Husteron proteron che aveva il logo de Il Popolo della Famiglia.

«E’ inquietante – sostiene il presidente nazionale Mario Marco Canale di Anddos la notizia riportata da Adnkronos sollevata dal quotidiano PRIDE Online che denuncia le incredibili minacce sul web ricevute da Simona e Stefania, una coppia protagonista della trasmissione “Stato Civile”. Il discorso d’odio sul web è una delle ultime frontiere che ci troviamo ad affrontare nella lotta alle discriminazioni, come dimostra anche il recente incontro con associazioni ed istituzioni promosso dal ministro Orlando. Le parole sono pietre: “urlare” sui social a due persone che andrebbero fucilate per la loro omosessualità è il modo migliore per generare sofferenza e per armare la mano dei violenti. L’Italia ha bisogno di riprendere seriamente un dibattito sulle discriminazioni e sull’estensione della legge Mancino-Reale anche all’omo-transfobia, superando la proposta limitata e inefficace che giace da tre anni in Senato. La libertà di espressione è per noi un valore inestimabile, così come lo è anche il diritto di ogni persone di vivere, liberamente, la propria identità, la propria vita, i propri amori. Tra la libertà di parola e l’incitazione all’odio, il diritto internazionale, le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno stabilito da tempo un confine ben preciso. Nel nostro Paese, come in pochi altri ormai del mondo che può definirsi democratico, si fa fatica ad applicare questo concetto anche al discorso d’odio contro le persone LGBTI. Ribadiamo, pertanto, la nostra disponibilità a collaborare con il ministero della Giustizia per monitorare con attenzione l’impatto del discorso d’odio omofobo sulla nostra base associativa e sulla comunità LGBTI. Per la prima volta, infatti, il ministero ha mostrato di voler affrontare il tema del discorso d’odio dal punto onnicomprensivo dei diritti umani, includendo quindi il razzismo, il sessismo, le discriminazioni culturali e religiose e l’omotransfobia. Confidiamo, quindi – conclude il presidente nazionale Mario Marco Canale di Anddos -, anche in un impegno del ministro per riaprire un percorso politico che muova in questa direzione.»