Intervista ad uno dei quattro lavoratori in presidio da una settimana sul silo dell’Eurallumina a Portovesme


In data 6 novembre 2025 si è svolto presso la sede aziendale di Eurallumina un incontro tra i rappresentanti della Società, Confindustria Sardegna Meridionale, le segreterie territoriali di categoria Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL e le rispettive R.S.A. di fabbrica.L’Azienda ha confermato che la disponibilità finanziaria residua consente la gestione ordinaria dello stabilimento solo fino al 31 dicembre 2025, includendo le attività operative e le bonifiche ambientali in corso. Già dalla seconda metà di settembre la forza lavoro è stata ridotta da 100 a 38 lavoratori, con 160 maestranze in cassa integrazione a zero ore. Il Management aziendale ha sottolineato che, sebbene la recente pubblicazione del DPCM Energia Sardegna costituisca un passo avanti, essa non risulta di per sé idonea a risolvere in modo strutturale le criticità evidenziate nei precedenti confronti presso le sedi ministeriali competenti. Persiste infatti il congelamento degli asset aziendali che aveva determinato lo scorso settembre la decisione della società controllante RUSAL di non anticipare ulteriori risorse per la gestione ordinaria della raffineria di Portovesme. Nonostante l’auspicio espresso dal Ministro Adolfo Urso (MIMIT) a valle della riunione svoltasi presso il Ministero il 16 settembre scorso, ovvero che sulla specifica situazione dell’azienda e sulla sua possibilità di operare nel nostro Paese fosse in corso un ulteriore esame da parte del Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF), “auspicando che tale situazione potesse essere superata nel più breve tempo possibile”, allo stato attuale la vicenda non è stata ancora risolta né pare possa delinearsi positivamente nel breve termine. È, dunque, indispensabile garantire la continuità finanziaria all’Eurallumina per scongiurare l’eventuale scenario della liquidazione societaria, con tutte le implicazioni a cascata che ciò comporterebbe dopo tanti anni di attività produttiva sul territorio. Nel frattempo l’Agenzia del Demanio ha adempiuto ai propri obblighi: ha comunicato prontamente e formalmente la situazione critica al Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF) e ha richiesto allo stesso CSF di autorizzare la messa a disposizione dei fondi necessari tramite il MEF, come già previsto dalla normativa vigente sugli asset soggetti a congelamento. Ad oggi, invece, il CSF non ha ancora trasmesso l’esito della richiesta di attivazione fondi e il MEF, ministero titolare delle risorse, non ha ancora autorizzato lo stanziamento indispensabile per garantire la continuità della gestione aziendale. Il MIMIT è pienamente e costantemente informato dell’evoluzione della vertenza, ma non è ancora intervenuto politicamente in maniera adeguata per sbloccare l’impasse del MEF.
La responsabilità è oggi nelle mani del CSF e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Eurallumina ha definito da tempo il proprio piano industriale di rilancio, possiede le relative autorizzazioni, la soluzione energetica è stata individuata attraverso il recente DPCM. Non mancano né la volontà industriale né quella territoriale per dare seguito al rilancio produttivo: manca solo un atto amministrativo di sblocco dei fondi già previsti per legge per gestire asset congelati. Su tale presupposto, la Società ha informato le organizzazioni sindacali di aver formalmente rappresentato al Demanio le attuali prospettive di cassa, evidenziando la situazione di progressiva riduzione delle risorse e richiedendo una risposta formale entro il 12 novembre prossimo in merito all’intervento finanziario da parte dello stesso Demanio, come previsto dalla normativa vigente.
È stato altresì precisato che, in assenza di un riscontro positivo da parte del Demanio sull’intervento di finanziamento, la Società riporterà la situazione al Consiglio di Amministrazione, il quale sarà chiamato a valutare il 14 novembre le conseguenti determinazioni in merito alla sostenibilità della prosecuzione della gestione aziendale. È stata inoltre rimarcata la forte preoccupazione per i possibili risvolti e le conseguenze che la limitata disponibilità di cassa aziendale potrebbe ingenerare nei confronti dei lavoratori, qualora non dovessero intervenire tempestivi elementi di soluzione. A tal proposito, è stata sottolineata la scadenza della CIGS al 31 dicembre 2025 e la conseguente necessità di garantirne quanto prima la proroga, quale misura indispensabile per assicurare continuità di sostegno ai lavoratori nelle more della definizione degli altri aspetti ancora aperti della vertenza.
Come organizzazioni sindacali esprimiamo forte preoccupazione e richiamiamo alle proprie responsabilità specifiche il CSF e il MEF nell’autorizzare immediatamente i fondi necessari, in coerenza con la normativa e con gli obblighi dello Stato verso asset congelati. Chiediamo al MIMIT di esercitare la necessaria responsabilità politica e di coordinamento interministeriale per portare a soluzione la problematica e alla Regione Sardegna, ed alla politica tutta ai diversi livelli, di sostenere questa azione con la massima determinazione in tutte le sedi, a fianco delle organizzazioni sindacali, delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina e dell’indotto coinvolto, direttamente e indirettamente. In assenza di risposte chiare e immediate, le organizzazioni sindacali proclameranno la mobilitazione generale e si sta già predisponendo l’organizzazione di una trasferta a Roma presso le sedi governative competenti.
Iglesias, 07/11/2025
Segreterie Territoriali
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Emanuele Madeddu – Nino D’Orso – Pierluigi Loi
R.S.A. EURALLUMINA
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Enrico Pulisci – Simone Zucca – Davide Boi
«Dal punto di vista tecnico, la vertenza è chiusa, ma ora serve la volontà politica per realizzare le infrastrutture necessarie a portare il gas nel Sulcis e un intervento sul CSF per quanto riguarda le sanzioni alla Russia. Il ministro ha preso l’impegno di intervenire e convocare un incontro specifico sulle sanzioni, ma ricordiamo che il tempo passa e abbiamo circa un mese e mezzo di autonomia prima che Rusal finisca in liquidazione. Parliamo di un’azienda che, in questi sedici anni, ha mantenuto la pace sociale, che ogni mese paga gli stipendi e i fornitori, che ha investito e dichiarato di voler continuare ad investire nello stabilimento. La politica deve creare le condizioni perché possa restare nel Sulcis.»
E’ il commento di Nino D’Orso e Simone Zucca della Femca Cisl e Antonello Saba, segretario Cisl Sulcis, all’esito della riunione svoltasi oggi al Mimit sulla vertenza Eurallumina.
Si è svolta oggi in modalità mista, presenza e videoconferenza, un’ulteriore riunione di aggiornamento sullo stato della Vertenza Eurallumina, riunione convocata dal MIMIT e svoltasi presso la sede del medesimo Ministero.
Alla riunione hanno presenziato tutti i soggetti coinvolti e sottoscrittori dell’Addendum al Protocollo d’Intesa siglato in data 12 febbraio 2024 nonché convocati all’ultima riunione svoltasi in data 11 novembre scorso.
Tra gli argomenti trattati, nonché già affrontati da noi preventivamente con il management dell’azienda Eurallumina nella mattinata di oggi, si è discusso principalmente dello stato dell’arte dello schema relativo il “Nuovo DPCM ENERGIA SARDEGNA” propedeutico alla futura metanizzazione dell’isola nonché alla situazione creatasi a seguito della sentenza che ha decretato di fatto lo “scongelamento dei fondi a favore della Società Eurallumina (sentenza TAR del Lazio 08/11/2024); con l’azienda si è avuto modo di esaminare i passaggi prossimi per la messa in sicurezza del salario delle lavoratrici e lavoratori Eurallumina.
Nel corso della riunione al MIMIT, tra gli elementi di novità, è stato reso noto che, sempre in data odierna, ha avuto luogo la prima riunione di un “Comitato Tecnico ad hoc” interministeriale con la presenza dello stesso MIMIT, del MASE, della R.A.S. ed altri Enti aventi ruolo attivo, per l’elaborazione dello schema di legge che dovrà tradursi nel Nuovo “DPCM ENERGIA SARDEGNA” in modo tale da superare il DPCM licenziato dall’allora Governo Draghi nel 2022; in tale riunione non sono emerse delle criticità a riguardo ed il Comitato tecnico ha già provveduto a calendarizzare una ulteriore sessione d’incontro in data 19 dicembre prossimo; tra i punti cardine del Nuovo DPCM la realizzazione di due unità FSRU da ubicare a Porto Torres ed Oristano, la realizzazione di una pipeline (gasdotto) per poter approvvigionare di gas metano, da Oristano in direzione Sud, principalmente il Polo industriale di Portovesme e di conseguenza la stessa raffineria dell’Eurallumina, oltre all’elaborazione della Virtual Pipeline (rete virtuale a garantire una tariffa del gas in Sardegna perequata al prezzo corrisposto dalle utenze ubicate nella penisola).
Tale Comitato Tecnico, sollecitato anche dalle parti sociali presenti al tavolo, è cosciente che tale partita debba essere portata a termine quanto prima, in modo tale che il MASE (Ministero competente e capofila) possa portare lo schema in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva; si auspica non troppo oltre l’inizio dell’anno venturo.
Al tavolo è stato altresì esposto dalla Società Eurallumina, con nostro rammarico, che nonostante il T.A.R. del Lazio abbia dato loro ragione con sentenza giusta in data 8 novembre scorso, ad oggi non è stato dato seguito a quanto decretato dal tribunale e l’azienda non è ancora tecnicamente “in pieno possesso della propria agibilità finanziaria dei rispettivi conti correnti dedicati”.
È stato quindi sollecitato anche il MIMIT a riguardo affinché quanto prima possibile l’Azienda possa definitivamente risolvere questa problematica dovuta alla mala burocrazia del nostro sistema paese.
Nel frattempo l’Azienda, per venire incontro alle giuste esigenze da parte delle lavoratrici e lavoratori, ha comunque, anche se formalmente non sia un atto dovuto, reiterato per l’ennesima volta una sorta di “ulteriore richiesta di scongelamento” al C.S.F. (Comitato per la Sicurezza finanziaria) affinché non vengano messe a rischio e quindi “autorizzate da quest’ultimo”, la liquidazione delle spettanze di fine anno (stipendi e 13ª mensilità), in tempo utile, a favore delle proprie maestranze nonché il saldo delle fatture a favore dei propri fornitori.
Un situazione incredibile ed indegna, in uno Stato di diritto qual è il nostro, frutto di una burocrazia farraginosa e cui esprimiamo totale condanna, le sentenze vanno sempre rispettate e rese esecutive, soprattutto, quando a rischiare di farne le spese sono le lavoratrici e i lavoratori nonché fornitori coinvolti.
Confidiamo a questo punto che non ci si debba imbattere in ulteriori ritardi e che, come di consueto avvenuto sinora, il C.S.F. risponda prontamente con esito positivo.
Con l’Azienda abbiamo è stato altresì affrontato stamane il tema della messa in sicurezza del salario delle lavoratrici e dei lavoratori per l’annualità prossima, 2025.
In data 22 novembre scorso è stata avviata ufficialmente la procedura per il rinnovo dell’ammortizzatore sociale CIGs Aree industriali in Crisi complessa per n°193 unità lavorative impiegate, a tutto l’anno 2025.
Si attende di conseguenza la convocazione nei prossimi giorni del tavolo a livello regionale per la sottoscrizione del pre-accordo (in Assessorato al lavoro della R.A.S.) che dovrà essere poi ratificato in sede ministeriale (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali).
È stato già elaborata, di comune accordo con l’Azienda e la Confindustria, un sistema per cercare di scongiurare l’attesa ad anno inoltrato del pagamento del primo assegno CIG INPS riferito all’annualità 2025 e che dovrà essere condiviso dalle Istituzioni di cui si è fatto accenno sopra.
A conclusione della riunione ministeriale odierna, su richiesta esplicita dell’Azienda e nostra, il MIMIT ha accolto di mettere in calendario già da oggi la prossima riunione di monitoraggio rispetto alle prossime evoluzioni sullo stato della vertenza Eurallumina, sempre in modalità mista presenza e videoconferenza presso lo stesso MIMIT, che si svolgerà in data 20 gennaio 2025.
Riteniamo importante il fatto che il lavoro sullo schema legislativo della futura metanizzazione della Sardegna, nonostante il pluriennale ritardo, stia andando avanti, ma nonostante ciò rivendichiamo che questa vertenza in particolare così come tutto il sistema industriale e produttivo sardo possano vedere finalmente compiuto ed in tempi celeri uno strumento normativo che possa dare gambe all’infrastruttura del gas metano che ci si attende ormai da troppo tempo.
Bisogna fare in fretta.
Segreterie Territoriali
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai, Pierluigi Loi
R.S.A. EURALLUMINA
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Enrico Pulisci, Simone Zucca, Davide Boi
«Il riavvio dello stabilimento Eurallumina, dopo oltre 15 anni di vertenza, è una prospettiva concreta». Lo sostengono le segreterie territoriali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL, e la R.S.A. Eurallumina, dopo la riunione di aggiornamento sullo stato della vertenza, convocata dal MIMIT e svoltasi oggi presso la sede del medesimo Ministero, in modalità mista, presenza e videoconferenza. Alla riunione hanno presenziato tutti i soggetti coinvolti e sottoscrittori dell’Addendum al Protocollo d’Intesa siglato in data 12 febbraio 2024.
Nel corso della riunione è stato reso noto che il TAR del Lazio venerdì scorso 8 novembre 2024, ha decretato con sentenza propria, accogliendo quindi le ragioni del ricorso promosso dalla Società Eurallumina, la “revoca delle sanzioni patrimoniali” cui era sottoposta l’Azienda a far data dall’8 maggio 2023. Tale provvedimento del TAR è già esecutivo e quindi l’Eurallumina rientra di fatto in pieno possesso della propria e doverosa agibilità finanziaria e patrimoniale.
La Regione Sardegna, rappresentata dall’assessore all’Industria Emanuele Cani, ha ufficializzato la posizione della presidente Alessandra Todde e della Giunta regionale rispetto al futuro schema di approvvigionamento del gas metano per la Sardegna e per la stessa società Eurallumina, che ne risulta di fatto parte integrante; la stessa Regione sarda ufficializzerà tale scelta politica in un incontro che si svolgerà in data 14 novembre prossimo a Palazzo Chigi (sede del Governo nazionale) assieme al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE) ed altri attori istituzionali e non, comunque coinvolti.
«In quella sede – scrivono in una nota congiunta i segretari territoriali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi, e i rappresentanti della R.S.A. Eurallumina Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL – dovrà essere definito un accordo istituzionale Governo-Regione, affinché possa essere superato il DPCM ENERGIA emanato dall’allora Governo Draghi nel mese di marzo 2022, Intesa istituzionale che dovrà realizzarsi con celerità anche onde evitare il pronunciamento da parte del Consiglio di Stato proprio sul DPCM vigente che dovrebbe arrivare a sentenza in data 21 novembre prossimo venturo! Il MIMIT ha già provveduto a convocare, con tutte le parti presenti alla riunione odierna, una riunione di aggiornamento in data 3 dicembre 2024 (ore 15.00). Il provvedimento di scongelamento patrimoniale emanato dal TAR del Lazio, di cui noi tutti abbiamo espresso un doveroso plauso, si aggiunge agli altresì importanti e fondamentali obiettivi traguardati nel mese di maggio 2023, ovvero il dissequestro del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione e la deliberazione con esito positivo del procedimento autorizzativo unico regionale (PAUR); a questo punto il tassello ultimo, indispensabile all’avvio degli investimenti e la messa in opera di questi ultimi per il riavvio effettivo degli impianti dell’Eurallumina, è la messa in opera del gasdotto che dovrà approvvigionare lo stesso stabilimento di Portovesme!»
«A distanza di oltre 15 anni è più che mai necessario che il MIMIT, il MASE ed il Governo, nei tempi celeri e senza ulteriori perdite di tempo possano, attraverso l’emanazione di un Nuovo DPCM condiviso in Consiglio dei Ministri, consentire una risoluzione DEFINITIVA di una così lunga vertenza che possa dare la giusta serenità alle famiglie coinvolte e non solo ma a tutto il territorio, una vertenza che, una volta portata a soluzione, genererebbe un indotto pari a 1500 buste paga equivalenti! – concludono i segretari territoriali e la RSA Eurallumina -. Dovremmo, comunque, gestire obbligatoriamente il periodo di transizione e già nelle prossime settimane definire il rinnovo degli indispensabili ammortizzatori sociali necessari a copertura di tutte le maestranze coinvolte, a tutta l’annualità 2025.»
Ancora un nulla di fatto al tavolo ministeriale sulla vertenza Eurallumina. Al termine le segreterie territoriali Filctem CGIL. Femca CISL e Uiltec UIL e la R.S.A. Eurallumina hanno diffuso un duro comunicato che riportiamo integralmente.
«In data odierna ha avuto luogo, per lo più in modalità videoconferenza, un incontro di aggiornamento rispetto allo stato della Vertenza Eurallumina presso il ministero delle Imprese a Made in Italy (MIMIT). Presenti alla riunione i funzionari incaricati e relativi staff del medesimo MIMIT, del MASE e del Ministero del Lavoro, gli Assessorati all’Industria, Ambiente e Lavoro per la R.A.S., l’Azienda Eurallumina, Agenzia del Demanio e Confindustria, Segreterie nazionali, regionali e territoriali CGIL- CISL-UIL e relative R.S.A. di fabbrica.
Nel corso della riunione è stata manifestata l’intesa raggiunta tra la Regione Sardegna ed il Ministero dell’ambiente e sicurezza energetica (MASE) rispetto alla bozza del “Nuovo DPCM ENERGIA per la metanizzazione della Sardegna” attraverso il sistema di approvvigionamento del GNL mediante la cosiddetta “Dorsale del gas metano”.
Il Nuovo DPCM “sarebbe” prossimo all’adozione (settimane o mesi!?) e l’iter per la sua approvazione in Consiglio dei Ministri dovrebbe iniziare a giorni… questo quanto riferito al tavolo odierno…
Per quanto riguarda invece il fronte degli ammortizzatori sociali, ovvero la garanzia del reddito per le lavoratrici e lavoratori Eurallumina per l’attuale annualità 2024 (Accordo Ministeriale sottoscritto in data 17 gennaio c.a.), nei giorni scorsi è stata sospesa la procedura dell’emanazione del decreto necessario ad autorizzare l’INPS al pagamento diretto dell’assegno di CIGS con la motivazione che sia necessario il preventivo Decreto di ripartizione alle Regioni da parte del Ministero del Lavoro delle quote parti rispetto ai fondi destinati dalla Legge di Bilancio 2024 per le aziende percettrici della Cassa integrazione Aree in crisi complessa!
Si ricorda che tale decreto di ripartizione è stato emanato l’anno scorso in data 31 marzo 2023!
Nel corso della riunione la stessa Direzione Ammortizzatori sociali del medesimo Ministero del Lavoro ha preso l’impegno di quantificare l’ammontare complessivo dei residui accantonati dallo scorso anno in modo tale da poter adottare il tecnicismo che permetta a norma di legge di utilizzare tali fondi da subito in attesa del decreto di ripartizione alle singole Regioni e di essere quindi in grado di adottare un decreto ad hoc in favore dei lavoratori percettori della CIG dipendenti dell’Eurallumina.
Dalla discussione è poi emerso, da qui l’ulteriore sconcerto e la nostra delusione e disappunto, che il MIMIT non è in grado di sottoscrivere l’Addendum al Protocollo d’Intesa del 2009 poiché da considerarsi non slegato bensì subalterno all’adozione del NUOVO DPCM ENERGIA per la Sardegna!
Diverse e innumerevoli le bozze intercorse nel tempo, un documento, l’Addendum, atteso sia dalla Società Eurallumina così come dalla Proprietà UC RUSAL, documento più volte, sia a Cagliari che a Roma, considerato un impegno Istituzionale sottoscrivibile tra le parti e che soltanto ora viene palesemente considerato parte integrante o meglio successiva a valle del DPCM ENERGIA!
Riteniamo scorretta tale impostazione e confidiamo affinché lo stesso Ministero possa tornare sui propri passi; l’Addendum rappresenta l’Intesa istituzionale che stabilisce modalità e tempistiche per il rilancio dello Stabilimento Eurallumina a distanza di 15 anni dalla fermata degli impianti, oltre ad impegnare le Istituzioni ad un sostegno agli investimenti e la messa in sicurezza del salario delle lavoratrici e dei lavoratori sino al completo riavvio della fabbrica!
Auspichiamo altresì che, così come sottoscritto nell’accordo del 17 gennaio scorso con il Ministero del Lavoro, lo stesso Ministero possa emanare il decreto che autorizzi l’INPS al pagamento diretto quanto prima con soluzione di continuità.
Per i motivi appena esposti, riteniamo di dover manifestare la nostra delusione e disappunto rispetto alle risultanze dell’incontro svoltosi in data odierna.
Nel caso non dovessero giungere dei riscontri certi rispetto alle nostre legittime rivendicazioni non escludiamo di assumere delle iniziative adeguate rispetto all’evolversi della situazione.»
Segreterie Territoriali
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Emanuele Madeddu – Vincenzo Lai – Pierluigi Loi
R.S.A. EURALLUMINA
Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL
Enrico Pulisci – Simone Zucca – Davide Boi
Le organizzazioni sindacali e la RSA Eurallumina sollecitano ancora una volta la Regione e il Governo a concludere il percorso di riavvio produttivo dello stabilimento di Portovesme.
«Una vertenza che dura oramai da circa 15 anni e che, nel tempo, ci ha visti “subire” diverse sostanziali modifiche, di progetto in progetto, passando dalla costruzione di una caldaia CHP alimentata a carbone, passando poi al “vapordotto” dall’adiacente Centrale Termica ENEL Grazia Deledda, per poi giungere infine al progetto di approvvigionamento del fabbisogno di energia termica della fabbrica a mezzo del gas naturale metano, inizialmente attraverso l’ubicazione di una FSRU a “bocca di stabilimento” da ormeggiare nel Porto industriale di Portovesme (vedi DPCM SARDEGNA – Marzo 2022), DPCM impugnato dalla Regione sarda e sulla quale il Consiglio di Stato avrebbe dovuto esprimersi in data 16 novembre scorso! – scrivono in una nota le Segreterie Territoriali e la R.S.A. EURALLUMINA -. In data 14 novembre il Presidente della RAS Solinas ed il ministro del MASE Gilberto Pichetto Fratin annunciavano il raggiungimento di una sorta di “Intesa Istituzionale”, definita durante una riunione in videoconferenza a mezzo di un comunicato stampa e sulla quale Intesa dovrebbe, ancora non è dato sapere quando, essere sancito a norma di Legge il nuovo assetto di approvvigionamento energetico del gas attraverso la metanizzazione dell’isola individuato, questo l’intento della Regione e del Governo, mediante la messa in opera dell’infrastruttura definita “Dorsale del Gas”, volta alla distribuzione del gas metano in Sardegna sia per le utenze domestiche ma sopratutto a favore del sistema produttivo ed industriale sardo, tra cui rientrerebbe appieno anche lo stabilimento dell’Eurallumina; viene quindi stralciata definitivamente l’ubicazione della FSRU a “bocca di fabbrica” nel Porto industriale di Portovesme in favore di un unica unità FSRU da collocare a Porto Torres.»
«Il presidente della Regione e diversi assessori della sua Giunta – aggiungono – si sono spesi più volte nel tempo sia verbalmente così come mediante diramazione di verbali di riunione e comunicati stampa a valle di incontri, nel cercare di rassicurare le parti sociali nell’addivenire e portare a soluzione le seguenti questioni tuttora irrisolte inerenti la vertenza Eurallumina ovvero:
– Sottoscrizione dell’Addendum al Protocollo d’Intesa;
– Predisporre l’immediata messa in sicurezza delle maestranze dell’Eurallumina sino al completo riavvio della fabbrica o quanto meno per l’annualità prossima ovvero a tutto il 2024!!
– definizione con modalità e tempi certi del sistema di approvvigionamento del gas metano, la Dorsale, alternativo al DPCM SARDEGNA;
Allo stato attuale, sommati i numerosi rinvii susseguitisi con regolare cadenza nel corso di tutti questi anni di vertenza appena trascorsi, la stessa Regione e l’attuale Governo non sono riusciti a determinare il raggiungimento di un risultato alcuno, se si escludono la delibera relativa al PAUR ed il fondamentale dissequestro di una parte del “Sito di stoccaggio dei residui di lavorazione”, entrambe i risultati ottenuti nel mese di maggio di quest’anno, ebbene, ad oggi oltre a ciò null’altro è stato sostanzialmente raggiunto se non perdite di tempo su perdite tempo se non sporadiche dichiarazioni d’intenti!
Un continuo susseguirsi di promesse e nulla più, nessun atto amministrativo e Istituzionale concreto volto a rassicurare l’azionista e la società e di conseguenza la prospettiva lavorativa delle maestranze tutte coinvolte!
Un’inerzia che perdura da troppo tempo per una vertenza da sempre considerata dalle Istituzioni tutte prioritaria poiché definita “strategica” per il sistema paese e ancor maggiormente per lo sviluppo economico della stessa Isola.
Noi che rappresentiamo le lavoratrici e i lavoratori di questa fabbrica e gli stessi lavoratori coinvolti non possono attendere oltre, è arrivato il momento di chiudere le questioni tuttora inevase affinché l’Eurallumina possa finalmente mettere a terra gli investimenti e creare le condizioni volte a garantire con un orizzonte temporale che guarda al medio lungo termine una prospettiva di dignità lavorativa che vedrebbe coinvolte, applicando il coefficiente economico appropriato, circa 1.500 famiglie, tra lavoratori diretti ed indiretti oltre ai servizi e l’indotto, famiglie residenti prevalentemente nel territorio del Sulcis-
Iglesiente!»
«Chiediamo e pretendiamo che nel più breve tempo possibile, entro la prima metà del mese di dicembre, debba essere sottoscritto l’Addendum al Protocollo d’Intesa propedeutico alla messa in sicurezza delle maestranze coinvolte e che di conseguenza possa essere sottoscritto l’accordo per la collocazione in CIGS per le Aree Crisi Industriale Complessa di tutto il personale coinvolto – ribadiscono Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi per le segreterie territoriali, Enrico Pulisci, Simone Zucca e Davide Boi per la RSA Eurallumina -. Chiediamo altresì che l’Intesa Istituzionale comunicata a mezzo stampa possa essere definita una volta per tutte con forza di legge e che vengano chiariti altresì modalità e crono-programma certi per la messa in opera dell’infrastruttura individuata ovvero per la realizzazione della “Dorsale del Gas”, senza la quale l’Eurallumina non potrebbe vedere concretizzarsi alcun progetto di ripartenza a distanza di 15 anni di lotta e resistenza!»
«È fondamentale ottenere la massima attenzione della vertenza a livello interministeriale, a partire dal MIMIT oltre al MASE ed il ministero del Lavoro ed è quindi per noi necessaria ed improcrastinabile la convocazione di un tavolo ad hoc presso il MIMIT! – concludono -. Dichiariamo, infine, sin da ora un’iniziativa di mobilitazione per manifestare in ragione di quanto appena esposto quelle che riteniamo le nostre rivendicazioni e che intendiamo portare all’attenzione del Presidente e della Giunta della RAS attraverso un sit-in delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Eurallumina che si svolgerà in data mercoledì 29 novembre 2023.»
Le segreterie territoriali Filctem CGIL-Femca CISL-Uiltec UIL e la R.S.A. Eurallumina hanno diffuso una nota dopo l’incontro svoltosi ieri all’assessorato regionale del Lavoro, alla presenza degli assessori regionali del Lavoro, dell’Industria e dell’Ambiente, della società Eurallumina, le segreterie territoriali Filctem CGIL-Femca CISL-Uiltec UIL, la R.S.A. Eurallumina e la Confindustria Sardegna Meridionale.
«Nonostante i risultati positivi raggiunti nel mese di maggio, quali il dissequestro di parte del sito di stoccaggio delle lavorazioni e la conclusione positiva del Procedimento autorizzativo Paur in sede di Conferenza dei servizi decisoria e poi attraverso definitiva deliberazione di Giunta regionale (10 agosto 2023), provvedimenti propedeutici ed indispensabili al riavvio delle produzioni per l’Eurallumina, rendendo di fatto la raffineria di bauxite di Portovesme un asset strategico pronto ad essere riavviato – si legge nella nota -, permangono, oltre alla mancata sottoscrizione dell’Addendum ai Protocolli d’Intesa del 2009-2012, anche la definizione certa dell’approvvigionamento del gas naturale a seguito dell’impugnazione del DPCM Energia (cui dovrebbe pronunciarsi il Consiglio di Stato nel mese di novembre p.v.) e su cui la Regione ed il Governo ad oggi non hanno ancora dato, se non attraverso velate indiscrezioni, nessuna certezza attraverso atti amministrativi e/o di Legge!»
«Visto il quadro attuale la società Eurallumina ha annunciato ufficialmente che, nel caso in cui tale scenario non dovesse mutare, ovvero in assenza delle garanzie Istituzionali che la sottoscrizione dell’Addendum al M.O.U. può determinare, si troverebbe costretta suo malgrado nell’avviare a breve la procedura per il licenziamento collettivo che vedrebbe coinvolte le maestranze, a distanza di oltre 14 anni di vertenza e di altrettanti anni di impegni istituzionali spesso disattesi e cambiati in corso d’opera da chi, di volta in volta, ha governato sia a Cagliari che a Roma. Segreterie Territoriali – RSA Eurallumina – aggiunge la nota -. È chiaro che nel caso in cui tale scenario ovvero l’avvio della procedura per il licenziamento collettivo, dovesse verificarsi, riterremo la Regione ed il Governo corresponsabili per manifesta inerzia ed inconcludenza. È quanto mai necessario un serio e fattivo impegno da parte di tutti, con le Istituzioni in primis, affinché ciò possa essere scongiurato.»
«Gli assessori presenti al tavolo, recepita la drammaticità della situazione, hanno dichiarato che si starebbe lavorando affinché a brevissimo termine possa essere convocato dal MIMIT (Ministero delle Imprese e Made in Italy) l’incontro per la sottoscrizione del sopra citato Addendum, di impegnarsi nel garantire la protezione sociale di tutti i lavoratori coinvolti e dichiarato altresì che il “Nuovo Decreto Energia” “sarebbe in via di definizione” – prosegue la nota delle segreterie territoriali Filctem CGIL-Femca CISL-Uiltec UIL e della R.S.A. Eurallumina -. La Società Eurallumina ha dichiarato che nel caso in cui l’Addendum M.O.U. dovesse essere sottoscritto dalle parti lo scenario nefasto del licenziamento collettivo verrebbe a decadere; in caso contrario a far data dal 15 ottobre p.v. decorrerebbe l’avvio della sopra citata procedura che riteniamo debba assolutamente essere scongiurata. Rispetto a tale situazione che riteniamo assurda e che rigettiamo – concludono le segreterie territoriali Filctem CGIL-Femca CISL-Uiltec UIL e la R.S.A. Eurallumina – ribadiamo lo stato di agitazione operativa che comporta il richiamo alla partecipazione alle iniziative con un minimo preavviso; dichiariamo sin d’ora che se entro una settimana a partire da ieri non dovessero pervenire da parte delle Istituzioni “Riscontri con date certe e a brevissimo termine” rispetto alla Convocazione per la sottoscrizione dell’Addendum M.O.U., fondamentale ad evitare l’avvio della procedura di licenziamento collettivo, si avvisano le lavoratrici e lavoratori Eurallumina che verranno inevitabilmente messe in campo contestualmente delle adeguate iniziative di mobilitazione.»
«La Giunta regionale ha approvato la delibera sul Provvedimento autorizzativo unico regionale (Paur) a distanza di 24 ore dalla ricezione dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) della provincia. Importantissimo atto verso il rilancio e riavvio delle produzioni dell’Eurallumina. Un iter autorizzativo, quello relativo al Paur, iniziato oltre due anni fa, nel mese di aprile 2021, che ha subito dei rallentamenti nel corso del tempo imputabili anche all’inerzia amministrativa della Provincia e non solo ma, seppur tardivo, a distanza di sole 24 ore dalla determinazione dirigenziale con la quale l’Ente intermedio approvava l’Aia e contestualmente inviava la relativa documentazione all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, è stato con celerità inusuale, su proposta dello stesso assessore dell’Ambiente Marco Porcu, portato all’approvazione definitiva attraverso deliberazione di Giunta regionale nella giornata di oggi. Un provvedimento, il Paur, fondamentale ed indispensabile al rilancio delle produzioni dell’Eurallumina, onnicomprensivo di tutte le autorizzazioni e permessi imposti a termini di legge.»
I rappresentanti della R.S.A. Cgil-Cisl-Uil Eurallumina, Enrico Pulisci-Filctem Cgil, Simone Zucca-Femca Cisl e Davide Boi Uiltec-Uil, annunciano così l’importante provvedimento adottato dalla Giunta regionale con il Paur, a sole 24 ore dal via libera della provincia del Sud Sardegna con l’Aia.
«Con questo ulteriore ed importante, nonché tanto atteso ulteriore tassello da parte della società e delle lavoratrici e lavoratori dell’Eurallumina, si sanciscono definitivamente la piena compatibilità sanitaria ed ambientale del progetto di ammodernamento della raffineria di bauxite di Portovesme – aggiungono Enrico Pulisci, Simone Zucca e Davide Boi -. Nonostante tale risultato sia stato raggiunto non bisogna assolutamente esultare anzi, è necessario non perdere ulteriormente tempo prezioso e adoperarsi affinché i restanti fondamentali obiettivi indispensabili alla risoluzione definitiva di questa lunga vertenza possano essere quanto prima raggiunti. Fondamentale a tal proposito la sottoscrizione del Memorandum ai Protocolli d’Intesa del 2009-2012 indispensabili tra le altre cose per la messa in sicurezza del salario delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Eurallumina e la definizione “certa” dell’approdo del gas (GNL) a “bocca di fabbrica”. L’arrivo del gas è altrettanto indispensabile per poter chiudere definitivamente la vertenza; che la Giunta e il Governo definiscano quanto prima l’intesa a riguardo, seppur fuori tempo massimo, dato l’impegno preso entro il mese di giugno oramai trascorso, considerato che se il Dpcm Sardegna non fosse stato impugnato dalla Giunta medesima prima al Tar e successivamente al Consiglio di Stato, l’infrastruttura per la distribuzione del gas metano per l’Eurallumina era già stata ben individuata, e a questo punto, ottenuti la piena disponibilità del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione e le autorizzazioni sancite con la delibera odierna, staremo oggi qui a parlare di avvio degli investimenti e contestuali nuove assunzioni di personale.»
«Basta con le ulteriori perdite di tempo, lo ribadiamo ancora una volta e con maggiore forza, che vengano definite immediatamente le soluzioni per poter ridare alle lavoratrici e lavoratori coinvolti, l’indotto e rispettive famiglie e ad un intero territorio, una prospettiva di maggior serenità a medio lungo termine attraverso la dignità del lavoro per la quale lottiamo da troppi anni!», concludono Enrico Pulisci, Simone Zucca e Davide Boi.
L’amministratore straordinario della Provincia Sud Sardegna, ingegner Mario Mossa, ha comunicato alle RSA di fabbrica di aver chiuso positivamente l’Aia relativa al Procedimento autorizzativo unico regionale (Paur)
Lo hanno annunciato questo pomeriggio i rappresentanti della R.S.A. Cgil Cisl Uil Eurallumina, Enrico Pulisci Filctem Cgil, Simone Zucca Femca Cisl e Davide Boi Uiltec Uil.
«Ora ci attendiamo quanto prima la deliberazione definitiva sul Paur attraverso deliberazione di Giunta regionale – hanno aggiunto Enrico Pulisci, Simone Zucca e Davide Boi -. A seguito della nostra richiesta d’incontro e delle sollecitazioni a mezzo stampa a riguardo, per il protrarsi ben oltre i termini di legge della definizione del Procedimento Aia relativo al Paur Eurallumina, per noi un atto dovuto a seguito della conferenza dei servizi decisoria conclusasi positivamente in data 16 maggio scorso, oggi siamo stati convocati e ricevuti dall’amministratore straordinario della provincia Sud Sardegna, ing. Mario Mossa, presso la sede dell’ente a Sanluri, il quale ci ha in tempo reale comunicato che il Procedimento Aia era stato chiuso positivamente attraverso la determinazione dirigenziale n° 222 del 9 agosto 2023 e che la relativa documentazione veniva contestualmente inviata all’assessorato della difesa dell’ambiente della R.A.S. nella stessa tarda mattinata di oggi.»
«L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Marco Porcu, da noi sentito, si impegna a portare quanto prima il provvedimento Paur Eurallumina alla definitiva approvazione attraverso deliberazione di Giunta regionale – hanno concluso Enrico Pulisci, Simone Zucca e Davide Boi -. Con quest’ultimo fondamentale passaggio amministrativo si sancisce la piena compatibilità ambientale e sanitaria e ne conseguono le relative autorizzazioni e permessi a costruire per il riavvio e l’ammodernamento degli impianti dell’Eurallumina che potenzialmente genererebbe a regime 1500 buste paga equivalenti nel nostro già martoriato territorio.»